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eolico asse verticale aiuto per maturità

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  • eolico asse verticale aiuto per maturità

    ciao a tutti sono nuovo in questo forum e spero di scrivere nel posto giusto.
    cominciamo mi serve aiuto per la tesina per l'esame di maturità ho trovato un modo per fare girare una turbina (elica di vite) tutto il giorno e probabilmente questa erogherà circa 1 o 2 kw e mi serviva sapere ora con cosa la devo collegare ad un alternatore o un brashless o ad un dinamo (non so nemmeno tanto bene la differenza "faccio meccanica) e se potete a che numero di giri potrebbero girare questi alternatori (ma poi serve anche un transistor)
    spero di essermi spiegato grazie

  • #2
    c'è nessuno che può aiutarmi

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    • #3
      Originariamente inviato da jasdeep Visualizza il messaggio
      ... ho trovato un modo per fare girare una turbina (elica di vite) tutto il giorno e probabilmente questa erogherà circa 1 o 2 kw ...
      Gli altri risponditori sono tutti occupati per cui il benvenuto nel Forum te lo do io.

      Complimenti per la tua turbina, uno o due chilowatt è buono. Come è fatta di preciso, e quanto è grande? Sono curioso di sapere il modo che hai trovato per farla girare.
      Cmq gli alternatori fanno anche diecimila giri, dipende da tante cose.

      Ciao.

      T

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      • #4
        Ciao in realtà non so quanto generi poi può variareLa mia idea è tutta teorica ma potrebbe funzionare se vuoi te la mostro però in chat privata cosi mi aiuti von questa tesina che sto impazzendo puoi aiutarmi??
        Ultima modifica di jasdeep; 09-06-2016, 19:31.

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        • #5
          Una regola Forum non vuole pubblicate mail private, vedi se puoi editare il tuo commento prima che te lo dica un moderatore.
          Veramente non mi vorrei coinvolgere molto profondamente, scrivimi un Messaggio Privato qui nel Forum se vuoi.

          T

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          • #6
            Ochei,
            ricevuto MP.
            Non sono interessato a continuare scambio privato, descrivi la tua idea qui sul Forum se vuoi.

            Saluti.


            T

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            • #7
              adesso metto una foto aspetta

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              • #8
                Metti anche una descrizione, magari un po' più articolata di quella che mi hai mandato in privato, così ne possiamo discutere liberamente, qui ci sono diversi appassionati delle turbine ad asse verticale e se gli attizza la fantasia credo non mancheranno di attenzionare il tuo sistema.

                Auguri.


                T

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                • #9
                  ecco una bozza non ho di meglio hhaahah spero ci capiate e cosi potrete aiutarmi
                  https://www.dropbox.com/s/sq1olglyo4hfb93/IMG_20160609_101421.jpg?dl=0
                  i
                  potizziamo che quella elica produca 500w o 1 kw con cosa la collego poi
                  ricapitolando:
                  turbina gira es 500w.........con una cinghia la collego ad una dinamo-brushless...........poi ci metto un inverter.........utilizzatore
                  a mi serve sapere il numero di giri del dinamo e il tipo per poter progettare la cinghia e poi mi serve sapere quanta corrente potrebbe produrre
                  spero di essermi spiegato
                  Ultima modifica di jasdeep; 09-06-2016, 09:49.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da jasdeep Visualizza il messaggio
                    ecco una bozza ...
                    Sinceri complimenti per l'idea! A parte l'eiettore, che mi sembra controproducente, il resto secondo me qualitativamente è sensato.

                    Però quantitativamente vedo dei problemi: per avere un kW i pozzi dovrebbero avere un diametro di molti metri ed essere profondi molte migliaia, a causa delle perdite di carico dovute alla lunghezza dei condotti.
                    Va poi calcolata la temperatura di esercizio a regime (temperatura che verrebbe raggiunta dopo anni di funzionamento: infatti, date la profondità dei pozzi, la superficie di scambio termico e la velocità di trasmissione del calore nel sottosuolo, per attivare la circolazione per convezione, bisognerebbe far funzionare la turbina come estrattore, fornendole energia, il modo da raffreddare le pareti del pozzo discendente e di riscaldare quelle del pozzo ascendente, altrimenti il termo-sifone non si instaura) la potenza estraibile è limitata verso l'alto proprio da questo fattore.

                    Spero che qualchun altro voglia intervenire, perché i problemi sono interessanti, purtroppo se la tesina è urgente si può fare in tempo solo ad elencare i vari pro e contro di questa idea, in quanto i calcoli sono complessi -almeno per me- e richiedono premesse in gran parte opinabili che andrebbero giustificate caso per caso, oltre che una base comune sui fondamentali, che io ne so due o tre soli, uno dei quali è che l'energia si conserva, e quindi ti chiedo ragioni rispettose di questo principio per disegnare l' eiettore.

                    Forse potresti limitare la tua tesina allo studio del funzionamento dell' eiettore rispetto ad un condotto cilindrico, o ad un condotto fatto a tromba, ma non ho idea del livello di approfondimento richiesto, che io daltronde sono solo alle basi elementari.

