Ciao,
vi spiego un po' la mia situazione. Magari qualcuno può darmi un consiglio.
Stiamo ristrutturando casa e capannone (sopraelevazione e costruzione piano uffici) in provincia di Bolzano. L'abitazione raggiungerà lo standard casa clima B (45 kWh/m2 a), mentre gli uffici/capannone casa clima A gold (-22 kWh/m2 a).
Sul tetto piano dei nuovi uffici installiamo un impianto FV di potenza pari a ca. 21kWp. Vogliamo allacciarlo al contatore aziendale. Poi vogliamo sostituire la nostra caldaia a metano e mettere una pompa di calore per riscaldamento/raffreddamento e ACS. Ovviamente installiamo anche un piano di cottura ad induzione.
I consumi attuali sono:
2300 kWh abitazione, impianto monofase da 3 kW
7450 kWh azienda, impianto trifase da 6 kW
A questi consumi dovranno essere aggiunti:
piano ad induzione: ca. 2040 kWh (calcolato con 3000 W di potenza per due ore/gg a 340 gg anno
Pompa di calore con COP=3.5, 28.000 kWht/a, potenza 7,6 kW, consumo corrente ca. 8000 kWh
ACS - bohhhh? ca. 5000 kWh
E adesso le mie domande:
1. I conti vi tornano più o meno? I conti per ACS e piano ad induzione sono realistici? Ho trovato piani di induzione con una potenza assorbita di picco pari a 7,4. Per fare i conti ho assunto una potenza media.
2. I contatori adesso come adesso sono sottodimensionati..Per l'abitazione dovrò salire a 6kW monofase e per l'azienda a 10 kW trifase. Che ne dite?
3. La PDC dove l'attacco? Pensavo al contatore aziendale a cui pensavo anche di attaccare l'impianto FV. O sarebbe meglio richiedere un terzo contatore dedicato alla PDC? La tariffa altri usi vale anche per utenze aziendali?
4. Per l'abitazione mi conviene fare un impianto FV aggiuntivo da 3 kWp o posso in qualche modo "trasferire" la corrente prodotta dal FV "aziendale" all'abitazione?
5. Altri consigli sono ben accetti.
Saluti e tante grazie.
vi spiego un po' la mia situazione. Magari qualcuno può darmi un consiglio.
Stiamo ristrutturando casa e capannone (sopraelevazione e costruzione piano uffici) in provincia di Bolzano. L'abitazione raggiungerà lo standard casa clima B (45 kWh/m2 a), mentre gli uffici/capannone casa clima A gold (-22 kWh/m2 a).
Sul tetto piano dei nuovi uffici installiamo un impianto FV di potenza pari a ca. 21kWp. Vogliamo allacciarlo al contatore aziendale. Poi vogliamo sostituire la nostra caldaia a metano e mettere una pompa di calore per riscaldamento/raffreddamento e ACS. Ovviamente installiamo anche un piano di cottura ad induzione.
I consumi attuali sono:
2300 kWh abitazione, impianto monofase da 3 kW
7450 kWh azienda, impianto trifase da 6 kW
A questi consumi dovranno essere aggiunti:
piano ad induzione: ca. 2040 kWh (calcolato con 3000 W di potenza per due ore/gg a 340 gg anno
Pompa di calore con COP=3.5, 28.000 kWht/a, potenza 7,6 kW, consumo corrente ca. 8000 kWh
ACS - bohhhh? ca. 5000 kWh
E adesso le mie domande:
1. I conti vi tornano più o meno? I conti per ACS e piano ad induzione sono realistici? Ho trovato piani di induzione con una potenza assorbita di picco pari a 7,4. Per fare i conti ho assunto una potenza media.
2. I contatori adesso come adesso sono sottodimensionati..Per l'abitazione dovrò salire a 6kW monofase e per l'azienda a 10 kW trifase. Che ne dite?
3. La PDC dove l'attacco? Pensavo al contatore aziendale a cui pensavo anche di attaccare l'impianto FV. O sarebbe meglio richiedere un terzo contatore dedicato alla PDC? La tariffa altri usi vale anche per utenze aziendali?
4. Per l'abitazione mi conviene fare un impianto FV aggiuntivo da 3 kWp o posso in qualche modo "trasferire" la corrente prodotta dal FV "aziendale" all'abitazione?
5. Altri consigli sono ben accetti.
Saluti e tante grazie.
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