Fase di ingegnerizzazione - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Fase di ingegnerizzazione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Fase di ingegnerizzazione

    Ciao a tutti, mi sono appena iscritto ma vi conosco piuttosto bene visto che è tanto tempo che vi leggo!! E una volta ho scritto con l'account di mio fratello (giucam)....ah s'intende che il fratello babbeo è lui!!! <img src=">

    Mi sorge spontanea una considerazione: dunque, potenzialmente siamo molto vicini a un'effettiva ingegnerizzazione di un prodotto commerciabile, basterebbero relativamente pochi soldini, basterebbe meno dello stipendio del più sfigato dei calciatori...mah
    quantomeno basterebbero per terminare la fase di ricerca!! Ma allora io dico questo: senza nullissima togliere al lavoro dei Quantum, mi pare che dal punto di vista strettamente scientifico e fisico sia la cella di Preparata ad essere meglio compresa! Invece quella dei casertani soffre ancora di dubbi e perplessità, tant'è vero che in un post di poco tempo fa Quantum diceva di non essere sicuro delle effettive reazioni nucleari...Del Giudice invece ha espressamente detto che ormai il fenomeno è capito e ormai basta solo la fase di ingegnerizzazione, basta solo capire come raccogliere quanto più possibile dell'energia che viene prodotta senza lasciarne sfuggire nemmeno una goccia!!

    Visto che si è cominciato a parlare di cooperative, onlus, ecc...beh una volta messa in piedi la cosa forse sarebbe il caso di dare la precedenza alla cella di Preparata no?

    Quantum, avete tutta la mia stima e mi siete anche simpatici!!! Non crediate che voglia destabilizzarvi, la mia è solo una considerazione!! <img src=">
    Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

  • #2
    Ciao Begonzo, e benvenuto. <img src=">

    CITAZIONE (begonzo @ 5/5/2007, 19:22)
    ...mi pare che dal punto di vista strettamente scientifico e fisico sia la cella di Preparata ad essere meglio compresa! ....

    Visto che si è cominciato a parlare di cooperative, onlus, ecc...beh una volta messa in piedi la cosa forse sarebbe il caso di dare la precedenza alla cella di Preparata no?

    E' giusto. Almeno in teoria. Solo che quella strada è enormemente più costosa ed impervia, perchè poi, alla fin fine, è più semplice ottenere SEMPRE il 120% di Cop con la cella GDPE dei Quantum piuttosto che il 4000% una volta su 100 (parlo dei rarissimi fenomeni "heat after dead").
    Nella F&P (Preparata) l'eccesso di calore considerato in laboratorio che consente di dire che si è raggiunto il 100% della riproducibilità è spesso molto più esiguo della GDPE.
    E poi, non ci dimentichiamo che pochi grammi di Palladio ultrapuro (Alfa Aesar, Good Fellow, ecc....) superano i 1.000 Euri! Altrettanto per mezzo litro di acqua pesante, eccetera.
    Avendo pochi mezzi a disposizione, meglio partire dal fenomeno meno costoso. Altro sarebbe se i mezzi fossero più consistenti, a questo punto mi troveresti perfettamente d'accordo.... C'è molta più letteratura scientifica a disposizione sicuramente. Ma forse per questo c'è meno spazio per 'scoprire novità' .... Uhmmmmm <_<
    "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

    Commenta


    • #3
      Ciao,Begonzo e Rick.
      I vostri punti di vista sono entrambi condivisibili. Tuttavia,dovendo fare io il ''cattivo'',potrei dire:
      chi me lo fa fare di usare OGGI una siffatta cella al plasma,quando posso ottenere lo stesso quantitativo di acqua a 100° con solo 2 metri quadri di pannelli termosolari,e senza usare energia elettrica?
      E' intuitivo che il sistema di cella attuale non è ancora pronta ed affinata,ci sarà da indagare ancora per un bel po',temo... <img src=">

      Commenta


      • #4
        CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 5/5/2007, 22:17)
        chi me lo fa fare di usare OGGI una siffatta cella al plasma,quando posso ottenere lo stesso quantitativo di acqua a 100° con solo 2 metri quadri di pannelli termosolari,e senza usare energia elettrica?

        Ciao OVI... hehe... e se volessi fare la doccia di notte? :P
        Oppure: se abito in città, dove la disponiblità di m2 di tetto (palazzi da molti piani) è scarsa?

        Ok alla massima spinta per le rinnovabili, ma credo che valga la pena di lavorare anche su questo fronte, che dici?
        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

        Commenta


        • #5
          A parte una decina di quadernoni pieni di calcoli astrusi e disegnini al limite della comprensibilità,su cui ho buttato
          tante ore,ritengo che il plasma meriti davvero la spremitura di meningi.Anzi,sto allargando l'indagine il piu' possibile tentando collegamenti con macchine diversissime tra loro,da elettroniche,a meccaniche,a solari,a pneumatiche etc. etc.proprio per risalire ai principi di base della cella.Purtroppo ho difficoltà dal punto di vista della chimica,e tento di compensare questo studiando apparati che abbiano similitudine di effetti elettrici/calorici/luminosi.













