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Producibilità annua 1700

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  • Producibilità annua 1700

    Sapere darmi l'esatto misuratore di questa indicazione: impianto 1 mw producibilità annua 1700 (non mi ricordo con che valore era indicato questo 1700, avevo letto di una g mi sembra di ricordare) Sapete togliermi questa curiosità?

  • #2
    Si tratta di un parametro essenziale per definire un impianto eolico e corrisponde alle ore equivalenti di erogazione della massima potenza. In altre parole l'impianto produrrà in modo variabile a seconda dei venti che ci saranno, momento per momento ma l'intera produzione annuale equivarrà a quella che avrebbe prodotto in 1.700 ore di funzionamento alla massima potenza (quella di targa del / dei aerogeneratore / i e quindi, nel tuo caso, 1.000 KW). Il dato è importante perchè da quel numero (1.700) moltiplicato per la potenza dell'impianto ( 1.000) si troverà la produzione annua ( 1.700.000 KW/h) e da qui si imposterà il piano economico. Nello specifico 1.700 ore equivalenti sono un dato medio-basso, ma bisogna vedere l'insieme dei dati (costi di installazione, di allacciamento ecc... ).

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    • #3
      Grazie. ps ti ho inviato msg privato non se se lo hai ricevuto

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      • #4
        Ovvero 1.700.000 kWh/anno -> 1.700 MWh/anno.

        Attenzione: non sono 1.700.000 KW/h

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        • #5
          mmm scusa non ho capito

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          • #6
            Erano sbagliate le unità di misura!!

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            • #7
              Originariamente inviato da sischo Visualizza il messaggio
              Erano sbagliate le unità di misura!!
              ma il dato rimane comunque medio-basso?

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              • #8
                Se per te 1700 ore/anno è un parametro medio-basso...

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                • #9
                  a 1700 MWh/MW o ore quivalenti annue (al netto o al lordo delle perdite? di quali perdite?) un grande eolico non sta in piedi con le aste e forse nemmeno con i CV. il mini credo vada anche peggio, dipende dalla quota alla quale le 1700 ore sono state misurate.

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                  • #10
                    Nell'idroelettrico spesso si confonde la Portata media di un fiume con la Portata media turbinabile dalla macchina.
                    Non vorrei che anche nell'eolico si tenda a confondere le ore vento con le ore equivalenti, le ore vento sono misurate, le ore equivalenti sono calcolate in funzione della macchina (nella fase preventiva) o realmente prodotte (MWh/MW) nella fase consuntiva.

                    La media a consuntivo del grande eolico in Italia dovrebbe essere sui 1500, questo significa che possono esserci impianti da 3000 (1 o 2) e impianti da 1000.

                    1.700 ore mi sembra un buon numero, se stimato bene.

                    Da un "non eolico"

                    Buon lavoro
                    Spes

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Spes Visualizza il messaggio
                      .............Da un "non eolico".........

                      Buonasera Spes,
                      mi fa piacere trovarTi anche in questa sezione.
                      Il discorso fatto da Te e' corretto. A questo aggiungerei questo : la soglia di 1700 ore equivalenti e' stato intrdotto dalla mia Regione (guarda un po che bravi!) per evitare che venissero costruiti impianti poco remunerativi (ma chi e' quello stolto che si avventurerebbe a farlo? Mah........). Il ragionamento e' sbagliato anche perche' da allora (era forse il 2008 o giu di li) le tecnologie sono migliorate, i costi di costruzione sono scesi ed oggi e' sostenibile realizzare impianti anche con meno ore equivalenti.
                      Il vento e' come l'acqua (che ben conosci) e quindi soggetta a stagionalita', mutamenti climatici e quant'altro.
                      Credo che avere risorse medie, intese nell'arco della durata dell'impianto, su valori intorno o superiore alle 1700 ore equivalenti sia rassicurante per l'investitore e la banca che lo finanzia. Nn conosco la media del grande eolico ma di sicuro nn troveremo mai impianti da 1000 ore e, forse, da 3000. "In medio stat virtus" diceva qualcuno che a sapeva lunga tanti anni fa ......
                      ciao car.boni
                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                      • #12
                        Esatto, nella mia regione invece il limite per poter richiedere un progetto era una rilevazione anemometrica di 2 anni che attestasse almeno 1600 ore equivalenti l'anno.

                        Aggiungo: ovviamente nel mio post #8 parlavo di "ore anno equivalenti".

