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  • QUI (e solo qui) DOMANDE e dubbi

    Inizialmente postato su: Domanda su generatori



    Salve ciao a tutti, sono nuovo appena iscritto in questo forum di discussione e di inventiva per i progetti. E quant’altro si possa inventare,
    desidero sapere una informazione, o 2 generatori a 220/230volt da 2kw ciascuno, chiedevo se qualcuna sa, e se e possibile mettere i 2 generatori in parallelo in modo da poter usufruire una potenza maggiore, e possibile una cosa del genere ( forse sto facendo una domanda troppo stupida) lo chiedo a voi perchè ne sapete più di me. Grazie per l’attenzione

    Edited by gattmes - 1/8/2007, 11:32
    Ultima modifica di gattmes; 29-08-2008, 13:43.

  • #2
    Inizialmente postato su: Domanda su generatori


    Hai fornito la tensione ed hai fornito la potenza. Hai però fornito l'indicazione di "generatore".... e questo è un po vago, infatti come si vede in questa stessa sezione i generatori possono essere di tensione, di corrente, (ecc.).

    Assumiamo per logica (eventualmente smentisci) che si tratti di generatore di tensione, dato che hai fornito nei dati un valore di tensione (che per i gen. di tensione è di "targa"..., mentre non lo è la corrente, ne la potenza generata [può esserlo la P max, eventualmente -ndr-])

    A questo punto manca ancora qualche altra definizione: che tipo di generatori di tensione sono??? AC?? DC?? "Altri"??
    Questa informazione è ESENZIALE perchè da qui si parte per capire in che modo effettuare il parallelo e se questo sia poi possibile o meno.
    Assumendo, per "assonanza" con la rete domestica, che si tratti [1] di 220/230V ac (eventualmente smentisci), manca ancora la forma d'onda.
    Supponiamo intanto (eventualmente smentisci) che si tratti [2] di "sinusoidale"... manca ancora la frequenza
    Supponiamo, sempre per "assonanza".. , che si tratti [3] di 50Hz (EU...o 60Hz USA, ecc.) per tutti e due i generatori (nel senso che hanno frequenza di targa IDENTICA...).

    Bene a questo punto le cose sono ... un po'... più chiare.

    Intanto diciamo che SE [1], [2] e [3] sono veri e SOLO SE LO SONO TUTTI E TRE,
    allora il parallelo potrebbe (<--condizionale...) essere fattibile, altrimenti NON PUÒ ESSERE ASSOLUTAMENTE FATTO(/mantenuto), almeno senza una conversione o interposizione di altri dispositivi.
    Premesso questo bisogna ancora capire quel 220... 230...
    È 220 o è 230?? Ma sopratutto la tensione (fosse anche 110...) è [4] UGUALE per i due generatori?
    Inoltre i valori di tensione, frequenza e forma d'onda sono [5] stabili nel tempo (sopratutto il secondo)??

    Se anche [4] e [5] hanno risposta affermativa il parallelo è fattibile... ma solo a un'altra condizione!
    ...E cioè che i due generatori presentino [6] la stessa fase.
    Se la [6] non è soddisfatta (purtroppo sarà vero al 99,9%...) occorrerà, in prima analisi, portare in fase i due generatori.
    A tal fine bisognerà per esempio che uno dei due generatori sia in grado di [7] modificare temporaneamente la sua frequenza (in + o in meno) anche di poco per esempio (nell'es prec con 50Hz) generando 49Hz... in modo da portare ad uno "slittamento" delle due forme d'onda.. fino ad arrivare ad una perfetta fasatura.
    Questa condizione dovrà essere intanto rilevata in qualche modo (misurata..), quindi si potrà procedere al parallelo secco delle uscite, oltre che all'eliminazione della modifica temporanea della frequenza...

    Conclusione:
    se è vero quanto supposto circa le caratteristiche dei generatori, ovvero [1], [2], [3], [4], [5] e anche [6] la risposta è affermativa: SI i 2 generatori possono essere parallelati.

    In pratica si può dire che:
    - due generatori DC di tensione, possono essere messi in serie senza particolari precauzioni (nel 99% dei casi)
    - due generatori DC di tensione, possono essere messi in parallelo secco senza particolari precauzioni (nel 99% dei casi) se la tensione generata è identica, rispettando la polarità (+ con + e - con -)
    - due generatori DC di tensione (anche ideali), possono essere messi in parallelo secco, a parziale deroga del punto precedente, in molti casi anche se la tensione generata differisce, purchè di poco (milliVolt) e compatibilmente con la resistenza in gioco nel circuito del parallelo (maggiore di 0 ohm) e l'evetuale corrente che si accetta di far "palleggiare" /buttare tra i due nel caso di generatore ideale (o sistemi/alim. bidirezionale.. o circuiteria in uscita che ne simuli il comportamento), rispettando la polarità
    - due generatori DC di tensione, possono essere messi in parallelo anche se la tensione differisce di molto ma previa circuiteria adatta, quale ad esempio diodi in serie sulle singole uscite o diodo "attivi", ecc. , rispettando la polarità. In tal caso è (generalmente) quello a tensione maggiore (in modulo) a fornire energia.

