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  • PV AI FRUTTI DI BOSCO HOME MADE

    Perché un argomento così interessante si è spento nel nulla? :sick:
    Mi sono registrato da poco, ma vi leggo da un bel po', ma la cosa già la seguo da anni. <img src=h34r:">

    Mi ricollego al tread: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3305774
    FUNZIONA? Certo che funziona e non solo perché ci sono dietro dei brevetti!
    CONSIGLIO: è un progetto da riguardare con attenzione. <img src=">
    ----------------------

    IO RIACCENDERI GLI ANIMI, perché l'argomento è abbastanza caldo, anzi direi che andrebbe scolato e minestrato a tutti,

    soprattutto in quei paesi poveri di risorse e divulgato a tal punto da far ridurre i prezzi e i costi attuali dei

    pannelli fotovoltaici (PV) al silicio, come pure del petrolio (forse non sapete che la Shell in particolare la

    Shell-Solar produce PV a film sottile).

    Farsi il proprio pannello solare termico o un pannello fotovoltaico a livello HOBBISTICO o a livello ASSOCIATIVO (come

    in Austria cosa diffusissima per il solare termico), potrebbe essere un idea interessante per migliorare la propria

    autostima e si otterrebbe per giunta un aria sicuramente più pulita. Senza considerare i vantaggi economici che avremmo

    nel rispettare entro il 2010 il Protocollo di Kyoto, oggi impossibile rientrare per l'Italia e per questo ci costerà una

    fortuna in penali ... altro che finanziaria!
    Siamo un paese dove per fare qualcosa aspetta i finanziamenti e per questo è fermo e direi da anni!

    Noi italiani SIAMO ULTIMI in questa tecnologia, vedete anche i sudafricani ci lavorano
    http://free.financialmail.co.za/innovations/05/0603/einn.htm
    http://www.scienceinafrica.co.za/2004/november/energy.htm

    Considerate che al TiO2 attecchisce lo smog (gli NOx), si costriscono dei mattoni e delle vernici che assorbono lo smog

    che si auto-puliscono con la semplice pioggia. Il biossido di titanio è molto comune e diffuso persino nei dentifrici lo

    usano come sostanza sbiancante, è sicuramente una sostanza da non sottovalutare e dalle molteplici valenze. Altro che

    stop del traffico in centro dalle ore alle ore, in Germania da tempo risolvono il problema dello smog semplicemente

    lavando più spesso le strade.

    Torniamo a noi ... al PV chimico, LA TECNOLOGIA si chiama 'DSSC' (PV chimici inorganici) e quelle a film sottile 'CIGS'.

    Si tratta di una soluzione inventata da Michael Graetzel e Brian O'Regan (svizzero) si parla direndimenti dell'ordine

    del 3-4%.
    http://www.elp.uji.es/juan_home/research/solar_cells.htm


    Susseguirono altri grossi progetti ... americani ed europei
    http://www.usc.edu/CSSF/History/2002/Projects/J0715.pdf
    http://cordis.europa.eu/data/PROJ_FP5/ACTI...BLeqEN_PROJ.htm
    che son serviti a finanziare solo ricercatori ed aziende private.

    Cosa è mancato? L'industrializzazione dei prototipi.

    COME FUNZIONA
    Oggi poi ci si avvicina sempre di più alla semplicità, poiché si aggiungono SOSTANZE ORGANICHE reperibili in natura.
    Queste sostanze servono a realizzare lo strato drogato P da sovrapporre allo strato N dato dal biossido di titanio, che

    già reagisce alla luce. In pratica il sistema consiste nel realizzare una specie di batteria ed esattamente un grosso

    DIODO piano a grande superficie che reagisce all'energia data dai fotoni trasmessi dal Sole, che accellerano il

    movimento circolare degli elettroni (con i cosiddetti vortex), a tal punto da superare l'ostacolo della giunzione N-P e

    rimanere intrappolato dall'altra parte. In pratica il diodo realizzato permette il passaggio degli elettroni solo in un

    senso e a questo punto gli elettroni che hanno superato la giunzione aumentano come aumenta la d.d.p. differenza di

    potenziale o f.e.m forza elettro-motrice (ai capi del diodo) altri detta tensione, misurabile in Volt.

    DOVE SI TROVANO I MATERIALI?
    In vendita qualsiasi negozio specializzato in prodotti chimici ( http://www.sigma-aldrich.com ) o nelle industrie

    chimiche. Io, dalle mie parti, mi sono procurato dei campioni dalla Chimica D'Agostino nella Zona Industriale di Bari

    (fattura sacchi da 25Kg).
    Per il resto un po' di fantasia e idee in comune magari venute fuori discutendo in un forum.

    Durata ufficiale:
    - gli istraeliani della OrionSolar (http://www.orionsolar.net/) dicono sul loro sito che i loro prodotti su PET durano

    circa 7 anni
    - recente documento ufficiale (dic.2005) di Michael Graetzel a pag. 67 parla di 1000 ore a 55-60°C
    http://www.shareboston.org/events/20051202...etzel_solar.pdf

    Comunque il mirtillo, le more del sotto bosco, le cigliege possono andare bene
    http://www.minerva.unito.it/storia/aspirin...0/ciliegie.html
    perché contengono sostanze fitochimiche http://www.muscle-fitness.it/390.html

    Tra i frutti di bosco si segnalano per il contenuto eccezionalmente elevato di antociani il mirtillo americano (950-4500

    mg/kg), la mora e il ribes nero (650-3500 mg/kg). Inoltre gli antociani sono costituenti largamente presenti anche in

    lampone, ribes rosso, fragola e ciliegia.
    http://www.ismaa.it/sperimentazione_contex...LINK=684&area=6

    A pag.186 del seguente documento http://www.zuccante.it:90/p.biasutti/PREPA...NI/ORGANICI.PDF
    si trova come ottenere cristalli di cloridrato di antocianina, potrebbe essere un idea pensare in qualche modo di creare

    uno strato (un film) concentrato di ANTOCIANINA PURA che ricopre il TiO2 uniformemente; magari dopo averlo diluito in

    acqua lo si deposita e lo si asciuga al Sole o all'aria. Ma qui spazio agli esperti, anche perché bisogna fare i conti

    con il successivo strato di soluzione salina che potrebbe intaccare questo strato di cristalli.



    Per ora concludo dandovi altri siti su cui guardare (al posto del platino, vicino all'ultimo elettrodo, come

    catalizzatore si può utilizzare la grafite: la comune mina di matita affumicando il vetro)

    http://www.exo.net/~drsteph/activities/Bla...olar%20cell.pdf
    Un intero corso in inglese sull'argomento lo trovate su e vi consiglio di scaricarlo tutto, anche perché non so quanto

    potrà durare attivo questo sito web
    http://voh.chem.ucla.edu/classes/Solar_cells/
    http://voh.chem.ucla.edu/classes/Solar_cel...acher_Solar.doc
    http://voh.chem.ucla.edu/outreach.php3


    http://www.chem.utoronto.ca/staff/DHIRANI/solar%20cell.pdf
    qui alla fine del documento si parla di un convertitore solare chimico a base di ossido di rame, nel link a seguire ci

    sono i dettagli di costruzione home made
    http://www.scitoys.com/scitoys/scitoys/echem/echem2.html

    ho appena trovato un documento italiano ...
    http://www.univ.trieste.it/~ingeln/stage_e...te_organico.doc
    ----

    Siamo vivi per un miracolo composto da carbonio e corrente elettrica :alienff: , diamo vita ad un pannello fotovoltaico chimico

    organico, male che vada non danneggiamo nulla tanto è tutto reciclabile! <img src=">

    A voi divertirvi nel cercare altro e discutere qui dei risultati.
    Vi aspetto con piacere.