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                        • #13
                          Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                          la soglia di 1700 ore equivalenti e' stato intrdotto dalla mia Regione (guarda un po che bravi!) per evitare che venissero costruiti impianti poco remunerativi (ma chi e' quello stolto che si avventurerebbe a farlo? Mah........). Il ragionamento e' sbagliato anche perche' da allora (era forse il 2008 o giu di li) le tecnologie sono migliorate, i costi di costruzione sono scesi ed oggi e' sostenibile realizzare impianti anche con meno ore equivalenti.
                          Cia carboni..non è solo un ragionamento economico..siccome un impianto impone un costo ambientale ala comunità, si vuole garanzia che a fronte di tale costo ci sia una produzione certa...per cui se lasciassero solo spazio al parametro economico, si potrebbero presentare (soprattutto con costi in discesa) progetti con sostenibuilità economica ma con un "costo" ambientale dove il gioco non vale la candela.

                          Inoltre penso ci sia un altro aspetto..alzare l'asticella seleziona i progetti migliori..siccome la risorsa è scarsa (in quella zona puoi derivare UNA volta l'acuq..su quel crinale puoi mettere UN parco eolico...) e un bene che in quel posto sia autorizzato l'impianto piu efficiente..e lasciar fare al solo parametro economico probabilmente non basterebbe a fare questa "selezione" (che piu che una selezione è uno sbarramento al peggio..)

                          Come sai ci sono fondo regionali..delle Comunita Montane..etc che se affiancati anche a % basse su certi progetti, renderebbero "economiche" (se un'instllazione incentivata si puo definire tale!) installazioni di efficienza effimera..
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Buongiorno Marco,
                            sono d'accordo.
                            Le due cose : ambiente ed economia vanno a "braccetto".
                            ciao car.boni
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                            • #15
                              Marcober, lo Stato ha agito su un altro piano e cioè quello della riduzione dei C.V.
                              Tutto legittimo, è il compito suo. E questo ovviamente vuol dire che rimangono a galla solo gli impianti più efficenti.
                              Invece non è compito dello Stato esaminare i conti aziendali, che sono rischio di impresa e basta. Almeno in una economia di mercato. C'è una vocazione poliziesca contro l'eolico che è diffusa solo in Italia.
                              Per farti un esempio: Se uno propone di fare una cava su una montagna o nel letto di un fiume sarà soggetto a VIA (nemmeno sempre) ma non all'esame del prezzo di vendita del pietrisco in relazione a come costruisce la cava. Sono stato spiegato ?

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                              • #16
                                Buongiorno Enzo,
                                in realta' si sta dscutendo di un falso problema.
                                Nessun investitore azzarderebbe la costruzione di un impianto eolico se nn ha il conforto di un piano d'impresa con ritorni a "due cifre"; la banca che lo deve finanziare queste cose, lo sai bene, le guarda eccome
                                Questo e' indipendente dalle ore equivalenti ma e' anche vero che difficilmente un impianto ha quei rsultati con un numero di ore inferiori.
                                Cio' che si vuole evitare e' il ripetersi di situazioni, Pontedera e' un esempio su tutti, dove a fronte di spese ingenti, il ritorno e' mooooooolto diluito nel tempo (ha una media storica di poco intorno alle 1250 ore equivalenti e quasi 4 anni di funzonamento).
                                Quello, secondo me, era un impianto da nn autorizzare.
                                ciao car.boni
                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                                Commenta


                                • #17
                                  Che sei contro l'impianto di Pontedera l'abbiamo capito. Ma credo che non si possano invocare pretesti di impatto ambientale. E' in una vastissima zona industriale, tra la Piaggio e un paio di mega-discariche. Ed anche quell'impianto economicamente gira. Ora non sarebbe fatto, ovviamente.

