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Installazione PdC Aria-Acqua su nuova costruzione

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  • Installazione PdC Aria-Acqua su nuova costruzione

    Buongiorno a tutti!
    Scrivo in questa sezione per chiedere informazioni precise e opinioni concrete sulla PdC aria-acqua in una nuova costruzione, dopo aver aperto un thread su un'altra sezione (ecco il link: http://www.energeticambiente.it/casa...bitazione.html) relativo però all'impianto termotecnico in genere.
    Nell'altra discussione mi hanno consigliato di rivolgermi a jekterm, ma tutti sono ben accetti per aiutarmi!
    Ecco alcuni dati sulla mia abitazione, attualmente al grezzo avanzato:

    Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Valore nominale della potenza termica utile (Pn): 24.7 kW (da relazione tecnica su legge 10, su cui ho trovato questi dati fabbisogno di energia primaria specifica per riscaldamento = 40.2 kWh/mq /// fabbisogno netto riscaldamento = 35.8 kWh/mq e fabbisogno netto raffrescamento = 27.0 kWh/mq ).

    Dispongo di un impianto fotovoltaico da 19,32 kWp in regime di cessione parziale (cioè cedo tutto quello che non consumo e quando non c'è il sole prelevo da rete ENEL) e vorrei sfruttare nel migliore dei modi questa potenza elettrica. Sono orientato in genere al risparmio energetico e alle rinnovabili; vorrei dunque evitare di allacciarmi al metano, utilizzare l'induzione in cucina e sentire le opinioni su chi possiede una pdc aria-acqua in Veneto. A tal proposito pongo alcune domande (ho già letto carie discussioni a riguardo su questo forum):

    - opinioni ed esperienze concrete
    - convenienza economica
    - consumo annuale pdc in termini di bolletta elettrica?
    - la pdc ce la può fare da sola nella mia zona, senza integrazione di solare termico, considerato la potenza di FV di cui dispongo?
    - meglio una pdc trifase o monofase?
    - che marchi consigliate? Ho sentito che sono ottimi per pdc: Rotex, Mitsubishi, Weishaupt,...
    - esperienze concrete su raffrescamento a pavimento: meglio questo o a split?
    - che potenza di pdc servirebbe nella mia abitazione?
    - secondo voi può essere al prezzo di 29800 euro + iva al 4% questo preventivo: riscaldamento e raffrescamento (completo di deumidificatori) mediante Pompa di Calore Aria-acqua integrata da un impianto solare per la produzione di ACS per soddisfare il 50% del fabbisogno familiare, con bollitore da 300 LT e serbatoio inerziale da 200 LT per acqua refrigerata?

    Grazie mille a tutti
    Spero di aver dato tutte le informazioni di cui avete bisogno!



    Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.


  • #2
    Buongiono, la Caleffi pur non producendo pompe di calore, avendo fatto una valvola di commutazione tra un generaore a gas ed una pompa di calore aria / acqua, ha pubblicato nella sua rivista scaricabile dal sito, nella sezione biblioteca tecnica, una interessante valutazione costi benefici proprio relativa a casi come il suo. www.caleffi.it rivistaidraulica n. non lo ricordo.
    in buona sostanza, esiste una temperatura esterna, al di sotto della quale,è poco conveniente utilizzare le pompe di calore ad aria.
    questa soglia dipende da molti fattori come leggerà, e nel suo caso bisogna comprendere tra questi, il fatto che Lei dispone di un iomapinto fotovoltaico.
    c'ho detto, cerchiun termotecnico della sua zona, che Le faccia questi calcoli, o e dopo, ripeto dopo, cominci a preoccuparsi delle marche da utlizzare, in base a considerazioni del tipo:
    costi
    vicinanza del centro assistenza autorizzato, ecc ecc.

    potrà leggere che la pompa di calore, funziona bene se c'è calore da pompare in base ai limti oggettivi che i gas ( r407 o R 410 9 usano come scambio termico ) possono assorbire dall'aria esterna.
    Indipendentemente dal fatto che la pdc, possa funzionare anche con temprature rigide, il limite di convenienza dipende anche dal costo della energia elettrica, per evitare non solo di mal utilizzare il suo guadagno fotovoltaico, ma anche di incorrere, in inutili sovradimensionamenti della pompa di calore stassa.
    quindi il mio consiglio, rimane quello di informarsi, e le ho dato un lettura da fare, ma poi comunque capita la portata generica del rpoblema,rivolgersi ad un Prgettista termico della sua zona, che ha già lavorato in questo settore.
    Cordialità

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    • #3
      La ringrazio della risposta. Ora cercherò di trovare quell'articolo e di leggerlo.
      Nella casa dei miei genitori, a termosifoni, non coibentata, costruita negli anni 70, è stata proposta questa soluzione (dal momento che bisogna cambiare la caldaia, che ha ormai 25 anni):
      -Caldaia Lamborghini iXTech Condens B Bollitore
      -Scaldaacqua a pompa di calore Ariston Nuos Evo con bollitore da 80 o 110 L
      - centralina che calcoli quando sia conveniente utilizzare oppure no lo scaldaacqua per preriscaldare l'acqua da mandare alla caldaia, in base alla potenza elettrica generata dai moduli fotovoltaici

