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Galan mette un freno allo sviluppo del fotovoltaico italiano

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  • #91
    Tanto per la cronaca:
    in Puglia hanno autorizzato un impianto fotovoltaico di appena 123 MW.
    A voi i commenti.

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    • #92
      I sistemi di incentivi vanno "gestiti" in base all'evolvere della domanda e del mercato. Cosa che per altro prevedeva giustamente anche il secondo conto energia.
      Il secondo energia era un buon sistema e lo si vede dall'impulso che ha dato nel giro di tre anni al settore nel nostro Paese.
      Non è stato corretto quando il mercato indicava chiaramente che doveva essere corretto, al contrario con la scusa di garantire la tariffa incentivante a tutti coloro che giustamente avrebbero concluso i lavori in tempo utile, ma che erano a rischio per un eventuale esaurimento di contatori o tempo per effettuare gli allacci da parte di ENEL, si è dato ampio spazio ai furbetti che come sappiamo popolano abbondantemente le praterie italiane.
      Il terzo conto energia è scarso, nel senso che non affronta e non risolve le questioni apertesi con l'incremento nel settore (più impianti, impianti più grandi); insomma non evolve, è solo una riedizione del secondo vagamente corretta. Per me è insufficiente.

      Un bel taglio alle tariffe per gli impianti a terra, crescente al crescere della taglia, che ne so un bel 50% sugli impianti sora i 5 MW sarebbe una soluzione molto semplice e molto più efficace che introdurre "vincoli" bizzarri e arbitrari che hanno solo l'effetto di far aumentare il costo delle pratiche e apriere spazi a chi è esperto di corruzzione e malaffare in genere.

      Diffidiamo delle leggi propaganda, e impariamo dall'esperienza già fatte negle ultimi 10 anni!!!

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      • #93
        Quello che sta per essere approvato mercoledì prossimo dal CDM, il decreto FER cosi com'è stato presentato nella sua ultima bozza confermata da un articolo del sole 24 ore, rappresenta un colpo mortale per il nostro settore fotovoltaico.
        L'attuale classe politica, tutti nessuno escluso, dovrebbe vergognarsi per l'aborto di schema prodotto frutto di ignoranza ed interessi che vanno al di là di ogni previsione pessimistica. Disonestà ed arroganza senza confini di colorazione politica, sintetizzata in personaggi governativi del tipo Gasparri che sfrutta mediaticamente la situazione libica per riproporre il polpettone nucleare contrapposto irrazionalmente alle FER, o Donati dell'IDV personaggio, dunque, antigovernativo artefice di linee guida autorizzative di stampo talebano. Del ministro Galan c'è poco da aggiungere. I 100 kW/Ha su suolo agricolo non aiuteranno di certo la realizzazione di impianti da parte di piccoli imprenditori agricoli, anzi favoriranno soggetti con profilo industriale piuttosto che agricolo, dal momento che all’aumentare della disponibilità di superficie aumenta anche la potenza incentivabile e di conseguenza per il fattore economia di scala, la redditività dell’investimento. Proprio quello che Galan cercava di ostacolare.
        L’art. 23 comma 11 lettera d) dello schema di decreto si commenta poi da solo:
        “nel caso di raggiungimento anticipato dell’obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 nell’ambito del Piano di azione di cui all’articolo 3, accertato con le modalità del decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 agosto 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2010, è sospesa l’assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico fino alla determinazione, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del mare, sentita la Conferenza unificata, di nuovi obiettivi programmatici e delle modalità di perseguimento, anche in relazione a quanto previsto dall’articolo 33, comma 5-bis.”
        Questi uomini, firmatari e padri di un aborto saranno chiamati nei prossimi mesi alle loro responsabilità per aver tentato di affossare un settore in forte crescita. Nessuno dimenticherà.
        Alessandro Caffarelli
        Ultima modifica di alessandro74; 26-02-2011, 19:00.
        Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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        • #94
          L'obiettivoper il 2020 degli 8000MW sarà presto raggiunto. E che doveva fare il governo? Aumentare l'obiettivo a 16.000MW? Si spera che ci sia una fase transitoria per chiudere le pratiche in corso, per non lasciare in mezzo al deserto chi ha un'autorizzazione in piedi, questo sì (es i 14 mesi previsti dal Conto energia). Ma non si può ipotizzare di continuare ad installare fotovoltaico all'infinito, con salasso per le tasche dei consumatori

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          • #95
            Io non ho parole...si sta benendicendo una legge che taglia per l'ennesima volta le gambe ai piccoli imprenditori, agrari e non, per dar man forte a chi a decine di ettari di terra dove i soldi sicuramente già non mancavano...piove sempre sul bagnato, questo è quello che ci insegna la nostra Italia...soldi a chi è già ricco e taglio le gambe ai chi già non ce l'ha! Non bastava dire STOP agli impianti maggiori di 1 MW?!? eheh...certo che no....avrebbe rovinato la cena a mooolte persone importanti con un sacco di soldi dentro le tasche pronto a moltiplicarli come Gesù ha fatto con il pane e i pesci...........no comment..........cosa potremmo fare noi piccoli mortali?!? Se bisogna andare in piazza, davanti a montecitorio, a palazzo chigi con cartelli, catene e moduli fotovoltaici....vengo volentieri!

