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Vacanza in Puglia!

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  • #31
    [QUOTE=fiat126;
    Allora se vogliamo copiare la Germania, (e su questo concordo in tutto visto che sono tedesco dalla nascita), dobbiamo copiare anche lo stato sociale ed il modus operandi e la mentalità tedesca.
    Saluti.[/QUOTE]

    Dalle Alpi alla pianura ciò è possibile, fino al Po sarebbe probabile....sotto: improbabile.

    ciao..vado a vangare l'orto..ottengo maggiori frutti
    1,26 kWp 6 x SANYO HIP210NKHE1,Prov. Brescia,Azimuth -90°,Tilt 17°,inverter Riello-UPS 1500 in esercizio dal 01/09/2009
    Produzioni: 2010=1325; 2011=1476; 2012=1387; 2013=1294; 2014=1305; 2015=1327; 2016=1344; 2017=1350; 2018=1239; 2019=1329; 2020=1431.... 2021=0 kWh

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    • #32
      Fiat ..capisco le tue ragioni..però gli aiuti all'agricoltura sono gestiti a livello comunitario..cioè non è che gli agricoltori tedeschi siano più o meno incentivati di quelli Italiani..per cui dovrebbero avere "reddito" agricolo similare..non capisco quale altro elemento sociale impatta sul reddito degli agricoltori..se non il fatto che da loor gli addetti all'agricoltura sono (sul totale) molto meno che da noi, e la dimensione media dell'aziende diverse volte superiore a noi..forse allora è la ns agricoltura che si deve "ristrutturare"? ma ristrutturare non deve significare "cambiare" settore, prodotto e destino dei fattori produttivi.
      In altre parole, l'agricoltura è stata ed è ancora sostenuta perchè gli si riconoscono certi "ruoli" sociali utili (produzione cibo...mantenimento e cura del territorio..) ma se un agricoltore decide di "sottrarsi" a questo ruoli (liberissimo) e far concorrenza a Enel (liberissimo)..accetti le regole del mercato e non invochi semprre 2l'atavica difficolta" agricola (perchè i quel monento non sta più facendo l'imprenditore agricolo).
      Non mi si venga a dir che l'energia fv (come prevede la legislazione fiscale) è un "frutto" agricolo..lo poso accettare per l'energia da biomassa se il "carburante" deriva in buona parte dall'azienda..pe ril resto sono "contributi frutto di lobby", come gli agriturismi (finti) che fanno concorrenza ad alberghi e ristoranti, solo perche mettono 4 vasetti di miele in vendita..e pi hanno piscina olimpionica, beauty center, sale riunioni e televisori al plasma avunque..
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #33
        Originariamente inviato da Beppe66 Visualizza il messaggio
        Appunto lo dici anche tu! Non stiamo parlando di impianti in SSP per utenze minori: ma di tutt'altro.
        Ti inviterei a guardare l'aggiornamento dei "grandi impianti"QUARTO CONTO ENERGIA: AGGIORNAMENTO GRADUATORIA GRANDI IMPIANTI: non trovi nulla di strano?
        Non è immorale parlare di soldi (escludiamo nazionalismi,falsi moralismi, tutti gli ismi in generale: perchè servono a fregare il popolo bue...e lasciamo perdere anche la famiglia), tutto il FTV si basa su quello...

        Ma tanto è inutile:di qui o di la non contiamo un c..xo!

        Premessa : Io non darei alcun contributo ai grossi impianti, ma incentiverei solo ed esclusivamente i piccoli fino al fabbisogno della propria attività es. max 20/30Kwp ma non ho le capacità e la pretesa di impostare una soglia.

        Beppe66, vedi che si è tirato in mezzo il discorso di differenziare il contriubuto tra Nord,Centro e Sud. Con al Nord maggiorazione visto che ci sono più industrie e meno sole...a prescindere tra la differenza di un mega impianto o quello di zio Tobia... dimmi tu...

        E' normale che il poveraccio che al Sud che tira a campare strappa via i suoi 50 Ulivi e ci piazza i pannelli FV se ne ha la facoltà? O no?

        è questo che non mi andava e non mi va...

