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Circuito ad acqua di falda e pompa di rilancio

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  • Circuito ad acqua di falda e pompa di rilancio

    Ciao a tutti.
    Chiedo il parere al forum su come configurare un ipotetico circuito geotermico ad acqua di falda.
    Il pozzo di emungimento verrebbe realizzato in un autorimessa interrata a circa -4 m dal p.c.. L'acqua emunta viene spinta nello scambiatore a piastre sul quale lavora la PDC e poi scaricata al piano campagna in una roggia.
    Ci sarebbero due alternative:
    1) a valle dello scambiatore scaricare in una apposita vasca e con una pompa di rilancio andare fino al piano campaga per poi immettersi nella roggia. Contro: nel caso la pompa di rilancio si guasti allaghiamo i garage. Bisogna fare una vasca di raccolta nell'autorimessa. L'impianto è più complesso.
    2) Dallo scambiatore si va direttamente al piano campagna senza vasca di raccolta e pompa di rilancio. Contro: bisogna sovradimensionare la pompa sommersa perchè spinga fino al piano campagna (considerate che il tragitto dallo scambiatore al canale scolmatore è inferiore ai 40 metri). Pro: non c'è rischio di allagare i garage e si risparmia qualcosa per l'assenza della vasca e dell'impianto di rilancio.

    Per quanto concerne le potenze di pompaggio in gioco, si possono secondo me ritenere pressochè identiche, in un caso lo si fa con un'unica pompa nell'altro con due, ma il totale sostanzialmente non cambia.

    Quale soluzione adottereste? Che inconvenienti/vantaggi vedete in una soluzione piuttosto che l'altra? Come fareste voi?
    Grazie a chiunque voglia dire la sua.

  • #2
    Non è obbligatorio il pozzo di reimmissione? o forse varia da zona a zona?
    4.32 kWp azimut -100° tilt 25°, SMA SB 4000 + 1.62 kWp azimut 80° tilt 25°, SMA SB 1700
    CIGS Q-Cells

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    • #3
      Interessante,

      Per le utenze domestiche cosa dice la normativa?

      E' obbligatorio rii mettere l'acqua in falda come scrive poli o è ammesso un utilizzo dell'acqua per uso irriguo?

      Pensavo ad una pdc acqua-acqua con la possibilità di riutilizzare l'acqua emunta

      Si può?

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      • #4
        Per quello che ne so nella mia zona è obbligatorio il secondo pozzo, ma credo nulla ti vieti di raccoglierla in una cisterna prima di reimmetterla, conosco casi in cui quest'acqua veniva utilizzata in casa ad esempio per i wc.
        Un produttore di pdc mi parlava della possibilità di accumulare l'acqua per riutilizzarla di nuovo nella pdc fino a che la sua temperatura non fosse scesa troppo e solo in quel momento pompare acqua dal pozzo, in questo modo si usa meno acqua e si risparmia in consumo e usura della pompa sommersa, questa persona mi parlava anche di un aumento della resa ma questo non mi torna, forse intendeva appunto un minor consumo della pompa sommersa che se si somma al consumo della pdc abbassa il cop.
        Se qualcuno avesse maggiori dettagli o altri usi sarei molto interessato all'argomento.
        4.32 kWp azimut -100° tilt 25°, SMA SB 4000 + 1.62 kWp azimut 80° tilt 25°, SMA SB 1700
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        • #5
          Si in effetti se confrontiamo i metri cubi di acqua necessari al riscaldamento ed in alcuni momenti quelli del raffrescamento, non c'è consumo irriguo o wc che tenga

          Per un abitazione penso che servano diversi metri cubi al giorno per riscaldare, quindi riimettere in falda è doveroso

          I solidi sospesi nell'acqua di falda danno problemi

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          • #6
            Ci sono diverse opzioni:
            - Reimmettere l'acqua in falda con un secondo pozzo (con iter burocratico particolarmente pesante...)
            - Scaricare in fogna (la normativa obbliga a scaricare in fogna poichè l'acqua degli impianti geotermici è classificata come "acqua per ciclo tecnologico" con rispettivi oneri di depurazione...)
            - Scaricare in superficie (previa autorizzazione apposita, dopo che ci si è fatti negare lo scarico in fogna, si viene autorizzati allo scarico in superficie)
            Credo che nessuno vieti di accumulare l'acqua da scaricare in una prevasca per poterla utilizzare ad altri scopi (occhio che irrigare il giardino con acqua molto fredda può ammazzare le piante...).
            Per riutilizzare l'acqua emunta per l'impianto geotermico bisognerebbe innanzitutto poterne stoccare una grande quantità: una PDC da 20kW necessita di 2.5-4 metri cubi ora per il suo funzionamento (portata variabile in funzione del salto termico) e poi permettere alla stessa di recuperare la temperatura persa durante il ciclo.
            Nell'acqua di falda non devono esserci solidi sospesi, altrimenti si rischia di danneggiare sia le pompe che lo scambiatore di calore. Una buona progettazione del pozzo evita per lo più l'ingresso di corpi estranei nella canna del pozzo.

