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Contributo Corrente Corto-Circuito

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  • #31
    Grazie per la risposta &#33; Quoto &#33;<br><br>In merito alla questione del chiarire questa faccenda:<br><br>c&#39;e&#39; qualcuno che non e&#39; d&#39;accordo e che pensa ci siano delle inesattezze in quanto da me esposto sopra ?<br><br>Per favore venite avanti che non si finisce mai di imparare.<br><br>Gradirei pero&#39; delle opinioni chiare, come si redigesse un manuale di collaudo o magari delle citazioni autorevoli e controllabili che possano costituire un punto di riferimento per tutti.<br><br>Fino ad ora non ce ne sono &#33;<br>

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    • #32
      Secondo me il discorso ha poco senso.<br>La potenza in uscita dall&#39;interter è uguale a quella in ingresso (a meno delle perdite) che è fornita dal campo fotovoltaico. I moduli fotovoltaici lavorano (o dovrebbero lavorare) a MPP. nel caso ci sia un c.c. a valle dell&#39;inverter (ammettendo che non vada in protezione l&#39;inverter e che la tensione rimanga quella nominale), l&#39;inverter richiedar&agrave; maggiore corrente ai moduli e incrementando la corrente sul lato cc, si va fuori da MPP. Quindi, in caso di corto circuito, la potenza fornita dai moduli sar&agrave; inferiore a quella nominale; di conseguenza anche la potenza in uscita dall&#39;inverter sar&agrave; inferiore a quella nominale e, rimanendo la tensione in alternata a 230 V, la corrente è minore del valore nominale. Se la corrente dovesse salire oltre il valore nominale, giocoforza la tensione dovrebbe scendere e penso proprio che a quel punto l&#39;inverter vada in protezione.<br>Saluti.<br>Federico

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      • #33
        Se c&#39;e&#39; un cto a valle dell&#39;inverter e&#39; impossibile che la tensione sia 230 V come dici. (Es caso del trasf MT/BT non eccitato dal lato MT, il secondario in BT e&#39; un bel corto&#33<br><br>Comunque seguo il ragionamento, lo trovo iteressante anche ma non molto diverso dal mio.<br>In ogni caso gli inverter , di solito non riescono a seguire la potenza generata dai pannelli fino in fondo.<br>Mi spiego meglio, e&#39; comune avere un inverter con pmax 2800 W ed avere piu&#39; di 3kWp di pannelli. Questo e&#39; perfettamente ragionevole perche&#39; raramente si hanno giornate da 1000W/m^2 e percio&#39; si preferisce scegliere l&#39;inverter di pot leggermente inferiori a quelle del campo per ragioni di buon rendimento di quest&#39;ultimo. Fatto sta che in una ottima giornata di sole l&#39;energia prelevata dai pannelli non e&#39; massima perche&#39; e &#39; limitata dall&#39;inverter.<br><br><br>Ribadisco inoltre che gli inverter Platinum della Diehl dichiarano <u>una corrente nulla </u> &#33;<br>Se c&#39;e&#39; un cto la tensione va giu&#39; e la protezione di interfaccia sgancia. Dichiarano zero per questo ?<br><br><br><br>

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        • #34
          Nessun link ai dati di questi inverter?<br>Mi riesce difficle pensare ad un inverter di grande potenza che mantenga la Icc indefinitamente se Vout=0.<br>E&#39; quindi comprensibile che inverter di una certa potenza preferiscano il latch, cioe&#39; una volta scattata la protezione la Iout e&#39; nulla cosi&#39; come la vout ed occorre ricampionare ad intervalli regolari l&#39;uscita per capire se si puo&#39; riattivare la commutazione ...<br>Comunque attendo maggiori dati su questi inverter ...

