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soluzione geotermico

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  • soluzione geotermico

    Ciao a tutti sono nuovo del forum, piccola presentazione, abito in Friuli, lavoro in edilizia e come appassionato di edilizia sostenibile ho trovato il forum molto interessante e mi sono iscritto subito.

    Potete aiutarmi?
    Stò ristrutturando totalmente la casa, molti lavori di edilizia li faccio personalmente e risparmio qualcosa . . . ma con l'impiantistica ci capisco molto poco.
    La casa è in zona climatica E, quando finiranno i lavori sarà una CasaClima in classe A con 23 kwh/mqa (spero), 160 mq, ventilazione meccanica, pannelli radianti a pavimento, pompa di calore geotermica con sonda verticale.

    Premetto che mi devono ancora progettare l'impianto termico e per questo volevo chiedervi un parere.
    Per ora ho in mano una soluzione a preventivo per l'impianto geotermico fatto sulla base di una valutazione del tecnico dell'azienda installatrice:

    Pompa di calore caldo/fresco/acqua calda
    temp fluido impianto °C ESTATE 23/18 INVERNO 30/35
    temp fluido sonda geo °C ESTATE 30/35 INVERNO 0/3
    potenza frigorifera kw 6,7
    potenza riscaldamento kw 4,8
    potenza recupero calore kw 5,7
    calore da smaltire nel terreno kw ESTATE 7,9 INVERNO 3,7
    COP 4,0
    EER 5,2
    potenza compressore kw 1,3
    assorbimenti elettrici totali kw ESTATE 1,29 INVERNO 1,20
    Bollitore 200 l
    Pannelli radianti passo 20 cm
    Sonda verticale 80 metri
    Fluido sonda acqua glicolata

    Cosa vi sembra?
    E' una buona soluzione?
    Secondo voi la pompa di calore è giusta per la casa? Ed è valida?


    Ringrazio in anticipo l'esperto che potrà rispondermi.

  • #2
    Ce una piccola incongruenza, con 80 mt di perforazione non riesci a sviluppare 6,7 kw refrigeranti, visto che il raffrescamento è pari all' 80% di derivato del riscaldamento quindi se vorrai ottenere i 6,7 kw in raffrescamento dovrai perforare almeno 150 mt.. Il passo dei pannelli radianti dovresti ridurlo è un po troppo largo il 20 si usa nell'industriale, 200lt per ACS sono sottodimensionati se teniamo conto numero 4 utenti, e l'ACS per il risc? Detta cosimi pare che dovresti rivedere un poco la progettazione impiantolocale termico e distribuzione. Se ti serve una mano fammi un colpo , ciao ti mando in mp i miei rif.

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    • #3
      Ciao Zanel, sono fabrizio e faccio il tuo stesso lavoro,e come te mi appassiona molto lo sviluppo di nuove tecno0logie e nuove soluzioni per gli edifici.Io abito in provincia di roma e la mia esperienza per il pavimento radiante mi porta a consigliarti di adottare un passo 10 cm con tubo pex da 20 mm, e' sovradimensionato ma meglio eccedere a mio avviso perche' a posa finita puoi solo ridurre o la portata o la temperatura , ma se l'impianto e' sottodimensionato sono guai grossi, anche perchè con un impianto sovradimensionato puoi bilanciare portata e temperatura molto più agevolmente.Per quanto riguarda i numeri nn ti posso aiutare, ma valuta bene i vantaggi se l'estate nn hai bisogno di raffrescare.
      Scusa se sono indiscreto ma a quanto ammonta un'impianto del genere?Ciao buon lavoro

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      • #4
        Ciao Moliere,
        ti ho mandato un mp, spero tu possa rispondermi magari potresti essermi utile per la progettazione.
        A proposito se non sbaglio sei un progettista di questi impianti?
        Solo per la progettazione dell'impianto completo mi hanno chiesto 2.500 euro, tu riusciresti a farmi meno?

        Ciao Fabrizio,
        mi fa piacere trovare dei colleghi, hai ragione sul passo 20, probabilemnte diventerà un passo 15.
        Per la realizzazione di tutto l'impianto (pompa, bollitore, pannelli radianti, componenti vari, sonde, trivellazione e manodopera) mi hanno chiesto circa 30.000. Visto che anche tu come me lavori in edilizia, sai bene quanta fatica ci vuole per mettere insieme queste cifre, infatti è per questo che cerco di informarmi meglio che posso! Non vorrei sbagliare!