          P.S. ma davvero sei uno che si fa la doccia? :lol:

          Commenta


          • #6
            Ciao amici, <img src=">

            uno dei problemi nella realizzazione di sto benedetto prototipo è la trasformazione del calore emesso in elettricità: ho trovato una notiziuola che forse può essere utile:

            http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/energ...uono_21554.html

            Certo, l'articolo parla di sistemi elettronici, ma il principio dovrebbe essere valido in generale!! Se questo sistema avesse un rendimento accettabile, sperabilmente più alto di quello di una turbina...

            Coraggio gente!!! Spremete le meningi!!

            Ciaoooo!!! ^_^
            Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

            Commenta


            • #7
              CITAZIONE (begonzo @ 14/6/2007, 11:30)
              Ciao amici, <img src=">

              uno dei problemi nella realizzazione di sto benedetto prototipo è la trasformazione del calore emesso in elettricità: ho trovato una notiziuola che forse può essere utile:

              http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/energ...uono_21554.html

              Certo, l'articolo parla di sistemi elettronici, ma il principio dovrebbe essere valido in generale!! Se questo sistema avesse un rendimento accettabile, sperabilmente più alto di quello di una turbina...

              Coraggio gente!!! Spremete le meningi!!

              Ciaoooo!!! ^_^

              http://goed.utah.gov/COE/documents/AcousticCooling.pdf
              http://www.tomshw.it/news.php?newsid=10312
              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

              Commenta


              • #8
                Ah!! Ooowhps... :huh:
                Come non detto!! Grazie cmq Rik!!!

                Ciau <img src=">
                Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

                Commenta


                • #9
                  anche questo prototipo è interssante per la conversione diretta cal. elett.
                  http://www.powerchips.gi/index.shtml

                  per migiorare la capacità di caricamento del deutrio nel palladio(o altri materiali), leggere il mio post
                  che sebbra essere ignorato (non penso di aver torto se è cosi voglio saperlo)
                  http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=6321830

                  so che è roba molto costosa e richiede un laboratorio super però per me e la strada giusta.

                  Commenta


                  • #10
                    Ariciao amici <img src=">

                    mi sorge spontanea un'altra considerazione!! Ah premetto che se ritenete che sia una ca@@@@ta non avete che da dirlo!!! E non lesinate gli insulti!! :lol:

                    Bene...abbiamo detto che il famoso problema dell'ingegnerizzazione è la raccolta del calore e la sua trasformazione in elettricità!! Ma dalle visioni fantascientifiche e futuristiche che mi sono fatto (viaggioni mentali non da poco...ehm) vedo l'applicazione della cella in due modi: una come generatore di corrente (o tensione...si lo so non è lo stesso ma avete capito...) e l'altra come aggeggio che scalda, nel senso che se dobbiamo scaldare l'acqua (il famoso scaldabagno a FF) è inutile usare corrente elettrica e una resistenza...ma si usa direttamente il calore no??

                    In informatica si parla spesso di killer application:
                    CITAZIONE
                    Essa si riferisce a un prodotto di successo costruito su una determinata tecnologia (quindi una applicazione di quella tecnologia), grazie al quale la tecnologia stessa penetra nel mercato, imponendosi rispetto alle tecnologie concorrenti e aprendo la strada alla commercializzazione di altre applicazioni secondarie.

                    Chiaro dove voglio arrivare no? L'aggeggio che scalda (che non è una pila, quindi non serve a far funzionare il frigo o la tiiiviii) potrebbe essere la chiave per l'affermazione della FF nel suo complesso, quindi anche come pila!!!

                    Si lo so..di questo se ne è già parlato dopo tutto!!! La prima effettiva applicazione sarebbe appunto lo scaldabagno!!
                    ...si diceva della tipa mooolto carina che fa la doccia con l'acqua scaldata a FF..... ricordate no??

                    Ma visto che si parla di onlus (o meglio non se ne parla da un po' ormai...), fondi, 5 per mille, ecc ecc...


                    :woot:
                    Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

                    Commenta


                    • #11
                      Se si riuscisse a fare uno scaldabagno per fare la doccia si potrebbe fare anche uno scalda-acqua per il riscalmento e si potrebbe via via diminuire il GAS russo che ogni tanto viene a mancare.

                      Ritengo che il mercato del riscaldamento autonomo possa essere un buon target


                      Ciao
                      Max

                      Commenta


                      • #12
                        In verità poco dopo aver scritto il post mi è venuto il dubbio di aver detto un'idiozia!! Mi spiego:

                        da quel (poco) che so, se la fissione va controllata, la fusione va mantenuta!! E quindi ci vuole comunque un loop elettrico per riportare in ingresso parte dell'energia prodotta sottoforma di calore!!

                        E quindi il problema rimane.... :unsure:
                        Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

                        Commenta


                        • #13
                          è vero che la fusione va mantenuta, ma secondo me per mantenerla si può benissimo attaccare la spina al muro, tanto quando uno vede che lo scaldabagno a FF gli consuma la metà di uno elettrico, capisce comunque il vantaggio, no?

