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Trattamento fiscale incentivo fotovoltaico

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  • Trattamento fiscale incentivo fotovoltaico

    <br><br>In attesa che anche le altre rinnovabili abbiano qualcosa di analogo agli incentivi concessi al fotovoltaico, mi stò interessando per realizzare concretamente circa 300 mq di copertura solare.<br>Visto almeno la met&agrave; dei post in questo settore, visto l&#39;attivit&agrave; che ho sempre seguito sull&#39; EnergoClub, visto il tentativo di partecipare ad un bando regionale per i tetti fotovoltaici, avrei individuato almeno due falde rivolte a sud, senza ostacoli all&#39;irraggiamento, su cui potrei intervenire con strutture per sorreggere 170 mq da una parte e 130 dall&#39;altra di pannelli fotovoltaici.<br>Basandomi su un post di Fede29 avevo ipotizzato 5500 euro al kWp più il costo della struttura.<br>Prima ancora di chiedere dei preventivi più dettagliati, e di chiedere all&#39; ENEL i punti di entrata, volevo decidere sulla convenienza se farlo come privato o se riattivare la partita IVA che ho cessato l&#39;anno scorso.<br>Ho chiamato per questo il CALL CENTER del Ministero delle Finanze.<br>Purtroppo loro non hanno nessun decreto attuativo, non sono in grado di dirmi il trattamento fiscale di questo incentivo.<br>Mi hanno suggerito di porre un&#39;istanza per avere il parere ufficiale, che avrebbe più peso se fosse portata avanti da una associazione. Potrebbe essere uno dei compiti dell&#39; EnergoClub e lo propongo nei progetti.<br>Mi ha gi&agrave; riferito la gentile signora che mi ha risposto al CALL CENTER che possono passare anche 120 giorni prima di avere una risposta definitiva, con il rischio che intanto i pannelli migliori spariscano dalla circolazione. Daltronde sapere se posso recuperare l&#39; IVA, l&#39; ammortamento dell&#39; impianto e delle spese accessorie può essere tremendamente significativo nel rendimento totale dell&#39; investimento, spostandolo a parit&agrave; di rischio climatico dal 7 % a poco più del 3.5 %.<br>Furio, se intanto vuoi mandarmi una documentazione più completa, non la considero spam.<br>Ciao a tutti<br> Osvaldo

  • #2
    <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Osvaldo @ 2/8/2005, 17:00)</div><div id='QUOTE' align='left'>In attesa che anche le altre rinnovabili abbiano qualcosa di analogo agli incentivi concessi al fotovoltaico, mi stò interessando per realizzare concretamente circa 300 mq di copertura solare.<br>Visto almeno la met&agrave; dei post in questo settore, visto l&#39;attivit&agrave; che ho sempre seguito sull&#39; EnergoClub, visto il tentativo di partecipare ad un bando regionale per i tetti fotovoltaici, avrei individuato almeno due falde rivolte a sud, senza ostacoli all&#39;irraggiamento, su cui potrei intervenire con strutture per sorreggere 170 mq da una parte e 130 dall&#39;altra di pannelli fotovoltaici.<br>Basandomi su un post di Fede29 avevo ipotizzato 5500 euro al kWp più il costo della struttura.<br>Prima ancora di chiedere dei preventivi più dettagliati, e di chiedere all&#39; ENEL i punti di entrata, volevo decidere sulla convenienza se farlo come privato o se riattivare la partita IVA che ho cessato l&#39;anno scorso.<br>Ho chiamato per questo il CALL CENTER del Ministero delle Finanze.<br>Purtroppo loro non hanno nessun decreto attuativo, non sono in grado di dirmi il trattamento fiscale di questo incentivo.<br>Mi hanno suggerito di porre un&#39;istanza per avere il parere ufficiale, che avrebbe più peso se fosse portata avanti da una associazione. Potrebbe essere uno dei compiti dell&#39; EnergoClub e lo propongo nei progetti.<br>Mi ha gi&agrave; riferito la gentile signora che mi ha risposto al CALL CENTER che possono passare anche 120 giorni prima di avere una risposta definitiva, con il rischio che intanto i pannelli migliori spariscano dalla circolazione. Daltronde sapere se posso recuperare l&#39; IVA, l&#39; ammortamento dell&#39; impianto e delle spese accessorie può essere tremendamente significativo nel rendimento totale dell&#39; investimento, spostandolo a parit&agrave; di rischio climatico dal 7 % a poco più del 3.5 %.<br>Furio, se intanto vuoi mandarmi una documentazione più completa, non la considero spam.<br>Ciao a tutti<br> Osvaldo</div></div><br> Per gli impianti fino a 20 kWp non occorre nulla. Quelli superiori necessitano di partita Iva e apposita ragione commericale, ossia iscrizione come veri e propri produttori d&#39;energia.<br>Quindi....<br>CIao <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'>

