Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Kite Wind / KiWiGen (generatore eolico alimentato dal movimento di aquiloni): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

    Salve, non so se gia' qualcuno del forum ne abbia parlato, ma pare che nel campo dell'eolico sia stata trovata una soluzione tecnica assolutamente rivoluzionaria, chiamata Kite Wind Generator.

    Niente teorie astruse, tutta buona e semplice tecnologia meccanica avanzata. Una meraviglia !

    Per informazioni www.kitewindgenerator.com


    Saluti

  • #2
    non ho capito bene come può funzionare senza ingarbugliarsi tutto?

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    • #3
      Ciao a tutti.
      Grazie Phitio per la dritta. Il progetto è affascinante e non credo, come dice Armando, che non funzioni.
      Certamente vedo alcuni problemi come num. di bracci limitati (coppia ridotta), produttività scarsa (alta freq. di manutenzione), sofisticazione degli algoritmi di controllo di trazione dei kites e problemi di sicurezza elevati.
      Non sono in grado di giuducare i numeri (costi/benefici), ma credo che sia fattibile.
      Inoltre è bello che sia una idea tutta italiana.
      Occorrerebbe l'intervento chiarificatore del suo inventore e il parere del ns. Furio, che da un po non leggo.
      Ciao,
      Hike

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      • #4
        CITAZIONE (hike @ 7/7/2005, 13:29)
        Ciao a tutti.
        Grazie Phitio per la dritta. Il progetto è affascinante e non credo, come dice Armando, che non funzioni.
        Certamente vedo alcuni problemi come num. di bracci limitati (coppia ridotta), produttività scarsa (alta freq. di manutenzione), sofisticazione degli algoritmi di controllo di trazione dei kites e problemi di sicurezza elevati.
        Non sono in grado di giuducare i numeri (costi/benefici), ma credo che sia fattibile.
        Inoltre è bello che sia una idea tutta italiana.
        Occorrerebbe l'intervento chiarificatore del suo inventore e il parere del ns. Furio, che da un po non leggo.
        Ciao,
        Hike  

        Ciao,
        qualche notizia in più sul progetto le puoi trovare quicercando i post di Massimo Ippolito,che è l'inventore del sistema)
        http://groups.yahoo.com/group/petrolio/mes...mit=Search+More

        Un post interessante è questo:
        http://groups.yahoo.com/group/petrolio/message/3654

        Ciao

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        • #5
          Eh eh eh... conosco bene quei post, perche' faccio parte di quel forum... essendo associato ASPOitalia.

          Io non ci vedo in quel sistema poi molti piu' problemi di quelli che presenta un qualunque impianto energetico, vi diro'.

          Se il problema si riduce tutto a trovare algoritmi abbastanza sofisticati, allora state sicuri che verranno trovati, anzi scommetto che un progetto open source
          potrebbe trovare un software perfetto in meno di sei mesi. Ormai con i controlli e la sensoristica attuale si fanno cose incredibili, penso conosciate tutti il ginger che va su due ruote, il robot che balla e gioca a ping pong, eccetera eccetera. Sono problemi da ridere, di fronte ai problemi tecnici, logistici e ai rischi da incubo di un parto malato come il Superfenix , il reattore-bidone atomico autofertilizzante.

          In ogni caso, le promesse energetiche di questo impianto meritano tutto il rispetto che magari viene fornito con entusiasmo anche a teorie che meno ne sarebbero degne.

          Saluti

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          • #6
            Ciao Phitio.
            Sono daccordo con te per la controllistica, ma probabilmente la mia è una deviazione professionale (io progetto elect. consumer no-maintenance) trovo il sistema indubbiamente macchinoso nel suo set-up, oneroso nella manutenzione, difficilmente prevedibile nella sua redditività (pensa solo se dopo un ciclo di manutenz. non si presenta vento per far uscire i kites con il costo orario di un impianto del genere) e complesso nel controllo.
            Si, perchè qui occorre conoscere e monitorare la tensione e tilt di cavi lunghi diversi Km ed in sincrono con le coppie generate sui i diversi bracci, non è la stessa cosa per il Ginger o per l'automa che balla. Dopo di che, hai ragione, si può perfettamente realizzare una vers.beta ed anche in meno di sei mesi.

            Condivido il tuo entusiasmo per l'idea che non conoscevo e che trovo molto bella, quasi romantica, ma se (per assurdo) avendo sufficiente disponibilità finaziaria, anch'io avrei molti dubbi come committente di per un progetto come il Kiwigen.
            Ti saluto,
            Hike
            PS: ma dov'è Furio ?? Urge un suo parere !!!

