Ciao sono nuovo del Forum...
Stò facendo delle prove di FF ma per avere la conferma che il tutto funzioni
vorrei rilevare la formazione di elio. C'è un modo semplice ed economico per farlo?
Ciao sono nuovo del Forum...
Stò facendo delle prove di FF ma per avere la conferma che il tutto funzioni
vorrei rilevare la formazione di elio. C'è un modo semplice ed economico per farlo?
Ciao amico e benvenuto,
per la misura di elio4, strumenti da hobbisti o autocostruiti non ne esistono. All'ENEA di Frascati, il gruppo di Del Giudice (DE Ninno, Frattolillo, Rizzo) impiegò uno spettromero di massa progettato ad hoc, in grado di discriminare l'elio4 già presente nel fondo atmosferico da quello generato dalla cella attraverso un complesso sistema di elettrovalvole.
L'unica modalità attraverso la quale puoi percepire il fenomeno senza dover ricorrere a strumentazione costosa è quello di deviare la tua analisi più che sulla misura dell' Elio4 a misure calorimetriche degli eccessi relativamente alla valutazione delle energie in ingresso e in uscita dalla cella.
Ciao e benvenuto.
"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
Ciao
La FF che stò provando è alla FP.
Però usando come catodo ( + ) il recipiente stesso ,una scodella
in acciaio Diam.120mm "3,40€ I...KEA" e come anodo ( - ) un filettino di rame Diam 0.2mm circa.
Riempito con una soluzione satura di acqua e bicarbonato di sidio, circa 300ml.
Uso un alimentatore stabilizzato regolabile 2,5..30 Volt 3A
La corrente la regolo immergendo più o meno il filettino dell'anodo ( - ) nella soluzione.
Uso poi un sensore autocostruito, cioè una calamita Diam.10mm lung. 18mm avvolta sulla
lunghezza con un filettino di rame isolato diam. 0.2mm, con circa 800 spire.
Collegato all mio vecchi amplificatore per la chitarra elettrica ;D.
Ho notato, che superati i 28 volt (eV dell'hidrogeno 27.14xxx Volt?) oltre al piacevole rumore delle bollicine si inserisce un curioso crepitio simile a quello delle scintille che dovrebbe indicare la produzione di
scariche elettromagnetiche...???
Purtroppo non sono ancora riuscito a fare misure di temperature e di peso dell'andamento della prova.
Uhmm, da quel che descrivi, tu stai facendo degli esperimenti di GDPE (Glow Discharge Plasma Electrolysis), che pare diano eccessi di calore ma che con la FF (vera, alla F&P) non hanno molto in comune se non il fatto di appartenere a quel genere di fenomeni denominati LENR (Low Energy Nuclear Reactions).
Ti consiglio di informarti meglio su cosa sia davvero la FF (intendo reazioni nucleari in materia solida), Reticolo di metallo (Palladio) riempito di gas Deuterio. Quella è la F&P.
Per la GDPE è ancora da stabilire SE ci sia un'origine nucleare o meno. Non c'è alcuna prova certa come nella F&P (Elio-4), se non debolissime tracce di trasmutazioni che però non è certo si possa escludere siano impurità intrinseche del tungsteno che la GDPE fa 'venire a galla'.
Per venire alla tua risposta, dalla GDPE, NON ASPETTARTI 4He!!! Stai mischiando due fenomeni fisici completamente diversi.
Insomma, il nome stesso FF per il fenomeno GDPE è un po' un azzardo, quindi consiglierei prudenza e maggiore informazione. Diversamente, produrrai (inconsciamente) materiale per i critici e i maliziosi, che si divertiranno a sbeffeggiare te e tutti noi che proviamo a capire qualcosa di questi fenomeni.
"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
Cari Amici,...eccomi qua,....datemi un po di tempo per ambientarmi ma, sono riuscito a tornare qui sul forum. Un abbraccio a tutti quanti.
