Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Cmq l'idea è entusiasmante non lo nego... solo che, ai facili entusiasmi, consiglio a tutti di porre un freno. La strada la vedo molto lunga... e credetemi la Buroscrazia in ITALIA pesa oltre il 60% di un progetto sull'impiego delle rinnovabili ( ve lo confermano i nostri colleghi esperti di Hydro... ve lo confermeranno Car.Boni e altri esperti dell'eolico... e ve lo confermo io dalla mia modesta esperienzacon le biomasse ).

    A presto![/quote]

    Hai raggione da vendere ,solo che questo signore a preso dalla CE , 15 milioni di euro , e questo che mi da da pensare , altrimenti tutti si alzerebbero damani mattina dicendo di avere inventato la free energy , tanto la CE ti da dei soldi , meglio che andare a lavorare . che ne dici ?

    Poi il ruolo di un governo che pensa al suo paese ? come la mettiamo ? minimo dovrebbe fare una esperimentazione ufficiale come si è fatto con la ff di arata o il vacino di dibella , altro che burocrazia , questo è nascondere le cose , sai qualè il problema ? con l'energia nucleare si fanno anche armi con gli scarti ,mentre tutto il resto produce soltanto energia , semplice no ?

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    • Forse in questa intervista a callisto ci sono delle risposte dell perchè il kite non viene prodotto :
      http://paroleverdi.blogosfere.it/200...-research.html

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      • Guardate questo articolo :

        http://www.kitegen.eu/kitegen_info_dossier.pdf

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        • Il kite gen lo stanno riproducendo anche in UK :


          Giant kites to tap power of the high wind | Environment | The Observer

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          • Ciao a tutti
            Leggete qui.

            Wind Operations Worldwide S.r.l.

            Non è interessante?

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            • Ciao fagiano 5678, "molto interesante ",hai modo di metterti in contatto con ipolito ? sai se sia possibile ampliare la quota di piccoli soci ? te lo chiedo perchè e molto tempo che seguo la cosa e come me tanti altri , e credo che sia importante aprire le porte di questo fiume di energia tanto aclamata , sono del parere che per vincere contro i no ,bisogna essere in tanti, e se uno in qualche modo puo aderire al progetto , la cosa si può spandere a macchia d'olio , se sei in contatto faci sapere.

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              • Buongiorno a tutti,
                Intorno a progetti ambiziosi nascono sempre idee per coinvolgere chi nn puo' fare certi tipi d'investimento.
                Con questo nn voglio dire che dietro si nasconda un "pacco" ma invitare alla prudenza e far attenzione ai facili entusiasmi mi sembra il minimo come consiglio.
                Il progetto e' poco piu' di un'idea anche se sono stati fatti studi e ricerche, in molti casi solo teorici, e siamo ben lontani da un piano industriale, dalla sua realizzazione ed a "sollecitare" i piccoli investitori.
                Ogni investimento ha un suo ritorno che e' direttamente proporzionale al rischio mentre in questo caso e' una scommessa.
                Auguri.
                ciao car.boni

                PS rileggendo alcuni messaggi vedo che sono stato citato da Solar Prex, che ringrazio per avermi qualificato come esperto.
                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                • ......vengo dalla Sardegna, isola dei gabbiani, decine di kite che volteggiavano nell'aria, bellissimo, e mentre li guardavo pensavo a tutta l'energia che si poteva produrre con quel vento......... il potenziale c'è, forse si potrebbe semplificare, usando una vela molto più grande di quelle standard da kite, piuttosto che tante vele.... meno cavi, meno controlli, meno complicazioni...

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                  • Ciao carboni , capisco il tuo punto di vista , è ti ringrazzio per la messa in guardia , solo che dopo che ho saputo che la CE li dato 15 milioni di euro per esperimentare , il mio punto di vista è cambiato , prima la pensavo come te e altri , adesso invece sono sempre più convinto che ci sia la volontà politica è lobistica che minacia il progetto , ecco perchè penso che non sia rimasta altra via che quella dei piccoli , i grandi hanno chiuso le porte , dando il contentino per una 20 di anni , è penso che il sogno di Ipolito e company sia quello di vedere realizzato il loro progetto in questa vita , non quando sara finito il petrolio , se ci fai caso la fine dell petrolio adesso si prospetta per il 2050 , è già si comincia a parlare di yacimenti nello spazzio , per cui secondo me a ipolito non rimane altra via che quella dei piccoli è dello smuovere l'opinione publica , per cui faggiano ribadisco di voler fare parte di questa grande sfida . facci sapere

