eliminazione correnti galvaniche - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

eliminazione correnti galvaniche

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • eliminazione correnti galvaniche

    Salve a tutti ,

    una domanda e' possibile eliminare le correnti galvaniche che si vengono a creare dall' unione di 3 metalli (rame ottone ferro ) e un liquido ( antigelo radiatori auto ) collegando i vari metalli dell 'impianto alla terra dell 'impianto di alimentazione domestico ? Purtroppo non ho la possibilità di collegare un anodo al magnesio sul bollitore... ( scaldabagno termo ).


    Grazie

  • #2
    Non sono le correnti galvaniche che 'bucano' i boiler.... ma le correnti vaganti che non c'entrano niente con i giunti di materiale diverso..... se cerchi trovi le discussioni a riguardo....
    AUTO BANNATO

    Commenta


    • #3
      Grazie Spider per la risposta,
      mi sono documentato al riguardo l' errore è stato nell' inserire come parola di ricerca GALVANICHE e quindi ho visualizzato le discussioni relative alle correnti vaganti che mi sa mi sa vengano comunque confuse con quelle galvaniche.
      Comunque penso che mettero' a terra tutti i tubi poi se lo scaldacqua si buca vengo a fare la doccia a casa dei moderatori....
      Grazie di nuovo

      Commenta


      • #4
        opps
        ...quindi ho visualizzato le discussioni relative alle correnti vaganti che mi sa mi sa vengano comunque confuse con quelle galvaniche.

        leggasi NON ho visualizzato le discussioni relative alle correnti vaganti ...

        scusate

        Commenta


        • #5
          Sempre da capire cosa si intende per "correnti vaganti" (da quello che ne so io le correnti non vagano) , la corrosione è causata dalle correnti galvaniche, ossia quelle che si generano quando due materiali a potenziale elettrico diverso vengono a contatto tra di loro.
          La corrosione in questione è di origine elettrochimica, e la messa a terra (sempre consigliata per motivi di sicurezza) non risolve il problema.

          http://www.essica.com/portal/it/Appr...ione_galvanica
          Ultima modifica di NinoS; 16-09-2009, 08:00.

          Commenta


          • #6
            Ciao, se posti 1 schema, possiamo vedere come proteggerli, e se è possibile farlo.
            Di solito quando lavoravo in progettazione di impianti elettrici industriali si usava il trucchetto di alimentare con il - di una sorgente continua questi metalli di cui si vuole mantenerne la perfetta integrità(noi in questo caso erano tubi del gas nel terreno), mentre il + si userà per alimentare un metallo da "sacrificare" sempre infilato nel terreno o nello stesso elettrolita che chiude il circuito, il metallo sacrificale verrà sostituito periodicamente ed è sottoposto ad 1 rapida corrosione.
            Gli altri metalli quindi non dovrebbero subire nessuna alterazione (dissoluzione elettrolitica) sempre se rimane collegata l'alimentazione continua.

            Commenta


            • #7
              Wattos, non che che hai uno schema per misurare l'usura dell'anodo?
              Nel mio caso è del tipo a immersione.
              Oppure in alternativa un suggerimento per tirate l'anodo fuori dal boiler.
              In commercio esistono apparecchi appositi di misura, ma hanno costi esagerati, forse perchè originariamente destinati alla nautica.

              Commenta


              • #8
                non credo ci sia 1 modo efficace per misurare l'usura, l'unico è controllare periodicamente il metallo in questione, oppure impedirla applicando energia esterna e sacrificando 1 altro metallo (ove è possibile), se per uso come boiler si potrebbe verniciare l'elemento con 1vernice speciale isolante ma conduttiva termicamente e resisitente alle alte temperature (sempre se esiste), in acqua sconsiglio di fare elettrolisi, sopratutto se è 1 contenitore ermetico
                Ultima modifica di Wattos; 21-09-2009, 13:07.

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da Wattos Visualizza il messaggio
                  non credo ci sia 1 modo efficace per misurare l'usura,
                  Quanto sia efficace non lo so, ma esistono in commercio serbatoi con lo strumento e strumenti "stand-alone" (vedi ad esempio :www.isofoton.it/.../22820071347202_Manuale%20%20ISOINTEGRAL.PDF ).