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            • #7
              Due calcoli facili facili...

              Una pdc da 20 kW ad occhio e croce, durante i periodi più freddi per scaldare una casa di classe B in zona E richiede temo più di 15 mc di acqua al giorno

              Una famiglia di 4 persone consuma 1 metro cubo di acqua al giorno

              Anche utilizzando l'acqua del pozzo per i wc ed altre utenze (es per lavare i pavimenti) non arriveremo mai a consumare tutta quell'acqua, d'inverno poi a meno di non aver serre o coltivazioni particolari il consumo irriguo è bassissimo

              Alche riimettere in falda è necessario, a livello burocratico sarà difficile come dice Paolo, ma è secondo me la via più semplice e meno impattante tra quelle vagliate

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              • #8
                Se non sbaglio nella mia zona non è necessario, è obbligatorio.
                4.32 kWp azimut -100° tilt 25°, SMA SB 4000 + 1.62 kWp azimut 80° tilt 25°, SMA SB 1700
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                • #9
                  Originariamente inviato da policeaida Visualizza il messaggio
                  Se non sbaglio nella mia zona non è necessario, è obbligatorio.
                  Purtroppo no ...
                  lo era nella prima versione del Piano Tutela Acque della Regione Veneto, ora invece si preferisce la restituzione nei corpi idrici superficiali.
                  Questo consentirebbe - interpretando il legislatore - di ridurre le possibilità di contaminazione delle falde e di ridurre i costi di realizzazione.
                  In realtà - a mio avviso - ci sono altre valutazioni: spesso la restituzione consente di realizzare un ATES (Aquifer Thermal Energy Storage), ovvero si possono utilizzare gli acquiferi come "accumulatori" energetici, con grandi vantaggi a livello energetico.
                  Inoltre per evitare contaminazione a mio avviso era sufficiente un doppio scambiatore. In questo modo le falde rischiano di essere depauperate; infine - se tale tipologia di impianto fosse più diffuso - si rischia di incrementare il rischio idraulico in aree già fortemente vulnerabili da questo punto di vista.

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                  • #10
                    Matteo,

                    In effetti ogni zona ha una storia a se

                    In alcune zone (es MI e PV) hanno problemi di falda molto alta, chiunque prelevi acqua dalla falda e la scarica in un corso superficiale è ben visto per mantenere il livello sotto certi valori

                    In altre zone non c' la possibilità di scaricare in corsi superficiali semplicemente perché non ce ne sono, scaricare in fognatura sarebbe un delitto, si diluirebbero i reflui e con ciò la degradazione biologica nei depuratori ne risentirebbe parecchio.

                    Resto dell'idea che la ri immissione in falda sia la scelta migliore, dopotutto

                    Quale rischio di contaminazione c'è? Se faccio passare acqua in uno scambiatore ed in una pompa cosa contamino?

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                    • #11
                      Salve. Recentemente, proprio nella zona Nord della provincia di Padova, sono stati avviati degli studi da parte del CNR inerenti la presenza di cianuro nelle acque di falda. Ne risulta che la pratica della realizzazione di pozzi per geotermia andrebbe ad "bucare" sacche di argilla contenenti depositi di cianuro naturale mettendolo in "circolazione".
                      Mi risulta altresì che in prov. di Vicenza la realizzazione di pozzi per geotermia sia stata vietata.
                      Ritengo che finchè si prelevava acqua per usi civili l'equilibrio idrico delle falde non veniva mutato: il prelevare acqua ad una temperatura per poi reimmetterla in falda di certo non fa molto bene.
                      Prelevarla per poi scaricarla in superficie è un vero e proprio spreco, considerando la criticità delle risorse idriche di potabile.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da sonny63 Visualizza il messaggio
                        Ne risulta che la pratica della realizzazione di pozzi per geotermia andrebbe ad "bucare" sacche di argilla contenenti depositi di cianuro naturale mettendolo in "circolazione".
                        Mi risulta altresì che in prov. di Vicenza la realizzazione di pozzi per geotermia sia stata vietata.
                        Addirittura vietata a Vicenza? siamo a questo punto?