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    • #3
      <br>Ciao Faber,<br> se devo indicarlo nel 730 tanto vale che faccia la partita IVA, almeno ammortizzo l&#39;impianto, a meno che possa detrarlo come ristrutturazione, e resterebbe sempre il problema di recuperare l&#39;IVA. Guardiamo cosa mi dicono Venerdì.<br>Ciao<br> Osvaldo

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      • #4
        Ciao osvaldo,<br>gli aspetti finanziari non sono indicati nel decreto. Probabilmente il tutto sar&agrave; esplicato nella deliberazione che dovr&agrave; emanare l&#39; Autorit&agrave; per l&#39;energia elettrica ed il gas dopo la pubblicazione del decreto conto energia in Gazzetta Ufficiale.<br>Speriamo non ci mettano molto a deliberare le condizioni ... fino a quel punto non partir&agrave; il conto energia&#33;&#33;&#33;&#33;<br><br>Comunque dal decreto si legge che un privato può usufruire della detrazione fiscale del 36% ma la tariffa di 0,45 €/kwh verr&agrave; decurtata del 30%. L&#39;iva rimane agevolata al 10% ma non penso si possa recuperare se non con partita iva.<br><br>Riporto alcuni dubbi di Siel di un post precedente:<br><br><i><<Immagino che come tutti gli impianti sar&agrave; trattato come un bene in ammortamento, mi sembra si chiamino cespiti, quindi il costo diminuir&agrave; il reddito di impresa (e quindi minor IRPEF, IRAP, ...) negli anni di ammortamento.<br><br>Ma mi sorge un&#39;altro quesito:<br>nel caso di impianti di potenza maggiore di 20kWp, l&#39;energia che viene venduta alle condizioni di mercato e quindi produce un reddito di impresa verr&agrave; anche tassata come tale? e nel caso di un privato tale reddito sar&agrave; soggetto a tassazione IRPEF?>></i> <br><br>Tienici aggiornati. Facci sapere cosa ti dicono Venerdì.<br><br>Ciao<br><br>Diego

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        • #5
          <br><br>Ciao Diego,<br> scusa ma io non avevo capito nemmeno la decurtazione del 30%. Rileggendolo per la quarta volta ci sono arrivato.<br>La risposta di stamane , pur gentilissima è stata disarmante. Avevo chiesto appuntamento per agevolazioni relative ristrutturazioni edilizie, perchè le più vicine all&#39;argomento trattato. Dopo avermi fatto notare che l&#39;appuntamento poteva essere richiesto solo per gli argomenti specificati, mi ha suggerito poi di fare un interpello scritto alla Direzione Regionale Entrate di via Manin, Milano. Ci proverò, come proverò anche L&#39; esperto risponde del Sole 24 ore, appena avrò deciso come formulare la domanda.<br>Mi ha confermato la detrazione IRPEF del 36%.<br>Facciamo un punto fermo, un privato può chiedere di collegare un impianto fotovoltaico in rete, solo da 1 a 20 kWp, in base al 224/00 solo nella forma di net-metering. Per la quantit&agrave; di energia che verser&agrave; in rete, compresa quella che compenser&agrave; con quella consumata, a fine anno ricever&agrave;, non si sa bene ancora da chi, 0.45 euro ogni kwh, sempre che non richieda l&#39;abbattimento IRPEF del 36%, altrimenti ricever&agrave; (non è specificato nemmeno quando) solo 0.30 euro, speriamo non tassabili. Visto che potrebbero richiederlo anche i gli amministratori di condominio, sarebbe almeno interessante sapere se poi l&#39;energia potrebbe essere compensata dai vari condomini. <br>Per vedere se era più agevole la via della vendita dell&#39;energia, ho provato a chiedere anche all&#39;ENEL, che nel sito web sono fermi ancora al programma tetti fotovoltaici. Mi hanno suggerito di chiamare ENEL.si, la settimana prossima cercherò di scoprire se è più facile e conveniente iscriversi come produttore di energia elettrica.<br>Per ora mi sento sufficientemente deluso e demotivato.<br>Ciao<br> Osvaldo<br>