            Edited by hike - 8/7/2005, 11:27

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            • #7
              Furio ha un pò di problemi con il PC. Comunque anche a me sembra una bella idea e abbastanza fattibile.
              Quello che più è interessante è l'economicità e velocità di costruzione che porta il costo del kwh veramente a livelli bassi... è molto interessante!
              Essere realisti e fare l'impossibile

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              • #8
                Salve, noto con curiosita' che davvero sono stato il primo a parlare qui del kiwigen... e io che credevo di essere sempre l'ultimo a sapere le cose =)

                In ogni caso, il progetto e' stato portato avanti fino allo stato di simulazione software, e bisogna costruire ora un impianto di prova. Sono 50 milioni di euro, una enormita' per i singoli privati, ma una briciola in confronto ad altri progetti. Considerati i possibili ritorni, io credo che prima o poi qualcuno fara' il tentativo.


                Passando ad altro, sto pensando seriamente di sottoporre i vostri dubbi e domande (sempre che non vogliate farlo di persona) al progettista, per sentire quali sono le risposte.

                Credo che sia la strada piu' efficace per chiarire lo stato del progetto, i problemi e le soluzioni

                Saluti

                Edited by Phitio - 8/7/2005, 14:23

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                • #9
                  Ciao Phitio,
                  grazie se lo farai.
                  Aggiungi inoltre, visto che ci sei:
                  -1- se è stata approfondita la relazione tra corrente d'aria intercettata ed energia resa al braccio e se ha utilizzato Betz.
                  Perchè in questo caso avrei un dubbio importante sui risultati descritti nel sito.
                  -2- se è in previsione la costruzione di un prototipo in scala ridotta per dimensioni e num.di braccia.
                  Ti ringrazio.
                  Hike

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                  • #10
                    Ho gia iniziato a fare una serie di domande : ecco la mail che ho mandato sul forum di Petrolio. Fatemi sapere se ci sono degli errori nelle cose che ho scritto


                    Salve,
                    sto diffondendo in giro la nozione di Kite Wind Generator.
                    In un forum di appassionati di temi energetici sia "di frontiera" (Meg, fusione fredda, meccanica adronica) che tradizionali ( pannelli solari termici e fotovoltaici, eolico, biomasse, agricoltura integrata ed energia, risparmio energetico) la notizia sta' suscitando un certo interesse, insieme ad un certo numero di dubbi e perplessita'.

                    Il forum e' quello accessibile dai siti

                    www.progettomeg.it
                    www.energoclub.it www.ecoage.it

                    che recentemente si sono fusi in un unico grande spazio virtuale.

                    Ho deciso di scrivere sul forum di Petrolio perche' ho il dubbio che certe domande se le saranno poste anche qui, quindi avere
                    qualche delucidazione ulteriore da parte di Massimo Ippolito potrebbe essere molto utile.

                    Conto di trasferire le eventuali risposte sull'altro forum, con permesso dell'autore ;-)

                    Partendo con le domande:
                    1) dal punto di vista della potenza ricavabile, le perplessita' maggiori sono incentrate sulla capacita' del sistema di produrre abbastanza coppia sulla giostra. Che cifre fornisce la simulazione?

                    2)dal punto di vista del funzionamento, affidabilita' e continuita' di erogazione, ci sono perplessita' sulla capacita' di guidare efficacemente un kite (piu' kites) distante un kilometro tramite semplice trazione dei cavi (come gestire tra l'altro l'effetto delle turbolenze del vento sui cavi stessi?), e quindi come fare in caso di temporali o peggio. Un altro dubbio e' quello di come far sollevare gli aquiloni quando c'e' troppo poco vento.

                    3)sono stati sollevati anche dubbi sui costi di manutenzione dell'impianto, e sulla complessita' del software per la gestione del volo
                    dei kites.

                    Questo finora e' quanto, grazie delle eventuali risposte.

                    Edited by Phitio - 8/7/2005, 14:57

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                    • #11
                      Per Hike: la risposta alla tua prima domanda dovrebbe essere contenuta in questo post di Massimo Ippolito, estratto dal forum


                      caro Emilio Martines,

                      Nel documento del progetto Energy3 vi è la risposta a molte delle
                      domande. Forse l'unica risposta che non ho sufficientemente sviluppato
                      e proprio quella che riguarda la stretta corrispondenza tra il fronte
                      vento intercettato e l'energia che si può raccogliere.