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        • #34
          Originariamente inviato da fiat126 Visualizza il messaggio
          ...

          E' normale che il poveraccio che al Sud che tira a campare strappa via i suoi 50 Ulivi e ci piazza i pannelli FV se ne ha la facoltà? O no?

          ...
          Pero francamente fare EE non è un'attività agricola..e quindi ognuno è libero di fare l'imprenditore..ma se io voglio fare un opificio (come sono considerati gli impianti FV) o un capannone..non è che posso farlo dove ho il terreno, lo devo fare dove il Comune ha previsto sviluppo artigianale o industriale..

          quindi quell'agricoltore dovrebbe vendere il suo uliveto e comprare dove il Comune ha (ho avrebbe dovuto) predisporre aree a tal fine destinate.
          Cos' funziona fuori dall'agricoltura..Anch'io avevo un terreno in eredita da mio nonno agricoltore, ma il capannone ho dovuto farlo altrove..non capisco perche per il FV dovrebbe essere diverso.. e non mi sono mai sognato di dire allo Stato: io continuo a fare l'agricoltore suul campo del nonno però mi fate costruire una fabbrica di mattoni su quel terreno..

          marco
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #35
            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
            Pero francamente fare EE non è un'attività agricola..
            Marco, concordo in toto con il tuo discorso, il sunto dei miei post e pensieri è che : qui da noi paesino in provincia di Salerno, svuotato dagli anni '50 in poi, ripoplato negli anni '80, ora vive una nuova crisi... e mi sfiducia, quasi tutti hanno un terreno, nessuno coltiva più niente, a parte qualche orto, quindi del terreno agricolo è rimasto solo la voce al catasto...

            Allora se il latte me lo pagavi 700lire al litro e ora me lo paghi 0,30/0,35€ al litro, qualcosa non torna. Io per sopravvivere che faccio con il mio terreno? Lo vendo a prezzo di regalo, ammesso che qualcuno lo compri (lo farebbe un pazzo o al limite il confinante) e cosa ti compri con quelle 4 lire?

            Ovvio poi che non andrebbe mai costruito un fabbrica su di un terreno agricolo, ma ti compri il lotto nella prima Zona Industriale/Area PIP et simila disponbilie...ma io ci provai...parlai con tutti dal Sindaco al "Capo Rettore" del consorzio che gestiva i lotti, risultato? Nulla di fatto, da 20 anni ci sono cresciuti gli alberi e ora che hanno ridiviso i lotti... non ti dico i prezzi, ci compri un appartamento a piazza Navona.

            Allora sto rimirando al mio terreno agricolo. Siamo come un cane che si morde la coda.
            Saluti Gianni.

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            • #36
              Gianni..ti capisco..ma anch'io facevo il filo di cotone negli anni 80..poi turchi e cinesi sono stati autorizzati a importare in CEE senza dazi..e io ho chiuso 2 fabbriche, svenduto gli impianti a Paesi africani, butatti via il know how di 100 anni e cambiato mestire..se seguo il tuo discorso avrei dovuto dire allo Stato "guarda, le mie fabbriche sono ferme..dammi un contributo per continuare ad avere un reddito oppure dammi un settore qualsiais che viva di incentivi certi e ventennali e fammici lavorare in concorrenza con gli altri ma senza farmi pagare le tasse"..ti piace vincere facile?
              perchè in agricoltura dovrebbe sempre essere diverso?
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #37
                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                ...se seguo il tuo discorso avrei dovuto dire allo Stato "guarda, le mie fabbriche sono ferme..dammi un contributo per continuare ad avere un reddito oppure dammi un settore qualsiais che viva di incentivi certi e ventennali e fammici lavorare in concorrenza con gli altri ma senza farmi pagare le tasse"..ti piace vincere facile?
                perchè in agricoltura dovrebbe sempre essere diverso?
                Non mi "ho" spiegato,
                1.) Non voglio nessun contributo (ma nemmeno differenziare quelli esistenti in base ai punti cardinali, come si affermava)
                2.) Le tasse vanno pagate sempre e comunque, ma soprattutto da tutti.
                3.) Gli incentivi se non dati con raziocino dopano solo il mercato.
                4.) L'agricoltura non è diversa, ma il terreno su cui coltivavano il cotone l'hanno venduto o ceduto ai paesi africani e ora cosa ci si può fare, costruire no, FV no, solo coltivare ma se non rende, cosa lo coltivi a fare e siamo punto e a capo.

