Installazione PdC Aria-Acqua su nuova costruzione - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Installazione PdC Aria-Acqua su nuova costruzione

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #31
    Vi ringrazio entrambi!!!

    @jakterm
    Esatto, voglio far lavorare la PDC in diretta sul radiante a BT. Il termocamino scaricherebbe nell'accumulo. L'utilizzo di una valvola a 3 vie potrebbe permettermi in caso si surplus di energia (utilizzo del Tc) di mettere a riposo la pdc. In sostanza vorrei utilizzare lo schema proposto da dotting "PDC+biomassa >10kw" ed utilizzato da molti.
    Che ne pensi della nuova Zubadan da 8kw? La ritieni adatta e sufficiente per il mio impianto? Io acquisterei solo l'unità esterna, senza Hydrobox (aggiungendo accumulo di altra marca, adesso non trovo quello che mi è stato proposto). Per l'ACS occorre quindi uno scambiatore a piastre?

    @iraeit
    Grazie del benvenuto. Il tuo dubbio circa il fabbisogno energetico è il mio cruccio da tempo. Sulla carta ho visto strutture meno "isolate" della mia ma con fab. energetico minore. Case con il mio sistema costruttivo con 16 cm di eps vengono vendute come di classe A. Quando ho iniziato a costruire, seguendo il forum, ho puntato moltissimo sull'isolamento (come avete visto) in previsione di un risparmio sugli impianti e sulle spese di gestione. Ci si scontra spesso, e soprattutto in talune realtà, con scarsa professionalità e gli impianti vengono dimensionati sulla grandezza dell'immobile e non si tiene conto della presenza o meno di isolamento. Come avete letto io ho fatto predisposizione per il solare (ho preferito spendere 200€ ora ed evitare di fare tracce, scavi ecc.. in futuro). Ho predisposto anche per il FV che, soldi mutuo permetendo, credo di privilegiare rispetto al sol. termico mettendo al max 3kw.
    Per quanto riguarda l'impianto elettrico è la cosa di cui sono più sicuro. Progettato e realizzato da mio padre (progettista di esperienza ma anche bravo nella realizzazione) tenendo conto di possibili ampliamenti futuri.
    Previsto un quadro elettrico (un armadio...) per piano. Un quadro generale nel locale tecnico. I grandi elettrodomestici hanno ciascuno la propria linea cosi come le singole prese dello studio medico (come da normativa). Previsto anche un sistema di priorità per evitare eccessivi carichi.
    Raffrescamento: come anticipato, considerata la zona climatica e l'isolamento dell'edificio, credo di non averne bisogno. L'eventuale aumento delle temperature nei pochi giorni più caldi spero di tollerarli anche sfruttando la funzione free-cooling dei VRC durante la notte.
    Dovendo tuttavia acquistare una PDC credo sia sensato prendere una reversibile.

    Grazie mille del vostro aiuto!!!

    PS: @iraet. Scusa ma non ho capito ...copia incollare la stessa discussione in piu' tread non è una buona cosa.
    Quello era il mio primo post. Anche le mie statistiche sembrano confermarlo (1post in 1 tread). Dove ho sbagliato? Magari ho combinato qualcosa senza accorgermene e me ne scuso
    Ultima modifica di giakorl; 12-02-2013, 10:02.

    Commenta


    • #32
      Jekterm quale è il vantaggio di far lavorare direttamente la Pdc sul radiante BT
      e non utilizzare un accumulo che potrebbe per esempio sfruttare meglio un impianto FV ?
      Perdonami l'ignoranza mi potresti spiegare il discorso della regolazione climatica ..
      Io attualmente ho una centralina che con i dati della sonda esterna e di una interna
      regola una valvola elettromeccanica che mescola la mandata con il ritorno, è questa ?
      Sono proprio a digiuno di questi argomenti.
      Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

      Commenta


      • #33
        Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
        Vi ringrazio entrambi!!!


        @iraeit
        Grazie del benvenuto. Il tuo dubbio circa il fabbisogno energetico è il mio cruccio da tempo. Sulla carta ho visto strutture meno "isolate" della mia ma con fab. energetico minore. Case con il mio sistema costruttivo con 16 cm di eps vengono vendute come di classe A. Quando ho iniziato a costruire, seguendo il forum, ho puntato moltissimo sull'isolamento (come avete visto) in previsione di un risparmio sugli impianti e sulle spese di gestione.
        Ti conviene investigare su questo perche' proprio non mi convince, ed il fabbisogno energetico è alla base di ogni futura considerazione su impianti ed ottimizzazioni.

        Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
        Come avete letto io ho fatto predisposizione per il solare (ho preferito spendere 200€ ora ed evitare di fare tracce, scavi ecc.. in futuro). Ho predisposto anche per il FV che, soldi mutuo permetendo, credo di privilegiare rispetto al sol. termico mettendo al max 3kw.
        Essendo una nuova abitazione credo che tu sia obbligato a mettere uno dei due o non ti danno il permesso a costruire, ma potrei sbagliarmi. Dovendo scegliere anche io prediligerei il FV al termico, 3Kwp pero' ho come l'impressione che sian pochini visto che vuoi usare la PDC, piano ad induzione il tutto in una abitazione da 240 mq. Valuta bene questo perche' tra 3 e 6 non vi è il doppio del costo.

        Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
        Per quanto riguarda l'impianto elettrico è la cosa di cui sono più sicuro. Progettato e realizzato da mio padre (progettista di esperienza ma anche bravo nella realizzazione) tenendo conto di possibili ampliamenti futuri.
        Previsto un quadro elettrico (un armadio...) per piano. Un quadro generale nel locale tecnico. I grandi elettrodomestici hanno ciascuno la propria linea cosi come le singole prese dello studio medico (come da normativa). Previsto anche un sistema di priorità per evitare eccessivi carichi.
        Qui rischiamo di andare OT, visto che puoi contare sull'esperienza di tuo padre fatti progettare l'impianto in modo tale che possa essere facilmente convertito a bus e possibilmente per rispecchiare il livello 3. Se vuoi consigli al riguarda meglio aprire un nuovo thread in sezione diversa. Il mi consiglio resta cmq sempre lo stesso, vista la grande metratura ed un sistema impianto potenzialmente complesso l'automazione è quasi un obbligo.

        Tieni presente che non è detto che sia possibile convertire un impianto "tradizionale" in impianto "domotico" anche se il primo è realizzato a regola d'arte. Ma ripeto questo no e' il posto giusto ... se ti interessa apri un nuovo thread.

        Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
        Raffrescamento: come anticipato, considerata la zona climatica e l'isolamento dell'edificio, credo di non averne bisogno. L'eventuale aumento delle temperature nei pochi giorni più caldi spero di tollerarli anche sfruttando la funzione free-cooling dei VRC durante la notte.
        Dovendo tuttavia acquistare una PDC credo sia sensato prendere una reversibile.
        Naturalmente la scelta di una "reversibile" è ottima ma ... "credo" non esiste nel mio vocabolario - o serve o non serve perche' rimediare a cose fatte è sempre un casino. Farti fare un preventivo per una PDC che supporti anche split aria/aria non ti costa nulla, alla fine in funzione dei costi/benefici decidi. Il radiante a mio avviso è uno dei peggiori sistemi di raffrescamento ed oltretutto non è sola la PDC che devi considerare ma anche il passo dei tubi, necessiti di maggiore superficie per il raffrescamento.

        Da non sottovalutare le problematiche di inversione di ciclo della PDC legate al raffrescamento e produzione di ACS, se poi devi aggiungere deumidificatori che costam di piu' di banali split aria/aria capirai che il gioco non vale la candela.


        Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio

        PS: @iraet. Scusa ma non ho capito ...copia incollare la stessa discussione in piu' tread non è una buona cosa.
        Quello era il mio primo post. Anche le mie statistiche sembrano confermarlo (1post in 1 tread). Dove ho sbagliato? Magari ho combinato qualcosa senza accorgermene e me ne scuso
        Lascia perdere mi sa che ho fatto confusione ... ti prego di ignorare quella parte.

        Commenta


        • #34
          Originariamente inviato da Ferrox Visualizza il messaggio
          Jekterm quale è il vantaggio di far lavorare direttamente la Pdc sul radiante BT
          e non utilizzare un accumulo che potrebbe per esempio sfruttare meglio un impianto FV ?
          Da IGNORANTE provo a rispondere, attendendo un risposta piu' tecnica a precisa da parte di Jek.

