Anemometro - "misurare il vento" (modelli,installazione,misurazioni,permessi...): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Anemometro - "misurare il vento" (modelli,installazione,misurazioni,permessi...): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Sono interessato anch'io a questi anemometri mi potete dare dei link ... per approfondire l'argomento ??

    ciao

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    • compenso per anemometro

      salve vorrei sapere se ci sono dei parametri da valutare per stabilire un compenso adeguato per il montaggio di un anemometro? per impianto sotto i 200kw
      NON ESISTE VENTO FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE

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      • sono in procinto di firmare anche io per uno studio anemometrico ma ancora non ho idea di cosa mi verrà offerto o cosa potrei chiedere
        99,36kwp, pensiline, nord-est sardegna, 432 recsolar 230w+ 5 powerOne

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        • i parametri da valutare sono piu che altro a livello personale e dipendono dall accordo tra le persone. non c e una regola ma sulla anemometro di solito le somme richieste non sono elevate.

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          • Buongiorno,
            normalmente per l'installazione di una stazione anemometrica nn si corrisponde niente in quanto deve far parte di un accordo piu' ampio che coinvolge il dopo rilevamento.
            Nell'accordo bisogna stabilire, ora per allora, che cosa succedera' nel caso i dati rilevati siano positivi o negativi, come si procedera', quali sono le condizioni economiche ecc ecc
            La fase di misura e' quella iniziale e con maggior incertezza dove ognuna della parti si deve assumere il suo rischio, il proprietario mette a disposizione il tereno, ad esempio, per uno o due anni mentre l'azienda installa a sue spese la stazione.
            Poi ci sono tante soluzioni, questa mi sembra la piu' equa.
            ciao car.boni
            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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            • car.boni,
              Nell'accordo bisogna stabilire, ora per allora, che cosa succedera' nel caso i dati rilevati siano positivi o negativi, come si procedera', quali sono le condizioni economiche ecc ecc
              si tratta di scrivere un protocollo. L'associazione EnergoClub Onlus http://www.energoclun.org - proprietaria di questo forum - fornisce ai soci alcuni protocolli, pero' non credo che questo sia gia' stato definito.
              Sarebbe assurdo che ognuno su metta ad inventare ogni volta un protocollo, facciamone uno insieme e usiamolo come standard.
              Ciao
              Mario
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
              -------------------------------------------------------------------
              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
              ------------------------------------------------

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              • Originariamente inviato da mariomaggi Visualizza il messaggio
                Sarebbe assurdo che ognuno su metta ad inventare ogni volta un protocollo, facciamone uno insieme e usiamolo come standard........

                Buongiorno Mario,
                comprendo questa necessita' ma a tal proposito devo far osservare che questo protocollo deve considerarsi come una traccia per la redazione di un contratto ad hoc.
                E' impensabile riuscirne a creare uno che vada bene per ogni operazione.
                ciao car.boni
                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                • Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                  ..................coinvolge il dopo rilevamento.
                  Nell'accordo bisogna stabilire, ora per allora, che cosa succedera' nel caso i dati rilevati siano positivi o negativi, come si procedera', quali sono le condizioni economiche ecc ecc
                  La fase di misura e' quella iniziale e con maggior incertezza dove ognuna della parti si deve assumere il suo rischio, il proprietario mette a disposizione il tereno, ad esempio, per uno o due anni mentre l'azienda installa a sue spese la stazione.
                  Poi ci sono tante soluzioni, questa mi sembra la piu' equa.
                  ciao car.boni
                  ma se il dopo rilevamento non è molto vantaggioso uno è propenso a rinunciare e aspettare qualcosa di meglio, a me non sembra un discorso giusto, sarebbe come pretendere di pagare lo studio solo se positivo....invece lo si paga e anche in anticipo mi pare d'aver capito
                  99,36kwp, pensiline, nord-est sardegna, 432 recsolar 230w+ 5 powerOne

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                  • Originariamente inviato da cat Visualizza il messaggio
                    ma se il dopo rilevamento non è molto vantaggioso uno è propenso a rinunciare e aspettare qualcosa di meglio, a me non sembra un discorso giusto, sarebbe come pretendere di pagare lo studio solo se positivo....invece lo si paga e anche in anticipo mi pare d'aver capito