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            • #96
              X Ale

              magari solo 100KW/Ha...se se facciamo 50!!

              leggi sotto art. 8 comm. 5

              e adesso come la mettiamo??

              cambiamo tutti lavoro?!??!



              il sole24ore del 26.02.2011

              http://www.ilsole24ore.com/art/norme...?uuid=AauJJrBD

              saluti

              Roberto
              File allegati
              "MAKE YOUR ENERGY!!"

              on SKYPE econtek-italy

              "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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              • #97
                X luciof:
                l'obiettivo 8 GW è un obiettivo sottodimensionato rispetto alla potenzialità della filiera industriale fotovoltaica italiana. E' stato un obiettivo fin dall'inizio mal posto e criticato dalle associazioni di categoria. Ti ricordo per tua informazione che l'obiettivo di un sistema incentivante è quello di far maturare nel tempo l'ingegneria di sistema della tecnologia per ridurne nel tempo il costo, nello specifico del fv il costo del kWp installato. L'obiettivo ultimo è il raggiungimento della grid-parity (Lec fv=Lec fossile) ma senza un nuovo conto energia non sarà possibile raggiungere tale target. Ti ricordo anche che questo decreto FER va ad abrogare un articolo della 387 decreto legislativo da sempre maltrattato e poco rispettato. Non farti imbambolare dalle chiacchere riguardo all'incidenza sulle bollette elettriche dell'esercizio in conto energia di impianti fv, chi chiacchera è assorbito da interessi personali che mal si sposano con quelli della collettività.
                Per la transitorietà purtroppo pare che il decreto FER assorba tutto anche i procedimenti autorizzativi in corso. Se così fosse, pioveranno ricorsi al TAR.

                X Econtek:
                la bozza .pdf che hai postato è obsoleta rispetto all'ultima versione.

                Cmq staremo a vedere mercoledi.
                Buona domenica a tutti
                Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                • #98
                  Originariamente inviato da ieioo Visualizza il messaggio
                  Io non ho parole...si sta benendicendo una legge che taglia per l'ennesima volta le gambe ai piccoli imprenditori, agrari e non, per dar man forte a chi a decine di ettari di terra dove i soldi sicuramente già non mancavano...piove sempre sul bagnato, questo è quello che ci insegna la nostra Italia...soldi a chi è già ricco e taglio le gambe ai chi già non ce l'ha! Non bastava dire STOP agli impianti maggiori di 1 MW?!?
                  Effettivamente lo schema di decreto va nel senso che dici tu:
                  a terra in aree agricole: max 1MW, con terreno sufficiente (100-200kW/ha non mi pare assurdo. 50kW/ha, sembrerebbe effettivamente troppo restirttivo...).
                  Tutti si stracciavano le vesti contro i mega impianti a terra che occupavano area agricola... bene il governo vi ha accontentanti! Puoi essere ricco fin che vuoi, ma sopra il MW a terra non si può più! Non vedo dove vada contro i tuoi desideri...

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                  • #99
                    Buongiorno a tutti,
                    rivedere al rialzo il target (ma bisogna proprio metterlo?) della potenza massima installata mi pare corretto e giusto per consentire al mercato di crescere e di arrivare ad autosostenersi senza incentivi.
                    Sulla limitazione degli impianti a terra (idem per le costruzioni) ne sono, da tempo, un sostenitore e nn posso che essere soddisfatto.
                    ciao car.boni
                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                    • Originariamente inviato da alessandro74 Visualizza il messaggio
                      l'obiettivo 8 GW è un obiettivo sottodimensionato rispetto alla potenzialità della filiera industriale fotovoltaica italiana. E' stato un obiettivo fin dall'inizio mal posto e criticato dalle associazioni di categoria. Ti ricordo per tua informazione che l'obiettivo di un sistema incentivante è quello di far maturare nel tempo l'ingegneria di sistema della tecnologia per ridurne nel tempo il costo, nello specifico del fv il costo del kWp installato.
                      E' ovvio che le associazioni di categoria non fossero d'accordo!
                      Il calo dei costi di instllazione dipende principalmente dal costo dei pannelli (qausi tutti cinesi) Solo lì credo si possono realisticamente abbattere i costi. La filiera italiana ormai è efficiente (installatori, progettisti, elettricisti). Non credo che ci sia grande produttività da recuperare. E' chiaro che spiace per tutta la gente seria che ci lavora (tra i quali mi metto anch'io)

