Buongiorno,
ho da poco acquistato una casa da poco ristrutturata.
Sono circa 130mq su un solo piano, infissi di ultima generazione, triplo vetro con gas, cassonetti coibentati, tetto coibentato, casa senza cappotto con muri spessi 50cm con camera d'aria di 8cm. sotto metà della casa c'è una taverna di circa 50mq (alta solo 220cm) più un piccolo locale caldaia di circa 4 x 3 metri, sempre alto 220.
La casa è in provincia di milano, 2673 gradi giorno, zona climatica E, classe energetica della casa E (120kwh/mq).
I vecchi proprietari avevano una caldaia a legna, che hanno portato via.
La casa è composta da 3 camere, 2 bagni, cucina abitabile e soggiorno.
Ogni stanza ha un calorifero in ghisa (piuttosto conciati) tranne in sala dove c'è un radiatore in alluminio altro 2 metri composto da 7 elementi, e nel bagno piccolo dove c'è solo uno scaldasalviette.
Il calorifero del bagno grande (in ghisa) mi hanno detto che perdeva, forse è bucato, e sicuramente lo sostituirò.
Ora, vorrei avere il vostro parere sul da farsi, nel senso:
- cambio tutti i caloriferi in ghisa sostituendoli con radiatori in alluminio, magari sovradimensionati, e uso una caldaia a condensazione a metano?
- cambio i caloriferi con i termofon (tipo fan coil ma senza ventole) che dicono che siano altamente efficienti?
- cambio solo il calorifero rotto e metto una caldaia a condensazione?
- altro??
ho scartato le biomasse poichè ci andranno a vivere i miei genitori, quindi nessuno ha tempo/voglia di stare ad accudire una caldaia a biomassa.
penso che una pdc aria-acqua non sia indicata viste le temperature invernali sempre a ridosso dello 0 con picchi a -15°C.
alcuni mi hanno anche proposto delle pompe di calore a gas robur, ma non le conosco e non vorrei fare da cavia.
in ogni caso metterei testine termostatiche in ogni stanza.
scarto il riscaldamento a pavimento in quanto i pavimenti hanno 3 anni e sono bellissimi.
a voi esperti la parola,
grazie
ho da poco acquistato una casa da poco ristrutturata.
Sono circa 130mq su un solo piano, infissi di ultima generazione, triplo vetro con gas, cassonetti coibentati, tetto coibentato, casa senza cappotto con muri spessi 50cm con camera d'aria di 8cm. sotto metà della casa c'è una taverna di circa 50mq (alta solo 220cm) più un piccolo locale caldaia di circa 4 x 3 metri, sempre alto 220.
La casa è in provincia di milano, 2673 gradi giorno, zona climatica E, classe energetica della casa E (120kwh/mq).
I vecchi proprietari avevano una caldaia a legna, che hanno portato via.
La casa è composta da 3 camere, 2 bagni, cucina abitabile e soggiorno.
Ogni stanza ha un calorifero in ghisa (piuttosto conciati) tranne in sala dove c'è un radiatore in alluminio altro 2 metri composto da 7 elementi, e nel bagno piccolo dove c'è solo uno scaldasalviette.
Il calorifero del bagno grande (in ghisa) mi hanno detto che perdeva, forse è bucato, e sicuramente lo sostituirò.
Ora, vorrei avere il vostro parere sul da farsi, nel senso:
- cambio tutti i caloriferi in ghisa sostituendoli con radiatori in alluminio, magari sovradimensionati, e uso una caldaia a condensazione a metano?
- cambio i caloriferi con i termofon (tipo fan coil ma senza ventole) che dicono che siano altamente efficienti?
- cambio solo il calorifero rotto e metto una caldaia a condensazione?
- altro??
ho scartato le biomasse poichè ci andranno a vivere i miei genitori, quindi nessuno ha tempo/voglia di stare ad accudire una caldaia a biomassa.
penso che una pdc aria-acqua non sia indicata viste le temperature invernali sempre a ridosso dello 0 con picchi a -15°C.
alcuni mi hanno anche proposto delle pompe di calore a gas robur, ma non le conosco e non vorrei fare da cavia.
in ogni caso metterei testine termostatiche in ogni stanza.
scarto il riscaldamento a pavimento in quanto i pavimenti hanno 3 anni e sono bellissimi.
a voi esperti la parola,
grazie
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