    - due generatori AC di tensione, possono essere messi in serie senza particolari precauzioni (nel 99% dei casi)
    - due generatori AC di tensione possono essere messi in parallelo solo se la tensione, la frequenza, la forma d'onda e non ultima la fase COINCIDONO ed inoltre se tali condizioni possano essere mantenute nel tempo (altrimenti bisogna "sganciare"...)
    -due generatori AC di tensione possono essere messi in parallelo, a parziale deroga del punto precedente, anche se la tensione differisce di poco (milliVolt.. o talvolta Volt) e compatibilmente con l'impedenza in gioco nel circuito del parallelo (maggiore di 0 ohm) e l'evetuale corrente che si accetta di far "palleggiare" tra i due.
    -due generatori AC di tensione possono essere messi in parallelo a ulteriore deroga del punto precedente anche se la frequenza inizialmente differisce di poco, ha patto che sia possibile un "trascinamento" [omissis] di uno sull'altro e che il parallelo venga effettuato in una condizione di fase momentanea...

    Edited by gattmes - 1/8/2007, 12:16
    Ultima modifica di gattmes; 29-08-2008, 13:44.
    Fare si può! Volerlo dipende da te.

    Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
    Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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    • #3
      Inizialmente postato su: Domanda su generatori

      Sconsiglio il parallelo di due (o peggio ancora , tre) gruppi elettrogeni di potenza così bassa, e per di più in monofase. Per fare un bel lavoro dovresti avere le centraline di ripartizione su ogni gruppo, altrimenti, anche se fai il parallello col classico sistema della lampadina, niente impedisce ad uno dei generatori di prendersi tutto il carico e di fondersi.
      Inoltre, per somma sfortuna, di solito i generatori di quella potenza non usano nemmeno una macchina sincrona, per cui ti troveresti in capo un sacco di problemi. Ti sconsiglio di provarci, insomma.
      Ultima modifica di gattmes; 29-08-2008, 13:44.

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      • #4
        Salve, sono nuovo del forum e volevo sapere se dall'alto della vostra competenza potreste darmi una mano a risolvere un problema.
        Ho comprato due frecce a led, per la mia moto, sul cui vetrino c'è scritto: 12V - 1W.
        Le ho montate, sostituendo le precedenti, con la tradizinale lamapdina che erano: 12V - 10W.
        Per cui,. attualmente, ne ho due a led e due a bulbo tradizionale.
        Il problema è che il lampeggio delle 4 frecce è irregolare.
        Alcuni mi hanno detto che per risolvere il problema potrei andare da un elettricista e chiedere delle resistenze, alcuna altri mi hanno detto di recarmi dall'elettratuto per l'acquisto di un nuovo relè da sostituire all'originale.
        Vorrei sapere, oggi, che devo fare?????

        Sono grato per qualsiasi risposta o suggerimento.


        CITAZIONE (gattmes @ 27/6/2007, 11:31)
        Un led è sostanzialmente un dispositivo elettronico che emette luce (visibile e non...)
        Elettronicamente/elettricamente è principalmente un diodo (si veda qua )
        Rispetto al diodo "canonico" presenta le seguenti differenze
        1) caduta di tensione
        generalmente molto più elevata (da 1.5 a quasi 4) dipende principalmente dal "colore" della lunghezza d'onda emessa.. oltre che dal tipo di led (es alta efficienza, alta potenza, ecc.)
        2) tensione inversa
        generalmente molto scarsa (difficilmente oltre i 5V). Occorre prestare attenzione quando l'impiego presenta situazioni di polarizzazione inversa (esempio uso in AC) e prendere le opportune precauzioni.

        Di norma i led emetto luce monocromatica, ovvero emettono ad una ben precisa lunghezza d'onda (tranne casi particolari es led bianchi)

        La "luminosità" del led è principalmente funzione della corrente che lo attraversa.
        Possiamo scrivere che i LEDs sono dispositivi che operano in corrente e possiamo considerare la caduta di tensione come un sottoprodotto.

        Quindi quando si progetta con questi dispositivi è la corrente che va considerata come prima cosa.
        Dal momento che di norma la sorgente è quasi sempre un generatore di tensione, bisognerà adattare/trasformare questi sorgenti in pseudogeneratori di corrente per ..."pilotare" il LED

        ------------------------------------------------------

        Abbiamo visto che il LED è praticamente un diodo.
        Lo dice il nome stesso che è un acronimo dell'inglese Light Emitting Diode, ovvero diodo ad emissione di luce.

        D Ma allora un diodo può fare la stessa cosa di un LED, ovvero è in grado di emettere luce?
        R Beh .. in realtà "diodo" è una definizione generale. Esistono infatti anche delle valvole (termoioniche, vedere qua ) che hanno la funzione/sono dei diodi, ma costruttivamente molto diversa da un "1N4007"!!!

