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Indipendenza Energetica Possibile

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  • #91
    CITAZIONE (francescomat @ 16/12/2006, 09:38)
    CITAZIONE
    Inviato il: 16/12/2006, 03:12

    Odisseo, ma tu non dormi mai?

    Mi sa che ti risponderà dopo le 12.00 <img src=">
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • #92
      CITAZIONE (BrightingEyes @ 16/12/2006, 02:54)
      P.S. Tutti sanno che la maggior parte dell'energia fossile proviene dal golfo Persico. Pochi ricordano che la maggior parte del grano mondiale proviene dalle praterie americane. E forse gli USA riusciranno a produrre energia dal sole, vento, carbone. Ma difficilmente altri otterranno grano dal deserto.

      Ma guarda che ti sbagli di grosso per quanto riguarda l'energia fossile.
      Dal golfo persico vengono circa 24 mbg di petrolio degli 85 totali.
      qui trovi maggiori dettagli
      Di gas se ne produce di più in europa senza considerare la russia e non mi sembra che producano carbone.

      Ciao

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      • #93
        CITAZIONE (BrightingEyes @ 16/12/2006, 11:24)
        CITAZIONE (francescomat @ 16/12/2006, 09:38)
        CITAZIONE
        Inviato il: 16/12/2006, 03:12

        Odisseo, ma tu non dormi mai?

        Mi sa che ti risponderà dopo le 12.00 <img src=">

        OT
        in realtà potevo rispondere già alle 08.30, però, nei giorni festivi (quando faccio il ghiro e poi mi sparo 2-3 ore di tai chi direttamente in vena), il pc non lo tocco fino al pomeriggio
        Per il resto, sono tendenzialmente insonne dormo dalle 3 alle 4 ore per notte

        Ok, fine OT

        Odisseo

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        • #94
          CITAZIONE (fabiomas @ 16/12/2006, 16:32)
          CITAZIONE (BrightingEyes @ 16/12/2006, 02:54)
          P.S. Tutti sanno che la maggior parte dell'energia fossile proviene dal golfo Persico. Pochi ricordano che la maggior parte del grano mondiale proviene dalle praterie americane. E forse gli USA riusciranno a produrre energia dal sole, vento, carbone. Ma difficilmente altri otterranno grano dal deserto.

          Ma guarda che ti sbagli di grosso per quanto riguarda l'energia fossile.
          Dal golfo persico vengono circa 24 mbg di petrolio degli 85 totali.
          qui trovi maggiori dettagli
          Di gas se ne produce di più in europa senza considerare la russia e non mi sembra che producano carbone.

          Ciao

          Si si è vero. Comunque non è un particolare rilevante. Il succo del discorso era semplicemente che la produzione di cibo mondiale è direttamente proporzionale al livello tecnologico raggiunto dalla nostra società e, nel caso della crisi mondiale, non ho capito se temuta o attesa da alcuni, non è assolutamente detto che assisteremmo alla nemesi dell'occidente e alla rivincita degli oppressi. Non ci sarebbe da stare allegri da nessuna parte, ma mi pare ovvio che l'impatto maggiore non lo soffrirebbero i texani. <img src=">
          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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          • #95
            CITAZIONE (BrightingEyes @ 16/12/2006, 21:12)
            Si si è vero. Comunque non è un particolare rilevante. Il succo del discorso era semplicemente che la produzione di cibo mondiale è direttamente proporzionale al livello tecnologico raggiunto dalla nostra società e, nel caso della crisi mondiale, non ho capito se temuta o attesa da alcuni, non è assolutamente detto che assisteremmo alla nemesi dell'occidente e alla rivincita degli oppressi. Non ci sarebbe da stare allegri da nessuna parte, ma mi pare ovvio che l'impatto maggiore non lo soffrirebbero i texani. <img src=">

            Io non credo che le cose siano così.
            La produzione e distribuzione del cibo nell'agricoltura moderna nei paesi più industrializzati dipende fortemente dai combustibili fossili,se ci fosse una crisi di questi allora ci sarebbe anche una crisi agricola.
            Volevo anche dire che non è un caso se la produzione di alcuni prodotti agricoli è in flessione da qualche anno,purtoppo si stanno facendo sentire gli errori dell'agricoltura moderna........speriamo bene.

