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Qualificazione anenometrica di siti eolici

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  • Qualificazione anenometrica di siti eolici

    Buongiorno a tutti,

    La mia società, che solitamente si occupa di idroelettrico, ha ricevuto proposte per piccoli impianti eolici di potenza massima di 60 kW. Il tutto pare abbastanza interessante, sia per quanto riguarda l'investimento sia per quanto riguarda la serietà dei venditori in questione.
    Detto ciò, vorrei chiedere delucidazioni a voi, che sicuramente avete esperienza maggiore nel campo, per quanto riguarda uno studio di "Qualificazione anenometrica" che ci viene fornito per ogni sito in vendita, studio effettuato da una società a quanto pare molto quotata nell'ambiente (non faccio nomi non credo che si possa).
    Tale società dispone di diversi anemometri sparsi in tutta Italia, grazie ai quali costruisce proiezioni attendibili nel migliore dei casi anche del 100%, sbagliando con un margine di errore a detta loro del 10/15%.

    Secondo voi si tratta di studi attendibili?
    Grazie in anticipo per l'interessamento!

    J.
    Ultima modifica di JacoEO; 22-02-2013, 12:08.

  • #2
    Ciao JacoEO, mi piacerebbe ricevere in pvt, se possibile, il nome della società poichè anche il mio studio è alla ricerca di metodologie sperimentali di valutazione della producibilità eolica (ai fini micro e mini eolico).
    Ad oggi ho compiuto diversi studi, più o meno referenziati, sul problema dei modelli matematici (weibull in primis).
    Fermo restando che una seria e certificata campagna anemometrica sia la migliore stima possibile, le opportunità offerte dai modelli matematici sono sicuramente uno strumento economico e fattibile ... da prendere con le pinze! il problema è l'incertezza. Occhio che, come saprai, se il 10-15% di incertezza è sui valori di vento medio potrebbe essere tanto sulla incertezza di produciibilità (potenza proporzionale al cubo della velocità media). Vanno poi considerate per bene la distribuzione di frequenza, la disponibilità sito/rete etc., orografia e rugosità del sito, interfaccia del sito con la macchina/tecnologia ... tante e tante variabili. ma non ci arrendiamo!!!
    saluti
    michele

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    • #3
      Ciao micma80,
      Intanto grazie della risposta!
      Ti mando subito il link in pvt

      Immaginavo fosse una cosa del genere, purtroppo noi essendo specializzati sull'idro al momento abbiamo davvero poca esperienza nel campo, nonostante questo ci piacerebbe approfondire perché l'investimento pare davvero interessante.

      Ho fatto due calcoli in base a ciò che mi hai detto, in sostanza se ricevessi uno studio con un errore del 15% (peggiore dei casi), e nel primo anno di esercizio ci fosse un calo un calo di un altro 15% sull'intensità media del vento (peggiore dei casi?), il risultato sarebbe praticamente non fare produzione, o farne l'80% in meno circa. E corretto? Ovviamente a spanne.

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      • #4
        grazie a Te per la segnalazione!
        mi sembrano seri e ben strutturati ... il problema è sempre sulla distribuzione di vento a partire da dati statistici e storici "macro"... si propongono per campagne anemometriche, analisi, validazione e storicizzazione dei dati ... l'iter + corretto ma giustificabile solo per investimenti di un certo spessore. Non demordo voglio affinare la ricerca sui modelli matematici, vedremo cosa si ottiene e con quale incertezza.
        Per il Tuo discorso credo sia corretto, ma non so dirti se l'80% in meno sulla produzione è realistico a fronte di un 15+15 di calo sul vento medio ... non basta solo quel valore.
        Metti di avere 7 m/s di vm in partenza con una data distribuzione, etc. se poi invece hai 5 m/s ma con diversa distribuzione (es. k di Weibull diverso) a pari altre condizioni non puoi affermare che la produzione è scesa in proporzione 8 volte (2^3), e ti posso assicurare che le variabili in gioco sono almeno una decina (per semplificare...),
        saluti
        Michele

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        • #5
          Grazie ancora Michele,
          Ok ho capito il principio, è ovvio che per masticare bene la questione è necessario studiare e informarsi al meglio...
          Dieci variabili sono parecchie, sinceramente pensavo fosse un pochino più semplice rispetto all'idreo, evidentemente mi sbagliavo.