        Se qualcuno ha altri suggerimenti da darmi mi farebbe molto piacere!

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        • #5
          per Zanel

          Ciao Zanel, con 30000 euro si fanno molte cose, per me sarebbe una cifra proibitiva,cmq ripeto la mia esperienza è per un passo 10(il costo del tubo è l'ultima voce), per quanto riguarda la progettazione io me lo sono progettato da solo ed ho poi chiesto la verifica all'aziendo fornitrice del materiale.Sempre dalla stessa ditta ho ricevuto il software per la progettazione.Ma poi per timore di sbagliare ho fatto con il metodo empirico sovradimensionando l'impianto.Dove ho seguito i consigli degli esperti, ho la cabina armadio con passo 20 sempre fredda.Ad ogni modo la progettazione a mio avviso nn è solo il calcolo della resa termica in funzione del passo dei tubi, ma è anche una serie di accorgimenti per la posa dei tubi , per la realizzazione del massetto e della posa di pavimenti(attenzione alle dilatazioni termiche che fratturano anche i pavimenti più tenaci).Ciao e buon lavoro,fabrizio

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          • #6
            Non sono in impiantista ma cosi' ad occhio il COP mi sembra bassino per la tua zona e per una classe A.

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            • #7
              Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
              Non sono in impiantista ma cosi' ad occhio il COP mi sembra bassino per la tua zona e per una classe A.
              dal tuo post si capisce che non sei impiantista, cosa centra il COP con la classificazione energetica, il Cop non è nientaltro che il dato che le aziende produttrici di pompe di calore mettono nella certificazione della stessa, e di solito è con sonde geotemiche T d'ingresso 0° e produzione 35°, e con falda ingresso 10° con produzione sempre 35°. Poi è sufficente che uno di questi cambi che di conseguenza cambia anche il Cop. Ma la classificazione non ha nulla a che fare. Eviterei di postare consigli od opinioni se non si conoscono almeno el basi elementari della termodinamica e termoidrauilica, tanto più nel geotermico.

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              • #8
                Originariamente inviato da moliere Visualizza il messaggio
                dal tuo post si capisce che non sei impiantista, cosa centra il COP con la classificazione energetica, il Cop non è nientaltro che il dato che le aziende produttrici di pompe di calore mettono nella certificazione della stessa, e di solito è con sonde geotemiche T d'ingresso 0° e produzione 35°, e con falda ingresso 10° con produzione sempre 35°. Poi è sufficente che uno di questi cambi che di conseguenza cambia anche il Cop. Ma la classificazione non ha nulla a che fare. Eviterei di postare consigli od opinioni se non si conoscono almeno el basi elementari della termodinamica e termoidrauilica, tanto più nel geotermico.
                Infatti, hai letto cose che non ho scritto.
                La mia era una considerazione sulla qualità di intervento edilizio e la qualità della pompa di calore scelta...mi sembra che oggi si superino tranquillamente i 4 ...o no?

                Per il resto infatti non ho espresso nessun pensiero!...Comunque che arietta ne?

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da paolo.s Visualizza il messaggio
                  Infatti, hai letto cose che non ho scritto.
                  La mia era una considerazione sulla qualità di intervento edilizio e la qualità della pompa di calore scelta...mi sembra che oggi si superino tranquillamente i 4 ...o no?

                  Per il resto infatti non ho espresso nessun pensiero!...Comunque che arietta ne?
                  Allora prima dovresti imparare ad esprimerti, la gente non puo immaginare quel che vorresti dire, ma capisce esattamente ciò che uno scrive, la maglia della juventus è bianconera, o grigia? L'aria è ottima.

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                  • #10
                    Il COP della caldaia mi sembra sufficiente, ci sono PDC che offrono COP migliori.

                    Riguardo all'educazione degli utenti il COP è notevolmente basso.....buona continuazione

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                    • #11
                      LA PDC non è una caldaia, la Pdc è un gruppo frigor che trasforma i Kw/e in kw/t , questo è un forum tecnico , tutte le considerazione che nulla hanno a che fare con questo è solamente aria fritta.