            ciao

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            • #96
              CITAZIONE (fabiomas @ 17/12/2006, 16:11)
              Io non credo che le cose siano così.
              La produzione e distribuzione del cibo nell'agricoltura moderna nei paesi più industrializzati dipende fortemente dai combustibili fossili,se ci fosse una crisi di questi allora ci sarebbe anche una crisi agricola.
              Volevo anche dire che non è un caso se la produzione di alcuni prodotti agricoli è in flessione da qualche anno,purtoppo si stanno facendo sentire gli errori dell'agricoltura moderna........speriamo bene.

              E se ci fosse la crisi agricola pensi che il problema alimentare lo avrebbero gli USA? Prima mi dici che il carbone se lo terrà chi ce l'ha poi non riesci a capire che sarà il grano che si terrà chi ce l'ha. E se ha pure il carbone (hai per caso presente le riserve Usa di carbone?) e la tecnologia per fare da se... quale sarebbe il risultato? E quale è la politica che stanno ormai adottando gli USA? Autoproduzione energetica!
              Gli errori dell'agricoltura moderna non impediranno certo agli Stati Uniti di prodursi le risorse alimentari necessarie. Non è forse più plausibile che se la produzione decresce a essere tagliata sia l'esportazione?
              E' la minaccia del neoisolazionismo che in America esce periodicamente e che ora, proprio a causa del fallimento delle politiche di controllo mondiale degli USA si sta prepotentemente riaffacciando, spinto (paradossalmente ma nemmeno tanto) proprio dalle forze democratiche.
              Stiamo parlando della fine della "globalizzazione" e del ritorno a un mondo preglobalizzazione con una parte autosufficiente e pesantemente corazzata che scambia i propri prodotti al suo interno e un'altra inesorabilmente tagliata fuori, senza beni da scambiare o senza mercati su cui scambiarli (come dice giustamente il Manifesto noi possiamo fare tranquillamente a meno di comprare frutta esotica, si risparmia pure sul trasporto... ma i produttori di frutta esotica potranno fare a meno dei nostri mercati? <_< ).
              Se poi il ritiro delle multinazionali e del mercato occidentale condurrà a una decrescita felice del terzo mondo io sarei tra i più felici della cosa. Ma non sono estremamete ottimista.

              La crisi si avvicina è vero. Su questo siamo tutti d'accordo. E' sul fatto che a pagarne le conseguenze peggiori sia l'occidente "sprecone" che ho seri dubbi. Perlomeno se la situazione non degenera in un vero scontro bellico, ma a quel punto sarebbe solo la fortuna a decidere le sorti di tutti.

              Ribadisco, si può fare e molto per guidare il mondo verso una forma di società non basata sullo sviluppo continuo e competitivo. Si può fare, ma solo a condizione che la situazione non precipiti, perchè a quel punto saranno altri a guidare la musica. Quindi nessuna improponibile decrescita, nessuna rinuncia penitenziale, nessuna scelta rinunciataria. Quello che si può ottenere lo si otterrà solo se le condizioni di vita occidentali resteranno ai livelli attuali, con produzione industriale e ricerca tecnologica ai livelli attuali. Pur con tutta l'attenzione possiile verso l'ottimizzazione energetica e l'eliminazione degli sprechi, ovvio.

              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #97
                CITAZIONE (BrightingEyes @ 17/12/2006, 18:23)
                Quindi nessuna improponibile decrescita, nessuna rinuncia penitenziale, nessuna scelta rinunciataria. Quello che si può ottenere lo si otterrà solo se le condizioni di vita occidentali resteranno ai livelli attuali, con produzione industriale e ricerca tecnologica ai livelli attuali. Pur con tutta l'attenzione possiile verso l'ottimizzazione energetica e l'eliminazione degli sprechi, ovvio.

                Di studi sulla situazione americana in caso di picco del petrolio nei prossimi anni ne sono stati fatti molti,alcuni commissionati anche da strutture dell'esercito,portano tutti alla stessa conclusione:i consumi energetici diminuiranno.
                L'america ha anche il piccolissimo problema del picco del gas,evento certo è molto vicino nel tempo,ma questa è un'altro problema.

