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Consumi Caldaia a pellet

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  • Consumi Caldaia a pellet

    Buonasera a tutti,

    Volevo chiedervi qualche informazione... l'estate scorsa ho deciso di comprare una caldaia a pellet togliendo quella a legna. L'impianto è formato da una nordica extraflame hp 30 che produce acqua calda per i caloriferi e un'accumulatore per quella sanitaria, il tutto integrato da due pannelli solari che producono acqua calda. Riscaldo una casa di 220mq nella provincia di La Spezia se non ho letto male su internet dovrebbe essere zona D, tengo il termostato su 19,5 quando non voglio caldo e 21,0 quando voglio confort, tenendo la caldaia accesa 24/24. Inizialmente ho comprato 3 bancali di pellet quelli da 70 sacchi, me ne rimane ancora uno per finire l'inverno, ho calcolato che la caldaia consuma circa 14 sacchi la settimana, di conseguenza due sacchi al giorno. Secondo voi sono in linea con i consumi oppure due sacchi al giorno sono tanti? grazie infinite per la risposta.

    Spero di essere stato il più chiaro possibile, sono neofita nel campo!!

    Buona serata

  • #2
    i consumi dipendono dalla zona climatica, dalla T° e dalla classe energetica dell'abitazione
    a te manca dire la terza cosa....
    quindi dire se giusto o sbagliato è impossibile
    ma "a naso" sei nella media, per la zona
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      se la casa è una classe A o B può darsi siano troppi.. ma se di classe inferiore e magari non coibentata benissimo direi che è in linea con consumi normali.. poi naturalmente bisogna vedere mediamente quante ore effettive giornaliere è accesa.. se ad esempio cè una media di 12 ore giornaliere il consumo è più che giusto..
      Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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      • #4
        Vi ringrazio per le risposte tempestive, non ho la più pallida idea della classe energetica, diciamo che ha il cappotto termico ed una casa costruita di recente, la caldaia rimane accesa h24 nel senso che non la spengo mai, però lei raggiunta la temperatura va in off ed in attesa di raffreddamento dell'impianto, praticamente quando in casa c'è la temperatura impostata si accende e si spegne di continuo... il fatto è che il tecnico mi ha consigliato di tenerla cosi per consumare meno. Ma se invece di notte la spegnessi proprio non sarebbe ancora meglio?

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        • #5
          no, spegnere diminuisce il comfort e fa aumentare i consumi
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            Vi ringrazio infinitamente per risposte cosi veloci e precise! ok quindi è meglio che si spegna lei in automatico e farla fare da sola.

            Ok grazie infinite!! e grazie ancora

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            • #7
              Buongiorno a tutti, scusate se mi intrometto nel discorso, ho una caldaia policombustibile 34 kw che attualmente è in funzione 12 ore al giorno con 12 ore di pausa, per un consumo di circa 2,5 sacchi/gg in media (e diquesto non mi lamento), ho notato però un'anomalia secondo il mio punto di vista, la mia caldaia ha un contenuto d'acqua di circa 90 lt. con il pozzetto porta sonda nel punto più alto dello scambiantore, mentre la mandata dell'acqua è posizionata a circa 30 cm più sotto rispetto al pozzetto porta sonde, ciò scaturisce una differenza di temperature di lavoro rispetto a quanto indicato/impostato in caldaia. In sintesi ho riscontrato che per avere acqua nei radiatori a 60/62° gradi devo impostare la caldaia a 75° di lavoro. Ho diversi amici che riscaldano con idro stufe e termocamini a pellet e confrontandoci, tutti hanno l'uscita della mandata d'acqua nel punto più alto dello scambiatore, in prossimità delle sonde.
              Intato vorrei capire se quanto descritto è in sostanza una cosa normale e poi se questo fenomeno incide sulla resa/consumi della caldaia?
              Grazie mille