    P.S. Provate a cercare su google: 'DSSC graetzel' e vedete cosa ne esce ...

  • #2
    Vedo che nessuno ha risposto a questo mio thraed!

    Ho dato tutte le informazioni e i link necessari per capirci qualcosa, dove procurarsi i materiali ed auto-replicarsi un PANNELLINO FOTOVOLTAICO CHIMICO ORGANICO.

    Sul sito progettomeg.it nella sezione 'Fai da te' ci sono dei nuovi link che non funzionano ancora, ma consiglio all'autore del sito di leggersi il mio precedente thraed che lo definirei essenziale se non necessario, oltre a guardarsi il materiale trovato sul sito aggiornato dell'Università di Tor Vergata 2:
    http://freenergy.uniroma2.it/index.php?opt...id=16&Itemid=30
    che tra l'altro rilascia dei video in ITALIANO.

    Non vi fate intimorire dalle speciali apparecchiature usate (forni sotto-vuoto o altro), il tutto è facilmente realizzabile, con un po' di pazienza, anche con il fornetto da cucina in disuso (comunque è sempre meglio non riusarlo per i cibi) dove poter riscaldare lo strato di TiO2 ad esempio (a 220°C va pure bene per assestare il materiale e renderlo più sottile).
    Quello che potrebbe accadervi al massimo è ottenere un pannellino a bassa efficienza, ma non vorreste togliervi lo sfizio di una simile opera?
    Considerate che quello che state per realizzare converte la parte alta delle frequenze della luce (la banda degli UV=ultra violetti), magari a qualcuno potrebbe venire in mente di fare un merge con un idea che sfrutta gli infrarossi e la cosa potrebbe avere un seguito industriale ... non so se rendo l'idea del potenziale business che si potrebbe creare.


    SPERO DI FARE COSA GRADITA A TUTTI VOI E DI POTERVI LEGGERE CON ANIMO DA CONQUISTADORES

    Scusatevi ancora ...

    volevo aggiungere solo un collegamento interno da leggere
    http://energierinnovabili.forumcommunity.n...t=3151948&st=15
    NOVITA' - CELLE FOTOVOLTAICHE AL MIRTILLO


    ... e il link all'articolo sulle Piastrelle antismog
    www.progettomeg.it/art35.htm
    sempre al TiO2 (sempre lui)

    [15/01/2007]
    Premesso che il progetto funziona, nessuno ci vuol provare?

    Oppure a nessuno vengono idee per migliorare la cosa?

    Vediamo altri 'MATERIALI CHE ASSORBONO LE ONDE ELETTROMAGNETICHE'?

    Materiali semiconduttori semplici sotto mano? Ossido di ferro o di cromo: i nastri VHS!
    http://digilander.libero.it/bubblegate/weird.html

    Magari esistono delle vernici in commercio per verniciare gli aerei ...
    Potrebbe essere un punto di evoluzione di questa specie.
    Basterebbe capire come utilizzarlo.

    Premesso che il progetto funziona, nessuno ci vuol provare?

    Oppure a nessuno vengono idee per migliorare la cosa?

    Vediamo altri 'MATERIALI CHE ASSORBONO LE ONDE ELETTROMAGNETICHE'?

    Materiali semiconduttori semplici sotto mano? Ossido di ferro o di cromo: i nastri VHS!
    http://digilander.libero.it/bubblegate/weird.html

    Magari esistono delle vernici in commercio per verniciare gli aerei ...
    Potrebbe essere un punto di evoluzione di questa specie.
    Basterebbe capire come utilizzarlo.
    Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 03:58. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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    • #3
      Ciao Lucent!

      Visto che sei così animato nella cosa ti faccio una domanda: ti andrebbe di confezionare un articolo che inserirò in progettomeg (link ancora non funzionante) con il riassunto di come procedere per fare le celle? Un pò come hai già fatto ma un pò più ampliato e organizzato.

      Che ne dici? a me farebbe molto piacere e la cosa interessa a molti anche se non sembra... te lo assicuro!

      Grazie per la tua passione e a presto!
      Roy
      Essere realisti e fare l'impossibile

      Commenta


      • #4
        Hi Lucent2k1,
        io avevo visto il titolo, l'avevo inteso come uno dei tanti gadget casalinghi e non l'avevo neanche letto.
        Ora che l'ho letto devo complimentarmi per il tuo impegno nel trovare e pubblicare le informazioni.

        A sensazione, ci dev'essere probabilmente un degrado nel tempo tale da non rendere conveniente la realizzazione. Ma spero di sbagliarmi.

        Sul perche' nessuno ci provi .... ne sei certo? Le aziende non fanno sapere le ricerche in corso, a meno che non siano in dirittura d'arrivo.

        Buona continuazione, aspettiamo l'articolo.
        Ciao
        Mario
        Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
        -------------------------------------------------------------------
        Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
        -------------------------------------------------------------------
        L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
        Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
        ------------------------------------------------

        Commenta


        • #5
          Sono lusingato dell'offerta di Eroyka, circa la scrittura dell'articolo, ... <img src=:">
          sinceramente ho poco tempo a mia disposizione, ma la cosa mi sembra fattibile,
          magari facendo gli opportuni riferimenti e collegamenti come ho più o meno già fatto. <img src=">

          Ma non subito datemi un po' di tempo appunto. Avrei bisogno di sapere poi qualche dettaglio sul formato del file (pdf ?) e come farvelo recapitare (via email?).

          La mia idea iniziale era analizzare e discutere, qui sul forum, qualche soluzione per una realizzazione semplice ed accessibile per tutti, senza sostanze ed apparecchiature costose (disponibili solo in pochi laboratori attrezzati se non nelle industrie).
          Come il problema del vetro conduttivo per me era insormontabile (cuocerlo a 800 gradi, pirolisi con SnO2 in spray e raffreddarlo lentamente su lana di vetro non è da tutti), ma la soluzione sinceramente l'ho trovata in questo forum (vetri ECO oppure PILKINGTON già pronti dal vetraio), daccordo con diversa resa a seconda della resistenza elettrica, ma stiamo ad un ottimo compromesso se ci disegnamo sul vetro (lato conduttivo) delle piste con della vernice conduttiva all'argento (quella per riparare i lunotti termici per intenderci), vendibile in tutti i negozi di componenti elettronici. :B):

          Solo successivamente si sarebbe tirato fuori un documento che raccoglieva ordinatamente il tutto e per giunta in maniera completa ed originale, come spesso si fa nei forum.

          Non mi permetterei mai di atteggiarmi ad inventore o altro, vorrei solo dare un contributo affinché ci sia una spinta verso una prototipazione semplice/casalinga e solo così la cosa avrebbe successo e speranza di superare tutti gli ostacoli di diffusione.

          "L'unione fa' la forza"... fisica aggiungerei e la somma delle idee danno i risultati intellettuali e i bei progetti realizzabili

          Per rispondere a mariomaggi, direi che se la soluzione costa poco o nulla e per giunta non ci sono rischi per l'ambiente durante il reciclaggio dei materiali, perché composti da sostanze naturali, non vedo il perché non si possano rifare altre, come le pile che hanno una durata finita. Voglio dire quando non funzionano più se ne costruiscono altri, ma deve valerne veramente la pena ... per la facilità e i costi.

          Aggiungo una nota:
          gli architetti tedeschi stanno diffondendo la soluzione dei PV a film sottile, sui terrazzi o a ridosso dei palazzi, poiché la tecnologia permette l'inserimento di pannelli seriegrafati (davanti al PV) con scritte pubblicitarie o di abbellimento (funzionano anche con la luce diffusa). Pur perdendo circa il 20% del rendimento, la cosa stà avendo notevole successo.

