Ciao a tutti
Caro Etabeta la filiera italiana non esiste più perché distrutta, ma esisteva, si stava formando, basta andare indietro nel tempo di qualche anno fa e rivedere l'elenco delle aziende fotovoltaiche italiane presenti alle manifestazioni fieristiche anche estere per rendersene conto...non te la prendere, ma purtroppo mentalità come la tua assieme a una pessima politica (vedi Paolo Romani), hanno generato questo disastro! Acquistare componentistica dall'estero ed avere la pretesa che si formi una filiera italiana è...bò...non mi viene...

Saluti
Furio57

Non mi risulta che Paolo Romano abbia affiancato la Merkel in politica energetica..eppure la filiera tedesca non esiste più...

Voler creare una filiera coi contributi statali mi sa di ..Cassa del Mezzogiorno.
vale per il tempo del contributo e per le fasi di assemblaggio finali..come è giusta che sia..come si sapeva dall'inizio.

Chi pensava che facendo CELLE in Italia e poi pannelli avremmo fatto concorrenza ai CINESI in CINA, INDIA, BRASILE, CILE e AFRICA..era un contaballe patentato..io ne conosco tanti..alcuni sono in Parlamento..

Ciao a tutti
Ciao marcober che c'entra la Merkel, ogni nazione ha la propria storia, è bastata solamente l'azione del "genio" quando era ministro dello sviluppo economico per affossare quanto realizzato in diversi anni anticipando la crisi, informati meglio...


Chi ha mai voluto creare una filiera coi contributi statali? Ma cosa stai scrivendo? Quello che ho realizzato io come molti altri imprenditori che conosco, l'ho fatto esclusivamente con le mie forze senza nessun finanziamento e nessun aiuto da parte di chicchessia.


Ma chi voleva fare concorrenza a tutti questi?...era sufficiente per le aziende italiane visto le dimensioni, lavorare per il mercato interno, al massimo entro la comunità europea. Comunque oltre a fare celle e moduli fotovoltaici (i pannelli sono altro), c'è chi ha costruito le macchine per la produzione come il sottoscritto! Inverter, profilati di alluminio, ecc. ecc. tutta la filiera appunto.

Saluti
Furio57

Per me l'errore e' stato fare subito i conti energia senza dare tempo alle fabbriche italiane di riconvertirsi..... bastava aspettare un anno e poi partire piano, piano coi CE , tanto avevamo 20 anni ; qui a Firenze c'era la Zanussi (elettrodomestici) che ha tentato di riconvertirsi verso la fine del 2010 (mi pare) un po' tardi , ogni tanto sento , ancora, qualcosa sui telegiornali locali della CIG etc ... abbiamo una classe politica (e gli italiani dietro) che fa' ridere l'importante erano le veline e il bunga bunga , peggio che nei peggiori stati dittatoriali africani , e si continuava a sparare cavolate e si buttava tutto sul debito pubblico ( tanto qualcuno ci pensera' poi) adesso che non puoi piu' buttare tutto alle spalle , non sanno che pesci prendere..... Spread sotto i 200 si risparmiano 50mld/anno allora perche' fate nuove tasse ?!?!

furio..se io compro pannelli perchè esiste inventivo..chi fa pannelli vive di un mercato DORGATO causa incentivo..che durera sino a che c'è incentivo..e cosi via a monte...ecco cosa significa ..che una intera filiera viveva di incentivi.
Chi pensava che gli incentivi fossero eterni, non sapeva in che mondo viveva..
Che sia un contributo duiretto....o che sia incentivato l'acquisto del mio prodotto..che differenza fa? sempre di incentivi , contributi, elargizioni statatli parliamo..su...non nascondiamoci dietro un dito..altrimenti anche FIAT potrebbe vantare di non aver mai ricevuto contributi perche erano "contributi alla rottamazione"?

Con la differenza che Fiat esisteva già..e vendeva anche all'estero..ed è sopravvisuuta anche dopo gli incentivi...la "filiera"de l FV italiano non esisteva "prima"...non ha mai esportato un pannello..è defunta 1 minuto dopo a fine degli incentivi..