        In effetti un indizio sulle differenze tra un semplice diodo rettificatore al silicio e un led lo si può ritrovare nelle caratteristiche .. sopratutto la caduta diretta Vf, notevolmente maggiore nel LED.
        In effetti quello che cambia è il materiale... si ritrova Galio, Arsenico, Alluminio, Fosforo, Indio, ecc. (loro composti)

        In pratica si crea sempre una giunzione P e N che porta all'effetto diodo , non importa se il materiale di base non è il silicio ..del resto prima dei diodi al silicio esistevano quelli al germanio... al selenio, ecc.
        Ovviamente cambiando anche il materiale base, oltre che al drogaggio, cambia notevolmente ..."l'energy gap",
        quindi sostanzialmente la caduta diretta.

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        • #5
          Mi sa che ci sei costretto, le intermittenze tradizionali funzionano grazie ad un elemento bimetallico che si scalda e interrompe il circuito, poi si raffredda e lo collega di nuovo, e così via all'infinito...
          Il tutto funziona grazie alla corrente che va alle lampadine della freccia, che passando in una resistenza scalda il bimetallo. Di conseguenza, togliendo il carico (la lampadina) la frequenza di lampeggio rimane tutta sballata.
          Mettere una resistenza ha poco senso, piuttosto chiedi in giro se hanno un intermittenza elettronica.

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          • #6
            Per accendere un diodo led è necessario applicare in serie alla
            tensione di alimentazione una resistenza che limiti la corrente di
            assorbimento, cosi' da impedire che il led si bruci.
            Per ottenere una discreta luminosità dovremo far scorrere nel led una
            corrente di circa 15 - 16 mA.
            Prendendo come valore ottimale 15 millAmper, per calcolare il valore
            ohmico della resistenza da collegare in serie potremo usare questa
            semplice formula:

            Ohm = (Vcc - 1,5) : 0,015

            Il numero 0,015 corrisponde agli Amper che scorrono nel diodo led ed
            equivale in pratica a 15 milliAmper, infatti 15 : 1.000 = 0,015
            Amper.

            Se vogliamo ottenere una maggiore luminosità, potremo modificare la
            formula come segue:

            Ohm = (Vcc - 1,5) : 0,020

            Esempio - Vogliamo alimentare un diodo led con una tensione prelevata
            da una pila da 4,5 Volt, quindi vorremmo calcolare il
            valore ohmico che dobbiamo applicare in serie al diodo.

            Inizialmente potremo calcolare questo valore ohmico con la prima
            formula:

            Ohm = (Vcc - 1,5) : 0,015

            sapendo che la Vcc è di 4,5 Volt, dovremo utilizzare una resistenza
            da:

            (4,5 - 1.5) : 0,015 = 200 ohm

            Non essendo questo un valore standard, potremo tranquillamente
            utilizzare 180 ohm.
            Volendo ottenere dal diodo led una maggiore luminosità, potremo
            utilizzare la seconda formula, che divide il risultato per 0,020
            anzichè per 0,015 quindi avremo:

            (4,5 - 1,5) : 0,020 = 150 ohm
            --------------------------------------------------------------------------
            Quel che vedete scritto sopra, non ricordo da dove l'ho copiato, è in genere, una buona informazione sui LED, ma io mi scontro con i miei neuroni che non si accendono con uguale luminosità, anche se ricordano una 30ina di n° telefonici non ricordano il proprio, e come si fa a calcolare le risistenze in un circuito con più LED.
            Spiego la mia intenzione, per ragioni che non stò a spiegare, ma valide, tolgo di mezzo il/la dinamo della bici e ci piazzo una scatoletta con dentro una batteria a 9 V ed un interruttore che comanda l'on/off del fanale anteriore/ posteriore, poco ecologico ma tant'è.
            Il fanale anteriore ha 14 LED bianchi, con il suo circuito di controllo, premendo un bottone laterale da una luce fenomenale, con tre batterie AAA, che sono al terzo anno di continuo funzionamento, ovvio per quel poco d'uso.
            Il fanalino posteriore ha 7 LED, rossi, comandato da un interruttore con due batterie AA.
            Cosi non trovando di meglio belle che pronto, mi sono messo in testa di sfruttare i vari circuiti tenendo buono solo i led, posizionare le varie resistenze ed alimentare il tutto dalla pseudo centralina con batteria da 9 V che citavo, ecco perchè ho bisogno di sapere che resistenza piazzare ad ogni led, se è il caso, per essere poi alimentati dalla batteria.
            I motivi che mi inducono a cambiare i vari circuiti sono la strabenedetta mania dei cinesi per le luci, ogni fanale diventa un albero di natale prima di arrivare allo spegnimento, quello davanti lo devo premere due volte, quello dietro 7, e poi due tasti son troppi.
            Tutta sta chiacchierata per chiedervi 1° se sono matto, 2° se vi è un altra soluzione, 3° spiegarmi come piazzare le resistenze, come calcolarle per un circuito a più led.
            Ringrazio.

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            • #7
              Beh, possiamo cominciare da un dato.. nei supermarket cinesi (che si stanno diffondendo in Italia) ho trovato un kit di fanale posteriore con frecce e stop (molto bello, fra l'altro, un monoblocco stile scooter), e di fanale e frecce anteriori, compreso di comandi a manubrio per bici, sensore da porre sul filo del freno etc a soli 7 euro. E lo cito perchè era fatto veramente bene, non le solite scatolette portapila con un piccolo faretto a led...
              Quanto ai Led, ora sono al lavoro e non ho tempo, magari rispondo stasera... ma se li alimenti a corrente costante, il problema è risolto.