                          Commenta


                          • #14
                            ciao a tutti ,
                            sono nuovo del giro , ma affezionato a questa discussione che proviene dalla liberazione da pregiudizi e si basa su prove e teorie che ancora non conosciamo...insomma e' davvero una sfida scientifica incredibile.
                            si possono trovare alcune cose piu' o meno scientificamente accurate ho letto e studiato ed ho cercato ...fino a alcuni risultati di un francese! jlnlabs.org che ottiene rendimenti maggiori !! l'avete visto?
                            fra tutti se ne sentono di argomentazioni argute, ma osservate che segue il metodo con h2o +K..non deuterio e che il tungsteno e' il metallo con la temperatura di fusione più alta di tutti.........
                            cerchiamo di vederequanto si puo' ottimizzare una cosa simile e quindi dimostrarne l'efficacia.

                            idee ne potrei proporre alcune se ci si organizza un po' , ma in sostanza ciò significa che studiando un bollittore come si deve si potrebbe ricavare qualcosa di buono, tipo un generatore a circuito chiuso variando alcuni parametri .... e farla girare in continu :blink: azione producendo un rimasuglio di energia in più di quella consumata con bilancio positivo.

                            anche se il risultato non fosse strabiliante si potrbbe convincere un sacco di gente.


                            e questo non esclude verificare il campo magnetico intorno ,
                            in sicurezza e dividendo
                            non fermiamoci all'accensione!!!!!!!!!!!!

                            salutoni

                            liguria

                            Commenta


                            • #15
                              CITAZIONE (band @ 23/8/2007, 19:51)
                              ciao a tutti ,
                              sono nuovo del giro , ma affezionato a questa discussione che proviene dalla liberazione da pregiudizi e si basa su prove e teorie che ancora non conosciamo...insomma e' davvero una sfida scientifica incredibile.

                              CIao, dai un'occhiata a
                              www.ioriocirillo.com e a www.overunity.it

                              Fai però attenzione a non cadere nell'equivoco di 'mischiare' la Fleishcman & Pons (Deuterio/Palladio) con la GDPE a elettrodo di tungsteno.

                              In questo stesso forum (finalmente) sono ben separate in due sottosezioni diverse.

                              Benvenuto! <img src=">
                              "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                              Commenta


                              • #16
                                ciao a tutti ,
                                grazie a elettrorick per i links ed avere evidenziato l'importanza della distinzione tra

                                (fleishman deuterio acqua pesante palladio)
                                e
                                ( acqua leggera con carbonato di K e anodo W iorio cirillo - ohmori mitzuno).

                                mi auguro che in questo forum intitolato fase di ingegnerizzazione si possa prendere in considerazione che ingegnerizzare un fenomeno come la cella iorio cirillo possa portare a qualche risultato positivo.
                                (x ora fase di ingegnerizzazione e' solo una subdirectori di fleishman..)
                                il vantaggio immediato e' la maggiore reperibilità dei materiali per effettuare la prova,
                                il secondo e' che la produzione di eccesso di calore è comunque ripetibile.
                                ma la fusione fredda nella cella iorio cirillo non e' provata "ufficialmente" infatti sembra che non sia del tutto provata l'evidenza di produzione di elementi nuovi , all'eccesso di energia si può credere! anche se non fosse fusione nucleare, ma fosse idrogeno che brucia potrebbe essere conveniente comunque!
                                ed io personalmente andrei avanti a ragionare sula cella jap-casertana.
                                la mia unica osservazione di oggi e' :

                                ho capito che il sale in questa cella non ha solo il ruolo di favorire l'elettrolisi iniziale, ma di costruire attorno al catodo una rete fitta di cunicoli e/o celle in cui l'idrogeno costretto in uno spazio limitato aumenta la propria energia fino all'innesco del plasma.

                                in ogni caso ho un paio di domande generali per chiunque abbia voglia di rispondere.
                                - sarà possibile aumentare l'"innesco" ed il volume di plasma aumentando la percentuale di idrogeno presente ed il sale nell'acqua?
                                - sarà pericoloso ripetere l'esperimento in un "boiler con una pressione maggiore di quella atmosferica"

                                ciao

                                Edited by band - 4/9/2007, 16:08

                                Commenta


                                • #17
                                  CITAZIONE (band @ 4/9/2007, 15:51)
                                  - sarà possibile aumentare l'"innesco" ed il volume di plasma aumentando la percentuale di idrogeno presente ed il sale nell'acqua?
                                  - sarà pericoloso ripetere l'esperimento in un "boiler con una pressione maggiore di quella atmosferica"

                                  - aumentando la superficie catodica aumenta tutto di conseguenza, ma il vero problema (per farci il boiler) è il consumo del catodo. Inoltre il rendimento è scarso, e non giustifica l'uso di energia pregiata (elettrica) per generare calore.

                                  - si è già stato fatto. Non si evidenziano differenze significative lavorando in pressione.
                                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Vorrei unirmi a questa discussione perché non ho ancora ben capito dove sono le difficoltà tecniche/scientifiche (NON economiche, quelle le terrei da parte per il momento) per l'ingegnerizzazione della Fusione Fredda.

