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Serbatoio in plastica come accumulo

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  • #91
    Originariamente inviato da eribird Visualizza il messaggio
    Anche io avevo pensato di confinare la paraffina, ma non dentro un tubo di polietilene a serpentina, bensì dentro un fascio di tubetti metallici a parete sottile disposti in verticale.
    Per "tubetti" intendo quelli tipo modellismo navale, pochi millimetri di diametro e qualche decimo di spessore, al fine di massimizzare il rapporto superficie/volume.
    Pochi mm di diametro e ne servirebbero km per 100 l di paraffina.

    Forse la mia idea del tubo in polietilene e' piu' efficace ed economica. Se il serbatoio contiene una buona quantita' d'acqua il prelievo di calore immediato verrebbe da li', la paraffina cederebbe il suo calore con un po' piu' di lentezza e forse sarebbe sufficiente a mantenere una temperatura dell'acqua adeguata, non credo sia necessario uno scambio istantaneo di calore paraffina/acqua.

    Quegli olii vegetali mi sembra siano fuori per le temperatura. Poi non so' quanto sono stabili.

    Ma quelle sferette di paraffina che ho visto in giro sono capsule di plastica con dentro la paraffina ? Pensavo fosse paraffina solida, comunque circa 12 euro/kg...

    ciao
    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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    • #92
      Originariamente inviato da Belot Visualizza il messaggio
      Io ho comperato una Rotex GSU difettosa qua eBay Italia - Aste online e shopping a prezzo fisso spero di riuscire ha ricavarci un Sanicube .
      Beh se il contenitore e' intatto e magari anche la serpentina ACS, sarebbero una favola. . Per il puffer quelli sono i costi fondamentali.
      Se la serpentina manca puoi sempre rimettercela, l'inox costa un pochino, ma con un 120 euro gia' hai una serpentina adeguata, se c'e' almeno il supporto della serpentina sarebbe meglio.

      Facci sapere appena ti arriva.

      ciao
      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
      Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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      • #93
        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
        Pochi mm di diametro e ne servirebbero km per 100 l di paraffina.

        Forse la mia idea del tubo in polietilene e' piu' efficace ed economica.
        Sì, in effetti ci vorrebbero km di tubi. Anche con un grosso tubo di PE ci vorrebbero un centinaio di metri per contenere 100 litri di paraffina, a quel punto io comincerei a pensare a una soluzione più semplice, ovvero un tank in tank con la camicia esterna di paraffina non più spessa di 5 cm e un serbatoio interno per l'acqua. Almeno in questa configurazione i moti convettivi della paraffina in fase di restituzione del calore prima che sia completamente solidificata possono agevolare lo scambio di calore con il serbatoio interno. Se consideriamo una superficie di scambio totale di 1 mq, e una conduttività termica per la paraffina solida di 0,25 W/mK, supponendo che la paraffina sia già tutta solidificata, e quindi nessuna convezione al suo interno, avremo, per un delta T medio di 10° e uno spessore medio di 2,5 cm:
        10x0,25/0,025 = 100 W

        Per un serbatoio di piccolo volume potrebbe ancora essere sufficiente, man mano che il rapporto superficie/volume diminuisce, le cose in proporzione peggiorano e potrebbe essere necessaria una superficie di scambio supplementare (tank in tank in tank ... ?).


        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
        Quegli olii vegetali mi sembra siano fuori per le temperatura. Poi non so' quanto sono stabili.
        Non mi riferivo agli oli per alimentazione, l'esperimento con l'olio di palma era solo qualitativo, in realtà mi riferivo alle cere per candele a base di olii modificati, quelle sono stabili almeno per qualche anno se non le scaldi oltre una certa temperatura, però credo abbiano una isteresi elevata o come la chiamano, sottoraffreddamento ? In pratica l'intervallo di temperature in cui si verifica la fusione o il congelamento è troppo ampio, ma andrebbero provate, costano circa 1,5 - 2 € al chilo.