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                                  • #18
                                    Buongiorno Enzo,
                                    .......... e s'e' anche capito che tu sei favorevole e che stai confondendo le cose.
                                    Nn ho mai parlato di impatto ambientale (la zona e' gia' brutta si suo e le pale nn l'aggravano di certo) ma di conti economici.
                                    Le Enercon nn sono macchine cinesi da quattro soldi, tutt'altro, sono tra le piu' care, e quindi conoscendone i costi e' facilmente stimabile che quell'impianto, con le ore che ha (ripeto, la media e' intorno alle 1250 ore, dichiarate dal comune) ha tempi di ritorno biblici.
                                    E' stata piu' un'operazione "politica" che econimico/finanziaria. A questo aggiungo che si devono augurare di nn avere guasti gravi o manutenzioni straordinarie pesanti.
                                    Vogliamo parlare di altri casi ? Quanti impianti sono stati realizzati ed ora sono fermi perche' la logica nn era quella del profitto ma un'altra?
                                    Nn credo che la tua sia una posizione tanto sostenibile.
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da enzoraspolli Visualizza il messaggio
                                      Se uno propone di fare una cava su una montagna o nel letto di un fiume sarà soggetto a VIA (nemmeno sempre) ma non all'esame del prezzo di vendita del pietrisco in relazione a come costruisce la cava. Sono stato spiegato ?
                                      La differenza però c'è ed è grande...il pietrisco sarà venduto da quella azienda al prezzo di mercato (scontando il prezzo variabile del mercato e scontando il fatto che la merce sia richiesta o meno dal mercato), ... e poi il fatto che ne estragga 1kg/anno o 1000 ton/giorno non fa alcuna differenza per lo Stato...la torre eolica invece prende SOLDI NOSTRI...non solo, ma se poi produce poco allora NON si raggiunge lo SCOPO per il quale si paga un INCENTIVO, e cioè avere REALMENTE la produzione FER (per raggiungere le % minime CE, Kyoto..)...però il "costo ambientale" resta..per questo lo Stato vuol essere certo che, sebbene i conti dell'imprenditore TORNINO, anche i Conti dello Stato tornino, e io mi preoccupo piu per i secondi che non per i primi(di quelli si preoccupa giustamente gia qualcun altro..).

                                      Poi come ho già detto esiste un SECONDO aspetto...siccome non possiamo:
                                      - riempire le nostre coste e i ns crinali di pale
                                      - riempire le nostre valli e pianure di elettrodotti
                                      - incentivare piu energia di quella che ci serve
                                      - e soprattutto non si possono mettere 2 pale sulla stessa coordinata geografica ma solo una..

                                      allora la competizione fra impianti è fondamentale..per cui:
                                      - 1 impianto da 2000 ore è preferibile a 2 impianti da 1000 ore (anche se quello da 1000, grazie agli incentivi, sta pure in piedi economicamente)
                                      - sulla stessa localizzazione è preferibile un impianto efficiente da 1500 piuttosto che uno da 1400..anche se quello da 1400 magari è PIU CONVENIENTE per l'imprenditore..ma non importa..il costo ambientale è uguale e quindi occorre massimizzare lo sfruttamento della risorsa (mi pare che in idroelettrico, a parità di richeste di concessione su stesso bacino si concede al progetto che sfrutta meglio la risorsa).

                                      Ergo, anche per evitare alla PA di avere 3-4-5 impianti su stessa area in competizione da VALUTARE, trovo giusto che ci sia un'asticella MINIMA ma elevata, per evitare di far perdere tempo a chi invece propone il progetto migliore..

                                      Poi, se si possono individuare aree (discariche, cave, zone industriali SENZA unità abitative ove GIA esistono costruzioni con quote elevate e produzioni rumorose 24/7..e magari Pontedera corrisponde) ove magari già esistono infrastrutture elettriche e quindi consumi LOCALI...ben vengano le ECCEZIONI come esistono nel FV...
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #20
                                        Marcober, secondo me fai due errori. Il primo è che l'incentivo non è dato "a pala" ma a WW/h e quindi allo Stato non costa di più. Il secondo errore è che spetti allo Stato l'esame del piano finanziario, mentre spetta certamente l'autorizzazione per gli aspetti urbanistici e paesaggistici, ed avviane attraverso un esame severissimo come è la VIA. Infine il problema non sussite perchè con le attuali tariffe dei C.V. solo gli impianti ad alta produttività saranno bancabili, perchè, diversamente da quello che credi tu non è la "politica" o qualche forza oscura a decidere della fattibilità di un impianto, ma semplicemente la due diligence che le banche chiedono a società specializzate. Rigore è quando fischia arbitro, così come impianto è quando fischia banca.
                                        Con questo credo di aver risposto anche a Car.boni : Pontedera era un impianto fattibile, a bassissimo impatto paesaggistico e con tempi di ritorno lunghi ma accettati dalle banche che hanno investito. Altro dirti non devo se non concordare che oggi non sarebbe più così.

