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Minieolico Puglia - dia

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  • #91
    Mha, tempo fa ho ottenuto l'autorizzazione paesaggistica in ATE C per un impianto di 1 MW.

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    • #92
      Originariamente inviato da sischo Visualizza il messaggio
      ****
      Non so, purtroppo è proprio questo il problema! In questo settore si va a fortuna! non si puo programmare nulla!
      La cosa assurda e che hanno fatto dopo 7 anni delle linee guida sulle rinnovabile in Puglia che non hanno risolto un bel ninte!
      Ci fanno spendere soldi tempo e la nostra vita per cose astratte! senza certezze! E' assurdo che SHIFO!
      Non so proprio che pesci prendere....
      Ultima modifica di gymania; 06-07-2012, 14:10. Motivo: violazione Regola 3d)

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      • #93
        Io farei richiesta come ti ho già suggerito al mio post #89.

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        • #94
          Originariamente inviato da sischo Visualizza il messaggio
          ****
          Quindi in poche parole fammi capire, invio lo stesso sudio paesaggistico al comune? Ma se anche loro mi rilasciano un parere positivo non ha validità in quanto non sono loro a rilasciare nulla osta per zone sottoposte a Putt, dato che molti comuni pugliesi sono delegati alla provincia...
          Ultima modifica di gymania; 06-07-2012, 14:09. Motivo: violazione Regola 3d)

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          • #95
            Leggi bene la legge (linee guida). Il Comune può convocare la conferenza dei servizi ovvero richiedere lui stesso i pareri a terzi. Mi raccomando, non accettate valutazioni a voce ..... fate scrivere, fate scrivere, fate scrivere. Gli scritti rimangono e possono essere impugnati, le chiacchiere no.

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            • #96
              Giusto, inoltri tutto al Comune il quale deve essere esso stesso ad inoltrare a chi di competenza la richiesta di autorizzazione paesaggistica.
              Come ti ho già detto, il Comune deve rilasciarti un parere (favorevole/non favorevole) spiegandone le motivazioni e quindi con tale parere richiedere l'autorizzazione paesaggistica alla Commissione Ambiente del Comune o al Ministero BB CC.

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              • #97
                I comuni ne sanno cosa è, ne come si convoca, ne hanno l'intenzione di fare una Conferenza di servizio! Poi se aspettiamo che il comune si preoccupi ad inoltrare l'autorizzazione paesaggistica si fa prima a raggiungere la morte..
                Purtroppo la dura realtà è questa...

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                • #98
                  Ma se presenti la PAS e non fanno obiezioni entro 30 giorni diviene operativa. Capito ? O rispondono oppure passa. In realtà molti funzionari preferiscono fare obiezioni a "voce" perchè non sono impegnative. Chiedi che scrivano, perchè così ti ha consigliato "il tuo avvocato".
                  Vedrai che abbassano le penne !!! E poi è un tuo DIRITTO.
                  Stampati le Linee guida e l'art. 6 del D.l.vo 2011 e vai con quelli, che sono leggi dello Stato Italiano. E se riesci fai anche un po' l'incazzato.

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                  • #99
                    Originariamente inviato da The Miracle Visualizza il messaggio
                    ****
                    secondo me parti da prezzi troppo alti...


                    Note di Moderazione:

                    Ultima modifica di gymania; 06-07-2012, 14:09.

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                    • Dia - pas

                      Secondo il mio punto di vista la sentenza del TAR le FER entro 1MW possono tranquillamente (si f per dire) essere installate in aree ATE A-B-C-D a meno che non vi sia qualche motivo ben preciso.
                      Anche se il dirigente mi ha detto che non autorizzano FER in abiti A-B io vorrei muovermi in questo senso proprio per installare due turbine da 60 kW.
                      Qualcuno è riuscito a far valere la sentenza del TAR in tal senso?
                      Grazie

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                      • La Paesaggistica deve essere richiesta PRIMA della PAS, e successivamente allegata ad essa, o è sufficiente presentare direttamente la PAS e successivamente attendere gli sviluppi?
                        Dalle NTA del PUTT mi pare che risulti che tutte le opere che ricadano in ATE A,B,C,D, a prescindere dal titolo abilitativo, devono preliminarmente passare per la Paesaggistica.
                        Mi confermate?