                        A parte che il fatto che se esiste cianuro non è colpa degli impianti geotermici, ma di chi ha inquinato terreni e falde.
                        fatta queste premessa, doverosa,anche se banale

                        Se prelevo da una falda non contaminata, utilizzando l'acqua a fini energetici cosa andrei a contaminare? nulla

                        Originariamente inviato da sonny63 Visualizza il messaggio
                        il prelevare acqua ad una temperatura per poi reimmetterla in falda di certo non fa molto bene.
                        Se prelevo acqua a 13°C è la reimmetto a 8°C, cosa faccio di male?

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                        • #13
                          Confermo che a Vicenza per ora è vietato.
                          I pozzi per la geotermia inquinerebbero allo stesso modo dei pozzi per acqua potabile se si parla di cianuro o altro, il foro è lo stesso.
                          Riguardo l'inquinamento per reimmissione l'acqua è solo più fredda, non vedo che inquinamento porti, ma non sono un esperto.
                          Ci preoccupiamo della differenza di temperatura quando chi ha buttato cromo esavalente in falda è stato assolto!
                          tutti-assolti-gli-imputati-del-processo-galvanica-pm-di-tezze-decessi-fra-gli-operai-i-familiari-i-nostri-cari-uccisi-di-nuovo
                          4.32 kWp azimut -100° tilt 25°, SMA SB 4000 + 1.62 kWp azimut 80° tilt 25°, SMA SB 1700
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                          • #14
                            Originariamente inviato da Mauro1980 Visualizza il messaggio
                            Addirittura vietata a Vicenza? siamo a questo punto?

                            A parte che il fatto che se esiste cianuro non è colpa degli impianti geotermici, ma di chi ha inquinato terreni e falde.
                            fatta queste premessa, doverosa,anche se banale

                            Se prelevo da una falda non contaminata, utilizzando l'acqua a fini energetici cosa andrei a contaminare? nulla


                            Se prelevo acqua a 13°C è la reimmetto a 8°C, cosa faccio di male?
                            Il cianuro è di origine naturale: il guaio è quando si va a smuoverlo". L'equilibrio freatico è molto delicato (anche se non puo' sembrare) e provocare la contaminazione di falde anche profonde (mettendo magari in comunicazione falde a diversa profondità mediante trivellazioni) va a discapito della qualità delle acque.
                            Anche il variare della temperatura comporta variazioni fisiche delle falde.
                            Scrivo questo non perchè sono contrario alla geotermia ma unicamente perchè penso che l'acqua sia un bene prezioso e di tutti. Una volta contaminata o prelevata senza criterio........si resta a bocca asciutta.
                            Se nella prov. di Vicenza sono state vietate......un perchè ci sarà

                            Credo che ci siano zone in cui è possibile attuare la geotermia ed altre no: il tutto ovviamente supportato da seri studi geologici.......o si rischia ancora una volta di "violentare" madre terra.
                            Saluti

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                            • #15
                              Originariamente inviato da policeaida Visualizza il messaggio
                              Confermo che a Vicenza per ora è vietato.
                              I pozzi per la geotermia inquinerebbero allo stesso modo dei pozzi per acqua potabile se si parla di cianuro o altro, il foro è lo stesso.
                              Riguardo l'inquinamento per reimmissione l'acqua è solo più fredda, non vedo che inquinamento porti, ma non sono un esperto.
                              Ci preoccupiamo della differenza di temperatura quando chi ha buttato cromo esavalente in falda è stato assolto!
                              tutti-assolti-gli-imputati-del-processo-galvanica-pm-di-tezze-decessi-fra-gli-operai-i-familiari-i-nostri-cari-uccisi-di-nuovo
                              Abito anch'io nell'Alta Padovana, proprio nella zona in cui fino a qualche anno fa c'erano molte "risorgive".
                              Il fenomeno dell'inquinamento da cromo esavalente.....non è molto lontano da dove abito ed è stato un vero crimine: tuttavia credo che proprio a causa di "guai" come lo sversamento di sostanze tossiche di debba essere molto cauti sull'andare a toccare un delicato equilibrio qual'è il sistema di falde freatiche.
                              Per quanto riguarda la variazione entalpica delle acque "ripompate" in falda ho avuto modo poco tempo fa di parlare proprio di questo con un tecnico del CNR: gli studi sono solo all'inizio ma gli effetti sembrano esserci. Quando avro' qualche dato in piu' lo postero'.
                              Saluti.