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          • #35
            Inverter Diehl Platinum 3100S e famiglia.<br><br>Comunque non solo loro la stranezza ma la dichirazione della corrente incriminata a 0 A.<br><br>Quel che voglio dire e&#39; che tale dichiarazione e&#39; coerente con il fatto che e&#39; presente una protezione di iF<br>e di conseguenza l&#39;inv non puo&#39; immettere alcuna corrente in rete nel caso in cui si verificasse un corto.<br><br>Il tutto coerente con quanto detto gia&#39; sopra dal tecnico ENEL.

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            • #36
              IngMassimo,<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">e&#39; presente una protezione di iF e di conseguenza l&#39;inv non puo&#39; immettere alcuna corrente in rete nel caso in cui si verificasse un corto.</div></div><br>occhio alla tempistica.<br>Al verificarsi di un cortocircuito la rete viene alimentata:<br>- dal trafo ENEL<br>- dai carichi rigenerativi presenti sulla rete (esempio, motori elettrici su carichi inerziali, come ascensori, ventilatori, ecc.)<br>- dagli UPS line-interactive o con funzionamento in by-pass.<br>- dagli inverter solari<br>La commutazione degli IGBT di questi ultimi in condizioni di cortocircuito in uscita - e quindi di sovracorrente - viene rallentata dalle condizioni di sovraccarico e sovratemperatura istantanea. Quindi il tempo di commutazione di un IGBT aumenta rispetto alla normalita&#39;, e intanto la corrente di cortocircuito continua a scorrere. Siamo alle centinaia di nanosecondi, un chip di IGBT puo&#39; gia&#39; distruggersi in questi tempi.<br>Arriva il microsecondo, la corrente di corto aumenta per un certo tempo, passa il tempo, si superano i 20 millisecondi nella piu&#39; fortunata delle ipotesi, la protezione di interfaccia e&#39; ancora al suo posto a causa della rimanenza magnetica. Pian piano si staccano i vari elementi che apportavano la corrente di cortocircuito, e anche la protezione di interfaccia cede e si apre.<br>Solo a questo punto qualsiasi inverter da&#39; in uscita zero. Prima no, dichiarare zero mi sembra faciloneria.<br><br>Ciao<br>Mario<br><br><span class="edit">Edited by mariomaggi - 15/10/2007, 23:21</span>
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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              L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
              Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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              • #37
                Accipicchia che casino che riuscite a fare &#33; E poi mescolata BT con MT. Sia Olivieri che Ravelli si rigireranno nella tomba.<br>Non voglio più metter becco sul contributo alla Icc, mi preme invece dire qualcosa sul numero massimo di impianti su una linea.<br>Di fatto c&#39;è un limite. Non nel numero ma sulla potenza istantanea prodotta.<br><br>Infatti, sia la linea BT che la linea MT possono essere considerate &quot;isole&quot; agli effetti della distribuzione dell&#39;energia.<br>In tali &quot;isole&quot;, la potenza (dico potenza) prodotta in &quot;isola&quot; non deve mai essere superiore alla potenza consumata.<br>Nel caso i generatori in isola risultassero AUTONOMI rispetto alla potenza assorbita, si avrebbe inevitabilmente una deriva della frequenza.<br><br>Sono le stesse regole che determinano la variazione dell&#39;energia prodotta rispetto al diagramma di carico giornaliero.<br><br>Per tale motivo, il distributore dell&#39;energia (Enel ecc.) può pretendere una ulteriore protezione all&#39;impianto FV sulla deriva delle fraquanza, nel caso si possa verificare in qualsiasi momento della giornata, una copertura del fabbisogno solamente dalle auto-produzioni.<br><br>Anche gli inverter funzionano &quot;ad inseguimento&quot;, sia della tensione, che della frequenza, che dello sfasamento tra le fasi. La rete nazionale, in questo senso, funziona da SINCRONIZZATORE per tutti gli impianti &quot;minori&quot;. Laddove non servisse più l&#39;energia della rete pubblica, le frequenze se ne andrebbero per i fatti loro, e, nel caso di FV, anche il campo magnetico rotante.<br>

