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I have a dream... e tale rimarrà

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  • I have a dream... e tale rimarrà

    Nature News:

    International partners are likely to scale back the first version of the ITER reactor.

    ITER — a multi-billion-euro international experiment boldly aiming to prove atomic fusion as a power source — will initially be far less ambitious than physicists had hoped...

    Fusion dreams delayed : Nature News

    inoltre:

    Access : Fusion reactor faces cost hike : Nature News
    Access : Japan consoled with contracts as France snares fusion project : Nature
    Access : Magnets touted as fix for fusion reactor : Nature News

    Speriamo che si ritirino tutti da questa corsa e investano i soldi in qualcosa di più sensato.

    Ciao
    I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
    username: genni.rom
    password: martina

  • #2
    Iter è un grande progetto che mira ad eliminare il problema energetico per i prossimi secoli, per questo vengono investiti tanti fondi,(neanche così tanti per la verita).
    Secondo me ne vale la pena.

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    • #3
      scusate l'ignoranza,
      ma hanno già fatto un prototipo in scala ridotta funzionante prima di passare al progetto definitivo ?
      I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
      username: genni.rom
      password: martina

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      • #4
        Originariamente inviato da mgb2 Visualizza il messaggio
        ma hanno già fatto un prototipo in scala ridotta funzionante prima di passare al progetto definitivo ?
        Premetto di non saperne moltissimo dell'argomento.
        Quello che stanno realizzando in Francia, se non erro, dovrebbe essere un impianto di ricerca, in cui per la prima volta l'energia prodotta supera quella impiegata.
        Mi sembra ci siano state precedenti realizzazioni, sempre a fini di ricerca, in cui però l'energia che veniva prodotta dalla fusione era inferiore a quella spesa per arrivare ad ottenere la fusione stessa.

        Saluti.

        Federico

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        • #5
          Iter è un prototipo di bassa potenza, non ha lo scopo di produrre energia elettrica, ma soli di dimostrare che è possibile.
          I progetti prevedono che entri in funzione per il 2020, ma per avere un reattore a fusione con lo scopo di produrre energia elettrica si parla di 2050.
          La strada è lunga..., ma va percorsa.

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          • #6
            non ho capito,
            mi stai dicendo che iter E' il prototipo ?
            E tu giustifichi miliardi di dollari per un prototipo che non si sa se funzionerà?

            e come mai non si poteva fare in scala ridotta?
            I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
            username: genni.rom
            password: martina

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            • #7
              Dire che l'ITER era un prototipo è una presa per i fondelli.

              Miliardi di euro per fare un prototipo è demenziale.

              Vero che più grande è la ciambella e tanto più aumenta il rendimento, ma... ma... ma...
              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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              • #8
                l'ITER è un costosissimo prototipo
                Ha senso? Eccome: se funziona, sarà la prima applicazione concreta delle teorie sulla fusione calda controllata allo scopo di produzione di energia elettrica.
                Perché deve essere così costoso? Perché la fusione calda richiede schifose quantità di energia e di un impianto sofisticato per funzionare. Non si scappa.

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                • #9
                  Sono sconcertato,

                  per me non ha senso investire tutti questi soldi per un prototipo che non si sa se funzionerà (ovviamente stiamo parlando dei soldi dei contribuenti, non di quelli che avete messo voi scommettendo in prima persona).

                  Non riesco a comprendere come sia stata formulata la decisione di costruire un tale apparato (=ingegnerizzare su scala industriale) senza avere la certezza che un vero prototipo (=uno scaldabagno da laboratorio) abbia dimostrato la sua inequivocabile efficienza.

