Pale (quantità, profilo alare / profili alari, materiali, ecc.) : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Pale (quantità, profilo alare / profili alari, materiali, ecc.) : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • Con java foil, il tsr e il diametro li ho fissati io. Per l'angolo di attacco l'ho fissato a 4 gradi poichè ho trovato una traccia sul sito di Piggott in cui usavano il 4415 con quell'angolo e allora ho pensato che se andavano bene a loro sicuramente andrà bene anche a me. Se non è quello giusto bhè allora pazienza tanto per me questo è solo un hobby.

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    • il TSR a quanto l'hai messo? io pensavo di scegliere 5

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      • Secondo a quanto ho letto su veri siti e documenti la migliore estrazione della potenza si ha a tsr7. Tuttavia io ho scelto il 5.5 perchè un'alternatore già ce l'ho e conosco le sue caratteristiche, per il diametro della turbina che è di 1,45m (piccolina). Poi avrai notato che la base è lerga, questo dovrebbe facilitare la partenza. Il tsr che ho scelto non è ottimale, lo sò ma nel mio caso non intendevo rifare l'alternatore. Non sò che tipo di turbina hai intenzione di costruire ma io mi sono posto di non raggiungere velocità di rotazione eccessive. La migliore estrazione della potenza la si può ottenere solo con un MPPT che adatta tutto l'apparato in funzione del vento. La conosci la formula del num dei giri? L'anno scorso avevo postato un foglio di calcolo nella discussione "aiuto per alternatore". Comunque la prima cosa che devi fissare è il diametro della turbina comunque se il diametro è di 2m o li supera fisserei il tsr a7. Mai fissare il tsr superiore a 7: non ha senso. Almeno per quanto io ne sappia.

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        • concordo pienamente a quanto hai detto. Io preferisco che parta più facilmente che ottenere potenze massime elevate. Infatti avrei adottato un TSR 5...circa come te...Cosi le pale risultano piu larghe alla base e partono meglio....Penso che tu abbia fatto la scelta giusta. Io cmq volevo farne una per me e una per bulover di 3 m di diametro...1,5 m di pala mi sembrano adeguati e non troppo difficili da realizzare, anche perchè penso che realizzando tutto artigianalmente i rendimenti cadano molto e quindi per ottenere una potenza di mezzo Kw o più penso che siano necessari i 3 m di diametro. Cmq a quale formula ti riferisci? perchè puo darsi che la conosca ma non so a cosa ti riferisci, a quella del numero dei giri tramite il TSR e la velocità del vento?