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                      • #12
                        per fabrizio,in che senso fratturano anche i pavimenti piu' tenaci.A me non e' mai successo,pero' mi interessa sapere se puoi darmi esempi e causa della frattura

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                        • #13
                          Per Special one .
                          Nella delicata fase della progettazione, va' tenuto in considerazione l'impianto nella sua totalita', dalla quantità di tubi per mq,al tipo di massetto ed il suo spessore, fino ad arrivare al tipo di pavimento, il tipo e la geometria di posa,al fine di evitare spiacevoli inconvenienti dovuti alla dilatazioni termiche del massetto.
                          Nella sua fase di dilatazione dovuta al riscaldamento, il massetto con sopra il pavimento(che se ceramico và posato con la tecnica della doppia spalmatura, e collante specifico)e' in grado di spaccare anche il più tenace dei pavimenti se non vi è un'opportuno "giunto di dilatazione",il quale consente di poter fare espandere il massetto e relativo pavimento liberamente nella fase di riscaldamento , e di ritornare alle due dimensioni originarie nella fase in cui è freddo.
                          Non sono molto abile con le parole ma spero di essermi spiegato,cmq nn esitare a chiedere.ciao fabrizio

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                          • #14
                            In pratica devi prevedere dove capitera' il giunto fra mattone e mattone

                            Commenta


                            • #15
                              e posizionarci sotto il giunto di dilatazione

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                              • #16
                                In supporto all'impianto di raffrescamento a pannelli radianti ed alla ventilazione meccanica, hanno previsto l'installazione di deumidificatori.
                                Sulla deumidificazione degli ambienti mi hanno detto tutti cose diverse . . .
                                I tecnici dell'azienda installatrice del geotermico che mi ha fatto il preventivo, mi hanno preventivato anche l'eventuale installazione di 4 deumidificatori.

                                Avete qualche consiglio al riguardo?
                                Io voglio assolutamente evitare l'installazione di climatizzatori antiestetici che mi sparano aria fredda in casa e consumano un botto!
                                Esistono dei macchinari che mi garantiscano una semplice deumidificazione intelligente?

                                Grazie a tutti

                                Commenta


                                • #17
                                  Nel mio caso installo ( 80 mq ogni piano)un deumidificatore( con umidostato a parete)ad ogni piano a incasso (20cm prof.)si vede solo una maschera forata 70cm per 70cm che fuoriesce dal muro 2-3 cm il costo e' decisamente superiore ad un split classico.Accorgimenti devi avere porte piu corte o sollevate da pavimento almeno 15mm o una piccola griglia i basso,il deumificatore deve essere posizionato il piu' centrale possibile alla zona da trattare.Per i dati se li vuoi sapere ti dico domani al momento non ho modo di controllare(costo-metri cubi trattamento aria-consumo)

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                                  • #18
                                    Naturalmente il deumidificatore deve essere posizionato in basso a 10-15 cm da terra per lavorare bene e senza eccessivo consumo.

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                                    • #19
                                      Grazie Fabrizio,pensavo che nonostante giunto di dilatazione di 8-10 nelle pareti e passaggi delle porte si fosse verificato dei casi di venature nel pavimento

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                                      • #20
                                        Grazie special one, credo proprio che questa dei deumidificatori ad incasso sia una soluzione da prendere in considerazione.
                                        Si, sei hai alcuni dati al riguardo (consumo/resa/costo) mi farebbe picere dargli una occhiata.
                                        Ho sentito parlare di deumidificatori adiabatici, per caso questi di cui parli fanno parte di questa categoria?
                                        Credi non possano essere usati ad incasso nel controsoffitto?

                                        Grazie mille, ciao.

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                                        • #21
                                          I miei sono collegati a collettore pannello radiante e comandati da umidostato a parete altezza 120cm circa da pavimento,esistono anche a controsoffitto ma se lo monto in un ambiente unico ok, altrimenti mi fa dubitare che il trattamento dell'aria venga fatto con efficacia, con passaggio sotto le porte dall'alto.per altre informazioni ti rimando a domani

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                                          • #22
                                            Ecco i dati ,trattamento dell'aria 250 mc,consumo 300watt,costo solo apparecchio circa 1400 - 1500 euro

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