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              • #8
                incide leggermente sui consumi, ma in maniera inquantificabile
                l'uscita deve essere nella parte più alta
                i consumi diminuiscono se il generatore lavora su puffer
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Purtroppo non ho possibilità di modificare l'uscita e quindi metterla nella parte più alta per il momento, sullo scambiatore ho due filetti F, il primo da 3/8" per valvola jolly mentre l'altro da 1/2" per pozzetto portasonde.
                  L'idea di prelevare la mandata dal punto più alto mi è venuta, confesso, ma mi blocca il fatto che ridurrei di molto la portata; dallo scambiatore esce un tronchetto di 1" M che poi si raccorda all''impianto interno della caldaia fatto dalla casa madre con tubo di rame di diametro 22 mm, il quale alimenta poi successivamente un sepraratore idraulico.
                  Potrei alimentare il sepraratore idraulico prelevando la mandata dall'uscita 1/2" facendo il nuovo impianto di rame con diametro 18 mm, perderei qualche grado nel separatore, ma almeno avrei temperature simili ai settaggi impostati?
                  Per quanto riguarda il puffer non sono convinto che possa servirmi, sono in zona climatica C.
                  Attualmente la mia caldaia (elettronica) è impostata per 12 ore totali di funzionamento, tra mattina e pomeriggio, e 12 ore di of rispettivamente 6 di mattina e 6 di notte. In più ogni 15 minuti ho impostato 8 sec di coclea che mi permette di tenere il braciere ad una certa temperatura al fine di evitare:
                  1) l'intera fase di accensione per braciere freddo
                  2) l'abbassamento repentino dell'acqua nello scambiatore.
                  Con il puffer dovrebbe lavorare h24?
                  Raggiunta la temperatura desiderata ai piani, invece di andare in modulazione oppure in spegnimento, andrà a riscaldare l'acqua del puffer?

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                  • #10
                    guai usare altri raccordi della caldaia se non quelli dedicati a esso.. stai scherzando..?
                    in zona C il puffer ti serve molto più che in zona d - e - etc.. più la zona climatica è alta meno una casa ha bisogno di calorie e con il puffer non sei obbligato avere impianto acceso h 24 ma a gestire meglio il tutto senza tanti accorgimenti e settaggi per evitare incovenienti.. considerato poi una caldaia da 34 kW, non vorrei fosse oltretutto sovra dimensionata... quanti mq di casa scalda..?
                    Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                    • #11
                      temevo il peggio, per questo ho abbandonato l'idea...
                      Il AT° tra temperatura impostata e temperatura reale ai radiatori però all'inizio mi ha messo in tilt!si parlava di impianto sottodimensionato e fu aggiunto un separatore idraulico subito dopo la caldaia + circolatore aggiuntivo per servire i piani. Sicuramente ha migliorato la cosa, ma cmq il differenziale di circa 10/12° resta.
                      E' un villetta a 3 piani, 2 piani da 100 mq mentre il 3° da 50 mq. gli impianti sono separati, il 1° ed il 2° piano hanno singoli cronotermostati che aprono e chiudono elettrovalvole.
                      1° piano: 31 elementi h 1800 + 16 elementi h 800
                      2° piano: 27 elementi h 1800 + 20 elementi h 800 + 3° piano è mansardato, di legno, ad uso lavandria e c'è un radiatore da 9 elementi h 800 con mandata e ritorno dalla centralina del 2° piano.
                      La caldaia attualmente lavora con i 2 piani riscaldati non congiuntamente ma ad orari differenti.
                      Appena installata provai a far funzionare la caldaia con entrambi i piani da servire ma, aime, il consumo di pellet era devastante. La caldaia ha 7 livelli di potenza, da un minimo di 2 kg/ora a 7 kg/ora circa.
                      Attualmente è impostata per funzionare in automatico fino al livello 4, proprio per limitare il consumo di pellet.