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              • #8
                Voglio inserire un LED di spia all'interruttore per accendere la candeletta del riscaldatore dell'olio per la mia auto. Inserendo 1 resistenza, questa assorbiva troppo e non mi faceva più staccare il relee che l'interruttore comanda. Senza resistenza, il povero led dura pochi giorni....
                Aiuto! Aiutatemi a dimensionare 1 po' la resistenza...
                Pulchra sunt quae videntur, pulchriora quae sciuntur, longe pulcherrima quae ignorantur. Niels Steensen

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                • #9
                  messaggio di prova
                  Essere realisti e fare l'impossibile

                  Commenta


                  • #10
                    CITAZIONE (livingreen @ 18/10/2007, 10:15)
                    Beh, possiamo cominciare da un dato.. nei supermarket cinesi (che si stanno diffondendo in Italia) ho trovato un kit di fanale posteriore con frecce e stop (molto bello, fra l'altro, un monoblocco stile scooter), e di fanale e frecce anteriori, compreso di comandi a manubrio per bici, sensore da porre sul filo del freno etc a soli 7 euro. E lo cito perchè era fatto veramente bene, non le solite scatolette portapila con un piccolo faretto a led...
                    Quanto ai Led, ora sono al lavoro e non ho tempo, magari rispondo stasera... ma se li alimenti a corrente costante, il problema è risolto.

                    Allora diciamo che ho fatto fiasco modificare quello che ho acquistato, dal momento che ho acquistato lo stesso oggetto uguale al tuo o quasi, il mio era un bel fanalino con frecce, sensore stop, comando sul manubrio, da una scatoletta multifunzioni con un led, ma ripeto troppo macchinosa, non completo di fanale, che ho acquistato a parte, comunque posso sempre riacquistarlo, se lo trovo, abito in un paesino di campagna.
                    Però sono in ballo sono curioso, e non trascuro la soddisfazione del fai da te, anche con aiuto.
                    Non ho capito il discorso alimentazione costante, ma attendo che trovi il tempo per chiarirmi passo passo il da farsi, grazie.

                    CITAZIONE (lukemon79 @ 18/10/2007, 13:36)
                    Voglio inserire un LED di spia all'interruttore per accendere la candeletta del riscaldatore dell'olio per la mia auto. Inserendo 1 resistenza, questa assorbiva troppo e non mi faceva più staccare il relee che l'interruttore comanda. Senza resistenza, il povero led dura pochi giorni....
                    Aiuto! Aiutatemi a dimensionare 1 po' la resistenza...

                    Certamente arriveranno interlocutori adatti per aiutarti, però la descrizione del tuo problema, con rispetto parlando, può far pensare ad un approccio empirico, se il guaio è calcolare la resistenza, il metodo lo trovi con le indicazioni che leggi più su. ;)

                    Commenta


                    • #11
                      A parte che gianlucas71 ha avuto risposta in MP (su sua richiesta) dove in pratica sottolineavo livingreen (+ alcune aggiunte) per le altre questioni invito a leggere (vince1948, ecc.) il 3D relativo:
                      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=7382567

                      Infatti i calcoli ad esempio esposti da vince1948 sono matematicamente giusti, ma sostanzialmente sbagliati.
                      Il perkè lo si capisce leggendo appunto sopra..
                      In linea generale è errato
                      1) dire che servono sui 15mA. Da led a led variano le caratteristiche. Ci sono led che con 15mA si fumano, altri che sono luminosi solo per % delle loro capacità... così come x tutti i componenti bisogna guardare le caratteristiche e non "inventarle/supporle" (sbaglerei dicendo che in un transistor o mos di norma si fanno passare 10mA in collettore/drain.... ci sono tr. di segnale, RF, di potenza, ecc.)
                      2) lo stesso vale per la caduta ai capi. Qua l'errore è molto più evidente in quanto non solo ci sono variazioni tra un tipo e un altro dello stesso "semiconduttore" ..ma nei led cambia proprio il "componente"/semiconduttore passando ad esempio da un colore ad un altro. Ci sono led rossi con "soglia" intorno a 1,6V...ma anche bianchi con soglia di 2,5V.. altri di 4V .. e così via.

                      Quindi se volete fare le cose bene (non ho scritto precise) prendete il "metro" (non ho scritto calibro), ovvero alcuni dati principali... e non misurate a "passi"/"braccia".. altrimenti i risultati sono quelli elencati.
                      Meglio partire bene subito, perdendo 2 minuti, che diventare scemi a capire xkè non si accendono... si acccendono poco... si bruciano, ecc.
                      Intanto iniziando a perdere tempo per leggere nel link di sopra.
                      (tra l'altro è la sezione dove provengono i primi post!!!!)

                      Inoltre..
                      Come regola generale:
                      esorterei chi non è molto edotto sull'argomento a cui si accinge a rispondere.. ad usare:
                      1) il condizionale
                      2) sottolineare che è una suo opinione" o "io faccio così", ecc.
                      evitando di "sentenziare" in quanto chi legge potrebbe prendere la definizione come realtà assoluta. Tal cosa nei principianti (lo siamo tutti in qualche materia..) crea sconforto, delusione.. quindi "allontanamento"/ rinuncia ..oltre che esborsi economici in molti casi.