                  Qualcuno sa in base a quali argomentazioni scientifiche (di quelle politiche magari ne riparliamo) si è basata tale scelta ?

                  p.s.
                  Vorrei ricordare che il detto "il gioco vale la candela" è giust'appunto un detto, non un argomento scientifico, almeno dalle mie parti.


                  ciao
                  I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                  username: genni.rom
                  password: martina

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                  • #10
                    Caro mgb2
                    Strana osservazione la tua.
                    Sei abbastanza informato sull'argomento e allora saprai che esistono dei fattori di scala critici.
                    Non puoi fare una bomba atomica con pochi grammi di Uranio, non funzionerebbe.
                    Non puoi confinare un fascio di protoni a milioni di gradi, e mantenerlo stabile per un periodo di tempo utile, utilizzando quattro magneti ed una pentola a pressione.
                    Gli esperimenti in piccolo sono stati fatti, il tutto funziona per pochi millisecondi.
                    Pochi millisecondi non servono a nulla, perchè l'immissione di energia è enorme ed il tempo utile per prelevare energia irrilevante.
                    Il sole brucia perchè è grande, Giove (che ha la stessa composizione chimica del sole) non brucia, troppo piccolo.
                    C'è anche l'opzione del confinamento inerziale, non so a che punto siano realmente le cose, ma se dovesse funzionare non sarà sicuramente una carabattola da cortile.

                    ciao
                    Tersite
                    Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                    Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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                    • #11
                      mgb2, la ricerca pura è fatta quasi esclusivamente dai governi nazionali attraverso i suoi enti creati appositamente. Quella svolta dalle aziende è quasi sempre ricerca applicata, che parte da conoscenze scientifiche consolidate ed è volta all'industrializzazione di un prodotto.

                      Per la ricerca di base, o ricerca pura, sono necessarie risorse enormi e non c'è garanzia dei tempi e dei risultati, né del ritorno economico, ma se nessuno la facesse, non si avrebbe neppure la ricerca applicata.

                      Le esplorazioni spaziali sono un esempio lampante di quante risorse servano alla ricerca pura, ma senza non avresti avuto la TV satellitare e in generale le comunicazioni via satellite, non avresti avuto il GPS, non avresti avuto il monitoring del nostro pianeta, non avresti avuto delle previsioni meteo così precise... e non vado oltre.

                      Serve investire in queste cose? Certo che serve. Chi deve spendere per queste cose? La collettività, che trarrà il maggiore vantaggio dalle scoperte quando la ricerca applicata sarà in grado di tradurle in un prodotto di cui noi faremo uso.

                      Obiezione: "Ma noi andiamo a pagare due volte! La prima nel finanziare la ricerca, la seconda acquistando il prodotto."

                      Risposta: Falso, paghi una sola volta la ricerca, la seconda volta paghi solo il bene che decidi di acquistare, ma non sei obbligato all'acquisto.

                      ••••••••••••

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                      • #12
                        Originariamente inviato da mgb2 Visualizza il messaggio
                        Sono sconcertato,

                        per me non ha senso investire tutti questi soldi per un prototipo che non si sa se funzionerà (ovviamente stiamo parlando dei soldi dei contribuenti, non di quelli che avete messo voi scommettendo in prima persona).

                        Non riesco a comprendere come sia stata formulata la decisione di costruire un tale apparato (=ingegnerizzare su scala industriale) senza avere la certezza che un vero prototipo (=uno scaldabagno da laboratorio) abbia dimostrato la sua inequivocabile efficienza.
                        Dal momento che lo scopo del prototipo è proprio capiere se esiste la sostenibilità TECNOLOGICA della fusione calda, la tua osservazione non ha senso. ITER è un progetto internazionale di collaborazione pacifico (come il CERN a Ginevra, per capirci) e mira proprio a questo: gettare le basi di un reattore commerciale funzionante.
                        Un reattore a fusione richiede controlli molto raffinati del campo magnetico (esistono magneti toroidali e poloidali, realizzati con superconduttori naturalmente viste le correnti in gioco), richiede lo studio dell'interazione plasma parete (occorre scaricare una notevole potenza) e dell'autosufficienza (l'idrogeno viene ricavato dal litio), tutti problemi che DEVONO esser affrontati in scala reale, anche perchè le simulazioni hanno dei limiti a riguardo, visto che quello che accade esattamente all'interno è tutt'altro che semplice.

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                        • #13
                          I HAVE a DREAM, and will give you soon....

                          Originariamente inviato da endymion70 Visualizza il messaggio
                          Dal momento che lo scopo del prototipo è proprio capiere se esiste la sostenibilità TECNOLOGICA della fusione calda, la tua osservazione non ha senso. .....gettare le basi di un reattore commerciale funzionante.
                          e poi quando hanno la soluzione e funziona?
                          arriva l' ordine (mondiale?):.....buttare tutto....!!

