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Comparativa caldaie fiamma rovesciata

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  • Comparativa caldaie fiamma rovesciata

    Ciao a tutti, visto che devo acquistare una caldaia a legna nel segmento (30/35 Kw) ed essendo profano in ambito riscaldamento ho cominciato a cercare su internet consigli riguardo alle marche consigliate.
    Ho trovato buoni riscontri riguardo a ETA, FROLING, HARGASSNER, HERZ, KWB, SOLARFOCUS, VIESSMANN e WINDHAGER.
    Non sapendo su cosa puntare ho deciso di mettere a confronto alcuni dati delle schede tecniche che penso possano avere un peso riguardo la valutazione delle macchine, anche se cmq mi sono fatto l'idea che siano tutte macchine di un certo livello. Ho confrontato i litri del vano legna, il peso della caldaia e il contenuto di acqua.

    LEGNA PESO ACQUA
    KW Litri Kg Litri
    ETA 30 150 583 110
    FROLING 34 190 735 175
    HARGASSNER 30 166 650 137
    HERZ 30 170 622 108
    KWB 32 160 722 ---
    SOLARFOCUS 32,5 186 652 126
    VIESSMAN 30 169 780 139
    WINDHAGER 30 176 519 130
    Alcone osservazioni. Eta e Windhager di cui si parla molto bene sono relativamente più "leggere" delle altre.
    Perchè? E' una questione di progettazione di fondo oppure c'è meno acciaio o refrattario rispetto alle altre?
    Il litraggio dell'acqua ha un qualche rapporto con la trasmissione del calore nello scambiatore interno?
    La macchina che contiene più acqua è preferibile a quella che ne ha meno? In certi confronti si nota anche un rapporto 1:2.
    Il contenuto di legna l'ho inserito come parametro "preferibile" perchè più grosso è il serbatoio e più km posso percorrere
    in autonomia.
    Ci tengo a precisare non voglio assolutamente mettere in buona e cattiva luce nessun marchio, anche perchè ho capito
    che sono tutte al top di rendimento e tecnologie attuali utilizzate, ma proprio per questo non riesco a spiegarmi come
    ci possano essere differenze così grandi su macchine della stessa (+ o -) potenza e gamma.
    Chiedo perdono in anticipo se ho dimenticato qualche marchio e attendo le vostre osservazioni ringraziandovi in anticipo
    per aver letto il mio post.
    Ultima modifica di AntonelloM; 02-03-2019, 23:27.

  • #2
    ricorda che il generatore è solo un componente dell'impianto..... serve anche tutto il resto dimensionato
    cmnq, con piccole differenze tra le une e le altre, sono tutte ottime caldaie di fascia alta
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      La tabella dice che froeling vince:

      + acqua contenuta nella caldaia (minori escursioni termiche o escursioni termiche piu' lente a parità di condizioni)
      + litri magazzino legna (possibilità di inserire molta legna per un carico solo giornaliero a parità di condizioni, ma nessuno vieta di metterne meno al bisogno, ad esempio i estate per la produzione di sola acs...)
      + kw di potenza aiuta chi usufruisce del Conto termico

      Il peso è un indice molto relativo, e non sempre una lamiera spessa e pesante corrisponde a qualità o forse ci sono piu' parti in refrattario o molte meno come nella eta, che pero utilizza praticamente delle pianelle in refrattario e ceramica standard e non con stampi su misura....

      Qua un sito pubblico e straniero con prezzi finiti all' utente:

      https://www.ebay.de/str/Erich-Kuhn-s...torecat=959105

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      • #4
        la tabella riporta un'errore (se si prende la potenza sui 30 kW):

        la Therminator ll della Solarfocus ha 32 kw e 186 lt di vano caldaia, 591 kg di peso e 126 lt d'acqua.
        File allegati
        Ultima modifica di scresan; 06-03-2019, 19:14. Motivo: Eliminata parte ot
        riscaldamento a biomassa e PDC
        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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        • #5
          Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
          la tabella riporta un'errore (se si prende la potenza sui 30 kW):

          la Therminator ll della Solarfocus ha 32 kw e 186 lt di vano caldaia, 591 kg di peso e 126 lt d'acqua
          Si effettivamente ho omesso il taglio di cadaia più adatto a me.. Ho corretto la tabella coi dati del depliant.