                    Buonasera Cat,
                    io nn ho mai parlato di pagamenti.
                    Ho semplicemente detto che l'impresa che fa il rilevamento e' quella che rischia veramente del denaro rispetto al proprietario del terreno.
                    Tieni conto che per un must da 40/50 m ci vogliono, tra una storia e l'altra, nn meno di 12/15000 €/anno.
                    Se i rilevamenti, dopo 2 anni, nn sono "vantaggiosi", come dici Tu, l'azienda ha convenienza a mollare l'impresa ed aspettare "qualcosa di meglio" e' solo tempo sprecato. Il contratto con il proprietario finisce qui : l'impresa ha speso denaro ed il proprietario ha perso tempo. In quel sito nn si fara' nulla.
                    Se i rilevamenti sono vantaggiosi, si va avanti, l'impresa studia e presenta il progetto per le approvazioni ben sapendo che ha un contratto "blindato" con il proprietario.
                    Le "cose", secondo me, devono funzionare in questo modo. Trasparenza, linearita' e semplicita', nn serve altro.
                    ciao car.boni
                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                    • concordo pienamente con carboni.
                      il rischio viene assunto dall impresa soprattutto in termini economici oltre che di tempo (visto l eventuale aspettativa che si ha sui dati rilevati sul terreno).
                      Va comunque detto, che al proprietario si potrebbe, anche per una politica di buoni rapporti, corrispondere una quantita economica, anche se modica, visto il disturbo, in ogni caso causato..positivi o meno che siano i dati.
                      Saluti

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                      • Non credo d'aver capito bene il vostro punto di vista, e vorrei chiarirlo con un esempio: il proprietario del terreno vuole investire del proprio denaro (o tramite finanziamento) ed installare una turbina (supponiamo mini-eolico) sul proprio terreno. A questo punto si rivolge ad un'azienda che opera nel settore. Se l'azienda è seria propone (spiegandone la necessità) di avviare una campagna di misura, e qualora il cliente intenda di ottenere un finaziamento bancario, tale campagna deve essere ad opera di strumentazione professionale e sensori calibrati. La struttura ha un costo tutt'altro che trascurabile (sia in termini di materiale, sia per ciò che concerne il trasposto, montaggio e manutenzione). Al termine della campagna di misura, il professionista (ed io mi occupo di questo) deve eseguire gli studi anemologici, la stima della producibilità, e deve fornire la documentazione, la reportistica e la certificazione necessaria; anche queste attività comportano costi non trascurabili. Ora vi chiedo: ma se un'azienda facesse tutto questo a propre spese, col rischio concreto che alla fine il cliente decida di non realizzare l'impianto, non vi pare che questa azienda possa avere vita breve? Secondo me anche il privato che vuole investire nell'eolico, debba farsi carico dei rischi come qualsiasi altro normale investimento, anche se concordo sul fatto che tale rischio debba essere proporzionato all'investimento, e comunque da concordare preventivamente.

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                        • autorizzazione anemometri

                          Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                          CITAZIONE (arracacha @ 7/4/2008, 22:43)
                          ..........
                          vorrei cercare di riassumere un po' per evitare di perdere pezzi per strada o fare confusioni...o anzi, faccio un tentativo di sunto:
                          1) Ci vogliono SEMPRE le autorizzazioni dovute (che variano a seconda che si tratti di grande eolico o medio o mini, inteso per mini fino a 100kw e anche a seconda del comune o regioni)
                          2) La campagna anemometrica va fatta SEMPRE, indipendentemente dalla taglia della turbina - e quindi anche per quelle da 1kw - della durata di almeno un anno e ad almeno due altezze diverse. MA per piccoli impianti come appunto una turbina da 1kW non è necessario fare certificazioni né altro, in quanto il prezzo del "gioco" non vale la candela. Ci son atlanti eolici dell'Italia, ma il vento può essere diverso nella distanza di qualche km o azzarderei a dire anche di qualche centinaia di metri dovuto a ostacoli (alberi, case, ecc) o a vicinanza di colli o quant'altro. Più precisa è la campagna, più preciso sarà il progetto (indipendentemente dalla taglia) e quindi più affidabile alle stime sarà la produzione.
                          3) Come da Finanziaria 2008, per impianti fino a 60kW di potenza è necessaria solamente la DIA. (trovate una sintesi della finanziaria per quanto concerne le FER qui: http://www.ecquologia.it/static/Fina...08-sintesi.pdf)
                          .................