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          • #6
            Ciao ragazzi&#33; <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/wink.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>mi sembra che si debba chiarire il concetto di "produttore di energia" e di come questo non sia collegato all&#39;"incentivo" in conto energia. Sono due cose che non hanno tra loro un collegamento "diretto".<br>Il produttore di energia non ricade nella legislazione relativa al conto energia ma piuttosto al DL 23 Maggio 2000, n° 64. e al DL del 16 Marzo 1999, n° 79.<br><br>Il decreto attuativo utilizza queste norme all&#39;art 10 in cui specifica le relazioni che intercorrono. Per meglio specificare il concetto di "incentivo" in "conto energia" (incentivo=vantaggio economico che spinge a un determinato comportamento: incentivo agli investimenti, agevolazione creditizia o fiscale concessa dallo stato alle imprese per orientare lo sviluppo economico; retribuzione a incentivo.), questo è si legato alla produzione di energia, ma non certo alla vendita della stessa.<br><br>Per questo motivo la vendita viene considerata solo nel caso di utenti che hanno impianti superiori ai 20 Kw, infatti, per quelli che hanno una potenzialit&agrave; inferiore vige lo "scambio sul posto" (net metering) e che quindi non prevede un pagamento per le quantit&agrave; di energia immessi nella rete e non consumati nel corso dell&#39;anno.<br><br>Per diventare produttori di energia, quindi, bisogna avere impianti superiori ai 20 kw. <br><br>Va da se che chi ha un surplus di produzione da un impianto superiore ai 20kW, fermo restando l&#39;incentivo in conto energia per tutta l&#39;energia prodotta, potr&agrave; anche usufruire dei vantaggi della vendita della produzione in eccesso che, naturalmente, ricade sotto la normativa di riferimento a cui si devono attenere i produttori di energia, appunto.<br><br>Che ne dite di questa logica?<br><br>Sgombriamo il campo dalle ipotesi "fantasiose", atteniamoci alle norme. Se non le conosciamo, faremo bene ad impararle "molto ma molto" bene.<br>F
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            • #7
              <br><br>Ciao Fernando,<br> sono arrivato anchio alla tua logica conclusione, e ti ringrazio per la normativa che hai citato, sar&agrave; la prima che consulterò nell&#39;approfondire l&#39;argomento da questo punto di vista.<br> Intanto mi sembra che concordi anche tu sul fatto che per un privato la scelta del "solare", non è quel favoloso investimento al 7%, ma un rischio belle buono di ritrovarti con un altro bond Argentina.<br> Se vuoi qualche cosa di "sfizioso" meglio accontentarsi dei nani da giardino, dei lampioncini solari o dei marcapassi solari che trovi in abbondanza anche nei negozi ENEL.si<br>Naturalmente fatto salvo certi casi particolari, tipo l&#39; impianto da tre kWp quando la fascia sociale diventa troppo stretta e devi decidere di ampliare il contratto o spegnere il condizionatore. o il condominio che decide di coprire i posti macchina all&#39;aperto con tettoie solari, che si autofinanzierebbero e magari mi danno la possibilit&agrave; di effettuare il net-metering con tutte le utenze condominiali.<br>Naturalmente sempre con più di un kWp.<br>Se c&#39;è qualche altra idea, potremmo farne un data base. Magari con costi e procedure allegati.<br>Ciao<br> Osvaldo