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                      • Una domanda: se un piccolo imprenditore con una piccola attività su un piccolo capannone con già l'impianto installato sopra la testa volesse fare 100 kWp o 200 kWp a terra è obbligato a prendere 1 o 2 ettari di terra vero? (o il proprietario terreno ne deve possedere almeno un paio?!) Non sai quanto sarei contento che questo piccolo imprenditore prendesse quei 2 ettari di terra, ne usasse solo 5-6000 mq e gli altri li lasciasse alla steppa, a male, senza nulla coltivato sopra, con ortica, ramaccia, erbaccia ecc...poi vorrei vedere se siamo contenti di questa restrinzione! Bastava limite a 1 MW indipendentemente da quanta terra hai...invece di autorizzare 125 MW in puglia!
                        E' impossibile pensare di fare il fotovoltaico solo sopra i tetti, poichè c'è chi ha i tetti e non i soldi e NON vuole affittarlo per motivi di servitù o chi ha i soldi e non i tetti e vorrebe fare un impianto di 100-200 kWp a terra, cosa che si sposa pienamente con la generazione distribuita dell'energia elettrica.

                        Ma quello che mi chiedo, i 3-4 progetti da 200 kWp che dovevo fare a nome mio con la formula: cliente spendo io per le autorizzazioni così tu non rischi nulla e poi te lo cedo e ci fai il tuo impiantino), ora se io non ho ettari e ettari di terra non posso più presentare la domanda? O il proprietario terriero dove si fa l'impianto deve possedere questa caratteristica?!

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                        • Originariamente inviato da alessandro74 Visualizza il messaggio
                          X luciof:
                          l'obiettivo 8 GW è un obiettivo sottodimensionato rispetto alla potenzialità della filiera industriale fotovoltaica italiana. E' stato un obiettivo fin dall'inizio mal posto e criticato dalle associazioni di categoria. Ti ricordo per tua informazione che l'obiettivo di un sistema incentivante è quello di far maturare nel tempo l'ingegneria di sistema della tecnologia per ridurne nel tempo il costo, nello specifico del fv il costo del kWp installato. L'obiettivo ultimo è il raggiungimento della grid-parity

                          .........

                          Non farti imbambolare dalle chiacchere riguardo all'incidenza sulle bollette elettriche dell'esercizio in conto energia di impianti fv, chi chiacchera è assorbito da interessi personali che mal si sposano con quelli della collettività.
                          In un settore assistito e incentivato, è l'industria che si adegua al livello di volumi che derivano dagli incentivi che sono necessari agli obiettivi generali e non vice-versa.
                          Detto questo, nel Piano nazionale si prevede (2020) 8 mega di solare, 24 di eolico, 4,5 di biomassa (leggera crescita per idro e geo).
                          Se si prendono questi obiettivi, nel 2020 il 29%sarà FER.
                          Ora, mi pare che col solare siamo in forte anticipo, con eolico se continuiamo a crescere al tasso attuale ci arriviamo, con biomassa mi pare ci sia forte fermento e crescita (in 10 anni dobbiamo solo raddoppiare un risultato che abbiamo fatto in 3 anni...)...e per CV e TO gli incentivi sono disponibili...per cui il processo è in corso.

                          Mi sembra sensato rispetatre obiettivi fissati..poi se nel 2017 si vede che l'eolico e la biomassa non hanno ftto la loor parte, si potrà rimodulare col solare..che abbiamo visto h apotenzialità elevate in tempi brevi..

                          Per cui chi chiacchera per interesse personale direi che sono quelli che devono mantenere livelli di attività (drogate) di FV senza limiti; al contrario la collettività NON ha interesse ad ECCEDERE gli obiettivi concordati in sede europea, perchè sarebebro costi inutili (gli eccessi) che minano la concorrenzialità del Paese.

