Ciao. Avrei una domanda sulle calamite. Si sa bene che riscaldando una calamita entro un range definito questa perde temporaneamente la sua forza,per poi riacquistarla durante il suo raffreddamento. La mia domanda è questa: Durante la perdita della sua forza mentre la riscaldo,questa emette più calore a causa della smagnetizzazione temporanea? Cioè ci vuole meno calore per portarla ad una certa temperatura? Scusate il linguaggio poco tecnico
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Nuove fonti da cui estrarre energia
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Io da quello che ho letto,devo supporre che in caso di una smagnetizzazione completa,fino al punto di Curie,l'energia che si era utilizzata per magnetizzare il materiale venga dispersa sottoforma di energia elettromagnetica. Ma se la smagnetizzazione è solo temporanea? Cioè i domini di Weiss ritornano orientati col raffreddamento? Voglio dire: se la smagnetizzazione è temporanea ci deve essere un cambiamento degli spin atomici...a scapito di chi avviene questo cambiamento? A scapito della temperatura? Forse. A scapito delle onde elettromagnetiche emesse,dai fotoni. E se così fosse nel momento in cui vado a raffreddare il magnete,che si trova nel vuoto,chi gli passa i fotoni al magnete? Forse le particelle virtuali? Che casino,aiutatemi!
P.S. Ci deve essere una soluzione più semplice,qualcuno saprebbe darmi una piccola delucidazione in merito?
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Tanto non è che mi leggete. Usando le formule matematiche che si trovano in internet eccetera,riesco spesso ad ottenere overunity dai sistemi che mi descrivo,non del 5-10% in più. Anche del 100% o del 1000%... che sò,per usarsi a fare qualcosa.
A parte con i magneti,con i magneti mi servirebbe del confronto...
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Originariamente inviato da GabrieleCito Visualizza il messaggioTanto non è che mi leggete.
Già io stesso sto facendo la figura dello stupido a risponderti.
Comunque ho sentito dire che ci sono certe leghe particolari di gadolinio e manganese che magnetizzandole si scaldano, e smagnetizzandole si raffreddano.
Quel tipo speciale di raffreddamento non rispetta (secondo me) il secondo principio della termodinamica, infatti il secondo principio della termodinamica stabilisce che per raffreddare una luogo serve dall'esterno notevole aggiunta di energia, ma per smagnetizzare un pezzo di lega di manganese (o costoso gadolinio) non serve aggiunta di energia dall'esterno.i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.
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..ho sentito dire...
..Usando le formule matematiche .... riesco spesso ad ottenere overunity ....
P.S.
Che c'entra il presidente della Repubblica? Non è che se Mattarella domani si sveglia e inizia a dire che gli asini volano e lo fanno grazie al "famoso" elemento 104 donato loro da Grigi allora tutti gli credono.... è molto più probabile un T.S.O. presidenziale
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Consideriamo un banale pezzo di ferro che da tanto tempo era gia appiccicato ad una calamita.
Se volessi smagnetizzare quel pezzo di ferro, dovrei compiere un lavoro per allontanare il magnete dal quel pezzo di ferro.
Questo fatto è in perfetta sintonia con il secondo principio della termodinamica.
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Facciamo una variante e consideriamo una piastra di lega di manganese appiccicata ad un magnete.
Se allontanassi quel magnete dalla quella piastra, la temperatura della piastra scenderebbe al di sotto della temperatura ambiente.
la domanda è....
Per allontanare il magnete dal quel pezzo di piastra devo compiere un lavoro ?
Se la risposta è si, il secondo principio della termodinamica è rispettato altrimenti non è rispettato.i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.
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....allontanare ....... lavoro ?
Dopo di che....
...per raffreddare una luogo serve dall'esterno notevole aggiunta di energia....
.........ma per smagnetizzare un pezzo di lega di manganese (o costoso gadolinio) non serve aggiunta di energia dall'esterno....
Che tu la fornisca forzatamente... calore->punto Curie->smagnetizzazione, o che sia il sistema stesso a sottrarla ... sistema isolato->sottrazione di energia->raffreddamento->smagnetizzazione la cosa non cambia molto... con buona pace del 2° principio
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Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggioBé, mi sembra che nella domanda sia già presente la risposta.
Non è presente !
Per allontanare un sasso da un altro sasso devo mettere energia per accelerare il sasso ma poi quella energia me la riprendo quando freno il sasso.
Diverso è il discorso di un pezzo di ferro che dovrei allontanare da un magnete, OLTRE all'energia di accelerazione per allontanarlo (che poi riprendo) c'è anche l'attrazione magnetica; e quella non la riprendo.
Effettivamente, per allontanare un pezzo di ferro da un magnete c'è spesa di energia senza riprendere niente.
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Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggioDopo di che....
Per raffreddare ... o meglio per diminuire il calore di un oggetto bisogna sottrarre energia non aggiungere....
Perché attaccare la spina del frigorifero ?
Se tanto poi è il frigorifero stesso che fornisce energia elettrica raffreddando il suo interno ?
Nella realtà dei fatti è proprio il contrario di quello che hai scritto; per raffreddare un luogo circoscritto serve aggiungere energia dall'esterno quindi il frigorifero succhia energia ed esso è un esempio lampante del secondo principio della termodinamica.
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Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggioSe nel farlo si raffredda (varia la sua energia termica in quanto viene sottratta dal ri-orientamento dei domini magnetici), affinché l'energia complessiva posseduta dal sistema non vari, bisogna aggiungerne eccome di energia.
Che tu la fornisca forzatamente... calore->punto Curie->smagnetizzazione, o che sia il sistema stesso a sottrarla ... sistema isolato->sottrazione di energia->raffreddamento->smagnetizzazione la cosa non cambia molto... con buona pace del 2° principio
e se quei domini magnetici di cui parli sono equivalenti a diavoletti di maxwell ?
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invece il ri-orientamento dei diavoletti di Maxwell NON è (secondo me) un esempio lampante del secondo principio della termodinamica. (nanotecnologia)
Anche fosse che il pezzo di lega di manganese è attratto dal magnete, l'energia spesa per allontanarmi per la riprendo quando mi avvicino nuovamente, ma prima avevo raffreddato gratuitamente (contrariamente a quello succede in un banale frigorifero con pompa di scemo).
i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.
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??? forse mi sono spiegato male io, ci riprovo.
Un corpo che si raffredda cede energia (termica) verso l'esterno, un corpo che si riscalda, al contrario, la acquista per cui, di conseguenza, se vogliamo raffreddare un corpo dobbiamo sottrarre energia (termica) a quest'ultimo e, viceversa, se vogliamo riscaldarlo.... e spero che fin qui non vi siano dubbi.
Ora, è ovvio che l'azione di sottrazione o addizione di energia termica sarà data da un lavoro (energia), come è ovvio che un frigorifero non è in grado di generare energia dal nulla.... come hai giustamente detto, in un frigorifero tradizionale, fornisco energia elettrica che si trasforma in energia meccanica (per comprimere un gas), che si trasforma energia termica; all'interno di questo ciclo di trasformazioni, ho sottrazione di energia all'interno del frigorifero (sistema isolato) e liberazione di energia all'esterno (sistema aperto).
Nello stesso modo, in un ipotetico frigorifero in grado di sfruttare il fenomeno magneto-calorico di certe sostanze, fornisco energia elettrica che genera un campo magnetico per allineare i domini magnetici e si trasforma in energia termica.
...e se quei domini magnetici di cui parli sono equivalenti a diavoletti di maxwell...
P.S.
Un link molto esplicativo: introduzione refrigerazione magnetica
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