                          dato che e' stata trovata la soluzione, dove non si credeva, il PIEZONUCLEARE...
                          e con la specificata e dichiarata menzione nel video:
                          ci hanno sistemato i nostri conti economici, noi abbiamo dato la soluzione...
                          ma le decisioni spettano ai politici...

                          "e quindi non alle scoperte tecniche...o ai fisici" almeno fin che esiste l' esercito!
                          alimentato a petrolio puro...(nato-iraq)
                          Ultima modifica di HAMMURABY; 08-06-2009, 11:20.

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                          • #14
                            per adesso puoi dire quello che vuoi sulle soluzioni 'alternative'. Curiosamente, nessuna azienda in italia o all'estero ha adottato tali soluzioni per la produzione energetica su larga scala. Certo, certo, c'è il solito complottone che sono sicuro saprà soffocare le capacità di tutti i privati in tutto il mondo...
                            Comodi, eh?

                            Commenta


                            • #15
                              tanto per rinfrescare...i have a dream...

                              e qua tutta la relazione....
                              http://www.onne.it/CARDONE_Nucleare_pulito.pdf
                              in cui c'e scritto che con 300gr di ClFe (cloruro di ferro) si ottiene energia come con 10 Kg di uranio...
                              e lo dice anche a 4:24 del video qui sopra!!
                              Ultima modifica di HAMMURABY; 07-06-2009, 19:24.

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                              • #16
                                Ham, vai tranquillo! Non ho certo voglia di battibeccare con te a vuoto: aspetto piuttosto con comodo il prossimo reattore piezoelettrico per farmi funzionare la casa. Ci fai un fischio tu?

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                                • #17
                                  Io, personalmente, ritengo che gli investimenti nella fusione calda siano non solo giustificati, ma stragiustificati!
                                  Se pure ci fosse l'1% di possibilità di arrivarci la fusione calda potrebbe davvero essere la salvezza di tanti.

                                  Non vedo però motivo per accogliere con scetticismo esagerato la tecnologia indicata da Hammuraby. E' una tecnologia italiana, con brevetti detenuti dal CNR e con grossi gruppi industriali alle spalle. Al momento c'è ancora molta prudenza nel rilasciare notizie, ma non è certo paragonabile al motore a magneti che si rincorrono o alle celle di questequello che sputano orgie di idrogeno e barili di benzina dal nulla!
                                  Ok che finora la Beghelli non l'ha ancora messo in commercio... ma una cosa che mette d'accordo nuclearisti e antinuke (Una ricerca italiana: le reazioni piezonucleari da pressione ultrasonica | Archivio Nucleare | - http://no-nuke-no-ogm.blogspot.com/2...professor.html ) presentata da studiosi che ci mettono faccia e credibilità credo che possa meritare perlomeno un test più 'operativo' prima di essere scartata!
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • #18
                                    Ciao a tutti,

                                    sia chiaro che se mi mettessero davanti ad un muro e mi costringessero a scegliere fra il nucleare a fusione e quello a fissione opterei sempre per il primo.

                                    (e forse molti di noi risponderebbero allo stesso modo ma non si porrebbero il problema che ormai il muro non c'è più, mentre continuiamo a rispondere sempre negli stessi termini)

                                    Trovo comprensibili anche tutte le giustificazioni sulla ricerca pura.

                                    Ma aggiungerei anche che la ricerca dovrebbe essere consapevole.

                                    Mi spiego: abbiamo deciso di costruire questo reattore a confinamento magnetico?
                                    Se tra un anno venisse fuori che hanno risolto tutti o quasi i problemi del confinamento inerziale, la costruzione del primo si fermerebbe?
                                    I soldi sarebbero investiti in quell'altro?

                                    Non potete rispondere che si investirebbero altri soldi e si continuerebbero a portare avanti tutti e due i progetti perchè il numero di euro (almeno a quei livelli) si deve conservare.
                                    Cioè i soldi non sono infiniti.

                                    Il mio ragionamento però voleva scivolare più in basso e, per induzione, portarvi a mettere sull'altro piatto della bilancia i soldi di cui necessitano la miriade di studi che riguardano le energie alternative (piezonucleare, fusione fredda, zpe, fotovoltaico, eolico, etc etc).