                          Ciao Arracacha,
                          e' corretto, nn manca nulla.
                          Questo e' uno schema tipo per chi nn vuole avere fastidi.
                          ciao car.boni
                          Ciao a tutti!
                          sono nuovo del forum e ho letto con interesse le varie discussioni sugli anemometri e vorrei farvi presente la mia perplessità in merito.
                          Un parco eolico di alcuni MW in Sicilia è stato autorizzato mediante permesso di costruire; tuttavia, parrebbe che non siano stati contemplati inizialmente gli anemometri che, invece, ora, ovviamente, dovrebbero essere installati.
                          Secondo voi serve comunque un'autorizzazione apposita? una DIA, per esempio?
                          il mio dubbio viene dal fatto che in un'altra discussione del forum leggevo che gli anemometri sono considerati opere precarie e, quindi, non avrebbero bisogno di autorizzazione: ma c'è qualche riferimento normativo o, almeno, giurisprudenziale in merito?
                          Grazie mille a tutti

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                          • Originariamente inviato da Andrea Praticò Visualizza il messaggio
                            Non credo d'aver capito bene il vostro punto di vista, e vorrei chiarirlo con un esempio...........

                            Ciao Andrea,
                            ........infatti nn hai capito bene.
                            Rileggi la discussione e capirai che il problema e' esattamente il contrario del Tuo esempio.
                            ciao car.boni
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                            • Bhe allora torniamo alle origini. La domanda che ha dato luogo a questa discussione è la seguente: "salve vorrei sapere se ci sono dei parametri da valutare per stabilire un compenso adeguato per il montaggio di un anemometro? per impianto sotto i 200kw", quindi si parla di minieolico, per cui parlare di strutture da 40 o 50m non ha alcun senso, in quanto tali strutture si usano per macchine da almeno 600kW. La domanda di "marg" è interpretabile nei due seguenti modi: o lui vuole installare un anemometro su un terreno privato, e vuole valutare un compenso adeguato da dare al proprietario per il "disturbo" causato dalla presenza dell'anemometro, oppure il proprietario del terreno ha commissionato la campagna di misura a "marg", e lui vuole sapere quanto chiedere al proprietario per svolgere tale opera. Io intendo dire che in ogni caso ci deve essere un flusso di denaro in una direzione o nell'altra, sicuramente da definire in funzione del disagio arrecato, o del costo della struttura e del servizio. Questo concetto si è un po' perso durante la discussione, ed ho notato che non c'è stato più alcun intervento da parte di "marg", e vorrei capire cosa lui intenda. Caro Car.boni la frase "normalmente per l'installazione di una stazione anemometrica nn si corrisponde niente in quanto deve far parte di un accordo piu' ampio che coinvolge il dopo rilevamento" trova il mio disappunto, proprio perchè se la campagna dovesse evidenziare la scarsità di risorsa eolica i costi che si sono dovuti sostenere per arrivare a tali conclusioni, chi li deve sostenere secondo te? Ciao.

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                              • si intendeva compenso per il proprietario del terreno non per chi esegue il rilevamento
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                                • Caro virtualsite.it, qui sbagli. Per poter valutare la producibilità di un potenziale impianto eolico, sono necessari studi molto approfonditi proprio perchè i parametri che vi sono in gioco sono molteplici, soprattutto se si parla non di macchina singola, ma di un Layout su terreno che presenti un'orografia complessa. Cosa che non è stata ancora detta in questa discussione è che per certificare i dati e l'analisi, oltre ad utilizzare le giuste metodologie di misura e di calcolo, è fondamentale utilizzare strumenti calibrati e montati adeguatamente. Che io sappia non esistono patentini per rilasciare certificazioni basta la firma di uno specialista del settore (per il grande eolico Garrad Hassan o Dewi la fanno da padrone). Per la stima della producibilità è necessario conoscere almeno: distribuzione della frequenza del sito (e la si ottiene con misurazioni della velocità, normalmente mediate sui 10min), rosa del vento (per valutare eventuali effetti scia, se si parla di Layout di più macchine), temperatura media del sito (per valutare il valore medio della densità dell'aria, questo valore incide in maniera direttamente proporzionale sulla produzione della turbina), curva di potenza della turbina. Un software che suggerisco a tutti gli interessati è Windographer (Mistaya Engineering Inc.), che comunque consente solo di valutare la producibilità di una turbina posta nella medesima posizione dell'anemometro, e non può considerare gli effetti orografici e quelli scia, per questo genere di problematiche occorrono software come WindFarm, WindSim, WindPro, WindFarmer ecc.