          La PDC lavora meglio riscaldando a 35/40 gradi, ovvero la temperatura del tuo radiante. Per sfruttare al massimo questa caratteristica meglio che lasci alla stessa il compito di innalzare il ritorno alla temperatura desiderata al posto di liquido a temperatura piu' elevata che va miscelato. Se la temperatura di mandata del tuo impianto è 35 gradi per miscelare dovrai produrre a T maggiore se non misceli a quella T, indi la PDC lavorerà meglio. Questo con molte semplificazioni e probabilmente con svariati strafalcioni.

          Il discorso accumulo, a meno di impianti FV sovradimensionati lo vedo poco praticabile. Meglio sfruttare al massimo l'energia disponibile per far funzionare elettrodomestici energivori quali lavatrici e lavastoviglie, meglio se con doppio collegamento per l'acqua calda, che accumulare energia. Tieni presente che la PDC dovrà vincere le dispersioni (impianto radiante sempre acceso) caricare il boiler per ACS e gia' questo consuma energia se sommi a questo le richieste di lavatrici e compagnia varia non e' che ti rimane piu' di tanto da accumulare.

          Felice di essere smentito.

          Commenta


          • #35
            Grazie Iraeit, la temperatura di mandata del mio radiante non raggiunge quasi mai quei valori normalmente varia da 25 a 28 gradi
            e nelle giornate più fredde tipo (es. esterna -3) viaggia sui 29/32 gradi. per quato riguarda il FV io ho già un FV da 4,37 per
            usi domestici e ne sto installando uno in questi giorni da 4,9 allacciato a un contatore a parte solo per la pompa di calore
            per questo sono interessato all'accumolo; pensavo di immaggazinare energia durante il giorno durante il fonzionamento del FV.
            Ma è proprio sbagliata questa idea ?? Grazie del vostri contributi.
            Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

            Commenta


            • #36
              Era giusto per far un esempio, il concetto è grosso modo lo stesso. Piu' alzi la temperatura piu' diminuisci il rendimento (grossomodo).

              Accumulare energia tramite una PDC, non so se sia economicamente valido. Per via della bassa efficienza alle alte temperature dovresti avere accumuli enormi con conseguenti dispersioni. A questo dovresti aggiungere il costo di questi accumuli e l'usura della PDC. Sinceramente non saprei dire se possa esserci convenienza o meno rispetto ad una vecchia cara resistenza.

              Per quando riguarda il Fv su contatore BTA (mi sembra di capire che stai per fare questo) sarebbe interessante capire se sia possibile utilizzare l'energia prodotto dal FV anche per usi diversi della PDC nei limiti della produzione naturalmente.

              Commenta


              • #37
                Originariamente inviato da iraeit Visualizza il messaggio
                Per quando riguarda il Fv su contatore BTA (mi sembra di capire che stai per fare questo) sarebbe interessante capire se sia possibile utilizzare l'energia prodotto dal FV anche per usi diversi della PDC nei limiti della produzione naturalmente.
                Sto proprio facendo questo, in teoria utilizzare l'energia prodotta dat tuo fotovoltaico per altri usi penso che nessuno te lo possa impedire, però dal lato pratico come fai a stabilire in ogni momento se stai utilizzando FV o prelevi dalla rete?
                Un'altra domanda: è vero che gli accumuli limitano le accensioni e spegnimenti delle PDC e quindi le stesse hanno meno usura?
                spero di non essere andato troppo OT.
                Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