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                      • #12
                        per separatore idraulico intendi uno scambiatore a piastre..? comunque sia il separatore ha migliorato il funzionamento perchè sicuramente non avevi sistema anticondensa che con tutti quei termosifoni, tra l'altro alti e parecchia acqua fredda sul ritorno, la caldaia non riusciva a portare in temperatura.. se si prendevano certi accorgimenti probabilmente ti bastava una caldaia con potenza inferiore..
                        Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                        • #13
                          No a piastre. Separatore/Compensatore idraulico della FAR.
                          Si ti do pienamente ragione, col senno del poi una caldaia meno potente avrebbe svolto il suo lavoro egregiamente.
                          Ora ormai ho questa e, con i dovuti accordimenti, non mi lamento, vorrei ottimizzarla però al meglio.
                          La questione puffer mi interessa

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                          • #14
                            per ottimizzare il tutto, monterei una valvola anticondensa tra separatore e caldaia tarata 55°, il puffer dev'essere dimensionato in base alla potenza della caldaia e ai litri di acqua dell'impianto-- più acqua cè più grande dev'essere, a parità di potenza.. con un impianto come il tuo credo che uno da 1000 lt dovrebbe andar bene, ma questo può farlo un bravo termotecnico che sappia calcolare il dimensionamento.. magari attendi qualche altro consiglio da più esperti..
                            Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                            • #15
                              nel frattempo GigiPe, posta uno schizzo dell'impianto che aiuta parecchio a capire quale cosa migliore da fare..
                              termosifoni in alluminio o acciaio ?
                              in ogni caso, la gestione della caldaia e dell'impianto funziona molto meglio abbinando un puffer. questo funziona, tra le altre cose anche da compensatore.
                              gestisci meglio le zone e risparmi anche sui consumi..
                              Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                              • #16
                                Aldo sei stato preziosissimo!!!!
                                Ne approfitto, ho un dubbio sulla valvola anticondensa.
                                Con il separatore idraulico in sostanza si creano 2 anelli:
                                1° caldaia/separatore, dove il circolatore (a bordo caldaia) viene attivato dall'elettronica della stessa (attualmente da me impostato a 71° con isteresi 3°, reali ai termo sono circa 60/62°)
                                2° separatore/termosifoni, dove il circolatore (secondario) viene attivato da un termostato a contatto, impostato a 60°, posto sul tubo di rame della mandata.
                                In sostanza, la caldaia una volta raggiunta la temperatura di 74° fa attivare il 1° circolatore che attraversa il separatore e torna in caldaia in quanto il 2° circolatore resta fermo.
                                In questa fase la VAC servirebbe a ben poco giusto?
                                Successivamente, raggiunta la giusta temperatura, il termostato a contatto attiva il 2° circolatore, a questo punto l'acqua ritornerà fredda in caldaia, li serve la VAC?
                                Per lo schema mi attivo subito, appena ultimato lo posto.

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                                • #17
                                  Radiatori in alluminio

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                                  • #18
                                    il separatore/compensatore serve per compensare appunto lo sbilanciamento quando si attivano e si fermano in modo differenziale i circolatori delle zone ma non funge da anticondensa o perlomeno in piccola parte..
                                    l'anticondensa la si monta sul ritorno nella caldaia, il separatore/compensatore tra impianto e valvola anticondensa.. ma ripeto se hai intenzione di abbinare un puffer il separatore non serve..

                                    appena posti lo schizzo vediamo meglio.. magari sfugge qualcosa--
                                    Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da GigiPe Visualizza il messaggio
                                      ..
                                      Con il separatore idraulico in sostanza si creano 2 anelli:
                                      1° caldaia/separatore, dove il circolatore (a bordo caldaia) viene attivato dall'elettronica della stessa (attualmente da me impostato a 71° con isteresi 3°, reali ai termo sono circa 60/62°)
                                      2° separatore/termosifoni, dove il circolatore (secondario) viene attivato da un termostato a contatto, impostato a 60°, posto sul tubo di rame della mandata.
                                      In sostanza, la caldaia una volta raggiunta la temperatura di 74° fa attivare il 1° circolatore che attraversa il separatore e torna in caldaia in quanto il 2° circolatore resta fermo.
                                      .
                                      Ecco spiegato il motivo per cui la caldaia tende a rimanerti "piu calda" in alto: il fermo del circolatore del primo anello.

