Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • In effetti, i conti sono un po' strani - ma vorrei davvero vederlo volare un aquilone da 230 metri quadri...
    Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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    • Riprendendo il mio pdf di qualche anno fa.... usando parametri ragionevoli siamo su 15kW/m2.
      il MW/m2 è raggiungevole teoricamente, se il Kite si muove nel suo moto ad 8 a 500km/h e sui cavi si hanno tensioni di diverse centinaia di tonnellate. (nei calcoli non avevo considerato il peso dei cavi...).
      Nella mia modesta opinione, se sono bravi da quel kite possono ottenere nel migliore di casi 1 massimo 2 megawatt. vedremo...

      Rimango dell'idea che un impianto di studio minimale funzionante per tempi lunghi (o almeno in grado di effettuare in automatico una sequenza di cicli di avvolgimento e rilascio) capace di fornire anche pochi Kw di picco sarebbe stato un passaggio di studio e validazione delprogetto necessario prima di cercare di fare cose stragalattiche.
      Certo che la foto di questa vela attira piu' facilmente qualche investitore sprovveduto....
      Ultima modifica di egabriele; 08-09-2014, 11:28. Motivo: centinaia e non migliaia di tonnellate.

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      • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
        (...)il MW/m2 è raggiungevole teoricamente, se il Kite si muove nel suo moto ad 8 a 500km/h e sui cavi si hanno tensioni di diverse centinaia di tonnellate. (nei calcoli non avevo considerato il peso dei cavi...).
        Nella mia modesta opinione, se sono bravi da quel kite possono ottenere nel migliore di casi 1 massimo 2 megawatt. vedremo...
        1MW/m2, se 500km/h e centinaia di tonnellate. Ma certo, si fa tutti i giorni dell'anno...
        Vedremo, come dici tu: non manca molto alla fine del 2014. O la data è stata ulteriormente spostata?
        Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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        • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
          il MW/m2 è raggiungevole teoricamente, se il Kite si muove nel suo moto ad 8 a 500km/h e sui cavi si hanno tensioni di diverse centinaia di tonnellate.
          Numeri allucinanti...

          (nei calcoli non avevo considerato il peso dei cavi...).
          Hai fatto bene! Perché, presi per buoni i tuoi dati, i cavi peserebbero ~1000 t: poca roba...

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          • Scusate,
            che secondo me il Kitegen è una ciofeca penso si sia capito; siccome quando sono in me mi sento in obbligo di circostanziare quello che scrivo -a parte che posso aver capito male e quindi più circostanzio e meno mi spiego- questa del MW/m2 mi giunge nuova.

            Io già strabiliavo ai 20 kW/m2

            hhhruumpf

            starei per dire millantati, ma siccome non voglio provocare, dirò

            hhrrumpf

            dirò, diciamo, calcolati, previsti, stimati, immaginati, sognati, comunque rappresentati sul cartone animato Kitegen

            e cioè 3 MW

            (scusate, digressione: ci fosse scritto da qualche parte che si tratta di 3 MW elettrici con caratteristiche rete-compatibili, continui per molte migliaia di ore/anno! No, non si trova scritto, ci si arriva solo per tortuosi percorsi logici tra dichiarazioni contrastanti, per esclusioni e assonanze, molto furbo lo schema: mai dire tutto, mai dirlo chiaro)

            forniti da una vela, ala, kite, quel che l'è di 150 metri quadrati.

            Quindi,
            col mio ragionamento elementare
            con le approssimazioni dovute al rapporto area/perimetro che varia al variare, appunto, dell' area
            se un apparecchio caratterizzato dalla sua area, essendo questa area 150 m2, fornisce tre megawatt, proporzionalmente un kite di un metro quadrato fornirà 20 kW.

            Sinceramente, il megawatt/metroquadrato che dice egabriele non lo vedo.

            Anche le mille tonnellate di funi che dice BesselKn mi sembra tanto, quali sono i fattori in base ai quali esprimi questa stima, BesselKn?

            Ribadisco, non voglio certo difendere il Kitegen dalle critiche, ma questi numeri non li avevo mai visti prima.

            Approfitterei dell' attenzione di egabriele e BesselKn, e di fatto ne approfitto, per chiedere loro quanto pensano che possa essere la potenza necessaria a far planare un kitesurf.

            Il perché di questa domanda è subito chiarito: secondo la leggenda, l' Ing. Ippolito avrebbe concepito l' idea di estrarre potenza dal vento mediante un kite proprio osservando i kitesurfer compiere le loro evoluzioni.
            Siccome una dimensione tipica dei kite da kitesurf è intorno ai dieci metri quadrati, e siccome secondo me due chilowatt sono sufficienti a spingere le kiteboard alle velocità che raggiungono, ne risulterebbe che proporzionalmente si estrarrebbe dal vento una potenza di 0,2 chilowatt/metroquadrato di vela.

            Vorrei sapere se secondo loro -e secondo chiunque altro legge, ovviamente- tutta questa mia elucubrazione è corretta.
            Se è corretta, l' intuizione di base dell' Ing. Ippolito è anche essa corretta qualitativamente, ma fuori scala.