                  Gli strumenti che ho visto io, si usano in nautica per misurare l'efficenza delle protezioni anodiche dello scafo, in genere sono molto costosi, anche se non credo che alla fine siano circuti complessi. Speravo che avessi qualche soluzione economica che mi evitasse di smontare fisicamente l'anodo per verificarne lo stato.

                  EDIT: il link non funziona , ma se cerchi su internet "misura efficenza anodo" trovi tanti boiler con strumento di misura integrato (oppure opzionale).
                  Ultima modifica di NinoS; 21-09-2009, 17:11. Motivo: il link non funziona

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggio
                    Gli strumenti che ho visto io, si usano in nautica per misurare l'efficenza delle protezioni anodiche dello scafo, in genere sono molto costosi, anche se non credo che alla fine siano circuti complessi. Speravo che avessi qualche soluzione economica che mi evitasse di smontare fisicamente l'anodo per verificarne lo stato.
                    siccome il deterioramento causa sia ossidazione che in alcuni casi sviluppo di gas o hai 1 strumento che ti misura la resisitenza in aumento generata appunto dall'ossidazione del metallo, che non so bene quanto possa essere 1 soluzione, una volta deteriorato che senso ha sapere quanto è deteriorato?

                    poi 1 conto è lo scafo di 1 barca lo si previene con nulla, prendi 1 batteria 2 pinze metti il - allo scafo e il + lo metti ad 1 "metallo sacrificale" immerso in acqua il + profondo possibile che verrà ridotto in briciole dopo anche solo 1 settimana, lo scafo invece rimarrà si può dire intatto e non serve 1 strumento inverti il processo naturale di ossidazione, un conto è prendere invece 1 boiler e voler giocare al piccolo chimico con reazioni che sviluppano nel 90% dei casi anche idrogeno, che esplode in concentrazioni del solo 5%
                    certo se vuoi ti dico come fare però poi quando ti fai la doccia e se senti esplodere il boiler non venirmi a cercare...

                    io + che 1 misura mi preoccuperei della causa del fenomeno e come intervenire e non misurarla...
                    loro usano il contenitore stesso per scaldare direttamente, io non sono d'accordo su questo metodo, anche perchè se dovesse andare via corrente si corrode comunque e non c'è verso di fermarlo, quindi o usi il rame elettrolitico e il tubo deve essere assolutamente riempito di acqua pura (senza bolle d'aria) oppure si usa 1 strato di materiali nobile come argento o platino o oro inossidabili per davvero
                    Ultima modifica di Wattos; 21-09-2009, 23:31.

                    Commenta


                    • #11
                      il ferro ha 1 potenziale elettrochimico di circa -0,4V, se usi il magnesio come 2° elettrodo che è molto negativo rispetto al ferro non c'è bisogno di usare 1 fonte di elettricità esterna, infatti come la pila loro generano 1 potenziale che rimane finchè c'è e si consuma il magnesio o metallo a basso potenziale (oltre all'abbondante produzione di idrogeno sempre da parte di quest'ltimo negativo)

                      C'è anche il sodio solo che il sodio e acqua reagiscono violentemente, c'è per esempio l'alluminio (mai sentito pile alluminio...altro) invece metalli sopra il potenziale del ferro cioè ad esempio piombo, stagno rame... o ppure sempre ferro, se vuoi usare questi da sacrificare, devi fornire tu energia perchè spontaneamente loro non si ossidano rispetto al ferro, senza energia esterna si consumerebbe il ferro lasciando rame o altro intatti(solito effetto pila), ma applicando energia si inverte la reazione positiva e quindi in questo caso si consuma il rame o il + positivo (non so quanto riuscirò a farmi capire) lasciando intatto il negativo.
                      se dai 1 sbirciata alla tavola dei potenziali elettrochimici o serie elettrochimica vedi le varie reazioni con i vari potenziali degli elementi, ovviamente ci si mette 1 po per capire bene queste reazioni ma 1 volta imparate...è come guidare la macchina... oh non si può modificare 2volte 1 messaggio che ti arriva la scritta ultima modifica gne gne gne... vabbè, ti saluto
                      Ultima modifica di Wattos; 21-09-2009, 23:50.