                          Il raggiungimento della grid-parity non mi pare sia un obiettivo dichiarato e tempificato..al massimo possiamo identificarla come interessante ricaduta dello sforzo..ma l'obiettivo primario è arrivare alla % di rnnovabili condivisi che permettono di ridurre dipendenza fossile e CO2 nei modi e nei tempi stabiliti..poi se ci sarà la parita del FV tanto meglio..ma se invece si raggiunge la parità PRIMA di eolico o biomassa, nel prossimo piano europeo (2020-2035)se ne prenderà atto e si decidera dove investire (se ci sarà un FV si nuova generazione oppure a costi concorrenziali, bene..altrimenti il piano di incentivi sarà sviluppato in modo da dare ancora una opportunita al solare ma magari puntando sule FERpiù competitive..ma dirlo adesso mi pare prematuro, concentriamoci sul Piano 2005-2020)

                          Marco
                          Ultima modifica di marcober; 27-02-2011, 13:21.
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • Dove si può trovare il testo completo e aggiornato della bozza di decreto?

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                            • Alcune elucubrazioni mentali mi portano a pensare che come al solito in Italia le leggi non nascono per l'interesse della nazione intera ma solo per quella di una corporazione, di un gruppo, di un partito, comunque di un ristretto consesso di persone che fanno capo ad un politico.
                              In Italia i politici (quelli di professione perchè politici a tempo lo possiamo essere tutti) sono la peggiore specie di parassita che l'Italia abbia mai avuto, l'incompetenza e la malafede nell'ambiente parlamentare sono sovrane.

                              Vengo e spiego la motivazione delle mie parole, se ricordate bene, una circolare dell'Agenzia delle entrate prevedeva che un imprenditore agricolo potesse considerare gli introiti di un impianto fotovoltaico come reddito agrario e non pagarci le tasse.
                              Le condizioni per il mancato pagamento delle tasse sul reddito da fotovoltaico corrispondevano esattamente a quelle del prossimo decreto Galan.
                              Ma allora cosa succederà da domani?
                              - Nessuno paghera le tasse sul fotovoltaico?
                              - Il fotovoltaico sarà di esclusiva degli imprenditori agricoli già ampiamente foraggiati da incentivi pubblici?
                              - tutti gli altri imprenditori che magari non hanno mai voltato lo sguardo all'agricoltura, che hanno sempre pagato le tasse, dovranno rinunciarci?
                              - chi ha avviato un programma di investimento dall'estero si convincerà ancora una volta che l'Italia non desidera investimenti stranieri sul suo territorio, come invece continua a dire?
                              - gli imprenditori, i professionisti, i proprietari terrieri coinvolti negli investimenti fotovoltaici, programmati con l'attuale quadro normativo, si ritroveranno a rimetterci decine, centinaia, milioni di euro alla faccia dell'ultimo paladino degli interessi degli agricoltori?
                              - ma se in Italia si coltivano 3 milioni di Ettari a granaglie varie, che sconvolgimento del mercato agrario od impatto ambientale possono comportare i 10-15.000 ettari occupati dal fotovoltaico a terra?
                              - Ma se anche ENEL e TERNA fanno concorrenza ai liberi imprenditori, nella programmazione di impianti Eolici e Fotovoltaici, alla faccia del garante della libera concorrenza, che spazio resta per i piccoli ?

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                              • X Marcober:
                                la germania si è posta come obiettivo al 2020, 52 GW di fotovoltaico.
                                Il nostro obiettivo di 8 GW è mal-dimensionato, fin dall'inizio, in relazione alla crescita della filiera industriale fotovoltaica italiana con industrie pesanti in termini di posti di lavoro riconvertite al fv e di nuovo competitive proprio grazie al fv. E tralascio la miriade di microimprese nate in questi ultimi mesi e tutto l'indotto servizi.
                                Ci vuole rispetto per chi lavora in questo settore. L'industria si adeguerà nel momento che sarà ultimata la fase incentivante propedeutica alla crescita del settore. Non è ancora il momento occorre attendere il 2016. Ora è presto è buttiamo via tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni.
                                Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                                • Originariamente inviato da Korba Visualizza il messaggio
                                  Secondo me per una volta Galan ne fa una giusta, in parte, i terreni agricoli vanno usati per l'agricoltura, non per l'industria.
                                  Che poi bocci le serre fotovoltaiche, boh, controsenso del ministro
                                  Poi in Italia ci sono moltissimi terreni non agricoli dove si possono fare impianti.
                                  Allora. In Italia i terreni sono tutti agricoli se non hanno una destinazione specializzata negli strumenti urbanistici (PUC). In altre parole i terreni o sono destinati a infrastrutture (scuole, parchi, strade, impianti pubblici) o a residenza e strade, o a commercio, o a industria ed artigianato, o all'uso agricolo (o sono aree protette).
                                  Quando sono destinati ad usi specializzati sono sempre oggetto di investimenti pubblici ("oneri di urbanizzazione") per renderli funzionali a tali usi. Cioè sono oggetto di ingenti investimenti collettivi per renderli fruibili.