            AM

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            • 1000 t sembrano proprio tante - forse era un'iperbole. Per quanto, BesselKn sa contare molto bene: vediamo che ci dice...
              Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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              • Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
                Anche le mille tonnellate di funi che dice BesselKn mi sembra tanto, quali sono i fattori in base ai quali esprimi questa stima, BesselKn?
                Be', confesso che ho fatto due conti rozzometrici solo per il gusto di amplificare i dati burleschi di Egabriele...
                Ad ogni modo, lui dice che i cavi devono sopportare tensioni di "diverse centinaia di t", facciamo 500 t. L'acciaio ha una tensione di snervamento di ~500 MPa, da cui una sezione del cavo di ~100 cm^2. Un cavo è lungo anche addirittura 10 km, che per la densità dell'acciaio (7,85 g/cm^3) fanno ~800 t.
                Metti un po' di margine (non vorrai mica rischiare in sicurezza e lavorare al limite plastico, eh?), così diciamo 1000 t.
                Ah, ops!, ma i cavi sono 2? Allora facciamo 2000 t di cavi, che problema c'è? :-)

                Per l'altra domanda, mi prendo più tempo...
                Ciao!

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                • ...lol! Ecco quel che succede a (fare finta di) prendere sul serio i numeri di chi crede funzioni: facendo le giuste proporzioni, si arriva sulla luna con un salto... (metafora, mica calcolo, eh?!)
                  Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                  • Forse mille tonnellate le avevo calcolate io più sopra, non so più, ora che ci penso forse avevo detto centomila tonnellate ma magari mi sbagliavo con i newton, dovrei ricalcolare tutto ora mi fa fatica tanto ci sarà occasione di tornarci sopra.

                    No, qui volevo fare un mea culpa perché non mi ero accorto di un documento importantissimo del Fisico della Materia Giancarlo Abbate, Consulente Scientifico di Kitegen (http://www.imille.org/2012/12/leroei...co-mondiale/):

                    "...l’EROEI degli impianti di energia eolica in Italia è valutato intorno a 20.
                    ...
                    All’idea originaria sono seguiti 10 anni di ricerche scientifiche e tecnologiche, culminati con la realizzazione di alcuni prototipi industriali, funzionanti da oltre un anno, che producono effettivamente energia a piccola scala (circa 0,5-1 MW). L’EROEI ottenibile con questa tecnologia è stimato in circa 30 volte quello dell’eolico tradizionale (torri eoliche), cioè comparabile con quello del petrolio all’inizio del ‘900 ...".

                    Dal che, un penserebbe che Kitegen ha ERoEI 600 (seicento, punto esclamativo ! ); sennonché, dicono le leggende,
                    (http://www.kitegen.com/press/2010/20...ore - nova.pdf)
                    il petrolio affiorante aveva ERoEI circa cento, quindi che fo, fo come l' asino di Buridano oscillo tra acqua e fieno e nel frattempo muoio di fame e di sete, oppure sto sulla pista battuta e dico che ERoEI seicento è (automoderazione) fuori dal mondo?

                    Domande di un iscritt a una mail list che si occupa di nuove tecnologie energetiche:
                    1- è stato calcolato il Coeff Eff Aero di Power Wing?
                    2- se no, perché?
                    3- verrà reso pubblico?
                    4- se si, quando?
                    5- se no.perché?

                    risposte (testuali):

                    - moto di repulsione
                    - mi autosospendo a oltranza
                    - provocazione e stupidità
                    - fastidio insopportabile
                    - basta la presenza per insultare tutta la lista.

                    Più altre piacevolezze.

                    -------------------
                    ------------------
                    Aggiungo, per BesselKn se vuol fare i conti, che non userebbero acciaio ma dyneema o quel che l' è, che a parità di peso tiene più dell' acciaio. Ovviamente la sezione aumenta, e con essa la resistenza aerodinamica ... infatti l' Inventore e la sua troupe stanno pensando a funi sagomate in forma aerodinamica, per cui pulegge speciali brevettate, eccetera.
                    Ma non provare a parlargli di flutter perché ti mangiano vivo.





                    -
                    Ultima modifica di Al Mizar; 08-09-2014, 22:09.

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                    • Ricordo vagamente pure un accenno al kevlar - con anima d'acciaio. Ma stante l'assurdo del concetto di guaina esterna per evitare strappi al cavo interno (che comunque ha da torcersi e non poco), avevo pensato che fosse stato citato solo per sfruttare la celebrità del nome in q uel periodo. Di fatto mi pare non se ne dica più niente - o no?...
                      Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                      • Secondo me Cimpy ti sbagli con qualche altro sistema, tipo quelli detti credo "flygen" che hanno i generatori a bordo e devono inviare energia a terra mediante un conduttore.
                        Forse ne hai letto ultimamente a proposito di un dirigibile a forma di tubo con dentro due eliche controrotanti.
                        Le funi in kevlar spesso sono nude, quando hanno la guaina essa è di un altro materiale, serve a proteggere l' anima e partecipa poco alla trazione.
                        Il cavo -conduttore o meno, guaina o meno- secondo me deve torcersi pochissimo, normalmente mezzo giro su tutta la lunghezza, forse in casi particolari un giro o due; anche se gli aquiloni a due funi è possibile farli girare diverse volte, anche una decina, nello stesso senso perdendo poca manovrabilità, è una condizione da evitare perché non è bene che le funi sfreghino una sull' altra, specie sotto un carico di ... ultimamente Ippolito diceva se non sbaglio 500 kN divisi fra le due funi.
                        A me questo valore non torna, è un po' lungo da spiegare il perché ma ci provo.