        Originariamente inviato da toninon Visualizza il messaggio
        Ma quelle sferette di paraffina che ho visto in giro sono capsule di plastica con dentro la paraffina ? Pensavo fosse paraffina solida...
        Sono sfere di paraffina incapsulata, non avrebbe senso venderla a sfere se fosse comune paraffina che quando si scioglie prende la forma che vuole.

        La paraffina si vende o in polvere grossolana o in "slabs" cioè tavolette.

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        • #94
          Originariamente inviato da eribird Visualizza il messaggio
          Sì, in effetti ci vorrebbero km di tubi. Anche con un grosso tubo di PE ci vorrebbero un centinaio di metri per contenere 100 litri di paraffina, a quel punto io comincerei a pensare a una soluzione più semplice, ovvero un tank in tank con la camicia esterna di paraffina non più spessa di 5 cm e un serbatoio interno per l'acqua.
          A me sembra ancora che non ci sia niente di meglio del tubo in polietilene.
          100 mt di tubo in polietilene a bassa densita' (da irrigazione).
          Diametro esterno => 32 mm
          Diametro interno => 28.2 mm
          Pressione massima => 4 bar
          Volume interno => 62 l
          Superficie esterna => 10 mq
          Costo => 70 euro circa

          Questo tipo di tubo non regge la pressione, non e' adatto ad uso alimentare, non regge alte temperature.
          Ma in questo caso non sono controindicazioni.
          Vista la superficie i moti convettivi non servono.

          Costruendo un supporto si potrebbe anche pensare di distribuire le spire in modo opportuno per variare la capacita' termica del serbatoio in modo differenziato alle diverse altezze.
          Qualche problema per il galleggiamento.
          Da verificare problemi per l'espansione/contrazione in fase di liquefazione/solidificazione, ma l'elasticita' del tubo potrebbe essere sufficiente a contenere il problema.

          C'e' qualche problema per caricarlo di paraffina liquida all'inizio, ma poi andrebbe sigillato e non ci si pensa piu', per maggior sicurezza le estremita sigillate potrebbero essere poste fuori dall'acqua o addirittura fuori dal serbatoio.

          Se si trova la paraffina a 2.5 euro/kg, si avrebbero 62 l per 140 euro + il tubo = 210 euro per il tank in tank alla paraffina da 62 l.
          Da calcolare a quanti litri d'acqua equivarrebbe, fosse x3 sarebbero 200 l d'acqua.

          Acquistare e coibentare un secondo serbatoio in PE da 200 l qualcosa costa, probabilmente sui 120-150 euro.

          Tutto sommato non sarebbe poi una spesa insensata.
          Fermo restando i benefici in termini di stabilizzazione delle temperature.

          ciao
          Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
          Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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          • #95
            Se il tubone in PET costa così poco l'idea non è malvagia, in effetti con 10 metri quadri di scambio dovrebbe funzionare bene. Solo che 62 litri sono pochini per un serbatoio di 300 litri, sarebbero ideali invece per 100-120 litri di accumulo.
            Per ACS dovrebbero bastare.
            Lo scopo principale dell'uso di paraffina, cioè aumentare la densità energetica e l'efficienza dell'accumulo riducendone il volume, e quindi le dispersioni, e facendo lavorare il collettore solare a temperatura più bassa.

            Comunque che un serbatoio di paraffina di 100 litri equivalga come resa a un solo acqua da 300 litri mi sembra una esagerazione, forse solo ipotizzando le migliori condizioni teoriche di utilizzo di un tipo e le peggiori condizioni reali dell'altro si può arrivare a quelle stime.

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            • #96
              Penso anch'io che il valore x3 sia troppo ottimistico.
              Bisogna anche considerare che il "tubone in tank", si prende spazio sottraendolo all'acqua.

              Quando ho tempo faro' calcoli piu' rigorosi.

              Per un volume maggiore bisognerebbe fare i calcoli con un tubo di diametro maggiore o comunque minimizzare il costo in euro/litro. Aumentando il diametro comincia sorgere il problema di come avvolgerlo in spire che entrino nel puffer.