                      Edited by gattmes - 19/10/2007, 11:45
                      Fare si può! Volerlo dipende da te.

                      Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                      Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                      Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                      • #12
                        @gattmes, grazie,
                        ben vengano le correzioni, servono eccome, servono appunto ad esser meno superficiali, solo cosi si possono avere risultati certi., non ci piove discorso perfetto.

                        Naturalmente, rammento la prima riga del mio post, dopo la spiegazione led:
                        Quel che vedete scritto sopra, non ricordo da dove l'ho copiato, è in genere, una buona informazione sui LED........

                        non è opera del mio sacco, ed è pur sempre una indicazione generale, se vogliamo un pò superficiale.

                        Commenta


                        • #13
                          CITAZIONE
                          non ricordo da dove l'ho copiato

                          Si, penso che tutti l'avevano notata (almeno chi non legge "a balzi".. :blink: )

                          Non fraintendetemi, eccetto la correzione, ho preso spunto (visto il "titolo" asseganto da Roy) per sottolineare subito una linea di comportamente generale.
                          (NB ho meglio evidenzaito la cosa nel prec. msg)

                          -----

                          Tornando ai calcoli, risottolineo che sono ok: una volta "scovati" i mA e i Volt si applicano come su esposto da vince1948.

                          Potrei solo aggiungere che si possono fare serie di led (vedere magari le sezioni su corrente e tensione, ecc. x prendere + padronanza con l'argomento).. e che la resistenza "fuma" una certa parte di energia (talvolta ben maggiore del led). Quindi va dimensionata (come P) in maniera adeguata (mi riferisco sopratutto a impieghi su svariati led serie/parallelo, ecc.)
                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                          • #14
                            Vista la tua preziosa disponibilità, potresti spiegarmi con un esempio terra terra, come risolvere il mio problema luci bicicletta, grazie.

                            Commenta


                            • #15
                              Faremo un'altra cosa più "propedeutica" (se vuoi).. cioè progetterai tutto tu!... Con la mia "ombra" presente sulla tua spalla (tipo "avvoltoio" di Pio Bove/Panariello :P :D ).

                              Bene
                              1) hai un tester anche minimale?
                              2) che livello di conoscenza hai circa i materiali elettronici (diodi, codice colori resistenze, et affini)?
                              3) Hai una sorgente di tensione (alimentatore) variabile?
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                              • #16
                                Si può provare,
                                Il tester è un ICE 680R, da museo, ma funzionante.
                                Livello di conoscenza, non mi ricordo quasi più nulla, le ultime autocostruzioni risalgono ad un 25/30 anni fà, ho come rimosso tutto ciò che ho imparato, forse con un poco di applicazione...
                                Si ho due sorgenti di alimentazione variabile "autocostruito" V 1.5/12 A 2.5 un altro V 0/30 A 10 "autocostruito".

                                Il problema, oltre il resto, sarà il tempo a disposizione, comunque inizio con il postare tre disegni, rubati, per vedere se ho capito almeno la teoria, cioè quel che si può fare o no.
                                http://img524.imageshack.us/img524/6192/schemaledoe1.jpg


                                Ora non mi resta che capire se le resistenze, nelle varie configurazioni, sono da calcolarsi una per una, senza tener conto dell' impostazione.
                                Ovvia in serie, è in parallelo che non sò se vale il discorso del seriale.
                                Quale è la convenienza in termini di consumo, già perchè anche le resistenze consumano, ed infine, volendo usare ciò che ho, come trovare la tipologia dei led, visto che non ho capito ciò che ho.
                                A te la parola.

                                Edited by vince1948 - 19/10/2007, 16:13

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                                • #17
                                  Opsssss..
                                  ...siamo già sulla buona strada..
                                  (NB il parallelo secco è talvolta usato in campo "industriale".. vedi 3o stop... in virtù dello stesso tipo e lotto di led..nonchè della variazione della Vf [caduta] al variare della corrente. Lo sconsiglio cmque... ma ne riparliamo poi in dettaglio)

