Buongiorno,in una villetta di 280mq(zona climatica E), 2 piani con 11 termosifoni in alluminio e valvole termostatiche, abbiamo sostituito, da circa 2 settimane, il "vecchio" termo camino a legna con una caldaia a pellet "Red Selecta 35kw".
Tra la caldaia e termosifoni è stato installato un puffer da 800lt (più grande non sarebbe entrato).
Il ciclo di funzionamento prevede che la caldaia viene chiamata a scaldare l'acqua (75°) nel puffer da un termostato (settato a 60°) posizionato sullo stesso (a circa metà serbatoio) e il puffer con la sua pompa viene chiamato a scaldare l'impianto di casa con un crono-termostato (economy 19° dalle 22 alle 5 e dalle 8 alle 15 - Comfort 21° nel restante orario).
Il quesito che mi sto ponendo da quanto è attiva la caldaia è se la funzione "Eco Mode" è giusto lasciarla attivata o meno, poiché molto spesso il puffer risulta sufficientemente caldo da togliere la "chiamata alla caldaia" e farla entrare in ECO per poi eventualmente spegnersi se dopo 10 minuti (programmabile fino a 30) non riceve alcun input.
Quanto suddetto sicuramente comporta maggiori accendi/spegni e sinceramente non so quale ricaduta abbia in termini di stress e consumi sulla caldaia, tanto che ho pensato, nella peggiore delle ipotesi, di settare dei timer di spegnimento e accensione escludendo la funzione "ECO" e lasciandola modulare anche al minimo.
Qualcuno ha esperienze in merito?Grazie.
Tra la caldaia e termosifoni è stato installato un puffer da 800lt (più grande non sarebbe entrato).
Il ciclo di funzionamento prevede che la caldaia viene chiamata a scaldare l'acqua (75°) nel puffer da un termostato (settato a 60°) posizionato sullo stesso (a circa metà serbatoio) e il puffer con la sua pompa viene chiamato a scaldare l'impianto di casa con un crono-termostato (economy 19° dalle 22 alle 5 e dalle 8 alle 15 - Comfort 21° nel restante orario).
Il quesito che mi sto ponendo da quanto è attiva la caldaia è se la funzione "Eco Mode" è giusto lasciarla attivata o meno, poiché molto spesso il puffer risulta sufficientemente caldo da togliere la "chiamata alla caldaia" e farla entrare in ECO per poi eventualmente spegnersi se dopo 10 minuti (programmabile fino a 30) non riceve alcun input.
Quanto suddetto sicuramente comporta maggiori accendi/spegni e sinceramente non so quale ricaduta abbia in termini di stress e consumi sulla caldaia, tanto che ho pensato, nella peggiore delle ipotesi, di settare dei timer di spegnimento e accensione escludendo la funzione "ECO" e lasciandola modulare anche al minimo.
Qualcuno ha esperienze in merito?Grazie.
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