                        Allora,
                        dice che il kitegen deve esportare 3 MW elettrici a caratteristiche di rete per molte migliaia di ore/anno.
                        La fase passiva è superata grazie a un banco di supercondensatori, che dovrebbero fornire corrente alla rete e nello stesso tempo ai motori per riportare la vela al punto di inizio del ciclo.
                        Le sole esperienze di più cicli consecutivi a mia conoscenza sono quelle del Prof. Milanese, nelle quali la fase di rientro durava circa un terzo del ciclo totale -non ho info sul consumo di energia per il rientro.
                        Mettiamo che ottimizzando si possa fare che il rientro duri un quinto del ciclo:
                        la potenza elettrica che i generatori dovranno inviare continuamente ai condensatori sarà oltre 3,7 MW.
                        (tralascio la quota di energia impiegata per il rientro, che secondo le fonti può essere tra il cinque e il venti percento di quella prodotta durante la fase attiva).

                        Assumo come rendimento totale della trasformazione dell' energia da cinetica del vento a elettrica rete- compatibile al contatore il valore 50 % (se sembra irrealistico, prego correggere, magari argomentando); pertanto le funi dovranno trasmettere almeno 7 MW.
                        Ippolito più volte dichiara che la velocità di uscita delle funi è intorno ai 4 m/s.
                        Perciò, se è giusto che una forza di un newton applicata per un secondo per un metro equivale alla potenza di un watt,
                        calcolo che la forza totale sulle funi sarà circa 175 tonnellate.
                        Se ci vogliamo mettere un minimo di fattore di sicurezza, diciamo due, siamo a oltre trecento tonnellate.

                        A questo punto, per calcolare il diametro delle funi, bisogna considerare che Ippolito riporta che un breve tratto di una delle due funi, vicino al kite, è di diametro inferiore, allo scopo di avere un punto di rottura prestabilito: una specie di "fusibile" come lo chiama lui che salvaguardi l' integrità del kite; pertanto le funi principali dovranno essere di diametro maggiore del tratto "fusibile". Quanto maggiore? Mah! Diciamo che ogni fune deve poter tenere un duecento tonnellate.
                        Questo restando nell' ambito della potenza continua di targa; immagino che sarà calcolata anche una potenza di picco, che per essere gestita avrà bisogno di funi ancor più grosse, direi che non sarebbero eccessive funi in grado di tenere un duecentocinquanta tonnellate ciascuna.

                        Bisogna ora aggiungere che le funi sono sottoposte a un lavoro gravoso: rapide variazioni di carico da zero a duecento tonnellate, continui avvolgimenti su tamburi e pulegge. Tanto è importante l' avvolgimento sotto sforzo, che la macchina è stata costruita in modo che le funi debbano curvare sempre nella stessa direzione.
                        Quindi non potranno essere fatte lavorare a lungo vicino al carico di rottura; si potranno forse utilizzare a un quinto, o meno, del carico di rottura.
                        Questo porta a dire che le funi dovranno essere in grado di tenere ciascuna circa mille tonnellate.

                        Duuunque, mille tonnellate sono un milione di chili che sono circa dieci milioni di newton, 10 MN, a confronto con quanto detto da Ippolito, 500 kN ossia 0,5 MN.
                        Ovviamente lui è ingegnere e io giullare, mi sarò sbagliato da qualche parte.

                        Resta da calcolare il diametro di funi del genere, se esistono, e da esso la resistenza aerodinamica e il peso di codeste funi.


                        AM

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                        • In effetti, riguardando vedo che hanno detto "vela in kevlar" o "antenne in kevlar" (poi per la vela han detto che il DYNEEMA è pure meglio). Cavi in guaina di Kevlar lo ha detto tal Cilindraso Leveraggi da Oca Sapiens, ma magari si riferiva ad altro.

                          Gira e rigira, ci si arriva davvero a dire che -se i numeri proposti da Ippolito e soci fossero corretti - i cavi dovrebbero tenere 1000 t... (!)
                          Ultima modifica di Cimpy; 09-09-2014, 10:41.
                          Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                          • Come dicevo, le funi dovrebbero essere in grado -in un paese normale- di tenere circa 1 GN, ma non dovrebbero mai essere sottoposte a tale forza, il carico normale dovrebbe essere intorno alle cento tonnellate solamente per fune.

                            Ora, ci vorrebbe un ingegnere del ramo giusto per dare un' occhiata anche a stem e cupola.

                            Allora,
                            dice Ippolito che lo stem è indispensabile perché, funzionando come una canna da pesca dovrebbe, flettendosi, dare quattro o cinque metri di "ricchezza di fune", come la chiama lui, che dovrebbero dare il tempo al software (che ancora non esiste) di ricalcolare e attuare durante le raffiche.
                            Cosa dovrebbe fare l' ingegnere, dovrebbe
                            - valutare se ciò è verosimile
                            - valutare la tenuta di cupola e braccio, e della radice del braccio.

