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Falda acqua sottocasa

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  • Falda acqua sottocasa

    Buongiorno

    Eseguendo dei lavori di consolidamento di un pozzo perdente per acque meteoriche, mi sono trovato una falda di acqua (non utilizzabile per uso alimentare o irriguo), proprio sotto casa. Premesso che seppure non piovesse da mesi, c'e' acqua a volonta', perche' nonostante un tentativo di prosciugarlo con una pompa elettrica ad alta portata, per terminare i lavori, la falda alimenta costantemente il pozzo. Ho misurato la temperatura dell'acqua ed e' a 16°C.
    C'e' una remota possibilita' di utilizzarlo per una pompa di calore per riscaldare, oppure per alimentare uno scambiatore acqua/aria di un condizionatore per raffrescamento ambiente?
    Grazie

    Piero
    Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

  • #2
    La risposta alla tua domanda è scontata... con una Pompa Di Calore aria-acqua puoi sfruttarla eccome!
    Chiaramente dipende dalle dimensioni della casa rispetto alla portata d'acqua etc etc etc ma una fonte a 16 gradi da cui "attingere" è una risorsa, in quanto è quasi la temperatura ideale da tenere in casa, rispetto ad uno -5 o un +30 dell' aria esterna, cui una PDC dovrebbe eseguire lavoro per colmare un divario ben maggiore!

    Fatti i dovuti calcoli, Se non basta per tutto l'edificio, fai un impiantino almeno per alcune stanze. Non so che impianti hai ora, ma anche se una buona caldaia a metano e un condizionatore "tradizionale" verrebbero semplicemente usati meno, sommando le bollette il risparmio sarà tangibile!

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    • #3
      Mode "avvocato del diavolo" ON:

      . Adesso siamo in stagione "umida", e l'agricoltura presumo prelevi poca acqua rispetto a quella che viene giù...

      Per essere uno che a riguardo non ne capisce nulla io verificherei prima di far installare la sonda nel pozzo che durante il periodo in cui i campi della tua zona vengono irrigati massicciamente il livello della falda non scenda sino a lasciarti il pozzo (e la sonda) all' asciuto.
      E monitorerei anche la temperatura dell' acqua per qualche mese.
      Se essa non resta grossomodo costante, ma per via che la vena scorre superficialmente si sfredda molto in inverno e scalda in estate, la convenienza dell' impianto potrebbe non essere così scontata.

      Come detto parlo da analfabeta a riguardo... ma se dovessi giocarmi la risposta a "chi vuol essere milionario", sedici gradi mi paiono tantini per un' acqua di falda propriamente detta.

      Potrebbe essere anche un rivolo di acqua pluviale raccolta dalla conformazione geologica del tuo giardino che magari si esaurisce poco tempo dopo che ha smesso di piovere.

      Pertanto oltre alla temperatura, ed al livello, c'è da monitorare anche la costanza della portata prima di comprare la pompa di calore nuova, che rimanderei al prossimo anno.
      Ultima modifica di marcomato; 09-10-2008, 10:37.

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      • #4
        Buongiorno marcomato.
        Grazie della solte risposta. Prima di scrivere avevo gia' provveduto a controllare, l'acqua c'e' sempre, e grado piu' o grado meno, sono sempre a quel livello di temperatura, ogni tanto butto giu' la pompa per vedere se la falda la continua ad alimentare, ed effettivamente non c'e' verso di prosciugarla. Per quanto concerne la casa non e' in mezzo ai campi, ma quasi in centro alla citta'. Unica cosa, se per ipotesi la dovessi utilizzare devo trovare scavare un altro pozzo per farla defluire, o la posso scaricare nei condotti delle acque bianche?.
        La falda la ho trovata a -6 m dal piano campagna, per cui non dovrei neppure usare delle "superpompe" per estrarla, considerando anche che si trova a -3m dal piano del locale caldaia.
        Come da tuo consiglio, continuo a monitorarla per almeno un paio di anni, se poi la falda non varia, non appena mettero' il fotovoltaico sul tetto, prendero' in considerazione il riscaldamento con il sistema PDC.
        Grazie
        Piero
        Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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        • #5
          prego, non c'è di che.

          Sempre in verità ignoro se questo genere di applicazione richiede che l'acqua deve necessariamente essere pompata meccanicamente. Chiaro che una pompa anche non super qualche centinaio di watt li fa fuori... l'ideale sarebbe portare una serpentina col fluido vettore a metà del pozzo e vedere se il ricambio naturale della vena d'acqua rende gia il sistema efficente.

