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Passaggio da piombo al litio for dummies!!!

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  • #91
    Ciao Max, ti allego parte della documentazione ricevuta dal costruttore.
    Non sono riuscito ad allegare il file zip unico, e poichè si possono allegare solo 5 elementi per messaggio, nel seguito ti invierò la foto mancante e l'app per il cellulare.
    File allegati

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    • #92
      Ciao Jumpjack,
      giusto per fare chiarezza i mosfet che credo essere presenti nel BMS sono schematizzati in questa immagine che ho trovato in rete (a volte un'immagine vale più di mille parole):
      Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   mosfet bms.jpg 
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Dimensione: 309.7 KB 
ID: 1967037
      in pratica uno blocca la carica ed uno sblocca la scarica e stanno proprio in serie all'alimentazione (sul negativo precisamente).
      Anch'io ho comprato una centralina Kelly (KLS-S) e mi trovo benissimo perchè è completamente programmabile, compresa di frenata rigenerativa e cruise control.
      Praticamente i freni meccanici li uso raramente, tanto che a volte dimentico di averli.
      Io però non ho rispettato del tutto lo schema del manuale (molto simile al tuo), perchè il mio scooter non prevede l'utilizzo di un contattore generale, ed io non me la sono sentita di inserirlo appositamente. Quindi ho collegato il B+ del convertitore direttamente all'uscita della protezione della batteria (nel mio caso un magnetotermico). Da quanto ho misurato (senza troppa precisione a dire il vero) se non accendo la chiave la centralina non assorbe, anche se il B+ è sempre alimentato.
      Sinora, dopo circa 3000 km, facendo i dovuti scongiuri, non ho avuto problemi.

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      • #93
        Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggio
        mi sa che state confondendo rele'/mosfet di alimentazione con quelli di switching, cioè state parlando ognuno di una cosa diversa.

        Quello che serve per lo switching sono i MOSFET.
        Quello che serve per l'alimentaizone sono un contattore accoppiato con una resistenza di precarico. Perchè e quando un "relè" diventa un "contattore" o "telruttore" non lo so..., quello che so è che, per evitare di attaccarlo/staccarlo sotto carico, danneggiando sia il contattore stesso che i carichi connessi (BMS o controller), gli si mette in parallelo una resistenza di precarico e un diodo.
        Sui vari manuali della Kelly Controller è illustrato bene, per esempio a pag. 10 di questo, dove dall'ultima versione vedo che hanno addirittura aggiunto le specifiche tecniche di diodo e resistenza:
        http://kellycontroller.com/mot/downl...UserManual.pdf

        Se magari dicessero anche dove trovare un diodo da 200V.... quello che la Kelly mi ha fornito in dotazione è piccino piccino, non credo proprio sia da 200V!
        E anche le specifiche (e magari un serial number...) del fusibile sarebbero utili.

        Ciao, in parte ti ha già risposto elettronando….. i MOS che sono montati sui BMS svolgono ESCLUSIVAMENTE il compito di staccare il carico in presenza di errori (alto differenziale tra celle, bassa tensione globale o su singola cella), non hanno nulla a ché vedere con quelli che sono montati nella centralina comando motore, la cui funzione è ESCLUSIVAMENTE quella di generare forme d'onda tali da far girare il motore.

        Per quanto ne so, nei mezzi di una certa potenza il contattore c'è, e rappresenta una ulteriore sicurezza per evitare accidentali movimenti del mezzo stesso: che poi siano a stato solido o elettromeccanici non cambia la sostanza della cosa!