              Sono d'accordo sui benefici ottenibili con la paraffina che hai elencato.
              Mandare un puffer a 80-90 gradi quando serve acqua a 45 e' sicuramente un sistema poco efficiente.
              Anche aumentare il volume d'acqua rimanendo a temperatura piu' mite non e' l'ideale, si finisce per avere un sacco di acqua tiepida, con necessita' di integrare la temperatura con altre fonti. Ottimizzando la stratificazione le cose migliorano fino a un certo punto.

              ciao
              Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
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              • #97
                Cancello il msg..
                Ultima modifica di spider61; 13-10-2010, 16:56.
                AUTO BANNATO

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                • #98
                  Spider, mi sa' che ti sei perso qualcosa, mica ci vogliamo fare la doccia con la paraffina, certo tutto si puo' provare..., ma a 2.5 euro/litro e' un po' costosa.

                  ciao
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                  • #99
                    toninon, ho qualche perplessità riguardo all'idea di mettere la paraffina nel tubo di polietilene piuttosto che in una camicia esterna al tank con l'acqua. Vero è che la superficie di scambio sarebbe maggiore, ma come li infili 100 metri di tubo da 32 mm in un serbatoio da 120 litri ?
                    Anche riuscendoci, ma come le disponi le spire (che occupano metà del volume del puffer) per garantire che l'acqua ci circoli intorno liberamente ?
                    Qualche perplessità mi sorge anche sul riempimento del "candelone", oviamente andrebbe fatto a "bagnomaria", ma siamo sicuri poi che l'aria non resti intrappolata dentro ( anche perché la viscosità elevata della paraffina non aiuta) ?

                    E ancora, sia in fase di accumulo che in fase di restituzione del calore la convezione nella frazione ancora liquida è importante per il trasferimento del calore, però con il tubone, vero è che la superficie di scambio con l'acqua sarebbe molto grande, ma essendo la conducibilità termica della paraffina liquida meno della metà della stessa allo stato solido, rischieresti di avere un nucleo fuso ( in fase di restituzione) o solido (in fase di accumulo) al centro del tubo e che scambia calore con difficoltà con le pareti, dato che la convezione è impedita dalla mancanza di spazio.

                    Vedrei più favorevolmente una soluzione del tipo tank in tank in tank ( o meglio... matrioska ) come in figura.

                    P.S. Un mio collega ha riparato un serbatoio di polietilene sfondato usando solo una "toppa" dello stesso materiale e una pistola ad aria calda, quindi il tank "matrioska" non dovrebbe essere poi così difficile da realizzare.
                    File allegati
                    Ultima modifica di eribird; 13-10-2010, 17:51.

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                    • In un serbatoio da 120 litri non credo si possa, il diametro sara' troppo piccolo.
                      Aggiungo anche la difficolta di fare stare giu' un volume di tubo di 60 litri, soprattutto prima del riempimento, ma anche dopo. Questo problema credo ci sia con qualunque contenitore.
                      Per lo scambio di calore invece non credo ci sarebbero grossi problemi, lo scambio per pura conduzione sarebbe sufficiente, andrebbe fatto qualche calcolo per verificare cosa succede con un prelievo continuo, ma secondo me piu' o meno ci siamo, ci sara' un temporaneo abbassamento di temperatura che pero' dovrebbe finire per equilibrarsi con la restituzione del calore latente dalla paraffina.

                      Il vantaggio del tubo e' che non devi fare pesanti modifiche al serbatoio.
                      Con il multistrato si semplificherebbe il problema di dare la forma alla spirale, ma i costi salgono. Forse ci starebbe anche in un 120 litri.

                      ciao
                      Ultima modifica di toninon; 13-10-2010, 21:47.
                      Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
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                      • __________________________________________________ _______________________________________
                        Ultima modifica di eribird; 15-10-2010, 18:04. Motivo: post doppio

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                        • A quanto pare non siamo i primi a parlare di queste cose, in un forum australiano c'è un certo Gordon che a quanto pare ha fatto esperimenti con cera di olio di palma idrogenato con punto di fusione a 56°.
                          - DIY solar pre-heater - Energy Matters Forum