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          • #6
            Buonasera marcomato,

            Letto il post, sono sceso nel pozzo: ho guardato l'acqua e con l'ausilio di un po' polvere di cemento, ed una pila ho cercato di capire se ci sono moti all'interno dell'acqua. Niente da fare, l'acqua e' ferma, per cui suppongo che se introduco una serpentina nell'acqua, dopo poco tempo l'acqua si riscalda (o si raffredda) a secondo della funzione di raffreddamento o riscaldamento.
            In effetti, ricordo che pompando via l'acqua, vedevo introdurre la vena era attiva da una sola parte del pozzo.
            Domani faccio un ulteriore sopralluogo con la pompa in funzione e verifico meglio.
            Se cosi' fosse, temo che ci sia una stagnazione, e dovrei per forza pompare il fluido per evitare la saturazione della temperatura.
            L'idea di incrementare di un ulteriore metro di profondita' il pozzo per formare un bacino da immergere lo scambiatore, puo' rivelarsi pericolosa: se malauguratamente sforo in un altro condotto di falda asciutta (perdente), tutta l'acqua si disperde ed io rimango con un palmo di naso....
            .....a meno che, con un artificio non ne imbrigli ingresso ed uscita......
            In effetti sarebbe possibile, li' sotto e' tutto macigno, di quello massiccio, che si intacca sono con il martello pneumatico.


            Cordialmente
            Piero
            Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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            • #7
              Alcune osservazioni:
              1 - Non esistono vene d'acqua, ma falde ed acquiferi. Il termine vene d'acque potrebbe essere fuorviante.
              2 - Sarebbe importante che fosse chiaro l'assetto idrogeologico. L'estrazione di acqua dal sottosuolo determina la consolidazione differenziale (in funzione del cono d'influenza) dei terreni di fondazione. In altre parole, senza un apposito studio idrogeologico potresti causare il cedimento delle fondazioni della tua abitazione e di quelle adiacenti con gravi danni alle strutture (crepe, fessurazioni, ecc)!
              3 - L'acqua è un bene pubblico e il suo sfruttamento va sottoposto alle procedure amministrative locali (genio, provincia, regione, comune).
              4 - Per avere una corretta valutazione della produttività del pozzo dovresti conoscere la quantità d'acqua richesta dalla pompa di calore ed effettuare una prova di pompaggio per verificare se il tuo pozzo è in grado di fornire le portate richieste.
              5 - Devi comunque attrezzarti per lo smaltimento delle "acque reflue" utilizzate (reimmissione in falda con apposito pozzo o in canali..).

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              • #8
                Buongiorno
                Grazie delle informazioni Matteo, in effetti il termine "vena d'acqua" e' un retaggio piemontese. La dizione corretta e' falda acquifera.
                Per quanto concerne l'assetto idrogeologico della zone dove abito, si tratta di terreno morenico (solo in superficie, e per una profondita' di 1,5 m c'e' terra vergine), e si puo' perforare solo con un martello pneumatico di quelli potenti, dubito fortemente che ci possano essere cedimenti strutturali della mia o di altre abitazioni.
                Dubito pure che quel tipo di acqua (a soli 6 metri di profondita') sia da considerare un "bene pubblico", (lo potrei capire se fosse ad una profondita' di 50m). La nostra prima falda, purtroppo e' stata per anni inquinata, da fosse biologiche individuali e residui industriali, la seconda (intorno ai 25 - 30m), e' tuttora inquinata da trielina e metalli pesanti. Attualmente i pozzi degli acquedotti attingono intorno ai 150 m.
                Un vero delitto sarebbe stato, se avessi trivellato con una sonda fino a raggiungere una elevata profondita', con il conseguente risultato di introdurre nella falda pulita sottostante gli inquinanti delle altre falde superficiali inquinate.
                Questa mattina ho inserito nuovamente una pompa elettrica, e' una pompa da 1,5 hp con un tubo da 1" e 1/2 a piena portata, dopo un'ora il livello era sempre èraticamente stabile, (era calato di 1cm) per i prossimi anni, terro' d'occhio livello temperatura e portata, poi quando avro' installato il fotovoltaico studiero' il da farsi.
                Per quanto concerne lo smaltimento, la mia abitazione e' ubicata in centro citta', ed e' servita da fognature per acque meteoriche, se un domani dovessi utilizzare l'acqua di falda per riscaldamento con PDC, provedero' a riversarla direttamente in uno dei vari pozzetti di raccolta delle acque meteoriche che defluiscono dalle grondaie, e che riversano nella rete fognaria delle acque meteoriche comunali.