                                    Tutte alternative ad alto rischio ma anche ad alto impatto (proprio come la fusione calda) con la sostanziale differenza che necessitano di molto meno danaro.

                                    Se la ricerca pura fosse anche consapevole (=umile) dovrebbe riequilibrare un pò la bilancia.

                                    Quindi, sono d'accordo che si spenda per la fusione piuttosto che per la fissione, ma sono contro la fossilizzazione delle idee, che i sostenitori di "ogni" enorme progetto inconsciamente si portano addosso e che spesso, pur di non fare retromarcia o rallentare, fa perdere di vista la realtà e quindi la capacità di immaginare un mondo diverso.
                                    I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                    username: genni.rom
                                    password: martina

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                                    • #19
                                      Non credo proprio che qui si sia di fronte alla scelta se finanziare la fusione calda, o il piezonucleare, credo che le risorse per la ricerca di base, seppur cronicamente scarse nel nostro Paese, siano sufficienti a portare avanti entrambe i progetti, specialmente perché entrambe lasciano intravvedere dei risultati positivi a medio-breve periodo.

                                      In fin dei conti è la realtà che stiamo vivendo quella che i due progetti stanno procedendo entrambe, sia pur con le lentezze legate ai limitati finanziamenti. Certamente che con maggiori risorse disponibili i tempi d'attesa per l'industrializzazione potrebbero contrarsi significativamente, ma perché abbandonare la ricerca su più fronti, se questa promette bene per entrambe? E se la scommessa vincente fosse quella sul progetto che ora si ritiene meno vantaggioso? In fin dei conti non siamo fortunatamente nella condizione di costringerci a fare una scelta tra questi due progetti, caso mai la scelta è tra questi e altre ricerche che ancora si fanno sugli idrocarburi, che magari potrebbero godere dei finanziamenti privati delle compagnie petrolifere, liberando risorse per altre fonti energetiche che queste compagnie non hanno interesse a sostenere.

                                      ••••••••••••

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Dutch newspaper (Volkskrant june 6 2009) reports on
                                        hot laser fusion in a National Ignition Facility California:

                                        192 laser beams focused on a bean-size pellet filled with hydrogen isotopes
                                        (presumably D+T) in a 118 ton spherical reactor 10 m diameter,
                                        10 cm aluminum mantle with in 40 cm concrete (shielding?)
                                        requiring 500 billion watt in the order of billionth of a second,
                                        more then the total electricity consumption in the USA in the same instant.

                                        Dutch physicist Lopez Cardozo (TU Eindhoven) is "mildly skeptic":
                                        "How many times can the lasers be fired? Once a month? Once a week?"
                                        The answer is blowing in the wind.

                                        Same report has it that the International Thermonuclear Experimental reactor ITER
                                        under construction in Cadarache France (Europe-VS-Russia-Japan-China-India South Korea)
                                        is delayed 2 years, now expected to be ready for experimental runs in 2018 (was 2016),
                                        first break-even attempt 2025, FIVE years later then projected.
                                        Decentralization over 7 countries hampers the project, the budget -15 billion- is out of control.
                                        Deputy Director General Norbert Holtkamp is quoted: "That is fine with me".
                                        [Source: Nature].

                                        Do the hot fusioneers know where they are going with this?
                                        I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                        username: genni.rom
                                        password: martina

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                                        • #21
                                          Un quotidiano olandese che riporta una notizia USA che riferisce degli esperimenti svolti in Francia: scusa, ma non si faceva prima a citare fonti USA per quanto concerne i loro esperimenti e quelle francesi per l'ITER?

                                          Sui tempi della ricerca scientifica c'è molto da discutere, ma non significa affatto che siano soldi sprecati. Sappiamo benissimo che quando si cerca qualcosa non puoi avere la certezza dei tempi di quando arriverai a trovarla, più facilmente puoi fare delle stime che vengono fuori dai programmi di lavoro che ci si è dati, sempre ammesso che i risultati ottenuti siano quelli sperati, altrimenti si ricomincia daccapo, ma non è un tornare indietro: l'esperienza dei fallimenti avvicina alla soluzione.