                Poi, dei contributi il piccolo vede le briciole se le vede , esperienze personali, e non per sentito dire. Allora occorrebbe un governo che fa le parti sociali e non ruba ai poveri e preserva i ricchi. Solo questo ci vorrebbe : Status quo.

                Comunqe siamo in OT assoluto,scusatemi. Saluti Marco.

                Gianni.

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                • #38
                  forse stiamo discutendo di niente,andiamo a vedere quanti Mwp hanno installato gli agricoltori meridionali
                  e quanto gli ALTRI io non conosco le statistiche ma immagino che non sono confrontabili,i più avranno affittato
                  i terreni

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                  • #39
                    Nel Sud gli agricoltori rappresentano 5% Puglia, 6% lazio, 9% Campania..la media nazionale è 15%...solo Calabria e Sicilia sono in media, e Sardegna oltre al media.
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #40
                      grazie marco come pensavo l'occasione l'hanno sfruttata altri,specialmente la puglia che è in testa la classifica degli
                      impianti installati incentivi che finiscono a investitori esteri che pagano le tasse altrove forse la robin serve un pò
                      anche a questo

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                      • #41
                        Penso che sugli investotori (stranieri o italiani) nel FV la Robin non avrà impatto..per averlo dovrebbero avere 100 mega o oltre (gli incentivi non fanno ricavo)..inoltre per i primi 9 anni 8periodo di ammortamento) un campoo FV non fa utili ma perdite fiscali..per cui essendoci comuqnue un limite minimo di utile (1 mio), penso che non pagherà nulla nessuno..colpirà Enel e altri grossi produttori, che scaricheranno sugli utenti (a partire da quelli sul libero mercato)...Marco
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • #42
                          Originariamente inviato da Schillo Visualizza il messaggio
                          Scusa così sarebbe peggio ancora, e poi se ci sarebbe autoconsumo non sarebbe remunerata.
                          L'incentivo andrebbe ricalcolato come qualsiasi ogni altra cosa in italia, con una componente di perequazione.(...) Così la dislocazione dei grandi impianti sarebbe uniforme, e non tutti al sud, anche perché la maggior parte dell'energia del paese viene consumata al nord, e sarebbe logico produrla al nord.
                          non so se ho inteso bene... ma tu vorresti incentivare gli impianti a seconda della posizione geografica per dare le stesse possibilità a tutti.... perfetto... allora da sardo io dico ci sto... ma allo stesso tempo voglio pagare l'energia (elettrica \ carburanti) come la si paga al NORD, voglio che le infrastrutture energetiche vengano realizzate in maniera equa sul territorio, che uno spostamento merci da e per la mia isola non sia tassato come "estero" e tanto altro... ( e bada ben che nn sto parlando di altre merci ma solo di "energia")

                          inoltre il fatto che al SUD ci sia più sole è un dato fisico... esattamente come il fatto che il NORD è più vicino al mercato europeo ma non mi pare che i trasporti costino meno per dare la possibilità di investire anche al sud.

                          sarei piuttosto favorevole a leggi che preservino il patrimonio territoriale italiano... tetti o campi che sia.. per impedire certi scempi dalla dubbia utilità energetica

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                          • #43
                            Marcello..la "vicinanza" ai mercati europei del Nord Italia non è decisa dal governo di Roma..ma l'ha decisa il Padre Eterno..invece l'incentivo "lineare" del kwh fotovoltaico la decisa un governo..scrivendo che tale incentivo doveva semplicemente ripagare il "costo di investimento" dell'impianto, che più o meno è uguale in tuta Italia.
                            Viene dato sul kwh per eviatre i guai della Cassa del mezzogiorno..ma sarebbe stato più equo dare un "fisso" come suggerisce Pox.

