Termosifoni elettrici a olio meglio di PdC? - EnergeticAmbiente.it

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Termosifoni elettrici a olio meglio di PdC?

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  • Grazie Frank10,
    hai qualche modello da consigliarmi?
    perche non quelli a olio, che problemi danno?

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    • Quelli ad olio andrebbero anche bene, ma l'olio col tempo si consuma per piccole perdite e bisogna cambiare tutto, se hanno ricevuto una botta nel trasporto, la guarnizione può cedere a un certo punto e sprizza olio bollente tutto attorno sui mobili, sul pavimento, sulle persone! Certo, può essere raro, ma a me ad esempio è successo!! Fortuna che ero in casa e ho spento il tutto... fumo e un odore di olio che è rimasto per settimane dopo aver pulito...

      Insomma, oggi che esistono i modelli che ti ho detto, io comprerei quelli che tra l'altro sono anche più economici.

      Una cosa economica così:
      TERMOCONVETTORE VENTILATO STUFA ELETTRICA RISCALDAMENTO TERMOSTATO 750/2000 WAT | eBay

      Oppure altri similari, l'importante è accertarsi che la resistenza non diventi incandescente perché emetterebbe luce rossastra e che possa funzionare senza essere obbligati a usare la ventola perché fa rumore (Ci sono modelli con resistenze ceramiche che vanno solo con la ventola, tipo le colonne verticali per riscaldare il bagno).
      Fatto questo, si può anche prendere un modello che ha la ventola aggiuntiva se si vuole provare a rsicaldare un po' più in fretta l'ambiente quando lo si vuole fare, ma solo come optional.
      Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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      • scusate un altra domanda. Perche sarebbero una truffa i termoconvettori svedesi? qualcuno sa in cosa consistono queste particolari resistenze?

        Francesco

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        • Non conosco nello specifico quei termosifoni, ma una resistenza non può essere altro che una resistenza... c'è poco da fare. Per cui non possono essere più efficienti.
          Comunque se qualcuno vuole fare una prova, basta comprarne uno e fare un confronto reale con uno normale: io scommetto che non cambia nulla, stessi kWh per stessi °C.

          Al limite si può giocare sull'elettronica: lo lasci acceso per un po' finché si scalda un po' l'aria. Questo dà la *sensazione* della stanza riscaldata, data la bassa inerzia del sistema, poi lo spegni per un tot, poi lo riaccendi come prima.
          Insomma si può giocare sul *tempo* di accensione e sulla sensazione di calore, in questo modo, nella giornata si può avere un risparmio, MA non è una questione di efficienza o di migliore resistenza, è un trucco basato sul calore percepito e sul tempo di accensione effettivo, NON sui gradi reali.
          La stessa cosa che vorrebbero fare i pannelli a irraggiamento, solo che falliscono perché sono troppo sottodimensionati.

          Invece i fari a irraggiamento (simili agli alogeni) quelli sì scaldano molto grazie all'IR, ma sono troppo direzionali e fanno molta luce rossastra. Però in alcuni ambienti anche i soli fari alogeni da 800W l'uno (tipo quelli per fare video) sono eccezionali: se uno deve illuminare un ambiente, uno show room o deposito, questi illuminano E riscaldano perfettamente, anche troppo, simulando il meccanismo del sole con gli IR!!
          Padova, totalmente integrato 7,59kWp: 33 pannelli Solarworld 230W, 3 x Inverter Aurora 3000. Sud, elevazione 20°.

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          • buonasera ho letto con interesse quanto scritto sui termosifoni elettrici ad olio. Vorrei sapere se a distanza di anni chi li ha installati li consiglierebbe come valida alternativa ai termosifoni ad acqua riscaldati con caldaia a gas. Vorrei sapere se i costi dell'energia elettrica non risultino eccessivi rispetto a quelli del gas e se gli ambienti vengono ugualmente riscaldati in maniera efficace e se li consiglierebbe anche rispetto ai termoconvettori a gas.
            Grazie

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            • No, nessuno li consiglierebbe, se vuoi l'elettrico meglio una PDC (anche aria-aria). Quel genre di stufe vanno bene solo per evitare di riscaldare tutta la casa se il bagno è un po' freddo e non si può accendere solo lì. Il costo rispetto al gas è circa triplo (a parità di calorie erogate). Fose se si abita in zona A o B in cui il riscaldamento resta acceso 10 giorni l'anno (l'impianto costa e la caldaia va manutenuta comunque).

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              • Originariamente inviato da frank10 Visualizza il messaggio
                Quelli ad olio andrebbero anche bene, ma l'olio col tempo si consuma per piccole perdite e bisogna cambiare tutto, se hanno ricevuto una botta nel trasporto, la guarnizione può cedere a un certo punto e sprizza olio bollente tutto attorno sui mobili, sul pavimento, sulle persone! Certo, può essere raro, ma a me ad esempio è successo!! Fortuna che ero in casa e ho spento il tutto... fumo e un odore di olio che è rimasto per settimane dopo aver pulito...

