Maur-o come ti ho detto non hai fatto altro che mettere la doppia superficie di area spazzata su un unico rotore , la cosa buona se è fattibile che potrai avere cut-più basso però con elevata ventosità arriverai prima al cut-off , se la cosa funziona in zone a bassa ventosità sarebbe ottimo
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generatore di energia a due rotori
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Forse non mi sono spiegato bene.
I due motorini cc spingono un generatore (che è un motorino) a due rotori (senza statore) uno in senso orario e l'altro contrario.
Se fornisco energia diciamo volt 4.5 ad entrambi, quindi misuro l'energia del generatore a due rotori e rilevo circa i 9 volt.
ciao
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Maur-o ok continua a provare e tienici aggiornati come ti ho detto l'idea è buona devi solo sviluppare un modello da 1kw di potenza nominale e vedere le rese per ogni velocità del vento se riesci a generare energia sotto i 2 m/s e arrivare alla massima produzione entro i 6/7 m/s brevetta il tutto.
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La massima energia che puoi ricavare è quella che investe l'area delle pale. E non puoi sfruttarla tutta, ma solo quella che il vento può cedere senza avere valori di pressione impossibili a valle. Quindi, al massimo si può arrivare al 59%, in qualunque caso e con qualunque tipo di rotore.
Dipende dal vento e dalle leggi fisiche, non dal tipo, dalla forma o dal sistema del rotore.
Quanto ai 4,5 / 9 volt, è ovvio che se li metti in serie la tensione raddoppia! Ma l'energia no... è esattamente la stessa di un rotore unico di area uguale alla somma dei due.
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livin, scusami ma provo a tradurre con un esempio (dati non reali):
L'energia contenuta dal vento ad una velocità di 2ms in una area spazzata di 1mq è di 100Wh.
La massima energia recuperabile secondo la legge di Benz è del 59,3%.
Qualunque soluzione adotti, l'energia totale è quella e la percentuale di resa teorica massima è quella.
Ciò che puoi realizzare è ottimizzare i profili di captazione per una determinata velocità del vento.
Puoi agire sui cinematismi adeguando il moltiplicatore al tipo di rotore utilizzato ed in base alle velocità anemometriche previste nell'area di posa (atlante eolico).
Ma se un determinato profilo funziona bene a 2ms, non è detto che funzioni altrettanto bene a 3ms a causa delle turbolenze che lo stesso profilo genera, e così via a velocità superiori.
Quello che si tenta di realizzare è un profilo ottimizzato per una determinata velocità del vento.
Tipicamente si tende ad ottimizzarlo in base all'atlante eolico di posa, in cui sai che la velocità prevalente media è di X ms
Quindi si tende ad ottimizzare i profili per una velocità tra i 12 ed i 14ms ove l'energia potenzialmente prelevabile raggiunge il suo picco in sicurezza.
Concludendo, anche se fai girare con vento molto debole un generatore (2ms) l'energia contenuta è risibile, hai costruito una 'girandola tecnologica' e basta.Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules
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Sono d'accordo con te, Elisabetta... solo che ho l'impressione che siamo troppo avanti: ci sono errori di base, come il considerare il raddoppio della tesione dovuta alla messa in serie dei generatori come raddoppio di energia, il definire il funzionamento come lo scontro di due masse d'aria e quindi un raddoppio dell'energia cinetica... invece di considerare l'energia del vento.
A mio parere, prima di parlare di ottimizzazione, di turbolenze o di profili bisogna correggere gli errori di base. Altrimenti, siamo alla free energy.
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Chiedo scusa. forse siamo arrivati alla conclusione.
i 4.5 volt non sono collegati in serie, è ovvio che se li metto in serie la tensione raddoppia. una pila da 4.5 volt alimenta un motore (rotore) in senso orario mentre l'altra pila alimenta l'altro rotore.
Il generatore riceve una rotazione doppia e contraria ed è da quest'ultimo che prelevo la tensione.
Mi sono spiegato? Forse è meglio che ti manti la fotografia del prototipo da tavolo?
Ciao e grazie ancora, ho bisogno della tua competenza.
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Leggere la discussione, prego...
Originariamente inviato da maur-o Visualizza il messaggiopiccolo prototipo da banco, azionato a due motorini al posto dei rotori.