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          • Ciao ragazzi ,per salvatore ,non è poi tanto difficile costruire l'alternatore ,per prima cosa bisogna decidere quello che si vuole fare,quanti poli ,quanti giri e soprattutto valutare il vento che abbiamo a disposizione io con il primo alternatore sono partito da qui LINK NON FUNZIONANTE RIMOSSO ho seguito tutte le istruzioni ,mi sono procurato tutta la roba ,mozzo due dischi in acciaio ,filo di rame smaltato ,magneti ,resina e ritagli in legno per costruire gli stampi dove poter resinare i rotori e lo statore .Per pima cosa ho costruito "la bobinatrice" ed ho cominciato a fare le bobine, è la cosa che ti impegna di piu,
            nel costruirle!! quello che conta è la precisione con il quale affianchi i fili avendo cura di fare tutti gli strati senza accavallamenti,"ne va della resa finale ".Per il mio utimo(ne ho costruiti tre) ,mi sono affidato ad un programmino che avevo trovato tempo fa nel forum ma purtroppo non riesco piu' a trovarlo con il quale ho simulato i diversi tipi di magneti,numero bobine,sezione dei fili ,collegamenti, velocita',in base a quello che imposti ti da i risultati, è eccezionale ,e come vi ho gia detto il mio generatore rispecchia perrfettamente il progetto che avevo impostato.Allora!! torniamo a noi dopo che hai fatto le bobine le devi disporre nello stampo oppurtunamente dimenzionato(ovviamente devi fare prima i collegamenti delle bobine )io ho lasciato tutti e 6 i terminali esterni per avere la possibilita di fare i collegamenti a stella oppure a triangolo,fatto cio' li coli con la resina poi dopo aver costruita una """dima"""(cosi' la chiamo io)che ti serve a dispore i magneti sopra i dischi alla giusta distanza avendo l'accortezza di mettrli in modo che i tre di "fase" cadano perfettamente al centro delle bobine--attento-- al disco opposto usa la solita ""dima "" ma con polarita opposta rispetto a i fori con il quale devi fissare i rotori su mozzo.Fatto tutto cio' li puoi resinare ,quando la resina è essiccata sei pronto per assemblare il tutto.Ti ho spiegato un po' a grandi linee spero di averti appena illuminato!!non è difficile basta iniziare vedrai che ti riuscira' benissimo.Riguardo il costo non è eccessivo ,il piu' alto è quello dei magneti io li ho presi alla supermagnete 2 e 40 l'uno, come ti ho detto sono 30 mm di diametro e 7 di spessore 18 kg di attrazione, lagicamente piu' sono grandi e piu' costano e piu' rendono ,poi 15 euro di resina , 20 di mozzo da uno sfasciacarrozze (mozzo auto)40 due dischi torniti in acciaio e 12 di filo di rame poi bulloni vari che avevo e i ritagli in legno me li hanno regalati , sono andato su c/a duecento.mi auguro di averti chiarito un po' le idee !!!..o....no.....!!!!!
            Un saluto
            Bulover55
            Ultima modifica di eroyka; 18-03-2021, 17:10.

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            • grazie, cmq per problemi di budget penso che non realizzerò l'alternatore ma ne userò uno di tipo automobilistico, anche se hanno grossi problemi con l'eolico. Cmq sapete dirmi qualche "trucco" per adattare questi alternatori all'eolico? magari semplice....sull'elettronica non sono cosi ferrato, conosco le leggi di base per qualche circuitino e i componenti, ma non ho grande esperienza e conoscenze....però quel poco che so mi permette di riparare quasi tutto quello che mi ritrovo in mano, quindi se magari mi indicate qualche procedura semplice riesco a farla...
              Ultima modifica di salvatorelg88; 17-07-2010, 17:12.

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              • Be' salvatore se vuoi tentare la strada dell'alternatore per auto devi solamente fare una turbina che abbia molta coppia poi devi aumentare i giri del generatore con una puleggia oppure con un sitema a ingranaggi che ti mailtiplichi i giri fino ad arrivare a c/a700 che sono quelli che servono ad un alternatore d'auto per iniziare a generare, infine ti serve un eccitatore per mandare tensione gradualmente al rotore in modo che inizi a generere corrente .Comunque se vai nella sezione alternatori troverai tutte le discussioni a riguardo e le tecniche utilizzate .Non è per toglierti l'entusiasmo pero' io ho provato ma quando dai il carico cioe' la tesione al rotare la turbina va in stallo,comunque tentar non nuoce fai una bella turbina e raggiungerai lo scopo.
                ciao
                Bulover55

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                • ciao bulover, come vedi dall'immagine che ho messo nell'avatar ho già realizzato un generatore con alternatore automobilistico, ha un diametro di 4 metri, ma siccome le pale non erano abbastanza distanti dal traliccio, la forza centrifuga e il vento li hanno fatto sbattere e deformare, quest'anno pensavo di realizzare delle pale più aerodinamiche e più efficienti, inizio con il calcolo delle pale che ti ho promesso e poi passerò a realizzare le mie con un calcolo che ho già fatto. Il problema è che avevo realizzato un rapporto di 31/1 quindi troppo esagerato...in quanto volevo che l'alternatore girasse molto veloce. Ma dovrò ridurlo in quanto si perde in rendimento meccanico, nella maggiore tensione richiesta alle cinghie.