                            Se invece è lineare..allora occorre scomodare più o meno fantasiose "perequazioni" fra Nord e Sud.. ma con l'errore di fondo di dover riconoscere al FV una funzione di "politica economica territoriale" che non era prevista e che non può avere..

                            Insomma..se si trattasse di investir ein pannelli e vendere energia sul mercato, nessuno averebbe nulal da ridire sulla maggiore insolazione al Sud (e a quel punto il maggior costo dell'energia in sardegna sarebbe pe rl'investitore un vantaggio e non uno svantaggio)..se invece c'è di mezzo un incentivo pubblico..

                            Marco
                            Ultima modifica di marcober; 04-09-2011, 18:40.
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #44
                              @ Marcello.mc : per favore non farne una questione di vendetta territoriale.

                              Si parla di un elevata quanto inutile presenta di megacampi al sud, con la conseguenza di dirottare con perdite l'energia al nord.
                              Un sistema efficente prevede la massimizzazione delle risorse, quindi la produzione di cosa serve, dove serve, cioè campi al nord.
                              Fino a qualche mese fa, la sicilia non era collegata decentemente con la penisola, quindi l'energia prodotta dai campi siciliani, non poteva essere immessa nella penisola, quindi l'energia in eccesso veniva sprecata. Ti sembra giusto?

                              Io sono contrario a prescindere ai campi, e il 4° conto energia ha messo un freno, anche se non è abbastanza.
                              Dalle ultime statistiche, basterebbero solo i tetti di tutta la lombardia, per il fabbisogno nazionale di energia, quindi perché sprecare campi e campi?
                              E non tirate fuori la storia che i contadini ci rimettono, sarà anche vero, ma non è una motivazione logica.
                              49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
                              50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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                              • #45
                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                Marcello..la "vicinanza" ai mercati europei del Nord Italia non è decisa dal governo di Roma..ma l'ha decisa il Padre Eterno..invece l'incentivo "lineare" del kwh fotovoltaico la decisa un governo..scrivendo che tale incentivo doveva semplicemente ripagare il "costo di investimento" dell'impianto, che più o meno è uguale in tuta Italia.
                                Viene dato sul kwh per eviatre i guai della Cassa del mezzogiorno..ma sarebbe stato più equo dare un "fisso" come suggerisce Pox.

                                Se invece è lineare..allora occorre scomodare più o meno fantasiose "perequazioni" fra Nord e Sud.. ma con l'errore di fondo di dover riconoscere al FV una funzione di "politica economica territoriale" che non era prevista e che non può avere..

                                Marco
                                hai perfettamente ragione sulla posizione del nord... la mia nn è una critica era una constatazione... come il fatto che il sole c'è non per volere di Roma , ma per la fisica del nostro pianeta...
                                l'incentivo viene dato per un dato scopo, ripagare l'impianto... ma gli impianti si fanno dove è economicamente conveniente (ne convieni? ) e quindi dove la "risorsa" costa meno o è più abbondante (nel caso del sole il sud)... non ci vedo nulla di strano.

                                ripeto.. vogliamo l'equa remunerazione di ogni attività energetica? perfetto, allora propongo si inizi con l'evitare che al sud il costo dell'energia sia superiore rispetto al nord per volere dello stato (leggasi accise) e che tutte le altre attività "energetiche" siano messe in condizione di avere una stessa remunerazione indipendentemente dalla località...
                                perchè converrai con me spero che non c'è motivo perchè io in sardegna debba pagare accise più alte rispetto ad un mio omonimo al nord (oppure se si.. per quale motivo?) ... oppure che l'energia elettrica in uscita dalla centrale termoelettrica di Fiumesanto.. se usata in sardegna costi di più rispetto ad un suo utilizzo in prov. di Latina..

                                il mio pensiero si può riassumere in ... vogliamo giocare ad armi pari sugli incentivi? giochiamo altrettanto ad armi pari sulla tassazione ed equa remunerazione di ogni attività.

                                (ripeto sto sempre parlando della sola energia, non mi riferisco ad altri fattori che influenzano la riuscita o meno di una impresa)

                                @ schillo.. scusa ho visto dopo la tua risposta...