Ennio
"Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck
Non ti confondere amico mio carissimo, sono i Casertani che devono postarle.
Un saluto estremamente affettuoso
Grazie ElettroRik per le precisazioni....
Leggendo le caratteristiche della cella Iorio cirillo ho letto che si foma uno pecie di strato tra l'anodo e lo ione HO- e in questo gli ioni H+ atratti dalla polarizzazione negativa si fondono ? é corretto?
Grazzie ancora
Ciao
Ciao,
per Ennio: bentornato! Complimenti per il tuo articolo sulla fusione fredda pubblicato su Scienza & Conoscenza. Sono in attesa di leggere la seconda parte. Un caro saluto.
per GabriChan: nel caso della GDPE, come negli esperimenti di Iorio-Cirillo, non si hanno fenomeni di fusione perche' manca il deuterio, semmai si segnalano fenomeni di trasmutazioni, come precisato da ElettroRik.
Ciao
Francesco
Ringrazio fraternamente Berlitz per il suo incoraggiamento, grazie amico mio.
Mi permetto di rispondere io al caro amico GabrChan avendo una pallida e tenue esperienza sulla cella GDPE e conoscendo sufficientemente bene gli esperimenti di Caserta.
E’ vero, ha ragione Berlitz, la cella GDPE e’ impropriamente catalogata fra i dispositivi ritenuti della vera Fusione-Fredda. Tuttavia inizialmente poiche’ si conosceva pochissimo di questo fenomeno (ora le cose non sono migliorate molto) venne presunto che le fenomenologie della GDPE potessero essere regolate da fenomeni di fusione nucleare fredda di tipo classico. Per esempio, si suppose che le piccolissime quantita’ di deuterio presente nell’acqua distillata, con la quale veniva preparata una cella GDPE, partecipassero alle reazioni nucleare determinando i fenomeni che venivano rilevati. Ma non era cosi
Pero’ e’ fondamentale chiarire che la presunta reazione di sintesi fra uno ione di idrogeno e un elettrone, reazione che in un certo senso verrebbe confermata dalla teoria di Widom e Larsen, e che potrebbe essere una probabile spiegazione per le trasmutazioni che vengono rilevate sul catodo di tungsteno, e’ di base un unione fra due particelle,….quindi e’ anch’essa una piccola fusione che oserei perfino definire fredda.
Voglio inoltre ricordare che questo tipo di reazioni chiamate anche di beta-inverso non sono ancora accettate dalla fisica accademica poiche’ ritenute altamente improbabili. Diciamo ancora che in fondo, i casertani non hanno detto niente di nuovo di quello gia’ supposto anni prima (1942) da Don Carlo Borghi, e piu’ tardi da Renzo Boscoli e R.A. Monti. Quest’ultimo operante attualmente all’interno dell’ENEA di Bologna.
Con l’occasione voglio abbracciare fraternamente tutti gli amici e soprattutto salutare con grande affetto Elettrorik e Quantum Leap.
Grazie mille Ennio per i chiarimenti e anche di considerarmi un amico.
Potresti gentilmente ,visto la mia ignoranza, passarmi qualche link valido considerato che si trova di tutto tranne informazioni presise.
Per rilevare l'elio mi attacco al tubo e se la vove cambia vol dire che c'è![]()
Ha.. un'altra cosa qualcumo potrebbe darmi un parere su questo:
The BlackLight Process
Grazie e uin saluto a turri
Caro Amico, per quanto riguarda il Blacklight process siamo ovviamente nel campo dell’opinabile. Queste teorie fanno parte di quello che oggi è considerata scienza alternativa. Ritengo che ribadire questo fatto sia giusto anche se può essere considerato superfluo visto che ci troviamo in un forum che tange la linea di confine. Però è doveroso essere corretti soprattutto in questo caso dove giovani menti potrebbero attingere informazioni leggendo queste discussioni e restare forviate e non capire la differenza fra scienza e fantascienza. In ogni caso si tratta di qualcosa che risulta veramente interessante se caso mai un giorno venisse dimostrato.