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                  • Bellissima!!!!!! posta qualche foto se le hai fatte ,proprio una bella turbina peccato che sia andata persa con cosa era costruita??? a vedere mi sembra che abbia le ossature di metallo,ho visto bene o.. no.. con quel diametro la potenza l'avevi sicuramente per far girare un alternatore d'auto,anche con la massima eccitazione in stallo no ci andava di sicuro .Quanta potenza sei riuscito a ricavare da un ""mostro""cosi'???
                    Io ho lavorato sempre con dei diametri non superiori a 2 mt e trenta e in pvc ,da quando mi sono messo a costruirle ne ho gia viste volare sei,tutte esplose per la forza centrifuga , le ultime due questo inverno a distanza di una settimana ""forte tramontana""poi mi sono deciso di farla in legno.Il problema era anche perche con il vecchio alternatore con i magneti in ferrite non avevo tanta resistenza pur mettendo le fasi in corto.
                    Ok per il mio progetto ma fai pure con calma ,alla fine vedremo chi la spunta o noi o il vento.
                    un saluto
                    Bulover55

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                    • Purtroppo le pale le ho montate senza carico perchè siccome era una giornata con pochissimo vento volevo testare se reggevano, ma durante la notte il vento si è alzato e mi ha provocato la deformazione di un asse di una pala che è andato a sbattere contro il traliccio. L'errore è stato quello di fare il traliccio a soli 5 cm di distanza. Poi ho avuto impegni e a causa anche dell'inverno non ho potuto far nulla. Ora voglio migliorare il tutto allontanando l'asse di rotazione delle pale dal traliccio in modo da permettere una leggera inflessione senza urtare contro il traliccio e inoltre voglio realizzare delle pale in legno o vetroresina perchè quelle erano solamente provvisorie. Sono realizzate con una struttura metallica in cui facevo passare della tela per imbarcazioni. Cmq partiva con il più piccolo soffio di vento e facevo fatica a tenerla ferma....peccato che non sia riuscito a vedere i risultati...ma quest'anno ci proverò nuovamente.
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                      • Complimenti Salvatore, un'opera veramente mastodontica; comunque mai lasciare una pala eolica senza il carico anche perchè, se dotata di un sistema a coda pieghevole, quest'ultimo o non funziona o funziona male.
                        Bulover: io le mie pale in tubo di pvc le ho rivestite con un foglio di fibra di vetro a tessuto e resina di poliestere su tutta la superfice e il pvc era soltanto spesso 4mm e ha superato l'inverno indenne anche quando si staccavano i rami dagli alberi. L'elica è molto leggera: solo 2,2 kg (elica completa tripala d 1,5m e tubo da 250). Ho messo la fibra in modo che la sua trama fosse a 45° e con il pennello ho steso la resina cercando di stenderla il più uniformemente possibile, una mano di primer e poi l'ho dipinta. Ci si sporca un pò ma il risultato ha stupito anche me. E' quella sull' album sul mio profilo.
                        Aggiunta: guardando meglio le foto di Salvatore sembra che la coda sia fissa e le pale non mi sembra di apprezzare un sistema di regolazione, spero che sia dotata di un sistema di frenaggio del rotore altrimenti se esce una giornata di vento forte non mi vorrei trovare nelle vicinanze. Un'appello a tutti coloro che leggono e che si vogliono cimentare nell'autocostruzione: non pensate solo alla produzione di energia, pensate anche: cosa succederebbe se in una giornata o peggio in una notte di vento fortissimo? Come potrei non perdere il controllo con alte forze in gioco? Non prendete mai sottogamba la sicurezza mi raccomando e ripeto non mi riferisco a Salvatore ma a chiunque legge questo post e che si vuole cimentare nell'auto-costruzione.
                        Lo scrivo perchè ho visto gente che si è cimentata e sono stati "graziati" con solo la pala che si piega urtando con il palo di sostegno anche con diametri di elica piccoli (2m e anche meno). Cosa sarebbe successo se a queste persone si sarebbe staccata una pala? Se amate l'eolico di sicuro odierete Sgarbi; allora non diamo materiale con cui far appigliare le persone come lui. Un saluto a tutti e senza offesa per nessuno e....
                        La potenza è nulla senza controllo.
                        Ultima modifica di Lele183; 19-07-2010, 18:45.

