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Energia sprecata negli incendi e inquinamento

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  • Energia sprecata negli incendi e inquinamento

    Un saluto a tutti
    Una cosa e' certa: centinaia di migliaia di tonnellate di materiali combustibili non devono essere sprecati ogni anno con grave rischio per le persone, per l'ambiente, in incendi dolosi e non.
    Aggiungiamo anche l'energia per elicotteri, Canadair, autocarri, ecc. impiegati per gli spegnimenti, e l'energia per "ricostruire".

    Lascio la parola a chi ne sa piu' di me sull'argomento.

    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

  • #2
    Il problema degli incendi è molto delicato, poichè origina una serie di eventi concatenati che contribuiscono all'inquinamento.
    Il problema principale sono i gas di combustione, tra cui il monossido di carbonio, l'anidride carbonica, l'ammoniaca ecc.., inquinanti e molto pericolosi per le persone. Alcuni incendi, come quelli prodotti dai pozzi di petrolio, producono una quantità enorme di gas tossici, ma gli incendi boschivi costituiscono un grave problema anche nel nostro paese. Purtroppo, nei posti meno accessibili è impossibile intervenire con le autopompe, e spesso gli unici mezzi utilizzabili sono i fuoristrada dotati di moduli antincendio, con scarsa autonomia e portata irrisoria; ma nei casi peggiori gli unici mezzi utilizzabili sono i canadair e gli elicotteri. Questi mezzi richiedono una certa quantità di combustibile, che è massima quando è necessario prelevare l'acqua da posti lontani dall'incendio. Alcune volte, si preferisce non spegnere gli incendi perchè molto estesi e difficili da attaccare, e l'unica soluzione è circoscriverli, aspettando che si estinguano da soli per carenza di combustibile.
    Ne consegue che l'unica soluzione accettabile per contenere i danni e ridurre il pericolo è costituita da un intervento immediato e ben organizzato, che necessita di attrezzature specifiche per il rilevamento a distanza degli incendi boschivi.
    Per quanto riguarda gli edifici, l'unica salvezza è il primo intervento di chi si trova sul posto, attuabile sontanto dove sono presenti estintori e/o impianti antincendio ad idranti. Se un incendio viene spento quando è ancora al principio, l'intervento è semplice e poco rischioso, e consente di limitare i danni ai beni e alle strutture, evitando che l'incedio possa estendersi a tal punto da risultare molto pericoloso anche per chi lo dovrà estinguere.
    Purtroppo, la normativa nazionale sulla prevenzione incendi non prende in considerazione la maggior parte dei piccoli condomini, nei quali il rischio d'incendio è molto elevato, anche se la legge nega questa realtà.
    Inoltre, solo su alcune categorie di automezzi è obbligatoria la presenza di uno o più estintori, mentre le autovetture private non sono sottoposte a questo obbligo, anche se le statistiche ci fanno rendere conto di quanto siano esposte al rischio di incidenti.
    In alcuni paesi, come la Bulgaria, l'estintore è obbligatorio anche per gli autoveicoli privati, insieme ad altre dotazioni da noi considerate non indispensabili, ma in realtà fondamentali per la propria e l'altrui sicurezza.

    Lo Stato dovrebbe impegnarsi per diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione incendi, rendendo obbligatorie le misure di prevenzione che consentono di ridurre il rischio di incendio e poter intervenire con sicurezza e rapidità in caso di emergenza.

    Ciao

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    • #3
      Salve a tutti,
      con questa discussione toccate un tasto che mi sta molto a cuore: gli incendi boschivi.

      Sono sempre stato sensibile a questo problema al punto che quando ne vedo uno, il mio umore peggiora drasticamente, ma da quando "qualcuno" ha iniziato una vera e propria azione distruttiva rivolta ai boschi nelle colline sopra a casa mia, la situazione è peggiorata notevolmente.
      Già da piccolo avevo avuto esperienze di spegnimento (tra l'altro nella solita zona), ma negli ultimi hanni mi sono reso conto ancora di più di cosa accade all'interno ed all'esterno di un incendio boschivo.

      Senza entrare nei meriti e doveri che spettano a Vigili del Fuoco, Volontari, Forestale ecc, devo dire che in alcuni casi, le azioni più rapide e qualche volta più efficaci, sono state fatte proprio dagli abitanti.

      Tonando in tema ho visto come il bosco "esplode" liberando tutta la sua energia contenuta in maggior parte (non sprei certo quantificarla) nella parte di sottobosco. Avete presente solamente il rumore che provoca un cespuglio di stippa misto a rovi secchi e aghi di pino ?
      Le pigne poi che incendiandosi ancora attaccate all'albero schizzano via, magari al di là delle pista taglia fuoco appena fatta con zappa e falcino ?
      Quello che provoca l'inquinamento dell'incendio poi si capisce bene quando si torna a casa dopo 10 12 ore di bosco caldo ed affumicato.