                                  Secondo te (e Galan, che però sta semplicemente facendo retorica politica) quindi dovremmo prendere tali terreni sui quali abbiamo fatto investimenti economici, sociali e politici (es. per un PIP che conosco e per il quale ho fatto la VAS, il Comune ha impegnato 10 anni per l'approvazione) e utilizzarli per il grande fotovoltaico areale che non ha bisogno di niente?

                                  Oppure dobbiamo fare il fotovoltaico solo a 2-3 kW alla volta? L'energia prodotta da un campo da 5.000 kW, concentrato, su 10 ettari, facilmente mitigabile al punto da non farlo vedere più (se è nel posto giusto), fatta con 2.500 impianti su altrettante case? Secondo te cosa si vede di più? E cosa costa di più? anche a noi?

                                  Commenta


                                  • tutto giusto. se fossimo veramente a 7 GW.
                                    Io non credo al GSE. Le sue dichiarazioni "puzzano" di interesse (o almento di preconcetto). Ho parlato con alcuni suoi tecnici e mi hanno confermato l'impressione.
                                    Oggi abbiamo 3 GW (al dicembre 2010) e una valanga di domande del tutto improbabili. Ricordo che il "salva Alcoa" prevedeva che il campo dovesse essere finito e collaudato e pronto alla connessione (in altre parole, doveva mancare solo la visita di ENEL). Cioè gli ultimi dieci-quindici giorni.
                                    Vedrete che alla fine sarà al massimo 1 GW.
                                    E che alla fine del 2011 saranno massimo 5 GW (forse 4,5).

                                    Certo, procedendo a 1 GW all'anno (un ottimo ritmo) nel 2014-2015 il target sarà raggiunto.

                                    Scommetto che a quella data la UE avrà "alzato l'asticella". Ma ne parleremo quando succederà.

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da alessandro74 Visualizza il messaggio
                                      X Marcober:
                                      la germania si è posta come obiettivo al 2020, 52 GW di fotovoltaico.
                                      Il nostro obiettivo di 8 GW è mal-dimensionato, fin dall'inizio, in relazione alla crescita della filiera industriale fotovoltaica italiana con industrie pesanti in termini di posti di lavoro riconvertite al fv e di nuovo competitive proprio grazie al fv. E tralascio la miriade di microimprese nate in questi ultimi mesi e tutto l'indotto servizi.
                                      Ci vuole rispetto per chi lavora in questo settore. L'industria si adeguerà nel momento che sarà ultimata la fase incentivante propedeutica alla crescita del settore. Non è ancora il momento occorre attendere il 2016. Ora è presto è buttiamo via tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni.
                                      Tu hai ragione Alessandro,
                                      Ma in Italia è sempre andata così. Quando qualcosa ha successo si mobilitano legioni di oppositori. Le ragioni sono tante:
                                      - invidia (perchè devono guadagnare solo loro?); ho definito una servitù per 1.000 metri su strada agricola con una famiglia che ha preteso 200.000,00 € "perchè tanto voi ci guadagnate tantissimo" (5 MW);
                                      - ostilità al cambiamento (perchè qui?); ogni trasformazione, inclusa la transizione da un modello energetico concentrato -che non vede nessuno- ad uno diffuso -e quindi pervasivo e visibile- solleva l'istintiva reazione negativa iniziale; questa reazione rafforza la prima e se ne nutre;
                                      - interesse (l'industria delle fossili e quella del nucleare non sono certo senza interesse); ma anche l'agricoltura, settore incentivato da sempre che è veramente ridicolo lamenti gli incentivi degli altri, che "alza" il suo potere contrattuale. Su questo ti invito ad andare a vedere il dibattito europeo sulla PAC, è interessante. Gli incentivi alla produzione saranno eliminati per sostituirli con incentivi all'ambiente. Ovvero: "ti dò soldi pubblici solo se mi restituisci valori ambientali e cura del territorio". Gli agricoltori, e le loro associazioni, si preparano e vogliono il monopolio della tutela ambientale.
                                      La dico in un altro modo: nei prossimi bilanci UE non ci sarà una voce "agricoltura" (oltre 30 % del bilancio + 11 %), ci sarà una voce "ambiente" sempre più forte. (oggi: http://ec.europa.eu/budget/library/p...dg_2009_it.pdf)

                                      Tutte le ragioni tecniche ei buoni argomenti (che naturalmente non mancano da nessuna parte) sono enormemente rafforzati da questi tre fattori:
                                      - siamo certo in una congiuntura debole e si fa fatica...
                                      - certo le FER (una buona parte) non sono programmabili ...
                                      - certo, occupano suolo (pochissimo).