                Commenta


                • #38
                  Buon giorno a tutti,
                  con l'introduzione delle moderne pompe di calore del tipo aria-acqua, siano esse in modalità solo caldo o caldo-freddo, ad inverter (cioè modulanti) o on-off (accese o spente), una particolare accortezza tecnica nel circuito frigorifero, ha permesso di abbassare notevolmente i limiti di funzionamento alle temperature esterne con le quali le macchine possono funzionare: solitamente intorno ai -20°C.
                  Egregio @Dott.Ing.Travaglini, quale utilizzo possono trovare oggi le apparecchiature Caleffi di cui parla??
                  @Ganto: sbagli a dimensionare le macchine nel modo in cui sei solito fare, mentre il modo illustrato da @Jekterm è quello corretto, proprio per il fatto che la macchina per la maggior parte del tempo lavora a carichi ridotti a quelli di progetto. In sintesi, per il buon e corretto uso dei mezzi, si cerca di far fronte ad un piccolo periodo di freddo estremo, rosicchiando ogni giorno un poco di calore di inerzia accumulato nella struttura, la quale, ovviamente, non si trova a dover fronteggiare questo periodo critico partendo da zero. Per esperienza diretta, posso dire tranquillamente che non ho notato problemi o ricevuto lamentele particolari durante i periodi più freddi, notando al contrario da parte dei clienti il maggior apprezzamento dei sistemi, indice che quanto proposto basta alle necessità.
                  E comunque anche se i rendimenti non sono paragonabili a quelli ottenuti in associazione col radiante, le pompe calore rendono con i radiatori quasi il doppio di quanto rende una moderna caldaia a condensazione. Con una revisione dei dimensionamenti, anche dei vecchi impianti a radiatori semplicemente aumentando le superfici, si possono abbassare le mandate e lavorare con le pompe di calore al posto di caldaie. Questo può risultare utile in tutte quelle abitazioni nelle quali negli ultimi anni i proprietari hanno provveduto all'installazione di un fotovoltaico e ora devono cambiare caldaia e non sanno che esiste una moderna alternativa alla combustione.
                  @Ferrox: 190 mq di casa riscaldata con sistema radiante, è una abitazione di dimensioni assolutamente contenute per quanto riguarda il dimensionamento di una pompa di calore. Assolutamente non ti occorre nessuna integrazione con altre fonti a meno che non siano già disponibili e non preventivabili. Non vedo invece la necessità di un fotovoltaico da abbinare ad un BTA nell'ottica di una maccina da adoperare in solo riscaldamento. Se sei in tempo non spendere quei soldi oppure valuta se adoperare la macchina pure per il raffrescamento estivo in modo da consumare anche in estate. La produzione di acqua calda in estate sarà garantita e coperta dalla produzione del FTV. Lascia perdere il solare termico nella nostra zona quando installi queste macchine.
                  Le considerazioni di @bisowar, pur non installando Daikin e manco Mitsubishi, non dicono nulla in quanto non si conoscono i dimensionamenti delle macchine e sopratutto le caratteristiche degli impianti idraulici.
                  @Diego88: 120mq di abitazione in classe B riscaldata con sistema radiante, è soddisfatta da una macchina di taglia piccola nella nostra zona. Ti invito a visionarne alcune in zona Mestre qualora di tuo interesse.
                  Nessuno parla di ventilazione meccanica, di ricambio aria con recupero termodinamico e quindi deumidificazione dell'aria immessa in casa al posto di quelle schifezze dei deumidificatori. In nuove costruzioni non è ammissibile avere a che fare ancora con queste soluzioni vecchie di 10 anni.
                  Se interessati ne possiamo parlare anche in relazione alla deumidifica estiva con sistemi radianti a pavimento o parete.
                  Cordialmente saluto.
                  Andrea
                  HONOS ALIT ARTES

                  Commenta


                  • #39
                    Originariamente inviato da idraulicimarchiori Visualizza il messaggio

                    con i radiatori quasi il doppio di quanto rende una moderna caldaia a condensazione
                    Dimostrazione pratica:
                    Pompa Di Calore On-Line, dati in tempo reale di una PDC areoterma, installata in Italia.
                    Ognuno fa le sue valutazioni...

                    Originariamente inviato da idraulicimarchiori Visualizza il messaggio
                    ne possiamo parlare
                    Se lo scopo è avere pubblicità a basso costo ti consiglio di diventare supporter.

                    Grazie

                    Moderatori!!!
                    Ultima modifica di Jekterm; 14-02-2013, 00:24.
                    Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                    Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                    http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                    Commenta


                    • #40
                      Denis, sei diventato un ..........
                      .............ti faccio sapere.
                      Guarda il numero dei miei interventi...........non mi sembrano numeri da pubblicità.
                      Adesso mi leggo per bene le tue lezioni poi ti sapro dire qualcosa.
                      ciao
                      HONOS ALIT ARTES

                      Commenta


                      • #41
                        Non sono diventato, ma sono sempre stato un........Evidentemente tanto.......... da documentare sempre i miei interventi.Non ti piace il mio modo di comunicare? Scusami tanto ma sono un tecnico e non un commerciale.
                        Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                        Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                        http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                        Commenta