                                    Sono un Ingegnere Meccanico laureato nell'87 ad indirizzo macchine-energetico, ho una discreta infarinatura di base sulle centrali nucleari a fissione, come autodidatta mi sono sempre tenuto informato sulla Fusione Calda e sullo stato delle ricerche. Ultimamente sto cercardo di 'aggiornarmi' sulla Fusione Fredda.
                                    Per precisare: non lavoro nel settore energetico, sono un sistemista meccanico (attrezzature di vario tipo) nel settore aerospaziale.

                                    La mia ottica in ogni caso rimane quella ingegneristica, non sono un fisico e non voglio assolutamente 'sostituirmi' a loro, anzi, vorrei con chi ha basi di fisica nucleare avere un bel dialogo costruttivo per capire proprio come potrebbe essere possibile produrre energia dalla Fusione Fredda a livello industriale, fino al punto di essere competitiva con il Petrolio ed i combustibili fossili.

                                    Ho una buona conoscenza impiantistica, conosco bene come funziona una centrale termoelettrica convenzionale ed anche come funziona una centrale nucleare a fissione.

                                    Vengo al punto. Vi confesso che dopo i primi articoli 'attendibili' sulla Fusione Fredda, il primissimo pensiero che mi è venuto è stato disegnare questo:



                                    Lo schema in figura, disegnato da me, illustra una ipoteticamente possibile industrializzazione per lo sfruttamento dell'energia ricavata dalla Fusione Nucleare Fredda. Ho chiamato, per semplicità, Idrogeno quello che più correttamente trattasi di Deuterio, credo che questo ciclo debba funzionare con acqua pesante, correggetemi se sbaglio.

                                    Il bagno elettrolitico con acqua pesante è realizzato in un 'vessel' (non molto dissimile da quello di una centrale a fissione nucleare BWR), dove le barre di palladio, il catodo, possono anche essere estratte o inserite come in una centrale nucleare a fissione. La reazione nucleare può però essere controllata anche tramite il potenziale elettrolitico. Il bagno viene portato ad una pressione elevata, anche oltre 200 atmosfere, per ottenere un ciclo a vapore surriscaldato "Rankine" dello stesso tipo di quello che si realizza nelle normali centrali termoelettriche convenzionali da combustione di carbone o olio combustibile.

                                    Le pareti del Vessel dovranno comunque essere fatte in modo tale da 'confinare' il più possibile all'interno l'energia elettromagnetica emessa dalla Fusione Nucleare. La tecnologia di questo isolamento dovrà per forza di cose essere uno degli oggetti principali di studio della ricerca ingegneristica in questo ipotetico impianto.

                                    Per il resto l'impianto è addirittura più semplice rispetto ad un BWR, perché, non essendoci problemi di contaminazione radioattiva è l'acqua stessa del ciclo a 'bruciare' e surriscaldarsi senza bisogno di sofisticatissime caldaie o scambiatori di calore che farebbero perdere prezioso rendimento energetico.

                                    Sopra il bagno elettrolitico, a causa del calore sviluppato dalla fusione nucleare, si viene ad accumulare vapore acqueo 'pesante' ad alta pressione mescolato a ossigeno (prodotto all'anodo) e alla gran parte di idrogeno (precisamente deuterio), prodotto dall'elettrolisi, che ancora non si è nuclearmente fuso passando in forma gassosa nel vapore.

                                    Nella parte 'alta' del reattore quindi si potrebbe innescare una semplice combusione chimica tra idrogeno e ossigeno (nel rapporto atomico di 2 a 1) riformando l'acqua come prodotto di combustione. Questa combustione surriscalda il vapore, effetto desideratissimo perché migliora di molto il rendimento termodinamico del ciclo, esattamente come in un a centrale convenzionale a carbone, o ad olio combustibile.

                                    Questo vapore surriscaldato ad alta pressione rappresenta il 'propellente' ideale per i gruppi turbine, presenti in ogni centrale termoelettrica convenzionale, le quali collegate ai generatori producono energia elettrica. Parte di questa energia va ad alimentare gli elettrodi del bagno elettrolitico. Se tutto funziona a dovere (fusione inclusa) almeno il 30% della energia nucleare prodotta dalla fusione si trasforma (al netto dell potenza elettrolitica assorbita in verità in granm parte recuperata dalla combusione ossigeno-idrogeno di surriscaldamento) in energia elettrica utile che è disponibile. Almeno pari, se non nettamente meglio delle più moderne centrali a fusione nucleari (dove per motivi di sicurezza da radiazioni non è possibile surriscaldare il vapore, se non con un bruciatore convenzionale).

                                    Il vapore poi scaricato dalle turbine viene fatto condensare in forma liquida, a bassa pressione, per poi essere ripompato nel Reattore elettrolitico ad alta pressione, ed il ciclo si chiude.

                                    Prima del gruppo di pompaggio si può inserire un dispositivo per 'separare' le piccole quantità dei prodotti di fusione nucleare (principalmente isotoli dell'elio), che in questo caso sono poco o nulla radioattivi, ad ogni modo sono confinati e possono essere inviati ad eventuali trattamenti.
                                    In pratica sarebbe l'unica EMISSIONE di questa centrale, dove l'acqua pesante non esce MAI dal ciclo, la condensazione avviene tramite scambio di calore senza scambio di massa con l'esterno.