                                      Setta quel circolatore in modo sia attivo già a 45-50 gradi, portata elevata. L' acqua all' interno della caldaia deve essere tenuta in movimento per 2 motivi:

                                      a- la T si omogeneizza, soprattutto in basso all' altezza del crogiolo. Cioè lavora con T piu alte, ottimo!
                                      b- si creano dei vortici di acqua intorno agli scambiatori fumi, che massimizzano 1- l' assorbimento del calore ed impediscono zone di scambio con sovraT (zone saldature, angoli con metallo piu' spesso, etc) ovvero poche tensioni del metallo e maggiore durata della caldaia.


                                      Il secondo anello, scambiatore impianto funzionerà in due casi:

                                      1- T misurata sul ritorno in caldaia del primo anello superiore a quella di condensa (almeno 60 gradi)
                                      2- termostato di zona che chiama calore

                                      !!!!

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                                      • #20
                                        In linea di massima questo è lo schema del mio impianto.
                                        Il circolatore lato impianto si attiva solo se il termostato a contatto sula mandata raggiunge la T impostata e se almeno una valvola di zona è aperta (neutro dal contatto pulito delle valvole + fase dal termostato a contatto).
                                        Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   schema impianto.jpg 
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ID: 1968281

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                                        • #21
                                          Ciao scresan, appena riesco imposto la velocità del circolatore primario (della caldaia) al livello III agendo manualmente sullo stesso, successivamente agendo sui paramentri della scheda elettronica, imposto la temperatura di attivazione del cricolatore a 55° con isteresi 3° (che, tenuto conto della differenza di temperatura rilevata di circa 10/12° e fatta presente nel mio precedente messaggio n. 7, consente di attivare il circolatore a circa 46° letti sulla mandata).
                                          Correggimi se sbaglio, inoltre mi consigli di istallare il termostato a contatto sul ritorno e non sulla mandata com'è ora?
                                          Grazie

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da GigiPe Visualizza il messaggio
                                            ...
                                            Correggimi se sbaglio, inoltre mi consigli di istallare il termostato a contatto sul ritorno e non sulla mandata com'è ora?
                                            Grazie
                                            Si quel termostato fa da anticondensa.

                                            Puoi giostrare le velocità e le T dei vari settaggi per ottimizzare l' impianto:

                                            1- caldaia deve stare il piu' caldo possibile (75-85 gradi in uscita di solito è il max impostabile dalla centralina)
                                            2- punto 1 lo ottieni con il termostato che ferma il circolatore 2 se la T va sotto l' anticondensa
                                            3- se riesci cambia le velocità dei due circolatori per evitare il piu' possibile l' effetto pingpong ( mi viene in mente la limitazione della potenza max della caldaia a seconda della T esterna, velocità del circolatore 2 insieme alla regolazione "fina" delle portate sui termosifoni .. se hai termosifoni??) ed ottenere un funzionamento continuo della caldaia. Se limi la potenza di picco massima, teoricamente dilati il tempo di funzionamento ......

                                            Buone prove!

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio

                                              3- se riesci cambia le velocità dei due circolatori per evitare il piu' possibile l' effetto pingpong ( mi viene in mente la limitazione della potenza max della caldaia a seconda della T esterna, velocità del circolatore 2 insieme alla regolazione "fina" delle portate sui termosifoni .. se hai termosifoni??)

                                              Buone prove!
                                              Cosa Intendi? credo di non aver capito

                                              Si ho radiatori in alluminio.

                                              Attualmente il circolatore 2 è a velocità I (minima).

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                                              • #24
                                                Se mandi meno mc/h di acqua ai termosifoni, mandi meno calore in casa, e devi mandalo per piu' tempo. Se ne mandi meno alcuni termosifoni potrebbero rimanere freddi. Vanno regolate le portate su detentori bassi, aprendo di mezzo giro nelle stanze piu' fredde, e chiudendo nelle altre.