        Sul mio scooter ho una centralina SEVCON (secondo me molto robusta e di elevatissima affidabilità, anche se la gestione dei parametri è problematica….), che ha già alcune funzioni di protezione, come interruzione della ricarica in frenata con le celle al 100% e con uscita che rilascia il contattore in caso di minima tensione. Quindi l'utilizzo del BMS sarà limitato al bilanciamento ed ai controlli di minima tensione sulla singola cella o alto differenziale tra le celle! sto studiando una modifica per poter avere il bilanciamento attivo piuttosto che a dissipazione, dato che anche il BMS suggerito da elettronando bilancia con 100 mA di corrente, e per avere effetto su celle da 100 Ah, bisogna che sia attivo x qualche giorno…..

        saluti

        Max

        p.s. riguardo al diodo che compare nello schema, non dovrebbero esserci problemi a reperire, anche su piazza diodi tipo 1N5404D (E, F, G....), dovrebbe essere un diodo qualsiasi che serve a proteggere la linea dov'è montato da extratensioni di apertura della bobina in parallelo…..

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        • #94
          Il fatto è che l'impianto elettrico di uno scooter elettrico è parecchio complesso... o almeno è così che DOVREBBE essere, ma la parte nei rettangoli rossi in genere non è presente; i due blocchi diodo+contattore+resistenzaPrecarico servono a proteggere caricabatterie e centralina dai picchi di tensione: quello del caricabatterie protegge lo stesso dai picchi di connessione/sconnessione, quello della centralina la protegge dai picchi di accensione/spegnimento dello scooter. Solo che i cinesi queste cose non le mettono mai...

          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   sk-9fc6b43faeb31f26813f84954bf43d51.jpeg 
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ID: 1967057

          In tutto questo ambaradam vedo almeno 4 utilizzi diversi dei MOSFET, che ho indicato con le etichette:
          quelli di swithcing nel CB
          uno di blocco ricarica nel BMS
          uno di dosaggio corrente nel BMS
          3 per l'inverter contenuto nella centralina ("controller" o "motor controller")

          Per quanto ne so, nei mezzi di una certa potenza il contattore c'è, e rappresenta una ulteriore sicurezza per evitare accidentali movimenti del mezzo stesso: che poi siano a stato solido o elettromeccanici non cambia la sostanza della cosa!
          Non serve per "evitare accidentali movimenti del mezzo", serve ad essere acceso elettronicamente "quand'è il momento giusto" piuttosto che "appena giro la chiave": il momento giusto è quanto la resistenza di precarico ha fatto passare la tensione da 0 a 50V (oa 60, o a 300...) in modo graduale invece che improvviso, evitando scintille che deteriorano alla lunga i componenti.
          A stato solido o meccanici non so: fino a che corrente può reggere un relè a stato solido? Qui si tratta di diverse decine di ampere.

          Sul mio scooter ho una centralina SEVCON (secondo me molto robusta e di elevatissima affidabilità, anche se la gestione dei parametri è problematica….), che ha già alcune funzioni di protezione, come interruzione della ricarica in frenata con le celle al 100% e con uscita che rilascia il contattore in caso di minima tensione. Quindi l'utilizzo del BMS sarà limitato al bilanciamento ed ai controlli di minima tensione sulla singola cella o alto differenziale tra le celle!
          Centralina e BMS hanno due compiti differenti: la centralina si limita a prelevare dalla batteria, tramite il BMS, tutta la corrente che gli serve... anche 1000A, in teoria sta al BMS decidere se mandargliela o no.
          Il BMS, oltre a monitorare le tensioni delle singole celle, evita infatti che dalle celle stesse venga estratta più corrente di quella che possono tollerare.
          Se il BMS non contiene anche il circuito di potenza (PCB, PCM o come piace chiamarlo ai cinesi), la centralina può prelevare dalle celle qualunque corrente, perchè la centralina non sa niente delle celle.

          I BMS infatti sono in genere "a due piani", o comunque, anche se a un piano solo, sono formati da due parti ben distinte: quella con componentini minuscoli (la parte di bilanciamento) e quella con decine di grossi mosfet (la parte di gestione della potenza e della corrente).

          Per inciso, anche il motor controller è diviso in due parti "per piccoli segnali" e "di potenza": la prima contiene la logica di lettura dei sensori di hall e di attivazione dei MOSFET, la seconda formata appunto dai MOSFET di potenza, la cui accensione/spegnimento è decisa dalla parte per piccoli segnali.