                      Commenta


                      • #12
                        Wattos, credo che ci sia un equicovo, sicuramente non ho esposto bene il mio problema, ci riprovo:

                        Attualmente utilizzo un boiler acs con protezione anodica al magnesio, periodicamente (circa 1 volta l'anno) cambio l'anodo, che spesso non è interamente consumato.
                        Per cambiarlo devo svuotare completamente il boiler, perchè l'anodo si trova nella parte inferiore dell'accumulo, e non ho modo di metterlo diversamente.

                        La mia esigenza non è quella di impedire la corrosione dell'anodo, ma semplicemente una spia o un indicatore che mi segnali che l'anodo è da sostituire, senza doverlo ispezionare visivamente e quindi svuotare il boiler.
                        Oppure in alternativa tirare fuori l'anodo da dentro il boiler e metterlo in una posizione esterna, come fanno per esempio nei treni. (sempre che sia fattibile).

                        Spero di essere stato chiaro.

                        Commenta


                        • #13
                          ah ok, si in teoria si potrebbe fare 1 circuito elettronico che misura la corrente elettrolitica tra anodo e catodo e quando finisce il magnesio dovrebbe esserci corrente + bassa (come in 1 pila), in questo modo con 1 circuitino elettronico potresti pilotare 1 led o altro... (ora non so esattamente quanto sia sensibile all'usura del metallo, sono valori molto piccoli, bisognerebbe fare 1 misura con 1 tester o comunque fare uscire 2 fili dal boiler, uno per il contenitore e l'altro per il magnesio
                          ...poi per l'elettronica possiamo vedere, dovrebbe bastare 1 transistor...

                          se non puoi fare questa soluzione allora si potrebbe magari spostare da li in 1 posizione + comoda e visibile, tieni però presente che deve assolutamente rimanere in contatto con l'elettrolita (in questo caso l'acqua) se no non protegge.
                          Ora non so nei treni come funziona ma devi sistemarlo in 1 posizione non troppo critica, cioè l'ideale sarebbe centrato rispetto alle pareti del boiler in modo da garantire la protezione uniforme, potresti metterlo in alto in modo che appena apri il boiler lo vedi...

                          Commenta


                          • #14
                            Purtroppo l'anodo non lo posso spostare per un problema fisico ( l'unico buco da 1 1/4" è in basso, centrale rispetto al boiler.

                            Per quanto riguarda i fili nessun problema, ho già il filo di massa del boiler e il filo di massa dell'anodo.

                            N.B. Per la cronaca mi ero informato per degli anodi con controllo di consumo manuale, in pratica (l'uovo di colombo) sulla base dell'anodo c'è una valvolina che si può aprire, la valvolina è chiusa dal magnesio, se aprendo la valvolina esce acqua vuol dire che il magnesio si è consumato, purtroppo il costo di un singolo anodo di quel tipo equivale al costo di 10 anodi di quelli normali, cioè 10 anni di autonomia.

                            Appena ho un minuto verifico con un tester se tra i due fili di massa c'è tensione, ovviamente dopo averli scollegati dalla massa dell'impianto, in tal caso con un semplice millivolmetro, o microamperometro dovrei potere misurare la variazione nel tempo, e quindi l'usura dell'anodo.

                            Se funziona mi basta mettere un relais comandato da un pulsante, che commutta le due masse sullo strumento, il tempo necessario per effettuare la misurazione.
                            Ultima modifica di NinoS; 22-09-2009, 18:03.

                            Commenta


                            • #15
                              Ho fatto la misurazione, nessuna corrente , nessuna tensione, in realtà già da una prima ispezione visiva mi sono reso conto che non poteva esserci differenza di potenziale, in quanto il filo di massa dell'anodo non è collegato direttamente al megnesio ma al suo tappo che fa anche da bullone di fissaggio ed è avvitato direttamente sul boiler, pertanto massa del boiler e massa dell'anodo sono equipotenziali.
                              Ultima modifica di NinoS; 23-09-2009, 08:12.