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                        • Hai pienamente ragione lele. Cmq hai visto bene su quel sistema non c'era niente che frenasse la pala. Cmq come ho scritto quella era solo una prova per vedere se girava!! Non ne avevo mai costruite e non ero a conoscenza della forza con cui poteva girare( io addirittura pensavo ad un flop e che non dovesse girare proprio) cmq avrei messo un sistema di frenatura, ma dopo che la pala ha sbattuto nel traliccio ho capito che non era la forte velocità perchè la pala andava relativamente lenta, era soltanto che dovevo cambiare la struttura perchè con le pale così vicine non ce l'avrei fatta mai e anche un movimento millimetrico alla radice si rifletteva in un urto nella punta. Da quel momento ho lasciato perdere per trovare il tempo di rifare meglio tutto il sistema di fissaggio delle pale, sempre per poterle allontanare. Ora che fra poco avrò un pò di tempo continuerò il progetto e metterò subito un sistema di frenatura. Cmq se le pale erano normalmente lontane non sbattevano ne ora ne mai con quella giornata poco ventosa, per questo l'ho voluta provare lo stesso anche senza freni.

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                          • Approposito ti posto la formula per il numero dei giri che sicuramente saprai:
                            Giri al minuto= velocità del vento in metri al sec*TSR*60/la circonferenza della pala sempre in metri. Ricordo che me l'avevi chiesta ma ho dimenticato sempre di postartela.

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                            • Salve ragazzi veramente bella Salvatore !! avevi fatto una turbina a vela con quella tiravi fuori una potenza ""esagerata"" bellissimo lavoro ancora complimenti.
                              Pero' non voglio pensare che tu abbandoni un cosi' bel progetto,rinforza l'ossatura metallica delle vele ,allontanale dal traliccio e vedrai le soddisfazioni che ti da il tuo """"giocattolone""""..
                              Purtroppo Lele quando si è alle prime esperienze nell'eolico viene sottovalutata la forza e non di poco!!!! al momento ci si costruisce la turbina il generatore magari con venti ""normali"" funsiona benissimo ,poi... quella volta che si scatena il finimondo rimane ben poco di quello che si è costruito,e rischiamo di nuocere all'incolumita' nostra e di altre persone .Fortunatamente nel mio caso sono abbastanza lontano da altre abitazioni e da strade pubbliche pero' le mie pale quando sono "partite " sono andate parecchio distanti.
                              Con l'ultima turbina in pvc che ho costruito( che funsiona ancora) avevo l'idea di rivestirla con vetroresina ma... non è che sia tanto esperto in quel settore, per un momento ho avuto l'impressione di rimanere anch'io incollato alla pala e ho lasciato perdere ,pero voglio riprovare perche è una pentapala che va benissimo.
                              un saluto
                              bulover55

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                              • Ti ringrazio Bulover per la tua testimonianza che integra il mio precedente integra il mio precedente intervento. Con questo non voglio dire a nessuno: "lasciate perdere questa è roba per solo per professionisti" perchè non è vero io, ad esempio non sono un ingegnere e alla fine con un pò di buon senso si può realizzare quasi tutto. Piccolo trucco con la resina di poliestere vi imbrattate le mani oppure ve ne è caduta qualche goccia sul pavimento (che non sia parquet o moquette) provate a scioglierla con del diluente nitro o acetone. Ricordo di proteggere il pvc dai raggi diretti del sole in quanto tende con il tempo a diventare fragile e a sfigliarsi. Con prima del primer (che serve da fondo aggrappante) e una bella verniciata anche con bomboletta si può contrastare l'effetto che prima ho descritto prolungando la vita della pala in PVC e rendendola anche più sicura anche se non si vuole resinarla.