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                    • Buongiorno Pancia,
                      l'Italia, oltre a essere un Paese di poeti e navigatori, e' un Paese di bidonisti.
                      Tanti, troppi Italiani hanno ancora sulla propria pelle il ricordo di Cirio e Parmalat (le obbligazioni argentine nn erano sufficienti) e quindi credere che siccome una societa' ha ricevuto un contributo europeo di 15000 k€, la si possa considerare seria, beh........io qualche dubbio ce l'ho.
                      Quindi lascerei da parte il petrolio e la sua fine nel 2050 ma di puntare su altri sistemi (gia' consolidati ed efficienti) di produzione di energia elettrica da FER e lasciando ai fantasiosi lo studio di questa forma di produzione.
                      Ma si sa, il mondo e' bello perche' e' vario e solo il tempo dira' chi aveva ragione ma se proprio devi investirci attendi almeno il giorno della concessione e della cantierabilita'.
                      ciao car.boni
                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                      • Ciao carboni , non mi starai mica dando dell lei vero? sono d'accordo con te che bisogna aspettare ulteriori chiarimenti , è il giorno della concessione , cmq ho molta paura che stia dando fastidio il KG , specialmente a chi oggi produce l'eolico , ci pensi tutte le persone che investono da circa 15 anni in queste cose ? sicuramente è un rospo dificile da mandare giù , è forse c'è da parte di ipolito un po di gelosia dell suo giocatolo , al punto di portarlo a essere un po egoista , lo sai come vanno queste cose se la torta non la dividi , per di più quando si tratta di posti di lavoro e investimenti , dificilmente le porte si aprono , io vado al fatto che forse ci perdiamo pure questo treno made in itali ,è fra qualche hanno averrà il miracolo , ho l'uovo di colombo magari , in america ,cina o pure gran bretagna , ecco perchè sarebbe bello invitare ipolito nell forum a parlare apertamente con noi , e ilustrarci anche un progetto cooperativo , sai forse lo atacchiamo troppo e li faciamo andare via la voglia di intervenire , cosa che io non vorrei ,visto che cmq mi interessa è si parla di un argomento che sarebbe perfettamente in sintonia con il nome della discusione , diamoli la possibilita di intervenire , a quell punto faremo tutte le nostre domande con il rispetto reciproco che tutti ci meritiamo . pancia

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                        • A invest@kitegen.com



                          Tempo fa scrissi per aver notizie circa i finanziamenti necessari per realizzare un Kitegen di potenza ( almeno 10 MW), e la V. risposta fu che per il momento cercavate finanziamenti consistenti sperando nelle scelte di finanziatori di grosso calibro; forse (e purtroppo) finora non è stato così , l'Italia finanziaria ha un metro di valutazione non sempre adeguato.
                          Leggo che è sorta una S.r.l. ,la " Wind Operations Worldwide" a Livorno , la quale si propone di raccogliere fondi da parte di piccoli risparmiatori per sostenere la realizzazione del Kitegen ; l'idea è buona e anche io la proposi , ma sarebbe necessaria qualche certezza per incoraggiare i volontari donatori.
                          Ad esempio : 1) Quanti euro sono necessari per realizzare un Kitegen da 10 MW, per dimostrare al mondo che funziona ed è molto conveniente;
                          2) Quanto tempo è necessario per realizzarlo;
                          3) Se non funziona perdo tutto , ma se funziona quale potrebbe essere la resa del mio investimento.
                          Resto in attesa di una Vostra risposta e comunque i migliori auguri di buon lavoro