In pratica quasi tutte le animazioni che hai potuto esaminare nel link che hai riportato nel tuo post sono basate su una teoria di un certo Randell Mills dottore della Harvard University. Questo scienziato è convinto che l’idrogeno atomico può presentare un ulteriore stato energetico oltre quello fondamentale che noi conosciamo. Questi stati si presenterebbero con un orbitale 1S più contratto, quindi l’atomo stesso avrebbe un raggio atomico più piccolo. Atomi di idrogeno di questo tipo sono stati chiamati idrini. Quando un atomo di idrogeno passa dallo stato fondamentale a quello ridotto, restituisce energia all’ambiente esterno.
Questo significherebbe che tutta la materia che ci attornia ha un potenziale energetico elevato e questo potenziale potrebbe in teoria essere sfruttato.
Un saluto affettuoso e un abbraccio
Grazie mille Ennio per la sollecita risposta, sarebbe interessante fare delle prove.... considerato che non sembrano difficili da fare.
Un'altra cosa tornando alla "ff io la chiamo cosi". Stò Facendo delle prove usando idrogeno al posto del deuterio ,generato con l'elettrolisi, e della polvere di grafite al posto del palladio. Perchè ho notato che la grafite assorbe un sacco di idrogeno usata come catodo (-). Il promo esperimento ha dato un risultato veramente strano il tempo di raffreddamento dell'acqua di elettrolisi è durato tantissimo molto di più del solito.
Uso una tensione bassa Circa 32V e l'assorbimento è di circa 200mA e poi sale.
Grazie ancora per l'attenzione e il tempo che mi dedichi e Un saluto a tutti.
Da quello che leggo non riesco a capire cosa stai effettivamente facendo anche se ritengo di aver capito che stai molto sul soft. In ogni caso….si certamente,….la grafite riesce ad assorbire qualche poco di idrogeno.
In ogni caso quello che tu dici è interessante ma, converrai con me che bisogna fare ulteriori prove e soprattutto essere sicuri di mantenere costanti tutti gli altri parametri prima di poter essere certi che la costante di tempo termica (come dici) sembra più grande.
Il solo fatto che tu tenti delle sperimentazioni è molto importante e ti fa onore. Tuttavia il lavoro dello scienziato è fatto anche di molte noiose e ripetitive prove che a volte snervano un po’.
Auguri per il tuo lavoro e se hai bisogno non esitare a scrivere, se posso saprò sempre darti una mano, e se non riesco io, ti risponderà certamente qualche altro amico.
Una felice serata
Ciao Gabri,
effettivamente crei un pò di confusione se chiami ff quello che fai.
Comunque, per restare in topic, ti segnalo questo strumento che si usa per rilevare perdite di elio.
http://www.varianinc.com/image/vimag...d-4catalog.pdf
Un pò più abbordabile di uno spettrometro di massa, ma sicuramente neanche lontanamente paragonabile.
Ciao
Sull'assorbimento di idrogeno ... beh forse non la grafite usata in questo esperimento .. ma di sicuro i nano-compositi di carbonio sono una delle più promettenti forme di storage, qui Synthesis, Properties And Applications Of Graphite Nanofibers si ipotizzano 6 litri di idrogeno molecolare per grammo di grafite
Grazie per le risposte
Per Ennio grazie per l'incoraggiamento fa sempre molto piacere...
quando avro qualche dato in più, fatto un numero di prove sufficenti faro una relazione
un pò più chiara....
Per mgb2 grazie per il link ma temo sia un po fuori portata per un semplice appasionato.
Per Elektron si ho gia letto qualcosa di simile ma usando i nanotubi...
Una domanda : il palladio deve essere saturo di atomi di deuterio per innescare la reazione e generare calore Ma deve essere uguale o maggiore il numero di atomi o il peso atomico ?
Ciao a tutti.
il numero di atomi