                                    Ovviamente questa è solo una schematizzazione molto semplice, ma rende abbastanza l'idea di come una possibile attività di ricerca riguardante la fase applicativa di questa fonte di energia non è poi così lontana tecnologicamente come lo è per la Fusione Nucleare 'calda'. E' un'attività che l'Enel collaborando con l'ENEA, con finaziamenti e supporti a livello EUROPEO potrebbe benissimo portare avanti, così come porta avanti tutto ciò che riguarda il Carbone, il Gas e le altre fonti di energia che CONTINUANO a produrre gas serra.

                                    Che ne pensate?
                                    Piero 'Alex Svoboda'

                                    Gentes - Il forum da sfogliare

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ingegnerizzazione

                                      Originariamente inviato da Alex Svoboda Visualizza il messaggio
                                      Vorrei unirmi a questa discussione perché non ho ancora ben capito dove sono le difficoltà tecniche/scientifiche (NON economiche, quelle le terrei da parte per il momento) per l'ingegnerizzazione della Fusione Fredda.
                                      Beh, diciamo che addirittura potrebbe non servire la parte di combustione H2-O2 che hai disegnato, ma c'è un problema.
                                      Il Pd quando è intriso di deuterio s'infragilisce molto e si dilata di oltre il 10%. Inoltre, produce tanto calore, che va ovviamente asportato. Il problema è mediare tra: il potenziale elettrico da applicare per indurre l'adsorbimento del deuterio ad alte concentrazioni, la forma del metallo che possa essere sviluppata al massimo in termini di superficie (tipo schiuma metallica!?), e che risponda alle sollecitazioni fisiche dell'effetto dilatante dell'idrurizzazione.
                                      Inoltre, il Pd non è il massimo come costi, però potrebbero esserci delle chances con altri metalli, tipo Titanio o leghe Pd-Ni. Però stiamo ancora a livelli di ricerca.

                                      Ovviamente questa è solo una schematizzazione molto semplice, ma rende abbastanza l'idea di come una possibile attività di ricerca riguardante la fase applicativa di questa fonte di energia non è poi così lontana tecnologicamente come lo è per la Fusione Nucleare 'calda'. E' un'attività che l'Enel collaborando con l'ENEA, con finaziamenti e supporti a livello EUROPEO potrebbe benissimo portare avanti, così come porta avanti tutto ciò che riguarda il Carbone, il Gas e le altre fonti di energia che CONTINUANO a produrre gas serra.
                                      Beh, direi che la storia di Rapporto41 (http://www.rainews24.rai.it/ran24/in...rapporto41.asp) la dice lunga sui motivi per cui l'ENEL-ENEA non hanno voluto investire sulla FF. Ho paura però che la FF non sia per loro una tecnologia adatta... Quindi non abbiano interessi a svilupparla. Anzi...
                                      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Interessantissima risposta Elettrorik.

                                        Riguardo l'idrurizzazione, la morfologia a schiuma, i problemi di dilatazione, lo smaltimento del calore e così via è pane dei denti dei colleghi ingegneri, soprattutto quelli esperti in materiali, metallurgia ecc. Ma in ogni caso non mi sembra qualcosa di 'irraggiungibile' nell'ambito di una possibile ricerca finanziata a livello europeo. Insomma, se sono queste le problematiche tecnologiche della Fusione Fredda, rispetto alla Fusione Calda sta molto più avanti, ovvero potrebbe avere una 'chance' di attuazione in molti meno anni.

                                        Se solo lo si volesse...

                                        Conosco il 'Rapporto 41'. Credo che le cause di questo 'disinteresse' siano tutte strategico-politiche a livello di scacchiere mondiale. La Marina Militare Americana, come credo sappiate già, ha fatto molte ricerche sull'argomento Fusione Fredda, probabilmente non allo scopo di produrre energia pulita.

                                        Ecco il link che ho trovato sul sito di D2fusion:
                                        http://www.lenr-canr.org/Collections/USNavy.htm

                                        A proposito. Ho letto che la società D2 fusion ha smesso improvvisamente le sue attività. E' vero?
                                        Ce ne sono altre? Ho letto che anche in Giappone c'è chi sta depositando brevetti.
                                        Piero 'Alex Svoboda'

                                        Gentes - Il forum da sfogliare

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Alex Svoboda Visualizza il messaggio
                                          Interessantissima risposta Elettrorik.





                                          A proposito. Ho letto che la società D2 fusion ha smesso improvvisamente le sue attività. E' vero?
                                          Ce ne sono altre? Ho letto che anche in Giappone c'è chi sta depositando brevetti.
                                          dove lo hai letto? il sito è offline (www.d2fusion.com) per manutenzione. mi sa che è scaduto il tempo per i finaziamenti , cosa credevano di fare in così poco tempo (12 mesi)?