                                  Dal punto di vista energetico ..come da "manuali".. considera i fili come dei tubi e i "nodi" come dei "T" (o X o... un ingresso o + e 1a o più uscite). La regola è che la somma dell'acqua che entra da una p più parti deve essere uguale alla somma di quella che esce. Così x la corrente (princ. dei nodi)
                                  Se analizziamo il tuo circuito di mezzo e supponiamo solo due rami con i led vediamo che c'è un unico T con un ingresso (direzione bat) e 2 uscite.
                                  Il circuito sarà calcolato per fornire ad ogni led/ramo la corrente che serve (supponiamo i famosi 15 mA) chiaramente se ci sono 2 uscite a 15mA, l'ingresso (unico) sarà 15+15=30... Nel caso di 3 rami sarà 45mA, ecc.
                                  Questa è la corrente di bat e quindi la potenza consumata da questa sarà V x I , dove V è quella bat e la I i 45mA in questo ultimo esempio.
                                  Viceversa collegando in serie... l'acqua che esce da un rubinetto va nel lavandino (led) poi dallo scarico alimenta il rubinetto del piano di sotto... e così via... insomma è la stessa acqua che gira.. e quindi nell'es. gli stessi 15 mA.
                                  Quindi la serie è da preferire..
                                  Solo vantaggi? Dov'è l'inghippo? Se metti i led uno sopra l'altro aumenti l'altezza della "colonna".. e chiaramente non può essere ppiù alta della bat... così se ogni led è es. 1,6V non puoi collegarne in serie 3 e alimentare con una bat 4,5 (via R!!) perche 1,6x3 fa 4,8V... ergo ogni led ... o qualcuno se diversi come caratteristica ...si ciuccia meno della tensione di soglia minima x farlo condurre... se ciò succede non passa acqua in tutta la serie (nell'esempio di prima basta chiudere un rubinetto e l'acqua non passa +.

                                  All'ora x questo bisogna sapere anche le caratt. di tensione. Nell'ultimo esempio si potevano mettere solo 2 led in seri.. si poteva fare insomma un ramo con 2 e uno con 1.. con un totale di 30mA invece di 45 (sono valori x spiegare) del primo caso citato.

                                  Ora non sappiamo le caratteristiche? Ricaviamole:
                                  Hai il circ originale (es led bianchi) accendilo con bat carica e misura la tensione su qualche led.. poi fai una media.
                                  Tira giù anche lo schema e vedi che resistenze hanno usato (misura anche la bat sotto carico!)
                                  Sapendo la tensione di lavoro dei led, il modo come sono connessi, e i valori di resistenza .. applicando le tue formule a rovescio poi risaliamo alla corrente di lavoro.
                                  Ottenuto questo fai poi il tuo circuito come vuoi tu...
                                  ...intanto .. vediamo le misure!
                                  Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                  • #18
                                    La mia metà si è accorta del mio interessamento e già vede sfumare il suo progetto di sbrogliare tutta la roba, vedi mio post "vetrina scambio dell'usato".
                                    Per quanto mi riguarda, non credo di aver approfondito nemmeno allora la materia Led, indi sono molto curioso fino al punto di stamparmi il tutto e stasera studierò un poco, domani eseguirò le misurazioni e riferirò, per ora un meritato grazie.

                                    PS: scusa se vado nel privato, da come scrivi e padroneggi la materia sembri essere un insegnante è cosi?

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                                    • #19
                                      Io ho molto tempo a disposizione ma ho sempre qualcosa da fare, è che dormo pochissimo da sempre, mi sveglio riposato, pertanto sono avvantaggiato, già ho studiato la lezione del "paziente" gattmes e mi pare d'aver capito il discorso, anche se vorrei mi confermasse se il concetto di somma delle tensioni dei led posti in serie è valido anche per quelli posti in parallelo, se si, allora il discorso si scontra con la costruzione del mio fanale, 14 led alimentazione 4.5 V, a meno non siano led speciali, o ci siano altre diavolerie da imparare.

                                      Alzatomi presto inizio lo smontaggio, con grande sorpresa, vedi allegati, non ho resistenze da misurare, non ci sono, invece per misurare i led rimando la cosa ad oggi pomeriggio quando acquisto un tester elettronico, la mia vista con la lancetta dell'analogico pecca di precisione.


                                      http://img515.imageshack.us/img515/2790/fanale1fl3.jpg

                                      http://img155.imageshack.us/img155/9905/fanale2nu2.jpg

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                                      • #20
                                        Eccomi con le misurazioni:
                                        V batterie 3X 1.5 AAA, senza carico, 4.54
                                        V batterie con carico, cioè collegate al circuito Led acceso 3.75V.
                                        Misurazione led, media 2.65.
                                        Come si sa di R nemmeno l'ombra.

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                                        • #21
                                          Le novità si accavallano, il prof non c'è l'aula è in subbuglio, :D

                                          Ho smontato il fanalino posteriore, li non ci sono resistenze ma diodi zener, almeno mi sembra.
                                          Attendo.

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                                          • #22
                                            Ciao
                                            CITAZIONE
                                            sembri essere un insegnante è cosi?

                                            :) garzie, la cosa mi "lusinga"... ma no (mhhh non ci avevo pensato).. in realtà sono più paragonabile ad un allievo (mi definisco più "spugna"..)

                                            Allora.. come ...."insegnante" dovrei rimandarti un po a rileggere i concetti di tensione - corrente nella sezione manualistica.
                                            Brevemente cmque la tensione (elastico "teso" tra 2 punti) è sempre una differenza (detta anche di potenziale...) tra due punti.. come lo è una dimensione... diciamo una altezza... quella di una scala... di un libro.. di un piano, ecc. (prendi un metro e misuri.. tra due punti... tra l'inizio del metro o riferimento... e il punto dove marca "x" centimetri.... ) .