                Cordialmente

                Piero
                Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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                • #9
                  Grazie alla legge Galli n. 36 del 1994 TUTTE le acque (superficiali e sotterranee ancorché non estratte dal sottosuolo) sono pubbliche, con l'esclusione di quelle piovane non ancora convogliate in un corso d'acqua o non ancora raccolte in invasi o cisterne.

                  Da acque pubbliche - GeoForum - Il Forum di geologi.it

                  Le acque estratte sono considerate "reflue" e l'autorizzazione viene generalmente rilasciata dalla Provincia. In caso di omessa richiesta ci sono sanzioni amministrative e/o penali in caso di acque reflue industriali.
                  Anche su ammassi e materiali granulari, l'estrazione dei fluidi dal sottosuolo può determinare l'asportazione di materiale fine (sabbia e limo) con conseguente addensamento del terreno (e relativa subsidenza dei terreni di fondazione dell'immobile). Soprattutto se il pozzo non è provvisto di un dreno ed un predreno adeguato alla granulometria del materiale circostante.
                  Se il materiale presenta elevata permeabilità (come mi sembra di capire) il raggio di influenza del pozzo in estrazione è molto elevato è può facilmente raggiungere fabbricati adiacenti (oltre al tuo, ovviamente).
                  Non è certo mia intenzione fare del terrorismo, ma anche situazioni apparentemente semplici possono nascondere gravi insidie. E' bene cercare di ottenere il maggior numero di informazioni per poter effettuare le scelte più idonee nella massima libertà. Ritengo che il geotermico sia una risorsa da sfruttare al massimo: pensa che in Scandinavia sfruttano il calore rilasciato dalle acque reflue...

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                  • #10
                    Buongiorno
                    Grazie dell'ulteriore informazione. Non ero a conoscenza di questa Legge, quando abitavo in campagna, nel 1970 avevamo scavato un pozzo per l'acqua potabile, per cui anche oggi bello bello non mi sono fatto nessun problema quando ho messo in sicurezza il pozzo per la dispersione delle aque meteoriche......
                    Comunque se nel futuro, avro' intenzione di passare al geotermico, mi informero' preventivamente, nel frattempo monitoro temperatura e livelli.
                    Interessante l'uso delle acque reflue per recupero calore....

                    Cordialmente
                    Piero
                    Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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                    • #11
                      Buongiorno a tutti.
                      A due isolati di distanza da casa mia, stanno installando un impianto geotermico, hanno gia' trivellato il sedicesimo pozzo fino a 85 m, limite imposto dall'ASL per non cortocircuitare gli strati di falda acquifera, e non c'e' neppure uno che abbia agganciato una falda di acqua.
                      Il loro appezzamento di terreno e' diventato un colabrodo, mentre il mio pozzo costruito per disperdere le acque meteoriche, profondo 3 m dal piano della rimessa vetture (a 6 metri dal piano campagna), e' sempre li', con il solito metro di acqua (anche se ogni tanto per curiosita' ne pompo via un poco, ma quella imperterrita non vuole scendere di livello), cose da non crederci......
                      Tra l'altro, ora che il limo si e' sedimentato, con uno specchio immerso ed una torcia elettrica stagna, ho visto da dove proviene l'acqua: e' una canalizzazione calcarea, con andamento orizzontale, molto schiacciata, alta circa 10 - 15 cm, con andamento irregolare, piena di ghiaia delle dimensioni di circa 15 - 18 mm, dalla quale fuoriesce continuamente l'acqua.
                      Evidentemente, ne ho forato una parete durante la costruzione del pozzo perdente.
                      Quello che mi lascia perplesso e' perche' si sono avventurati in una impresa del genere senza la sicurezza di trovare una falda, magari con un "rabdomante" (ammesso che ce ne sia ancora qualcuno), o con dei sistemi piu' moderni....

                      Cordialmente

                      Piero
                      Località: Grugliasco - Prov. TO - Gradi Giorno 2.687 - Zona Climatica E; Isolamento perimetrale con cappotto; sottotetto con 15 cm polistirolo e soffitto garage con pannelli 10 cm di isover; Pannelli 36 tubi heat pipe, Apertura 3.4m2 Orient./Inclin.:SUD-90°; Puffer ACS/riscaldamento 900 lt 5 serpentine; Fotovoltaico: 2.5 kWatt falda Ovest; 1,5 KWatt falda Sud; Caldaia con bruciatore Pellet PX22; Mobilita' in citta': SMART ED

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