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                                        • #21
                                          Guarda che lo so benissimo che viene erogato a Mwh..se permetti ho 700 kwp di FER e 2200 kwp di CAR.. tuttavia io parlavo di "costo" ambientale..e cioè..se metto un pala (che sta ferma o che giri).... cosi come se apro una cava (sbancando una montagna per 5 anni, poi cambia il mercato e non cavo piu nulla, fallisco e non faccio i lavori di ripristino), capisci bene che in entrambi i casi il costo ambientale sopportato da tutti noi resta ..col fatto che se c'è poco vento, allora per fare la stessa energia/anno che faccio in un posto piu adatto, devo fare 2 impianti. quindi doppio costo ambientale..
                                          Il fatto che non abbiano piu incentivato FV a terra..non ti dice nulla al riguardo del costo ambientale? volete arrivare a farvele autorizzare solo su tetti di eternit? non credo sia nel Vs. interesse..per cui questa "ritrosia" nel voler presentare piani finanziari e ad accettare che qualcuno ci metta anche il becco, la trovo di corto respiro.
                                          Per questo (e vengo al secondo errore) giustamente lo Stato vuol sapere chi sei..che fidejussioni puoi dare..cosa spendi...cosa compri...che efficienza ha la tua macchina...e quanti peli hai nel posteriore.
                                          E poi... se tu mi presenti il piano A per cui, come ti ho gia spiegato, mi metti il cinesone e sfrutti la risorsa MENO del collega che mette una macchina più prestante e costosa (e che proprio per questo magari GUADAGNA di meno), io Regione autorizzo il secondo, perche con ugual impatto ambientale produco PIU risorsa-obiettivo, cioè kwh FER che incentivo.

                                          Per Mooolto meno del valore di una pala... ad ogni imprenditore che ha fatto domande su Bandi Europei di R&S..hanno chiesto di rendicontare le SINGOLE ORE di lavoro del SINGOLO ADDETTO al progetto..e scrivere faldoni da 2.000 pagine...per cui la paginetta scarsa del Piano Economico che ho visto allegata ai Progetti Fer (vedi sito Regione Lombardia, ma penso che in altre Regioni sia pure peggio..), impallidisce.. ma io non mi lamento, se qualcuno giustamente vuol sapere dove ho speso i suoi soldi, legga..

                                          Marco
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #22
                                            Buonasera a tutti,
                                            molto spesso, a molti "attori", quando hanno troppi interessi in un settore, viene meno l'obbiettivita' e lo difendono a "spada tratta".
                                            E' un peccato, perche' le cose potrebbero andare meglio per tutti e migliorate.
                                            ciao car.boni
                                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                              .................. Nn conosco la media del grande eolico ....
                                              Caro Car.Boni nelle nostre prime discussioni avevvamo trattato proprio il discorso delle ore equivalenti nell'idroelettrico, ricordi?
                                              Ora non ho ritrovato il documento completo che avevo letto, ma uno più sintetico che ti allego.

                                              http://www.gse.it/it/Dati%20e%20Bila...ili%202011.pdf
                                              Questo è un estratto.

                                              Nel 2011 il 50% gli impianti eolici è riuscito a produrre per oltre 1.550 ore, come nel 2009.
                                              Le ore di utilizzazione dell’intero parco sono pari nel 2011 a 1.563 rispetto alle 1.748 del 2010 e alle 1.573 del 2009.
                                              Se si volessero considerare anche gli impianti entrati in esercizio nel corso dell’anno, le ore si ridurrebbero a 1.421 per il 2011 rispetto alle 1.570 del 2010 e alle 1.336 del 2009.


                                              Per capire l’efficienza produttiva degli impianti eolici e per effettuare dei confronti corretti tra un anno e l’altro, è stata svolta una analisi ancora più dettagliata considerando solo gli impianti entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2009. Questo ci permette di confrontare le ore di utilizzazione 2011 e 2010 dei medesimi impianti.
                                              Per gli impianti entrati in esercizio prima del 31/12/2009, nel 2011 le ore di utilizzazione sono state pari a 1.580 ben il 10% in meno rispetto al 2010.

                                              Buon vento
                                              Spes



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                                              • #24
                                                Buongiorno Spes,
                                                grazie del documento, preciso come sempre
                                                ciao car.boni
                                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                • #25
                                                  Mi sembra ovvio che man mano che si va avanti, le ore equivalenti degli impianti che entreranno in esercizio saranno sempre meno. Questo perchè i siti migliori sono già stati impegnati.