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          • #6
            Salve ragazzi,
            se possibile sarei interessato anche io a ricevere in privato i riferimenti all'azienda in questione.
            Vi ringrazio in anticipo!

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            • #7
              Ciao mikept,
              Ti scrivo subito.

              P.S.: Complimenti per l'avatar!

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              • #8
                Ciao, mi accodo alla richiesta !!!!
                Grazie

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                • #9
                  Link mandato!

                  Preciso che non ho idea attualmente della bontà della società in questione, mi è stata semplicemente segnalata da un venditore di impianti "chiavi in mano".

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                  • #10
                    potresti mandare il link anche a me?
                    ti ringrazio

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                    • #11
                      Arrivo.
                      E' diventato più una discussione di distribuzione di link più che di aiuto

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                      • #12
                        Ciao ragazzi, ho cercato di capirne il più possibile ... mesoscala/mesomappa, microscala/micrositing e reanalisi, interpolazioni varie ... incertezze, accuratezza, ma qualcuno che fornisca i dati di confronto o scostamento con rilievi reali, storici ??? la cosiddetta validazione del modello matematico!!! certo è che se i costi di una buona simulazione sono simili ad una campagna anemometrica seria resta il solo distacco temporale a fare la differenza. Idee e soluzioni in merito^???
                        saluti speranzosi
                        Michele

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                        • #13
                          ma infatti il modello matematico ha il vantaggio di evitare i lunghi tempi della reale misurazione anemometrica. per il discostamento essendo il vento una "funzione" molto variabile, da un anno all'altro ci sono, o possono essere, grandissime differenze.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da micma80 Visualizza il messaggio
                            Metti di avere 7 m/s di vm in partenza con una data distribuzione, etc. se poi invece hai 5 m/s ma con diversa distribuzione (es. k di Weibull diverso) a pari altre condizioni non puoi affermare che la produzione è scesa in proporzione 8 volte (2^3)
                            Michele
                            purtroppo nel passaggio da 7 m/sec a 5 la produzione peggiora molto di più che 8 volte, è per questo che ti hanno detto che se hai un 15% di errore a cui si somma un 15% di incertezza la produttività scende quasi a zero..

                            per fare il delta P tra 7 e 5 non devi fare (7-5)^3 che fa 8 ma bensì 7^3 - 5^3,

                            il risultato non lo scrivo, sia perchè è facile da calcolare, sia perchè fa accapponare la pelle
                            Nanakorobi Yaoki!

                            Commenta


                            • #15
                              A me non sembra così abnorme la differenza.... soprattutto se cambia la distribuzione e quindi il k di Weibull...

                              Faccio un esempio:
                              Scelgo una turbina a caso, comunque una di quelle che è risaputo lavorino bene alle basse velocità: Gaia Wind 11 KW
                              A parità di caratteristiche tecniche (palo da 18 mt) e del sito (temperatura media 20° e altezza del suolo 33 m s.l.m.), ho i seguenti dati di producibilità al simulwind 5:

                              Velocità media 7 m/s a 25 mt, K=1 -> ore equivalenti: 3146
                              Velocità media 5 m/s a 25 mt, K=1.5 -> ore equivalenti: 2604

                              Come si vede con un K diverso non c'è mica tutta questa differenza di produzione, di certo non otto volte inferiore!

                              Se invece uso per entrambe lo stesso K:

                              Velocità media 7 m/s a 25 mt, K=1,5 -> ore equivalenti: 3995

                              Che comunque non corrisponde ad otto volte il valore della produzione a 5 m/s (non è neanche il doppio).

                              Sbaglio io in qualcosa?

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Ibanez Visualizza il messaggio
                                ... per fare il delta P tra 7 e 5 non devi fare (7-5)^3 che fa 8 ma bensì 7^3 - 5^3,
                                Grazie per la chiarezza Ibanez, effettivamente ho scritto male
                                è risaputo che il delta si intende differenza dei cubi (come dalla relazione matematica di P f(v)),
                                infatti non è corretto affermare che la produzione scende 8 volte (2^3)... chiaramente molto di più e inoltre si deve tenere conto di altre numerose variabili che caratterizzano la formula. Al tutto va aggiunta la enorme variabilità temporale dei fenomeni fisici... una cinquina al lotto in pratica!!!


                                @ mikept ... non so se sbagli, al momento non posso verificare ma lo farò appena possibile, cmq non è poca la differenza che ottieni in termini di ore eq. ...