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                          • Originariamente inviato da oiram37 Visualizza il messaggio
                            ................. ma sarebbe necessaria qualche certezza per incoraggiare i volontari donatori.
                            Ad esempio : 1) Quanti euro sono necessari per realizzare un Kitegen da 10 MW, per dimostrare al mondo che funziona ed è molto conveniente;
                            2) Quanto tempo è necessario per realizzarlo;
                            3) Se non funziona perdo tutto , ma se funziona quale potrebbe essere la resa del mio investimento.
                            Ciao Mario,
                            immagino che questa sia la mail che hai mandato senza ricevere risposte.
                            La principale preoccupazione nn e' sapere quanto costa realizzare un Kitegen da 10MW ma sapere se e' fattibile e soprattutto ottenerne le concessioni.
                            Fare investimenti oggi in questo campo e' sconsigliabile.
                            Da persona pragmatica ragiono su dati ed investimenti certi ed in questo caso e' un vero e proprio azzardo.
                            Se proprio vuoi investire (il termine e' improprio) devi considerare il Tuo denaro come perso con una probabilita' altissima.
                            Una domanda mi viene spontanea : ma nn credi che se il kitegen fosse veramente il futuro dell'energia gli americani, che hanno spazi, idee, incentivi, facilita' di permessi e denaro a volonta', nn l'avrebbero gia' realizzato?.
                            Dove sbaglio ?
                            ciao car.boni
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                            • Ciao car.boni
                              l'email sopra scritta è stata inviata pochi giorni fa e chiaramente non ha avuto risposta. Ho letto che il Kitegen ha suscitato notevole interesse in Cina,USA, e in altri paesi e credo che tutti restino in attesa di vedere come funzionerà il prossimo prototipo. Infatti sul sito di Kitegen sta scritto :
                              Pertanto la prossima tappa è la costruzione di un diverso e più grande dimostratore, il prototipo industriale, potenza circa 500 kW, che si muove lungo un circuito a anello. Sarà la prima unità di una configurazione modulare dove molte unità identiche possono coesistere sullo stesso anello, moltiplicando la potenza totale fino a 10 MW. Il terreno totale circoscritto dall’anello è pari a 144 ettari, ma l’impronta netta è di pochi ettari.”
                              Ottenere le concessioni non dovrebbe essere un grosso problema, utilizzando le aree di ex aereoporti o ex centrali nucleari , Il problema chiaramente consiste nell'avere a disposizione un capitale sufficiente per realizzare il prototipo e programmare i tempi per il completamento dell'opera.
                              Se tutti aspettano che si muovano gli altri e nessuno rischia ,non si va lontano.
                              Io credo nel progetto, per cui se mi si dicesse occorrono 20 milioni di Euro per realizzarlo in soli 5 anni, ma ci mancano 10 milioni , io risponderei voglio conoscere il rischio dell'investimento. Cioè oggi verso un certo capitale e fra 5 anni o perderò tutto o, in caso positivo, potrò vedere il mio capitale aumentare di 4-5 volte. Credo che € 1000 ogni anno tanti li spendano nei vari concorsi o giochi d'azzardo, per cui trovare 1000 investitori disponibili a investire € 10.000 credo sia possibile.
                              E tu non sei di questo parere?
                              Ciao OIRAM37

                              Commenta


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                                Ciao car.boni
                                l'email sopra scritta è stata inviata pochi giorni fa e chiaramente non ha avuto risposta. Ho letto che il Kitegen ha suscitato notevole interesse in Cina,USA, e in altri paesi e credo che tutti restino in attesa di vedere come funzionerà il prossimo prototipo. Infatti sul sito di Kitegen sta scritto :
                                Pertanto la prossima tappa è la costruzione di un diverso e più grande dimostratore, il prototipo industriale, potenza circa 500 kW, che si muove lungo un circuito a anello. Sarà la prima unità di una configurazione modulare dove molte unità identiche possono coesistere sullo stesso anello, moltiplicando la potenza totale fino a 10 MW. Il terreno totale circoscritto dall’anello è pari a 144 ettari, ma l’impronta netta è di pochi ettari.”
                                Ottenere le concessioni non dovrebbe essere un grosso problema, utilizzando le aree di ex aereoporti o ex centrali nucleari , Il problema chiaramente consiste nell'avere a disposizione un capitale sufficiente per realizzare il prototipo e programmare i tempi per il completamento dell'opera.
                                Se tutti aspettano che si muovano gli altri e nessuno rischia ,non si va lontano.
                                Io credo nel progetto, per cui se mi si dicesse occorrono 20 milioni di Euro per realizzarlo in soli 5 anni, ma ci mancano 10 milioni , io risponderei voglio conoscere il rischio dell'investimento. Cioè oggi verso un certo capitale e fra 5 anni o perderò tutto o, in caso positivo, potrò vedere il mio capitale aumentare di 4-5 volte. Credo che € 1000 ogni anno tanti li spendano nei vari concorsi o giochi d'azzardo, per cui trovare 1000 investitori disponibili a investire € 10.000 credo sia possibile.
                                E tu non sei di questo parere?
                                Ciao OIRAM37
                                quoto oiram , faggiano rimaniamo in atesa , se questa manovra la farete altro che 1000 euro l'anno , cè gente che ha veramente voglia di cambiare le cose , è rischiare per qualcosa di veramente diverso , ripeto un mio pensiero , l'umanità non è stupida , compra quello che li viene offerto , è nella offerta non cè concorrenza ,come dire , ho compri il petrolio ho compri quello che ti diciamo noi , la gente vuole il cambiamento , solo cosi si uscirà dalla crisi che avolge il mondo , vogliamo le panda ibride subito , non fra 5 anni , vogliamo la ff adesso non fra 50 anni , e se il kG si dimostrera valido , lo vogliamo nei prossimi 5 anni , non fra trenta , il mondo non dorme più , la scienza debe essere libera di esprimersi e sfogarsi , non si possono tenere le scoperte ferme per 100 anni , anzi chi lo fà dovrebbe essere punito .