                                io posso anche esimermi dal farne una questione territoriale (sugli incentivi) però dovrai convenire che è ipocrita (non prenderla come offesa) parlare di differenziazione degli incentivi a favore di dove c'è e dove serve e tralasciare il fatto che in realtà il costo dell'energia a prescindere dagli incentivi NON E' equo in Italia.

                                poi sia ben chiaro... io sono contrario allo sfruttamento dei campi per il FV ... c'è modo e modo di fare le cose e la legge dovrebbe parlare di questi limiti, fosse per me non dovrebbero nemmeno esistere gli impianti FV scollegati da una attività produttiva.

                                anzi a dirla tutta non sono favorevole a prescindere agli incentivi fv.
                                Ultima modifica di Marcello.mc; 04-09-2011, 19:16. Motivo: risposta contemporanea

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                                • #46
                                  Marcello..ma davvero in Sardegna pagate accise diverse che sul "continente"? io pensavo che le accise fossero nazionali e che ci fossero poi delle addizionali (provinciali, e che sono ben poca cosa..) che porbabilmnete ogni provincia fissa a modo suo..ti riferisci a queste oppure ci sono veramente accise importanti solo per i sardi?
                                  Perchè la differenza fra i costi energetici della sardegna con il resto di Italia (per la sicilia la questione mi pare risolta) è dovuta da equilibrio domanda-offerta..non da altro..e sulla offerta lo Stato non c'entra nulla..se qualcuno (anche la regione Sardegna..visto che lo fa coi traghetti..) volesse costruire una centrale domani, basta che presenti richiesta per autorizzazione (sempre in Regione)..magari nessuno olo fa perchè aldila di qualche ora di punta, il prezzo fuori picco magari è più basso che al Nordo..o sbaglio?
                                  Comuqnue lo Stato non capisco cosa c'entri..
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                  • #47
                                    (scusate per il post chilometrico e soprattutto OT) ... il discorso sulle accise è abbastanza complesso, provo a riassumerlo partendo da un piccolo "intro", come noto in sardegna è presente la Saras, che dovrebbe essere fra le maggiori raffinerie di tutto il mediterraneo.

                                    rispetto al "continente" c'è una componente aggiuntiva delle accise per "l'insularità" e per l'approvigionamento energetico svantaggiato.

                                    il problema maggiore tuttavia è sorto quando lo stato ha deciso di tagliare alle regioni a statuto speciale i "privilegi" di cui godeva... ovvero un maggiore rimborso (7/10 se non erro) della cosiddetta imposta di fabbricazione dal petrolio , senza contare però che fra i privilegi c'è anche il farsi carico interamente del servizio sanitario e di altre voci di bilancio...

                                    questo ha provocato un aumento delle accise sui carburanti e della "tassazione" sull'energia elettrica (non esiste il metano in sardegna) e un aumento oltre che il bilancio in profondo rosso e i tagli conseguenti.. un aumento dei costi di trasporto e approvigionamento delle materie prime.

                                    l'effetto di questo aumento è stata una moria di aziende che hanno visto svanire il proprio margine di guadagno... vedi il polo della chimica di OTTANA, Alcoa, Vynils, PlastWood, Aziende di trasformazione di prodotti alimentari e tanto altro...

                                    con il federalismo fiscale oltre al danno la beffa... si riconosce alle regioni non a statuto speciale di poter beneficiare del compenso dall'imposta di fabbricazione in base al quantitativo di materia prima venduta e non fabbricata.

                                    .... e mi fermo qua... perchè sto parlando di petrolio in un post FV ... però ho scritto questo per invitare tutti a pensare un po' più in grande su cosa sia una tassa o l'altra... un incentivo o l'altro.. e su come sia la ricaduta sul territorio.

                                    ps.. non ho capito di che problema domanda- offerta di cui parli... ti riferisci al fatto che in realtà il "libero" mercato sardo è falsato dai problemi di connessione?