                    Una cosa che secondo me ti aiuterebbe nello scrivere, sarebbe di stare attento alle maiuscole dove richieste; a me a scuola se non le mettevo mi tiravano il quaderno in faccia, per cui quando vedo qualcosa scritto senza le maiuscole di prammatica, mi viene lo stesso istinto, meno male che ho la pazienza di Giobbe e riesco a sopraffarlo.

                    Un' altra cosa che a noi ci salvava dal lancio di quaderni era scrivere le unità di misura secondo le Regole del Sistema Internazionale. Sono su Wikipedia, sono semplici, perché non applicarle? vedere scritture difformi mi altera l'equilibrio ormonale, anche se faccio del mio meglio affinché nessuno se ne accorga.

                    Rinnovo il mio compiacimento per l'idea, ma la quantificazione sarà un grosso problema, specialmente punto di vista economico/tecnico, dato che mi pare di poter prevedere che scavare pozzi tali sia al limite delle capacità tecnologiche, anche perché per raggiungere un EROEI superiore a 1 con questo sistema così a sensazione mi sa che ci vogliono pozzi enormi e profondissimi, per potenze di targa di gigawatt, se mai è raggiungibile.

                    T

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                    • #11
                      Grazie per la tua risposta vedo che oramai mi rispondi solo tu e per questo ti ringrazio.
                      Bhe la tesina la porto come una cosa teorica non realizzata come una cosa ipotetica poi faccio la quinta di un itis non ho ancora certe competenze specialmente nel campo elettrico (sono un meccanico).
                      secondo te è una buona idea??
                      Basta che mi aiutate con i dubbi che ho citato nei messaggi che ho scritto sopra

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                      • #12
                        Secondo me è un'idea che non confligge con quello che mi pare di sapere; come ho cercato di spiegarti la difficoltà la vedo proprio nella quantificazione dei vari parametri, e se tu sei al punto di progettare la cinghia sei già molto oltre a quanto aiuto ti posso dare io.

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                        • #13
                          Ok dai provo ad inventarmi qualcosa poi ti faccio risapere tra qualche giorno intanto aspetto che anche qualcun altro scriva qualcosa.
                          Grazie per il tuo aiuto a presto
                          ciao

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                          • #14
                            Per ottenere potenze nell'ordine di kilowatt (al netto dei consumi parassiti), servirebbe un pozzo a media entalpia (>100°C) e un fluido di scambio certamente liquido. Integrando con un ciclo rankine è sufficiente anche una temperatura inferiore, ma 15° di differenza iniziale sono troppo pochi. (Inoltre andrebbe quantificata la producibilità della location con specifiche analisi geologiche, per avere dati precisi).
                            Utilizzando aria, per generare una convezione tale da cui ricavare quelle potenze, sarebbe necessario un vulcano attivo sotto un gigantesco convogliatore a tromba.

                            La butto li: Dato che lo scopo non è produrre per concorrere sul mercato, non converrebbe qualcosa di più pratico e meno impegnativo eventualmente da realizzare? (ad esempio un progettino di un motore ad aria calda, magari alimentato col solare).
                            Ultima modifica di max001; 09-06-2016, 15:47.

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                            • #15
                              il file drop non è disponibile
                              che dimensioni ha la turbina?
                              FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                              FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                              FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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                              • #16
                                Originariamente inviato da max001 Visualizza il messaggio
                                Per ottenere potenze nell'ordine di kilowatt ... servirebbe un ... fluido di scambio certamente liquido.
                                ...
                                Utilizzando aria, per generare una convezione tale da cui ricavare quelle potenze, sarebbe necessario un vulcano attivo sotto un gigantesco convogliatore a tromba ...
                                Sì però l'idea era proprio ad aria, a liquido ci avevo già pensato io tempo fa, si faceva scoppiare una bomba atomica diversi chilometri sottoterra, così il calore restava lì e lo si poteva tirare su a termosifone, naturalmente poi ci volevano degli scambiatori di calore giganteschi, anche perché andavano foderati di piombo per via delle radiazioni, e così ho preferito lasciar perdere.


                                junp, il file te lo descrivo io: è un disegno, un condotto a forma di U, profondo abbastanza da arrivare dove la roccia è molto calda; alla estremità di un ramo della U c'è un tratto rastremato -chiamato eiettore, da giustificare cosa deve fare- che, grazie al fatto che l'aria fredda scende giù per un ramo della U, nel tratto orizzontale si scalda con il calore tellurico, e poi risale dall'altro condotto, convoglia la corrente di aria calda verso una turbina eolica normale, solo che è impiantata con l'asse in verticale; tutto qua.

                                jasdeep dice "asse verticale", in effetti l'asse fisicamente è verticale ma la macchina riceve il vento in direzione parallela al suo asse, quindi questo punto non è chiaro; siccome questo sistema dovrebbe produrre qualche chilowatt, le dimensioni sono da adattare a questa specifica, e con max001 siamo già arrivati che ci vuole un vulcano.

                                Spero che jasdeep digerisca senza effetti avversi tutto questo scibile.

                                T
                                Ultima modifica di Tordesillas; 10-06-2016, 21:54.