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                        • Di solito si presenta contestualmente alla richiesta di autorizzazione ma devi comunque attenderla affinche' la tua autorizzazione possa ritenersi consolidata.

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                          • In teoria alla presentazione della PAS TUTTI i pareri devono essere pre-acquisiti quindi anche la paesaggistica. Ci sono tutta via alcuni Comuni che permettono di presentare la PAS insieme ad altri vincoli. Resta inteso che la PAS sarà valida al momento in cui ci sarà il nulla osta da parte degli altri enti competenti.

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                            • In base al D.lgs 28 11, però, i Comuni, qualora mancassero atti di assenso, e in loro vece siano stati presentati solo elaborati tecnici, se tali atti rientrano nella loro competenza, si attivano essi stessi a renderli disponibili, entro i termini previsti dal procedimento che eventualmente si rende necessario avviare (e i 30 giorni di rito si sospendono dal momento stesso dell'avvio).
                              Se invece questi atti di assenso esulano dalla competenza del Comune, questo, ENTRO 20 giorni dalla presentazione della PAS, deve attivare una conferenza dei servizi convocando gli enti competenti (va da se che, da momento della convocazione, il solito termine dei 30 giorni si sospende, e riprende quando la Conferenza ha portato a termine i lavori).

                              Quello che mi chiedo è:
                              1)se presento una PAS corredata delle asseverazioni, soluzione di connessione ed elaborati tecnici vari, ai sensi del comma 2, senza allegare nulla osta e pareri eventualmente necessari;
                              2) Se il Comune resta inerte, nei 30 giorni successivi, e non attiva nè procedimenti, nè cds (senza osservare, quindi, il comma 5)
                              La mia PAS, a rigore, dovrebbe ritenersi consolidata, perchè ho eseguito tutte le prescrizioni descritte dalla normativa, e, se il comune è rimasto inerte nei 30 gg successivi, io sono legittimato a presumere che non ci fossero altri sub-procedimenti e pareri da richiedere, perchè altrimenti il comune non sarebbe rimasto inerte.
                              Condividete?
                              La mia Pas resterebbe vulnerabile, e facilmente potrebbe essere annullata in autotutela dal comune, però in tal caso potrei citarlo per danni, in quanto non ha adempiuto alle prescrizioni del d.lgs. Giusto?

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                              • Non sarei tanto d'accordo in quanto la responsabilita' credo resti in capo al SR piuttosto che al solo Comune per cui se tu realizzassi l'impianto e poi viene fuori un vincolo da te "non visto" per il quale il Comune non ha competenza, il tuo impianto dovra' essere rimosso.
                                Io sono per le vie piu' semplici: vedo i vincoli e cerco di fare da me affinche' tutti gli enti preposti mi diano il nulla osta.

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                                • Perdonami, SR sta per...?

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                                  • SR Soggetto Responsabile (in genere il Committente e gestore dell'impianto di produzione )

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                                    • Ok, grazie per le risposte.
                                      Io sono di quest'avviso: se il legislatore si è premurato di definire i compiti e i modi tramite cui deve espletarsi l'attività degli enti procedenti, e ha posto a loro carico precisi oneri e tempi di intervento, non è possibile che il decisore finale (sia esso un responsabile di utc, un dirigente provinciale, regionale, un commissario ad acta, ecc.) sia esente a priori da ogni responsabilità.
                                      Si deve entrare in quest'ordine di idee: la PAS NON E' una DIA ridenominata , ma è una procedura autorizzativa a tutti gli effetti; vi sognereste di dire che il dirigente di settore che mette la firma sotto i provvedimenti di AU sia esente da ogni conseguenza ?
                                      Bè, anche il silenzio assenso ha natura provvedimentale, come attestato da ampia giurisprudenza, e in ogni caso, in diritto ha ampio rilievo la figura del comportamento concludente come estensione e complemento degli atti positivamente ed esplicitamente determinabili.
                                      Con la DIA, che era una figura ibrida mutuata da altri ambiti di applicazione, si poteva anche ammettere un'esenzione completa o quasi del responsabile utc, ma con la PAS è stato colmato un deficit normativo e a tutti gli effetti si è delineata una figura autonoma, con previsione di tutti gli elementi necessari a caratterizzarla.
                                      Perciò la mia tesi resta:se la pas non viene corredata di atti di assenso eventualmente necessari, ma è dotata di tutti i crismi che la normativa stabilisce, essa configura un titolo abilitativo, viziato, dunque annullabile, ma non radicalmente inesistente.