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                • #38
                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (mauro&#95;ar @ 16/10/2007, 09:11)</div><div id="quote" align="left">Accipicchia che casino che riuscite a fare &#33; E poi mescolata BT con MT. Sia Olivieri che Ravelli si rigireranno nella tomba.<br>Non voglio più metter becco sul contributo alla Icc, mi preme invece dire qualcosa sul numero massimo di impianti su una linea.<br>Di fatto c&#39;è un limite. Non nel numero ma sulla potenza istantanea prodotta.<br>Infatti, sia la linea BT che la linea MT possono essere considerate &quot;isole&quot; agli effetti della distribuzione dell&#39;energia.<br>In tali &quot;isole&quot;, la potenza (dico potenza) prodotta in &quot;isola&quot; non deve mai essere superiore alla potenza consumata.<br>Nel caso i generatori in isola risultassero AUTONOMI rispetto alla potenza assorbita, si avrebbe inevitabilmente una deriva della frequenza.<br>Sono le stesse regole che determinano la variazione dell&#39;energia prodotta rispetto al diagramma di carico giornaliero.<br>Per tale motivo, il distributore dell&#39;energia (Enel ecc.) può pretendere una ulteriore protezione all&#39;impianto FV sulla deriva delle fraquanza, nel caso si possa verificare in qualsiasi momento della giornata, una copertura del fabbisogno solamente dalle auto-produzioni.<br>Anche gli inverter funzionano &quot;ad inseguimento&quot;, sia della tensione, che della frequenza, che dello sfasamento tra le fasi. La rete nazionale, in questo senso, funziona da SINCRONIZZATORE per tutti gli impianti &quot;minori&quot;. Laddove non servisse più l&#39;energia della rete pubblica, le frequenze se ne andrebbero per i fatti loro, e, nel caso di FV, anche il campo magnetico rotante.</div></div><br>Isole vuol dire che asserisci che la corrente prodotta in BT non passi in MT e che quindi la polvere prodotta in casa tua la metti sotto il tuo tappeto?<br><br>Traduco: vuol dire che se non è soddisfatto il bilancio di potenza a livello locale (quindi nella zona servita da un trasformatore) se non interviene la riserva operativa la frequenza se ne va per i fatti suoi?<br><br>SONO D&#39;ACCORDO e anzi dirò di più.......a livello locale come fai ad accumulare? Le uniche centrali di soccorso a livello locale possono solo &quot;dare&quot; e non prendere potenza..........<br><br>Limite alla potenza istantanea?<br><br>Il fatto della potenza istantanea è vero e infatti togliamo di mezzo &#39;sta storia del numero fisico di impianti.<br><br>Io volevo solo dire che se tutti si facessero un impianto da 3 kW cadauno, esistendo questo limite sulla potenza istantanea esiste anche un limite al numero massimo di utenti che possono immettere in rete.<br><br>Ma è quello che dicevo io in altri topic (e per cui mi sono preso dell&#39;incompetente)......<br><br>Grazie........ .contributo davvero importante il tuo...........almeno per me......<br><br><br><br>

