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Un articolo negativo sulla sonofusione

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  • Un articolo negativo sulla sonofusione

    Ciao ragazzi, vi segnalo una notizia, di oggi 17 marzo, che sembra dare un giudizio negativo sulla fusione scatenata da onde sonore e laser... da prendere con le pinze ma è giusto fare un'informazione completa.

    Chi volesse dare un suo parere sui punti NON toccati dall'articolo...

    http://www.galileonet.it/Magazine/mag0611/0611_1.html

    Roy
    Essere realisti e fare l'impossibile

  • #2
    CITAZIONE
    Naranjo, uno dei tre revisori che avevano sconsigliato la pubblicazione su Science del primo paper di Taleyarkhan, ha analizzato i dati di una sua più recente ricerca. Concludendo che lo spettro che secondo Taleyarkhan dimostra l'avvenuta fusione è spiegabile in base a normali processi di decadimento radioattivo che si verificano in laboratorio.

    Mmmmm, strana coincidenza. Naranjo è anche lo stesso tipo che lavora alla UCLA Univerity, guarda caso proprio su un progetto simile di Fusione Fredda 'alternativa'.... dry.gif

    Ne abbiamo parlato qui: http://www.forumcommunity.net/?t=1442964#entry34364677
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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    • #3
      Una rondine non fa primavera!!!

      Ci sono ormai decine di test positivi che arrivano dalla costa occidentale degli Stati Uniti, un po di discredito non guasta perchè alza il livello di attenzione.
      Anche a Torino hanno ottenuto dei risultati con il confinamento acustico ma per il momento ufficialmente tutto tace! cool.gif

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      • #4
        CITAZIONE(Andrea Rampado @ 17/3/2006, 11:12)
        Una rondine non fa primavera!!!

        Ci sono ormai decine di test positivi che arrivano dalla costa occidentale degli Stati Uniti, un po di discredito non guasta perchè alza il livello di attenzione.
        Anche a Torino hanno ottenuto dei risultati con il confinamento acustico ma per il momento ufficialmente tutto tace! cool.gif

        Ciao , mi sembra che addirittura ci sia un progetto finanziato da Telecom Italia sulla sonofusione .
        Ciao

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        • #5
          CITAZIONE(kalos66 @ 17/3/2006, 11:20)
          CITAZIONE (Andrea Rampado @ 17/3/2006, 11:12)
          Una rondine non fa primavera!!!

          Ci sono ormai decine di test positivi che arrivano dalla costa occidentale degli Stati Uniti, un po di discredito non guasta perchè alza il livello di attenzione.
          Anche a Torino hanno ottenuto dei risultati con il confinamento acustico ma per il momento ufficialmente tutto tace! cool.gif

          Ciao , mi sembra che addirittura ci sia un progetto finanziato da Telecom Italia sulla sonofusione .
          Ciao

          Questa mi mancava, hai qualche link?

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          • #6
            CITAZIONE(Andrea Rampado @ 17/3/2006, 11:23)
            Questa mi mancava, hai qualche link?

            http://www.ien.it/rel/Piani%202004-06%20e%...20Parte%201.pdf

            L'istituto elettrotecnico italiano ( Torino ) tramite collaborazione del CSELT della telecom italia .

            E' una delle ricerche finanziate ....

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            • #7
              CITAZIONE(kalos66 @ 17/3/2006, 11:32)
              CITAZIONE (Andrea Rampado @ 17/3/2006, 11:23)
              Questa mi mancava, hai qualche link?

              http://www.ien.it/rel/Piani%202004-06%20e%...20Parte%201.pdf

              L'istituto elettrotecnico italiano ( Torino ) tramite collaborazione del CSELT della telecom italia .

              E' una delle ricerche finanziate ....