                Insomma, oggi che esistono i modelli che ti ho detto, io comprerei quelli che tra l'altro sono anche più economici.

                Una cosa economica così:
                TERMOCONVETTORE VENTILATO STUFA ELETTRICA RISCALDAMENTO TERMOSTATO 750/2000 WAT | eBay

                Oppure altri similari, l'importante è accertarsi che la resistenza non diventi incandescente perché emetterebbe luce rossastra e che possa funzionare senza essere obbligati a usare la ventola perché fa rumore (Ci sono modelli con resistenze ceramiche che vanno solo con la ventola, tipo le colonne verticali per riscaldare il bagno).
                Fatto questo, si può anche prendere un modello che ha la ventola aggiuntiva se si vuole provare a rsicaldare un po' più in fretta l'ambiente quando lo si vuole fare, ma solo come optional.
                Ciao a tutti, alla ricerca di qualche informazione tangibile in merito al riscaldamento elettrico, trovandomi nella posizione di dover riscaldare un locale di circa 16mq che non avrà altre fonti di riscaldamento, sono incappato in questo thread che mi ha appassionato sia per l'entusiasmo di chi ha contribuito con esperimenti, e la buona volontà di condividerne i risultati a tutti, che per le analisi numeriche fornite da chi probabilmente sa che la teoria non è fine a se stessa e quindi una spiegazione teorica e ripetibile c'è, per cui in casi come questo si tratta di capire quali valori mettere al posto delle variabili, che da quello che ho capito sono spesso difficilmente stimabili/misurabili.

                Ad ogni modo, grazie @frank10, penso che il tuo contributo sia molto importante ed è grazie alla spinta di scettici appassionati come te che si può avere una crescita (che sia per rivedere teorie difficilmente messe in discussione, o anche solo per comprendere meglio le situazioni che cerchiamo di governare) :-)

                Per farla breve comunque, personalmente non ho intenzione (per ora) di rivedere completamente l'impianto di casa mia, che comunque ha quasi una trentina d'anni e non ritengo essere particolarmente efficiente, tanto che appena comprata casa qualche anno fa dopo essermi accorto dei costi esorbitanti per scaldare ho installato un camino a pellet che riscalda in modo più che soddisfacente la zona giorno.

                Ad ogni modo, ora ho bisogno di scaldare uno studio di circa 16mq, non circondato da edifici riscaldati, in un edificio molto vecchio, in zona alta Lombardia. Inizialmente avevo valutato anche qui la stufa a pellets, ma non sapendo di preciso quanti anni avrò per ammortizzare l'investimento ho iniziato a sondare la strada del riscaldamento elettrico scoprendo le molteplici varianti di termoconvettori, radiatori ad olio, con o senza ventola, pannelli ceramici e modelli vari.

                Visto che dalle specifiche dichiarate e dai metodi utilizzati per diffondere il calore non mi è chiaro quale potrebbe essere lo strumento più utile nel mio caso (starò in studio 8 ore al giorno 3/4 giorni a settimana) penso che avere dei pareri di chi li ha provati e ovviamente poi provarli sul campo sia la strada migliore per indirizzarmi al meglio. Leggo che @frank10 mentre inizialmente consigliavi modelli radianti ad olio poi sei passato ai termoconvettori che hai consigliato (Einhell, beper o howell), per questioni di affidabilità, manuntenzione, durata?
                Facendo una ricerca veloce vedo che ora su A***zon di questi si trova solo l'einhell, modello in vetro GCH2000W, sono questi quelli che intendi? (ero solo perplesso per il vetro e per il fatto che non hanno ventola). Poi di modelli simili, tipo il Klarstein ce ne sono a bizzeffe, ed essendo totalmente ignorante del settore non saprei valutare se e quali marche abbiano un'affidabilità migliore (almeno che abbiano elettronica decente e componenti che possano durare nel tempo).

                Essendo passati diversi anni dalle prime prove, con conseguente evoluzione nel tempo anche dei modelli di riscaldatori sul mercato, pensi che attualmente la soluzione più intelligente sia sempre quella del termoconvettore, anche a fronte di modelli più recenti, come ad esempio un DeLonghi TRRS 1225C o di altri modelli che includano ventole al loro interno? (non che ne abbia trovati di convincenti a dire la verità)

                Infine, mi interessa molto anche il discorso di pilotabilità remota. Sono un informatico e mi sono
                parzialmente occupato di domotica in passato, non conosco bene la situazione del mercato attuale ma mi sembra di vedere che con i vari strumenti smart, interruttori remoti, ecc.. si possano fare cose interessanti senza dover cablare casa, magari anche solo programmando l'accensione dei dispositivi in base a certi criteri (ma questo è un discorso più ampio che meriterebbe maggiori approfondimenti)

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