Di certo si poteva spendere meglio gli incentivi (cioè fare piu FV con meno soldi)..ma PER FORTUNA nessuno si è incaponito al capezzale di una "filiera" che non aveva ne capo ne coda..e che avrebbe ingerito aiuti di Stato a gogo..a che pro? per fare concorrenza ai cinesi? impossibile..

poi, se tu facevi macchine per assemblare pannelli..il tuo mercato doveva essere la Cina o il Brasile o l'India..non certo l'Italia o l'Europa..ripeto..pensare di fare manifattura in Italia in concorrenza ai cinesi è utopia..la massimo lo puoi fare a Prato ala maniera di Prato..

X marcober: Era PRATO ora e' PLATO!!!!!!! Grazie ai perbenisti e ai garantisti. che ci dicevano che bisognava delocalizzare la produzione e lasciare in loco la progettazione!1

Ciao a tutti
marcober ti rispondo perché se qualcuno leggesse il tuo ultimo intervento cioè quello prima di questo, potrebbe capire male o assimilare l'argomento distorto...il senso temporale del tuo intervento è totalmente sbagliato. Innanzitutto la prima "fabbrica" di moduli fotovoltaici in Italia fu l'ENI che fu all'avanguardia a livello mondiale per molti decenni, ma ritenendo il comparto all'epoca non strategico, per "distensione" verso un paese comunista "regalarono" alla Cina la tecnologia e le linee di produzione. Qualche reduce di quella "avventura" probabilmente approdò alla famosa Helios che insegnò a tutta Italia la tecnologia del fotovoltaico...quindi un inizio di filiera e senza aiuti da parte di nessuno. I vari fuoriusciti fondarono chi più chi meno varie aziende di successo, sia di produzione di moduli che di macchine per la produzione, al conto energia mancava ancora molto tempo da nascere! I moduli fotovoltaici si usavano normalmente per impianti stand alone, o comunque per ricaricare delle batterie. Poi nacque l'incentivo dei 1000 tetti fotovoltaici che finanziava solamente una parte dell'impianto. Di Cina e degli altri paesi non se ne sentiva ancora parlare. Venne poi il conto energia con gli incentivi che ben conosciamo e che lo stato italiano obbligato dalla comunità internazionale finanziò aumentando la bolletta elettrica degli italiani perché non aveva soldi, nascondendo di dire che gran parte di questo aumento era per altro, per esempio: il Cip6, lo smantellamento della centrale nucleare di Caorso ed altre amenità simili più o meno conosciute...l'incentivo del conto energia ha fatto partire un grosso business gestito però male dal governo come tutte le cose che pensa di saper gestire, ma senza cognizione di causa che però in parte ha funzionato, la crisi insieme al già al sopracitato Romani ha chiuso "la cosa". Mi pare che tu c'è l'abbia molto col discorso del mercato drogato dagli incentivi, beh! sappi che tutti i mercati per installare il fotovoltaico necessitano di incentivi statali: i mercati brasiliani, indiani, cinesi aggiungerei anche altri: americani, canadesi e altri di questi ultimi anni, incentivano il fotovoltaico più o meno come lo è stato in Italia...quindi di cosa stiamo parlando? In Cina il fotovoltaico è partito per il mercato interno poi sfociato per il resto del mondo producendo celle fotovoltaiche anche con macchine italiane (Baccini) le migliori al mondo. La recessione mondiale assieme alla saturazione del mercato, ha fatto fallire in Europa tantissime aziende, ma forse non lo sai anche tante cinesi e quelle non ancora fallite, ma sul procinto di esserlo, data la loro esagerata produzione avendo i magazzini pieni, pur di realizzare, hanno fatto sì di svendere a prezzi a dir poco "vergognosi", e quelle ancora sane pur di rimanere sul mercato vendono sotto costo o per lo meno alla pari. Vedremo quanto durerà questo giochetto. Per quanto riguarda la tua insistenza su qualcuno che volesse o voglia fare concorrenza alla produzione cinese o era od è un pazzo oppure è nato da una tua fantasia. La manifattura in Italia deve comunque andare avanti che sia fotovoltaica o di altro...non si può pensare che gli italiani siano solamente capaci di fare la pizza (forse), o i camerieri! La qualità è il nostro punto di forza dei nostri prodotti anche per il fotovoltaico.