                      La legge di Betz descrive efficacemente "the ideal braking of the
                      wind" e permette di calcolare l'efficienza di un sistema che sottrae
                      energia ad un flusso d'aria.

                      Vi è un punto ideale dove l'entità di rallentameto del flusso in
                      uscita del sistema permette di raggiungere la massima energia estratta.

                      Ma se detto sitema p.es. windmill è molto efficace ovvero "frena"
                      troppo il flusso d'aria l'energia che si può raccogliere cala
                      drasticamente mentre non è vero all'opposto.
                      Un rallentamento moderato del flusso operato dal sistema fornisce una
                      energia solo leggermente minore al massimo del caso ideale.

                      L'energia del vento e funzione del cubo della velocità che impone
                      questo comportamento non lineare.

                      Ma per fornire una risposta più immediata vorrei fare l'esempio dei
                      generatori windmill monopala e tripala che hanno rese analoghe pur
                      spazzolando il fronte vento in modo nettamente diverso.

                      http://www.windpower.org/en/tour/wres/betz.htm

                      Grazie a presto

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                      • #12
                        Aggiungo che su www.sequoiaonline.com/kiwigen.pdf vi e' un estratto del proposal dettagliato fatto alla comunita' europea.

                        Nono ho avuto ancora modo di leggerlo, ma lo faro' presto.

                        Saluti

                        Commenta


                        • #13
                          Accidenti Phitio sei un drago.
                          Buona la prima, grazie !
                          Vedo con piacere che anche l'autore ha qualche dubbio sulla semplice applicazione della legge di Betz. Mi leggerò con attenzione le sue risposte sul forum.
                          Ciao, Hike

                          Commenta


                          • #14
                            Accidenti, ragazzi.

                            Quel documento richiede un impegno ben piu' serio e approfondito di una lettura superficiale. Qui siamo dalle parti di una tecnologia decisamente solida e di idee innovative ma assolutamente plausibili.

                            Da una scorsa superficiale, e' un intero consorzio che sta' dietro a questo progetto, non un semplice pinco pallino uscito da una cantina. E i dettagli tecnici sono di prim'ordine. Niente segreti svelati della natura, solo tanta scienza, ingegneria, ingegno e fantasia. Io sono molto fiducioso.

                            Saluti

                            Edited by Phitio - 8/7/2005, 15:42

                            Commenta


                            • #15
                              Ciao a tutti
                              Che dire? In effetti prima di esprimere un opinione è necessrio capire il progetto. In qualsiasi caso personalmente sono per la semplicità, che paga molto in termini di affidabilità e quindi anche di "efficienza finale" rispetto a sistemi sì più efficienti, ma assai più complicati che generando fermi macchina più frequenti che alla fine la perdono.

                              Salutoni
                              Furio57

                              Edited by Furio57 - 9/7/2005, 00:25
                              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

                              Commenta


                              • #16
                                il mio parere è che è poetico e bello da vedere magari ci si può fare un'installazione artistica di landart

                                il problema di un acetazione estetica dell'eolico non è un problema secondario

                                a parte le battute bisognerebbe vedere come si comporta un prototipo

                                Edited by artistoide - 8/7/2005, 17:22

                                Commenta


                                • #17
                                  Infatti anche l'impatto visivo gioca il suo ruolo. La modifica dell'ambiente non è uno scherzo....

                                  Byezzzzzzzzzzzz

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Ok ragazzi, ecco la prima risposta di Massimo Ippolito sulle domande poste da voi.

                                    Premetto che gran parte delle domande stesse sono nel documento di proposal fatto alla comunita' europea, reperibile sul sito del kite wind generator


                                    "Sono in difficoltá a risponderti sul forum per fugare i dubbi e le
                                    perplessitá di cui riferisci.
                                    le risposte alle tue domande sono in buona parte sui documenti del sito
                                    www.kitewindgenerator.com.

                                    Questo periodo di visibilitá mediatica mi ha esposto ad un gran numero di
                                    domande e quindi sto per concludere un FAQ abbastanza imponente che presto
                                    sará disponibile sul sito.

                                    Tra le domande ricevute, sicuramente le piú frequenti sono sulle questioni
                                    aerodinamiche, noto che la nozione di portanza di un profilo alare é la piú
                                    ostica da divulgare. In estrema sintesi la differenza che c'é tra un
                                    paracadute ed un aliante.