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                                  • Originariamente inviato da Andrea Praticò Visualizza il messaggio
                                    ...............la frase "normalmente per l'installazione di una stazione anemometrica nn si corrisponde niente in quanto deve far parte di un accordo piu' ampio che coinvolge il dopo rilevamento" trova il mio disappunto, proprio perchè se la campagna dovesse evidenziare la scarsità di risorsa eolica i costi che si sono dovuti sostenere per arrivare a tali conclusioni, chi li deve sostenere secondo te? ..........

                                    Ciao Andrea,
                                    generalmente riesco sempre a far capire il mio pensiero o posizione senza dover ripetere le cose.
                                    Tutto dipende da chi commissiona il lavoro.

                                    -Persona fisica o giuridica : il soggetto e' proprietario del terreno e vuole investire direttamente nell'eolico. Nn ha ne la struttura ne la capacita' tecnica e si affida ad una societa' per la campagna anemometrica. SI PAGA TUTTO, se c'e' vento va avanti mentre in caso contrario ha perso soldi.
                                    La stessa persona, a cui nn interessa investire nell'eolico, viene contattato da uno sviluppatore di parchi eolici che gli chiede la disponibilita' del terreno.
                                    La persona (fisica o giuridica) nn paga e nn riceve nulla per la campagna anemometrica mentre lo sviluppatore si assume tutti gli oneri ed i rischi.
                                    Se nn c'e' vento, il contratto si risolve ed amici come prima, lo sviluppatore ha perso soldi ed il proprietario del tempo ma se c'e' vento la persona (sempre quella) percepira' un canone a parco realizzato (da concordare PRIMA della campagna anemometrica).
                                    Penso di essere stato esaustivo e credo che nn sia il solo a vederla cosi .......
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                    • Bhe non c'è bisogno di essere offensivi, sei troppo pieno di te e non ti rendi conto che a volte non sei così chiaro. In questo caso sei stato finalmente chiaro, ma hai torto. Io lavoro nel settore del grande eolico, e quando si va su un terreno di un privato ad installare un anemometro da 60m (o da 40 o 50 o 80m ecc.), si dà sempre un compenso per il disturbo che la struttura anemometrica può comportare, soprattutto se quel poveraccio quel terreno lo coltiva. Se alla fine realizziamo l'impinato è chiaro che il proprietario riceverà compensi annui di qualche ordine di grandezza superiore a quello per l'anemometro (1000/2000€/anno). Caro Car.boni ti consiglio di non sentirti l'unico esperto del settore eolico, non è così ;-)

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                                      • andrea non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma non mi pare che carboni sia stato offensivo tuttaltro, è sempre molto chiaro e disponibile, si vede che sei nuovo da queste parti se no lo sapresti anche tu, ad ogni modo concordo con te sul fatto del compenso....nessuno fa niente per niente
                                        99,36kwp, pensiline, nord-est sardegna, 432 recsolar 230w+ 5 powerOne

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                                        • Bhe in questo caso l'unico ad essere stato chiaro sei stato te quando mi hai detto che si stava parlando del proprietario del terreno e non di un potenziale installatore (il malinteso era probabile, visto che non conosco praticamente ancora nessuno, e quindi non so chi è professionista, improvvisato o ignorante nel settore), una semplice frase chiarificatrice bastava, senza troppi giri di parole. Una volta chiarito questo, vorrei sottolineare il fatto che non esiste una regola fissa nel mondo delle rinnovabili, il fatto che il nostro amico Car.boni non intenda pagare il proprietario che mette a disposizione il suo terreno, non significa che ciò sia la prassi e sia la cosa più giusta, anzi spessissimo il proprietario senza un incentivo pecuniario col cavolo che vi fa installare una struttura d'acciaio da 40m o più! Si, è vero non conosco bene Car.boni, e spero nel prosieguo, di approfondire la sua amicizia, ho visto che è molto presente in questo Forum e credo che sia una pesona che goda di molta credibilità nel settore, tuttavia mi piace capire chi sia colui che la merita, prima di fidarmi di ogni sua affermazione, con la più sincera tranquillità.