                                          comunque io mi sono rassegnato per il momento mi sa che se vedremo qualcosa o sarà per una potente crisi energetica (il petrolio fra un pò ci farà star moolto felici!!!!) o fra 50 anni quando gli investimenti fatti in altri settori saranno recuperati o quando muorirà il capitalismo a voi la scelta; certo se avessi i soldi di berlusconi anche fra dieci (mettento fine a questi dubbi sulla sua esistenza) anni ma mi sa che mi fanno fuori prima.

                                          comunque i problemi da risolvere sono grossi e di questo passo forse fra 100 anni c'è la facciamo.

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Alex Svoboda Visualizza il messaggio
                                            Insomma, se sono queste le problematiche tecnologiche della Fusione Fredda, rispetto alla Fusione Calda sta molto più avanti, ovvero potrebbe avere una 'chance' di attuazione in molti meno anni.

                                            Se solo lo si volesse...
                                            Eh... l'hai detto.

                                            Purtroppo è una tecnologia troppo 'semplice', che finirebbe di pubblico dominio, quindi troppo pericolosa per chi oggi ha il Potere di controllare l'energia (e quindi il mondo).
                                            "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Originariamente inviato da francescoG1 Visualizza il messaggio
                                              dove lo hai letto? il sito è offline (www.d2fusion.com) per manutenzione. mi sa che è scaduto il tempo per i finaziamenti , cosa credevano di fare in così poco tempo (12 mesi)?
                                              Probabilmente era una notizia legata all'esaurimento dei finanziamenti.

                                              L'account oramai è sospeso, provate questo link:
                                              http://www.d2fusion.com/d2fteam.htm

                                              Probabilmente questo è anche dovuto all'accordo saltato con la "Solar Energy".
                                              Piero 'Alex Svoboda'

                                              Gentes - Il forum da sfogliare

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Attenzione Attenzione !!!!
                                                questo è un mail mandatomi da un ricercatore del LNF, F.C.

                                                "Cari Colleghi,

                                                * Desidero informarVi che il prossimo 22 Maggio, presso la "Arata Hall"
                                                dell'Università di Osaka (Giappone), verrà effettuato un

                                                E S P E R I M E N T O P U B B L I C O

                                                di Condensed Matter Nuclear Science.

                                                * L'esperimento verrà condotto dall'Accademico Yoshiaki Arata (già Premio
                                                Imperiale 2 anni fa) alla presenza del corpo Accademico Scientifico di detta
                                                Università (Ingegneria, Fisica, Chimica) e dei giornalisti scientifici delle
                                                maggiori testate dei quotidiani Giapponesi. Le riprese verranno effettuate
                                                dalla Televisione di Stato Giapponese.

                                                * L'esperimento è basato sull'uso di nano-particelle di Palladio (diametro
                                                10-20nm) omogeneamente disperse e separate le une dalle altre tramite una
                                                matrice di Zirconia (ZrO2). La concentrazione relativa di Pd-Zr è 35-65.
                                                Le nano-particelle vengono preparate tramite la complessa tecnologia del
                                                "melt-spinning" partendo da una lega di Pd-Zr (temperatura di liquefazione
                                                di circa 1300°C). La solidificazione della lega, essendo ultrarapida (circa
                                                1000000°C/s) provoca la amorfizzazione del composto. Successive trattamenti
                                                termici, a temperature ed atmosfere controllate, provocano la ossidazione
                                                selettiva dello Zirconio ma non quella del Palladio.

                                                * Le nanoparticelle vengono immesse in un reattore in SS capace di
                                                sopportare, contemporaneamente, pressioni di 100 Atmosfere e temperature di
                                                300°C. Alla pressione ambiente e/o vuoto,il crogioulo del reattore può
                                                sopportare temperature fino a circa 1100°C.

                                                * Il reattore è collegato ad un motore termico che, per il suo
                                                funzionamento, utilizza il calore di origine nucleare prodotto dalla
                                                interazione del Deuterio con le nanoparticelle di Palladio.

                                                * Verranno effettuati 2 esperimenti. Il primo utilizza come gas di reazione
                                                l'Idrogeno (esperimento di riferimento), il secondo, dopo opportuno ciclo di
                                                vuoto a 200°C, utilizza il Deuterio.
                                                In accordo ai numerosi esperimenti precedentemente effettuati, l'energia
                                                sviluppata dalla interazione dell'Idrogeno con le nanoparticelle è di
                                                modesta entità ed in sostanziale accordo con i valori teorici aspettati.
                                                Nel caso del Deuterio, l'entità dell'energia trovata è CENTINAIA di volte
                                                superiore.

                                                * Inoltre, alla fine dell'esperimento, le nanoparticelle vengono degassate
                                                sotto vuoto ad alta temperatura in situ ed on-line, senza interrompere la
                                                linea del vuoto.
                                                I gas risultanti vengono analizzati da un apparato basato su un Quadrupolo
                                                di Massa ad Alta Risoluzione (HR-QMS, ditta ULVAC, costo 300000€) capace di
                                                distinguere nettamente i picchi dovuti al Deuterio molecolare rispetto a
                                                quelli dell'eventuale 4He.
                                                Risultato: si trova, nettamente 4He alla fine dell'esperimento.
                                                Inoltre, oltre il 95% del 4He è concentrato DENTRO le nano-particellle e non
                                                nel gas analizzato prima del ciclo di degassing ad alta temperatura.