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                  • #39
                    <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (mariomaggi @ 15/10/2007, 23:06)</div><div id="quote" align="left">IngMassimo,<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b></div><div id="quote" align="left">e&#39; presente una protezione di iF e di conseguenza l&#39;inv non puo&#39; immettere alcuna corrente in rete nel caso in cui si verificasse un corto.</div></div><br>occhio alla tempistica.<br>Al verificarsi di un cortocircuito la rete viene alimentata:<br>- dal trafo ENEL<br>- dai carichi rigenerativi presenti sulla rete (esempio, motori elettrici su carichi inerziali, come ascensori, ventilatori, ecc.)<br>- dagli UPS line-interactive o con funzionamento in by-pass.<br>- dagli inverter solari<br>La commutazione degli IGBT di questi ultimi in condizioni di cortocircuito in uscita - e quindi di sovracorrente - viene rallentata dalle condizioni di sovraccarico e sovratemperatura istantanea. Quindi il tempo di commutazione di un IGBT aumenta rispetto alla normalita&#39;, e intanto la corrente di cortocircuito continua a scorrere. Siamo alle centinaia di nanosecondi, un chip di IGBT puo&#39; gia&#39; distruggersi in questi tempi.<br>Arriva il microsecondo, la corrente di corto aumenta per un certo tempo, passa il tempo, si superano i 20 millisecondi nella piu&#39; fortunata delle ipotesi, la protezione di interfaccia e&#39; ancora al suo posto a causa della rimanenza magnetica. Pian piano si staccano i vari elementi che apportavano la corrente di cortocircuito, e anche la protezione di interfaccia cede e si apre.<br>Solo a questo punto qualsiasi inverter da&#39; in uscita zero. Prima no, dichiarare zero mi sembra faciloneria.<br><br>Ciao<br>Mario</div></div><br>ciao Mario,<br>ti seguo a pieno, ne so molto piu&#39; di elettronica che di professione, prima progettavo piastre di controllo per motori elettrici dove di IGBT ne trovi a iosa.<br><br>Eppure e&#39; cosi &#33; Ho qui dei certificati di dichiarazione della Diehl Ako (allegati alla domanda di allaccio ENEL) che certificano il &quot; contributo dell&#39;inv alla corrente di cti cto &quot; come nulla. Io mi sono detto che in questo ambito delle grandi correnti, dove i componenti sono tutti molto piu&#39; grandi rispetto al caso dell&#39;elettronica, un transitorio come quello di cui parli non sia significativo. Inoltre non e&#39; escluso che l&#39;elettronica dell&#39;inverter preveda una protezione per gli IGBT nel qual caso la situazione del CTO CTO si verificasse.<br><br>Faciloneria o calcolo lungimirante ? Questo e&#39; il mio dubbio &#33;<br><br>ciao<br>Massimo

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                    • #40
                      Un saluto a tutti i partecipanti del forum. Mi scuso se la mia domanda risulta essere banale e ovvia; ho letto la Vs. discussione ed essendo un neo professionista del fotovoltaico (da 1 settimana sigh&#33 la mia azienda m&#39;ha incaricato d&#39;inoltrare la tipica domanda di connessione al mio GSE. L&#39;ingegnere incaricato di fornirmi la corrente presunta di ccto a valle dell&#39;impianto FV, m&#39;ha spedito un bellissimo disegno in cui mi riporta tutte le Icc max e min. dall&#39;ingresso inverter ai morsetti MT del trafo senza specificare da dove sono stati ricavi tali numeri. Volevo sapere come posso calcolare e che formula usare per ricavare la mia corrente di corto circuito dell&#39;impianto nel punto di connessione.<br>Ringrazio in anticipo per la Vs. pazienza e cortesia :-D

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                      • #41
                        Io credo che se tu leggi tutta questa discussione dall&#39;inizio, riesci a trovare la risposta.<br>Ciao.
                        GIULIANO
                        _____________
                        ....ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..... A. Einstein.

                        Commenta


                        • #42
                          Grazie...ma sono al punto di prima&#33;&#33;&#33;

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                          • #43
                            ciao,<br>perche&#39; domanda di connessione al GSE ?<br><br>Vuoi dire domanda di connessione all&#39;ENEL ?<br>

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                            • #44
                              Caro dimitrirampazzo se vuoi un aiuto specifico , dacci dei dati specifici <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/6ba60c90a2323d5e59767bf6f414c159.gif" alt="&lt;_&lt;"><br>ovvero posta :<br>lo schema di massima dell&#39;impianto fv (quello che invierai all&#39;enel) e lo schema dell&#39;ingenietre con tutte le correnti<br><br>solo cosi si por&agrave; fare qualcosa(forse <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/071651f89edb05d97ed435e402d87de6.gif" alt=":huh:"> )<br><br>ciao da Recoplan<br><br><span class="edit">Edited by recoplan - 30/10/2007, 14:33</span>