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                                • Ciao a tutti...voglio precisare che la mia pala non ha urtato per il forte vento ma per un difetto geometrico che la portava ad urtare non appena iniziava a girare e raggiungeva i 60 giri/min circa(leggi ad occhio). Cmq non abbandonerò di certo il progetto ma voglio migliorarlo cambiando le pale e allontanandole e mettendo dei freni. Volevo precisare che anche il traliccio è stato costruito saldando pezzo per pezzo varie bacchette di ferro. Cmq lele puoi spiegarmi dopo che hai realizzato quel modello col compensato come fai a realizzare lo stampo e le pale? se puoi descrivermi tutta la procedura ne sarei grato perchè forse ho intenzione di farle in vetroresina, Ciao

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                                  • E' un pò lunga da spiegare. Il modellol'ho ottenuto le misure con quel foglio di calcolo ottenendo la lunghezza delle corde e la rispettiva angolazione, ovviamente ho modificato il foglio di calcolo per ottenere molte sezioni. Nel mio caso la pala doveva essere lunga 720mm e il multistrato è spesso 15mm quindi 720/15=48 stazioni io però mi sono fermato alla 44 partendo dalla punta. Ho scaricato da internet la coordinate del profilo e le ho moltiplicate per la lunghezza delle corde... tutte. Armato di santa pazienza fino ai denti mi sono disegnato tutto al cad solo che il fglio di calcolo è fatto per fare le pale in legno quindi l'angolazione non si riferisce alla corda ma alla parte piatta del profilo stesso quindi ho compensato. Fatto il disegno in tridimensionale ho fatto varie proveed ho optato ad allineare le centine al 50% della corda riuscendo a far entrare la sede del profilato di alluminio che serve per tenere allineate le centine. Stampo tutti i profili delle stazioni su normali fogli di carta e li ho incollati con colla vinilica al multistrato ed ho tagliato tutto al traforo. Per l'asola di allineamento, ho praticato un foro da 2mm e ci ho fatto passare dentro la lama del traforo ottenendo un asola perfettamente (quasi perchè fatto a mano) rettangolare. Però ho fatto un errore: non ho considerato lo spessore di colla e carta che in 44 stazioni hanno fatto allungare la pala di 5mm... Me ne sono fregato e ho proseguito uguale. Ho inserito i profili nel profilato di alluminio (se di forma ad L è meglio). Si ottiene una pala scalettata dove ci sono delle parti dove il legno eccede e della parti dove manca quindi giù di carta vetrata dove c'è l'eccesso e di stucco metallico dove manca e in più riprese, carteggiate e tanta polvere si ottiene il modello. Ora l'ho verniciato e lucidato con pasta abrasiva. Ora devo andare in una ferramenta al porto per acquistare alcool polivinilico, gel-coat, resina e lana di vetro perchè nella mia zona non si trova niente di tutto questo allora approfitto per farmi un giro in moto. Per la procedura, visto che è anche la prima volta che eseguo una lavorazione del genere, sulla rete ho trovato due video fatti molto bene dove mostra e descrive tutte le fasi della lavorazione. Per la serie guarda e impara:
                                    YouTube - How To Fiberglass - Two Part Mold Construction - #1 Flanging e YouTube - How To Fiberglass - Two Part Mold Constuction - #2
                                    L'autore del video è un grande: sia per la qualità del video che per la qualità dei contenuti e và subito al sodo. Buona visione!!!!

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                                    • Grazie mille...video interessante. Però non vedo molto bene l'applicazione sull'eolico.....nel senso che la pala verrebbe vuota e con pochissima resistenza meccanica, oppure vuoi lasciare il modello con le sezioni di compensato all'interno? se è così poterbbe andare bene, ma è sempre una soluzione di ripiego...la forza centrifuga distruggerebbe la pala, in quanto le sole forze a contrastarla sono le forze d'attrito tra sezioni e barra d'alluminio e il piccolo spessore di vetroresina che "chiude" diciamo, la punta della pala.
                                      Anche se aggiungessi della colla tra le sezioni, penso che il risultato sia incerto, o cmq non durerebbe più di qualche anno secondo me. Cmq c'è da provare....magari resiste.