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da NinoS Visualizza il messaggio
                                Ho fatto la misurazione, nessuna corrente
                                attenzione, se non la misuri non vuol dire che non ci sia...

                                purtroppo così com'è il circuito tu non la puoi misurare a meno di scollegare elettricamente il magnesio.

                                Proprio perchè sono equipotenziali evidentemente si vuole cortocircuitare "la pila" e fare si che scorra la massima corrente possibile (per accompagnare le reazioni che scioglierebbero il magnesio il + velocemente possibile).

                                questo non vuol dire che non ci sia corrente, anzi se hai 1 batteria della macchina e provi a metterla in corto circuito e poi vai col tuo tester a misurare certo che non ci trovi neanche 1millivolti, però ti assicuro che la corrente che scorre è parecchia ed è sufficiente per 1 esplosione

                                ovvio che se è 1 corto circuito a te resta ben poco da misurare, tutta la corrente scorre nel conduttore (in questo caso contenitore), nel tuo tester non scorrerà nulla, se poi il tuo tester ha 1 resisitenza interna di 0,0000001ohm allora forse la corrente 1 viaggetto dal tuo tester secondo me ce lo fa (anche volentieri) di solito i tester però hanno una R +di 1Mohm
                                questo è anche il motivo perchè di solito per misurare la corrente si usa l'amperometro

                                Commenta


                                • #17
                                  [QUOTE=Wattos;118985831 di solito i tester però hanno una R +di 1Mohm
                                  questo è anche il motivo perchè di solito per misurare la corrente si usa l'amperometro[/QUOTE]

                                  Il tester ha una resistenza molto alta se lo usi settato in Volt (il mio 10 Mohm), se lo usi in Ampere ha una resistenza molto bassa
                                  (resistenza in A non dichiarata sul manuale, ma visto la misura minima di 0,01 mA e la massima 20A, sicuramente la rsistenza interna sarà molto bassa), in ogni caso, anche se c'è una corrente tra magnesio e boiler, io non ho modo di misurarla dall'esterno, per i motivi già citati.

                                  A questo punto mi sà che devo rinunciare alla spia di segnalazione e continuare con il vecchio metodo di sostituire l'anodo una volta l'anno, indipendentemente dal suo consumo.

                                  Grazie comunque della consulenza.
                                  Ultima modifica di NinoS; 24-09-2009, 09:55.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Esistono anche protezioni permanenti che generano un campo elettrico neutralizzante. Vengono chiamati anche anodi elettronici e dovrebbero costare dai 100 ai 150 euro.
                                    Mi risulta pero' l'esistenza anche di anodi sacrificali al magnesio con tester associato (ad una decina di euro in piu').

                                    PS
                                    Il dado che porta l'anodo dovrebbe disporre di una guarnizione che opera come disgiuntore elettrico (almeno quelli che ho visto io)
                                    Bye

                                    Commenta


                                    • #19
                                      So che esistono anodi elettronici al titanio, ma sembra che si possano installare solo su boiler predisposti.

                                      Nel mio caso la guarnizione è quella di tipo piatto sulla battuta, quindi la filettatura del dado è a contatto con il metallo del boiler, inoltre c'è il filo di massa sia sul dado che sul boiler che comunque li mette in corto.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        potresti se te la senti provare a modificare il circuito isolando il magnesio e mettendo tu 1R di valore molto basso tra magnesio e contenitore in cui scorrerà 1 certa corrente (non sarà come il corto circuito però permette lo stesso il passaggio di 1 certa corrente e delle reazioni che l'accompagnano.
                                        Ai capi di questa R preleverai 1 certa piccolissima caduta di tensione da amplificare ma per l'elettronica credo che non ci siano grossi problemi... io però visto anche come è fissato con la filettatura forse lascerei perdere

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Per fare quello che dici, dovrei trovare un anodo con attacco da un pollice, in modo da avviatarlo in un adattatore da 1" a 1"1/4 in materiale isolante e poi avvitare il tutto nel boiler.