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          • #6
            Vai Lucent!

            Prenditi il tempo necessario e fai il tuo articolo.

            Poi me lo puoi passare via mail (progettomeg chiocciola gmail.com) in formato doc.

            Se hai bisogno di qualsiasi aiuto non esitare a contattarmi.

            Grazie mille!!
            Roy
            Essere realisti e fare l'impossibile

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            • #7
              Le vernici aeronautiche che sono state citate prima non hanno un costo dei più abbordabili in quanto richiedono molto di più che la semplice qualità dei materiali, serve tutta una documentazione che impegna il fornitore a una responsabilità notevole su diversi aspetti che non sto ad elencare. Meglio comprenderne le caratteristiche e riprodurle su prodotti a diffusione commerciale, allora sì che se ne può ipotizzare un uso diffuso.

              Anzitutto quali proprietà di queste vernici sono importanti per le prove che si vogliono svolgere? (Conduzione elettrica, conduzione termica, emissività, assorbenza, resistenza agli UV, infiammabilità, adesione, durezza e... lascio a voi cos'altro)

              ••••••••••••

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              • #8
                L'idea delle vernici basate su materiali semiconduttori (usati sugli aerei spia americani per esempio)
                poteva essere un'idea di evoluzione del pannello fotovoltaico. Per riuscire a catturare in più sia energia elettromagnetica a radio frequenza che per ottimizzare lo sfruttamento dell'energia della luce nella banda dell'infrarosso, magari come ultimo strato in fondo al PV organico.

                Il principio non è banale poiché il pannello se studiato per sfruttare l'assorbimento delle diverse o di alcune frequenze radio, poteva risolvere sia l'approvigionamento dell'energia ad esempio nelle scuole e sia la loro protezione (proprietà schermante) da campi elettromagnetici. Si ridurrebbe per lo meno l'incidenza delle morti da leucemia infantile e si ridurrebbe l'uso dei cellulari nelle scuole dove ormai è diventato un serio problema fare lezione tranquillamente.

                Ma pensandoci bene ... il PV organico è già composto da materiale semiconduttore a strato piano (come le vernici), quindi probabilmente già dispone di questa benefica proprietà che a questo punto andrebbe verificata. Al massimo basterebbe provare a collegare il polo negativo del pannello alla messa a terra mediante un condensatore ceramico, da 1nF a 100nF in base alla banda RF che si intende schermare, per far passare la corrente alternata e bloccare la componente continua (c.c.) .

                Valori attendibili di riferimento:
                - 100nanoFarad (nF) andrebbe bene per la banda delle HF (3MHz-30MHz)
                - 10nF andrebbe bene per le VHF (30MHz a 300MHz)
                - 1nF per le UHF (300MHz-1000MHz).


                [24/01/2007]
                ALTRA LETTERATURA:
                un documento interessante del 1998 di Michael Graetzel,
                dove spiegava la sostituzione del ruthenium-bipyridyl (celle DSSC ad alta efficienza) con i 'Flavonoidi' tali come le
                'Antocianine', presenti in natura in particolare nel mondo delle piante. In particolare il documento spiegava come assemblare la cella solare (usabile poi anche come detector per le UV)... .

                http://jchemed.chem.wisc.edu/journal/issue...V75N06/p752.pdf

                ------------------------------------
                Al momento sto cercando un materiale facilmente sostituibile alla iodite (I-3).
                Nominandola così non si trova in giro. Dovrebbe essere dello iodio fortemente drogato n (di eccesso di elettroni), pare che si carichi facilmente elettrostaticamente. Vedete su: http://www.liceobellinzona.ch/materi...a/Sintesi.html

                dopo il paragrafo: Tossicità delle sostanze utilizzate, precauzioni e trattamento dei rifiuti
                La sostanza più tossica utilizzata nell'esperimento è indubbiamente lo iodio (classe di tossicità 2, CH). Bisogna seguire con particolare attenzione gli studenti soprattutto nel corso della pesata di questo reagente. Lo iodio si carica facilmente di elettricità statica e aderisce con estrema facilità al cucchiaio e alle pareti del contenitore. I piccoli cristalli vengono quindi facilmente dispersi attorno alla bilancia.
                Per evitare di disperdere lo iodio nel laboratorio, si è deciso di adottare la seguente procedura....

                Altro link da leggere ...
                http://web.tiscali.it/iodio/quaderni.html

                ------------------------------------
                ESPERIMENTI CASALINGHI
                ------------------------------------
                Per questo sto sperimentando col tester diverse semplici sostanze/farmaci che disponiamo tutti in casa, ma la maggior parte costituisce materiale drogato p (concentrazione di lacune), vedi Acido Borico, Amuchina o il Tonimer (acqua tonica marina sterilizzata senza aggiunta di sodio). Infatti queste ultime depositate in piccola quantità su della carta di alluminio, già offrono una tensione dell'ordine dei 0.5Vcc ed una resistenza elettrica diversa a seconda del senso in cui si posano i puntali dell'ohmmetro (da centinaia di Kohm a circa qualche Kohm), collegando un puntale sulla stagnola e l'altro appena sopra la superfice del liquido.
                Devo ancora provare la Tintura di iodio ... .

                Da notare però che queste sostanze, che ho provato, non hanno dato nessuna differenza di comportamento in assenza e in presenza di luce. Comunque per le conosenze di elettronica, in teoria, queste sostanze dovrebbero andare pure bene per il pannello fotovoltaico, visto che il TiO2 genera gli elettroni (fa da strato n) in presenza di fotoni, ma il sistema probabilmente dopo un certo tempo si stabilizza, si scarica del drogaggio e quindi decade la d.d.p (la tensione); mancherebbe della rigenerazione di cui parla Graetzel.

                Fare qualche prova anche voi ... .
                Buon divertimento ... parliamone!

                ALTRA LETTERATURA:
                un documento interessante del 1998 di Michael Graetzel,
                dove spiegava la sostituzione del ruthenium-bipyridyl (celle DSSC ad alta efficienza) con i 'Flavonoidi' tali come le
                'Antocianine', presenti in natura in particolare nel mondo delle piante. In particolare il documento spiegava come assemblare la cella solare (usabile poi anche come detector per le UV)... .

                http://jchemed.chem.wisc.edu/journal/issue...V75N06/p752.pdf

                ------------------------------------
                Al momento sto cercando un materiale facilmente sostituibile alla iodite (I-3).
                Nominandola così non si trova in giro. Dovrebbe essere dello iodio fortemente drogato n (di eccesso di elettroni), pare che si carichi facilmente elettrostaticamente. Vedete su: http://www.liceobellinzona.ch/materi...a/Sintesi.html

                dopo il paragrafo: Tossicità delle sostanze utilizzate, precauzioni e trattamento dei rifiuti
                La sostanza più tossica utilizzata nell'esperimento è indubbiamente lo iodio (classe di tossicità 2, CH). Bisogna seguire con particolare attenzione gli studenti soprattutto nel corso della pesata di questo reagente. Lo iodio si carica facilmente di elettricità statica e aderisce con estrema facilità al cucchiaio e alle pareti del contenitore. I piccoli cristalli vengono quindi facilmente dispersi attorno alla bilancia.
                Per evitare di disperdere lo iodio nel laboratorio, si è deciso di adottare la seguente procedura....