      Io sostengo che la maggior prevenzione gli incendi boschivi debba venire dalla manutenzione dei boschi stessi con il conseguente recupero delle biomasse. Di sicuro non è una cosa facilmente applicabile a tutti i tipi di bosco (problemi di raggiungibilità ad esempio), ma spesso le zone più facili da "pulire" ed a più alto rischio d'incendio sono proprio quelle vicino ai terreni agricoli o vicino a strate e abitazioni in genere.

      Personalmente mi sto attrezzando per riuscire a pulire il "mio" in modo meno faticoso e più efficace magari con una motocarriola e forse una teleferica: solamente con la legna ricavata dalla morte naturale degli alberi (molta è già secca e quindi cade a terra da sola) ho autonomia per ancora qualche anno.

      Ciao

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      • #4
        gli incendi boschivi non hanno solo effetti negativi. permettono il rinnovamento dei boschi sia lasciando spazio a piante nuove, sia aumentando (con i resti dell'incendio) la capacità produttiva del terreno.
        inoltre la decomposizione del legno produce lo stesso quantitativo di CO2 prodotta dalla sua combustione.

        personalmente rimedio bruciando in casa tutti gli scarti di potatura di orto e giardino, e portando la cenere nell'orto. un'inezia per il bilancio globale, ma un'inizio.

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        • #5
          E' verissimo, il fuoco rinnova il terreno e quindi la vegetazione: alcuni pascoli ancora oggi vengono regolarmente bruciati, soprattutto quelli nei posti più impervi che non possono essere "mantenuti" facimente dall'uomo, ma dalle mie parti quando si tratta di boschi di pino, in zone collinari, di solito vista mare, spesso vengono rinnovati con strani alberi di cemento armato. La natura a volte è proprio strana....

          Mi fa sempre più piacere sentire di "altri" che riescono ancora ad occuparsi di giardino, campi, bosco e perchè no ..... FORUM.

          Ciao

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          • #6
            anche la gente che frequenta i forum volte è strana.. <img src=">
            riguardo gli incendi di origine dolosa a scopo edilizio, è stata da poco introdotta una legge (a memoria mi pare sardegna) che vieta la costruzione di case in zone attraversate da fuoco. ufficialmente motivi di sicurezza, ma in realtà per evitare la crescita di alberi di cemento.

            io mi occupo settimanalmente del giardino e due piccoli terrazzamenti di orto. riguardo il bosco, ho trovato chi sul posto si preoccupa di tenerlo pulito in cambio della legna che ne trae. non riuscirei e non saprei neppure occuparmene al meglio.

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            • #7
              x zintolo
              forse ti sembrerò strano, sicuramente lo sono, ma vedi conosco anch'io quelle leggi che vietano, o più che altro sospendono per un certo tempo 10 (o 20 anni ?) la possibilità di costruire, però a quanto pare le nostre istituzioni non hanno acnora capito come applicarle:

              in alcuni casi (la cassazione ha pure legiferato in merito) alcune zone attraversate dal fuoco sono state "concesse" dalla regione o dal comune, ma poi vietate dalla stato (o viveversa purtroppo), tutto ciò perchè queste aree dovrebbero essere censite e registrate in un archivio centrale, ma in realtà nessuno sta facendo questo lavoro.

              Ciao

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              • #8
                la frase sulla gente strana era una battuta, e non rivolta a te nello specifico. se giri il forum ne becchi di strani, e non sempre in positivo. sempre a memoria la legge riguarda i 10 anni successivi l'incendio.
                bisognerebbe far coindicede i registri di intervento dei vigili del fuoco con le mappe degli incendi.
                sarebbe un metodo semplice per risolvere il problema.. se volessero risolverlo! <_<

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                • #9
                  Hai detto bene .... "se volesserlo risolverlo"

                  Ciao e buon appetito

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                  • #10
                    stiamo andando OT, ma purtroppo uno dei metodi più efficaci per risolvere questi problemi è diventato lo sput*****ento a livello nazionale tramite media, e proprio per questo si cerca di creare precariato in chi può destabilizzare queste buone abitudini..

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                    • #11
                      rispolvero questo 3d perchè tornato di drammatica attualità...pensate che mi sentivo in colpa perchè mi scaldo d'inverno con una stufa a legna!

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                      • #12
                        Originariamente inviato da buonuomo Visualizza il messaggio
                        rispolvero questo 3d perchè tornato di drammatica attualità...pensate che mi sentivo in colpa perchè mi scaldo d'inverno con una stufa a legna!
                        Se è legna "morta" no.


                        Inviato dal mio VIE-L09 utilizzando Tapatalk

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