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                                      • Ecco il perchè del diametro piccolo. Comunque la pala al suo interno resterà cava i gusci della pala saranno spessi 4mm, secondo me invece dovrebbe venire molto resistente visto la mia precedente esperienza. Il video non è attinente all'eolico, lo sò, ma a me interessa la procedura che è identica. Oggi ho trovato tutto il materiale che mi serve tranne l'alcool polivinilico: devo cercare meglio o trovare un degno sostituto come distaccante. In passato sulla rete mi sembra di aver letto che la gommalacca o vinavil diluito in acqua ma non ne sono sicuro. In precedenza avevo usato cera per auto con buoni risultati... Bhooo non lo sò ma ci riuscirò. Intanto oggi mi sono imbattuto con della fibra di carbonio..... Mmmmm.... La tentazione era forte ma costa 36€ al metro. Per adesso non l'ho presa ma ho preso le misure della larghezza del rotolo ma forse non servirà.

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                                        • Ciao ragazzi !!bellissimo video non ne avevo ancora visti cosi' ,spiega molto bene come si lavora la vetroresina adesso ho anche capito dove sbagliavo quando volevo rinforsare le mie pale,quando ho un po' di tempo riprovo adoperando questo metodo.In un tuo post precedente hai detto che sarebbe possibile costruirne una usando come modello anche le pale in legno,è fattibile veramente??il probblema semmai sara' quello del distacco,mi è venuta un'idea... se faccio prima un negativo in gesso?? fatto quello poi mi farei tutte le pale che voglio!! ho detto una cavolata???so che nelle sculture in bronzo adoperano questa tecnica e per il distacco adoperano la cera.
                                          bisogna che faccia alcune prove ,certo che la fibra di carbonio sarebbe molto piu' resistente ma che prezzi!!!!
                                          un saluto
                                          Bulover55

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                                          • Perchè non deve essere fattibile? Anzi è un buon modello solo che bisogna curare la parte dove vengono attaccate le pale. Diciamo che è quella la parte più ostica (secondo me). In rete ho letto di gente che inserisce parti di alluminio o pezzi di legno annegati nella vetroresina. Tuttavia penso che la lavorazione non sia uno scherzo e bisogna pianificare tutto bene infatti io mi stò muovendo senza nessuna fretta l'importente è che si abbia ben chiaro in testa quello che si deve fare.

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                                            • Non dicevo che non c'entra con l'eolico, perchè la procedura è la stessa e inoltre è molto chiaro. Quello che dicevo è che non penso che sia adatta la vetroresina per applicazioni eoliche con diametri decenti...che ti diano almeno qualche centinaio di watt di potenza. Penso che sia poco utile una turbina che produca mediamente 30-40 W. Non sto dicendo che la tua rientra in questo campo ma penso che sia molto difficile estrapolare potenza adeguata da una turbina molto piccola, perchè stiamo parlando sempre di realizzazioni artigianali che per ovvi motivi non avranno gli stessi rendimenti di turbine sviluppate in galleria del vento e con sistemi di simulazione computerizzata. Se per esempo una turbina commerciale molto piccola può arrivare anche a 300 W (stiamo parlando sempre di potenza massima, che si potra usare solo in rare occasioni, ma che magari darà solo 150 W normalmente), invece una turbina artigianale come quelle che speriamo di fare non si sognerà mai queste potenze a parità di diametro, quindi avremo una turbina che ci produrra normalmente anche solo 50 W. Che secondo me vanifica gli sforzi necessari per la realizzazione e anche la soddisfazione finale, a meno che la si realizzi solo per scopi ludici. Con questo non voglio scoraggiare nessuno (primo me stesso)ma penso che sia difficile, molto difficile riuscire a realizzare un generatore che sia utile a far funzionare qualcosa di concreto.