                                          Io non posso che essere ottimista sulla validità degli investimenti sulla ricerca: è il mio lavoro!

                                          ••••••••••••

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                                          • #22
                                            Ciao, Sono convinto che in un mondo ideale sicuramente spendere tanti soldi per questa ricerca sia la cosa giusta. Ma visto che purtroppo non viviamo in un mondo ideale, alla fine chi controlla che fine fanno questi soldi, nessuno lavora gratis. Il progetto e la teoria probabilmente, spero, daranno qualche frutto ma mi chiedo alla fine quanto costera davvero.

                                            Io vango l'orto, semino le carote, innaffio e aspetto che la terra e il sole facciano il loro lavoro(= finaziamento ricerca fatto dalla comunità). Una volta che le carote sono nate devo poter andare nell'orto e raccoglierle, senza dover pagare ancora. é questo il punto.
                                            Ciao.
                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                            • #23
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                                              Viviamo un mondo imperfetto: cerchiamo di fare in modo che la spesa per la ricerca conti.

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                                              • #24
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                                                Ciao
                                                "Non date da mangiare ai troll"
                                                http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                • #25
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                                                  sarebbe meglio metterla in questa maniera
                                                  - volare era un sogno, ma essendovi degli oggetti più pesanti dell'aria (gli uccelli), qualcuno pensò che valesse la pena studiarci sopra
                                                  - andare nello spazio era un sogno, poi, ci fu un gruppetto di tedeschi che trafficarono parecchio con razzi e fuochi d'artificio, fino a creare un'arma usata in guerra
                                                  - usare la fonte di energia del sole era un sogno, poi, a qualcuno venne in mente che si poteva utilizzare un'arma nucleare come "cerino" per accendere una fiamma molto più calda

                                                  Le conclusioni, traetele da soli

                                                  Odisseo
                                                  (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                                  • #26
                                                    Ciao,

                                                    ripeto: non sono per fermare la ricerca sul nucleare ma per una ridistribuzione più consapevole dei fondi in virtù del fatto che la conoscenza è progredita e progredisce, rispetto a quando si è iniziato a parlare di iter.

                                                    ci dovrebbe essere un feedback continuo che invece non c'è.
                                                    e questo va a discapito di altre ricerche, anch'esse ad alto rischio e ad alto impatto, che costano molto meno.

                                                    Detto ciò, ieri sono tornato a casa e mi sono trovato davanti un libro che avevo ordinato tempo fa e che ho trovato curiosamente attinente a questa discussione.
                                                    Parla dei progressi e dei limiti della fisica teorica attuale.
                                                    Comincio a leggere la prefazione:

                                                    "...Questa prospettiva di progresso impetuoso della scienza nasce però nell'epoca storica in cui le esigenze poste dalla struttura economica della società ad una scienza, i cui ricercatori si sono vincolati ad aderire alle richieste di profitto dei capitali già investiti che richiedono stabilità di prospettive, hanno ingessato la sua dinamica interna, vincolandola a restare abbracciata alla sua carne morta, al suo cadavere, a quello che ha prodotto in un momento storico dato e che deve restare in vita finchè i capitali investiti non abbiano fruttato fino all'ultima goccia.
                                                    Non restare abbracciati al cadavere, alla carne morta: questa è l'esigenza più profonda della vita e, quindi, anche della scienza."

                                                    Questa era la prefazione che commentava un pensiero dell'autore:

                                                    "La tradizione è importante: essa stabilisce l'ambito nel quale la conoscenza umana cresce e si sviluppa.
                                                    Ricordate l'aforisma dei nani che salgono sulle spalle dei giganti.
                                                    Ma il progresso è pure l'opera dei nani di oggi che salgono sulle spalle dei giganti di domani.
                                                    Ma vi deve essere un limite.
                                                    Se noi vogliamo andare avanti, dobbiamo essere abbastanza lucidi da comprendere i meriti ma anche le manchevolezze dei pionieri che ci hanno preceduto e considerare i primi come già riconosciuti dal nostro stesso impegno di proseguire il cammino e concentrarsi con appassionato accanimento sulle seconde."


                                                    Non so voi ma io sono pienamente d'accordo.