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              • #8
                <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Osvaldo @ 6/8/2005, 16:22)</div><div id='QUOTE' align='left'>Intanto mi sembra che concordi anche tu sul fatto che per un privato la scelta del "solare", non è quel favoloso investimento al 7%, ma un rischio belle buono di ritrovarti con un altro bond Argentina.</div></div><br>Se si guarda al "solare" come ad un investimento bisogna andare ad impianti superiori ai 20 kw. Diciamo 21...<br><br>Ai prezzi attuali, con una difficolt&agrave; media di installazione, un piccolo investitore può pensare ad un&#39;impegno di (ipotesi a 6.500 € per kW/p) 136.500 euro. <br><br>Se fa l&#39;investimento nel 2005 può pensare ad ottenere 0,47 € per kW/h prodotto. L&#39;efficienza dell&#39;impianto gioca per un più o meno 10-15% del rendimento. Diciamo che l&#39;impianto si trova nel lodigiano e che quindi, a detta del ministero, dovrebbe rendere per ogni kW installato poco più di 1.100 kW/h.; due rapidi conti ed arriviamo ad ottenere che alla fine, l&#39;incentivo raccolto in 20 anni sar&agrave; di 207.900 euro. <br><br>Oltre questo, "l&#39;investitore" avr&agrave; per tutto il periodo di vita dell&#39;impianto (ci sono impianti al silicio monocristallino che dopo 35 anni stanno ancora producendo energia) un rientro economico dato dalla vendita dell&#39;energia.<br><br>L&#39;ammontare degli incassi è poco indicativo, se non si pensa a quello che sta accadendo al settore petrolifero.<br>La domanda da farsi è: cosa accadr&agrave; tra dieci anni con il trend di aumento del prezzo del petrolio in cui siamo entrati? <a href='http://www.inventati.org/consumocritico/crisienergetica/verdi.pps#16' target='_blank'>(per chi è curioso, può trovare interessanti considerazioni a questo link)</a><br><br>Quest&#39;anno, se non lo sapete, l&#39;autorit&agrave; per l&#39;energia ha ammesso un "adeguamento" del prezzo dell&#39;energia in base al fatto che i prezzi del petrolio e del gas sono aumentati. L&#39;adeguamento credo (non ne sono certo) è stato di oltre il 2% in sei mesi. Questo vuol dire che alla fine dell&#39;anno avremo pagato l&#39;energia oltre il 4% in più dell&#39;anno scorso (la benzina ci fa sentire la cosa con molta più enfasi).<br><br>Questo significa che se quest&#39;anno avessimo avuto in attivit&agrave; il nostro impianto, il nostro incasso per la vendita di energia elettrica sarebbe stato al lordo di circa 1.800 € e il prossimo (con un&#39;incremento del prezzo dell&#39;energia del 4%) di circa 1.900 €. Alla fine con un&#39;incremento medio del 4% annuo si incasseranno, quindi, altri 50.000 €. (20 anni). A questo punto il conto energia è finito. La rendita dell&#39;impianto al 21 anno sar&agrave; di circa 3.900 euro/anno con un&#39;incremento superiore all&#39;inflazione.<br><br>Il solare fotovoltaico oltre che considerarlo una fonte economica, viste le previsioni sul petrolio, dovremmo guardarlo con una lungimiranza "diversa": il nostro conto economico dovrebbe essere ampliato anche a considerazioni etiche e sociali (anche se non catastrofiche). <br><br>Meditate gente, meditate, il prossimo hanno i prezzi del fotovoltaico saranno maggiori&#33;<br>F <br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 8/8/2005, 12:37</span>
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                • #9
                  Ciao fernando , io sono interessato alla realizzazione di un impianto da 200 Kwp, che quindi "devo" per mia convenienza far diventare n° 4 impianti da 50Kw, ti volevo chiedere se posso realizzare n°4 impianti da 50Kw o mi possono obbligare a realizzarne uno unico???? con il conseguente bando per la tariffa di incentivazion <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/rolleyes.gif' border='0' valign='absmiddle'> e????<br><br>Spero di avere presto una tua risposta in merito <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/rolleyes.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>Ciao e grazie&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33 ;&#33;