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                                    • #48
                                      Marcello..in effetti non ho capito molto..mi bastava sapere se su EE in Sardegna gravano accise diverse dal restoi di italia..perchè se è SI allora hai ragione a invocare anche un "riequilibrio" dallo Stato..magari sul FV a maggio resa..se NO..allora...

                                      Si..il prezzo dela pura energia in sardegna dipende dall'equilibrio domanda-offerta..quindi da liberi operatori e non dallo Stato..eqyuilibrio che ogni tanto è rigido causa pochezza delle interconnessioni col continente..credo in via di risoluzione come lo è stato per la Sicilia..però ripeto..se fosse cos' conveniente generare in Sardegna(prezzi alti) il mercato si autoregolerebbe..cioè tutti vorrebbero generare li e il prezzo scenderebbe..per cui non ti sbagliare a giuducare solo i picchi estremi..guarda la media..

                                      marco
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #49
                                        Si .. in sardegna gravano accise diverse nel suo complesso dal resto d'italia.

                                        Per quanto riguarda il problema domanda offerta... dovrebbe essere notevolmente migliorato dopo la posa dell'elettrodotto Sa.Pei (1GW-500kV) che collega la centrale termoelettrica di Fiumesanto-Eon (985MW) con la provincia di Latina.. in questo modo, secondo terna, dovrebbe calare la speculazione sul valore dell'energia reale in sardegna. Purtroppo però la diversità di tassazione scoraggia gli investitori, vista la contrazione del consumo, di cui sopra.

                                        scusate ho portato il topic molto OT sia per contenuti sia per località

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                                        • #50
                                          Però in sardegna non volete le pale eoliche offshore....
                                          49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
                                          50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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                                          • #51
                                            Originariamente inviato da Schillo Visualizza il messaggio
                                            Però in sardegna non volete le pale eoliche offshore....
                                            non dentro un parco nazionale protetto dall'unesco se permetti ... visto che le aziende chiudono e viviamo di turismo

                                            Sardegna, no all'eolico off shore all'Asinara
                                            Parco Nazionale dell'Asinara Area Marina Protetta - Foto
                                            informati prima di sparare sentenze per favore.... oltre il 10% di tutti gli impianti eolici italiani sono in sardegna... e si parla di progetti depositati in regione per tripilicare la potenza installata e arrivare a mi pare 1.7GW per il 2016 ...

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                                            • #52
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                                              Ora, le accise Ee sono nazionali..quelle Comunali sono (per importo) ancora decise a livello centrale..mi pare si potranno differenziare dal 2013..quelle provincilai sono SOLO per le industrie e solo fino a 200.000 kwh-mese..e in generale in Sardegna sono come nel resto di Italia 11 cts..tranne a Nuoro che costa meno (9)
                                              In generale dove costa meno è nel centro-Sud.. e dove si produce con idroelettrico o rifiuti...Valle Aosta, Trentino..Brescia..

                                              Ho poi guardato i profili GME Sardegna e Nord degli ultimi 7 giorno..sono sovrapponibili..mi pare che il collegamento che citi abbia sortito effetto...

                                              Marco
                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                              • #53
                                                giusto per chiarire la cosa dei parchi eolici ...

                                                la delibera a pag. 3 comma 4 afferma:
                                                In tal senso è stata elaborata una carta, in scala 1:200.000, ove sono state riportate le aree industriali e delimitate tutte le zone di valenza ambientale, paesaggistico e storico-culturale, all’interno delle quali, secondo gli indirizzi del PPR, non sono ammesse trasformazioni tali da pregiudicare la struttura o la funzionalità ecosistemica o la fruibilità paesaggistica di queste zone. Tali elementi vengono puntualmente individuati negli articoli 22, 25, 33, 38, 48 e 51 delle norme tecniche di attuazione del PPR che costituiscono i vincoli preclusivi.