                          Comunque, invece di un unico tubo liscio di polietilene avvolto a spirale, si potrebbero usare tanti spezzoni di tubo di plastica corrugato di piccola sezione, tipo quello che si usa per passare i fili elettrici (credo sia in PVC), disposti in verticale a fascio. Per riempirli di cera ovviamente vanno messi a bagnomaria in un pentolone, si dovrebbero flettere a U in modo che l'aria esca da un'estremità mentre si versa la cera dall'altra. Una volta riempiti si tappano da un lato e, o si raddrizzano prima che la cera solidifichi, o si lasciano piegati ad U, il che sarebbe meglio perché in tal caso non sarebbe neanche necessario tapparli dato che gli estremi starebbero fuori dall'acqua. Agganciandoli per la curva della U in fondo al serbatoio, o semplicemente legandoci una piccola zavorra, si eviterebbe il galleggiamento, comunque parziale, dei tubi.

                          Tubi tipo questi, per intenderci: http://www.polieco.com/IEP0000000031.asp

                          Questo qui costa 11 € ogni cento metri:
                          http://www.delpiano.biz/tubo-corruga...r-p-11640.html
                          Ultima modifica di eribird; 15-10-2010, 11:58.

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                          • il corrugato giallo è anche alimentare (per la parete esterna a contatto con l'acs)....... e la cera da candele a che temperatura cambia di stato??
                            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
                            cosa ne pensate?...http://www.energeticambiente.it/agri...ansgenico.html

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                            • Non avevo in mente un bollitore con ACS, piuttosto un puffer di liquido di pura accumulazione, con serpentina ACS istantanea o trasferimento del calore ad un bollitore tramite serpentina.

                              Per il tubo corrugato comune, quello in PVC, ho dei dubbi sulla tenuta al calore. Ho letto qualcosa sul decadimento del PVC a temperatura neanche troppo alta, credo che i tubi di scarico delle cucine siano in polipropilene per questo motivo.

                              Pero' esistono anche cavidotti in polietilene, di solito per l'interramento esterno, sono fatti da un tubo interno relativamente sottile liscio, circondato da un tubo corrugato esterno, costano un po' di piu' ma per diametri intorno ai 40-50 mm sarebbero accessibili, tipo questo: OFFERTA KIT TUBO CAVIDOTTO DA 40 MT 50 su eBay.it Edilizia, Bricolage e fai da te, Casa, Arredamento e Bricolage

                              Diametro interno 34 mm, 100 m => 90 l, per 50 euro circa.

                              Se non sbaglio 40 mm e' il diametro minimo, quasi sicuramente piu' larghi avrebbero un miglior rapporto litri/euro.
                              Questi non danno molti problemi per essere avvolti a spirale, sono fatti apposta per essere curvati.
                              Temo che la spinta al galleggiamento sia superiore, la parte "currugata contiene aria e non credo sia facile far entrare acqua nell'intercapedine, non e' detto pero'.

                              Con questi diametri il riempimento con la cera/paraffina fusa sarebbe sicuramente piu' facile.

                              L'idea di farne tanti spezzoni ad U mi sembra buona, sarebbe facile riempirli e appesantirli. Inoltre si potrebbe mettere e togliere a piacimento nel puffer. Manca pero' un sistema pratico per chiuderli, Certo la cera solidificata probabilmente e' gia' un buon tappo, pero' solo se le estremita fossero all'esterno, che per molti spezzoni e' improponibile.

                              Un metodo sarebbero dei manicotti stagni per chiudere insieme le estremita una volta riempiti, in pratica invece di U diventerebbero delle O. E' anche vero che in questo modo la forma sarebbe meno adatta rispetto alla U, per metterli nel puffer.