                                                    Ciao
                                                    Ultima modifica di mgb2; 09-06-2009, 08:45.
                                                    I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                    username: genni.rom
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                                                    • #27
                                                      ci dovrebbe essere un feedback continuo che invece non c'è.
                                                      e questo va a discapito di altre ricerche, anch'esse ad alto rischio e ad alto impatto, che costano molto meno.
                                                      definisci 'feedback continuo'
                                                      per certe tecnologie di frontiera come la fusione nucleare calda, è semplicemente inevitabile che bisogna portare pazienza prima di vedere risultati, soprattutto se il progetto stesso non è finanziato come dovrebbe. Visto che siamo sul tono populistico, se per esempio avessimo investito in questi ultimi anni in ricerca gli stessi soldi che abbiamo usato per questa ridicola guerra irachena, avremmo una base permanente sulla luna!

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                                                      • #28
                                                        Ciao,
                                                        la definizione è scritta nel post precedente, leggilo bene.

                                                        Ti voglio fare una domanda (estrema), dimmi se te la sei mai posta:

                                                        hai mai pensato che ci possa essere in un futuro (prima della realizzazione di iter) una scoperta di importanza tale da rendere "inutile" (dal pdv costi/benefici) lo sviluppo di iter?

                                                        Nel mio campo succede spesso questo: si scopre un nuovo superconduttore e se ha delle proprietà migliori dal pdv applicativo, si abbandona (quasi completamente) il vecchio.

                                                        Certo è che se per realizzare il vecchio ho investito tantissimo in strumentazione ed apparecchiature che non possono essere riutilizzate per il nuovo, mi roderebbe molto buttare tutto.
                                                        Se il mio lab fosse strutturato in questo modo (=dinamica interna ingessata, non irak o luna ma marte o luna) non passerebbe a studiare il nuovo superconduttore (perchè non avrebbe soldi per nuova strumentazione, in un mondo reale) ma sarebbe "costretto" a continuare sul vecchio, palesemente obsoleto.

                                                        E il progresso rallenterebbe.

                                                        ciao
                                                        I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                        username: genni.rom
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                                                        • #29
                                                          il tuo ragionamento è un po' perverso: dovremmo sistematicamente accantonare ogni progetto sperimentale costoso perché forse un giorno ci sarà qualcosa di più economico? Certo, se nello specifico scoprissimo improvvisamente un modo molto economico per ottenere tantissima energia, questo manderebbe probabilmente a casa il progetto iter ed i relativi investimenti finora effettuati.
                                                          Peccato che, attualmente, in prospettiva il progetto iter sia tutt'altro che uno spreco, e in più si basa su fondamenta scientifiche consolidate. l'attuale handicap della fusione calda, è, principalmente, il modo di canalizzare e contenere quello schifo di energia. Altri sistemi vengono esplorati, come si è visto, ed è una corsa a chi arriva primo, senza favoreggiamenti.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                            il tuo ragionamento è un po' perverso: dovremmo sistematicamente accantonare ogni progetto sperimentale costoso perché forse un giorno ci sarà qualcosa di più economico?
                                                            Non ho detto assolutamente questo e neanche lo penso.
                                                            Ho detto che bisogna avere il coraggio di cambiare e di non fossilizzarsi.
                                                            Rileggi bene i miei post per favore.

                                                            Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                            Certo, se nello specifico scoprissimo improvvisamente un modo molto economico per ottenere tantissima energia, questo manderebbe probabilmente a casa il progetto iter ed i relativi investimenti finora effettuati.
                                                            Ecco, io non credo che andrebbe cosi.

                                                            Originariamente inviato da Valmax Visualizza il messaggio
                                                            Peccato che, attualmente, in prospettiva il progetto iter sia tutt'altro che uno spreco, e in più si basa su fondamenta scientifiche consolidate.
                                                            Un pò come dire che l'approx di born-oppenheimer o la libertà asintotica è sempre valida e lo sarà sempre.
                                                            Le basi scientifiche su cui si basa hanno quasi 100 anni, nel frattempo siamo andati molto avanti.

                                                            ciao
                                                            Ultima modifica di mgb2; 09-06-2009, 10:50.
                                                            I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                            username: genni.rom
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