                        • #42
                          @Jekterm
                          i tuoi interventi sono quasi sempre perfetti. Mi sono permesso di dire il contrario poche volte.
                          Anzi voglio dire pubblicamente che in privato ti sei offerto tu in prima persona come consulente, il che denota sicuramente una passione per quello che fai e di questo ti rendo onore.
                          Io cerco di essere prima di tutto un tecnico, ma devo essere anche un commerciale: dove vedi il problema?
                          Alla fine sono quelli come me che firmano una dichiarazione di conformità e che si rendono responsabili in prima persona di quello che fanno. Ti senti sulle spalle la stessa responsabilità??
                          Un saluto.
                          HONOS ALIT ARTES

                          Commenta


                          • #43
                            Ragazzi, scusate, vorrei chiedervi qualcosa riguardante la filosofia di progettazione di un impianto termotecnico partendo da zero.
                            Supponiamo di avere una casa che nelle condizioni peggiori ha bisogno di diciamo 15 kW termici.
                            Ecco come mi regolo io: progetto un impianto che possa erogare un po più di quanto richiesto dalla dispersione dell'abitazione, diciamo un 15-20% in più ma non è una regola e dimensiono di conseguenza la fonte di calore, sia essa pdc o altro (ovviamente il discorso è un po semplificato e non contestualizzato). Secondo voi è sbagliato? Illuminatemi
                            Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

                            Commenta


                            • #44
                              Ciao Ganto , se permetti questa volta,Collega, mi siedo sulla riva del fiume insieme a Te.

                              Commenta


                              • #45
                                Andrea, grazie dei consigli, l'integrazione mi era stata consigliata in quanto ho già una caldaia funzionante; l'dea era quella di farla entrare infunzione in caso di abbassamento significativo del COP (es. sotto 2). Comunque anche a me piacerebbe dismettere la caldaia a metano.
                                Per il FV non sono più in tempo: installato questa mattina comunque non sono pentito per niente. Per il raffrescamento lo sti valutando.
                                Qualcuno mi sa dire qualcosa riguardo agli ACCUMULI da utilizzare come volano termico? E' un argomento che mi interessa molto.
                                Grazie ragazzi.
                                Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

                                Commenta


                                • #46
                                  Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
                                  Per l'ACS occorre quindi uno scambiatore a piastre
                                  Dipende dall' accumulo, se ha un serpentino immerso adeguato, per esempio il solito Hybridcube, non serve.
                                  Se hai un semplice accumulo la soluzione più semplice ed efficace è proprio lo scambiatore a piastre, se dimensionato bene funziona.

                                  @ferrox
                                  Una PDC lavora a massimi rendimenti da 30° a 35° di mandata, se hai una valvola miscelatrice sei quasi costretto a innalzare la temperatura di mandata o se sei sfortunato trovi "quello" che imposta la PDC a temperatura costante.
                                  Se fai lavorare direttamente la macchina eviti il consumo costante di una pompa, fai lavorare la macchina nell' impianto radiante e quindi con maggior volume e magari eviti disgiuntori idraulici che incasinano il tutto.
                                  Io come accumulo inerziale, solo in riscaldamento, ho usato un Rotex Sanicube collegato in serie ma ti posso garantire che accumulare energia con una PDC è controproducente, io ci ho provato ma ho lasciato perdere...
                                  Molto meglio utilizzare l' energia in modo efficiente.
                                  Secondo me fai bene a installare un impianto FV in SSP sul BTA, con V° conto energia non so se ne vale la pena.
                                  Attenzione che fiscalmente sul BTA puoi collegare la PDC, forse tutto l' impianto di distribuzione o ricaricare un veicolo elettrico.