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                  • #10
                    Ciao Fernando,<br> avevo pensato anch&#39; io alla possibilit&agrave; di realizzare 21 kWp dividendo su due superfici, i costi di adattamento delle due superfici (muro di cinta e fondazioni da una parte, ristrutturazione falda del tetto dall&#39;altra) mi darebbero dei costi aggiuntivi difficili da quantificare al momento. Ho il grosso sospetto che finirei per fare il guardiano di notte ed il lavavetri di giorno per garantire l&#39;efficienza dell&#39;impianto a meno di 500 euro al mese.<br>D&#39;altronde come interpreti tu questi passaggi del documento dell&#39; Autorit&agrave; dell&#39; energia del 19 Luglio:<br>L’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 387/03 prevede che, nell’ambito dello scambio<br>sul posto, “non è consentita la vendita dell’energia elettrica prodotta”. Pertanto, la disciplina dello<br>scambio sul posto è volta a consentire ai clienti, sia vincolati che finali del mercato libero, di<br>avvalersi di impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza nominale fino a 20 kW installati<br>presso il luogo di consumo dell’energia elettrica, “autoproducendo” parte dei propri fabbisogni e<br>acquistando la parte restante dall’impresa distributrice (nel caso di cliente vincolato) o dal mercato<br>libero (nel caso di cliente finale del mercato libero). In generale, i clienti che si avvalgono del<br>servizio di scambio sul posto prelevano, su base annua, un quantitativo di energia elettrica superiore<br>rispetto alle immissioni. Qualora risultasse prevalente la quantit&agrave; di energia elettrica immessa<br>rispetto a quella prelevata, le immissioni in eccesso rispetto ai consumi vengono riportate a credito<br>per la compensazione negli anni successivi e non vengono remunerate. Con il servizio di scambio<br>sul posto la remunerazione dell’investimento relativo all’impianto alimentato da fonti rinnovabili<br>con potenza nominale fino a 20 kW avviene attraverso l’acquisto “evitato” di energia elettrica, per<br>la quota connessa alla produzione dell’impianto, nell’ambito del normale contratto di fornitura.<br>Eventuali incentivi a promozione di questa modalit&agrave; di produzione da fonti rinnovabili non sono<br>quindi correlati ai prezzi di ritiro dell’energia prodotta e immessa in rete, ma sono associati a<br>specifiche misure di promozione (eventuali contributi in conto capitale, misure specifiche alla<br>tipologia di fonte, ecc.).<br><span style='color:blue'>Va comunque osservato che, sebbene non sia consentita la vendita dell’energia elettrica prodotta<br>nell’ambito del servizio di scambio sul posto, è sempre possibile per un impianto alimentato da<br>fonti rinnovabili con potenza nominale fino a 20 kW vendere l’energia elettrica prodotta sia al<br>mercato libero, sia al gestore di rete cui l’impianto è collegato, ai sensi dei quanto previsto<br>dall’articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 387/03, in alternativa allo scambio sul posto.<br>In altri termini, le tre modalit&agrave; di cessione (scambio sul posto, vendita o cessione ai sensi<br>dell’articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 387/03) sono tra loro alternative.</span><br>L’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 387/03 prevede che la disciplina dello scambio<br>sul posto “sostituisce ogni altro adempimento, a carico dei soggetti che realizzano gli impianti,<br>connesso all’accesso e all’utilizzo della rete elettrica”.all’imposta erariale ed<br>alle relative addizionali sull’energia elettrica.<br>1.2 La deliberazione n. 224/00 in materia di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da<br>impianti fotovoltaici con potenza nominale non superiore a 20 kW<br>L’Autorit&agrave;, con la deliberazione n. 224/003, aveva gi&agrave; disciplinato le condizioni tecnicoeconomiche<br><br>Se posso vendere l&#39;energia ed evitare tutte le complicazioni dell&#39; articolo 53, preferisco fermarmi a 19 kWp, o sbaglio?<br>Quando avrò finito con tutte le schermaglie burocratiche sar&agrave; mio dovere richiederti un preventivo.<br>Ciao<br> Osvaldo