                              ciao
                              Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                              Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                              • Ci stiamo fissando un po' troppo sul tentativo di confinare la paraffina (o genericamente cera), perdendo di vista il fatto che in un serbatoio a paraffina quest'ultima dovrebbe essere possibilmente anche più dell'acqua, visto che non usare solo paraffina è una decisione che emerge dalla bassa conducibilità termica della paraffina solida (ma anche liquida, se non fosse per la convezione, che comunque è impedita in gran parte a causa dell'elevata viscosità delle cere).
                                Pertanto io considererei piuttosto il fascio tubiero per la circolazione dell'acqua (ACS o non ACS, polietilene o polipropilene, tubi corrugati dentro e fuori o solo fuori...) e dividerei il serbatoio con dei setti circolari in tre sezioni orizzontali.
                                In quella superiore ci starebbe l'acqua di "prima raccolta" e anche la serpentina per l'ACS se il serbatoio la prevede. La centralina dell'accumlo andrebbe impostata per valori di temperatura superiori a quella di fusione della cera (diciamo a 60°).
                                In tal modo il primo terzo superiore del serbatoio raggiungerebbe in poco tempo una temperatura ottimale per un utilizzo immediato in caso ci sia poca insolazione.
                                Avendo più ore di sole continueremmo a caricare dall'alto acqua calda, che fluendo all'interno dei tubi verticali andrebbe a scaldare la cera che li circonda fondendola.
                                In fase di restituzione del calore la cera cederebbe il calore all'acqua dei tubi che per convezione risalirebbe nella parte superiore del serbatoio, mentre quella fredda si raccoglierebbe sul fondo passando attraverso un "camino" centrale che raccorda la parte alta con la parte bassa del serbatoio con l'unica funzione di favorire la convezione naturale dell'acqua.
                                La grossa massa di paraffina aiuterebbe anche a non perdere la stratificazione, dato che è un isolante termico migliore dell'acqua in fase sia liquida che solida.
                                Il setto inferiore in realtà si potrebbe anche omettere, dato che la paraffina è più leggera dell'acqua anche in fase solida.
                                Comunque da uno studio del MIT che ho letto qui:
                                http://dspace.mit.edu/bitstream/hand...pdf?sequence=1
                                sembrerebbe che la cera non ha un vero e proprio punto di fusione (essendo in genere una miscela di diversi composti), ma quello che importa è che nell'intervallo di temperature a cavallo del "punto di fusione" riesce ad accumulare più calore dell'acqua a parità di peso (ma anche di volume). Infatti il "calore specifico" arriva ad un massimo di 9 KJ/KgK, che è più del doppio rispetto a quello dell'acqua di 1 Kcal/KgK=4,2 KJ/KgK.
                                Perdonatemi per la figura, non sono riuscito a fare di meglio.
                                File allegati
                                Ultima modifica di eribird; 15-10-2010, 17:14.

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                                • Non è che per caso qualcuno avrebbe accesso ad un calorimetro DSC ? Se davvero vogliamo fare una cosa seria le paraffine o le cere di derivazione vegetale andrebbero testate prima di comprarne quintalate.

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                                  • Grazie al prezioso suggerimento di un collega ho trovato una fonte gratuita di paraffina (no, non vado a rubare ceri nelle chiese... ).
                                    Ci sono certi trasformatori 1:1 che venivano usati decenni fa sulle linee telefoniche. Miracolosamente si trovano ancora in molte centrali, in ciascuno ci stanno minimo 200 grammi di paraffina GRATUITA.
                                    Beh, proprio gratuita nunnè, ci vuole calore per scioglierla e farla uscire dal contenitore, in questo caso il calore latente è davvero una brutta bestia, ma ad occhio e croce, tra 2,5 € al Kg e qualche decina di chilocalorie mi sa che costano meno quest'ultime.
                                    Vi farò sapere se ne trovo qualche quintale e come si comporta.

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                                    • Aggiornamento: come temevo quella paraffina fonde a temperatura troppo alta, credo intorno agli 80-90° (me n'è caduta un po' sul dito e per poco non mi ustionavo). Ho avuto serie difficoltà per pulire la pentola dove l'avevo fatta fondere, restava incollata anche tirandoci sopra acqua bollente, alla fine l'ho dovuta sciogliere con l'olio caldo. Eppure è strano, la consistenza sembra pastosa, molto più di una candela. Boh ?
                                      Poi alla fine c'erano si e no 100 grammi nel trasformatore, tutto il grosso del peso era un toroide e il rame avvolto intorno .
                                      Credo non valga proprio la pena...