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                                          • Buonasera Andrea,

                                            Originariamente inviato da Andrea Praticò Visualizza il messaggio
                                            .......... sei troppo pieno di te e non ti rendi conto che a volte non sei così chiaro. In questo caso sei stato finalmente chiaro, ma hai torto.............................. ti consiglio di non sentirti l'unico esperto del settore eolico, non è così
                                            ogni tanto capita di sentirmi dire queste cose, nn mi offendi e devo dire che nemmeno io desidero offendere ma sono certo di scrivere ed esprimere bene i concetti del settore in cui lavoro in un italiano corretto.
                                            Cio' che si deve comprendere, nn dico accettare supinamente, e' che un contratto che definisce gli impegni delle parti per arrivare alla costruzione di un parco eolico e' complesso ed articolato, dove entrambe le parti necessariamente devono rischiare qualcosa. Poi, come ho sempre detto, a questo ci si arriva con la mediazione e la contrattazione tra le parti. Personalmente seguo la strada che ho indicato (ormai in diverse situazioni) ma nn e' la sola e nn deve essere considerata come quella giusta ma e' applicata anche da molti altri. Tutto qui.

                                            Originariamente inviato da Andrea Praticò Visualizza il messaggio
                                            ..............il fatto che il nostro amico Car.boni non intenda pagare il proprietario che mette a disposizione il suo terreno, non significa che ciò sia la prassi e sia la cosa più giusta, ................ spero nel prosieguo, di approfondire la sua amicizia, ho visto che è molto presente in questo Forum e credo che sia una pesona che goda di molta credibilità nel settore, tuttavia mi piace capire chi sia colui che la merita, prima di fidarmi di ogni sua affermazione, con la più sincera tranquillità.
                                            Vedi, diciamo le stesse cose.
                                            Sono sempre disponibile al confronto. E da questo nn puo' che nascere un beneficio per tutti.
                                            Nn pretendo di "essere il depositario della verita'", anzi, ma per aiutarTi a capire chi sono ripeto un vecchio concetto a me caro e cio' quello di parlare di cose di cui ho esperienza diretta e nn per averlo letto su Wikipedia o averlo sentito per caso chiacchierando in un bar.
                                            ciao car.boni
                                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                            • Condivido perfettamente quello che hai detto, anche a me piace parlare di determinati argomenti solo quando li padroneggio perfettamente, sia dal punto di vista teorico che per esperienza vissuta direttamente sul campo. Mi piacerebbe sapere di più sul tuo conto, magari non in questa discussione che ormai è sfociata verso altri orizzonti, magari ti scrivo un messaggio privato se non ti dispiace.

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                                              • Originariamente inviato da damich Visualizza il messaggio
                                                Ciao a tutti!
                                                sono nuovo del forum e ho letto con interesse le varie discussioni sugli anemometri e vorrei farvi presente la mia perplessità in merito.
                                                Un parco eolico di alcuni MW in Sicilia è stato autorizzato mediante permesso di costruire; tuttavia, parrebbe che non siano stati contemplati inizialmente gli anemometri che, invece, ora, ovviamente, dovrebbero essere installati.
                                                Secondo voi serve comunque un'autorizzazione apposita? una DIA, per esempio?
                                                il mio dubbio viene dal fatto che in un'altra discussione del forum leggevo che gli anemometri sono considerati opere precarie e, quindi, non avrebbero bisogno di autorizzazione: ma c'è qualche riferimento normativo o, almeno, giurisprudenziale in merito?
                                                Grazie mille a tutti
                                                uppo per maggiore visibilità qualora qualcuno possa rispondere.
                                                Grazie

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                                                • Originariamente inviato da damich Visualizza il messaggio
                                                  ............
                                                  Un parco eolico di alcuni MW in Sicilia è stato autorizzato mediante permesso di costruire; tuttavia, parrebbe che non siano stati contemplati inizialmente gli anemometri che, invece, ora, ovviamente, dovrebbero essere installati.
                                                  Secondo voi serve comunque un'autorizzazione apposita? una DIA, per esempio?
                                                  ..........