                Ciao

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                • #98
                  CITAZIONE (BrightingEyes @ 17/12/2006, 18:23)
                  Se poi il ritiro delle multinazionali e del mercato occidentale condurrà a una decrescita felice del terzo mondo io sarei tra i più felici della cosa. Ma non sono estremamete ottimista.

                  Un'azienda che non cresce... diminuisce.

                  Lo scambio dei prodotti, la quantità dello scambio dei prodotti, è alla base dell'economia. Se mai il nostro problema è che è la FINANZA e non lo scambio dei prodotti ad interessare i CAPITALISTI.

                  Le quantità di denaro circolante sono enormi e per lo più nelle mani di una piccola percentuale dei cittadini. Questo significa che alcuni detengono la maggior capacità di produzione mentra altri a stento riescono a produrre qualcosa.

                  I FINANZIERI se prendessero (utopicamente) in mano la questione potrebbero incominciare a pensare che la ricchezza procapite è data dalla capacità procapite di produrre.

                  Non so se avete mai visto quei filmati di bambini denutriti nelle mani di mamme, anch'esse denutrite, che attendono con ansia una tazza di riso dalle mani di un BIANCO bene in carne...

                  Questa è la nemesi dell'incapacità a risolvere questioni che potrebbero essere risolte con pochi soldi se si volesse.

                  Bisogna dare alle persone dei nuovi modi per aiutarle a sostenersi. Bisognerebbe partire dal promuovere cultura, a partire dai bisogni reali e vicini.

                  Come noto e pubblicato, nelle regioni del terzo mondo ridurre le emissioni di CO2 costa meno che nei paesi industrializzati. Promuovere un uso pulito della biomassa per la produzione di energia è più conveniente in quei paesi.


                  Se gli stati uniti pensano di chiudersi in se stessi per risolvere i problemi del mondo... non credo; oramai è chiaro a tutti che la TERRA è un'astronave in circonvoluzione attorno al sole. TUtto quello che facciamo in qualsiasi parte del mondo ricade sulla capacità di sopravvivere di tutta l'umanità.

                  Intanto, durante il tempo che ho usato per scrivere questa mail, molto probabilmente, un bambino è morto di fame... <img src=">
                  Soluzioni, Azioni, Risultati per la vita...

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                  • #99
                    CITAZIONE (FernandoFast @ 20/12/2006, 08:42)
                    Se gli stati uniti pensano di chiudersi in se stessi per risolvere i problemi del mondo... non credo; oramai è chiaro a tutti che la TERRA è un'astronave in circonvoluzione attorno al sole. TUtto quello che facciamo in qualsiasi parte del mondo ricade sulla capacità di sopravvivere di tutta l'umanità.

                    Invece ci sono forti segnali di tentazioni isolazioniste e protezioniste. (vedi qui: http://www.radicali.it/view.php?id=63225 o anche qui http://www.radicali.it/view.php?id=76092). E la cosa grave è che provengono proprio dall'ala democratica della politica USA , cioè la parte con ogni probabilità al potere nei prossimi anni. Che non sia una bella cosa lo so perfettamente, ma temo che le bastonate irachene lasceranno molti segni nella popolazione yankee. La terra sarà pure un'astronave, ma gli Stati Uniti hanno la chiave della cucina. Se ci si chiudono dentro qualcuno starà pure peggio di ora.
                    Noi europei comunque non abbiamo granchè da criticare. L'isolazionismo lo pratichiamo da decenni, con forse l'unica eccezione dell'Afghanistan, da dove infatti molti vorrebbero "isolazionarsi" al più presto.

                    I bambini non muoiono di fame per caso. Che serva fare "qualcosa" è uno slogan generalizzato. E' sul "qualcosa" che le idee divergono. Se si vogliono distribuire le risorse prima occorre produrle a mio parere. E fornire a tutti i mezzi per produrle <img src=">

                    Sulla finanza e la "ricchezza di carta" che brucia ricchezza reale siamo d'accordo in pieno.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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