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                    • #11
                      Benissimo,<br>sono contento di aver dato il mio contributo, di aver stimolato un approfondimento come il tuo Osvaldo. <br><br>Le cose che hai scritto però non mi hanno aiutato a chiarire le cose. Sembrano pezzi di testi presi qu&agrave; e la... Potresti farci capire meglio cosa pensi tu a questo riguardo... magari evidenziando le citazioni alla lettera per distinguerle dalle tue considerazioni... Credo che tutti noi te ne saremmo grati.<br><br>Io dal canto mio, penso che lo scambio sul posto è possibile e conveniente sempre, quanto l&#39;energia immessa è inferiore a quella consumata. Altrimenti, e cioè quando si immette più di quanto si consuma, le cose diventano un tantino complicate, e secondo me al di sotto dei 20 kW non c&#39;è remunerazione dell&#39;eccedenza... <br><br>Poi c&#39;è da considerare che lo scambio sul posto paga l&#39;energia (per il mancato esborso) più di 19 cent, mentre la vendita avviene a circo 8 cent... conviene?<br><br>Comunque, l&#39;energia prodotta da fonte solare ha la priorit&agrave; nel dispacciamento, quindi, viene sempre accettata dal gestore... <br><br>Ciao<br>F <br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 8/8/2005, 02:25</span>
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                      • #12
                        Ciao Fernando,<br>volevo sapere se potevi darmi lumi in merito al prezzo di vendita di energia elettrica all&#39;Enel per impianti di 50Kw, (visto che sto valutando l&#39;ipotesi di realizzarne 4).<br>La retribuzione di 8 Cent come salta fuori ??????????? <br>E&#39; l&#39;offerta economica che il gestore della rete (********) fa a proprio vantaggio verso il singolo (e poco interessante) produttore, oppure c&#39;è un regolamento da parte dell&#39;autorit&agrave; per l&#39;energia elettrica ed il gas che determina una così poco favorevole tariffa??????<br><br>Sperando di ricevere presto una tua risposta ti ringrazio anticipatamente<br><br>Ciao e salutoni &#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&#33;&# 33;

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                        • #13
                          Dunque se posso permettermi, le cose ad oggi stanno così:<br>-in mancanza di nuove precisazioni normative, stando al Dlg 387 del 2003, tutti coloro che collegano in rete un impianto inferiore ai 20KW non possono vendere l&#39;energia prodotta, ma solo scambiarla con la rete elettrica. Ciò significa in parole povere, che chi rientra in questa categoria può solamente vedersi a fine mese un rimborso spese in base al conteggio energia prodotta/consumata. Rimborso, peraltro, che non può essere convertito in moneta, ma solo in un accredito sulle bollette successive. <br>-per quanto concerne l&#39;energia prodotta da impianti inferiori ai 10MW (quindi tutti gli impianti superiori ai 20KW ed inferiori ai 10MW), l&#39;autorit&agrave; per l&#39;energia determina le modalit&agrave; per il ritiro. Inoltre questa seconda categoria prevede anche la qualifica di "produttore di energia". E qui si collocano anche i famosi 8cent, discorso un po lungo ma abbastanza semplice:<br>in pratica non è altro che il quanto costa mediamente l&#39;energia all&#39;enel sia prodotta direttamente che acquistata all&#39;estero (anzi leggermente piu alto a dire la verit&agrave;&#33. Sarebbe controproducente ovviamente per l&#39;enel comprare energia ad un prezzo doppiamente piu alto a quello di suo produzione o acquisto da altri produttori. <br>Tuttavia il panorama legislativo con l&#39;entrata in vigore del Conto energia è sicuramente destinato a modificarsi, basti pensare alle stesse affermazioni dell&#39; On. Mattioli in riferimento alla positiva possibilit&agrave; di <u>vendere</u> l&#39;energia prodotta in surplus.<br>A conferma di ciò un esempio per tutti: pensate a quante persone hanno intenzione di fare impianti inferiori ai 20KW solo per accedere all&#39;incentivazione statale, puramente a titolo di investimento. Tutta l&#39;energia prodotta andr&agrave; in accredito...l&#39;enel che far&agrave;? pagher&agrave; milioni di interessi passivi per ogni impianto? <br><br><span class="edit">Edited by Lambash - 8/8/2005, 18:00</span>

