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Eliminare extracorrente di chiusura

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  • #31
    Ok perfetto hai autoprecisato (era quello il mio scopo) nelle domande 1 e 2.

    (solo un piccolo particolare: "ovvi motivi" per "noi".. per altri potrebbero non essere altrettanto ovvi. Nel caso siete pregati di esternare dubbi e/o quanto altro: io, mefistofele e/o qualcun altro cercheremo di replicare... in qualche modo.. )

    Dalla 3 in avanti... probabilmente non mi sono sufficiente spiegato:
    oltre che reale mi riferisco a induttanza NON in aria, ovvero con nucleo (come citavi anche tu in un tuo precedente messaggio.. stavolta ero io a dare per scontato, sulla scia del tuo msg prec.).
    - NB considerando anche che le induttanze in aria hanno applicazioni di nicchia.. tipicamente in alta frequenza (HF) .. talvolta anche in bassa (bobinoni) tipo filtri cross-over et simila.. Vediamo però i casi più soliti.. ovvero con nucleo!

    Puoi per favore ripetere le risposte da 3 in avanti riconsiderando la precisazione (con nucleo di materiale ferromagnetico.. quelli canonici/reali in uso tipico) che ho appena fatto? Grazie 1000!

    PS
    comunque bisogna smetterla di farci entrare l'esponenziale solo perchè hai sbagliato prima e vuoi smarcarti
    io non ho sbagliato se parlavo di rampa e qua dici:
    come detto sopra conviene lavorare sulla parte iniziale (dritta) dell'esponenziale
    (e in tal caso non sbagli neppure tu!)
    Ultima modifica di gattmes; 14-05-2009, 14:24.
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

    Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
    Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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    • #32
      Seguendo i giusti suggerimenti di mefistole.. proviamo ad andar sul pratico pratico.
      Supponiamo di collegare delle induttanze commerciali ad una fonte di tensione... es un alimentatore (o batteria).. e tramite un interruttore (elettronico o meno)
      Avremo quindi il generatore.. con l'eventuale sua resistenza d'uscita parassita (spesso non nota, se non misurata o dichiarata)..la resistenza parassita del cablaggio (idem)... quella dell'interruttore (talvolta nota...es RDSon di un mosfet.. o R contatto di interruttore/relè, ecc.).. e ovviamente i dati dell'induttanza... vediamo:

      [trascurando le R non note (eventualmente si ripete il calcolo)...]

      Proviamo con induttanzine della Pulse modello PF0580
      http://ww2.pulseeng.com/products/dat...SPM2007_02.pdf
      Prendo la prima del "pdf" (.102NL)-> L=1uH Irated=3,1A Isat=3,6A DCRmax=0,035ohm
      ...freghiamocene della I "rated" (di targa/lavoro).. usiamo la sat/max che è più alta: 3,6A
      al "regime" cui credo si riferisca mefistole, per avere una corrente che lambisca la saturazione.. dobbiamo alimentare il tutto (ovvero il generatore al max sarà) 3,6x0,035=0,126..V ovvero 127 millivolt massimi!

      Prendo l'ultima (.683NL) -> L=1uH Isat=0,41A DCRmax=0,827ohm
      Per non saturare: 0,41x0,827=0,339V ovvero 339 millivolt! (Intendo sempre massimi e non sto a riscriverlo.. tutto nominale e/o 25 gradi, ecc.)

      Cambio modello (saliamo di potenza) P589 (PE51...)..
      alta corrente (a variazione 2:1 della L!)
      http://ww2.pulseeng.com/products/datasheets/P589.pdf
      consideriamo l'unico dato palesato di Idc.
      51506 Idc=17A DCR= 0,0065 Vmax=17x0,0065=0,115V 115mV
      51520 Idc=3,6A DCR= 0,13 Vmax=3,6x0,13=0,468V 468mV

      Cambiamo ditta? Ok
      Es. Epcos... (ex Siemens)
      esempio induttanzine di segnale B82720H14
      http://www.epcos.com/inf/30/db/ind_2008/b82720_h14.pdf
      1) 4,7mH Ir=300mA=0,3A R=800mohm=0,8 Vmax=0,3x0,8=0,24V =240mV
      3) 10mH Ir=0,2A R=1,3 Vmax=0,2x1,3=0,26V 260mV

      ----------------------------------

      Come si vede per i diversi modelli di "L" indicati (potete fornire i dati di altri e facciamo i calcoli.. non dimenticando il collegamento/link al "pdf" o simila = no dati inventati) ....volendo star lontani dalla saturazione.. significa impiegare una corrente, a regime (ovvero per un T alto) tale che il generatore è infimo.. manco una radiolina funziona con mezzo volt o meno.