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                                • Ciao Mario,
                                  da imprenditore ragiono ed investo su progetti concreti e con autorizzazioni rilasciate (indipendentemente dalla cifra da investire ma valutandone bene e con precisione i ritorni) cercando di limitare al massimo i rischi (che ci sono sempre) e se proprio devo iniziare da zero una qualsiasi operazione cerco di minimizzare i costi ed i relativi rischi ma soprattutto facendola in proprio e nn sponsorizzando terzi.
                                  Qui, come ho ampiamente spiegato in altri messaggi, la situazione e' completamente diversa con costi iniziali di sperimentazione elevatissimi e rischi connessi alla sua realizzazione (rilascio concessioni) altrettanto elevati.
                                  Come imprenditore investo, nn gioca d'azzardo e soprattutto nn vorrei trovarmi nella situazione (tipica italiana) dove chi promuove un'iniziativa (tipo quella oggetto della discussione) "socializza le perdite e privatizza gli utili" (se ci sono)
                                  ciao car.boni
                                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                  • L'ing, Massimo Ippolito ha fatto pervenire la mia email alla Wind Operations Worldwide , e l'ing. C.Perassi gentilmente mi ha risposto in breve tempo.
                                    “La W.O.W S.r.l. è nata per permettere ai piccoli investitori di partecipare al progetto Kitegen, compra quote della KGR S.r.l. ,la quale anche grazie alla WOW potrà iniziare prima a preparare un vero impianto eolico. Il valore di KGR ,per tutto il secondo semestre 2008, è stato fissato a100 milioni di Euro ,al momento la società è costituita dagli inventori, ( non produce nulla, non ha dipendenti, e non possiede immobili) l'oggetto della società è lo sfruttamento economico,il mantenimento, lo sviluppo e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e delle opere di ingegno umano relative al Kitegen. La KGR è disponibile ad alienare ,cedere o attribuire , a favore della WOW quote di capitale KGR per un valore minimo di € 200.000 e un valore massimo di € 2milioni entro il dicembre 2008. La quota WOW in KGR andrà quindi dal 0,2% al 2%. Oggi si può diventare soci di WOW con una quota minima di € 2.500. In qualità di socio ,il rischio corrisponde al capitale sottoscritto ( nelle condizioni peggiori perderò l'intero capitale), ma se tutto andrà bene il il valore di KGR potrebbe aumentare di 10 e più volte nel giro di 5 anni . Al momento ci si sta concentrando sulle "Tower KiteGen" (impianti da 1-2 MW, strutturalmente simili al KSU1, al mobileGen - ovvero con funzionamento a yo-yo).Il costo di un impianto della potenza nominale di 1 MW ma dalla producibilità ben maggiore di 1500-2000 MWh/anno (tipica dell'eolico
                                    tradizionale) e cioè di oltre 5000 MWh/anno, potrebbe anche essere di 3-4 milioni di Euro, dato che l'impianto produrrà un fatturato di circa un milione di Euro (considerando i certificati verdi).” Queste torri vengono oggi sperimentate anche in Olanda.