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          • #6
            Oltre al comfort di utilizzo che è importante, a mio avviso conta molto anche la durata, che se non è sufficientemente lunga inficia l'uso della caldaia a legna, secondo me almeno dai 15-anni in su.

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            • #7
              Condivido il pensiero di Fabrizio. Chi sceglie una caldaia a legna deve essere consapevole che è un investimento che può essere ammortizzato solo a lungo termine. In secondo luogo tutte le caldaie che hai citato hanno bisogno di un puffer che deve essere dimensionato sulla base della potenza della caldaia. Non fossilizzarti sulle rese assolute delle caldaie, pubblicizzate sempre a tambur battente sui depliant, ma guarda le qualità delle caldaie nel tempo. Sinceramente anche io sono stato attirato dalla ammaliante pubblicità delle caldaie (non nego Froling in primis) , ma siccome avere una caldaia a legna ipertecnologica comunque non risolve il problema della schiavitù (carico giornaliero, pulizia della caldaia ), per caso ho scoperto un prodotto italiano al 100% con garanzia di 10 anni e con funzionamento semplicissimo. Senza puffer e senza elettronica.

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              • #8
                Più che peso e litri, guarderei rese e caratteristiche tecniche. Che a onor del vero sono tutte molte simili, ma non uguali.
                Quot homines tot sententiae

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                • #9
                  Daniel devi tenere conto anche dei costi di manutenzione. Per fare un esempio se una caldaia da una resa del 93% , ma ogni anno devi sostituire dei pezzi o sei obbligato a chiamare il tecnico della marca per la manutenzione pena caduta garanzia, mentre un altra ha una resa del 90% , ma per anni e anni non devi spendere un centesimo, quali sceglieresti?? Quella che ha una resa del 93% , ma che sei obbligato a pagare il tecnico 100 euro per la sola manutenzione, oppure quella del 90%? Tra 93 e 90 di resa , il risparmio di legna è ridicolo.

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                  • #10
                    ...posso solo ribattere dicendoti che prima di tutto, devi tenere conto che il DM36/08 ti obbliga comunque a far eseguire una manutenzione alla caldaia almeno una volta all'anno, ovviamente ad un tecnico qualificato che poi certifichi il tutto nel libretto impianto. Per di più, il CTI (comitato termotecnico italiano) si è finalmente mosso e ha delegato l'AIEL a trovare una metodologia standard per eseguire le prove di efficienza energetica sulle caldaie a biomassa. L'AIEL si è mossa tempestivamente e ha chiesto la collaborazione dei produttori associati, e indovina quali sono quelli che si son resi disponibilissimi a far controllare le loro caldaie (parlo di caldaie installate, non in laboratorio)? Sono già al'opera ..... per cui non è impossibile che già dal prossimo anno avremmo una nuova UNI 10683 e nuove normative in grado di far partire i controlli pure sulle emissioni. Ergo, essere sicuri di comprare un generatore con emissioni certificate in maniera realistica e non 'aggiustate' potrebbe essere una cosa saggia.
                    Ultima modifica di scresan; 07-03-2019, 08:58. Motivo: Eliminate parti ot
                    Quot homines tot sententiae

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                      per cui non è impossibile che già dal prossimo anno avremmo una nuova UNI 10683 e nuove normative in grado di far partire i controlli pure sulle emissioni. Ergo, essere sicuri di comprare un generatore con emissioni certificate in maniera realistica e non 'aggiustate' potrebbe essere una cosa saggia.
                      Finalmente. Era ora che ci si muovesse in questa direzione!
                      [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                      • #12
                        Controlli in loco, con un combustibile così disomogeneo.