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                                      • Originariamente inviato da alessandro74 Visualizza il messaggio

                                        Ci vuole rispetto per chi lavora in questo settore. L'industria si adeguerà nel momento che sarà ultimata la fase incentivante propedeutica alla crescita del settore. Non è ancora il momento occorre attendere il 2016. Ora è presto è buttiamo via tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni.
                                        e il rispetto per chi lavora negli altri settori?
                                        quanto ci costerebbero in bolletta 52 Gw di FV?
                                        perchè nessuno ha mai detto niente contro i grandi impianti a terra che si mangiano quasi tutto l'incentivo?

                                        ciao

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                                        • Originariamente inviato da alessandro74 Visualizza il messaggio
                                          X Marcober:
                                          la germania si è posta come obiettivo al 2020, 52 GW di fotovoltaico.
                                          Il nostro obiettivo di 8 GW è mal-dimensionato, fin dall'inizio, in relazione alla crescita della filiera industriale fotovoltaica italiana con industrie pesanti in termini di posti di lavoro riconvertite al fv e di nuovo competitive proprio grazie al fv. .

                                          Alex..mi spiace ripetermi..ma l'obiettivo del CE non è creare posti di lavoro, ottenere grid parity, riconvertire industrie.
                                          Per questo ci sono altre Leggi, che si finanziano in altro modo (fiscalita generale).
                                          Il ns Paese ha fissato un percorso per raggiungere l'obiettivo comunitario del 17% di rinnovabili nel 2020, che si compone di 29% nell'elettrico, 16% nel Termico e 6% mei Trasporti.
                                          Non capisco perchè dovremmo fare di più.
                                          Possiamo discutere magari se per caso stiamo puntando su fonti meno efficienti (cioè costo/beneficio)..o se il persorso annuo di avvicinamento è nela tabella di marcia o servono correzioni.

                                          Ma non capisco perchè dovremmo fissare obiettivi ancora piu avanzati, visto che in ogni caso è coinvolto un incentivo (extra-costo).
                                          Se vogliamo piu FV dovremmo ridurre gli obiettivi di altre FER..quali? perchè?

                                          La Germania avrà fissato il suo percorso e fatto le sue scelte..sia in campo elettrico che termico e trasporti..se gli servono 52 Mega di solare, avranno fatto i loro conti..in base al loro mix e all'obiettivo loro assegnato.
                                          E comunque la Germania usa 2 volte l'elettrico che usaimo noi, e probabilmnete idem per termico e trasporti..e nel termico è difficile introdurre alte % di FER, per cui saranno "obbligati" a spingere molto sull'elettrico..ma che c'entra questo con noi?
                                          Citazione:
                                          <TABLE border=0 cellSpacing=0 cellPadding=0 width="100%"><TBODY><TR><TD style="BORDER-BOTTOM: 1px inset; BORDER-LEFT: 1px inset; BORDER-TOP: 1px inset; BORDER-RIGHT: 1px inset" class=alt2>Originariamente scritto da alvisal61
                                          Scommetto che a quella data la UE avrà "alzato l'asticella". Ma ne parleremo quando succederà.



                                          </TD></TR></TBODY></TABLE>
                                          Alvise, l'asticella 2020 (programma 20-20-20) è già stata messa..di solito sotto data si fanno "eccezioni" per chi non c'è la fatta..non il contrario..noi abbiamo obiettivo 17% di energia FER...un obiettivo non facile perchè nel Termico è difficile usare FER...ma nei Trasporti è molto facile, basta aumentare la % di obbligo di biodisel e bioertanolo nei carburanti e il gioco è fatto..la capacita europea di biodisel è fortemente sottoutilizzata e quindi è solo una questione di "spesa" alla pompa (nel senso che il biodisel costa piu del disel).
                                          Insomma. obietivi difficili ma fattibili..e non vedo perchè dovremmo rivederli quando altri grandisismi Paesi restano "molto cauti".

                                          marco
                                          Ultima modifica di marcober; 27-02-2011, 23:47.
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • Un paio di domande semplici:
                                            1. dove posso trovare questa bozza di decreto
                                            2. le autorizzazioni degli impianti la dovranno fare solo chi ha la terra o posso farle io come studio per conto loro?
                                            3. chi voleva investire in impianti fotovoltaici e quindi farsi l'impiantino di 100 kWp a terra sarà obbligato a comprarsi la terra o potrà realizzare l'impianto al posto del proprietario della terra e pagare l'affitto?
                                            4. con quali tempi verrà approvata questa direttiva?
                                            5. è valida anche per tutti i progetti in corso di autorizzazione? (spero di no, altrimenti ricorso al TAR sicuro)
                                            grazie

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                                            • Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                              e il rispetto per chi lavora negli altri settori?
                                              quanto ci costerebbero in bolletta 52 Gw di FV?
                                              perchè nessuno ha mai detto niente contro i grandi impianti a terra che si mangiano quasi tutto l'incentivo?