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                                      • Riprendo questo thread che sembra stagnare da un po' di tempo per lanciare un suggerimento. Invece della classica serpentina, perché non usare uno scambiatore esterno a piastre, dato che con una sessantina di Euro se ne trovano facilmente nuovi e comunque si potrebbero riciclare da qualche caldaia in rottamazione ? Naturalmente andrebbe aggiunto un circolatore asservito a un rilevatore di flusso che parta quando si preleva acqua calda sanitaria e che prelevi il liquido dalla cima del puffer, lo mandi allo scambiatore e lo riscarichi possibilmente in un camino di stratificazione interno al puffer.

                                        P.S. La paraffina che ho recuperato fonde a circa 65°, mi son fatto prestare un termometro a infrarossi per le misurazioni del cambio di fase. Un po' alta come temperatura, ma la contropartita è che in genere nelle paraffine più è alta la tamperatura di fusione, più è alto il calore latente relativo.

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                                        • Con la serpentina annegata si risparmia un circolatore e si aumenta la stratificazione, con lo scambiatore a piastre esterno l'acqua all'interno del puffer si rimescola.
                                          Il mio Sanicube vecchia versione ha una serpentina in PEX da 40Litri formata da tre tubi in parallelo da 20X2,2.
                                          Non ho ancora effettuato il collegatmento idraulico quindi non so come funzione, in futuro vi saprò dire.

                                          Ciao,
                                          Solare Termico: 60 tubi SHCMV a svuotamento superficie lorda 12mq, orientamento Ovest pieno inclinazione 21°, Boiler Sanicube 500L.

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                                          • Ovvio che si risparmia un circolatore, ma circolatore e scambiatore a piastre e diciamo anche il flussometro, li puoi sempre recuperare da una caldaia da rottamare, mentre le centinaia di metri di tubo in pex costano soldini.
                                            Per quanto riguarda la stratificazione, non vedo come la serpentina possa di per se essere meglio di uno scambiatore a piastre, perché la stratificazione credo dipenda fondamentalmente dalla geometria del ricircolo e dalla geometria della serpentina.
                                            Se metti il circolatore in modo che prenda acqua dalla cima del boiler e la reimmetta sul fondo in un camino centrale fessurato, l'acqua di ritorno si andrà a disporre in equilibrio idrostatico alla giusta altezza mantenendo pressoché inalterata la stratificazione.

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                                            • serbatoio autocostruito

                                              Un saluto a tutti, vi leggo da un po' di tempo e faccio i complimenti a tutto il gruppo del "Fai da Te".

                                              Vorrei tentare la costruzione di un accumolo termico da 800 litri, lo costruirò in lamiera di inox, domanda occorre l'anodo sacrificale ??

                                              Ho letto in questa discussione di una serpentina da 30 metri, non sono pochi ??? Nel depliant del sanicube si parla di 25 litri di ACS.

                                              Secondo i miei calcoli dovrebbero essere circa 80 metri di tubo da diametro interno 20 mm.

                                              saluti,

                                              Massimo

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                                              • Guardati questo link: Edelstahl Wellrohr DN20 Edelstahlwellrohr Solar bei eBay.de: Solar (endet 01.12.10 09:47:52 MEZ) e' dove ho comprato il tubo inox.
                                                C'e' scritto anche il volume per metro, circa 0.4 l/m, quindi per 25 litri circa 60 metri.
                                                Pero' non e' detto che sia lo stesso della Rotex.