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                                    • Il valore di KGR ,per tutto il secondo semestre 2008, è stato fissato a100 milioni di Euro,al momento la società è costituita dagli inventori, ( non produce nulla, non ha dipendenti, e non possiede immobili)
                                      azz..questi si che sono affari...si fissa arbitrariamente un valore (assurdo..) alla società, si tirano dentro prima i fondi pubblici, a seguire i privati, e se va bene si realizza anche qualcosa con i soldi degli altri; se va male, con le quote vendute a carissimo prezzoci si è pagati LAUTI stipendi, auto aziendali, telefonini aziendali, viaggi aziendali, foresterie aziendali, hostess aziendali....
                                      E se poi va proprio bene bene si arriva perfino alla quotazione in borsa, dove RAPIDISSIMAMENTE si smollano al parco buoi le quote di proprietà al valore assurdo di quotazione iniziale e finalmente ci si riposa nel buen ritiro sotto palme esotiche e con il portafoglio gonfio...
                                      Ma quanto siamo diventati bravi noi italiani, dei veri geni della finanza, delle menti superiori!
                                      Magari poco creativi: è' diventato un vero tormentone questo giochino per poveri gonzi...
                                      Bah....lavorare?? No,ehh...troppo faticoso...
                                      Saluti
                                      Non ci sono domande imbarazzanti, solo risposte imbarazzanti. (Carl Rowan)

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                                      • Per la valutazione di KGR (100 milioni di Euro per il 100% del
                                        capitale di KGR) si è fatto riferimento a precedenti valutazioni
                                        (realizzate in seguito all'interessamento di operatori elettrici
                                        di livello internazionale).

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                                        • Per la valutazione di KGR (100 milioni di Euro per il 100% del
                                          capitale di KGR) si è fatto riferimento a precedenti valutazioni
                                          (realizzate in seguito all'interessamento di operatori elettrici
                                          di livello internazionale).
                                          non avevo alcun dubbio......
                                          Saluti
                                          Non ci sono domande imbarazzanti, solo risposte imbarazzanti. (Carl Rowan)

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                                          • Ciao stenhas , hai raggione a metterci in guardia , quello che secondo me sbagli è dire che perchè si rivolgono ai piccoli , sono poco seri ,parli con uno dei tanti al quale la parmalat li ha portato via parecchie speranze , per cui il fatto che siano piccoli , a mio avviso non vuole dire niente , oggi viviamo in un mondo di leoni , in una conferenza a pariggi c'era bilgates e alla domanda su come aveva fatto i miliardi ha risposto con i piccoli e pure è vero che windos vista è una fregatura però funziona è fa redito , figurati se dovese funzionare il kG , chi possiede le quote oltre al rischio ci guadagnerebbe è anche tanto , poi ragazzi non ho ancora capito perchè dite che questo progetto non funziona , non venite adire che è un problema di software perchè sapete benissimo che quello non è, è non sara mai un problema , cerchiamo di renderci conto che lui ci è arrivato prima di tanti altri , e per fortuna è italiano è viva il made in italy , dobbiamo essere orgogliosi di avere un connazionale che con il suo ingenio forse a trovato il sistema per salvare l'umanita da questo mondo cosi inquinato, e porterà di sicuro l'italia ad andare oltre a livello tecnologico , io sento che cè un clima di invidia nei confronti di ipolito e di rabbia , secondo me chi ha investito tanto nelle normali torri eoliche si dovrebbe aleare con lui , non combatterlo , perchè il kitegen è una bomba , che in qualsiesi momento splode , e forse sarebbe meglio avere noi il telecomando per azzionarlo , invece digli americani ,olandesi ect ,che ne dite ?

                                            ps : essere cauti va bene , è bisogna aspettare a questo punto che ipolito si esponga di più , aspettando le concessioni .