      Usando una tensione più elevata significa sicuramente saturare.. per esempio 5V.. o ancor peggio 12V.. ecc.

      ORA in campo REALE i casi SONO DUE: (eccetto l'uso di tensioni infime ..tipo 100mV)

      1) o accendiamo l'interruttore per un tempo sufficientemente basso... e quindi lavoriamo "sulla parte iniziale (dritta) dell'esponenziale" citata da mefistole (che io preferisco chiamare RAMPA, visto che la corrente sale qui proporzionalmente nel tempo)

      2) oppure usiamo un tempo superiore.. in tal caso sicuramente raggiungiamo / transitiamo per la saturazione dell'induttanza (anche con meno tensione.. esempio 1 solo Volt!!! ..-Nei casi/modelli citati-)
      In tal caso non abbiamo nessuna corrente esponenziale.. piuttosto un qualcosa dapprima
      a rampa.. poi che incrementa bruscamente in prossimità della saturazione (salendo.. non scemando asintoticamente verso un valore costante... questo accade dopo.. e non con quel profilo)..fino ad arrivare al valore dato da V/DRC

      Quindi a seconda dei 2 casi dove vi trovate a lavorare (non mi viene in mente un terzo caso sul momento) o avete una rampa o avete un qualcosa che parte per la tangente verso l'alto di un ipotetico grafico con t sull'orizzontale (a crescere) e I sul verticale (a crescere) .. e che non è una forma esponenziale.

      Per avere invece forma esponenziale come giustamente indicato da mefistole
      bisogna avere una R molto più grande (di solito la parassita non basta, come abbiamo visto).. e di qualche ordine di grandezza.. in modo che la limitazione imposta agisca PRIMA del livello di saturazione.. ovvero la I limitata dalla R (o altro oggetto) sia INFERIORE al livello di saturazione.. oppure anche lavorare a quei millivolt (mahhh?)....

      Allora ricapitoliamo:
      -Se avete solo un'induttanza con poca R parassita in giro .. la corrente non sale in maniera esponenziale nel 99% dei casi (1% V=ordine delle centinaia di millivolt), ma a rampa o circa.. per poi partire/incrementarsi bruscamente fino al limite dato dal valore della tensione/generatore in gioco diviso il valore della Rparassita totale.
      -Se avete un circuito RC la corrente sale esponenzialmente come descritto (vedi formula) da mefistole.... o circa ... se e solo se il valore di corrente di "limite" dato dal valore della tensione/generatore in gioco diviso il valore della R che avete aggiunto in serie... rimane ENTRO il limite di saturazione (almeno... già li l'esponenziale è ben "sgangherato") dell'induttanza.

      Infine ricordo che se si volesse considerare solamente il caso ideale la I sale o scende ESCLUSIVAMENTE a rampa, fisso V e L.. in quanto la formula dell'induttanza (ideale) è L=(V*t)/i... ovvero i=(V*t)/L ed essendo V fissa L fissa.. e t che incrementa linearmente ....esempio 1ms,2ms,3ms.....100ms... gli "Ampere" (o multipli/sottomultipli) di corrente a quei tempi saranno "xA","2xA","3xA"......"100xA".., dove 2xA è il doppio di xA.. 100xA è cento volte xA.. 50volte 2xA (insomm aci siamo capiti..)..

      nello stesso modo come accade in un condensatore per la tensione in condizioni reciproche come citato già da me qua:
      Originariamente inviato da gattmes
      nello stesso modo come in un condensatore alimentato a corrente costante la tensione varia linearmente nel tempo, assumendo valori "di rampa".
      e contraddetto da mefistole ..con la stessa cosa (così io la leggo).. qua:
      Originariamente inviato da mefistofele
      quando si fa questi paragoni fra R ed C ..... ...si scambia la corrente con la tensione...
      perchè la simmetria (di significato fisico ) é questa !!!!
      Ultima modifica di gattmes; 14-05-2009, 17:19.
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