                                                e successivamente nell'allegato (pag.11 c'è la carta con l'asinara in alto a sx):
                                                Cap. 1. Vincoli preclusivi all’installazione di fattorie eoliche - Art.33 :
                                                Art. 33 - Aree di interesse naturalistico istituzionalmente tutelate. Definizione
                                                <<1. Le aree di interesse naturalistico istituzionalmente tutelate sono costituite da ambiti territoriali soggetti a forme di protezione istituzionali, rilevanti ai fini paesaggistici e ambientali e comprendono le aree protette istituite ai sensi della L. 394/91 e della L.R. n. 31/89, le aree della rete “Natura 2000” (Direttiva 92/43/CE e Direttiva 79/409/CE), le oasi permanenti di protezione faunistica e cattura ai sensi della L.R. n. 23/98, le aree gestite dall’Ente Foreste. 2. Le aree istituzionalmente tutelate si distinguono in:
                                                a) Aree tutelate di rilevanza comunitaria e internazionale (siti Ramsar).
                                                b) Aree protette nazionali.
                                                c) Sistema regionale dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali.
                                                d) Altre aree tutelate>>.

                                                è un file zip.
                                                http://enerweb.casaccia.enea.it/enearegioni/esplora/download.asp?File=/enearegioni/UserFiles/OSSERVATORIO/Sito/Sardegna/Delib_28-56_2007_Imp_eol_fv_2007.zip

                                                @marco... scusa non ho capito la prima parte a che ti stai riferendo, alle accise?

                                                ma scusa se non sbaglio la tassazione avviene in tre "gruppi" : l'accisa vera e propria (statale) ... l'addizionale regionale... e l'iva... o sto sbagliando qualcosa?
                                                forse ho fatto confusione io prima chiamando "accisa" l'intera imposta?

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                                                • #54
                                                  Si..riferivo alle accise..che sono nazonali (non i pare siano variabili per regione)..poi per i PRIVATI ci sono ADDIZIONALI Comunali, che mi risultano pure identiche 8sono fissate a livello centrale..almneo fino al 2013)..e poi le provinciali..che in Sardegna sono come in tuta Italia, tranne nuoro che è più bassa..
                                                  L'iva è uguale per tutti.
                                                  Insomma...sull'energia elettrica , a livello di tasse, non potete "vantare" un diversità con altre regioni..
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #55
                                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                    Si..riferivo alle accise..che sono nazonali (non i pare siano variabili per regione)..poi per i PRIVATI ci sono ADDIZIONALI Comunali, che mi risultano pure identiche 8sono fissate a livello centrale..almneo fino al 2013)..e poi le provinciali..che in Sardegna sono come in tuta Italia, tranne nuoro che è più bassa..
                                                    L'iva è uguale per tutti.
                                                    Insomma...sull'energia elettrica , a livello di tasse, non potete "vantare" un diversità con altre regioni..
                                                    in linea di massima in un mercato corretto dovrebbe funzionare così... in realtà le regioni compensano a vario titolo una parte delle accise (esenzioni) e componenti tariffarie.

                                                    premetto che non sono un tecnico o professionista e che la regione sardegna (come anche il friuli, trentino, valle d'aosta e sicilia ) hanno a vario titolo la denominazione a "statuto speciale", significa che la regione ha diversi poteri anche in materia di pressione fiscale.

                                                    il problema di cui parlo io non è "diretto" sull'EE. Parte dal prodotto petrolifero.
                                                    Per la generazione dell'energia elettrica nel continente viene utilizzato prevalentemente gas naturale, in sardegna il gas naturale non è disponibile... tutte le centrali vanno ad olio combustibile\carbone\residui petroliferi\termovalorizzatori.
                                                    Tutto filerebbe liscio quindi, non fosse che lo stato lascia la possibilità di calmierare (esentare) l'utilizzo del gas naturale da parte dei grandi utilizzatori\produttori di energia elettrica, garantendo a chi utilizza tale materia prima un adeguata competitività sul mercato.

                                                    Per rispettare questa "equità di diritti", lo stato e alcune regioni (sardegna e sicilia se non erro) stipularono un contratto per calmierare (esentare) il combustibile liquido utilizzato per la generazione elettrica e rendere il mercato equo sul territorio.
                                                    I9\10 "dell'imposta per la fabbricazione" (è l'imposta che DOVREBBE essere versata al territorio dove il prodotto petrolifero viene raffinato) sarebbero dovuti arrivare alla regione sardegna,a copertura di questa compensazione e altri costi (sistema sanitario totalmente a carico).