                                                * E' importante specificare che il Deuterio utilizzato per l'esperimento è
                                                privo di 4He in quanto prodotto, in situ, tramite compressione
                                                elettrochimica con catodo cavo di Palladio a temperatura ambiente, tramite
                                                elettrolisi.
                                                Tale metodologia è stata riprodotta anche nei Nostri Laboratori dell'INFN
                                                nel 2006.
                                                Ovviamente, per maggiore sicurezza, il Deuterio così prodotto è analizzato
                                                dal HR-QMS prima della immissione nel reattore.

                                                * Il reattore è collegato ad un motore termico che aziona, a titolo
                                                dimostrativo, un ventilatore o un piccolo alternatore che, dopo
                                                raddrizzamento dell'onda e regolazione, accende dei LED.

                                                * Anche il gruppo dei LNF ha sviluppato da oltre 1 anno una tecnologia, più
                                                semplice rispetto a quella giapponese, per la fabbricazione di
                                                nano-particelle. La tecnologia ricorda quella utilizzata per la
                                                fabbricazione delle marmitte catalitiche ed è basata su materiale
                                                nano-poroso (gammma-Allumina) che viene "riempito" con sali solubili di
                                                Palladio. Il tutto viene sottoposto ad opportuni cicli ad alta temperatura
                                                (500-600°C) di calcinazione e riduzione del composito.
                                                Gli sviluppi ulteriori della tecnologia INFN-LNF sono stati pesantemente
                                                condizionati dalla limitatezza dei fondi disponibili.

                                                * Alcune delle informazioni che Vi ho fornito sono stati pubblicati sul
                                                numero odierno (15 Maggio) di "Il Sole 24 Ore", supplemento scientifico
                                                "Nòva".


                                                Allora, siamo o no vicini alla fase d'ingegnerizzazione ??????
                                                I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                username: genni.rom
                                                password: martina

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Volevo giusto scrivere... ...ho Nòva a casa, ho letto con strapiacere l'articolo!! Ricordiamo che "Il Sole 24 ore" non è come "la rubrica di Pippo" dove si possono leggere le peggio vaccate!! E' un giornale serio!!

                                                  Scettici! Come la mettiamo???

                                                  Una sola nota stonata: giusto alla pagina dopo c'è un articolo che parla dei sostituti del petrolio per il futuro!!

                                                  Ma come???? Ma stiamo scherzando??
                                                  Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Sapete se l'articolo è disponibile online? un annetto fa, durante una conferenza pensavo che ormai la fase di ingegnerizzazione fosse alle porte e invece...lunghi silenzi. Speriamo che questa sia la volta buona.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Grazie mgb2 per la segnalazione straordinaria.

                                                      Tra l'altro stiamo partendo proprio in questi giorni con la tanto attesa raccolta fondi per continuare qui in Italia l'ingegnerizzazione della FF. Abbiamo creato un'associazione, semplice, niente Onlus o similari, per permettere anche un certo rientro economico e in tecnologia a chi parteciparà al progetto. Si parte con "Albedo Uno"

                                                      Prestissimo posto tutto.

                                                      Roy
                                                      EnergeticAmbiente, Energia Cosciente

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Articoli sul Sole 24 Ore:

                                                        http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/fusione-fredda-soluzione-vicina.shtml?uuid=ffa45366-229b-11dd-a2c2-00000e25108c&DocRulesView=Libero
                                                        Ultima modifica di energeticambiente; 16-05-2008, 11:15.
                                                        "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Attentione Attenzione,

                                                          "Cari Colleghi,

                                                          Sono felice di informarVi che il previsto esperimento pubblico di Condensed
                                                          Matter Nuclear Sciece è stato effettuato presso L'Università di Osaka
                                                          dall'Accademico, e Premio Imperiale, Yoshiaki Arata.

                                                          L'esperimento ha avuto

                                                          P I E N O S U C C E S S O


                                                          * Oltre al corpo accademico "tecnico" (Ingegneria, Fisica, Chimica)
                                                          dell'Università di Osaka erano presenti giornalisti della NHK (la
                                                          Televisione di Stato giapponese) e dei 3 maggiori giornali pubblicati in
                                                          Giappone (Asahi, Mainichi, Nikkei (equivalente all'italiano Il Sole 24
                                                          Ore)).

                                                          * Erano presenti anche ricercatori provenienti dagli USA ed Europa che
                                                          conoscevano la lingua giapponese (tutta la presentazione, e successive
                                                          domande, è avvenuta in lingua giapponese, come da espresso desiderio
                                                          dell'Accademico Arata).

                                                          * Per la dimostrazione pubblica sono stati utilizzati i "soliti" 7 grammi di
                                                          nanoparticelle (Pd_35%-ZrO2_65%) e non i 50g come precedentemente
                                                          programmato.
                                                          La prova con 50g, la prima nel suo genere, è stata rinviata per motivi di
                                                          prudenza.
                                                          *Con 7 grammi erano state effettuate precedentemente numerosi esperimenti,
                                                          tutti con esito positivo.