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                                                  • #26
                                                    Difficile fartelo capire Marcober, quando dici " col fatto che se c'è poco vento, allora per fare la stessa energia/anno che faccio in un posto piu adatto, devo fare 2 impianti. quindi doppio costo ambientale." sbagli perchè se c'è poco vento non solo non fai due impianti, ma nemmeno uno, perchè gli impianti costano. D'altronde spesso dove c'è più vento si hanno maggiori livelli di protezione ambientale e quindi l'impianto, giustamente, non lo puoi fare. Quindi la localizzazione è un compromesso tra fattibilità paesaggistico/ambientale e produttività. Inoltre gli impianti non sono autorizzati in concorrenza tra di loro e "tu regione" col cavolo che entri nel merito della marca di aerogeneratore che scelgo. Infatti in nessuna delle Linee-Guida è previsto. D'altronde il rischio di impresa mica va in capo alla Regione, ma al solo investitore.

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da enzoraspolli Visualizza il messaggio
                                                      Inoltre gli impianti non sono autorizzati in concorrenza tra di loro e "tu regione" col cavolo che entri nel merito della marca di aerogeneratore che scelgo..
                                                      Uff che fatica ...ovviamente se un sito NON ha vento, nessuno presenta un progetto...pero.. siccome i nostri obiettivi 2020 NON sono sulla POTENZA ma sulla % di FEr sul CONSUMO, capisci che si tratta di PRODUZIONE.
                                                      Bene..se si tratta di fare nel 2020 una certa produzione di FER..diciamo 100 Tera..e si decide che all'eolico gli diamo il 20%..allora dobbiamo autorizzare impianti che facciano 20 Tera..ora se ogni impianto produce 1 Tera ci bastano 20 parchi..se però autorizziamo impianti che sebbene stiano in piedi grazie solo al fatto che esiste un incentivo pubblico, producono 0,9 TERA, dobbiamo autorizzare 22 impinati...

                                                      Prima di farlo dobbiamo essere certi che TUTTI i siti idonei su cui (VIA permettendo) si potrebbe installare con produzione di 1 tera, siano ESAURITI. Il mercato non farebbe da solo questa selezione..perchè non è perfetto..e quindi per evitare che l'inefficienza del mercato sia TROPPO FORTE, si fissa un LIMITE MINIMO..che poi nel tempo potrebbe pure essere abbassato (segnale che i siti ad alto rendimento sono finiti), ma nel frattempo è piu UTILE che chi vuole investire lo faccia nei siti a maggior rendimento.
                                                      Sicome mi pare che con l eFER elettriche siamo in forte anticipo, non è che serve abbassare l'asticella, concordi?


                                                      Lo so che ti è chiaro..ma ti ruga perchè tu vorresti poter installare ovunque l'incentivo crei un vantaggio economico..per me no.. almneno fino a quando sono io che pago... quando installerai senza incentivi come nel solare fra pochi mesi, allora ok, diventa un mestire come un altro..

                                                      Per l'altra questione....di certo viviamo in regioni diverse..perchè se guardi la localizzazione MONTE GEROLO ci sono 3 progetti presentati, nello stesso anno, per stesse particelle, di cui 2 mi pare unificati in una solo VIA.
                                                      I tre progetti sono simili, e condividono anche alcune singole localizzazioni al centimetro...e la valutazione (posto che entrambe dovevano rispettare la Normativa impatto ambientale) era CONCORRENZIALE..per forza di cose..perchè autorizzare uno significa non poter autorizzare gli altri 2.

                                                      LAcompetizione avveniva, prima che finalmente la VIA venisse negata a tutti, mediante il miglior sfruttamento della risorsa..unica.
                                                      La parte economica che veniva erogata (importi diversi) agli enti locali, era giudicata del tutto ininfluente sulle scelta.. se passavano la VIA tutti, si sarebbe dato il via allla porposta che sfruttava meglio la risorsa, questo dichiarava la Provincia di AL in conferenza a chi chiedeva come avrebebro "dirimato" la questione..

                                                      La regione non imponeva certo scelte di fornitori, ma appunto privilegiando il miglior sfruttamento della risorsa, in pratica non era proprio indifferente a tale scelta.. anche se lo sfruttamento non era solo frutto della macchina ma anche della progettazione nel suo complesso ...
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      • #28
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                                                        • #29
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                                                          Io parlo sempre in generale ma basandomi di DATI CONCRETI.