                Altro link da leggere ...
                http://web.tiscali.it/iodio/quaderni.html

                ------------------------------------
                ESPERIMENTI CASALINGHI
                ------------------------------------
                Per questo sto sperimentando col tester diverse semplici sostanze/farmaci che disponiamo tutti in casa, ma la maggior parte costituisce materiale drogato p (concentrazione di lacune), vedi Acido Borico, Amuchina o il Tonimer (acqua tonica marina sterilizzata senza aggiunta di sodio). Infatti queste ultime depositate in piccola quantità su della carta di alluminio, già offrono una tensione dell'ordine dei 0.5Vcc ed una resistenza elettrica diversa a seconda del senso in cui si posano i puntali dell'ohmmetro (da centinaia di Kohm a circa qualche Kohm), collegando un puntale sulla stagnola e l'altro appena sopra la superfice del liquido.
                Devo ancora provare la Tintura di iodio ... .

                Da notare però che queste sostanze, che ho provato, non hanno dato nessuna differenza di comportamento in assenza e in presenza di luce. Comunque per le conosenze di elettronica, in teoria, queste sostanze dovrebbero andare pure bene per il pannello fotovoltaico, visto che il TiO2 genera gli elettroni (fa da strato n) in presenza di fotoni, ma il sistema probabilmente dopo un certo tempo si stabilizza, si scarica del drogaggio e quindi decade la d.d.p (la tensione); mancherebbe della rigenerazione di cui parla Graetzel.

                Fare qualche prova anche voi ... .
                Buon divertimento ... parliamone!

                [30/01/2007]
                Mi sa che di questo passo farò solo monologhi, ... se non aggiungo qualche BUONA IDEA!

                Vi ricordate la pila solare fatta con l'ossido di rame?
                http://www.scitoys.com/scitoys/scito...em/echem2.html
                http://www.scitoys.com/scitoys/scitoys/ech....html#flatpanel

                Se lo volete leggere tradotto in italiano fatelo da google:
                http://translate.google.com/translate?u=ht...Flanguage_tools
                in fondo a questo documento cliccherete sul secondo link sempre tradotto in italiano.

                Ebbene se mettiamo in serie i 2 progetti, o parte di essi, la tensione sarà la somma delle 2 tensioni (come 2 pile in serie) e quindi anche la potenza di picco totale!

                Mi spiego se al progetto della pila solare usassimo come secondo conduttore un vetro conduttivo, invece del rame nudo e magari già predisposto di strato sottile di TiO2 con mirtillo o frutto di bosco, il resto potrebbe rimanere identico con acqua salata e ossido di rame come ultimo strato.

                Posso anticiparvi che sicuramente il rame assorbe la banda degli infrarossi, mentre il TiO2 la banda degli ultravioletti (UV), per cui i materiali davanti l'ossido di rame non faranno da filtro o da attenuatori alla luce ...

                Sicuramente avremo aumentato l'efficienza al nostro prototipo casalingo. Che ne dite?
                Bisogna trovare il tempo di fare questo prototipo e testarlo.

                P.S.
                Comunque volevo aggiungere che se l'argomento non interessa a nessuno ... la finisco qui!
                Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 03:59. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                • #9
                  Ciao Lucent2k1,

                  L'argomento interessa e come! Ho provato a mettere su progettomeg un link non funzionante con il titolo "pannello solare organico" e in una settimana ho avuto quasi 10 segnalazioni di link non funzionante che è una media altissima!!

                  Adesso, non capisco bene perchè qui l'argomento non desti molta discussione ma penso che partendo da un articolo organico si possa ampliare la discussione qui sul forum.

                  Se riesci a mettere giù queste considerazioni in una forma organizzata le pubblico su progettomeg rimandando alla discussione qui sul forum.
                  Vedrai che così si smuoveranno molto di più le cose.

                  Comunque complimenti per le tue ricerche e considerazioni.

                  Roy
                  Essere realisti e fare l'impossibile

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                  • #10
                    Lucent2k1 l'argomento interessa anche me, e molto, il problema è che non ho nè un adeguato livello di conoscenze tecniche nè, e ancora meno, il tempo di provare. In ogni caso è un argomento che spero sinceramente non venga abbandonato da voi tecnici e mi auguro di poter prima o poi contribuire anch'io in qualche modo. Comunque grazie per l'ottimo lavoro di aggiornamento e incoraggiamento.

                    Complimenti.

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                    • #11
                      anche io concordo con primus.
                      pur non essendo esperto seguo i tuoi studi!!
                      beerladen

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                      • #12
                        ci sono anche io!!!ho sempre seguito in silenzio e sinceramente lo trovo molto interessante!! "> "> penso che la cosa più difficile in una realizzazione casalinga sia il vetro conduttivo a meno che non lo si voglia comprare!!riguardo a questo ho visto il video dell'università di tor vergata e non ho capito molto come sia fatto il processo di elettropolimerizzazione,con che liquidi e in che modo???a me questo processo sembra interessante sempre che sia facile da realizzare aspetto tuoi lumi.
                        poi quando parli di " Materiali semiconduttori semplici sotto mano? Ossido di ferro o di cromo: i nastri VHS! "
                        riguardo all'ossido di ferro, è la normale ruggine?se si,come fare ad applicarla al vetro in modo da farlo condurre e che sia uniformemente ricoperto?
                        forse,si potrebbe fare una normalissima elettrolisi in acqua con 2 pezzi di ferro in modo da produrre ruggine con il vetro all'interno in modo che la ruggine si depositi sul vetro e poi cuocere il vetro con un forno in modo da far attaccare la ruggine sul vetro!!boh magari ho detto una castroneria asssurda!!!aspetto risposte e soprattutto vorrei farti i complimenti Lucent
                        hai fatto finora un ottimo lavoro e sono sicuro che tanti ti stanno seguendo in silenzio,come ho fatto io fino ad ora,dunque non abbaterti,questo è davvero un ottimo progetto!!!
                        ciao a tutti "> "> ">

                        ah ho trovato in rete questo documento sui vetri e l'irraggiamento solare http://www.antonio.licciulli.unile.it/MONO...etri_e_sole.pdf
                        e anche questo http://www.programmavision.it/gallery/nano..._energetico.pdf
                        se può essere utile
                        Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:00. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                        • #13
                          OOOOOoooohhhh finalmente così mi piacete!
                          Desideravo un minimo di riscontro, anche per non sentirmi solo.
                          Altrimenti non mi sarei perso in chiacchiere qui su un forum! ">
                          -------

                          Devo dare atto a eROYka che i riferimenti alla descrizione, ai materiali, ai video sicuramente non bastano per capire l'argomento, forse troppo specialistico per addetti ai lavori.
                          Serve un documento riepilogativo, che spero di scrivere a breve dopo magari qualche altra prova e un prototipo per lo meno presentabile.

                          Considerate che mentre vi scrivo sto al lavoro inguaiato di attività e quando vado a casa devo dedicare il mio restante tempo a moglie e figli. Datemi un po' di tempo ... abbiate pazienza.

                          Ma ... vedo che eRoyka ha già scritto qualcosa a riguardo: ora il link "pannello solare organico" ha una pagina funzionante http://www.progettomeg.it/fotovoltai...anico_temp.htm ). Bene bene.

                          -------

                          Vorrei rispondere a Tonedylan.
                          Forse non hai letto con attenzione i miei thraeds, avevo scritto che la mia intenzione era studiare un prototipo il più semplice possibile, utilizzando materiali facilmente reperibili, se non addirittura ritrovabili già in casa.
                          Il vetro conduttivo ad esempio, per noi comuni mortali a 4 zampe (... non precisamente esperti del settore 'vetri'), lo si compra bello e fatto e l'avevo scoperto proprio in questo forum.