                                    Per quanto riguarda l'avviamento in condizioni di insufficente vento di
                                    bassa quota la soluzioni potrebbero essere:
                                    1) si aspetta che ci sia sufficiente vento, una volta sollevati dovrebbero
                                    volare ininterrottamente per mesi.
                                    2) si manda in rotazione la giostra con un motore al solo fine di far
                                    decollare i kites fino alla quota utile.

                                    Sulla complessitá del software di controllo non ci sono dubbi, nel nostro
                                    ambiente si usa dire che la produzione software controllistico si misura in
                                    "secoli/uomo".
                                    Il software é certamente molto complesso ed include anche recenti sviluppi
                                    della teoria dei controlli che ne rendono possibile il funzionamento.
                                    Puó sembrare strano ma l'esperienza di controllare una macchina utensile
                                    multiassiale é completamente spendibile per controllare gli aquiloni del
                                    generatore. Siamo di fronte agli stessi problemi:
                                    Elasticitá ed estensione della catena cinematica (look ahead....)
                                    precisione e dinamica di posizionamento dell'utensile/kite nello spazio
                                    multidimensionale (Observer....)
                                    trasformazioni geometriche real time alla frequenza del loop di controllo
                                    (RTCP....)
                                    distribuzione della sensoristica di posizione, degli organi di attuazione, e
                                    del punto di inseguimento della traiettoria (H infinito....)
                                    guadagni degli anelli di retroazione in posizione, velocitá, accelerazione,
                                    jerk (Kv....)

                                    Fortunatamente, ci lavoriamo da venti anni e tutta sta robaccia la abbiamo
                                    giá disponibile ed il software é la parte del progetto KWG piú vicina alla
                                    conclusione.
                                    Inoltre devo dire che molti colleghi controllisti in questo periodo
                                    economico non sanno bene cosa fare, le macchine utensili ormai arrivano in
                                    gran quantitá dal giappone, qundi spero di aver presto l'opportunitá di
                                    RICICLARLI evitando cosí di TERMOVALORIZZARE le loro competenze.
                                    a presto
                                    Massimo Ippolito"

                                    Edited by Phitio - 11/7/2005, 10:56

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                                    • #19
                                      In caso di avversità metereologiche
                                      sarà possibile prevederle e disarmate l'impianto in tempo utile, o si rischia di perdere tutto.

                                      ciao

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (Furio57 @ 8/7/2005, 15:54)
                                        Ciao a tutti
                                        Che dire? In effetti prima di esprimere un opinione è necessrio capire il progetto. In qualsiasi caso personalmente sono per la semplicità, che paga molto in termini di affidabilità e quindi anche di "efficienza finale" rispetto a sistemi sì più efficienti, ma assai più complicati che generando fermi macchina più frequenti che alla fine la perdono.

                                        Salutoni
                                        Furio57

                                        Sono d'accordo.
                                        Purtroppo solo realizzando il primo impianto potremo sapere chi ha ragione, pro o contro, dubito molto che verrà mai realizzato anche se me lo auguro.
                                        Con 50 milioni di € si potrebbero realizzare contemporaneamente molte più cose e molto più semplici.... indipendentemente da tutto ciò le realizzeremo lo stesso..
                                        Ciao a tutti
                                        Armando

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                                        • #21
                                          Salve, il signor Ippolito ci ha informato che alcune ESCO (energy service corporation) si stanno interessando al kitegen. Ebbene, quelle societa' sanno come reperire fondi, a differenza di noi comuni beneintenzionati.
                                          Questo mi da' molta fiducia. Quelle associazioni lavorano, e lavorano bene, e se il modello funziona lo vedremo all'opera, dato che sarebbe un loro cospicuo tornaconto. Le ESCO ultimamente stanno seguendo anche altre strategie, ma riguardano i sistemi di accumulo. Se vi interessa vi faccio sapere.

                                          Saluti

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                                          • #22
                                            Ciao Phitio,
                                            grazie per gli aggiornamenti.
                                            Tutto sommato una buona notizia.
                                            Ciao, Hike

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                                            • #23
                                              CITAZIONE (feri @ 14/7/2005, 14:02)
                                              In caso di avversità metereologiche sarà possibile prevederle e disarmate l'impianto in tempo utile, o si rischia di perdere tutto.