                                              ciao
                                              ----
                                              52 GW di fotovoltaivo incentivato a 0,23 (diciamo tariffa 2012) costerebbero 14 MLd all'anno (624,00 €/fam) e produrrebbero 62,4 TWh (ca. il 15 % dell'energia necessaria oggi).

                                              Si tratta di una cifra elevatissima e sicuramente insostenibile. Sono d'accordo.
                                              Ma è un'ipotesi per provocare. In quanto anni, a che ritmo, con che incentivi, con che efficienza a che costo di istallazione?

                                              Se rifacciamo i calcoli con un costo simulato al 2020 dell'impianto a 1.800.000,00 €/MW, efficienza 1800 ore eq. /MW e incentivi quindi 0,05 (diciamo un CV e ancora grasso che cola con questa simulazione) abbiamo:
                                              - 52 GW a 0,05 (tariffa 2020 ipotetica), produzione media nazionale 1.800 MWh/MW, costerebbe 4,68 Mld (203 €/fam) ma produrrebbe 93,6 TWh (ca. il 25% dell'energia).

                                              Ancora tanto, ma meglio no?

                                              Faccio sommessamente notare che si tratterebbe dell'unica (quasi) produzione interamente locale. Non dipendente dal costo degli approvvigionamenti dall'estero. Se guardate le stime di McKinsey (è vero che ci lavora mio fratello, ma è molto autorevole) contenute in www.roadmap2050.eu il petrolio ed il gas sono dati altini.

                                              Alla fine potrebbe anche costare di meno (naturalmente spero di no).


                                              Sulla questione degli impianti a terra, bisogna capire cosa si vuole. Fare energia non fossile e locale, o coprire i tetti perchè sono brutti? Se è la prima ti faccio notare (dati rapporto GSE al parlamento) che gli impianti integrati costano il 30 % in più a parità di energia prodotta. Quindi, casomai è il contrario.

                                              Poi se vogliamo parlare di consumo di suolo.... Per ora tutti gli impianti progettati (non ho detto costruiti, nè autorizzati) occupano la stessa superfice di una piantana nel mio ufficio (8 cmq). Credo che se qualcuno me la mettesse potrei dire "è brutta", ma difficilmente "non cammino più nell'ufficio".

                                              ciao

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                                              • Originariamente inviato da marcober
                                                Alvise, l'asticella 2020 (programma 20-20-20) è già stata messa..di solito sotto data si fanno "eccezzioni" per chi non c'è la fatta..non il contrario..noi abbiamo obiettivo 17% di energia FER...un obiettivo non facile perchè nel Termico è difficile usare FER...ma nei Trasporti è molto facile, basta aumentare la % di obbligo di biodisel e bioertanolo nei carburanti e il gioco è fatto..la capacita europea di biodisel è fortemente sottoutilizzata e quindi è solo una questione di "spesa" alla pompa (nel senso che il biodisel costa piu del disel).
                                                Insomma. obietivi difficili ma fattibili..e non vedo perchè dovremmo rivederli quando altri grandisismi Paesi restano "molto cauti".
                                                marco
                                                marco
                                                Non dico che dobbiamo alzarla noi, dico che è la UE che ne discute (sai che si stava discutendo di una nuova direttiva 30-30-30 al 2020 e sembra si farà "25").
                                                Sono d'accordo che sono obiettivi difficili (prova a farti autorizzare una bioraffineria in Italia ..., ci ho provato due volte), ma fattibili.

                                                Per curiosità: chi sono i "grandissimi paesi" (gli USA?).

                                                Comunque si tratta di questioni complesse e con molte dimensioni. accetto la tua mozione d'ordine, ma io avevo solo detto "quando succederà ne parleremo".

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                                                • Si..USa..cioè il 35% della CO2 mondiale..che sono il popolo piu pragmatico che conosco..valorizzano tutto..e li prima di spuntare una tassa in più per fare un incentivo, devi sputare sangue..e anche oggi che iniziano a parlare di auto piccole. ecologiche. magari elettriche..poi vai a vedere i dati di mercato..e ancora l'auto piu venduta è il "truck" della Ford..quello con le ruote gemellate dietro..insomma, deve ancora pasasrne di acqua sotto i ponti.
                                                  E comuqnue anche da noi, accanto alle rinnovabili (numeratore) occcorrera lavorare sodo sul denominatore (consumo totale da ridurre mediante efficienza) e li è veramente dura..per questo sono un pò scettico che alzino l'asticella..soprattutto ora che inizia a soffiare l'inflazione..
                                                  Giustamente ne riparleremo..
                                                  M
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • per precisare la battuta della piantana. prima che qualcuno mi chieda di che parlo. Il calcolo (per gioco) è fatto sulle dichiarazioni del responsabile locale di Lega Ambiente rapportate alla superficie della Provincia di Pisa.

