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raffrescamento (passivo) o condizionamento (attivo)???

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  • raffrescamento (passivo) o condizionamento (attivo)???

    ciao, questo è il primo post su questo interessantissimo forum, per cui vi chiedo di essere un po' comprensivi.
    a mesi dovrò concludere casa mia, mi sono rivolto ad un'azienda del settore che mi ha suggerito un impianto geotermico con PDC da 7-9 kwh (stanno facendo ora i calcoli), che volevo sfruttare anche per il raffreddamento per avere la massima resa economica dall'impianto. ma resta un dubbio sulla scelta della teconologia:
    - raffrescamento (passivo) o free-cooling, usando il pavimento per raffreddare la casa, cosa che produce molta umidità (cosa che mi preoccupa)
    - condizionamento (attivo), simile agli impianti standard presenti nelle case ma in congiunzione con la PdC e prevede l'uso di split.

    ho detto delle ca**ate?
    mi spiegate come funziona l'integrazione tra gli split e la PdC?
    quale tra i due mi consigliate? considerate che l'utilizzo nella mia zona sarebbe di poche settimane all'anno (soltanto per i giorni veramente torridi).

    grazie mille, ciao

  • #2
    Chi ti ha spiegato il funzionamento del raffrescamento radiante, non ti ha semplicemente detto che con tale tipo d'impianto è necessario installare anche un sistema di deumidificazione (una o più unità a seconda dei casi) per evitare il formarsi della condensa sul pavimento (massa radiante fredda a contatto con aria ambiente più calda e umida = condensa

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    • #3
      si me l'hanno spiegato dell'umidità, ma in ogni caso ero più convinto sulla soluzione basata sul condizionamento, ma non mi è ancora chiaro la sua integrazione con la pdc della geotermia.

      grazie, ciao

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      • #4
        In modalità free cooling il pavimento radiante sfrutta la temperatura dell'acqua della sonda geotermica per raffreddare la massa radiante stessa e l'irraggiamento per raffrescare l'ambiente quindi l'unica cosa che sarà in funzione in modalità free cooling sara il circolatore dell'acqua della pdc e nient'altro (spero di essermi spiegato).
        Riguardo al sistema a split (sempre funzionante con acqua fredda di falda) temo che il corretto funzionamento venga compromesso dalla "poca" temperatura dell'acqua stessa. Probabilmente dovrai integrare la temperatura con la pdc (e non sarà più modalità free cooling)

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        • #5
          Originariamente inviato da cristiano65 Visualizza il messaggio
          Riguardo al sistema a split (sempre funzionante con acqua fredda di falda) temo che il corretto funzionamento venga compromesso dalla "poca" temperatura dell'acqua stessa. Probabilmente dovrai integrare la temperatura con la pdc (e non sarà più modalità free cooling)
          MODENET non spiega se la pompa di calore sfrutta il calore dell'acqua di falda o quello del terreno.

          in ogni caso il free cooling viene fatto con la circolazione di acqua nell'impianto radiante a pavimento. facendo circolare acqua fredda (raffrescamento geotermico) ad una temperatura superiore al punto di rugiada (p.es. 18/23) non cè condensazione per cui l'ambiente si raffresca ma l'umidità relativa non cambia e siccome per raggiungere il benessere dobbiamo controllare l'umidità relativa è necessario installare deumidificatori adiabatici locali nei singoli ambienti.

          facciamo attenzione alla misura delle sonde geotermiche: in riscaldamento la pompa di calore ha necessità di riscaldare l'acqua per favorire l'evaporazione del fluido frigorifero; se la sonda geotermica è piccola si abbassa il COP ma piu o meno tutto funziona. in fase di raffrescamento dobbiamo aggiungere alla potenzialità della macchina il calore di condensazione che puo essere circa il 30% di più, per cui si richiede un aumento della misura delle sonde geotermiche; se le sonde geotermiche saranno insufficienti la macchina andrà in blocco di alta pressione e non potrà funzionare (da notare che se il refrigeratore d'acqua produce acqua refrigerata a 18/23 anzichè al tradizionale 7/12 per evitare condense, il calore da smaltire lato condensazione sarà un po più grande, per cui è necessario valutare attentamente le curve della macchina nelle condizioni di funzionamento prescelte, evitando calcoli di fantasia o facili previsioni, pena il blocco della macchina proprio nelle giornate in cui servirebbe di più)

          io rimango sempre dell'idea che una pompa di calore tradizionale aria/acqua correttamente dimensionata sulle temperature medie invernali, con aggiunta di una resistenza elettrica di appoggio nel accumulo per le giornate di picco può migliorare l'aspetto economico dell'investimento.

          due carotature da 100 metri costano all'incirca diecimila euro, prima di farle ostentando la causa ecologica verificate quanto possa costare l'energia elettrica per alimentare la resistenza di supporto nell'accumulo e in quanti anni viene fatto il pareggio dei costi.

          pienamente d'accordo per l'utilizzo delle fonti rinnovabili e per il loro sfruttamento a salvaguardia del pianeta, cerco anche di salvaguardare il portafoglio e di non rincorrere la moda del momento.

          tennison

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          • #6
            ciao la pdc sarebbe del tipo classico terra/acqua con sonda geotermica verticale.

            per soddisfare anche le necessità del CONDIZIONAMENTO (il raffrescamento non mi piace come soluzione) mi hanno proposto due sonde da 100m l'una (costo 55€/metro). ribadendo che per le mie abitudini uso poco l'aria condizionata ho proposto di sacrificare un po' quest'ultima e così mi hanno proposto una sola sonda da 130metri e una pdc più piccola (circa 6,5kwh se non ricordo male, non ho il preventivo sotto mano, anzichè 7,5).

            diciamo che i costi sono comunque notevoli e, se consideriamo che anche il costo dell'energia elettrica sta aumentando, sto cominciando a nutrire diversi dubbi sulla reale convenienza del progetto.

            mi hanno proposto anche una pdc ad aria ma temo che la minore resa nel tempo allunghi la curva di ritorno dall'investimento.

            fatemi sapere le vs opinioni.

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            • #7
              se fai condizionamento difficilmente vai in free-cooling, confronta allora la curva di rendimento della macchina ad aria con quella presunta ad acqua.

              nel caso del sistema ad aria, la scheda della macchina deve avere le rese a varie temperature esterne, quindi scarica i dati meteo della tua zona e prendi i valori medi previsti giorno per giorno e tiri fuori un rendimento medio o un consumo medio giornaliero e noioso ma non è difficile.

              poi prendi la pompa di calore ad geo e guarda il funzionamento con pozzo a 10-12 cosa che avrai solo all'inizio del periodo e con pozzo a 20 e più (ci arriva tranquillamente in estate ho letto anche 26° su una sonda) e fai i tuoi conti, tieni conto che l'installazione costa un sacco meno e che esistono macchine ad aria con rese veramente elevate, se la devi mettere a Treviso, io non avrei dubbi a scegliere un buon sistema ad aria.
              Concordo con tennison

              Ciao!

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