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                          • #14
                            <div align='center'><div class='QUOTE_top' align='left'><b>CITAZIONE</b> (Zeus82 @ 8/8/2005, 14:58)</div><div id='QUOTE' align='left'>La retribuzione di 8 Cent come salta fuori ??????????? </div></div><br>Sicuramente ci sono dei documenti di riferimento.<br><br>Per me questo è un prezzo indicativo, che fa riferimento ad un documento dell&#39;autorit&agrave; dell&#39;energia che riportava i prezzi medi della remunerazione delle energie rinnovabili. <br><br>Nel documento, penso fosse la relazione annuale del 2003, veniva riportato un grafico in cui si vedeva la diversa remunerazione di eolico, idroelettrico, solare fotovoltaico con la considerazione dei certificati verdi. <br><br>Nel grafico si evinceva, appunto, che il prezzo pagato per il ritiro dell&#39;energia rinnovabile da parte del GRTN era di 8 cent, a questi di si aggiungeva il certificato verde e quindi si evidenziavano le diversit&agrave; di remunerazione dei diversi tipi di rinnovabile.<br><br>In effetti, il prezzo dell&#39;energia elettrica, con la liberalizzazione del mercato, si definisce nella borsa elettrica. La cosa certa è che alla definizione del prezzo concorrono diversi parametri, tutti elencati annualmente per quanto riguarda i prezzi di vendita ai clienti vincolati.<br><br>La cosa non è affatto semplice, ci sono diverse componenti del prezzo ognuno caratterizzato da una sigla. Ad esempio la componente A3 è quella a cui si fa riferimento anche nel decreto attuativo "conto energia".<br><br>Il prezzo, per farla breve, deve corrispondere la remunerazione per il pagamento del combustibile, per l&#39;ammortamento degli impianti di produzione, per il mantenimento della rete di distribuzione, il dispacciamento... <br><br>Come vedi la cosa è talmente complicata che se provi a leggere la tua bolletta elettrica molto difficilmente riuscirai a capire. Certo che il primo passo per aumentare la tua comprensione dell&#39;argomento è proprio quello di andare a curiosare sulla tua bolletta (meglio su tutte le bollette dell&#39;ultimo anno) per capire in linea generale le diverse componenti del prezzo. <br><br>Poi, potresti andarti a leggere le diverse leggi di riferimento, magari il testo unico integrato, e via di seguito.<br><br>Buon lavoro <img src='http://img.forumfree.net/html/emoticons/sick.gif' border='0' valign='absmiddle'> <br>F <br><br><span class="edit">Edited by FernandoFast - 8/8/2005, 21:00</span>
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                            • #15
                              <br><br>Ciao Fernando,<br> la citazione che ho fatto è nella seconda pagina del documento citato al terzo go&#33; della home page dell&#39;EnergoClub. Sembra che si riferisca alla proposta di scambio per le ALTRE rinnovabili, poi in seconda pagina esce con la citazione sul fotovoltaico che ti ho evidenziato in blu.<br>Secondo me, si è voluto evidenziare la possibilit&agrave; di vendere i kWh in esubero, logicamente attivando una partita IVA, senza dover sottostare alla normativa che è invece obbligatoria dopo i 20 kWp. Se fosse vero questo, la mia domanda al Ministero delle Finanze sar&agrave; :"Posso recuperare l&#39; IVA ed ammortizzare anche le spese accessorie?, l&#39; incentivo proposto mi verr&agrave; quindi conteggiato nei ricavi, ma produrr&agrave; reddito solo dopo aver ammortizzato completamente l&#39;impianto (TUTTO DA VERIFICARE&#33;&#33;&#33, inoltre l&#39; accredito sar&agrave; mensilmente come dice LAMBASH o a fine anno come mi sembra di aver letto per il net-metering?<br>Penso che quando si prender&agrave; in mano la penna per fare bene i conti tanti entusiasmi si smorzeranno, e poi c&#39;è sempre il limite di una porzione dei 100 MWh, poi si vedr&agrave;.<br>Ciao<br> Osvaldo

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