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                                              • Concordo Salvatore ma come ho detto in precedenti post il mio è solo un hobby. Comunque penso che con la stessa tecnica, magari usando la resina epossidica per i gusci delle pale, una struttura interna adeguatamente progettata di rinforzo, si possa fare; certo è un lavorone. Personalmente, la scelta del piccolo diametro è anche perchè non sono sicuro di poter gestire in piena sicurezza un diametro importante in casi di venti eccezzionalmente forti poi non sono molto distante dai vicini e non voglio creare motivi di scontro sia per motivi di sicurezza che per motivi di rumorosità. Anche se fà solo 20 o 40W non mi interessa lo faccio solo per passione poi ci devo solo mandare un piccolo impianto di illuminazione e tutti i sistemi di ricarica e mantenimento di batterie compresi i cellulari. Per fare qualcosa di veramente concreto penso che bisognerebbe integrare eolico e fotovoltaico e forse sarebbe meglio affidarsi a professionisti.
                                                Un salutone a tutti.

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                                                • Il problema è che con soli 20-40 W puoi accendere solo una lampadina e non un impianto di illuminazione. Per esempio quelle degli stop delle auto da 21 W oppure quella dei fari da 45 W. Il fatto è che a me piace realizzare degli oggetti (per hobby) ma che servano a qualcosa. Cmq io non ho mai realizzato qualcosa con la vetroresina...ma dal video mi è sembrato che risulta poco dura...è così? 0 si riesce a realizzare anche un materiale molto duro e resistente? Un altra domanda, per quanto riguarda i costi di una simile realizzazione?

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                                                  • Si è vero che con quei pochi watt si accenderebbe solo le lampadine degli stop ma il fatto è che l'enrgia prodotta durante il giorno viene accumulata e di giorno le luci sono spente. Ho una precedente sperienza di pale in pvc rivestite in vetroresina con fibra di vetro a tessuto da 260g/m^2 un solo strato, sono molto resistenti e ne hanno già dato prova quest'inverno. Ovvio sono coadiuvate da un sistema meccanico di protezione dalle forti raffiche che quando il vento supera i 10m/sec la turbina si mette di taglio al vento. Se vuoi testare la durezza e resistenza della vetroresina puoi andare in un vivaio piante e chiedere dei vasi in vetroresina considera anche che non sono fatti con fibra di vetro a tessuto, sò che una volta (adesso, non lo sò) i caschi da moto con la calotta in fibra di vetro erano migliori di quelli in policarbonato. Il costo? Compensato e stucco lo avevo già in casa. L'alcool polivininico, gel coat, resina, e fibra di vetro circa 40€ ma questo non mi interessa. E' lo stesso discorso di quello che magari spende 4000€ per una bici solo per andarci la domenica e chi ne spende solo 600. Personalemente interessa solo capire e imparare poi se uno si è costruito un alternatore a flusso assiale deve necessariamente aver fatto lavori con la vetroresina per fare lo statore magari usando come distaccanta comune cera per auto e del comune compensato multistrato o MDF per fare lo stampo. Sinceramente la cosa che più mi contraria è la puzza: la odio, è fastidiosa e persistente, appesta tutto.
                                                    Va bbè adesso devo fare gli utilmi preparativi penso di iniziare lo stampo entro la fine della prossima settimana; ho chiesto pareri in giro, la cosa promette bene.

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                                                    • Il problema è che non so se dalle mie parti la trovo facilmente, anche se conosco qualcuno che ci lavora e quindi da qualche parte la comprerà. Cmq il mio progetto era una pala di 1,5 m di lunghezza e anche per bulover volevo proporre la stessa lunghezza. Non so se con questa lunghezza di vetroresina resiste, tu che ne pensi? perchè in legno è un po complicata per me da realizzare con questo progetto in quanto richiede delle travi in legno molto grosse per poi ricavare la pala, a causa della forte dfferenza di angolo tra la punta e la radice. E quindi anche uno spreco enorme di legno da tagliare. Cmq non so se magari per bulover questo problema "tecnologico" non c'è.