                                                Se mandi meno capre in casa ne assorbi meno dallo scambiatroe e l' acqua in caldaia rimane piu' calda....

                                                Devi fare delle prove! e non fare l' errore di aspettarti una risposta del sistema dopo 2 ore. Lascia passare 2-3 gironi dopo ogni modifica e verifica cos' è successo...

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                                                • #25
                                                  ok, questo è un lavoro che gia ho fatto in passato, ho regolato i dententori in modo da avere un AT tra mandata e ritorno dei radiatori di circa 10/12°.
                                                  Mi restano da fare i vari settaggi e la modifica al termostato sul ritorno caldaia, poi vi aggiorno sui risultati ottenuti.
                                                  a presto

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da GigiPe Visualizza il messaggio
                                                    ok, questo è un lavoro che gia ho fatto in passato, ho regolato i dententori in modo da avere un AT tra mandata e ritorno dei radiatori di circa 10/12°.
                                                    ...

                                                    No fallo tenendo conto della T della stanza, misurandola dopo 2-3 giorni e regolando max di mezzo giro alla volta.

                                                    Lo scopo è in confort in casa, evitare stanze fredde (di solito a nord piu' esigenti o con ampie finestre) e stanze calde, calore sprecato!

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Buongiorno a tutti,
                                                      allora dopo le dovute modifiche apportate:
                                                      - circolatore primario alla massima velocità (III)
                                                      - circolatore secondario alla minima velocità (I, già era cosi impostato)
                                                      - termostato a contatto (per on/of circolatore secondario) sul ritorno con T impostata a 60°
                                                      - regolazione dei detentori di ogni radiatore

                                                      e dopo la variazione dei seguenti settaggi in caldaia:
                                                      - attivazione circolatore primario a 56° con isteresi 3° (reali misurati su mandata 44°)
                                                      - temperatura massima per modulazione 85°
                                                      - temperatura di sovratemperatura 92° (non posso andare oltre perchè c'è un termostato capillare a riarmo manuale con taratura fissa a 95° che bloccherebbe la coclea e per riarmarlo si deve attendere il raffreddamento della caldaia)

                                                      ho notato, dopo circa 7 ore di funzionamento (anche xchè la mattina si accende alle 5.30 ma preferisco dormire...), quanto segue
                                                      - la caldaia, a circa 40 min. dall'accensione, entra in modulazione per il raggiungimento della T impostata a 85°, il circolatore secondario rimane in off in quanto il termostato è tarato a 60° circa, pertanto in automatico si regola sul livello minimo di potenza fino al raffreddamento dell'acqua nello scambiatore (56° gradi con isteresi 3° - il settaggio è unico e coincide con l'attivazione del circolatore primario)
                                                      - successivamente riparte regolandosi sui diversi livelli di potenza fino quando la temperatura sul ritorno non arriva a 60° e si attiva il circolatore secondario che, portando l'acqua fredda da uno dei 2 piani, successivamente si arresta causa l'abbassamento della T sul ritorno (almeno 2/3 attacca e stacca), successivamente i duce circolatori lavorano simultaneamente;
                                                      - la differenza di T tra la sonda (posizionata sul pozzetto in alto allo scambiatore) e la mandata (posizionata a circa 30 cm piu giù rispetto alle sonde) resta anche se, grazie alla velocità a liv. III del circolatore primario, in meno tempo si riduce di qualche grado
                                                      - la temperatura al 1° piano, a parità di ore di accensione, è calata di 1/1,5°, questo è giustificato dal fatto che avendo installato il termostato sul ritorno il circolatore secondario ha bisogno di più tempo per attivarsi e quindi il piano viene servito in tempi più lunghi
                                                      - i consumi sembrano leggermente migliorati, ma è ancora presto per stimare, attendo di finire il pieno effettuato martedì ( 6 sacchi da 15 kg)

                                                      Credo che, come temevo, la mandata posizionata non vicino alle sonde ma a circa 30 cm più in basso dello scambiatore sia una vera limitazione, ovviamente rapportata ai miei tempi di accensione.
                                                      Non so se nel lungo periodo le 2 temperature riescano ad uguagliarsi, in ogni caso con T sullo scambiatore a circa 80° in mandata ho misurato circa 68/69°...