                          'Conduttivo significa che collegando un ohmetro-tester su due punti qualunque del vetro potremo misurare una resistenza elettrica relativamente bassa e i vetri EKO (4mm di spessore) che conducono solo da una lato, su una distanza di 15-20cm danno circa 150-200 ohm, sicuramente buona per i nostri scopi (sufficiente per un pannello a bassa efficienza). Ma con l'idea del 'merge' del progetto all'ossido di rame sicuramente recupereremmo quel delta di perdita dovuta a questa minima ma esistente resistenza allo spostamento degli elettroni.

                          Devo considerare comunque buoni i riferimenti di Tonedylan, poiché mostrano i dettagli e le problematiche legate alla costituzione dei vetri: colore, riflessione, trasmissione, incidenza, assorbimento. Anche se magari sono dettagli tecnici utili solo per la costruzione o per confrontare eventualmente 2 tipi di vetri alternativi.

                          Ringrazio anche gli altri per essersi fatti vivi/leggere.

                          Aggiungo una cosa ... la formula della ruggine se non sbaglio è Fe(OH)3 non FeOx

                          Per quanto riguarda l'elettropolimerizzazione, citata da Tonedylan, noi non l'applicheremo
                          e comunque non ti fare spaventare dalla parola, si tratta del metodo di deposizione di un materiale, in questo caso polimeri conduttivi, elettromagneticamente a temperature basse, su materiali non conduttivi ad esempio in questo ambito sulla plastica ed esattamente sul PET già di origine polimerica.

                          Oggi infatti si stanno sperimentando tecniche per realizzare pannelli fotovoltaici su PET e su film plastici, utili per la loro elesticità ed applicabilità in sistemi trasportabili (tende militari, tetti di autobus,...)

                          Considerate che anche la grafite è un polimero conduttore. Microscopicamente ha una struttura ottagonale regolare trasparente alla luce!
                          Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:00. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                          • #14
                            ciao lucent,grazie per i chiarimenti,dunque il vetro lo si compra da un normalissimo vetraio?ma dove vengono usati questo tipo di vetri?
                            e poi un'altra cosa,dove si prende l'ossido di titanio?

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                            • #15
                              Scusate volevo precisare che la grafite ha una forma molecolare esaedrica (ad esagoni tridimensionali)
                              e per avere qualche dettaglio sia sulla grafite che sui film in poliestere, sui metodi di deposizioni sul PET,....
                              http://oemagazine.com/fromTheMagazin...df/feature.pdf

                              --------
                              Allora per rispondere a tonedylan rileggi bene i thraeds sul forum,
                              in particolare su http://energierinnovabili.forumcommunity.n...t=3305774&st=30

                              troverai che i vetri di cui parlo sono: gli EKO, i vetri della sait gobain e pilkington
                              citati da Casalecchio e CT68 (I vetri conduttivi gli produce la pilkington e si chiamano TEC , esiste il 15 che ha un'impedanza di 15 ohm e sul catalogo esiste anche una versione con 8 ohm di impedenza ma questo modello ha grossi problemi di produzione e rimane solo sperimentale).

                              Per il TiO2 leggi nella pagina precedente nel mio primo thraed
                              http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=5095796
                              comunque te lo riporto qui

                              DOVE SI TROVANO I MATERIALI?
                              In vendita qualsiasi negozio specializzato in prodotti chimici ( http://www.sigma-aldrich.com ) o nelle industrie
                              chimiche. Io, dalle mie parti, mi sono procurato dei campioni dalla Chimica D'Agostino nella Zona Industriale di Bari (fattura sacchi da 25Kg).


                              Se cercate il TiO2 sotto casa non lo troverete mai.

                              Vi posso dare qualche altra alternativa:
                              - cercate su internet, ma troverete solo aziende straniere che addirittura propongono anche l'intero kit di cella fotovoltaica di Graetzel (formato 3x3cm)
                              - rivolgetevi a qualche azienda chimica che produce vernici o dentifrici. Controllate i materiali contenuti nel dentifricio Aquafresh-Extreme Clean (produttore GlaxoSmithKline) o Elmex o altri.

                              Il biossido di titanio si può trovare in 3 forme: anatase, rutile e brookite.
                              Per l’uso nelle celle di Grätzel il migliore risulta essere l’anatase perché dà rendimenti più alti del rutile; la brookite è poco usata anche per i costi elevati di produzione. Sono state realizzate anche celle con svariati altri materiali (ZnO, CdSe, CdS solo per citarne alcuni), ma il biossido di titanio è storicamente il primo ed il più diffuso. Esso è scelto per la sua stabilità e non corrosione e perché non assorbe luce nello spettro di lavoro del colorante, infatti risulta bianco alla vista.

                              Compito per i più volenterosi ... da divulgare poi qui sul forum:
                              cercate su internet altri fornitori che vendono il 'biossido di titanio-catalizzatore-anatase'

                              Io ho trovato per esempio cercando su google: 'italian trade TiO2 anatase'

                              http://www.chemindustry.com/apps/search?ca...ch_term=Anatase

                              l'azienda Axioma99 ---> http://www.axioma99.it
                              Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:01. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                              • #16
                                Come al solito non avete studiato! Allora riordino io qui un po' di info.

                                DOVE ALTRO TROVARE IL BIOSSIDO DI TITANIO O EVENTUALI KITs PREPARATI

                                In un altro post di questo forum: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3151948
                                Slides83 dice: "L'ossido di titanio si vende su www.zetalab.biz"

                                Subito dopo questo intervento c'è il link alla pagina http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3305774 dove Garlick mostra il link al kit di cui parlavo precedentemente http://www.solideas.com/solrcell/howworks.html
                                Altri di questo tipo ce ne sono, ma sono sempre estere:
                                http://www.chemlabs.bristol.ac.uk/whatsnew/Gratzel.html
                                http://solarcellsinfo.com/dyecell/taxonomy/term/23

                                poi scaricatevi questo pdf ed nel paragrafo 'Additional Resources' toverete 5 kit a 45$
                                http://www.exo.net/~drsteph/activities/Bla...olar cell.pdf


                                UNA STRADA DA EVITARE ...
                                Più avanti in questo pagina-post c'è l'intervento di Muuu che da dei riferimento alle aziende costruttrici di vernici, ma vi posso dire che all'inizio dell'anno scorso avevo contattato il rappresentante italiano della Millenium per chiedergli dei campioni dei TIONAxxx e mi aveva chiesto dettagli sull'uso che ne avrei fatto. Quando gli ho accennato la cosa mi aveva fatto capire che sicuramente mi serviva un prodotto di maggiore purezza con la funzione catalizzatrice e mi sconsigliava appunto per questo di usare quei prodotti. A quel punto gli dissi di non mandarmi i campioni che avevo chiesto perché allora inutili al mio scopo.


                                Recuperando (riepilogando) qui un ALTRO INDIRIZZO, dal precedente post alla pag.3, PER I VETRI CONDUTTIVI
                                http://www.labor-eu.net/ita_tec04.htm (date un occhiata ai patners univ. italiane e aziende italiane)

                                Alla proxima



                                NOVITA' INTERESSANTE SULLA DURATA DELLE CELLE DSSC DI GRAETZEL --> 30minuti di ricarica e possono allora durare 30 anni

                                http://www.findarticles.com/p/articles/mi_..._5/ai_n15373255

                                The recharging process and its performance were independently confirmed at the Swiss Federal Institute of Technology Lausanne, where DSSCs were invented by professor Michael Graetzel.