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                        • #13
                          ..... Gli enti normatori non ti sembrano cose serie? Se non ti piace la carota, ti ricordo che le leggi prevedono anche il bastone. In particolare, se in caso di controlli non puoi dimostrare (con il libretto di impianto) che sul tuo generatore è stata fatta la manutenzione periodica, il Dlgs 192/2005 prevede una sanzione dai 500 ai 3000 mila euro per te, e dai 1000 ai 6000 euro per il tuo installatore.
                          Ultima modifica di scresan; 07-03-2019, 08:58. Motivo: Eliminate parti ot
                          Quot homines tot sententiae

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                          • #14
                            Per inciso, le norme UNI (quelle che come detto vengono fatte dal CTI che si avvale nel caso di altri enti come AIEL) sono le leggi nazionali che regolano il settore nell'interesse proprio dei cittadini.
                            Quot homines tot sententiae

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                            • #15
                              Condivido quello che hai scritto. La professione è una cosa il professionista è un altra figura. Verissimo che ci sono delle leggi che devono essere rispettate volenti o nolenti , infatti su questo argomento siamo d'accordo. Quando parlavo di manutenzione mi riferivo ad determinati produttori che ti obbligano ad una particolare manutenzione a pagamento che non riguarda la manutenzione periodica prevista dalla legge, pena decadenza garanzia. Sono praticamente dei contratti capestro.
                              Io chiedo a viva voce che vengano regolamentate le associazioni a tutela del cittadino utente. Ben vengano le associazioni quali gruppo di persone , vedi ad esempio la bocciofila, o la LILT, finchè fanno le associazioni bene, quando invece superano l'asticella nonm va bene. Ci sono delle istituzioni ben precise in Italia ed in Europa ed un associazione non può sostituirsi a nessuna istituzione. Poi se desidera fare qualche corso va bene che lo facciano, ma finita lì.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da fabrizio_64 Visualizza il messaggio
                                Controlli in loco, con un combustibile così disomogeneo.

                                Inviato dal mio HUAWEI MLA-L11 utilizzando Tapatalk
                                E' il motivo per il quale finora non si fanno i controlli di efficienza energetica, delegando l'idoneità alle sole certificazioni, che in italia sono sospettate, dai produttori austriaci, di essere un tantino di manica larga. Che diffidenti! Il CTI ha delegato la soluzione del problema all'AIEL. Ora, come faranno non so, ma va da se che se i test vengono fatti perloppiù su caldaie teutoniche, l'asticella della tolleranza sui risultati verrà posta un po' più in alto.
                                Quot homines tot sententiae

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da Gianfranco59 Visualizza il messaggio
                                  Condivido quello che hai scritto. La professione è una cosa il professionista è un altra figura.
                                  E chi sarebbe quindi il professionista, in materia di biomassa, se non chi per professione se ne occupa, fa esperienza, corsi ed ottiene le abilitazioni?

                                  Non capisco poi a cosa ti riferisci parlando dei produttori. La legge impone la pulizia annuale da parte di un tecnico abilitato e il registro sul libretto di impianto. Non c'è l'obbligo di chiamare il CAT ufficiale, questo è pacifico, come è pacifico che chi fa assistenza solo ad una determinata marca sia *probabilmenteé* più esperto di un multimarca. Sulla garanzia, non so a cosa ti riferisci, la garanzia europea, è di 2 anni, oltre ci sono le estensioni che OVVIAMENTE prevedono l'obbligo di assistenza da parte del CAT ufficiale (ma nessuno vieta ad un multimarca di farsi la sua estensione), ma questa è un'altra cosa, sta al cliente decidere se pagare un po' di più ogni anno per non rischiare di spendere tanto in caso di guasti importanti in futuro. E' un servizio, e si paga, ma non ci sono obblighi.