                                              Ciao a tutti
                                              Ciao Feri bentrovato! Ecco già una grande limitazione di questo progetto, l' energia elettrica serve anche quando c'è bufera.

                                              Salutoni
                                              Furio57
                                              L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                              LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                              Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                              • #24
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                                                in definitiva, si potrebbero realizzare più impianti sovradimensionati e dislocati in più sedi per far fronte all'eventuale spegnimento di una o più centrali eoliche, in più questo progetto potrebbe portare un ulteriore stimolo per lo sviluppo di sistemi di accumolo per sfruttare meglio le extra-tensioni prodotte...
                                                Magari sfruttare la corrente in eccesso con i reattori di Santilli e immagazzinare Magnegas, o produrre idrogeno dall'acqua, produrre acqua potabile e decontaminarla ecc.

                                                Ovviamente prima dovranno essere sistemati i problemi burocratici, le diatribe con le provincie, il coinvolgimento e l'educazione delle popolazioni locali in prossimità delle centrali, superare i collaudi, le certificazioni, i sistemi anti-terrorismo, la messa a punto del controllo climatico onde evitare che accada l'imprevisto (con il clima ultimamente non si capisce più nulla ).

                                                Va be, buona notte
                                                Armando

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                                                • #25
                                                  Le interruzioni di corrente per maltempo colpiscono anche le linee, e piu' spesso di quello che si pensa... c'e' sempre l'idroelettrico a fare da buffer di potenza, e inoltre le tecnologie di accumulo chimico (o anche con magnegas, perche' no ) possono offrire un ottima soluzione. Le bufere non durano settimane, a che so io, ma un giorno al massimo, quindi non mi farei venire i dolori di pancia

                                                  Saluti

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                                                  • #26
                                                    Ciao a tutti
                                                    Molto più semplicemente installando generatori eolici autolimitanti, si ovvia il problema. Quasi tutti i tipi verticali lo sono, viva la semplicità! Gli aquiloni usiamoli solo per giocare!!

                                                    Salutoni
                                                    Furio57
                                                    L' ACQUA E' IL MIGLIOR COMBUSTIBILE, BASTA SAPERLA ACCENDERE. ( Capitano Claudio F. )
                                                    LA DIFFERENZA TRA UN GENIO ED UNO STUPIDO E' CHE IL GENIO HA I PROPRI LIMITI...
                                                    Ma se "L'UNIONE FA LA FORZA", allora perchè "CHI FA DA SE' FA PER TRE"?

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                                                    • #27
                                                      Giusto per sottolineare quanto sia serio questo progetto, vi posto un messaggio arrivato nella mailing list di Petrolio sui nuovi sviluppi.
                                                      Vi invito inoltre a vagliare con maggiore attenzione le cratteristiche tecniche del progetto, esaminando soprattutto la documentazione inviata alla commissione europea.

                                                      Saluti ;-)

                                                      Cari amici,
                                                      Ringrazio Luca per il prezioso appello ad impegnarsi e a mettere energià nel
                                                      progetto.
                                                      e la solidarietà di Dante, Toufic, Nicola, Elena ....

                                                      Viviamo in una socièta complicata, ho avuto molti contatti seriamente
                                                      interessati a partecipare, ma l'opinione unanime è che se vogliamo aiuto,
                                                      dobbiamo regolare anticipatamente le questioni di proprietà, di
                                                      partecipazione e collaborazione al progetto, pensando da subito al successo
                                                      dell'operazione Kite Wind Generator.

                                                      Qundi ho preparato una bozza di contratto, scritta probabilmente in modo
                                                      naive, ma che serve ad un legale, che è già al lavoro, per stendere la
                                                      versione professionale.
                                                      A chi interessa la materia, pensando di potermi dare un contributo di idee,
                                                      clausole contrattuali potrebbe mandarmi i suoi desiderata.

                                                      Lo scopo del contratto è quello di permettere a chi mette lavoro, idee, o
                                                      soldi o che decide di investire di avere delle quote o interessenze nel
                                                      progetto o prospettive di remunerazione adeguata a scadenza del titolo.
                                                      Il contratto è pensato per essere molto generoso per chi investe nella prima
                                                      fase, in seguito, quando il concetto avrà dato delle dimostrazioni reali
                                                      anche se in scala ridotta, l'investimento diventa via via meno remunerativo.
                                                      Se il progetto fallisce chiaramente lavoro e soldi finiranno nel calderone
                                                      di una procedura di composizione del fallimento.