                                            Quindi ragionando in termini di acqua e serbatoi.. la tensione è la differenza non di potenziale el. ma di livello tra il fondo del serbatoio e il livello a cui arriva l'acqua dentro..... se tu metti due serbatoi uno sopra l'altro (in serie - ndr-) ..l'acqua che fai poi cadere da quello di sopra .. cade dalla somma dei due dis-livelli ... cadrà quindi con più "impeto".
                                            Se invece metti i serbatoi sullo stesso piano (supponiamo che siano allo stesso livello ... d'acqua, ovvero siano allo stesso dislivello interno, ovvero il livello dell'acqua sia ad una differenza di livello rispetto alla base= differenza di potenziale=tensione... dicevo uguale tra i due) e li colleghi ... in parallelo... l'acqua dentro NON cambia di livello / di potenziale / di tensione.... Quello che cambia è il modo come il livello scende (o sale) quando dal "parallelo" dei due prelievi (o immetti) acqua... ovvero a parità di "ritmo" di variazione nel tubo passerà una "corrente" d'acqua doppia (se i serbatoi sono uguali anche di capacità e/o forma)

                                            È + chiaro?

                                            Quindi se metti i "libri" uno sull'altro l'altezza della "pila" sale... se li affianchi no!... (aumenta la superficie eventualmente)

                                            --------------------------------

                                            Torniamo ai led.
                                            Dalle foto si vedono due circuiti.. uno con i soli led come hai evidenziato... l'altro a destra porta invece dei "componenti".
                                            La foto non è chiara per questioni di luce .. ma noto un transistor o diodo.. insomma un componente attivo "A" (in contenitore smd.. + il primo direi a naso ...) un componente passivo tipo resistenza o condensatore "B" (+ il 1o direi)
                                            Insomma lasciano perdere il tutto, visto che c'è un bollino nero a cui arrivano piste "C".. e potrebbe nascondere un circuitame integrato... direi che il tutto è un accrocchio elettronico che sostituisce la semplice resistenza.
                                            image
                                            (fine pausa caffè ... continua in questo stesso msg)

                                            ---
                                            analizzando l'altro circuito si vede che i led sono tutti messi in parallelo (stesso lotto/tipo...). Ho "elaborato" la tua foto ed ho passato con il "pennarello" (...) nero le piste collegate al filo nero (assumiamo che sia negativo) e con quello rosso quelle collegate al filo rosso (positivo?). Come vedi una polarità/pista tocca un terminale di tutti i led, l'altra pista l'altro terminale.
                                            image
                                            Verifica con il tester in "tensione" che effettivamente il rosso sia il positivo (se è il negativo non cambia niente .. lo segnamo/ricordiamo... solo x sapere che riferimenti hanno usato)
                                            Intanto hai il dato di tensione 2,65V.. manca quello di corrente.
                                            Potrei dirti di mettere il tester in modalità amperometro e di misurare la corrente fornita dalla bat.. interrompendo uno dei fili da questa provenienti ma non lo faccio:
                                            1) Il circuitame potrebbe essere un convertitore (pwm) quindi la corrente d' ingresso potrebbe non essere coincidente con quella di uscita
                                            2) usare l'amperometro porta sempre a problemi (anche a me...) .. lo si dimentica su Amper... poi si tenta una misura di tensione e si fa un bel corto... facendo magari fumare il circuito.

                                            Suggerirei un'altra strada.
                                            Interrompi uno dei due fili che vanno alla pcs dove ci sono i led, poi ricongiungi usando una resistenza... proviamo un 1 ohm (tolleranza non oltre il 10%..più precisa è ... meglio è). Poi metti il tester in tensione (fondo scala 2V o meno [200mV?]) ai capi della resistenza, accendi tutto e vedi quanto cade.
                                            Dalle tue formule risali alla corrente che ci passa... es 0.1V.. allora I sarà =V/R= 0.1V/1ohm = 0.1A ..100mA

                                            Potrebbe essere una corrente pulsata... cmque l'ICE fa una media.. e possiamo prenderla per buona... unica cosa... se non hai 1 ohm usa pure un valore diverso solo:
                                            Se scendi è più imprecisa la lettura dei V (o mV) di caduta
                                            Se sali potrebbe cadere troppo e i led potrebbero non ricevere più i 2.65V o giù di li.. e quindi la corrente variare (direi che 2-4 ohm non dovrebbero essere un problema)

                                            Fatto questo hai
                                            1) tensione, 2) corrente
                                            .. a cui li fanno lavorare. Quindi puoi passare al tuo progettino.

                                            Edited by gattmes - 23/10/2007, 10:01
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                                            • #23
                                              Per quanto riguarda la tensione mi sono espresso male ma avevo capito giusto , meno male, comunque una sbirciata al manuale è d'uopo.
                                              Tornando al circuito attendo la seconda parte della tua, poi se è il caso lo rismonto, perchè è un poco noioso da trattare.

                                              In merito al circuito integrato, esiste anche sul fanalino posteriore, ma ne riparleremo.

                                              ----------------------

                                              ulteriore messaggio inviato il: 22/10/2007, 20:24

                                              Ti ringrazio, spero di non perdermi, comunque già da subito posso confermare che i due fili corrispondono con i colori convenzionali rosso + nero - sino al circuito di comando.
                                              Ora stampo studio e domattina opero, speriamo in bene i miei neuroni scottano.