                                  Sul resto direi che hai le idee un po' confuse. Le istituzioni sono generalmente organismi elettivi che non hanno competenze in materie tecniche, sono politici, non sono certo in grado di redigere norme tecniche, per questi si affidano a organismi fatti da professionisti del settore, che in campo termotecnico, da quasi 70 anni, è rappresentato dal CTI, che poi è diretta emanazione dell'ATI che si occupa di normazione dal lontano 1918
                                  Quot homines tot sententiae

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                                    E' il motivo per il quale finora non si fanno i controlli di efficienza energetica, delegando l'idoneità alle sole certificazioni, che in italia sono sospettate, dai produttori austriaci, di essere un tantino di manica larga. Che diffidenti! Il CTI ha delegato la soluzione del problema all'AIEL. Ora, come faranno non so, ma va da se che se i test vengono fatti perloppiù su caldaie teutoniche, l'asticella della tolleranza sui risultati verrà posta un po' più in alto.
                                    Quindi si portano la legna da casa?
                                    Da profano in risultati di emissioni trovo un pochino difficile controllare il sig.Rossi che fa stagionare la legna 6 anni e la tiene al riparo, e poi controllare la sig. Maria che compra i bancali di legna di stagione e la brucia così com'è, da esperto non trovi?

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                                    • #19
                                      fabrizio64
                                      Penso che ai controllori interessa cosa esce dal camino, non dove compri la legna.
                                      Quello sta al conduttore fare il meglio possibile.
                                      Quando tu fai la revisione all' auto, non è il centro revisioni che ti dà il combustibile.....
                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                      • #20
                                        A ok quindi saranno controlli sulle capacità del conduttore.

                                        Inviato dal mio HUAWEI MLA-L11 utilizzando Tapatalk

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                                        • #21
                                          No, sulle emissioni
                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                          • #22

                                            Note di Moderazione:
                                            Ok, chiarite le posizioni di tutti e fine degli ot.

                                            In questa discussione si confrontano le caldaie della tabella proposta da Antonello.

                                            Grazie della collaborazione.

                                            Mod.Scresan

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio
                                              Note di Moderazione:
                                              Ok, chiarite le posizioni di tutti e fine degli ot.

                                              In questa discussione si confrontano le caldaie della tabella proposta da Antonello.

                                              Grazie della collaborazione.

                                              Mod.Scresan
                                              Esatto

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da fabrizio_64 Visualizza il messaggio
                                                Quindi si portano la legna da casa?
                                                Da profano in risultati di emissioni trovo un pochino difficile controllare il sig.Rossi che fa stagionare la legna 6 anni e la tiene al riparo, e poi controllare la sig. Maria che compra i bancali di legna di stagione e la brucia così com'è, da esperto non trovi?

                                                Inviato dal mio HUAWEI MLA-L11 utilizzando Tapatalk

                                                Come ho già scritto, la difficoltà sta appunto nel definire una metodologia in grado di controllare le emissioni sulla biomassa senza utilizzare combustibili standard. Detto questo, già ora non è che uno possa bruciare, in caldaia, quello che gli pare. Sul pellet si sta andando verso l'obbligatorietà della certificazione A1, sulla legna mi pare scontato che l'unica variabile ammessa sia umidità e potere calorifico. Tutti parametri impostabili negli analizzatori di combustione. Unisci tutto al fatto che comunque quando vengono a farti i controlli dovresti avere caldaia manutenuta e messa a punto dal CAT, e canna fumaria adeguata. Per cui, non è così impossibile la cosa come sembra.
                                                Quot homines tot sententiae

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                                                • #25
                                                  .... a suo tempo, spero di ritrovare la discussione, avevo provato con la apposita stumentazione (tester testo) a verificare le emissioni di una mia caldaia a pellet.