                            Verosimile: manco un po'. Quelli di Delft, svizzeri, tedeschi, il braccio non ce l' hanno e volano più a lungo del K.gen.
                            Poi, la canna è lunga 25 metri, quella montata adesso dicono che è in alluminio con interno a nido d' ape;
                            per dare 5 metri di lasco che curva deve fare? Ovviamente si stronca molto prima.

                            Inoltre, questa curva così accentuata dovrebbe formarsi quando la forza di entrambe le funi insieme approssima le duecento tonnellate; la cupola, che è piena di celle di carico per monitorarne le deformazioni per informarne il software onde esso agisca di conseguenza, funzionerebbe secondo Ippolito come una molla a tazza, appare plausibile che funzioni così ma non mi appare adeguata nelle dimensioni: basta sapere (si vede dalle foto) che da questa molla a tazza esce una trave (lo stem) incastrata alla base e caricata a flessione da un paio di cento tonnellate, lunga venticinque metri.
                            Questo carico, rapidamente variabile, potrebbe anche mettere in risonanza la struttura, ma dei modi di oscillazione ne so niente e non mi ci addentro.
                            Secondo me, se non si stronca prima lo stem, si deforma permanentemente la molla a tazza, oppure si schianta l' incastro.

                            Nel filmatino della demo-burla del 12-05-2012 si vede bene che la proiezione al suolo dell' asse verticale della "sala macchine", la quale ruota sulla sua ralla e porta lo stem, al solo manovrare lo stem si sposta di alcuni centimetri, tra cinque e dieci direi; effetto fisiologico della molla a tazza? Sto parlando dello stem scarico! Vedendolo muoversi si nota che il sistema che varia l' alzo è al limite delle sue potenzialità; credo che quel sistema, col braccio in posizione orizzontale, non possa sollevare più di cento o duecento chilogrammi: non riesco a immaginarlo flesso tanto da formare una corda di venti metri -ossia una freccia di circa cinque metri. Ma questo è un limite mio.

                            Le "vibrisse" in cima al braccio, ovviamente, oltre che come sensori al solito accoppiati via software ad attuatori, dovrebbero servire a tenere separate le funi sotto il carico normale. Immagino di quanto si possano divaricare sotto un tiro di cento tonnellate per parte, circa zero.

                            Detto tutto?

                            Uff, no di certo.

                            Interessante, tra l' altro, è l' unità criogenica per raffreddare i tamburi sui quali si avvolgono le funi ...


                            AM

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                            • leggete meglio i post!

                              Faccio alcune precisazioni.
                              1 - non "credo" nel kitegen. Ho fatto calcoli personali (postato un pdf 2 anni fa) perche' dopo aver ascoltato una intervista di Ippolito su Rai radio2 mi sembrava una grande idea e badate ben ero tentato di metterci un po' di soldini. Tentazione svanita dopo i calcoli e dopo aver visto un po' la storia del kitegen. Dai miei calcoli infatti ottengo potenze ottenibili confrontabili con le attuali torri eoliche e circa 250 volte inferiori a quelle promesse dai sostenitori. Calcoli che possono essere errati, ma che nessuno mi ha confutato.
                              2- Quando parlo di teoria, significa che si ottiene davvero un coefficiente di rendimento che è dato dal rapporto tra portanza e coefficiente di penetrazione dell'ala, e che teconologicamente guardando agli aerei si possono avere ali con questo coefficiente molto alto. In questo senso _teoricamente_ si ottengono i megawatt. PEro' sempre se i miei calcoli sono giusti si ottengono anche le vellocità tangenzioale (quella con cui il kite farebbe il fmaoso 8) di 500 km/h e mi pare 2 o 300 tonnellaate di trazione (divise sui due cavi). Sostituendo la velocità con valori piu' accettabili si ottengon potenze di 15kW/mq, ma sempre trascurando diversi particolari e quindi da prendere come limite superiore.
                              Ipotizzando questo valore, sarebbe interessante confrontare un kitegen con una torre eolica allo stato dell'aarte attuale e vedere se ci sono convenienze o meno.
                              3 - ho piu' volte espresso seri dubbi sul fatto che un kite sia controllabile con solo due cavi (e mi sembra che i risultati delle prove di Kitegen mi diano ragione.....)
                              4 - ho piu' volte espresso seri dubbi sul metodo di sviluppo utilizzato da Kitegen dicendo che e' da cantinari improvvisati e non da ingegneri.

                              Dunque sono ben lungi dall'essere un sostenitore del Kitegen. Mi pare pero' che l'idea di base, affrontata in modo scientificamente piu' rigoroso, potrebbe portare a sviluppi interessanti e quindi non mi metto tra i distruttori, ma cerco di portare critiche severe ma costruttive (e soprattutto oggettive).