              Interessante

              EFFETTI FISICI E CHIMICI DELLA CAVITAZIONE ACUSTICA
              Saranno sviluppati, anche in relazione a diverse possibili applicazioni tecnologiche, gli
              apparati di misura e controllo dell’interazione tra microbolle di gas e radiazione ultrasonica. In
              particolare si migliorerà il sistema ottico di misura in tempo reale delle dimensioni di singole bolle
              mantenute in levitazione da campi stazionari ultrasonici, estendendone il campo di lavoro alla
              gamma (60 – 130) kHz recentemente raggiunta con nuovi e perfezionati dispositivi. Sarà inoltre
              possibile determinare, con maggior ripetibilità, durata e intensità relativa della radiazione elettromagnetica
              emessa dalle bolle in risposta alla stimolazione acustica. Contestualmente, sarà estesa
              la capacità di controllo delle condizioni fisiche (temperatura, pressione acustica) e chimiche (concentrazione
              di gas disciolto, tipologia del liquido) in cui si manifesta il fenomeno della cavitazione,
              in modo da poter confrontare con attendibilità dati sperimentali e previsioni teoriche, condizione
              essenziale per un eventuale trasferimento di conoscenze ad ambiti applicativi di grande interesse
              come le tecniche biomedicali guidate da ultrasuoni. Proseguirà lo studio della sonoluminescenza
              in liquidi diversi dall’acqua, come le soluzioni concentrate d’acido solforico e fosforico,
              che manifestano nuove e inaspettate fenomenologie (sonoluminescenza a singola bolla in condizioni
              di alta concentrazione gassosa e di cavitazione instabile). Infine, saranno messe a punto tecniche
              sonochimiche (basate sul fenomeno della cavitazione multibubble e single bubble) per la
              sintesi di composti e aggregati metallici, con impianto su substrati porosi, per applicazioni nel
              campo della catalisi superficiale.


              Sulle possibili applicazioni del fenomeno di cavitazione in un liquido avrebbero potuto aggiungere un po di più, ma è pur sempre qualcosa.

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              • #8
                Cari amici,

                personalmente l'articolo presentato sul magazine di galileonet.it e' quantomeno singolare, per alcuni motivi.

                La pubblicazione del lavoro di Taleyarkan risale almeno al 2002. Ricevette gia' al tempo molte critiche sull'attendibilita' statistica dei risultati, ma queste furono spunto per una nuova serie di esperimenti che portarono ad una seconda pubblicazione sui ritrovamenti sperimentali, in cui molti di quegli scetticismi venivano rigettati. E' strano che solo ora giungano queste critiche. Colpisce poi che nell'articolo si parli di stroncatura 'definitiva' della ricerca nel settore (oltre al collegamento con il 'fiasco' della fusione fredda; notare che ivi si ritiene che, al confronto, la base teorica della 'sonofusione' almeno esiste, a differenza del 'folle' tentativo di Fleischmann!).
                Non e' vero che nessuno ha replicato i risultati del gruppo di Oak Ridge. In particolare, lo scorso anno c'e' stata una verifica indipendente piuttosto promettente da parte di giovani ricercatori (suggerisco di riferirsi all'articolo in italiano citato da Eroyka per maggiori informazioni).
                Come notato da ElettroRik, le critiche vengono da un gruppo di ricerca che, al contempo, sta sostenendo un altro approccio alla fusione 'da tavolo' (tra di essi, Naranjo e' stato referee del primo articolo sopra citato, mentre Putterman e' uno degli esperti del campo). E' almeno legittimo ipotizzare una manovra diversiva; ma un giudizio piu' compiuto richiede la lettura attenta delle fonti (se qualcuno lo ha fatto, ce ne informi!).
                Il fatto che l'approccio di Taleyarkan non sia stato approvato per brevetto ha poco a che fare con la consistenza dei dati sperimentali ottenuti. L'iter che accompagna la copertura da brevetto e' tortuoso e irto di ostacoli banali fatti di citazioni e precedenze inaspettate, che spesso esulano dalla realta' sperimentale.

                In tutto questo, il mistero dello spettro non plankiano, misurato e persino simulato oramai in numerosissime occasioni, dei fenomeni di sonoluminescenza rimane probabilmente ancora incompreso. Non credo sara' un ufficio brevetti a farvi luce.

                UN caro saluto,
                Massimo

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                • #9
                  Salve,

                  Ho letto l'articolo che appare molto superficiale ed impreciso.
                  Non sto dicendo che la sonofusione esiste o no, ma che l'autore oltre a non essersi ben documentato non sa neanche di cosa si parla. Lo dimostrano alcuni passaggi come la frase inizale nella quale descrive la sonofusione come la DILATAZIONE causata da onde sonore. Tutto il contrario, le onde devono provocare compressione nelle bolle, altrimenti non si vengono a creare le condizioni che successivamente lui descrive come 'possibili'.
                  Inoltre il fatto che il brevetto sia stato gestito a quel modo non dimostra nulla se non il fatto che lo scopritore prima di ritrovarsi invischiato in qualche faccenda 'strana' vuole essere sicuro della correttezza di quello che dice. O almeno cosi' io interpreto l'articolo.

                  Un saluto wink.gif

                  Edited by Hellblow - 17/3/2006, 16:21

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