                                                      Cosa ne pensate??

                                                      Grazie

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da GigiPe Visualizza il messaggio
                                                        ..
                                                        - termostato a contatto (per on/of circolatore secondario) sul ritorno con T impostata a 60°


                                                        ...

                                                        Ciao, vorrei capire:

                                                        se la caldaia fa partire il suo circolatore a 56 (non puoi settarlo a meno?) perchè il termostato posizionato sul ritorno in caldaia (fra scambiatore e caldaia) raggiunge i 60 gradi solo con caldaia a 85???

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          GigiPe.. mi dispiace che non riesci a trovare il giusto equilibrio dell'impianto.. continuo a pensare che il miglior modo per gestirlo sia sempre puffer con vera valvola antincondensa..
                                                          secondo me non ti servirebbe ne secondo circolatore, nè compensatore e nè termostati vari.. hai le valvole di zona comandate da TA.. solo se il circolatore della caldaia sia insufficiente ti servirebbe
                                                          il compensatore e secondo circolatore.. se voui fare ancora meglio: calaia - puffer - anticondensa - compensatore - collettore distribuzione per 2 zone ( che puoi fare anche tu se hai manualità) - gruppi di rilancio con relative miscelatrici.. ma anche senza tutto questo la gestione sarà comunque ben diversa..
                                                          Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                                                          • #30
                                                            Buongiorno a tutti,
                                                            scresan il circolatore della caldaia riesco a farlo partire quando voglio, ho i codici per entrare nei parametri CAT... ho settato 56° perchè, come già scritto, c'è un AT (12° circa) tra la temperatura letta dalle sonde sullo scambiatore e la temperatura reale di uscita in mandata... proverò ad impostare 45° (ma credo che sia una temperatura troppo bassa considerando anche il predetto AT -12°).
                                                            Per quanto riguarda la T del ritorno, credo sia stato un caso isolato. In questi giorni ho verifacato meglio il comportamento della caldaia, non ci sono state sovratemperature, certo è che, quando il piano cheiede, per raggiungere i 60° sul ritorno ci mette un bel pò di tempo e quindi ci sono diversi attacca/stacca del circolatore secondario dovuti al raffreddamento dell'acqua sul ritorno.

                                                            Aldo55 l'equilibrio c'è, diciamo che la mia è una ricerca dell'ottimizazione quasi perfetta
                                                            Scherzi a parte, come scritto in precedenza, la cosa che non mi piace della mia caldaia e, quindi cerco di risolverla, è quel benedetto AT tra temperatura su scambiatore e T reale della mandata che non mi permette di arrivare a T mandata più alte.
                                                            Per quanto riguarda i 2 circolatori sono identici, stessa marca, stesse caratteristiche, prevalenza 7m portata max 3,5 mc/h.
                                                            Il separatore è stato aggiunto xchè inizialmente la caldaia non riusciava a modulare, sopratutto per il 2° piano attivo, e andava spesso in sovratemperatura. Quelli dell'assistenza consigliarono l'aggiunta di un 2° circolatore in quanto le perdite di carico erano elevate e questa andava a discapito della portata.
                                                            Inizialmente il 2 circolatore fu istallato in serie (è gemello al circolatore in caldaia e mi è stato fornito dalla casa madre) e questo migliorò la circolazione ma iniziai ad avere pressioni più alta...
                                                            Lamentandomi della cosa all'istallatore mi disse che il problema si sarebbe risolto con un compensatore idraulico...e così è stato.

                                                            Il puffer sto pensando di aggiungerlo nel frattempo sto anche documentandomi sui diversi modi di istallazione.

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