                              Per la tensione dei cavi riporto un ultimo rapido conto: Potenza = Velocità * Forza. ==> Forza = Potenza/velocità
                              Velocità srotolamento 10 m/s (ipotesi altina ma prendiamola per buona)
                              Potenza 1 megawatt = 10^6 W
                              forza su entrambe i cavi = 10^6 / 10 = 100'000 Kg = 100 tonnellate.
                              (siamo nel caso ideale.... niente perdite di conversione, di torsione sul cavo ecc.... solo energia meccanica alle corde).

                              Quindi 3 megawatt --> 300 tonnellate (150 per corda).

                              Riguardo al peso di una corda del genere (magari in materiali piu' tecnologici dell'acciaio) non ho idea perche' non e' il mio campo.

                              Tenete anche conto che io ho considerato la potenza nello srotolamento, che non e' la potenza media, perche' lo srotolamento e' alternato a fasi di riavvolgimento a kite "chiuso" o comunque senza portanza che non solo non producono, ma anzi consumano energia!

                              ALtra considerazione. LE corde non saranno diritte, ma in base al loro peso formeranno una curva (catenaria). Ogni azione di controllo effettuata attraverso di esse subirà un cambiamento di angolo di applicazione della forza facilmente calcolabile, ma soprattutto un ritardo che, consideranndo una velocità di gruppo sulle funi inferiore a 2000 m/s, su 500 metri di corda (che corrispondono a meno di 300 m di altitudine del kite a spanne) fanno un ritardo di 250 ms. 1/4 di secondo. E chiunque si occupa di controlli automatici che rispondano a eventi casuali (tipo cambi di intensità e direzione del vento) sanno quanto i ritardi tra controllo ed effetti del controllo siano difficili da gestire.

                              Per questo sostengo che finche' non si fa un prototipo funzionante stabilmente con un kite di pochi metri quadri a 50/100 metri di altitudine ( e quindi ottenendo pochi kW eventualmente) è perfettamente inutile fare vele di 150 metri quadri.

                              SCusate se sono stato prolisso, ma i miei post sono stati parafrasati in modo errato.

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                              • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                Faccio alcune precisazioni.
                                1 - non "credo" nel kitegen (...) Ho fatto calcoli personali (...) ottengo potenze ottenibili confrontabili con le attuali torri eoliche e circa 250 volte inferiori a quelle promesse dai sostenitori.
                                (...) teoria(...) si ottengono anche le velocità tangenziale (quella con cui il kite farebbe il fmaoso 8) di 500 km/h e mi pare 2 o 300 tonnellate di trazione (divise sui due cavi). Sostituendo la velocità con valori piu' accettabili si ottengono potenze di 15kW/mq, ma sempre trascurando diversi particolari e quindi da prendere come limite superiore.
                                (...)ho piu' volte espresso seri dubbi sul metodo di sviluppo utilizzato da Kitegen dicendo che e' da cantinari improvvisati e non da ingegneri.
                                (...)
                                l'idea di base, affrontata in modo scientificamente piu' rigoroso, potrebbe portare a sviluppi interessanti
                                (...)
                                Quindi 3 megawatt --> 300 tonnellate (150 per corda)
                                (...)
                                finche' non si fa un prototipo funzionante stabilmente con un kite di pochi metri quadri a 50/100 metri di altitudine ( e quindi ottenendo pochi kW eventualmente) è perfettamente inutile fare vele di 150 metri quadri.
                                Bene, a me il tuo messaggio è piaciuto - resta il dubbio sui valori effettivi che dici sono 250 volte inferiori (e quindi vicini a quelli dell'eolico tradizionale, no?) ma poi arrivi ai megawatt (teorici), e la cosa mi confonde un poco, anche perché vorrei vederlo un aquilone che fa degli 8 a 500km/h, ma la conclusione mi pare chiara:
                                anche a me pare, come sostieni tu, che se non fanno (non l'hanno fatta dal 2003 ad oggi??!!) una vela prototipo da far volare per tempi sostenuti, è tutto inutile.

                                Io poi sono un po' prevenuto e aggiungo che, visto che del prototipo in funzione per tempi ragionevoli non c'è traccia, il sospetto che non sia solo un problema di una "gestione da cantinari" ma di emuli di Tucker mi viene eccome.
                                Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                                • egabriele anche io ero rimasto un po' spiazzato, visto anche quello che scrivevi tempo fa; a parte le opinioni i conti più o meno sono questi, tu ammetti 10 m/s 300 t, che se assumiamo 5 m/s diventano 600 t; un po' di perdite di conversione, un po' di fattore di sicurezza, eccoci a 1 000 t.

                                  mi sembra tutto a posto

                                  Quello che hai scritto mi ha fatto venire in mente una sfaccettatura alla quale avevo dato poco peso: il ritardo nei comandi tramite cavo, che tu valuti in 250 ms; attribuito a Ing. Ippolito (In arrivo gli aquiloni energetici - Senza Soste, enfasi mia):
                                  «A mille e più metri di quota tutto può muoversi a potenze quadratiche. Una raffica significa avere a disposizione non più di venti o trenta millisecondi per reagire con il controllo computerizzato dell’aquilone. E non li avevamo, con i sistemi tradizionali. Per questo spaccavamo i kite». La soluzione è lo stelo, una gigantesca canna da pesca flessibile «in alluminio con interno a nido d’ape ..."