                                                Io ho valutato la potenza termica dello scambiatore Rotex ed alla fine ho deciso di ridurlo a 25 metri, facendo il calcolo di una potenza sufficiente per una singola doccia.
                                                Ti posso dire che dalle prove fatte lo scambiatore risulta adeguato ad un uso normale, l'ho provato anche per riempire la vasca e l'acqua continua ad arrivare calda. Probabilmente aumentando la lunghezza (quindi la potenza) si ottiene qualcosa in piu' ma secondo me non ne vale molto la pena e soprattutto la spesa...

                                                In un puffer che contiene sempre la stessa acqua l'anodo sacrificale e' meno importante, pero' io ce lo metterei lo stesso per quel che costa, poi valutandone il consumo ti fai un'idea di quanto e' importante.

                                                Se progetti di costruirti un serbatoio squadrato attenzione che non e' la forma piu' adatta a mantenere la pressione. Se lo prevedi a vaso aperto, quindi a pressione atmosferica, va' un po' meglio ma anche il solo peso dell'acqua potrebbe deformarlo.

                                                ciao
                                                Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                                Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                                • grazie della risposta,
                                                  ne approfitto per un'altra domanda,

                                                  qualcuno ha per caso valutato sia tecnicamente che economicamente l'utilizzo del tubo in rame in rotoli pittosto che il corugato di acciaio inox ???

                                                  saluti a tutti

                                                  Commenta


                                                  • Si io

                                                    A suo tempo mi sono studiato le proprieta' degli scambiatori ed il costo al metro del materiale (ho considerato anche il multistrato) e sono arrivato alla conclusione che il piu' economico e proprio quello che costa di piu' al metro, cioe' il corrugato inox.
                                                    In realta' non e' neanche vero che costa di piu' al metro, viste le sezioni, ma al kilo si.

                                                    In breve il corrugato inox ha una superficie esposta superiore a parita' di sezione e soprattutto il liquido al suo interno (ed anche la corrente convettiva all'esterno) ha un moto turbolento che rimescola il liquido facilitando lo scambio termico. Il rame ha un coefficiente di conduttivita' termica migliore, ma l'inox ha un diametro inferiore (0.18 mm in quello del link) per cui anche la conduttivita' termica attraverso la superficie e' buona.

                                                    ciao
                                                    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                                    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                                    • Grazie di nuovo per la risposta,

                                                      se volessi inserire una seconda serpentina per l'impianto a vaso chiuso del riscaldamento citando sempre la fonte Rotex si parla di 10,5 litri o 11,5 litri quindi (12/0.4=30 metri), siete d'accordo ??

                                                      ..... devo acquistare 100 metri di tubo !!!!!!

                                                      Commenta


                                                      • Con riferimento a: http://www.titanheating.dk/data/imag...nicubeengl.pdf , in particolare il sanicube SCS 538/16/16

                                                        Ma no stai confondendo con la serpentina di primary (e secondary) load, cioe' quella che si utilizza per riscaldare l'accumulo con una caldaia. Quella del riscaldamento e' detta "Solar heating support" ed e' da soli 2l e 200 W/°K di potenza. Io ho da parte 5 metri di tubo per l'integrazione riscaldamento, se mai servissero.

                                                        Fai caso anche alla potenza dello scambiatore per ACS, 2470 W/°K, cioe' con una differenza di temperatura media tra accumulo e acqua sanitaria di 1 grado esprime 2470 W.
                                                        Considerando temperatura acqua fredda in ingresso di 15 °C ed uscita 45 °C, media = 30 °C e temperatura del puffer di 60 °C si avrebbe un delta T medio di 30 °C e lo scambiatore andrebbe a 2470 * 30 = 74 kW ! Sovradimensionato secondo me, anche considerando temperature meno favorevoli.

                                                        Considerando una doccia con flusso di 10 l/min si ha una richiesta di 10 * (45-15) / 60 = 5 kCal/s = 21 kW.

                                                        ciao
                                                        Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                                        Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                                                        • ciao TONINON, sei sicuramente molto esperto da come scrivi,
                                                          forse per capirci faccio prima a spiegare cosa vorrei fare.

                                                          L'impianto che vorrei realizzare sarà composto da accumolo da 800 litri riscaldato da caldaia a legna in inverno e solare in estate.