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                                            • quello che secondo me sbagli è dire che perchè si rivolgono ai piccoli , sono poco seri
                                              ))))))))))))
                                              mi spiace dirtelo ma non ti pensano proprio. A te penseranno le banche, i promotori finanziari, i fondi di investimento, il fondo pensione o ci penserai da solo....
                                              La prima cosa importante è avere i finanziamenti pubblici - meglio se europei - che danno ossigeno, fanno facciata e forniscono un'aura di rispettabilità. Grazie a questi ultimi - e a chi te li ha fatti avere - è più facile 'convincere' i fondi a investire sull'idea, tanto loro non ci rimettono nulla: vivono di commissioni; sei tu che ci rimetti.
                                              A quel punto il gioco è fatto: comunque vada sarà un successo. Lo stipendio (adeguato, ovvio...), le auto, le vacanze come viaggi di lavoro, i rimborsi spese,la pensione,la liquidazione, i vestiti costosi e le cene al Billionaire per i managers (sono tutti e solo managers, ci hai fatto caso..?) sono garantiti, almeno per un pò.
                                              Ma è solo il primo passo, smetterla qui sarebbe un mezzo fallimento. Perchè il bersaglio grosso....
                                              E' ANDARE IN BORSA.
                                              Andare in borsa con una quotazione hyper-gonfiata è il sogno di tutti i furbetti del quartierino, ladri di polli nella repubblica delle banane.
                                              Hai idea di cosa significhi? Hai mai sognato il Paradiso? Sai cosa vuole dire veramente?
                                              Vuol dire che hai investito diecimila pidocchiosi euro che ti sei fatto prestare da quello spilorcio di tuo suocero e con gli stessi hai comprato 10.000 azioni della 'Bella Furbata spa' al prezzo di 1 misero eurozzo ciascuna. Altri 10 furbetti come te hanno fatto lo stesso e tutti insieme avete raggiunto la fantastica cifra di 100.000,00 euro. Non ci apri neanche un bar...ma tant'e': non è questo lo scopo.
                                              Adesso fai valutare l'azienda ( o te la valuti da solo, è lo stesso) da altri managers come te, che spesso conosci, spesso ci hai lavorato assieme e che cmq sanno BENISSIMO che oggi tocca a loro valutarti ma che domani potresti esserci TU dall'altra parte della barricata, vista la grande mobilità nel settore, e costoro ti valutano l'azienda (o te la valuti da solo, è lo stesso) 100 milioni di euro.
                                              Lo sai che significa?
                                              Pensaci.
                                              Pensaci bene.
                                              Continua a pensarci.
                                              E sogna.
                                              Le tue 10.000 pidocchiose azioni basate sul nulla, basate su un'idea che forse è valida, forse no, forse è una ****** pazzesca o forse è la soluzione di tutti i problemi dell'umanità...NON E' QUESTO IL PUNTO!!
                                              il punto è che adesso le tue azioni valgono....
                                              Dieci milioni di euro.
                                              E continui a ripetertelo nella tua mente come un ritornello, come un povero imbecille..i tuoi occhi non sono più umani ma sono come quelli dei cartoni animati: non hai più pupille ma segni del dollaro o meglio dell'euro che roteano..roteano..roteano in una spirale infinita di viaggi, belle donne, drinks, yachts, vestiti sartoriali, ferrari, case in campagna, magari un aereo privato, magari uno piccolo ....
                                              Perchè sai bene che se riesci a quotare la tua azienda a quella cifra ridicola, anche se dovesse perdere il 50% della quotazione di ingresso ( e non succede mai, non subito, anzi spesso all'inizio è una corsa al rialzo) tu vai a casa con 5 milioni di euro e una rispettabile reputazione di "uomo d'affari" o, alla meno peggio, di "uno che ci sa fare".
                                              Ehh..no, non sei tu l'obiettivo, mon amie. Non sono i tuoi pochi euro che vogliono: non saprebbero cosa farsene, non ci si compra neanche un completo di Armani con quella cifra. E' ben altro ciò che vogliono... E a volte ci riescono, e una volta realizzato l'obiettivo..tanti saluti: "Cambio al vertice della Bella Furbata spa. Ieri il consiglio di amministrazione della neo quotata in borsa...."
                                              Ohh...beh...naturalmente, potrebbe anche essere l'idea del secolo e investendoci sopra si potrebbe portare a casa un pò di quattrini...
                                              Devi solo scegliere: il bello della vita è questo, dopotutto.
                                              Saluti
                                              Ultima modifica di stenhas; 04-09-2008, 23:47.
                                              Non ci sono domande imbarazzanti, solo risposte imbarazzanti. (Carl Rowan)