                                  "E lo stem non è altro che una grossa canna da pesca flessibile. Uno stelo. Una canna da pesca che lascia 4-
                                  5 metri di ricchezza di fune
                                  "

                                  Quindi, lo stelo risolve circa il dieci per cento del problema.
                                  Risolverebbe, se flettesse così tanto ...

                                  In questa intervista c'è tanto, davvero:

                                  - Il peso delle funi è del tutto irrilevante;
                                  - La torre eolica ha solo un ettaro di fronte vento da sfruttare. Mentre il Kitegen ne ha un chilometro;
                                  - il Kitegen va bene anche con venti deboli ... a 4 metri al secondo diviene produttivo;
                                  - Lo Stem è solo uno dei bracci dei futuri caroselli;
                                  - mi sento in dovere di dire che se non ci aiutate con il kitegen è la catastrofe;
                                  - Bastano 1,36 chilowattora per mandare a 200 metri un aquilone.

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                                  • *** Citazione quasi integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***


                                    Note di Moderazione: nll
                                    Se ti riferisci al messaggio appena qui sopra, che motivo hai di fare citazioni, se non per evidenziare UNA PAROLA, o UNA MINIMA PARTE di un messaggio più articolato? La citazione serve a porre in evidenza qualcosa, se evidenzi quasi tutto, è come se non evidenziassi nulla, oltre ad appesantire la lettura del messaggio. Ti ricordo che le citazioni superflue sono una violazione dell'art.3 del regolamento del forum.


                                    Quanto e' lunga la "canna da pesca?" lascia comunque molto cavo. Comunque le soluzioni ci sono, se la vela diventa attiva. Certo il progetto si complicae non è detto sia possibile.

                                    - il peso delle funi e' del tutto irrilevante: e' chiaro che Ippolito e' piu' un sognatore che un ingegnere.
                                    - venti deboli: questo e' verosimile. Dipende dall'ala. Ovviamente ci saranno compromessi... se ottimizzo l'ala per i vent forti, probabilmente salirà il vento minimo a cui riesce a sollevarsi. Certo il peso delle funi non e' irrilevante nella determinazione del vento minimo!
                                    - La torre eolica....neh aun Km : qui concordo. Se faccio fare alla vela un tondo invece di un 8, diventa una pala eolica. (il movimento a 8 permette semplicemente di non intrecciare i cavi!!) e la superficie (il fronte di vento) da cui ricavo energia è la superficie spazzata dalla vela e non la vela stessa (purche' il kite si muova ad una velocità minima). Quindi _teoricamente_ piu' ampio e piu' veloce e' il movimento del kite tangenziale al vento, piu' aumento il fronte di vento che intercetto, piu' energia posso prendere. COme dicevo i problemi sono tecnologici e non teorici.
                                    - lo stem e' uno dei bracci: il Carousel e' troppo complesso da modellare per me.
                                    - mi sento in dovere di dire che se non ci aiutate: forse cercano un R&D manager in grado di fare un programma di ricerca serio? (Perdonate la battuta)
                                    - Bastano 1,36 kwh per mandare su un aquilone: Qui mi vengono i dubbi che Ippolito non abbia capito come funziona il Kitegen. cosa? l'ha inventato lui? ah gia'. Be una volta preso vento e' quando va su che l'acquilone cede energia tirando i cavi che si svolgono (lavoro positivo) e' per richiamarlo che serve energia.
                                    Per mandarlo su proprio da terra , se funziona bene, dovrebbe essere un evento piuttosto raro e quindi l'energia che occorre smaltita su un tempo molto lungo. Certo che se ogni ora cade, alllora non e' piu' trascurabile.
                                    Ultima modifica di nll; 10-09-2014, 17:48.

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                                    • Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
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                                      Prendendo qualche dato da questo record
                                      m8kite.com - Long Distance record ,
                                      più qualche assunzione spero abbastanza ragionevole (cd_uomo = 1; area_frontale_uomo = 1 m^2; spessore_tavola = 16 mm; cd_tavola = 0,8; tavola sempre immersa per tutto il suo spessore) stimo un ~680 W per resistenza aerodinamica e un ~3300 W per resistenza idrodinamica. Da cui mi risulta un ~0,53 kW/m^2 vela.

                                      Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
                                      Aggiungo, per BesselKn se vuol fare i conti, che non userebbero acciaio ma dyneema o quel che l' è, che a parità di peso tiene più dell' acciaio.
                                      Effettivamente, col Dyneema la situazione migliorerebbe. Rifacendo gli stessi calcoli molto a spanne che ho fatto precedentemente, in base a quanto trovo in Rete sul Dyneema (punto di snervamento min 1400 MPa, densità max 990 kg/m^3), trovo ~35 t / 1 cavo.

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                                      • Originariamente inviato da BesselKn Visualizza il messaggio
                                        ~3300 W per resistenza idrodinamica. Da cui mi risulta un ~0,53 kW/m^2 vela.
                                        Credo tu abbia sovrastimato la resistenza idrodinamica della tavola che non affonda in piatto ma ha una incllinazione, la punta fuori e quindi affonda nell'acqua come un piano inclinato. Credo abbia un coefficiente di penetrazione molto miinore di 0,8.
                                        RImane sicuramente un calcolo interessante. Purtroppo non hanno riportato il dato riguardo al vento.