                                                          Parliamo di vaso aperto, poi per l'ACS serpentina all'interno dell'accumolo.

                                                          Per il riscaldamento a termosifoni, vorrei integrare quello esistente interponendo sul ritorno della caldaia un secondo serpentino collocato sempre nell'accumolo.

                                                          La logica di funzionamento dovrebbe essere, se la temperatura del fluido del secondo serpentino è inferiore a quella richiesta dalla caldaia la stessa non parte altrimenti si.

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                                                          • scambiatore a pistre

                                                            ... e se montassi uno scambiatore a piastre alimentato dall'accumolo ????

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                                                            • @Massimolun
                                                              Non sono un esperto, ho solamente studiato abbastanza, soprattutto il sistema che ho poi implementato.

                                                              Per l'integrazione solare/caldaia a biomassa ti suggerisco (se non lo stai gia' facendo) di frequentare la sezione biomasse.

                                                              Mi sembra tu intenda far funzionare il riscaldamento facendo passare il ritorno in una serpentina posta nell'accumulo e poi in serie in una caldaia a gas istantanea, mi sembra ottimo.

                                                              Anche la serpentina istantanea per ACS mi sembra una buona soluzione per tutto l'anno, se vuoi farla in inox corrugato posso darti qualche consiglio.

                                                              Per la caldaia a biomassa immagino tu preveda una serpentina di carico del puffer (se lo usi con sola acqua tecnica si chiama cosi'). Il circuito solare dovrebbe alimentare la parte bassa del puffer, la caldaia la parte medio-alta (come detto non sono esperto in questo, verifica).

                                                              Per il solare io consiglio l'installazione in svuotamento, a me e' risultata la piu' semplice e ti elimina i problemi di sovraproduzione estiva e congelamento invernale. Io ho utilizzato pannelli piani, qualcuno anche tubi sottovuoto ma in questo caso attenzione soprattutto alle temperature estive dei collettori dei pannelli ad impianto "secco".

                                                              Per il serbatoio dipende molto da come e' fatto, Giuggiolo ad esempio ha convertito una vecchia bombola da GPL da 1600 litri e si trova bene, proprio con caldaia a biomassa e solare. Se hai problemi di tenuta alla pressione puoi sempre farlo a vaso aperto, il Rotex Sanicube funziona cosi' e viene utilizzato fino a 85 C senza problemi (e' in plastica, polipropilene se ricordo bene).
                                                              Per l'isolamento la schiuma poliuretanica e' un po' difficile da applicare uniformemente ma funziona.

                                                              E' chiaro che un sistema del genere lavora in due modalita' ben diverse in inverno e estate, anzi per essere precisi tra quando usi la caldaia a biomassa e quando no.

                                                              Con caldaia a biomassa in uso:
                                                              Il riscaldamento sara' fatto soprattutto con il calore della biomassa, il solare puo dare' un po' di integrazione, soprattutto in primavera. Il problema puo' essere che il puffer viene mantenuto in temperatura dalla caldaia a biomassa quindi il solare quando puo' ha qualche problema in piu' ad andare in temperatura, ma con la caldaia che carica in alto qualcosa si fa'.

                                                              Con caldaia a biomassa ferma:
                                                              In questo caso utilizzerai il solare per l'ACS, magari con eventuale integrazione della caldaia a gas in serie, probabilmente potrai anche spegnerla per buona parte della buona stagione.
                                                              Visto che il tuo puffer e' sicuramente sovradimensionato per la sola ACS, a meno di avere molti mq di pannelli, potresti prevedere un collegamento in prelievo del solare a 1/3 dell'altezza del puffer o piu', in questo modo sfrutteresti solo la parte alta del puffer e raggiungeresti piu' facilmente temperature sufficienti per ACS senza integrazione.
                                                              Per il resto l'unico problema possono essere le sovratemperature in caso non utilizzi il sistema a svuotamento, ma con quel puffer forse bastera' spostare l'alimentazione del solare in basso per migliorare la situazione.

                                                              ciao
                                                              Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                                                              Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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