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                                              • Originariamente inviato da stenhas Visualizza il messaggio
                                                .........Devi solo scegliere........
                                                Buongiorno Stenhas,
                                                molto romanzato il Tuo messaggio ma con un sufficiente fondo di verita'.
                                                Molte quotazioni delle cosiddette societa' della "new economy" hanno avuto, sul finire degli anni '90 queste "evoluzioni" ed oggi, ancora in molti si leccano le ferite.
                                                Da secoli ormai (dal tempo della speculazione sui bulbi di tulipani in Olanda sul finire del 1700) la nostra societa' si trova a combattere con questi fenomeni.
                                                Diventa una questione culturale, un rinunciare ai miraggi ed ai facili guadagni che nn sono supportati da validi e VERI piani industriali e tutto lo si puo' quindi ricondurre all'ultima Tua frase : "devi solo scegliere".
                                                ciao car.boni
                                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                • Buongiorni car.boni,
                                                  parliamo di due meccanismi diversi. Per molte 'dotcom' nella 'newcom' degli anni '90 la quotazione in borsa era il punto d'inizio di una (nelle speranze) sfolgorante ascesa nell'olimpo borsistico. Un esempio su tutti: Tiscali. In poco più di 1 anno e 1/2 il titolo è arrivato a quotare cifre folli per una società che possedeva scarse 2 linee telefoniche e solo in Sardegna. Più recentemente la quotazione in borsa dei motori di ricerca Google e Baidù per un attimo ci hanno riportato a quegli anni felici...
                                                  Per molte delle 'newco' di oggi (senza la 'm' finale, notare la finesse...) la quotazione in borsa è il punto di arrivo di una operazione che ha il solo scopo di raggranellare quanti più soldi possibile per poi sparire felicemente dimenticati da tutti, specie dalla guardia di finanza.
                                                  E non potrebbe essere altrimenti: la gigantesca bolla speculativa del 2000 non è immediatamente replicabile, chè i postumi di quella sbronza circolano ancora nell'organismo. Se vuoi fare soldi, e farli in fretta, devi operare in modalità 'mordi e fuggi'. Non puoi realisticamente aspettarti che la borsa ti premi facendo lievitare oltremisura il titolo, a meno che tu non abbia VERAMENTE una 'killer application', caso più unico che raro.
                                                  L'unica soluzione è quindi quella di gonfiare a dismisura il prezzo prima della quotazione e quindi vendere tutto non appena quotati, lasciando poi che il titolo si sgonfi mestamente tra le mani degli incauti investitori, che non mancano mai....
                                                  Saluti
                                                  Non ci sono domande imbarazzanti, solo risposte imbarazzanti. (Carl Rowan)

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                                                  • In tutto ciò ti sei dimenticato di citare l'elité di questo miracolo della NIU ECONOMI, la cremé de la cremé, il network di promotori finanziari, istituti bancari, pagliacci e saltimbanchi atti a piazzare le azioni/obbligazioni ai pensionati, che fino a ieri avevano un libretto di risparmio e ora si ritrovano un portfolio titoli, senza sapere neanche cosa hanno firmato.
                                                    Dopotutto, si piazza il titolo che dà la commissione più alta (nella migliore ipotesi, quella del profitto);
                                                    nella peggiore, quella della malafede, si piazza il titolo di chi sappiamo stà per fallire e dal quale dobbiamo ancora rientrare di centinaia di milioni di euro di affidamento che incautamente abbiamo concesso (Parmalat Docet).

                                                    Tornando al tema iniziale, concordo con carb.oni sul fatto che in questo paese prima si deve superare la burocrazia, concessioni, verifiche, perizie, ecc, poi si può pensare a qualcosa di semiserio.
                                                    Per sperimentazioni più istintive, con meno vincoli di sorta, meglio fleare via verso altri lidi più accondiscendenti.

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                                                    • Trovo strano che con tutti i finanziamenti che hanno ottenuto, non siano stati in grado di realizzare una rotaia anche solo di poche decine di metri di raggio, in grado di dimostrare l'effettivo funzionamento e la resa che una tecnologia simile puo' dare, anche se parliamo di pochi kilowatt, vederla in pratica, funzionante, vorrebbe dire molto...

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                                                      • Ciao barney09,