                                                    In realtà lo stato ha deciso di convertire coattamente, tale imposta... in "imposta di consumo" ... di cui ogni regione avrebbe avuto una fetta, senza tuttavia preoccuparsi degli effetti. Praticamente è stata cancellata la copertura finanziare per il gioco di cui sopra.
                                                    La regione ha dovuto tagliare enormemente questa compensazione... il costo energetico sardo è salito enormemente. pensate di dover produrre energia elettrica utilizzando come combustibile la benzina presa al distributore per darvi un'idea. E le aziende sarde prima dell'avvento del mercato libero hanno dovuto fronteggiare tariffe d'acquisto, a queste nuove condizioni, non potendo nemmeno approvigionarsi fisicamente altrove.

                                                    L'effetto secondario e che nessun operatore si è occupato di investire per un posto dove produrre costa così tanto.. e si è arrivati all'orlo di un default tecnico per obsolescenza delle centrali (fermare una turbina ad olio della centrale di fiume santo, ciascuna 160MW, comportava il rischio di blackout), la regione ha autorizzato l'utilizzo del carbone per 320MW, per scongiurare questo pericolo... e così si è potuto produrre in maniera un poco più conveniente sul mercato.

                                                    Ma tornando ai costi... fino all'arrivo del Sa.Pei ... si è sostenuto un costo energetico diretto\indiretto notevolmente superiore al "continente" dovuto semplicemente alla soppressione di una copertura finanziaria.. e all'impossibilità fisica di accedere ad un mercato più competitivo (rimarcherei competitivo per volere dello stato)

                                                    giusto per darvi una idea di quanto si parla... la Saras in sardegna produce quasi il 30% dei prodotti petroliferi italiani... e seguendo l'"imposta di fabbricazione" si parla di oltre 12miliardi di euro dovuti alla regione.

                                                    Ah .. giusto per rimarcare un'altro punto... con la trasformazioni di cui sopra... ci sono molte regioni che hanno aumentato gli "sgravi" fiscali ... vedi la lombardia per i carburanti al confine svizzero, friuli a quello sloveno, valle d'aosta per i combustibili da riscaldamento... a me ciò nn crea problemi se c'è la copertura... ma non ci sto ad aver pagato di più economicamente ed ambientalmente per oltre 15 anni per poi sentirmi dire .. siamo tutti uguali. scusate sarò becero ma ci vuole criterio, per quanto fatto presentiamo carenze infrastrutturali pesanti. Nel mio paesino una cartiera chiuse perchè si "autoproduceva in cogenerazione" l'energia con una centrale ad olio combustibile.. non più competitivo.

                                                    mi scuso per il post chilometrico... ma spero di aver meglio chiarito il mio pensiero PRE statistiche da "libero" mercato...

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                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da Schillo Visualizza il messaggio
                                                      L'incentivo andrebbe ricalcolato come qualsiasi ogni altra cosa in italia, con una componente di perequazione.

                                                      Al nord si hanno 1100 kWh/kWp, al centro 1200 e al sud 1300; quindi l'incentivo al nord sarebbe per esempio 35 cent, al centro 32 e al sud 29,5.
                                                      Così la dislocazione dei grandi impianti sarebbe uniforme, e non tutti al sud, anche perché la maggior parte dell'energia del paese viene consumata al nord, e sarebbe logico produrla al nord.
                                                      Ragazzi lo avevo detto, e lo hanno fatto.

                                                      Nella bozza del decreto sviluppo spunta la componente di perequazione per mettere a pari condizione che fa impianti al nord (dove servono) con chi li fa al sud.
                                                      Spero non la tolgano.

                                                      Perequazione degli incentivi al fotovoltaico: discriminato il Sud del Paese

                                                      Comunque non parlerei di discriminazione del sud ma di pari opportunità.
                                                      49,68 kWp CT 216 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 80° est-nord-est 12° inclinazione
                                                      50,6 kWp SSP 220 Trinasolar tsm-pc05 / Solarmax 50TS / 260° ovest-sud-ovest 12° inclinazione

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