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Cogenerazione per industria plastica

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  • Cogenerazione per industria plastica

    Ciao a tutti

    Mi son trovato a parlare con un amico che possiede una piccola industria per la produzione di componenti in plastica ad uso agricolo. Una delle maggiori cause di spesa è la bolletta elettrica, e il maggior consumatore è il forno elettrico usato per fondere la plastica a 200°C.

    Ho pensato che un sistema di cogenerazione potrebbe essere una buona soluzione. Non ho ancora saputo la potenza esatta del forno ma credo sia intorno ai 100 kw, quindi un piccolo cogeneratore da 30 kwel potrebbe bastare.

    Il mio dubbio maggiore è: la cogenerazione sarebbe tecnologicamente applicabile in questo caso? Nel senso, come dovrebbe essere trasferito il calore alla plastica?

    Di solito i cogeneratori producono vapore, e questo non è difficile da fare con un normale scambiatore di calore, ma in questo caso?

  • #2
    Originariamente inviato da janvaljan Visualizza il messaggio
    Ciao a tutti

    Mi son trovato a parlare con un amico che possiede una piccola industria per la produzione di componenti in plastica ad uso agricolo. Una delle maggiori cause di spesa è la bolletta elettrica, e il maggior consumatore è il forno elettrico usato per fondere la plastica a 200°C.

    Il mio dubbio maggiore è: la cogenerazione sarebbe tecnologicamente applicabile in questo caso? Nel senso, come dovrebbe essere trasferito il calore alla plastica?
    ciao, il tuo amico consuma energia elettrica, quindi è quella che gli serve.Per lui, a mio avviso, sarebbe ideale un impianto fv.

    Se parliamo di cogenerazione con motori alimentati da fonti rinnovabili, il vantaggio stà nel cedere l'e.e. con T.O. e usare la termica o il calore per altro.Ma lui la termica nn la usa.Potrebbe usare il calore dei fumi di scarico a circa 180/200° usando o modificando il forno.
    Scusami se ho inteso male la tua domanda.
    Bruno da Bergamo- kWp 2,46 -24° sud inclinazione 17° integrato Pann. Schuco inverter Schuco

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    • #3
      Originariamente inviato da bruno335 Visualizza il messaggio
      ****
      Si intendevo proprio l'ultima cosa che hai detto, ossia usare la termica per fondere la plastica, al posto del forno elettrico. Mi chiedevo però se è tecnologicamente fattibile usare il calore dello scarico per fondere la plastica, visto che nella cogenerazione tipica viene usato per produrre vapore.


      Note di Moderazione:

      Ultima modifica di gymania; 04-01-2011, 22:27.

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      • #4
        Originariamente inviato da janvaljan Visualizza il messaggio
        Si intendevo proprio l'ultima cosa che hai detto, ossia usare la termica per fondere la plastica, al posto del forno elettrico.
        ciao,
        deve chiedere ai produttori del forno.
        analizzando il processo si può trovare la soluzione. Purtroppo mi è difficile capire che trasformazione effettua; io mi fermo allo stampaggio x iniezione e il termostampaggio.
        Bruno da Bergamo- kWp 2,46 -24° sud inclinazione 17° integrato Pann. Schuco inverter Schuco

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        • #5
          Janva

          nelle potenze che indichi tu, per cogenerazione si intende la produzione di energia elettrica mendiante MOTOALTERNATORE (cioè un motore a c.i.) e il contemporaneo sfruttamento del calore dei fumi di scarico, del raffreddamento del motore ed eventualmente del raffreddamento dell'olio lubrificante.

          Detto questo, una volta il riscaldamento degli estrusori (solitamente la plastica si plastifica con estrusori e per forno si intende una vite senza fine che plastifica dentro una cilindro a sua volta riscaldato per contatto da resistenze lettriche) avveniva mediante olio diatermico a 250-300 gradi..cioè si scaldava olio con una caldaia e si distribuiva olio in temperatura per lo stabilimento e mediante valvole si riscaldavano le varie macchine o le zone dle varie macchine.
          Per motivi di costo, sicurezza, validità tecnica, oggi nessuno lo fa più e nessuno tornerebbe a farlo. Con energia elettrica scaldi velocemente, senza dispersioni in distribuzione, senza olio (pensa ala fuga di olio in pressione a 300 gradi in mezzo afgli operai e ol rischio di avere pure plastica infiammabile a bordo macchina!!) e soprattutto scaldi come ti serve, con ottma precisione (1 grado) e dove ti serve (tante piccole sezioni di forno a T diverse a seconda del prodotto che devi fare).

          farlo a vapore è impensabile..avresti mille prblemi inpiu dell'olio ocme sicurezza .. e il problema anche delel condense..

          Sappi però che fare energia elettrica buttando via calore non serve, costa + che comprare la sola energia elettrica.

          Però solitamente quando scaldi, devi anche raffreddare..penso che il tuo amico raffreddi stampi o calandre mediante gruppi frigoriferi.

          In tal caso il "giochino" è quello di trigenerre, cioè accoppiare al generatore un assorbitore a brmuro di litio e generare EE e freddo.
          Generalmente la resa freddo /EE è abbastanza ben bilanciata pe ril ns settore..cioè l EE che si usa per fondere la plastica corrisponde più o meno a quanto freddo serve per risolidificarla in tempi rapidi..

          Anch'io opero in quel settore e sto terminando un impianto del genere.
          Temo però che la taglia sia importante..le macchine piccole sono molto care.
          Temo che nella taglia di 30 kwe non esistano nemmeno..forse esistono da 100 kwe..ma penso siano convenineti da 500 in su..

          Mlto più pratico fare un FV..siccome è permesso fare SSP anche per l industrie..esiste un buona convenienza anche se lui lavora solo 5 giorni su 7.. megio se lavora soo di giorno, perchè pagherebbe l'energia piu cara e il risparmio sarebbe maggiore). Diciamo che è un investimento redditizio a medio termine, non serve per abbasare da subito i costi energetici.. anzi per i primi 7-8 anni fa aumentare i costi aziendali..

          marco
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • #6
            Mi son trovato a parlare con un amico che possiede una piccola industria per la produzione di componenti in plastica ad uso agricolo. Una delle maggiori cause di spesa è la bolletta elettrica, e il maggior consumatore è il forno elettrico usato per fondere la plastica a 200°C.

            Ho pensato che un sistema di cogenerazione potrebbe essere una buona soluzione. Non ho ancora saputo la potenza esatta del forno ma credo sia intorno ai 100 kw, quindi un piccolo cogeneratore da 30 kwel potrebbe bastare.

            Il mio dubbio maggiore è: la cogenerazione sarebbe tecnologicamente applicabile in questo caso? Nel senso, come dovrebbe essere trasferito il calore alla plastica?

            Di solito i cogeneratori producono vapore, e questo non è difficile da fare con un normale scambiatore di calore, ma in questo caso?

            Un cogeneratore a gas metano sarebbe un'ottima alternativa, il rendimento sarebbe costante e non subirebbe dei cali come un' impianto fotovoltaico, insieme al cogeneratore potrebbe usare degli scambiatori a piastre per recuperare il più possibile il calore del motore oltre alla caldaia fumi.
            Ultima modifica di gymania; 12-09-2011, 12:16. Motivo: rimozione formattazione

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