                                        NOn ho il tempo di leggere per approfondire, ma magari questo puo' interessarti:
                                        Attrito (Drag) - Surfboard Hydrodinamics/part 1 | SURF ITALIANO

                                        aggiunta:
                                        n
                                        on ho resistito a prendere un dato di attrito fluidodinamico di una buona tavola (e mi immagino che quello avesse il "top") intorno ai 7 Kg/m2.
                                        La tavola del tipo era 0,92 mq.
                                        Quindi avrei 630W + 680W del corpo (ma sono meno!!!) = 1310W circa --> 0,17 kW/mq

                                        Considera pero' che questo kite va ad una velocità tangenziale di circa 10 m/s con un vento probailmente sotto i 3 m/s.
                                        io ho parlato di 15 kW/mq con 10 m/s di vento e 150 km/h (40 m/s) di velocità tangenziale, e di 500 km/h per il megawatt!

                                        aggiunta2:
                                        si noti che l'energia tirabile fuori dal vento dipende dal cubo della velocità. DUnque, passando i 0,17kW da 3 a 10 m/s si ottiengono 6,3 kW a metro quadro.
                                        Se facessero questo dal Kitone della foto, cavi e controllo permettendo) otterrebbero quasi 1 megawatt di picco.

                                        aggiunta3:
                                        certo che oggi voglia di lavorare saltami addosso!!!
                                        il messaggio precedente mi ha fatto fare una domanda: ma dove l'attaccano il kitone ? Non è che hanno fatto come quel fantino che prima si compro' il frustino e poi non aveva i soldi per il cavallo?
                                        Ultima modifica di egabriele; 10-09-2014, 08:58.

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                                        • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                          Credo tu abbia sovrastimato la resistenza idrodinamica della tavola
                                          Sì, sono d'accordo. Ho postato lo stesso il risultato perché potrebbe essere indicativo di una stima "per eccesso".

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                                          • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                            ...
                                            - Bastano 1,36 kwh per mandare su un aquilone: Qui mi vengono i dubbi che Ippolito non abbia capito come funziona il Kitegen. cosa? l'ha inventato lui? ah gia'. Be una volta preso vento e' quando va su che l'acquilone cede energia tirando i cavi che si svolgono (lavoro positivo) e' per richiamarlo che serve energia ...
                                            Io la avevo letta ccome se dicesse:
                                            "con il nostro sistema di lancio -che non stiamo a rivelare- bastano 1,36 kWh per mandare su l' aquilone"

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                                            • Io pensavo intendesse "quando il vento è in quota e non a terra" (e quindi occorrerebbe spendere per raggiungere da terra il vento). Resta sempre quel piccolo dettaglio che il Kite dovrebbe produrre energia in salita, e non semplicemente volando...posso dire che quando si comincia a lasciar immaginare quel che avviene alla platea, non è più scienza ma teatro? Della farsa, aggiungerei.
                                              Ultima modifica di Cimpy; 13-09-2014, 23:32.
                                              Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                                              • >io pensavo intendesse ...

                                                è questo il bello della prosa di Ippolito, non ci si capisce mai la stessa cosa!

                                                dice Ippolito (prima nella parafrasi del giornalista e poi in parole riportate come sue):

                                                -Lo stelo, o stem, sorreggerà un grande aquilone a forma allungata, analogo a un parapendio, ma di alcune decine di metri quadrati. Due potenti ventilatori lo innalzeranno in cielo, fino a 200 metri. «Ma ne basteranno 80 perchè l’aquilone cominci a galleggiare nel vento per poi salire fino a 800 metri;
                                                - Ora la macchina esiste, è in officina. Bastano 1,36 chilowattora per mandare a 200 metri un aquilone. Qui a Chieri comincia a galleggiare a 80 metri. Da lì in poi lo possiamo portare a 800 metri e poi cominciare il ciclo energetico da 400 a 800 metri e viceversa.

                                                A me viene da pensare che hanno calcolato l' energia elettrica necessaria a mandare su il kite mediante ventilatori.
                                                Dopodiché mi viene da pensare che questa dei ventilatori è una baggianata tra le più marchiane: intanto la partenza nel cartone animato Kitegen è parecchio tirata via, tre fotogrammi rapido frullo e già tira come un cavallo; ebbene vi rivelerò un segreto, il segreto è semplice ma a due fasi:
                                                - prima fase: quelle elichette per fare vento a duecento metri devono girare a centomila RPM
                                                in alternativa andrebbero bene eliche da elicottero ovviamente con potenze da elicottero MA
                                                - seconda fase: non funzionerebbe comunque PERCHÉ
                                                il kite tenderebbe ad uscire dal flusso IL QUALE
                                                non può seguire i guizzi del kite A CAUSA
                                                dell' inerzia dell' aria.

                                                In altre parole, il flusso segue la direzione del ventilatore con un certo ritardo, maggiore all' aumentare della distanza dal ventilatore.