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                                                      • Ahhh adesso ho capito.
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                                                        • Ciao ragazzi riguardo alle pale in legno un po' di spreco c'e', anzi direi moltissimo ma poi ne va della robustezza e soprattutto della sicurezza ,purtroppo viene buttato piu' della meta' del legno che serve .Mi era rimasto un pezzo in legno che avevo in piu' perche il progetto della turbina in partenza era con quattro pale,l'ho sagomato e ho ricavato una pala uguale a quelle della turbina ,avevo pensato di adoperarla come stampo per provare a costruirne una in vetroresina ,appena ho un pò di tempo mi metterò all'opera poi vi farò sapere(se non rimango attaccato).
                                                          Secondo te lele è meglio adoperare la fibra oppure il tessuto ??
                                                          Se faccio piu' starti di tessuto incrociati dovrebbe diventare molto robusta poi al limite all'interno metto un profilo in alluminio che serve anche come attacco, ho gia una mezza idea di come realizzarlo .
                                                          un saluto
                                                          Bulover55

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                                                          • Ciao a tutti. Per quanto riguarda lele, io faccio ingegneria meccanica e ti posso dire che sulle forme così complesse come le pale di un generatore per calcolarne la resistenza si usano o programmi di simulazione al computer o ci si basa sull'esperienza (come si faceva una volta, ma con risultati più approssimati di quelli al pc). Non avendo dei database sui generatori eolici, si dovrebbe andare sulla progettazione al pc, ma questa procedura è molto complessa, richiede software costosissimi, ore e ore di lavoro e vari computer molto potenti collegati in parallelo che lavorano contemporaneamente e inoltre richiede una ottima conoscenza di tutti i dati di resistenza del materiale, dati che possono essere forniti da delle prove sperimentali. Quindi penso che questa metodologia non puo essere applicata alle applicazioni di cui ci occupiamo noi, ma credo che ci possiamo accontentare e farci bastare l'esperienza fatta da altri o da noi stessi e molto buon senso. Comunque dicevi bene, l'andamento delle tensioni per una trave a sezione rettangolare è parabolico dalla punta fino alla radice, con il punto massimo su quest'ultima. La pala eolica non è una trave a sezione rettangolare ma questo ci dà un idea delle tensioni agenti.
                                                            Bulover, per il progetto mi ci metto al lavoro pomeriggio. Allora, ho già fatto dei primi calcoli e credo che ci voglia una trave di legno di partenza di all'incirca 250 mm * 250 mm. Ora....penso che sia difficile (o costosa) trovare questa trave sul mercato, tu che ne pensi? sai già se potresti trovarla? cmq ti sapro dire le dimensioni precise in seguito.E inoltre, per te va bene 1,5 m di pala?

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                                                            • Secondo me si, è la migliore, magari mettendo uno strato con le fibre messe a 45° alternato da uno stato messo per dritto si dovrebbe ottenere la migliore resistenza poi otilizzando quel tipo di fibre si riesce a distribuire il peso più uniformemente sulla pala ma è più soggetto a fare delle bolle d'aria tra la base e la fibra che potrebbero rivelarsi difficoltose da togliere se non si ha un rullino frangibolle. Ma il fatto è che non saprei dirti quanti strati o quale spessore dover fare per un diametro da 3 m. Posto il linnk gia precedentemente postato in prercedenza su questa discussione:Homegrown Power: Aerofoil 1.2m blade
                                                              Ma anche quest'altro http://www.thebackshed.com/windmill/forum1/forum_posts.asp?TID=800&PN=2
                                                              Comunque, in base alle mie ricerche, è meglio utilizzare gel coat per stampi (nero o arancio) perchè è più resistente e non si dovrebbe danneggiare durante la sformatura. La fibra di vetro a tessuto può risultare troppo costosa per fare lo stampo quindi, per fare lo stampo io utilizzerei il comune intrecciato casuale. Può risultare difficoltoso trovare l'alcool polivinilico che io, per non starmi ad ammattirmi e spendere un sacco di soldi in benzina ho ordinato su resinboat.it dove c'è in vendita anche tutto l'occorrente per le lavorazioni in vetro resina. Un saluto a tutti!!!!

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