                                  Per i due dell' area picnic ( non si offenda nessuno è una battuta ) se dimensiono la macchina con la peggiore delle condizioni vuol dire un carico termico di 1/2 giornata all' anno a temperature molto estreme che può essere tranquillamente coperto dall' inerzia dell' abitazione. Alla fine viene fuori una macchina troppo potente che per tutto il resto della stagione lavora in modo non ottimale.
                                  L' impianto a pavimento va dimensionato per coprire il fabbisogno energetico a 35° massimi di mandata a temperatura di progetto.
                                  Mentre la PDC va dimensionata per coprire il fabbisogno energetico proprio alla temperatura di progetto, logicamente con un pò di margine di sicurezza, inoltre penso che la temperatura minima di progetto per una PDC aria/acqua limite sia attorno i -7°C.
                                  Ultima modifica di Jekterm; 14-02-2013, 23:37.
                                  Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                  Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                  http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Domanda dall'area picnic: sono d'accordo sul non dimensionare l'intero impianto per la richiesta termica dell'abitazione nelle peggiori condizioni, perchè posso sfruttare un pochino l'inerzia termica dell'impianto a pavimento e della casa stessa, ma se dimensiono un impianto a pavimento per erogare per esempio 15kWt a 35°C, mi sfugge perchè dovrei installare una pdc meno potente. Allora dovrei dimensionare tutto l'impianto ad un livello leggermente inferiore. Rifaccio l'esempio: richiesta teorica da parte della casa di 15kWt nelle condizioni peggiori, impianto radiante che eroga diciamo 12kWt (un 20% in meno circa) e pdc che eroga 12kWt "nelle peggiori condizioni", così sono sicuro che almeno l'impianto quando fa freddo funziona come da progetto. Può essere questo un ragionamento corretto?
                                    Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

                                    Commenta


                                    • #48
                                      Non va bene "nelle peggiori condizioni" Dimensioni l impianto a pavimento per coprire il fabbisogno termico dell abitazione a temperatura di progetto con 35° di mandata.Dimensioni la PDC che soddisfi l' esigenza termica dell abitazione a temperatura di progetto.Vuol dire, per esempio che se l abitazione ha una dispersione di 7 kw a temperatura di progetto e una dispersione di picco di 12 kW, la PDC avrà una potenza leggermente superiore a 7 kW a temperatura di progetto e l' impianto una potenza sviluppata a temperatura di progetto maggiore di 7kW con 35° di mandata. Per coprire la dispersione di picco bisogna vedere e valutare come si comporta il generatore a temperature inferiori. Resistenze, compressore in serie o iniezione sono le attuali soluzioni che il mercato propone.
                                      Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                      Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                      http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Allora, se ho capito bene, l'impianto e la pdc dovrebbero essere dimensionati per la stessa potenzialità, che dovrebbe essere leggermente inferiore alla massima dispersione di calore della casa nelle peggiori condizioni. Per peggiori condizioni intendo la minima temperatura ambientale che si raggiunge nel luogo ove sorge la casa. In questo modo la pdc riuscira a far funzionare l'impianto radiante perchè sarà in grado di raggiungere le temp di progetto dell'impianto stesso. A questo punto chiedo: come valutare quanto inferiore deve essere la potenzialità termica dell'impianto (e della pdc) rispetto alla dispersione di calore della casa? Potreste fare qualche esempio pratico? Jekterm, come consideri la temperatura esterna di progetto?
                                        Per DottIng, ancora non sono riuscito a ritirare il libro, maledetta SDA......
                                        Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

                                        Commenta


                                        • #50
                                          Ciao Ing. Ganto, ariiverà iprima o poi, cmq se hai anche tu qualche testo da suggerirmi, avrei piacere di saperne i titoli.
                                          Sul discorso che state facendo, come puoi immaginare dopo che ci siamo sentiti e dopo che ti ho inviato la doc, che rimango colpito.
                                          Già girando nel forum , mi sembra che a seconda del tipo di generatore, si stravolga il metodo di valutazione dell'impianto.

                                          Ne parleremo con calma.
                                          Cordliatà

                                          Commenta


                                          • #51
                                            Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                            come consideri la temperatura esterna di progetto?
                                            Zona climatica?
                                            Alla prima voce digitando su google "temperatura esterna di progetto":

                                            Temperatura esterna minima di progetto - Wikipedia

                                            Dopo per ricavare la dispersione dell' edificio, con il fabbisogno termico dell' edificio, a temperatura esterna di progetto è abbastanza semplice.