                                saluti
                                Michele

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da micma80 Visualizza il messaggio
                                  cmq non è poca la differenza che ottieni in termini di ore eq. ...
                                  Ovvio che non è poca... ma arrivare ad essere otto volte inferiore mi sembra esagerato! Poi potrei sbagliare...

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                                  • #18
                                    @mikept

                                    facendo finta che P=K x (vmed)^3 (K non è assolutamente costante in funzione di vmed e altre grandezze, inoltre il cp non è normalmente lineare... ma semplifichiamo per il concetto chiamando in causa la sola differenza dei cubi),
                                    nel passaggio da vmed = 7 m/s a 5m/s (i rispettivi cubi sono 343 e 125, stanno quindi nel rapporto di circa 3 volte)
                                    nel passaggio da vmed = 8 m/s a 6m/s (i rispettivi cubi sono 512 e 216, stanno quindi nel rapporto di circa 2 volte)
                                    nel passaggio da vmed = 6 m/s a 4m/s (i rispettivi cubi sono 216 e 64, stanno quindi nel rapporto di circa 3 volte)
                                    etc.
                                    poichè la funzione f=x^3 non è assolutamente lineare dipende da dove parti e dove arrivi (per i valori più frequenti nei nostri casi la differenza va da 2 a 3 volte).
                                    Tutto il resto di differenza non è di facile stima e dipende, come detto, da una decina di variabili.

                                    saluti
                                    Michele

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                                    • #19
                                      Ok, quindi già assumere una differenza di 2-3 volte la produzione è ben altra cosa che assumerla pari a 8 volte...

                                      Però non riesco a capire come mai, a parità di tutte le altre variabili (in particolare di K), il simulwid mi dà produzioni che discostano non di 2-3 volte nel passaggio da 5 a 7 m/s, ma meno...

                                      Sbaglio a considerare lo stesso K per entrambe le velocità medie?

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                                      • #20
                                        Ciao Jaco, puoi mandare il link anche a me?

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da mikept Visualizza il messaggio
                                          ... a parità di tutte le altre variabili (in particolare di K), ... Sbaglio a considerare lo stesso K per entrambe le velocità medie?
                                          Scusa mikept, in effetti ho dato a due concetti molto diversi lo stesso nome "K". nel mio esempio non è il fattore di forma di weibull (quello è relativo alla caratterizzazione del sito in esame) ma il k citato nel post riassume le altre grandezze che concorrono nella formula della potenza disponibile (area spazz, densità, etc.), che possono non essere costanti al variare della velocità istantanea. Infine se hai ricavato/stimato una certa distribuzione della frequenza di vento devi inserire quel fattore di forma k che ne viene fuori; non sbagli in merito a simulwind (fermo restando di avere inserito tutti i giusti parametri...non solo teorici),
                                          michele

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                                          • #22
                                            aiuto per impianto eolico 20kw

                                            Ciao a tutti,
                                            ho bisogno del vs. aiuto per fare una campagna anemometrica per verificare se un sito è idoneo dal punto di vista economico.
                                            Provengo dal mondo del FV per cui non ho nessuna esperienza in merito...leggo i forum di Energeticamente e ho preso qualche libro sull'eolico e cerco di capire!!
                                            Da quanto ho capito devo installare su un palo ad altezza pari a quella del mozzo (18 metri va bene credo) un sensore che misuri la velocità e la direzione del vento e campioni questi valori al massimo ogni 10 minuti. Leggendo gli interventi dei più "esperti" mi pare di capire che la velocità media giornaliera, mensile o annuale non sono molto significative ovvero è meglio avere 4 ore di raffiche sostenute che 24 ore di una brezza media per via della producibilità.
                                            Tornando alla strumentazione in internet ci sono una marea di offerte, nel mio caso cosa mi consigliate (meglio soluzioni stand-alone a batteria).
                                            Per il discorso dell'altezza di posa dei sensori se li monto un pò più bassi di 18 metri (quota del mozzo) posso poi con software calcolarmi il profilo di velocità per altezze superiori?

                                            Ciao e grazie per le risposte!!

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                                            • #23
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                                              C'è una semplice formula che può trovare su tutti i libri di settore dalla quale, conoscendo la velocità del vento ad una altezza h1, puoi risalire alla velocità del vento ad una altezza h2 con h2 diverso da h1.

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