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obblighi burocratici per realizzazione impianto < 20 kW

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  • obblighi burocratici per realizzazione impianto < 20 kW

    Salve a tutti,
    io sono sull'orlo di una crisi di nervi!
    Chiunque sia in "ascolto" è gentilmente pregato di venire in aiuto di un povero Cristo che ha due sogni nel cassetto: il primo consiste nel disfarsi nel modo più cruento possibile dei burocrati incompetenti, ignoranti ed arroganti; il secondo è quello di attivare un impanto fotovoltaico sul proprio terrazzo.
    Passiamo al secondo: un odiosissimo Ufficio Tecnico di un Municipio di Roma, cambia idea a seconda di come gira il vento: DIA si, DIA no, Comunicazione di inizio attività (non onerosa) si, oppure no, oppure si ma con relazione tecnica di un esperto qualificato, e perchè non anche due o tre foto e visto che ci siamo perchè non metterci dentro due fogli con le misure, etc. Giuro che mi è stato detto esattamente così.
    Allora:
    - è vero o non è vero che esiste un decreto o comunque una fonte normativa superiore alle fesserie che escono dalla bocca di una serie di TDC (l'acronimo lo immaginate da soli cosa vuol dire) che esplicitamente dice che l'installazione di un impianto complementare fotovoltaico di taglia inferiore ai 20 kW e relativa struttura di sostegno non è soggetta ad alcun adempimento?
    - in caso affermativo, perchè per realizzare una pergola come supporto dei moduli, il GSE scrive che: "Al fine di ottenere il riconoscimento della parziale o totale integrazione
    degli impianti fotovoltaici su pensiline, tettoie, pergole e serre
    è necessario allegare alla domanda un documento che comprovi la
    loro effettiva destinazione d’uso (per esempio la Dichiarazione di
    inizio attività, il permesso a costruire o il certificato catastale)".
    - perchè a seguito di due mie telefonate al GSE al riguardo ho ottenuto, al momento, la sola solidarietà umana per la mia titanica impresa di fare qualcosa di buono, di utile e di legale in questo cesso di Paese, e mi è stato detto che le "Commissioni esaminatrici delle richieste di incentivo sentono gli Uffici tecnici competenti per sapere da loro come funziona per quanto attiene la DIA o la CIA o chissà cosa anche se sanno che non è previsto chiederla e non è obbligatorio produrla?"

    Chiunque sappia, prego gentilmente con sicurezza e fornendo fonti normative riscontrabili, peraltro utili a tutti noi, non tenga tali informazioni per sè perchè la mia è una battaglia contro i burocrati stupidi, ignorani, presuntuosi, arroganti cui paghiamo tutti lo stipendio, (e si sa pure bene che prendono mazzette visto che ogni tanto li acchiappano pure!) affinchè nessuno si possa più permettere di dirmi: "Lei compili quel foglio e se ne vada. Se mi andrà bene ciò che leggerò bene, altrimenti le mando i vigili e le blocco i lavori". Spero che tale persona venga licenziata, multata e messa a riposo senza pensione, così avrà tanto tempo per riflettere e già che c'è per studiare anche un pò l'italiano visto che la consecutio temporum lascia un pò a desiderare.
    Grazie a tutti coloro che risponderanno e scusatemi tanto per lo sfogo ma quanno ce vò, ce vò!
    Ciao a tutti.


  • #2
    il DL è il 115 del 30/05/2008 pubblicato sulla GU n. 154 del 3-7-2008. <o></o>Basta la manutenzione ordinaria per gli impianto complanari la falda, come da art. 11 comma 3. Il fatto che il GSE richieda ancora la DIA è la solita mancanza di tempestività nell'adeguarsi alle leggi e nel dare informazioni...

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    • #3
      Ciao sledge71, quanto scritto da tom_bombadil che è corretto (esitono avrie discussioni sul forum che puoi cercare)...

      Volevo solo dirti che hai scritto uno dei post più divertenti di questo forum! In bocca alle TDC!
      A2C - Fotovoltaico Salerno

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      • #4
        non vorrei rovinarti la domenica.
        quanto detto finora è esatto, ma molto dipende dalla regione e dal comune dove devi realizzare l'impianto.
        Nella provincia (siciliana) dove lavoro io,essendo una zona sismica, oltre alla DIA, si richiede anche il deposito dei calcoli al competente Genio Civile, ma l'autorizzazione ci sono tempi brevi (generalmente entro 60 giorni), ma i lavori di costruzione possono essere iniziati da subito sotto la responsabilità dello strutturista e del direttore dei lavori

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