                                            Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                            come valutare quanto inferiore deve essere la potenzialità termica dell'impianto
                                            Ma non deve essere inferiore, PDC e distribuzione devono assolutamente coprire il fabbisogno termico a temperatura di progetto.
                                            Qui un bel manuale di progettazione per tutti:

                                            https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&sqi=2&ved=0CEYQFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.rossatogroup.com%2Fdocumenti% 2Fdoc_download%2F121-manuale-progettazione-e-dimensionamento-pompe-di-calore.html&ei=-HkeUdWaJ4fK4ASwqIHgDQ&usg=AFQjCNENOJYt73OFyiS_Gg6qExk7izQv2Q&sig2=M3LCsqzmZjhlcbgQkn7xHg

                                            I dati che ho inserito nel post precedente dovrebbero essere in linea con i dati della mia abitazione.
                                            Posso chiedere all' area pic nic di segnalare a tutti la buona lettura della sera?

                                            Grazie
                                            Saluti
                                            Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                            Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                            http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                                            Commenta


                                            • #52
                                              @idraulicimarchiori
                                              Mi hai scritto questo: "120mq di abitazione in classe B riscaldata con sistema radiante, è soddisfatta da una macchina di taglia piccola nella nostra zona. Ti invito a visionarne alcune in zona Mestre qualora di tuo interesse.

                                              Nessuno parla di ventilazione meccanica, di ricambio aria con recupero termodinamico e quindi deumidificazione dell'aria immessa in casa al posto di quelle schifezze dei deumidificatori. In nuove costruzioni non è ammissibile avere a che fare ancora con queste soluzioni vecchie di 10 anni.
                                              Se interessati ne possiamo parlare anche in relazione alla deumidifica estiva con sistemi radianti a pavimento o parete"

                                              Puoi spiegarmi meglio il concetto? Quali sono le nuove tecnologie in merito e i costi? Siamo anche vicini, dal momento che io abito a circa 25 km da spinea...

                                              Altra domanda: per coloro, come me, che hanno una discreta potenza di fotovoltaico disponibile, esistono in commercio dei sistemi di accumulazione di corrente elettrica prodotta dal FV, che poi "rilascerebbero" all'abitazione quando non c'è il sole (di notte ad esempio)? E poi ovviamente il giorno si caricano...
                                              Essendo profano non so se sto dicendo delle cavolate...
                                              Ultima modifica di diego88; 16-02-2013, 14:22.
                                              Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

                                              Commenta


                                              • #53
                                                Originariamente inviato da Jekterm Visualizza il messaggio
                                                Una PDC lavora a massimi rendimenti da 30° a 35° di mandata, se hai una valvola miscelatrice sei quasi costretto a innalzare la temperatura di mandata o se sei sfortunato trovi "quello" che imposta la PDC a temperatura costante.
                                                Se fai lavorare direttamente la macchina eviti il consumo costante di una pompa, fai lavorare la macchina nell' impianto radiante e quindi con maggior volume e magari eviti disgiuntori idraulici che incasinano il tutto.
                                                Io come accumulo inerziale, solo in riscaldamento, ho usato un Rotex Sanicube collegato in serie ma ti posso garantire che accumulare energia con una PDC è controproducente, io ci ho provato ma ho lasciato perdere...
                                                Molto meglio utilizzare l' energia in modo efficiente.
                                                Grazie Jek piano piano mi sto avvicinando alle tue idee. Il mio era un ragionare "vecchio" pensavo di fare una semplice sostituzione della caldaia con pdc. Il Sanicube allora non lo usi più ??.Quello che mi dovrebbe fare l'impianto installa solo Mitsubishi e visto che ce l'hai
                                                anche tu volevo chiederti se l'unità esterna è rumorosa, la casa del mio vicino è a circa 10 metri, non è che gli rompo le palle: non vorrei che con i soldi che risparmio con la pdc spenderli in avvocato. (ha la finestra della camera proprio in direzione di dove installerei la pdc).
                                                Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

                                                Commenta


                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da Ferrox Visualizza il messaggio
                                                  Il Sanicube allora non lo usi più ?
                                                  Scherzi?
                                                  Lo uso come accumulo inerziale sul ritorno del riscaldamento, mi fa integrazione al riscaldamento e preriscalda ACS che viene preparata in un secondo accumulo a serpentino immerso da 100lt autocostruito.
                                                  No è una macchina silenziosa, certo che se d' estate il tuo vicino dorme con le finestre aperte e la installi sotto alla sua finestra...
                                                  Fai conto che d' estate, in raffrescamento, i grilli coprono il rumore della macchina, d' inverno si fa fatica a riconoscere il leggero rumore generato.
                                                  Ciao
                                                  Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                                  Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                                  http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    qualcuno sa dirmi qualcosa sull'accumulatore che ho menzionato qualche post fa?
                                                    Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da diego88 Visualizza il messaggio
                                                      qualcuno sa dirmi qualcosa sull'accumulatore che ho menzionato qualche post fa?
                                                      Esiste qualcosa ma i costi allo stato attuale non ne giustificano l'utilizzo. Se cerchi sul forum trovi un thread lungo svariate pagine sull'argomento. Forse per i nuovi impianti converrebbe un inverter con accumulo integrato, ma tu dovresti sostituirlo e la spesa difficilmente sarebbe ripagata.