                                                        purtroppo stenhas e car.boni hanno scritto una gran verità sugli aspetti finanziari, e allora ci vuole tanta prudenza!
                                                        Di finanziamenti ne hanno avuti, non so se siano molti o pochi, certo molti grossi gruppi sono interessati al progetto.
                                                        Per adesso posso dire quanto hanno scritto :
                                                        Il prototipo ha già prodotto oltre 25 Kw elettrici con una vela da 20 metri quadri; una vela da 100 m. quadri potrebbe trasferire oltre 1 MW di potenza ,meccanica. Quando sarà pronta la vela ad alta efficienza aereodinamica, si potrà arrivare (con vento medio) anche a 5MW.
                                                        Al momento mi dicono :” ci si sta concentrando sulle "Tower KiteGen" (impianti da 1-2 MW, strutturalmente simili al KSU1, al MobileGen - ovvero con funzionamento a yo-yo).
                                                        Il costo di un impianto della potenza nominale di 1 MW ma dalla
                                                        producibilità ben maggiore di 1500-2000 MWh/anno (tipica dell'eolico
                                                        tradizionale) e cioè di oltre 5000 MWh/anno, potrebbe anche essere di 3-4 milioni di Euro, dato che l'impianto produrrà un fatturato di circa un milione
                                                        di Euro (considerando i certificati verdi). “

                                                        Io pensavo ci fosse una rotaia, invece non ci sarà alcunma rotaia: la prima macchina sarà un impianto fisso e si cercherà di raggiungere con questa tecnologia i 3 MW: l'eventuale successivo anello non sarebbe a rotaia, ma a levitazione.


                                                        Ciao a tutti

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                                                        • é aparso anche su wiki :

                                                          Kite Wind Generator - Wikipedia

                                                          e anche su republica : Una centrale elettrica ad aquiloni l'ultima sfida all'energia nucleare - ambiente - Repubblica.it

                                                          dati centro meteorologico europeo :

                                                          http://www.kitegen.eu/kitegen_info_dossier.pdf

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                                                          • Dalla Stampa ,ottobre 2008

                                                            Piemonte e Puglia insieme
                                                            per le energie rinnovabili
                                                            + Il nucleare non è rock

                                                            Firmata un'intesa quinquennale
                                                            di collaborazione per sperimentare
                                                            il rivoluzionario sistema eolico progettato e costruito dal Politecnico
                                                            TORINO
                                                            Piemonte e Puglia, territori caratterizzati dai più vasti programmi di investimenti pubblici sul fronte delle energie rinnovabili, uniscono le forze per rendere più rapidamente raggiungibile l’obiettivo dell’indipendenza energetica dal petrolio. Oggi a Torino i presidenti Mercedes Bresso e Niki Vendola, entrambi fortemente contrari al nucleare, hanno firmato un’intesa in base alla quale le due Regioni avvieranno una collaborazione di cinque anni nel campo delle energie rinnovabili.

                                                            Fra le iniziative comuni figura la sperimentazione di un rivoluzionario sistema eolico basato sul principio dell’aquilone, progettato e costruito dal Politecnico di Torino.

                                                            L’idea è quella di utilizzare vele simili agli aquiloni per catturare il vento fino a 800 metri di altezza. E ancora, la ricerca sulla foglia artificiale, per imparare a imitarne la fotosintesi, che è il metodo naturale più efficiente nello sfruttamento dell’energia solare. Piemonte e Puglia, hanno rimarcato i due presidenti, sono contrarie alla produzione di energia dalle biomasse alimentari, ma avvieranno sperimentazioni per l’utilizzo di biomasse legnose.

                                                            «L’Italia - ha osservato Bresso - nonostante gli evidenti vantaggi legati all’abbondanza di sole e di vento, alla presenza forte dell’industria meccanica e alla riconosciuta creatività è in Europa fanalino di coda sullo sviluppo delle fonti di energia pulita. Questa collaborazione servirà per aiutarci a colmare il ritardo, orientando le nostre economie oggi a crescita zero come in gran parte dell’Occidente verso settori destinati a una crescita impetuosa. La Germania, che ha meno giornate di sole dell’Italia, ha investito fortemente sul solare. E la produzione di pannelli solari - ha sottolineato - cresce attualmente al ritmo del 40% all’anno».

                                                            Vendola, che ha ricordato di avere iniziato proprio da Trino Vercellese, in Piemonte, la propria battaglia contro il nucleare, ha rimarcato come la Puglia già oggi produca un discreto quantitativo di energia con l’eolico. «Il modello di sviluppo basato sul petrolio - ha detto - rappresenta un’ipoteca sulla desertificazione del Mediterraneo. Già ora la Puglia è senza acqua. Noi stiamo agendo nella direzione dello sviluppo delle energie alternative perchè non vogliamo essere vittime di un modello di sviluppo antieconomico, antiecologico, antiumano».

                                                            QUESTA E' LA STRADA GIUSTA che darà lavoro e indipendenza energetica

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