          Io però non ho rispettato del tutto lo schema del manuale (molto simile al tuo), perchè il mio scooter non prevede l'utilizzo di un contattore generale
          Non lo prevede nessuno scooter-cinesata, perchè è complicato e costoso.

          Da quanto ho misurato (senza troppa precisione a dire il vero) se non accendo la chiave la centralina non assorbe, anche se il B+ è sempre alimentato.
          Sinora, dopo circa 3000 km, facendo i dovuti scongiuri, non ho avuto problemi
          Il problema è che appena giri la chiave, su uno scooter da 50V arrivano tipo 300V ai componenti; per pochi millisecondi, ma quanto basta per deteriorarli un po'; un'accensione oggi, un'accensione domani, diventano migliaia di accensioni, cioè di "scintille interne", chiamiamole così, sui componenti.
          Gli effetti non li vedi subito; è solo che una centralina magari invece di durare 10 anni ne dura 3.
          io ho cambiato 13 (tredici) caricabatterie in 3 anni sul mio vecchio scooter, dei quali solo 10 in garanzia, e penso proprio sia stato per questo motivo.
          Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
          -- Jumpjack --

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          • #95
            i 13 caricabatterie abbiamo capito che sono esplosi perche sottodimensionati, e sovrasfruttati.
            Vectrix VX1 Batterie Nissan Leaf Inside

            Il mio precedente scooter

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            • #96
              Originariamente inviato da GianniTurbo Visualizza il messaggio
              i 13 caricabatterie abbiamo capito che sono esplosi perche sottodimensionati, e sovrasfruttati.
              beato te che l'hai capito.
              I condensatori da 32V che credevo sottodimensionati, in realtà servivano ad alimentare la ventola da 12V, non il CB da 60V.
              "Sovrasfruttati"... li usavo una volta al giorno.
              Non lo so perchè dopo 6 mesi andavano in fuga termica.
              Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
              -- Jumpjack --

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              • #97
                io mi ricordavo che nascevano per 48V ed erano tarati dalla fabbrica per lavorare a 58 e spicci volt, forse ricordo male...
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                • #98
                  Originariamente inviato da GianniTurbo Visualizza il messaggio
                  io mi ricordavo che nascevano per 48V ed erano tarati dalla fabbrica per lavorare a 58 e spicci volt, forse ricordo male...
                  Ci sono 3 trimmer all'interno per regolare tensione massima, corrente costante e un'altra cosa che non mi ricordo, ma credo che siano per regolazioni fini (cioè puoi scegliere se la tensione è 45 o 48, ma non se è 24 o 60); cioè non servono per fare "overclocking" ma per adattarli alle varie batterie. Chiaro che poi se uno li spinge ai limiti cercando di tirare fuori 500W da un CB nato per 100W non dureranno molto.
                  io però non li ho mai regolati, li ho sempre usati come me li hanno dati.
                  (per la cronaca, sono caricabatterie Kingpan).
                  Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
                  -- Jumpjack --

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                  • #99
                    Potrebbero averli regolati al max, possibile, un pò come mandare la panda a 160. se la usi tutti i giorni al max poi esplode...
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                    • Originariamente inviato da jumpjack Visualizza il messaggio
                      Non serve per "evitare accidentali movimenti del mezzo", serve ad essere acceso elettronicamente "quand'è il momento giusto" piuttosto che "appena giro la chiave": il momento giusto è quanto la resistenza di precarico ha fatto passare la tensione da 0 a 50V (oa 60, o a 300...) in modo graduale invece che improvviso, evitando scintille che deteriorano alla lunga i componenti.
                      A stato solido o meccanici non so: fino a che corrente può reggere un relè a stato solido? Qui si tratta di diverse decine di ampere.
                      Centralina e BMS hanno due compiti differenti: la centralina si limita a prelevare dalla batteria, tramite il BMS, tutta la corrente che gli serve... anche 1000A, in teoria sta al BMS decidere se mandargliela o no.
                      Il BMS, oltre a monitorare le tensioni delle singole celle, evita infatti che dalle celle stesse venga estratta più corrente di quella che possono tollerare.
                      Se il BMS non contiene anche il circuito di potenza (PCB, PCM o come piace chiamarlo ai cinesi), la centralina può prelevare dalle celle qualunque corrente, perchè la centralina non sa niente delle celle.