                                Ecco 2 link con la descrizione del brevetto

                                http://www.freshpatents.com/Rechargeable-d...ype=description
                                oppure
                                http://innovation.gbwatch.com/patent-appli...0060249201.html


                                Title : Rechargeable dye sensitized solar cell
                                Inventors : Lawandy; Nabil M.; (Saunderstown, RI)
                                Patent Number : 20060249201
                                Serial Number : 215678
                                Series Code : 11
                                Assignee : Solaris Nanosciences, Inc. Providence RI
                                Correspondence : KIRKPATRICK & LOCKHART NICHOLSON GRAHAM LLP STATE STREET FINANCIAL CENTER ONE LINCOLN STREET BOSTON MA 02111-2950 US
                                Date Filed : August 29, 2005
                                Date Published : November 9, 2006
                                US class : 136/263
                                International class : H01L 31/00 20060101 H01L031/00
                                Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:01. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                                • #17
                                  ciao lucent,scusa magari non ho letto bene,ma quanto è il rendimento di queste celle?tu per caso hai provato a costruirne una,è difficile?

                                  scusa per la domanda sul rendimento ho trovato è scritto nel primo post!!
                                  Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:02. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                                  • #18
                                    Ciao Lucent2k1,
                                    al momento sono alle prese con un altro progetto che però essendo quasi ultimato (e funzionante) probabilmente mi lascerà maggior tempo a disposizione per fare qualche prova e studiare un pò meglio come funziona questa cosa dei pannelli.

                                    Prometto che poi mi leggo tutti i link che hai bombardato nei post precedenti ma per adesso voglio prima capire il vetro che occorre.
                                    Mi spiego meglio: Perchè usare proprio del vetro?
                                    Si forse è una domanda banale ma perdonatemi sono fatto così :-)

                                    Saluti
                                    j3n4
                                    We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                    • #19
                                      Ciao j3n4, e ciao a tutti!
                                      Non è tanto banale... io sto provando a realizzare un pannello fotovoltaico, utilizzando ossido di zinco, che mi produco da solo, una speciale gelatina conduttiva e trasparente spalmata su un comunissimo vetro (non conduttivo), e succo di mirtillo!!

                                      Ora vi spiego la mia idea:

                                      Uso due piastrine di comunissimo verto, su una metto dei piccolissimi filamenti di zinco (o di ferro zincato), poi prendo l'ossido di zinco (in polvere), aggiungo succo di mirtillo e faccio legare il tutto con la gelatina conduttiva.
                                      Poi prima che la gelatina indurisca "colo" il tutto, creando un piccolo strato, sul vetro con i filamenti.

                                      Sull'altro vetro, applico un sottilissimo foglio di platino (qualche micron, ma anche meno). Vi starete chiedendo come faccio... è abbastanza semplice, esistono delle soluzioni contenenti platino, che si possono reperire in qualsiasi negozio che dipinge su porcellana. 5 g di quella soluzione costa sui 45 euro, ma a noi ce ne basterà qualche milligrammo, si spennella il vetro con quella soluzione, e una volta asciugato si cuoce a 500 °C. I solventi evaporano e sul vetro rimarrà una sfoglia di platino, il bello è che se puntiamo gli elettrodi ad una distanza di 10 cm la resistenza è 0 omh :woot:

                                      Ok fatto questo si mette del silicone sul bordo dei due vetri, lasciando almeno 1 cm senza, e si accostano i due vetri lasciando un intercapedine di qualche mm.
                                      Poi nel punto dove non c'è il silicone si inietta dello iodio, si sigilla anche quel punto e il pannello è pronto!!!

                                      Ora sicuramente mi chiederete da dove si prende quella gelatina, è abbastanza facile, ma prima di scrivere cavolate voglio vedere se funziona... per il resto funziona tutto!!

                                      Saluti kekko

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                                      • #20
                                        hehehe ciao kekko...
                                        lo sapevo che se scrivevo anche solo una parola qui non potevi resistere...

                                        In pratica lo sapevo che kekko stava studiando sta cosa e stava per esplodere! Lo doveva dire perforza a qualcuno! <img src=">

                                        Me lo ha raccontato perifino a me che non ci capisco un cavolo! <img src=">

                                        Cmq a parte gli scherzi... la domanda che ho fatto non è detta a caso ma visto che kekko ha aggiunto ulteriori dettagli e che ormai la pulce nell'orecchio me l'ha messa aggiungo una domanda alla domanda ed azzardo un ipotesi:

                                        Perchè cuocere a 500°? A cosa serve?
                                        Secondo voi è possibile usare del plexyglass?

                                        Mettiamo che prepariamo il pannello con del comune vetro... a cose fatte (se non sono necessarie cotture così elevate), poi sul lato conduttivo ci mettiamo il plexyglass che andremo a pretrattare.

                                        Come rendere il plexyglass conduttivo? Una prova che si potrebbe fare è quella di grattare del carboncino (quello delle batterie), per ottenere della polvere molto fina.
                                        Scaldando la polvere (parecchio), si potrebbe poi lasciarla cadere sul plexyglass e stenderla rapidamente con una lamina.
                                        Cosa dovrebbe avvenire? I granelli sottilissimi dovrebbero sciogliere lo strato superire di plexyglass e penetrare in esso di qualche nano, mentre stendiamo la polvere formerà così uno strato che si attacca alla superficie del plexyglass...
                                        Questa è solo un ipotesi ma a lavoro ultimato se solleviamo la piastra di plexyglas e la sbattiamo di lato cadranno solo i granelli che non si sono attaccati e ci dovrebbe apparire leggermente imbrunita.
                                        Si potrà vedere attraverso ma lo strato di grafite dovrebbe essere in grado di condurre!

                                        Io ho sia il plexyglass che la grafite e potrei fare una prova di questo tipo, ma se funzionasse bisgonerebbe escogitare un sistema per evitare la cottura a 500° altrimenti si scioglierebbe...

                                        L'ho buttata lì... mi è venuto in mente ieri notte mentre leggevo rapidamente questo post... chissà? Magari esce fuori veramente un sistema casalingo <img src=">

                                        Saluti
                                        j3n4
                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                        • #21
                                          Salve a tutti
                                          Si potrebbe funzionare, il problema è che nella parte superiore del vetro bisogna mettere un metallo che abbia potenziale negativo, come lo zinco, l'alluminio...
                                          E sull'altro uno che abbia potenziale positivo, altrimenti non ci sarà un gran passaggio di corrente! E' un po' come una pila, infatti anche li si usano metalli cono potenziali opposti, come le famose pile zinco-carbone!

                                          Il carbonio, o grafite, si potrebbe utilizzare al posto del platino, ed evitare così quella cottura! Bella idea j3n4, visto che per far funzionare il pannello, e "catalizzare" la reazione si può usare sia carbonio che platino, ma sull'elettrodo inferiore!

                                          Saluti a tutti da kekko, e continuiamo con gli esperimenti

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (kekko.alchemi @ 10/2/2007, 13:53)
                                            Salve a tutti
                                            Si potrebbe funzionare, il problema è che nella parte superiore del vetro bisogna mettere un metallo che abbia potenziale negativo, come lo zinco, l'alluminio...
                                            E sull'altro uno che abbia potenziale positivo, altrimenti non ci sarà un gran passaggio di corrente! E' un po' come una pila, infatti anche li si usano metalli cono potenziali opposti, come le famose pile zinco-carbone!

                                            Il carbonio, o grafite, si potrebbe utilizzare al posto del platino, ed evitare così quella cottura! Bella idea j3n4, visto che per far funzionare il pannello, e "catalizzare" la reazione si può usare sia carbonio che platino, ma sull'elettrodo inferiore!

                                            Saluti a tutti da kekko, e continuiamo con gli esperimenti

                                            Ummm... si ok ho detto grafite ma... io penso che si possa fare con tutti e due.
                                            Polvere di zinco (tramite della carta vetrata fina), una bella scaldata e via sopra il plexyglass... tutto sta a vedere se questa idea funziona.
                                            Avremmo fatto una specie di vetro conduttivo, sia con lo zinco per il lato superiore che con la grafite per il lato posteriore... che altro manca?