                                                  Ad ogni impulso di carico del pellet nel braciere succede che i valori delle emissioni ottengono un picco ... non voluto.

                                                  Di fatto si riescono a "sistemare" le cose solo decidendo a priori di "mediare" i valori di lettura, ovvero se il risultato voluto è 10 bisogna scegliere una sequenza di letture che diano per media 10.

                                                  Di fatto, nella mia semplice prova empirica, avevo simulato quanto previsto in automatico dalle centraline della vw, cioè "preparato la macchina" per la verifica.

                                                  Secondo me, si stanno infilando in un cul de sac, dove sarà impossibile uscire, e ci rimetterà tutto il settore.

                                                  Ritengo invece molto utile implementare dei sistemi di filtraggio delle emissioni (elettrostatici, decantatori a vortice, ed a salire filtri a manica) o un sistema separato fra gasificazione e combustione dei gas in modo da intervenire direttamente sul gasogeno per l' abbattimento delle polveri...... visto funzionante ormai 15 anni fa in india, ed utilizzato nei forni per la cottura del pane!!!!

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio
                                                    quando vengono a farti i controlli dovresti avere caldaia manutenuta e messa a punto dal CAT,
                                                    GIA............................per una spesa annua??. Allora ho ragione io ha spendere in isolamento e usare Pdc
                                                    Cosi facendo, come dice Scresan, il mercato è MUORE O E' MORTO

                                                    SINCERAMENTE A ME HA FATTO PAURA TUTTA STA REGOLAMENTAZIONE, ............................ho deciso di evitarla in toto

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                                                    • #27
                                                      malavar......
                                                      premesso che isolare è sempre bene, con il gas, gasolio o PDC pensi si sia esonerati dai controlli ? (e aggiungo, che SERVONO)

                                                      quale mercato è morto ?
                                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                        malavar......
                                                        premesso che isolare è sempre bene, con il gas, gasolio o PDC pensi si sia esonerati dai controlli ? (e aggiungo, che SERVONO)

                                                        quale mercato è morto ?
                                                        Quando hai "isolato" non serve la biomassa.................................

                                                        Beh a me servono 9 KWH MAX, e sotto i 12 non è richiesto neanche libretto impianto, ti sembra poco??, canna fumaria??, controllo fumi??
                                                        Il mercato?? se continua cosi dove sara la convenienza??, con il solo appassionato non si vive, e l'essere umano guarda sempre ai costi...............

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                                                        • #29
                                                          malavar....

                                                          in una pdc non si controlla la canna fumaria, si controlla altro....

                                                          a te conviene la pdc, ad altri converrà altro, in base alle proprie esigenze
                                                          se tutto il mondo optasse per un'unica soluzione, sai che caos? sorgerebbero ben altri problemi....
                                                          come sempre dico, il mondo è bello perchè è vario... quindi c'è e ci sarà spazio per le pdc, per il gas, per la biomassa, ecc ecc
                                                          importante è che ogni sistema sia improntato alla massima resa e minor inquinamento
                                                          riscaldamento a biomassa e PDC
                                                          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da malavar-top Visualizza il messaggio
                                                            GIA............................per una spesa annua??. Allora ho ragione io ha spendere in isolamento e usare Pdc
                                                            Cosi facendo, come dice Scresan, il mercato è MUORE O E' MORTO

                                                            SINCERAMENTE A ME HA FATTO PAURA TUTTA STA REGOLAMENTAZIONE, ............................ho deciso di evitarla in toto
                                                            Hai le idee chiarissime. Isola la casa e utilizza PdC , ne guadagni in salute e nel portafoglio. Non lo dico io, ma studi a livello nazionale che lo dicono. Le attuali PdC , con il prezzo dell'energia elettrica italiana, non sono più costose in termini di utilizzo rispetto alle caldaie a pellet. Se poi aggiungi il costo iniziale, non ci sono dubbi . Scegli PdC.

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