                                                          * In breve:

                                                          A) Il motore, azionato dalla reazione di CMNS (cioè interazione intima tra
                                                          nanoparticelle di Palladio e Deuterio gas pressurizzato), si è messo in
                                                          moto;

                                                          B) Dopo un certo tempo la reazione è stata volutamente fermata e le
                                                          nanoparticelle sono state degassate in situ ad alta temperatura, senza
                                                          aprire l'apparato: è stato trovato (tramite un quadrupolo di massa ad alta
                                                          risoluzione), chiaramente, 4He, cioè la firma nucleare dell'avvenuta
                                                          reazione.

                                                          C) NON sono state evidenziate emissioni di origine nucleare pericolose (lo
                                                          4He, come è ben noto, è un gas inerte ed addirittura utile dal punto di
                                                          vista tecnologico).

                                                          ** I numerosi spettatori presenti hanno convenuto di denominare tale effetto

                                                          ARATA PHENOMENA

                                                          * L'accademico Arata si è dichiarato lusingato di tale proposta e la ha
                                                          fatta sua.



                                                          Nei prossimi giorni Vi invierò un resoconto più dettagliato di tale pubblica
                                                          dimostrazione.


                                                          Grazie per la Vostra attenzione,"

                                                          Gli articoli li trovate sul sole24ore "adesso"

                                                          Ciao
                                                          I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                          username: genni.rom
                                                          password: martina

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Altra mail

                                                            "Cari Colleghi,

                                                            Vi trasmetto un breve resoconto su alcune domande <-->risposte TECNICHE
                                                            poste dal mio collega dell'Università di Cagliari
                                                            riguardo l'esperimento di Arata.

                                                            * Desiderio inoltre informarVi che il seminario previsto per la MATTINA del
                                                            27 Maggio ai LNF è stato rinviato a causa di imprevisti impegni del Prof.
                                                            Srivastava.

                                                            NB. Il seminario del 27 Maggio nel POMERIGGIO, che verrà tenuto dal Premio
                                                            Nobel Brian Josepshon, è

                                                            C O N F E R M A T O


                                                            Grazie per l'attenzione,"

                                                            Ecco le domande:

                                                            "Ma siamo proprio sicuri ?
                                                            Per dovere istituzionale devo fare le pulci a F e indirettamente ai
                                                            suoi amici giapponesi.
                                                            Il gas compresso possiede una notevole quantita' di energia interna, per
                                                            fare 100 000 Joule basta
                                                            un delta P di 1 atm (100 000 Pa) su un m^3 oppure 10 atm su 100 litri ...
                                                            occorrono dettagli
                                                            sul volume dell'apparato. La presenza di Elio4 rivelata da uno spettrometro
                                                            di massa potrebbe
                                                            essere stata confusa con molecole di D2, che hanno poco piu' della massa
                                                            dell'He4; che strumento e'
                                                            stato usato per la analisi ? e' abbastanza preciso da valutare il difetto di
                                                            massa dell'He4 ?"

                                                            Ecco le risposte

                                                            "Caro,


                                                            Le tue sono critiche/dubbi COSTRUTTIVI a cui rispondo volentieri.

                                                            1) Il volume della camera di reazione, secondo i vari volumi del crogiuolo
                                                            dove sono allocate le nanopolveri, è compresa tra circa 30 e 100cc.

                                                            2) La pressione massima del deuterio è di circa 50 Atm.

                                                            3) Sono stato fatti numerosi blank, dal punto di vista dell'energia immessa
                                                            nel sistema, usando l'Idrogeno.
                                                            Ovviamente l'Idrogeno tiene anche conto dell'energia di idrurazione (circa
                                                            40kJ/mole di Pd che diventano 50kJ nel caso del Deuterio).

                                                            4) Il quadrupolo di massa usato dall'Accademico Yoshiaki Arata è il
                                                            migliore, in assoluto, attualmente in commercio. E' cioè, ad ALTA
                                                            RISOLUZIONE. Il suo nome completo è: HR-QMS (High Resolution-Quadropole Mass
                                                            Spectrometer). La ditta costruttrice è la ULVAC, costo, con vari accessori,
                                                            oltre 300000€.
                                                            Tale strumento è nato per poter distinguere, tra l'altro, D2 da 4He.
                                                            Ha effettuato numerose misure al riguardo e pubblicato tali risultati,
                                                            nell'ambito di vari articoli.

                                                            5) Aggiungo un punto che non mi hai chiesto: è presente 4He nel D2 immesso
                                                            all'inizio?
                                                            La risposta è rigorosamente NO poiché il D2 è prodotto tramite l'apparato di
                                                            compressione elettrochimica, da lui utilizzato fin dal 1955.
                                                            Tale apparato è stato da me riprodotto, e migliorato, anche nei LNF a
                                                            seguito delle cocenti polemiche provocate dal Professore ...

                                                            Ovviamente il Professore (vero) Yoshiaki Arata ha MISURATO i gas prima
                                                            dell'immissione nel reattore: saggiamente (come me....) NON SI FIDA MAI."

                                                            A presto,
                                                            I miei file li trovate qui: http://file.webalice.it
                                                            username: genni.rom
                                                            password: martina

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X