                                              Edited by gattmes - 23/10/2007, 09:59

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                                              • #24
                                                La vita è dura (speriamo duri) cosi devo rimandare a più tardi le misurazioni, il computer della mia metà è incasinato, a dopo.

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                                                • #25
                                                  Lo puoi dire, lo zio Bill non è proprio il massimo della semplicità, linux è una chimera, sembra non proprio compatibile al 100% con i programmi ministeriali che usa la mia metà, ma ci arriverò.

                                                  Tornando a noi:
                                                  per ora ho fatto due misurazioni di corrente, fintanto non trovo il pacco contenente le resistenze;
                                                  ponendo come tre i blocchi da prendere in considerazione, batteria/circuito pilota/ circuito led, i risultati con amperometro su 200m, sono questi:
                                                  batt/ circuito pilota 63 mA
                                                  circuito pilota circuito led 32 mA.
                                                  ci crediamo o devo proprio fare la prova resistenza?


                                                  Aggiunta: prove eseguite con batteria a vuoto, V. 4.44

                                                  Edited by vince1948 - 24/10/2007, 08:47

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                                                  • #26
                                                    Allora vedo che hai usato il tester su portata mA (confermi?) [nb non 200mV! (**)]
                                                    Io ci crederei se mi confermi che per fare le misure hai interrotto uno dei fili ed hai inserito il tester in serie all'interruzione, in modo da rispristinare il collegamento (non si sa mai...)
                                                    O hai messo il tester tra esempio filo rosso e filo nero?

                                                    Perchè in questo secondo caso allora avresti fatto un corto (con il tester) ed avresti misurato con la prima prova la corrente di corto sulle bat (e mi aspetterei valori ben + alti ... a meno di bat scariche) e nella seconda la corrente a cui limita il circuitame (e mi aspetterei valori ben + alti, visto che - >)

                                                    Se invece hai misurato giusto i 32mA sono assorbiti dal parallelo dei 14 led.. quindi ogni led teoricamente assorbe: 32/14=2,2mA (francamente mi sembra un po poco...)

                                                    (** mhhhhhh se la mia memoria non mi inganna... mi sembra di ricordare che le due portate minori in tensione e corrente del 680... coincidono! Se è così riprova con un testerino digitale e/o con il sistema a resistenza e tester su V [la stessa portata].. altrimenti mi sa che cade troppo... Prova del nove: con il tester inserito 1 e con i puntali cortocircuitati da un filo 2 la "luce" emessa dai led cambia??)
                                                    Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                    • #27
                                                      Accidenti non ho visto la tua risposta, scusa.

                                                      Allora le prove sono state eseguite con il tester digitale " Valex" quello ho trovato, posizionato su 200mA fondo scala, la misurazione è stata eseguita interrompendo il filo positivo interponendo il tester in serie, sia da batteria a circuito pilota, che tra circ. pilota e circ. led.
                                                      Stasera o domattina proverò l'ultimo tuo suggerimento, dipende da come è simpatico oggi il dentista, ciao e grazie.

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                                                      • #28
                                                        Direi che è perfetto.
                                                        Tuttavia allora non mi tornano i 32mA x i 14 led... a meno che al tester non sia stato sotituito il fusibile interno che di solito hanno sulla portata mA e vicinanze (solitamente da 200mA). In certe configurazioni l'uso di fusibili diversi porta a misure falsate.

                                                        Hai notato se c'è variazione nella luminosità dei leds se cortocircuiti i puntali del tester con un filo mentre stai eseguendo la misura?

                                                        ----

                                                        Bene a patto le verifiche di cui sopra.. potresti fare una prova. Prendi/smonti uno dei led (attenzione a non scaldarlo troppo!) e, applicando la famosa formula, calcoli la resistenza per farlo accendere con quella corrente (2,2mA circa) con una certa tensione a tua disposizione (ovvimente > 2,65V).. e vedi se così alimentato fa luce equivalente.
                                                        NB fai attenzione anche a non invertire i collegamenti al led se la tensione a disposizione è oltre i 4-5V!
                                                        Fare si può! Volerlo dipende da te.

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                                                        • #29
                                                          Il computer della mia metà, ha deciso che basta una partizione è strapiena indi sono impegnato nei spostamenti dei volumi, a Lunedi.

                                                          ------------------------------

                                                          Ulteriore messaggio inviato il: 29/10/2007, 11:30

                                                          Hai notato se c'è variazione nella luminosità dei leds se cortocircuiti i puntali del tester con un filo mentre stai eseguendo la misura?

                                                          C'è eccome, circuitando i puntali la luminosità aumenta del 30% almeno.
                                                          Visto questo risultato, non mi fido calcolare la resistenza per la prova di un solo Led.

                                                          Edited by gattmes - 29/10/2007, 12:35

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                                                          • #30
                                                            Bene ... allora direi che la resistenza dell'Amperometro sfalsa la misura.

                                                            Consiglio allora di utilizzare (in serie, su uno dei due fili... che vanno alla pcs leds...) la famosa resistenza di 1 ohm (o giù di li) e misurare la caduta ai suoi capi con un "milliVoltmetro".
                                                            Fare si può! Volerlo dipende da te.

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