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livingreen, ecco lo schema che mi hai chiesto.
Il motorino di destra è alimentato da una pila da 4,5volt, ma al fine della dimostrazione non devi tenere conto dei motorini che sostituiscono i rotori eolici, anche quello di sinistra è alimentato da una pila uguale.
Se faccio ruotare solamente un rotore del generatore, ottengo 3volt sia quello di destra o di sinistra, ma se li alimento entrambi ovviamente in senso contrario, dal generatore ottengo 6volt.
Questo dimostra che la contro rotazione produce di più.
Fammi sapere
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Ti anticipo, adesso mi dirai che se alimento un solo motorino con 9volt ottengo lo stesso i 6volt dal generatore. Ok.
Ma se una turbina eolica è adattata al massimo della potenza del generatore, la doppia turbina può entrare in funzione quando il vento cala di intensità.
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Ciao Mauro. La prima curiosità (perciò ho chiesto lo schema) è che pur trafficando coi motori da quando mi ricordo, non ho mai visto un sistema simile a questo generatore, con due rotori, senza statore e con i poli sugli alberi del generatore... di che si tratta?
Poi, si continua a ragionare in volt... e non in energia. La tensione raddoppia ovviamente, visto che raddoppia il numero dei giri relativi... Dovresti invece ragionare sul fatto che fornire 1 watt da una parte e 1 watt dall'altra è equivalente a fornire 2 watt da una parte sola.
Quanto all'adattamento della turbina eolica, che è quel che hanno descritto gli altri utenti, il problema è altrettanto grave. Se non consideri il profilo aerodinamico delle pale (e finora non ne hai parlato), e quindi la potenza ricevuta dal vento alle varie velocità di rotazione, che è la sola cosa importante, di che "ottimizzazione per la massima velocità" stai parlando?
Tralascio per ora il prototipo realizzato in stile girandola e non col passaggio d'aria fra prima e seconda girante in stile savonius, per fare esperimenti va bene pure quello, ma prima o poi dovrai fare i conti col fatto che l'ottimizzazione si fa sulle pale, perchè sono loro a ricevere energia dal vento. Che poi a valle delle pale ci sia un moltiplicatore di giri meccanico (come fanno in tanti) o elettrico (come il tuo), non fa alcuna differenza: l'energia raccolta non sarà mai moltiplicata da un sistema a valle.
Ricorda che non ha nessuna importanza che il generatore faccia un giro al minuto o diecimila, l'energia rimane quella.
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Originariamente inviato da maur-o Visualizza il messaggioSe faccio ruotare solamente un rotore del generatore, ottengo 3volt sia quello di destra o di sinistra, ma se li alimento entrambi ovviamente in senso contrario, dal generatore ottengo 6volt.
Questo dimostra che la contro rotazione produce di più.
In Ogni caso non ottieni più energia di quella che hai fornito con la tua pila , anzi di meno .
Se ottenessi più energia hai violato un principio della termodinamica ed hai ottenuto energia gratis . Lo faremmo tutti alla faccia dell'ENEL .
No vi è bisogno di utilizzare delle pale eoliche controrotanti , puoi usare una pala sola e fare un meccanismo controrotante ed ottieni lo stesso risultato .
Quel tipo di pale poi lasciale perdere non sono efficienti .Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "
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Ciao maur-o come vedi gli esperti hanno dato il loro parere e da non esperto ho lasciato agli altri le spiegazioni tecniche in quanto il mio interesse era solo nella ricerca del generatore migliore e nel tuo caso sembrava un lampo di genio dopo ho cominciato a far conti con legge di betz ,area spazzata e il resto lo sai , ho visto molti generatori artigianali anche improvvisati ma alla fine quello che conta è la curva di potenza infatti molte verticali girano anche 1 m/s , ho trovato verticali anche 0,5 m/s ma se dopo iniziano a produrre come le orizzontali a 3/ 3,5 m/s allora non ha senso
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Ho spiegato che i motorini sostituiscono i rotori eolici, e che ho proposto come dimostrazione. non bisogna tenere conto delle pile che li alimentano
Ho solo dimostrato che se un generatore a due rotori (senza statore) riceve più energia dal vento può essere più competitivo di quello classico.
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