Salutoni
Furio57

Stiam parlando di incentivi!Come in agricoltura....incentivano il tabacco? Pianto tabacco...incentivano soia? Pianto soia...incentivano biometano? Pianto masi da trinciare..e via così... Finiscono gli incentivi? Finita la pacchia....e ben tornati sul libero mercato..cioè sul mercato dove tu fai un prodotto non incentivato..lo vendi in Italia ma anche all'estero...gli stranieri lo vendono in Italia...devi non solo pensarlo ora..ma anche per domani..e se il mercato cala lo devi stimolare..e se cambia lo devi seguire..senza mai avere un bel CONTO ENERGIA ventennale che spinge ogni sprovveduto di questa terra a comprare il tuo prodotto e a ficcarlo su un tetto senza nemmeno sapere perché è cosa sia.Di questo parliamo.

Ciao a tutti
Ciao marcober forse non ti sei accorto, non sono i prodotti ad essere incentivati, ma il conto energia, è molto diverso.
Per quanto riguarda l'esportazione, il prodotto italiano è considerato di altissimo livello, particolarmente dai tedeschi.

Saluti
Furio57

quindi siccome gli incentivi li percepiscono soltanto i tuoi clienti o i clienti dei tuoi clienti ALLORA tu non sei in una Filiera che vive solo (quasi) di incentivi?
Dai non scherziamo!
Tanto di cappello invece a chi sfruttando un momento magico ha fatto prodotti e aziende che ora sono competitive sul mercato internazionale, ove esistono o non esistono incentivi.
Chi invece assemblava, accoppiava, laminava pe ril mercato italiano..e ora piange e pretende "perche il settore vale 10.000 persone"..che vuole? Allora lo Stato dovrebbe incentivare i formaggini perche la filiera del latte muove 200.000 persone? o la filiera dei vestiti perche ne muove 500.000? e per sempre?
Ma non scherziamo..è stata grassa finche è durata..è durata anche troppo..ora tutti a casa a guadagnare la pagnotta come prima..

O a riscuotere la CIG o CIS , il che vuol dire che forse era meglio se davano un incentivo e producevano qualcosa o sbaglio?

la CIG ha un termine...l'assistenzialismo mai..è una droga..piu incentivi , piu domanda si crea, piu impianti metti, piu aziende partono a farli, piu ne devi incentivare e via cosi..e per quanto tempo? 20-30 anni come le aziende GEPI? 50 anni come Ferrovie e Alitalia?
Meglio 2 anni di CIG e poi tutti sul mercato..

La filiera sa che con 800 euro al KWh si puo istallare in parity..che muovano le chiappe e si organizzino se vogliono avere un futuro..altrimenti facciamo il shale gas in pianura padana e mettiamo i pannelli a far ombra a chi trivela al sole...altro che..

Ciao a tutti ciao, marcober
No! non è così, i moduli fotovoltaici vengono prodotti anche per un uso diverso dalla grid connection e quindi senza incentivo...approfittare di una possibilità di incentivo comunque fino a che c'è, non è un reato...non sfruttarlo sarebbe da stupidi.
Personalmente costruivo simulatori solari e venduti anche all'estero. In Italia sono stati sia installati su linee di produzione, ma venduti anche a chi voleva verificare la schifezza che arrivava dall'oriente acquistata a container e che doveva essere la concorrenza!

Saluti
Furio57

Sbagli..la detrazione fiscale , che è in tutto e per tutto un Incentivo, la si puo ottenere anche con sistemi offgrid.

mai detto che usare incentivi sia reato.
La cosa insopportabile è il piagnucolio del settore quando gli incentivi sono terminati, secondo programma largamente noto sin dall'inizio...

Ciao a tutti, ciao marcober
Mah! non sapevo che installare moduli fotovoltaici per i segnali stradali, per i camper e per le barche avessero l'accesso alle detrazioni fiscali.

Saluti
Furio57

Quello che pAre non sai è che l'offgrid si può fare anche in casa.....

Ciao a tutti, ciao marcober
Boh! che intendi? non ti capisco!

Saluti
Furio57

Dicevi che sui semafori non si prendono incentivi per dire che offgrid non può avere incentivi..falso, se offgrid è casalingo li prende..più chiaro ora?

Ciao a tutti ciao marcover
Mica tropp! più o meno ciò lo avevi già scritto, è una tua interpretazione: mi riferivo ad altro! Comunque questi interventi "infiniti" sono di bassissimo intesse per chi li legge! Chi vuole capire ha inteso perfettamente!

Saluti
Furio57i