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idee offgrid

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    salve, conto sulla vostra pazienza, vorrei un parere riguardo il mio pensiero offgrid, che è molto scrap e magari cheap!
    prefazione:
    l'idea è quella di realizzare qualcosa che al costo di "efficenza" ci guadagna in praticità.. per permettere a qualunque straccione in materia di nozioni fisiche come me di giocare con l'energia in un contesto campagnolo.

    cerco di passare a parole piu concrete: dopo molte ricerche ho trovato un sacco di microsistemi per l'autoproduzione di energia tramite gasogeno, biogas, turbine idriche, eoliche di "semplice" realizzazione.. come il GEK (GEK Gasifier Kits - ALL Power Labs) ..su internet è pieno di soluzioni che aprono la prospettiva al fai da te di recupero che vengono utilizzate in cina o india nelle zone rurali a basso sviluppo.
    per farla breve grossolanamente:

    potenziali matrici di energia in campagna: sole-vento-scarti-legna

    captati tramite i sistemi: fotovoltaico-eolico-biogas-gasogeno

    accumulati in relativi sistemii: cinetico-batterie-gas bassa pressione

    che dovranno soddisfare i consumi relativi a: cucina-luce-acqua calda

    il tutto dimensionato su consumi medi di 6-8kw al giorno

    quello che trasformando dalle matrici avrei è: elettricità-gas1-gas2
    i due gas si stoccano in sistemi a bassa pressione come le sacche per il biogas o serbatoi a tamburo(telescopici) dovrei avere una caldaia che sia in grado di bruciare uno e l'altro gas o due caldaie in parallelo dedicate. stessa cosa per i fornelli. dai calcoli letti in giro le dimensioni per soddisfare le utenze cucina e acqua calda a regime di "si spreca il meno possibile" sarebbero abbordabili

    l'elettricita presenta probabilmente un maggior problema sul costo di un sistema d'accumulo.
    credo che per la sola illuminazione basterebbero batterie agm senza dover spendere un capitale, ma per poter usare occasionalmente elettrodomestici che assorbono intorno ai 2kwh puo essere considerato l'accumulo cinetico: molle? boh..
    ora per cinetico mi viene in mente l'idroelettrico (pompi acqua su e ciucci energia facendola cadere) con il minor dislivello possibile, anche senza eccessivi rendimenti, potrebbe essere una soluzione facilmente realizzabile su una collina ad esempio

    (sparo un po di cazzate: i gas potrebbero anche far girare un generatore per potenziare la rete elettrica nel caso di bisogno o nel caso ci sia un esubero di gas in condizione di scarso accumulo cinetico.
    in piu i vari sistemi tra loro potrebbero essere gestiti e automatizzati da roba come arduino)

    considero il tutto in termini di sperimentazione, nel senso che uno non tira su tutto sto ambaradan dal niente in 3 mesi ma ci si inoltra pian piano agendo sopratutto sul proprio stile di vita e portandolo avanti con tempi diluiti in annetti di prove. insomma l'dea è di far interagire piu sistemi di produzione e accumulo, privilegiando comunque l'uso diretto dell'energia, in modo da poter gestire i consumi sulla base di quello che il nostro sistema puo dare in determinati momenti

    ...cosa ne pensate, fattibilità? costi? sono uno stolto?

    probabilmente ne devo ancora ingozzare di pagnotte quindi ho sicuramente immaginato non tenendo conto di qualche fattore determinante che compromette il tutto, per questo vi scrivo.
    ringrazio per la pazienza e saluto

  • #2
    E' un po' il sogno di tutti. Va affrontato con molto pragmatismo e a mio parere senza immaginare impianti sofisticati. Ritengo che la parola chiave di un impianto domestico off-grid dovrebbe essere "intercambiabilità", ovvero la capacità di usare qualsiasi contributo sia disponibile per produrre il tipo di energia che serve in quel momento, anche a scapito del rendimento. L'elasticità e la resilienza di un sistema di questo tipo sarebbe impagabile e consentirebbe di stoccare l'energia nel modo più economico e con meno perdite. Ostinarsi a stoccare E.E., con costi e complicazioni, è oggi del tutto fuori dalla logica economica. Quello che purtroppo non esiste è un impianto completo in tal senso, perché per adesso si tratta di un sogno di (relativamente) pochi individui consapevoli o semplicemente asociali

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    • #3
      purtroppo la produzione industriale di tecnologia non da nulla a chi vuole diventare un micro-produttore e quindi autoconsumatore..
      quello che ho intesta io è che siccome probabilmente faro il casalingo di una donna che portera a casa un esiguo stipendio(1000€), e miro a stare in un contesto rurale con un orto, pollaio e magari un paio di capre da latte.. nel frattempo portare avanti piccoli progetti a costo quasi zero da arricchire ed ottimizzare nel tempo: immagino scarti di tubazioni, boiler vecchi, componentistica di recupero che pian piano prende forma in qualcosa che tende al continuo miglioramento.. io so saldare mediocremente e col fai da te qualcosa posso fare.. scrivendo però mi rendo conto che sono il classico "sognatore", probabilmente se gia arrivo al pollaio, orto e capre lontano dalla raffineria dell'api sono contento.

      continuero a guardare affascinato le soluzioni lowcost di riciclo che arrivano dal mondo e a leggere il forum di energeticambiente sperando di poterne usufruire ragionevolmente un giorno

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