                                                      Un buon sistema di automazione puo' spostare buona parte dei consumi durante la produzione e puo' essere piu' facilmente ammortizzabile oltre ad avere come effetto collaterale un maggior confort.

                                                      Piccoli accumuli son praticabili per luci, forse frigo e poco altro, con dubbi ritorni economici ma con investimenti talmente modesti da non porre problemi (parafrasando un noto spot ... avere l'illuminazione durante un blackout non ha prezzo ).

                                                      Se spieghi cosa vuoi ottenere si puo' ragionare, se vuoi l'indipendenza si parla di impianto ad isola ed i costi difficilmente rientrano.

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        quindi in pratica meglio lasciar perdere insomma...
                                                        Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

                                                        Commenta


                                                        • #58
                                                          Ragazzi, qui nell'area picnic si continua a leggere. La buona lettura che ho intrapreso, tra il lavoro e la famiglia, è "Energetica Generale", di Gianni Comini, Giulio Croce e Stefano Savino. Lo so, ognuno è masochista a modo suo.... io mi leggo queste belle cose :-), oltre a qualche guida di progettazione qua, metodi di calcolo la..... Ma non me potevo drogà come tutti gli altri??!!
                                                          Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

                                                          Commenta


                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                                            "Energetica Generale", di Gianni Comini, Giulio Croce e Stefano Savino
                                                            Dovrebbe essere molto interessante, grazie per la segnalazione!

                                                            La prefazione mi ispira:
                                                            http://media.cism.it/attachments%2Fd...indice_cop.pdf

                                                            Saluti
                                                            Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                                            Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                                            http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

                                                            Commenta


                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da diego88 Visualizza il messaggio
                                                              Quali sono le nuove tecnologie in merito e i costi?
                                                              Ciao,
                                                              più che di nuove tecnologie, sarebbe meglio parlare di nuovi confort.
                                                              Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una ottima risposta del cliente alla proposta di impianti aeraulici per il ricambio dell'aria in casa: praticamente delle tubazioni annegate nei pavimenti o solai, nelle quali passa dell'aria pulita da immettere nei locali nobili (camere da letto) e da aspirare contaminata dai bagni e dalla cucina.
                                                              Normalmente un recuperatore, in sostanza un filtro con delle ventole, incrociava l'aria in ingresso con quella in uscita senza mescolarle, ma cercando di ottenere il massimo recuperpo termico da quella in uscita a favore di quella in entrata (normalmente con una efficienza del 70/90 %).
                                                              Con la necessità di deumidificare l'aria nelle case raffrescate con sistema radiante, qualcuno ha pensato di unire le due cose, ovvero una macchina che fà la ventilazione meccanica ricambiando l'aria in ambiente e contemporaneamente la deumidifica, avendo al suo interno un circuito frigorifero che assolve a questo bisogno e in inverno riscalda l'aria che viene immessa in ambiente. Il rendimento medio stagionale di questa macchina è molto alto anche in pieno inverno, superando di gran lunga quello che offrono le macchine tradizionali.
                                                              Sicuramente i costi sono maggiori in quanto occorre appunto l'impianto di tutte quelle condotte che servono a convogliare l'aria trattata, mentre il costo della macchina in sè stessa è paragonabile a quanto si spenderebbe per i deumidificatori neutri tradizionali.
                                                              Queste macchine possono essere abbinate a qualsiasi tipo di caldaia o di pompa di calore oltre all'abbinamento classico con il resto della produzione della stessa famiglia. Si tratta del sistema Clivet Gaia Home edition, mentre la macchina specifica che tratta l'aria si chiama Elfofresh e puoi trovare quanto potrebbe essere di tuo interesse nel sito di Clivet.
                                                              HONOS ALIT ARTES

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X