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                                      • si windprogress, ma che te ne fai di un titolo viziato all'origine ?
                                        Non potrete mai avere un impianto che sia allo stesso tempo bello, performante, affidabile e che costi poco

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                                        • concordo, un Ente /Amministrazione può andare in "autotutela" anche dopo anni dal "rilascio" del titolo abilitativo (a maggior ragione se ottenuto per silenzio-assenso),
                                          cosa diversa è che poi ci si può rivalere civilmente contro l'amministrazione e, personalmente, contro il funzionario che ha istruito la pratica
                                          (se non erro L. 241/90) ... almeno questo dovrebbe responsabilizzare un po' anche chi controlla le pratiche.
                                          il problema di noi poveri peones, tecnici e committenti, è l'instabilità e la non durabilità di leggi, decreti, circolari etc... spesso anche prestabili a larghe interpretazioni così da creare confusione anziché regole certe.

                                          micma80

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                                          • Originariamente inviato da menekken Visualizza il messaggio
                                            ... che te ne fai di un titolo viziato all'origine ?
                                            Il discorso che ora farò è pura astrazione.
                                            Se il vizio si è determinato in seguito ad un atteggiamento inerte e/o dilatorio dell'ente procedente, io ho diritto ad essere risarcito.
                                            Mi spiego:la nullità per i provvedimenti amministrativi non opera ipso iure, e fino a che qualcuno non si prende la briga di farla decadere, ancorché viziata, la pas consolidata nei termini previsti, in astratto, configura comunque un diritto a realizzare, perchè si è legittimati a presumere che la forma poggi sulla sostanza (altrimenti non ci sarebbe stato di diritto).
                                            In forza di ciò, apro i cantieri, ma poi chiunque vi abbia un contro-interesse , solleva il vizio,e a quel punto l'ente, ravvisata la fondatezza della questione, per evitare di soccombere in giudizio, in autotutela annulla il proprio provvedimento. Ma l'autotutela non è un giocattolo: innanzitutto non dovrebbe essere esercitata oltre un ragionevole termine e, in ogni caso, chi ne viene colpito ha diritto ad essere risarcito del danno patrimoniale patito, perchè la responsabilità dell'originaria adozione del provvedimento, che ora si va ad annullare, ricade pur sempre sul Comune e, in via disciplinare, sul funzionario preposto.
                                            Tutto questo discorso non è per fare muri contro muri, ma solo per tratteggiare, almeno in linea di principio, quali siano gli equilibri e i rapporti di forza: un UTC non può fare quel cavolo che vuole, ma è soggetto alla legge, e secondo la legge subisce le conseguenze, positive o negative, dei propri atti. E il fatto che che, in potenza, un funzionario pubblico ed una p.a. possano essere perseguiti a motivo del proprio operare, deve servire da deterrente, affinchè ci si attivi a rispettare la lettera e lo spirito della legge( in particolare, tempi ragionevolmente certi per la conclusione del procedimento e certezza del diritto e dell'iter procedurale.)
                                            Mi si dirà: tu vieni dall'iperspazio!
                                            Io lavoro accuratamente per prevenire simili situazioni, e sono l'ultimo che ci si andrebbe a cacciare, ma l'esperienza mi dice, purtroppo, che le p.a. ti possono cacciare,all'ultimo minuto, quando ormai sei già in ballo da un pezzo e meno te lo aspetti, nei ca.sini più inconcepibili e che una mente non perversa non riuscirebbe mai a realizzare, per cui, bisogna rassegnarsi a fare di necessità virtù, e imparare anche a ragionare in questo modo.

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