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                              • #16
                                Credo che sia vietato perchè sono rimasti un po' indietro...
                                Questa è la mia opinione leggendo quel che si trova sul web
                                Il caso della Provincia di Vicenza è piuttosto noto ed è da tempo che vi è un’accesa discussione su questa tematica. Il tutto ha avuto origine con la pubblicazione dell’art. 34 del P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) che inizialmente vietava la realizzazione di sonde geotermiche che intercettassero falde ad uso potabile o fossero installate in terreni non isolati dalle falde potabili sottostanti. Vista la peculiarità del territorio vicentino, il cui sottosuolo è particolarmente ricco d’acqua, ciò avrebbe comportato l’impossibilità di realizzare sonde geotermiche in gran parte delle zone urbanizzate della Provincia. Per questo la Provincia di Vicenza, dopo le rimostranze esplicitate dagli Ordini e dalle categorie professionali interessate, ha fatto marcia indietro e ha promosso la creazione di un regolamento provinciale per il Circuito Chiuso.
                                Attualmente è in fase di verifica e “concertazione” la proposta di regolamento per il circuito chiuso, ispirata alle peculiari problematiche idrogeologiche del territorio vicentino e rapportata alle problematiche ambientali della geotermia. Dalle ultime indiscrezioni si attende la realizzazione di uno studio che porti alla definizione di una zonizzazione con relativa classificazione e definizione delle zone di divieto, zone con limitazioni e relative prescrizioni tecniche. Si dovrà attendere probabilmente la primavera del 2010 per la pubblicazione del regolamento. In assenza di quest’ultimo sembrerebbe che sia di fatto sospesa la possibilità di realizzare impianti geotermici, si invita in ogni caso chi fosse interessato a realizzare un impianto con pompe di calore geotermiche a contattare la Provincia stessa per avere i chiarimenti del caso.
                                E’ auspicabile che l’eccessiva rigidità non porti alla definizione di regolamenti la cui attuazione sia poco pratica o economicamente proibitiva o ancor peggio caratterizzati dal divieto sistematico all’installazione. Le sonde geotermiche sono una soluzione tecnologica che comporta un rischio di danno ambientale molto basso ma consente al contrario un miglioramento ambientale certo e consistente. Vietandone l’installazione si perderebbe quindi l’ennesima occasione. Se si deve agire con la mano pesante in tema di restrizioni ambientali è in altre direzioni che si deve guardare.
                                veneto-tra-sonde-geotermiche-e-autorizzazioni
                                l'articolo è un po' datato, non so se ci siano novità
                                4.32 kWp azimut -100° tilt 25°, SMA SB 4000 + 1.62 kWp azimut 80° tilt 25°, SMA SB 1700
                                CIGS Q-Cells

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da sonny63 Visualizza il messaggio
                                  L'equilibrio freatico è molto delicato (anche se non puo' sembrare) e provocare la contaminazione di falde anche profonde (mettendo magari in comunicazione falde a diversa profondità mediante trivellazioni) va a discapito della qualità delle acque.
                                  Rispetto a questa affermazione, ricordo che solo nel Veneto si stima (solo una stima si può fare, visto che oltre il 90% dei pozzi non è denunciato) qualcosa come 500.000 pozzi per acqua terebrati ad iniziare dai primi del 900.
                                  Le poche decine di pozzi ad uso geotermico sono poca cosa rispetto alle centinaia di migliaia di pozzi, molti oramai abbandonati e che fungono da collegamento tra acquiferi separati.
                                  Personalmente prediligo il circuito aperto da questo punto di vista: per soddisfare lo stesso fabbisogno energetico una coppia di pozzi sostituisce 60-80 sonde a circuito chiuso. Poichè per la realizzazione di queste ultime difficilmente esiste un controllo attento da parte della DL (quando esiste), ne deriva che la perforazione di sonde geotermiche da parte di imprese non adeguatamente preparate ed in assenza di DL geologica può rappresentare un serio rischio di cross-contamination.
                                  Di contro la realizzazione dei pozzi ad uso geotermico è più facilmente gestibile e controllabile.


                                  Originariamente inviato da sonny63 Visualizza il messaggio
                                  Se nella prov. di Vicenza sono state vietate......un perchè ci sarà
                                  Se gli impianti geotermici sono oramai obbligatori in molti paesi (ad es. Olanda) un perchè ci sarà ... Il problema è che abbiamo degli amministratori (e tecnici operatori) non sempre adeguati con le innovazioni tecnologiche e scientifiche. Possibile che in Germania, Inghilterra, Olanda bastano 3-4 settimane per avere la concessione all'uso del geotermico, mentre da noi o è vietato o si deve attendere molti mesi?

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