                                                  Ciao Damich,
                                                  l'installazione di una torre anemometrica deve soddisfare i requisiti del RE comunale.
                                                  Ci sono comuni che vogliono la DIA, altri il PdC, altri il PdC con il nulla osta dei beni ambientali e, pochissimi, nn chiedono nulla in quanto installazioni precarie e temporanee.
                                                  Quindi, come si fa a rispondere alla Tua domanda?
                                                  Vai in Comune e chiedi cosa vogliono.
                                                  Faccio solo notare che tutto cio' vale entro i 40 m, oltre serve autorizzazioni ENAC ed ENAV e, forse, cambia anche qualche cosa per il Comune.
                                                  ciao car.boni
                                                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                  • Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                                    Ciao Damich,
                                                    l'installazione di una torre anemometrica deve soddisfare i requisiti del RE comunale.
                                                    Ci sono comuni che vogliono la DIA, altri il PdC, altri il PdC..
                                                    moderazione non quotare per intero: vietato dal regolamento
                                                    Ciao Car.Boni, ti ringrazio molto per la risposta.
                                                    Riguardo, invece, alla classificazione degli anemometri come "opera precaria/temporanea", sai dirmi qualcosa? io non l'avevo mai sentito prima.
                                                    Ciao!
                                                    Ultima modifica di gattmes; 22-04-2010, 15:48.

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                                                    • Originariamente inviato da damich Visualizza il messaggio
                                                      Ciao Car.Boni, ti ringrazio molto per la risposta.
                                                      Riguardo, invece, alla classificazione degli anemometri come "opera precaria/temporanea"..
                                                      moderazione non quotare per intero: vietato dal regolamento


                                                      Ciao Damich,
                                                      scusa, ma fino adesso di che cosa ho parlato?
                                                      La classificazione di opera precaria temporanea e' definita nel RE di ogni Comune. Nn tutti inseriscono in questa classificazione l'installazione di stazioni anemometriche.
                                                      ciao car.boni
                                                      Ultima modifica di gattmes; 22-04-2010, 15:49.
                                                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                      • Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                                        Ciao Damich,
                                                        scusa, ma fino adesso di che cosa ho parlato?..
                                                        moderazione non quotare per intero: vietato dal regolamento
                                                        Ciao Car.boni. Ora mi è chiaro! ti ringrazio molto.
                                                        Un caro saluto e buon proseguimento.
                                                        Damich
                                                        Ultima modifica di gattmes; 22-04-2010, 15:50.

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                                                        • 12.00 euro per rilevare i dati con un anemometro per un impianto eolico medio piccolo ...è veramente eccssivo, per impianti da 100 200 kw si parla di 1500 euro al mese circa...

                                                          per quanto concerne la taglia per cui basta la dia dipende da regione a regione...per fare un esempio in Toscana fino a 100kw basta la dia, al di sopra l'autorizzazione unica...

                                                          SCUSATE L'ERRORE DI SCRITTURA PRECEDENTE....per rilevare i dati con un anemometro per un impianto eolico medio piccolo ...è veramente eccssivo, per impianti da 100 200 kw si parla di 1500 euro OGNI 6 MESI circa...
                                                          Ultima modifica di gattmes; 16-04-2010, 16:50.

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                                                          • allora basta con queste cose da femminuccia..su..

                                                            datevi un bacino o stringetevi la mano..

                                                            a parte gli scherzi, credo effettivamente che non esista un regolamento in assoluto, dipende da caso per caso..

                                                            personalmente capisco bene car.boni e anche te andrea, io mi colloco in una via di mezzo, ovvero piccolo compenso per il disturbo, in ogni caso causato (chiamiamolo obolo per i buoni rapporti) e se poi va male chi si e visto si e visto, se va bene, allora la societa mette i mulini e il proprietario incassa i canoni annui..

                                                            concordo pienamente con car.boni che tutto cio deve cmq. esser definito prima della campagna anemometrica per professionalita, serieta, ed evitare future incomprensioni.

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                                                            • costruzione palo di sostegno anemometro

                                                              Ho letto in questo forum, un pò di tempo fa, un post su come realizzare in economia un palo di sostegno sino a 15 metri per montare un anemometro data logger.
                                                              Sono interessato a verificare in un sito con buona ventosità in provincia di Foggia (circa 6 m/s a 24 metri - atlante eolico italiano, le condizioni effettive per un eventuale investimento nel minieolico (20 - max 60 Kw) e vorrei quindi eseguire una campagna per almeno sei mesi.
                                                              Purtroppo non riesco più a individuarlo per contattare gli autori e chiedere ulteriori chiarimenti sulla tecnica adottata.
                                                              Vorrei sapere se qualcuno ha già provato a sviluppare l'idea di utilizzare i tubi innocenti per realizzare il palo e come è andata.

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