                      I BMS infatti sono in genere "a due piani", o comunque, anche se a un piano solo, sono formati da due parti ben distinte: quella con componentini minuscoli (la parte di bilanciamento) e quella con decine di grossi mosfet (la parte di gestione della potenza e della corrente).
                      .........…
                      Sul mio scooter non c'è il circuito di precarica, non escludo che la maggior parte di elettronica consumer ne abbia quando si tratta di elettronica di potenza: di tutte le apparecchiature che ho smontato in 45 anni è la prima volta che ne sento parlare, anche se la sua presenza ha un fondamento tecnico più che valido. Però sul mio scooter non c'è, non ho mai cambiato né CB né la SEVCON, dopo 7 anni e 45000 km. di onorato servizio! Non escludo, anzi, ne sono abbastanza certo, che la centralina stessa disponga di protezioni interne per limitare l'effetto di apertura / chiusura di contatti…..
                      Sono più propenso a credere che i malfunzionamenti segnalati non siano causati dalla tensione, dato che l'interruttore 'vede' un carico prevalentemente capacitivo: credo più plausibile che l'effetto di un'alta corrente di spunto, sommata ai rimbalzi dell'interruttore, generi dei picchi di corrente che a lungo andare alterano l'elettrolita dei condensatori d'ingresso (e se così fosse sarebbe assai opportuno un circuito di precarica…)
                      Riguardo al BMS, questo non regola la corrente, ma la interrompe, a seconda delle misure e dei parametri impostati, per preservare il più possibile l'integrità delle celle. Quello che ho scelto non ha i mosfet che interrompono la corrente in caso di errore, ma ha delle uscite che pilotano contattori esterni, per il CB e per la trazione! Secondo me si ha il grosso vantaggio che la dissipazione di calore, e quindi le perdite, sono ridotti al minimo, rispetto ai mosfet, che per quanto grandi, numerosi e moderni, una piccola RDS(on) ce l'hanno, e quindi trasforma la corrente che ci passa in energia dispersa: oltre ad essere volumetricamente molto più ingombranti. Sono di fatto degli interruttori a stato solido, l'importante è che la corrente massima prelevata sia comunque assai lontana dalla massima corrente sopportabile dall'interruttore stesso, pena aumento di perdite e diminuzione della vita dei componenti.
                      Se una centralina è progettata e calibrata bene, può assorbire il massimo della corrente solo in caso di cortocircuito sui rami di potenza, per cui, come protezione interverrebbe il fusibile: essendo questo un evento fortuito e casuale, si fonde il fusibile, si rimane a piedi e si butta la centralina…..
                      Nel normale funzionamento la SEVCON è calibrata per assorbire al max 85A (io uso lo scooter con max 70A, mi basta), ed il tempo di attivazione del carico è di circa 3 secondi dall'accensione.

                      saluti

                      Max

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                      • Scusate, ho una domanda forse un po OT.
                        In alcune centraline (come ad es. la Kelly) viene richiesto il valore della corrente nominale del motore.
                        Secondo voi conoscendo solo la potenza come va calcolata la corrente nominale?
                        Ragionando lato DC sarebbe In=Pn/Vn,
                        ma se lo paragoniamo ad motore asincrono trifase dovremmo calcolare In=Pn/(1,73xVnxcosfi).
                        All'inizio applicavo la formula del motore trifase, ma ho l'impressione che sia sbagliato, e non ho trovato niente in merito alla questione.

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