                                            Sai che ti dico? Ho sia zinco che grafite... mi cimento e vi faccio sapere.


                                            Saluti
                                            j3n4
                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                            • #23
                                              Che bravi ragazzi ... così intendevo lo spirito di gruppo da forum che desideravo! <img src=">

                                              Abbiamo aggiunto qualche nuovo tassello interessante al NOSTRO progetto PV-chimico casalingo (IL PLATINO SULL'ULTIMO ELETTRODO FATTIBILE senza usare vetrini ITO o altri sistemi costosi, tra l'altro i fornetti per cuocere la ceramica si vendono nei negozi specializzati 'Colori fai-da-te o super-ferramenta', lavorano fino a 900-1000°C e sono anche regolabili in temperatura (vanno benissimo a 500°C o 300°C), consumicchiano in corrente però (circa 3 KWh).

                                              ---------
                                              Per rispondere a 'j3n4' circa il vetro piuttosto che qualcos'altro:

                                              - PRIMO PROBLEMA: rendere la cella fotovoltaica stabile sia meccanicamente che nel tempo (e qui serve necessariamente la cottura almeno a 250-300°C ) e il vetro è il miglior compromesso.
                                              Ricordatevi che dentro ci andremo a mettere del liquido, a meno di usare del materiale pastoso o gelatinoso.
                                              Ma per evitare la presenza di ossigeno al suo interno, pena il deterioramento precoce del materiale chimico organico, saremo vincolati alla soluzione liquida, a meno di non usare il colorante al mirtillo (organico).

                                              Qualche mese fa stavo provando sia la CARTA DA FORNO e sia la CARTA DA LUCIDO, che è perfettamente trasparente alle UV (vedi http://www.texsoft.it/index.php?c=electron...bromografo&l=it)
                                              Mettendoli in cottura a circa 220°C si deteriorano ingiallendosi e rovinandosi (non vi dico la carta da lucido brucia quasi subito), quindi niente da fare per lo strato di TiO2 su di essi.
                                              Questi materiali sono ottimi da usarsi in stampanti di tipo laser per realizzare seriegrafie pubblicitarie puntinate anche a colori da mettere sul prospetto del pannello fotovoltaico, tra un primo vetro normale e il vetro-elettrodo conduttivo.

                                              - ALTRO PROBLEMA: essere certi che il materiale che si usa sia trasparente alle UV (il TiO2 reagisce agli ultra violetti) e possibilmente anche agli infrarossi, dovete comunque provare ad usare il plexiglass di tipo trasparente e non quello acidato (che già filtra la luce del visibile).
                                              CONDIZIONE NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE: consiglio di fare un BANALE TEST casalingo di questo tipo, mettere il plexiglass tra una SONDINA PER ANTIFURTO AD INFRAROSSO (quelle a 12VoltCC per intenderci) e il nostro corpo, prima si deve far stabilizzare la sondina a temperatura ambiente, a riposo, senza farli vedere nulla di caldo (o luce solare), poi ci si avvicina cercando di farsi vedere al sensore, se scatta e si accende il led spia rosso allora il materiale interposto, in questo caso il plexiglass, potrebbe andare (non è detto che vada anche per gli UV, ma stiamo parlando di frequenze abbastanza simili-nanometriche). Ti potrai anche rendere conto che talvolta ti vede e talvolta no a seconda della distanza o dell'angolo di esposizione e questo significa che filtra/attenua nell'infrarosso.

                                              ---------
                                              Per kekko.alchemi

                                              Ho provato a spalmare della Pasta Fissan Confezione Blu (concentrata di ossido di zinco) su di una lampadina a filamento trasparente da 100W e ho provato col tester a verificare la d.d.p. (la tensione) tra 2 punti fissi, effettivamente a lampadina accesa c'era una d.d.p. maggiore seppur minima, ma in alternata non in continua. Questo significa che probabilmente reagisce alla luce o al calore, anche se dopo un po' comincia a sciogliersi ... imbrattando tutto. Considerate che la Pasta Fissan contiene altri eccipienti ed emollienti che ne rendono impura la composizione di ZnO.
                                              Provate a fare voi qualche prova di questo tipo con i materiali puri e avrete delle certezze sulla loro giusta applicazione.

                                              Alla prox

                                              P.S.
                                              Io il prototipo non l'ho ancora realizzato, ma l'ho visto già fatto in un azienda con spreco di costi e risorse, senza una necessaria ingegnerizzazione o industralizzazione del prototipo.
                                              Sarà mia cura a breve cercare di recuperare l'ultimo elemento che mi manca 'la iodide' (I)- e (I3)- e farne uno a costi minimi per pura soddisfazione personale. Ogni buona idea per questo sarà apprezzata e resa pubblica per la soddisfazione di Voi tutti 'sperimentatori d'Italia'.

                                              Aggiungo che non sarà così facile mettere del materiale conduttivo sul plexiglass ...

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                                              • #24
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                                                Il metodo meno costoso e più facile per fare il lato posteriore conduttivo del pannello è quello di prendere la custodia di un CD graffiarla dolcemente con della carta vetrata e poi colorare sopra con una bella matita per muratore, (Spingete bene mentre colorate).
                                                Il riusultato è una patina compatta e molto scura, altamente conduttiva e in grado di lasciar passare gli infrarossi (prova effettuata l'altro ieri notte col telecomando del televisore).

                                                Per quanto riguarda il lato frontale kekko ha provato con dei fili di (zinco? ferro? non ricordo), ma io sono convinto che si potrebbe tranquillamente appiccicare uno strato di zinco in polvre stendendo sopra della triellina... ma molto dolcemente altrimenti si squaglia tutto.
                                                E' una prova ancora da fare quindi non ci sperate troppo vi farò sapere.

                                                Rimane da capire come attaccare lo strato di ossido sul plexyglass senza mandare tutto a 300° perchè dubito che la plastica ne esca viva a quelle temperature.

                                                Salutoni
                                                j3n4


                                                P.S. Ma perchè la lastra posteriore deve essere trasparente? Io avevo pensato di mettere fuori dal pannello (lato posteriore), un foglio di alluminio per riflettere la luce e prenderla anche al ritorno ma se il pannello è tipo un diodo ho qualche dubbio sul funzionamento... Ma visto che il senso dei diodi non è orientato potrebbe anche funzionare no?

                                                Edited by j3n4 - 13/2/2007, 08:21

                                                Oooopps! Mi è appena venuta un idea! ">

                                                Ho una stampantaccia laser da qualche parte... si potrebbe tentare una soluzione! Ossia:

                                                Sostituire il toner della stampante prima con della polvere di zinco e provare a stamparlo su carta da lucido e sostituirlo poi con dell'ossido di zinco o TiO2...
                                                Se la carta da lucido resiste a 2 passaggi nella stampante resta solo il problema di vedere se il materiale che vogliamo usare si appiccica sul drum senza distruggerlo... in questo modo avremmo risparmiato sul vetro e sulla cottura a 300°C poichè il foglio tocca il drum solo per un istante e la cottura del materiale avverrebbe quindi attorno al drum!

                                                Saluti
                                                j3n4
                                                Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:03. Motivo: Unione messaggi consecutivi
                                                We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                • #25
                                                  CITAZIONE (j3n4 @ 13/2/2007, 08:56)
                                                  Oooopps! Mi è appena venuta un idea! <img src=">

                                                  Ho una stampantaccia laser da qualche parte... si potrebbe tentare una soluzione! Ossia:

                                                  Sostituire il toner della stampante prima con della polvere di zinco e provare a stamparlo su carta da lucido e sostituirlo poi con dell'ossido di zinco o TiO2...
                                                  Se la carta da lucido resiste a 2 passaggi nella stampante resta solo il problema di vedere se il materiale che vogliamo usare si appiccica sul drum senza distruggerlo... in questo modo avremmo risparmiato sul vetro e sulla cottura a 300°C poichè il foglio tocca il drum solo per un istante e la cottura del materiale avverrebbe quindi attorno al drum!