                                                          Prov Alessandria
                                                          procedure 105/2010; 123/2010; 20/2011..stessi Comuni interessati, stesso crinale, alcune torri su stesse coordinate...e allora? che m vieni a dire che per presentare progetto occorre dimostrare di avere la DISPONIBILITA dei suoli..hanno tutti allegato richiesto di dichiarazione di Pubblica Utilita preordinata all'esproprio!
                                                          Due sono quasi contemporanee...sono state tutte e tre valutate in modo coordinato..tutti gli enti preposti aprivano le osservazioni dicendo"dobbiamo premettere che sono state presentate tre..."

                                                          Ora io sostengo SEMPLICEMENTE una cosa..che in QUESTI CASI..il progetto che deve andare avanti è quello che, a parità di impatto, è più efficiente nel'uso della risorsa. E per evitate di averne 30 invece di 3, giusto mettere asticella... e anche BELLA ALTA!!

                                                          Comunque gli allegati 3 e 4 sono relativi alle are di esclusione e alle opere di mitigazione..che ci azzeccano con la disponibilità e proprietà delle aree?
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • #30
                                                            Comunque aldilà di questo ..la cosa importante sono i "fondamentali" della tecnologia.

                                                            Oggi il FV di taglia media può costare 1.000 euro al mega installato e produce 32-37 Megawh (media 34,5) nella sua vita utile di 25 anni.
                                                            Oltre tale orizzonte, l'attualizzazione finanziaria del possibile ricavo, tende a zero.

                                                            Inoltre, per le sue peculiarità, è possibile:
                                                            - installarlo quasi ovunque (esempio vicino a reti trasporto esistenti)
                                                            - installarlo ove esiste un consumo (e quindi evitare nuove reti...anzi..le reti esistenti si liberano)
                                                            - prevedere un costo manutenzione particolarmente basso..quello che non si muove tende a rompersi meno di quello che si muove.

                                                            Insomma, il CE sta per esaurirsi..e finito anche il mini-boom in Romania, dove molti installatori italiani stanno cercando di sbarcare il lunario aspettando le ultime limature di prezzo dei materiali..torneranno in Italia nel 2014 con proposte da 200 kw in scambio al Nord Italia con un TIR del 15% e 1 mega in RID senza incentivi al SUD con un Tir del 10%.

                                                            Ora..mi pare di capir che la resa media italiana per l'eolico è di 1600 kwh/kwp installato..ma qual'è la vita utile? e il costo al kwp per grande taglia? e il costo di manutenzione?
                                                            Mi pare di leggere di costi in discesa...ma non rischia di essere una tecnologia non competitiva in un Paese soleggiato come l'Italia? E in un clima di recessione e di reale parity per il FV , ci sarà modo per confermare incentivi per altre tecnologia? Oppure anche l'eolico può essere altrettanto competitivo?

                                                            E poi, mia curiosità..le ore di produzione eolica MEDIA ANNUA, si distribuiscono uniformemente sulle 24 ore oppure si concentrano piu in alcune ore? perche poi di notte ne abbiamo meno bisogno e costa meno..quindi non bisogna solo vedere il lato "costi" ma anche il lato "ricavi".. perchè il solare produce circa l'85% del tempo in F1 e F2 (che costano quasi uguali, anzi spesso F2 piu di F1)..l'eolico in teoria 57%..

                                                            Anzi..leggevo su Photon che in Germania stanno gia installando EST-OVEST invece di SUD pieno per avere doppio picco al mattino e al pomeriggio..per "allungare " la produzione su più ore e stabilizzarla..e i due picchi cadono dove ci son i picchi di prezzo, metà mattina e metà pomeriggio..invece che fra le 12 e le 14, dove costa gia meno. E installare in quel modo (in pratica due vele addossate fra loro) permette di mettere +30% di kw nel terreno e ridurre del 20% i costi dei supporti pannelli..in quanto le 2 vele si autosostengono fra loro come un tetto e il vento fà meno portanza).
                                                            Con la diminuzione/fine degli incentivi, penso che tali "pratiche" di rendere un pò piu "programmabile" le fonti "non programmabili" giocherà un ruolo fondamentale per decretare il successo o meno di una tecnologia, senza dover incentivare gli accumuli..e col solare mi pare ci sia una carta in più da giocare..
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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