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                              • #45
                                Grazie per la Vs. pazienza, vi aggiorno sull&#39;impianto FV. La domanda la devo presentare all&#39;enel che mi richiede appunto la famosa corrente di ccto dell&#39;impianto nel punto di connessione in kA. I dati dell&#39;impianto sono:<br>Ho 3 inverter in parallelo SUNWAY TG365 600V MT, con potenza nominale in uscita di 280kW; n° 4758 pannelli con corrente nominale di 5,25A<br>Premetto che è il primo impianto affidatomi eppure da 1MW........:-)

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                                • #46
                                  <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b> (dimitrirampazzo @ 30/10/2007, 14:16)</div><div id="quote" align="left">3 inverter in parallelo SUNWAY TG365 600V MT,</div></div><br>Io chiamerei quelli di Elettronica Santerno e chiderei a loro&#33;<br><br>Ciao da Recoplan

                                  Commenta


                                  • #47
                                    a mio avviso è sufficiente sommare le correnti massime erogabili dall&#39;inverter (per taglie piccole dell&#39;ordine dei dieci-quindici A) che sono un dato di targa.<br>E&#39; vero che l&#39;inverter è un generatore di tensione ma nel caso in questione può essere considerato limitato in corrente.<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/231d2d700aa25d5d2171462e53cf4282.gif" alt="">

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                                    • #48
                                      amazza oh &#33;<br><br>che mostro di impianto.........mica facile da gestire &#33;<br><br>Ti consiglio di chiedere alla Sunway stessa questi dati.<br>Leggiti questo thread piu&#39; in alto ce ne sono di discussioni che ti possono risolvere il problema.<br><br>Comunque io farei come ti ho spiegato.

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                                      • #49
                                        <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/298410918db34727739ac5c5ab29edb5.gif" alt=""> grazie ancora per i chiarimenti&#33; Vi allego il file mandatomi dall&#39;Ingegnere da allegare alla domanda di connesione per ccto. A me risulta molto oneroso come calcolo, ipotizzanto varie variabili.<br>Secondo voi?<br><br><center><div class="fancyborder" style="margin:4px;padding:4px;width:50%" align="left"><img align="left" style="margin: 10px 8px 10px 2px" src="http://img.forumfree.net/html/mime_types/office.gif" alt=""><a href="http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?act=Attach&amp;type=post&amp;id=90558082">Downloa d attachment</a><br>Correnti_di_corto_circuito_campo_fotovoltaic o_1.xls ( Number of downloads: 120 )</div></center><br>

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                                        • #50
                                          <div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>QUOTE</b> (Faraday&#45;Neumann @ 30/10/2007, 16:12)</div><div id="quote" align="left">a mio avviso è sufficiente sommare le correnti massime erogabili dall&#39;inverter (per taglie piccole dell&#39;ordine dei dieci-quindici A) che sono un dato di targa.<br>E&#39; vero che l&#39;inverter è un generatore di tensione ma nel caso in questione può essere considerato limitato in corrente.<br> <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/36e93536e8d470e6c97b2a8b444677b1.gif" alt=""></div></div><br>Concordo , cosi&#39; facendo credo si arriverebbe ad un dato non molto diverso da quello specificato dal costruttore dell&#39;inverter. In ogli caso io contatterei il costruttore di inverter per fare un paragone.

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                                          • #51
                                            Grazie ancora per le Vs. delucidazioni :-D

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                                            • #52
                                              UP<br><br>Stavo compilando un modulo di richiesta di connessione per il servizio di scambio sul posto....<br><br>La voce CONTRIBUTO DELL&#39;IMPIANTO AL CC secondo me è da lasciare vuota, a meno che non sia gi&agrave; presente un impianto di produzione.<br><br>Questo campo infatti è una sottosezione del campo POTENZA GIA&#39; DISPONIBILE IN IMMISSIONE......<br><br>Per un impianto nuovo senza altre produzioni derivate da altre fonti rinnovabili questi campi sono da lasciare vuoti, o sbaglio??<br><br>Grazie

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                                              • #53
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