                                                      L' interesse del KWG è certamente di allargare molto la base dei
                                                      co-proprietari del progetto per renderlo solido, difendibile e popolare;
                                                      quindi abbiamo impostato le cose in modo tale che anche piccoli aiuti
                                                      possano trovare un corrispettivo azionario o obbligazionario.

                                                      In particolare vedo necessario moltiplicare i lavori anche concorrenti tra
                                                      loro, per i vari aspetti del progetto, dal progetto degli alternatori al
                                                      disegno dei profili alari, dall'impatto sull'avifauna alla life cycle
                                                      analysis,
                                                      permettendo ad istituti, aziende, persone e associazioni di in qualche modo
                                                      far proprio il KWG.

                                                      La Fondazione Politecnico di Torino è coinvolta e si presterà come
                                                      istituzione morale e garante scientifico per permettere al KWG di accedere
                                                      ad eventuali donazioni di fondazioni bancarie e probabilmente darà il via
                                                      alla spin-off concessionaria del brevetto partecipandola al 10%.

                                                      Quindi la strategia prosegue con i seguenti passi:

                                                      1) realizzazione del contratto/prospetto informativo e della persona
                                                      giuridica attuante
                                                      2) pubblicazione sul sito del documento con un minimo di pubblicità (forums,
                                                      e-mails)
                                                      3) raccolta di prenotazioni di investimento con obiettivo iniziale di alcune
                                                      centinaia di Keuro
                                                      4) Nel frattempo si darà un bella impostazione al sito web
                                                      5) Lancio di press releases per ottenere Articoli su gionali e riviste.
                                                      6) procediamo anche con una campagna stampa
                                                      7) coinvolgiamo ESCOs, multiutilities, municipalizzate ecc.
                                                      8) Se si raggiunge un livello adeguato di prenotazioni seguirà il
                                                      perfezionamento dei contratti prenotati.
                                                      9) Continua................

                                                      (non vedo l'ora di riniziare a scrivere software, queste cose mi annoiano
                                                      mortalmente)


                                                      Massimo Ippolito

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Per Furio: un impianto eolico tradizionale non riuscira' mai a generare un gigawatt, dovremmo tappezzare ovunque e sai che non si puo'. Questi impianti possono potenzialmente elidere il nucleare ed il carbone come fonti elettriche, non penso vadano visti con sufficienza

                                                        Saluti

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                                                        • #29
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                                                          Mi sembra che phitio abbia ragione, non è un progetto da buttar via. Ovviamente va ancora approfondito e esaminati con attenzione i lati negativi e di impatto sull'avifauna, e non solo.

                                                          Ma il il progetto è innovativo e funzionale e mi sembra che lo stiano sviluppando con un minimo di professionalità.

                                                          Io non sarei così pessimista... stiamo a guardare e, perchè no, proviamo a farci più addentro alla cosa: potrebbe diventare molto interessante

                                                          Roy
                                                          Essere realisti e fare l'impossibile

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                                                          • #30
                                                            Caro Phitio,
                                                            non penso che Furio sia una persona superficiale nei suoi interventi... ha una sua opinione in merito e l'ha espressa (non del tutto), si è trattenuto un pochettino ma vedrai che un po alla volta sputerà tutti i suoi rospetti

                                                            In merito al gigawatt o alle mega centrali ho molti moltissimi dubbi che la strada migliore da percorrere sia ancora la centralizzazione delle produzioni di energia.

                                                            Le energie a basso potenziale presenti nell'ambiente in cui viviamo sono ormai alla portata di tutti!!!

                                                            Ben vengano i mega-progetti, sarò molto felice se riusciranno a realizzare almeno la prima centrale, ma se nel frattempo vengono sviluppati e prodotti dei sistemi ad uso domestico che ce ne facciamo delle centrali?

                                                            Mi viene in mente la storia e di come molte invenzioni innovative siano finite dimenticate in qualche bibblioteca o qualche cassetto, ogni tanto qualcuna rispunta fuori e oggi sono viste con occhi profondamente diversi, hai mai sentito parlare dell'aeolipile di Hero?

                                                            Pensa che la rivoluzione industriale poteva iniziare 2000 anni fa !!!

                                                            Ricordiamo poi il "phlogiston", il primo concetto del calore (o meglio "calorico") che sta per tornare alla ribalta....

                                                            L'aria stessa è una fonte quasi illimitata di energia....

                                                            Ancora un po di pazienza

                                                            Buona giornata a tutti
                                                            Armando

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