                                                  Saluti
                                                  j3n4

                                                  Rischi, un mio dipendente mi ha rovinato una stampante laser Epson 6200 perchè l'ho ha caricato non con il solito toner clone, ma con un toner diverso che aveva già in casa.

                                                  Non è riuscito a ripararla neanche comprando un toner originale. (e un perito elettronico ed esperto).

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Beh ho detto infatti che avrei usato una stampantaccia da sacrificare per questo esperimento, l'importante è che l'unico rischio sia che al massimo si rompa.... sarebbe peggio se mi scoppiasse in faccia no? <img src=">

                                                    Il vero problema a mio avviso è che la polvere non riesca ad attaccarsi sul drum o peggio che lo graffi e basta...

                                                    Cmq se hai rotto la stampante con un toner non originale ciò è davvero molto strano... non lo escludo ma forse il tuo dipendente deve aver forzato un pochino mentre lo inseriva o chissà cosa... anche perchè gli attacchi sono diversi da stampante a stampante.

                                                    Saluti
                                                    j3n4
                                                    We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                    • #27
                                                      domandina ot per kekko, in riferimento alla soluzione di platino (5mg 45€) mi diresti il nome della marca? sai se lo strato è uniforme? vorrei usarlo per realizzare degli elettrodi per elettrolisi, pensi sia possibile?

                                                      p.s.: dimenticavo, se vi può interessare sto facendo delle prove per ottenere vetro conduttivo (per altri scopi però) smerigliando dei vetri per microscopio , poi passandoci una matita sopra, per cuocere il tutto con la fiamma dei fornelli (ci fondevo le provette)

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                                                      • #28
                                                        CITAZIONE (minmax78 @ 13/2/2007, 10:14)
                                                        domandina ot per kekko, in riferimento alla soluzione di platino (5mg 45€) mi diresti il nome della marca? sai se lo strato è uniforme? vorrei usarlo per realizzare degli elettrodi per elettrolisi, pensi sia possibile?

                                                        p.s.: dimenticavo, se vi può interessare sto facendo delle prove per ottenere vetro conduttivo (per altri scopi però) smerigliando dei vetri per microscopio , poi passandoci una matita sopra, per cuocere il tutto con la fiamma dei fornelli (ci fondevo le provette)

                                                        Ciao, il problema per l'elettrolisi è l'amperaggio... nel senso che la patina (secondo me), la rompi dopo pochi secondi... essendo troppo sottile surriscalderebbe quasi subito e in pochi istanti pufff! Hai una bella fumata costosa.

                                                        Secondo me tanto vale comprare due fogliettini di platino e usarli su una lastrina di rame, ti basterebbe spruzzare del isolante sul lato rame e lasciare scoperto il lato di platino... dovrebbe scaladare un bel pò anche così ma di sicuro regge.

                                                        Saluti
                                                        j3n4

                                                        We are BORG: http://www.hitechfree.info

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                                                        • #29
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                                                          Premetto che l'idea della stampante laser mi era venuta tempo fa quando lessi quest'articolo
                                                          http://oemagazine.com/fromTheMagazin...5/feature.html ,
                                                          in cui si spiega i diversi metodi per imprimere uno strato conduttivo al PET a livello microscopico.
                                                          < In the first method, we feed the PET substrate into a standard laser jet printer to print a negative image of the desired circuit in styrene carbon-block ink (standard printer ink). The nanotubes are extremely durable...>

                                                          Ma quale PET direte voi quello delle bottiglie plastiche? Si e no. Si come materiale in particolare i fogli acetati (o Ethyl Vinyl Acetate = EVA) che resistono alle macchine fotocopiatrici (fogli formato A4 ad esempio). Ma fate attenzione tutti quelli che si vendono da noi in giro filtrano le UV.
                                                          PET più costosi ma con queste caratteristiche (trasparenti agli UV) guarda caso si costruiscono per le catene di produzione di wafer al silicio per fare nuovi layers di supporto e sono sottilissimi con collanti addirittura che si incollano proprio con le UV.

                                                          Guardate sui link:
                                                          http://en.wikipedia.org/wiki/Ethylene-Vinyl_Acetate
                                                          e ... ma adesso non mi sta rifunzionando ... una azienda californiana che produce integrati e materiali per chips a wafers http://www.semiconductortapes.com/products...indingtape.html

                                                          Comunque sarebbe il massimo produrre i PV a fotocopie!

                                                          Per rispondere a minmax78: penso che possa andare, magari creando uno strato più spesso di platino.

                                                          Comunque scusate il problema lo stiamo affrontando dal lato sbagliato.

                                                          RICAPITOLIAMO

                                                          Il materiale che sicuramente useremo per il progetto è il biossido di titanio (TiO2) col colorante organico (il mirtillo o more o frutta di bosco). Già così abbiamo del materiale che reagisce alla luce solare nella banda delle frequenze degli Ultra Violetti (UV). Per depositare questo materiale dovremmo farlo a temperatura ambiente mediante alcool, ma poi successivamente per renderlo stabile e compatto (addirittura si parla di 20 nanometri di spessore) lo si dovrà cuocere almeno a 250-300°C per qualche ora.
                                                          Da questo si deduce l'uso di un materiale di supporto resistente alle alte temperature, come il vetro necessariamente però conduttivo per far in modo che gli elettroni si possano muovere e quando si parla di un movimento di elettroni si parla di elettricità. Questo può solo avvenire solo su materiali conduttori non isolanti (elettricamente).

                                                          Invece se usassimo altri materiali che reagiscono alla luce solare anche a temperature ambiente può essere utilizzato l'acetato (EVA) o altro. Ma dovremo fare delle misure di stabilità e durata oltre di resa.
                                                          Ultima modifica di Elisabetta Meli; 01-04-2016, 04:04. Motivo: Unione messaggi consecutivi

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                                                          • #30
                                                            Allora, sicuramente il metodo da te descritto non è sbaglato, anzi dal punto di vista tecnico si potrebbe definire "Classico".
                                                            Ma il tuo scopo era quello di ottenere dei pannelli fotovoltaici a basso costo in maniera casalinga, per questo motivo ti chiedo dove posso reperire il TiO2, se è difficile tanto vale usare ossido di zinco che è facilmente reperibile e ti spiego perchè:

                                                            Basta comprare una batteria zinco carbone e hai direttamente sia il carbone per la facciata posteriore che lo zinco, per ottenere l'ossido di zinco basta recuerare un pò di acido solforico da uan batteria e lasciarlo reagire, otterrai del solfato di zinco.
                                                            Cuociendo in una terrina i cristalli di solfato di zinco otterrai dell'ossido di zinco.
                                                            Non so tu ma a me questo sistema sembra più casalingo del tuo e piuttosto che comprare del TiO2 tramite internet o da un negozio di articoli per chimica è facilmente realizzabile e con poca spesa...

                                                            Inoltre il problema dei raggi UV (non vorrei dire una cavolata), ma fa parte di un altra gamma, a noi interessano gli IR o dico male?
                                                            Se è così il plexyglass o l'acetato va benissimo.

                                                            Riduciamo tutto al forno di casa, una batteria, un pò di acido e del plexyglass.
                                                            Resta da fare il pannello frontale oltre alla triellina e la stampante ci sono altre idee?

                                                            Saluti
                                                            j3n4
                                                            We are BORG: http://www.hitechfree.info

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