                                                INOLTRE orientare le eliche così rapidamente come rappresentato nel cartone animato Kitegen genera forze giroscopiche che vorrei vedere come vengono scaricate.

                                                Il flusso d' aria in uscita da un ventilatore -da un generico pertuso- non va dritto come un raggio laser, si allarga, con che angolo si allarga? e chi lo sa, diciamo che ha un diametro medio di ottanta metri,
                                                dunque,
                                                40 x 40 = 1 600
                                                1 600 x 3,14 = circa 5 000 metri quadrati, per duecento metri che diceva Ippolito, un milione di metri cubi, di aria condiz standard, fa oltre un milione di tonnellate, chi le accelera tutte queste tonnellate,
                                                un motore da 1,36 kW per un' ora
                                                2,72 kW per mezz' ora
                                                5,5 kW per un quarto d' ora
                                                11 kW per sette minuti e mezzo
                                                22 kW per quattro minuti
                                                44 kW per due minuti
                                                88 kW per un minuto
                                                160 kW per trenta secondi,
                                                320 kW per quindici secondi
                                                ecco penso che in meno di quindici secondi non è possibile mandare in quota il kite, ma ammetterei anche 640 kW per otto secondi, non bastano nemmeno a far prendere velocità alle eliche ma non è un problema mio, perciò queste sono le configurazioni di potenza utilizzabili con il ventilatore, da cui discende che il ventilatore è un' idea pellegrina, naturalmente Ippolito avrà un sistema segreto che non lo vuole dire, il giorno che lancia la Power Wing sarà uno spasso, pardon, uno spettacolo, non sarà domani però, forse fra sei mesi?

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                                                • "Ma ne basteranno 80 perchè l’aquilone cominci a galleggiare nel vento per poi salire fino a 800 metri"
                                                  Insomma, il vento starebbe tra 80 metri e 800. In alternativa, non sarebbe un aquilone ma un palloncino...Però questo fatto di doverlo mandare su con le ventole a me ricorda quando, in mancanza di vento, si fanno correre i pargoli trascinandosi dietro l'aquilone: non si mette a galleggiare in quota manco a piangere, ma intanto corrono che gli fa bene - eppoi magari ad aspettare abbastanza il vento gira e passa pure di lì...
                                                  Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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                                                  • per ora sto appresso alle forze sulle funi, avrei trovato questi:
                                                    A Smartphone Based System for Kite and Board Measurements in Kitesurfing
                                                    An Error Occurred Setting Your User Cookie
                                                    che forse c'è qualcosa ma non so come si accede

                                                    --------------------

                                                    Poi c'è questo:

                                                    " specific examples:

                                                    1. Heavy(ish) kiteboarder on freestyle board going 25 mph with 30 lbs resistance (independent of wind speed and kite size): power = 2.0 hp

                                                    2. Light kiteboarder on high L/D ratio board (eg Spleene Session) going 18 mph with 20 lbs resistance: power = 0.96 hp ".

                                                    ------------------------
                                                    ricapitolando: un kite di circa dieci metri quadrati fornoisce circa un chilowatt di potenza meccanica - amen per il kitegen.
                                                    Un momento, amen sticà, vanno convinti gli scienziati, loro vogliono le equazioni, sennò le baggianate non le vedono.

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                                                    • Originariamente inviato da Al Mizar Visualizza il messaggio
                                                      questa del MW/m2 mi giunge nuova.
                                                      Io già strabiliavo ai 20 kW/m2 [...] cioè 3 MW [...] forniti da una vela, ala, kite, quel che l'è di 150 metri quadrati.
                                                      Un altro dubbio che mi resta è come fa un’ala di 150 m^2 a intercettare una sezione di vento di 14 300 m^2...

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                                                      • Nello stesso modo per cui 3 pale da 1 metro larghe 10 cm non intercettano 0,3 mq, ma 3.14 metri cioè l'area del cerchio che spazzolano.

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                                                        • Originariamente inviato da egabriele Visualizza il messaggio
                                                          3 pale da 1 metro larghe 10 cm non intercettano 0,3 mq, ma 3.14 metri
                                                          D'accordo, ma tu parli di un fattore 10; mentre per il kite da 3 MW e 150 m^2 il fattore diventa 100: a me non sembra molto realistico...

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                                                          • Kite Gen: l'energia eolica con il principio del Kitesurf - Energia - GreenStyle
                                                            Kite Gen
                                                            si appresta nel prossimo autunno a vedere realizzato il prototipo Stem.

                                                            C'è sempre un prossimo autunno, ne è appena cominciato uno tutto nuovo.

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                                                            • Originariamente inviato da Al [quote
                                                              C'è sempre un prossimo autunno, ne è appena cominciato uno tutto nuovo
                                                              Le similitudini con altri campioni del temporeggiamento via grandi annunci di prossimi eventi sono davvero notevoli. Saranno tutti seguaci degli stessi maestri?
                                                              Ich bin ein CimPy - Accidenti, mi sa che ho perso il treno (e mi si è pure rotta la sveglia)! Qualcuno sa dirmi a che ora passa il prossimo?

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