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                                • #17
                                  Hahah signoriNon vi preoccupate non me la prendo poi a jump gli ho già mandato quello schizzo se può essere definito tale.Aspetto una sua risposta su cosa ne pensi lui

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                                  • #18
                                    Ah poi mi è venuta un'altra folle idea se voleve vela dico ma non so se devo aprire un'altra discussione o metterla qui perché non centra con questo sistema.Nel senso uso sempre delle turbine ma il procedimento per farle girare è diverso

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                                    • #19
                                      Visto lo schema
                                      La turbina come detto non è una asse verticale... Anzi a essere preciso non è neanche una turbina eolica, mica sfrutta il vento ma una corrente d'aria...
                                      Corrente che non so come si genera, visto un tubo a u in un corpo caldo non genera alcun modo convettivo (come fa a scendere l'aria fredda in un condotto sempre più caldo?)
                                      Inoltre l'aria scaldata perde in densità, e quindi potenza... A sto punto meglio trovare un geyser

                                      inviato dal mio LG G4
                                      FV1 6,11 kwP su tettoia in lamellare, 45°Sud-Est, 11° tilt;26 S-Energy PA8-235,SOLAREDGE SE-6000 21/04/11
                                      FV2 2,94 kwP su tetto piano, 55° Sud-Ovest, 20° tilt, 12 CNPV 245P REC, P.one 3.0 OUTD-IT-TL 29/06/12
                                      FV3 19,60 kwP su tetto piano, 50° Sud-Est, 12° tilt, 80 CNPV 245P REC, Delta Solivia 20.0TL 26/06/12

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                                      • #20
                                        Il mio dubbio più grosso prima ancora di tutto è come viene catturato il vento da un buco perfettamente a filo con il terreno circostante senza alcuna struttura che lo intercetti. Poi a seguire altri dubbi.

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da junp Visualizza il messaggio
                                          ... un tubo a u in un corpo caldo non genera alcun modo convettivo (come fa a scendere l'aria fredda in un condotto sempre più caldo?)
                                          A questo problema l'ho risolto io nel post 10, per attivare la circolazione per convezione, bisognerebbe far funzionare la turbina come estrattore, fornendole energia, il modo da raffreddare le pareti del pozzo discendente e di riscaldare quelle del pozzo ascendente, altrimenti il termo-sifone non si instaura); penso che così facendo dopo alcune decine di anni la colonna discendente si sarà raffreddata abbastanza da permettere l'instaurarsi del termo-sifone, a quel punto la turbina può iniziare a funzionare da generatore; l'energia prodotta nei primi trecento anni fa il pari di quella spesa per, diciamo, la attivazione del termo-sifone; l'energia prodotta nei tremila anni successivi pareggia quella spesa per la costruzione dell'impianto, e il resto è gratis!

                                          Gradualmente in qualche centinaio di anni si raggiunge l'equilibrio tra calore proveniente dal Centro della Terra e calore asportato dal sistema, il quale sistema finalmente potrà funzionare a regime costante finché non crolla o si allaga un tratto della galleria, che sarà profonda decine di chilometri e, supposta cilindrica, avrà il diametro di (molte?) decine di metri, salvo il vero, del che bisognerebbe un piano di smaltimento del chilometro cubo di detriti di risulta dallo scavo ...


                                          Inoltre l'aria scaldata perde in densità, e quindi potenza...
                                          perde densità ma acquista velocità, forse vanno a pari?
                                          Se il problema è tutto qui la turbina si potrebbe mettere sul buco di entrata invece che su quello di uscita, così non fa da tappo e non crea contropressione. Purtroppo però secondo me messa così crea controdepressione, ma lasciamo in bilico questo punto, bisogna prima capire se è più efficiente far girare l'elica con un fluido più denso ma più lento, oppure farla girare con un fluido meno denso ma più veloce. Io penserei la prima che ho detto: meglio più denso e più lento. Ma l'importante accertare è che il sifone si inneschi, se non funge quello non funge niente, meglio risolvere il problema per via teorica, prima di mettersi a scavare.


                                          rinnovenergia ha un dubbio:
                                          come viene catturato il vento da un buco perfettamente a filo con il terreno circostante senza alcuna struttura che lo intercetti


                                          Penso che se il modello termo-sifone è realistico, l'aria fredda dovrebbe essere semplicemente aspirata nel buco nel terreno (cioè nel pozzo discendente) grazie al tiraggio che si crea nel pozzo ascendente, perché il pozzo discendente come ho ricordato qui sopra lo abbiamo raffreddato nel post 10 facendo circolare aria aspirandola alla bocca del pozzo discend. e buttandola fuori dal pozzo ascendente facendo girare l'elica con energia esterna, finché il pozzo disc. non si è raffreddato abbasta che è pieno di aria fredda che vuole scendere, mentre quello ascendente è pieno di aria calda che vuole salire, a questo punto secondo me dovrebbe funzionare autonomamente.
                                          A parte il rendimento infimo i costi inenarrabili le dimensioni senza senso e tutto il resto, dico.

                                          Saluti.


                                          T

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