                                          In questo caso penso che invece della resistenza potrei mettere un microamperometro, che da solo fungerebbe da resistenza bassa e da strumento di misura.

                                          Considerato che per fare ciò comunque devo svuotare il boiler, penso che aspetterò la prossima sostituzione dell'anodo (prossima estate), così ho anche tempo per cercare e per riflettere se ne vale la pena.

                                          Commenta


                                          • #22
                                            NinoS, perche' non ti piace la soluzione con anodo sacrificale munito di sistema di controllo? Mi sembra sia esattamente quanto desideravi!

                                            PS
                                            Forse mi sono espresso male: i 10 euro in piu' sono riferiti al costo dell'anodo sacrificale al magnesio senza controllo, non ai 100-150 degli anodi elettronici.
                                            Bye

                                            Commenta


                                            • #23
                                              In effetti non avevo capito bene....
                                              E dove li vendono ?

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ciao Ninos è passato tanto tempo, come hai risolto il tuo problema?perchè mi trovo nella tua stessa situazione. ciao e grazie
                                                ACS a circolazione forzata Kloben Family 150: 12 tubi sottovuoto, Boiler 150l
                                                Caldaia a condensazione Radiant RKR25 - Termocamino Carinci 190 Legna/Pellet
                                                Fotovoltaico 2.99 kWp - 13 moduli Italia Solare Industrie 230 Wp - P.O. Auora PVI 3.0 + S.B. SE 14 SOLAR
                                                Fotovoltaico 4.70 kWp - 20 moduli Energica Superlux 60 235 Wp - P.O. Auora PVI 4.2

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Ciao a tutti,

                                                  Ho appena letto tutta questa serie di post, non sono un esperto ma ho un problema molto simile a NinoS, provo a spiegarmi, ho un impianto solare termico con vaccum heat pipe ed in pressione.

                                                  Tutto e' iniziato da piccole perdite d'acqua, e cosi estraendo uno dei bussolotti di rame dove va inserita l'anima di rame del heat pipe che trasmette il calore a l'acqua dentro il serbatoio di materiale SUS304 abbiamo notato che i bussolotti alcuni non tutti questo non riesco a capire perche non tutti solo alcuni erano molto corrosi ed alcuni quelli che perdono l'acqua con dei micro fori !

                                                  L'impianto ha circa 8 mesi di funzionamento. I problemi si sono iniziati a presentare dopo solo 4 mesi !!!

                                                  Un'altra cosa molto strana ci sono due impianti in serie e quello che da piu' problemi e solo uno dei due, come mai l'altro non viene attacato dalle stesse corrrenti?

                                                  Nel primo che da piu' problemi 2 mesi fa' con molta fatica perche non voleva uscire siamo riusciti ad estrarre l'anodo di magnesio, non cera rimasto quasi nulla quasi solo in dado, abbiamo reinserito un anodo nuovo, e dopo 2 mesi volevo controllarlo ma non riusciamo ad estrarlo, e come se il consumo dell'anodo fa si che cresca in diametro e non voglia uscire !!! per estrarlo dovrei romperlo !!! come posso fare?

                                                  Ma la mia domanda piu' importante e' come posso eliminare o ridurre queste correnti galvaniche e/o vaganti che ancora non ho ben capito la differenza tra galvaniche e vaganti? Puo' essere colpa di queste la corrosione dei bussolotti di rame?

                                                  A chi posso rivolgermi per poter misurare queste correnti galvaniche e/o vaganti? che tipo di aziende normalmente hanno l'apparecchiatura per fare questi controlli ?

                                                  Mi piacerebbe tantissimo sapere da NinoS se lui ha risolto il suo problema? se ha trovato un modo piu' comodo di controllare il consumo dell'anodo ? Tutte cose che faranno comodo anche a me.

                                                  Vi ringrario tanto a tutti in anticipo per qualsiasi vostro consiglio, se avete qualche domanda saro' lieto di rispondere.

                                                  Grazie

                                                  Mario

                                                  Commenta

                                                  Attendi un attimo...
                                                  X