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                                                    • Originariamente inviato da alvisal61 Visualizza il messaggio
                                                      ----

                                                      Se rifacciamo i calcoli con un costo simulato al 2020 dell'impianto a 1.800.000,00 €/MW, efficienza 1800 ore eq. /MW e incentivi quindi 0,05 (diciamo un CV e ancora grasso che cola con questa simulazione) abbiamo:
                                                      - 52 GW a 0,05 (tariffa 2020 ipotetica), produzione media nazionale 1.800 MWh/MW, costerebbe 4,68 Mld (203 €/fam) ma produrrebbe 93,6 TWh (ca. il 25% dell'energia).
                                                      non è solo l'incentivo, una tale potenza installata implicherebbe notevoli rifacimenti della rete che andrebbero a scaricarsi sulle bollette

                                                      ciao

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                                        non è solo l'incentivo, una tale potenza installata implicherebbe notevoli rifacimenti della rete che andrebbero a scaricarsi sulle bollette

                                                        ciao

                                                        vero.
                                                        un'ipotesi certamente non praticabile per l'Italia. Ma era solo per dire.
                                                        E comunque non praticabile in tempi brevi. per cui è inutile ipotizzarlo ora. deve prima cambiare tutto.

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                                                        • Non solo..ma ogni volte che nel sistema si introduce una produzione poco prevedibile e intermittente, occorre sempre predisporre una (almeno parziale) capacità prevedibile e modulabile...l'investimento è gia stato fatto (capacita esistente) ma va comunque remunerato (come oggi GME remunera la capacita di riserva)... contabilmente questo costo si crea parallelamente alla decisione di investire su fonti non programmabili..quindi il costo delle rinnovabili non porgrammabili andrebbe aumentato di questo costo indiretto..giusto?
                                                          Marco
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • Ragazzi mi dispiace ma non ci siamo, non mi sono spiegato.
                                                            Non chiediamo ovviamente 52 GW, chiediamo di elevare l'obiettivo in riferimento a quello che abbiamo costruito fino ad ora. Posti di lavoro innanzi tutto.
                                                            Occorre introdurre un limite di potenza incentivabile antispeculazione, spartiacque tra generazione distribuita e centralizzata, lo vado scrivendo da anni. Doveva essere introdotto da subito dentro il d.m.6 agosto 2010 per evitare l'aborto di schema di decreto FER. Putropppo non è stato fatto.
                                                            6MW al massimo 10 MW di potenza nominale a terra non certamente il limite di potenza specifica 100 kW/Ha che danneggia tutti, nessuno escluso.
                                                            Per rispondere ad alcuni di voi potrei scrivere del CIP6 ma preferisco evitare perchè ho stima di molti di voi che leggo sempre con piacere ormai da anni.
                                                            Vediamo cosa accadrà in questa settimana e poi riparliamone.
                                                            Buon lavoro a tutti
                                                            Articoli e presentazioni Alessandro Caffarelli: www.ingalessandrocaffarelli.com/download.html

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                                                            • Nessuna sorpresa

                                                              E' demoralizzante assistere alla devastazione di un settore economico, e parlo qui dell'economia verde in generale, (uno dei pochi) che potrebbe dare uno futuro alla ripresa economica italiana.

                                                              Incapacità? Interesse? Difficile dirlo, benché sia facile pensar male.

                                                              Gli incentivi per le rinnovabili vanno saputi gestire adeguandoli tempestivamente alle condizioni reali del mercato, in modo di mantenere un equilibrio la potenza installata ogni anno, rendendo la realizzazione degli impianti sempre più competitiva.

                                                              Quando invece di intervenire sul sistema di incentivazione si interviene sul sistema di autorizzazione, e ci metto dentro anche il milite di potenza installabile, si da una botta a tutti e si sviluppa solo la competitività dei furbi (ovvero quelli che si affidano a mezzi terzi rispetto alle procedure legali per ottenere le autorizzazioni necessarie).

                                                              Auspico che la gestione della materia passi presto in mani più esperte, sino ad allora sono già da tempo rassegnato a vedere mortificato l'intero settore provvedimento dopo provvedimento.

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