      Neanche questo sembra male..
      Tuttavia nella mia casa di nuova costruzione, sarei effettivamente orientato verso la PdC aria-acqua (della Weishaupt o Mistubishi mi è stato parlato molto bene); leggerò con passione l'articolo che mi ha indicato..
      Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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      • #4
        Come Le dicevo al di là di consilgi a carattere genirico, o indicazioni di lettertura tecnica, anche se emanate dall'industria,personalmente non amo indicare marche o valutare soluzioni che sia di impostazione commerciale.

        si informi anche se vuole presso il suo installatore , sul nome di un Progettista della sua zona , che probabilmente qualcosa le sa dire anche sulle detrazioni fiscali.
        cordiliatà

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        • #5
          Diego, ti posso dare una testimonianza indiretta di un caro amico che ha un appartamento su 2 piani di 170 mq mediamente coibentato in provincia ri Roma, sopra Tivoli a 800 mslm, zona dove di solito va sotto zero. Lui ha installato il riscaldamento a pavimento con pdc aria-acqua da 12kW monofase (assorbe 3 kW nominali), puffer da 300 litri per impianto di riscaldamento, boiler da 200 litri per acs, fotovoltaico da 3kW. La pdc produce riscaldamento invernale, condizionamento estivo e acs. Il sistema funziona molto bene, è confortevole sia in inverno che in estate, l'unica pecca è la pdc leggermente sottodimensionata per quella casa.
          Che io sappia, nelle giornate molto fredde, consuma 50 kWh al giorno di energia elettrica, di cui 4-5 kWh al giorno forniti dal fotovoltaico.
          Spero di esserti stato utile.
          Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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          • #6
            Ciao Ganto.
            Grazie della risposta! Potresti darmi qualche indicazione, se possibile e soprattutto se lo sai, dei marchi di prodotti effettivamente montati da questo tuo caro amico?
            Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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            • #7
              So che ha montato una pdc aria-acqua della Biasi, la Adapta 4HT 12M, cioè 12 kW di potenzialità termica in versione monofase, invero appena sufficiente. Fossi stato in lui, avrei montato la 16 trifase, più adatta visto la grandezza della casa e il freddino che fa li su. Con questa pdc riesce a fare riscaldamento e acs in inverno e raffrescamento d'estate. Per l'acs ha anche 2 pannelli solari termici, oltre a 3 kW di pannelli fv, come avevo già detto. L'impianto di riscaldamento è a pavimento, ma non so di quale marca. Devo dire che sia d'inverno che d'estate l'impianto a pavimento è molto confortevole.
              La adapta 4HT sembra essere molto performante anche con temperature esterne piuttosto rigide, inoltre facendo funzionare la pdc a 30-35°C per l'impianto a pavimento si mantiene un COP piuttosto buono, ben superiore a 3,5.
              Spero di esserti stato utile ciao
              Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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              • #8
                buonasera scusate, state parlando di c.o.p istantaneo a norme eurovent o di c.o.p medio stagionale?
                Cordliatà

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                • #9
                  Ciao ganto.
                  Sei stato veramente utile!
                  Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                  • #10
                    Dott. Ing. credo sia il cop istantaneo, che si può dedurre dalle tabelle pubblicate dalla casa madre. Purtroppo il mio amico e collega ha preso una pdc con potenza utile nominale (7°C bulbo secco, 6°C bulbo umido, mandata 45°C, ritorno 40°C, così sei contento), esattamente pari alla potenzialità dell'impianto a pavimento con mandata a 35°C: 12kW. Se mi avesse interpellato prima gli avrei consigliato di sovradimensionare un po, in considerazione delle temperature non del tutto temperate che fa li su d'inverno e della produzione di acs.
                    Per diego88, molti tecnici stanno pensando di non installare solo la pdc in zone più fredde, ma di integrare con caldaia a condensazione. Si avrebbero due vantaggi: comprare una pdc più piccola, più che sufficiente per il raffrescamento estivo e sufficiente per il riscaldamento invernale fino a dicembre e da marzo in poi e coprire gennaio e febbraio integrando con caldaia a condensazione. L'impianto è più compatto, meno costoso e con la giusta regolazione delle centraline si autoregola automaticamente. No si ha bisogno di forniture elettriche all'americana e si conterrebbero molto sia i consumi di corrente che di gas, rimanendo in entrambe i casi al di sotto delle fasce di costo più elevate, con buoni vantaggi economici.
                    Le controindicazioni sono:
                    - un tale impianto deve essere fatto da un termotecnico d'esperienza che progetta l'impianto calandolo sulle tue esigenze di casa/famiglia e questo costa;
                    - non sfrutteresti a pieno il fotovoltaico che hai;
                    - non elimineresti il gas, cosa che potresti fare benissimo, visto tutto il fotovoltaico che hai
                    Saluti
                    Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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                    • #11
                      Buongiono Sig. Ganto, ho rilettoun poco le cose, perchè mi ero veramente stupito dei dati riferiti, il suo nuovo messaggio, mi trova d'accordo.
                      Cordialità

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                      • #12
                        per ganto..al posto mio quindi che faresti se fossi in me?
                        Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                        • #13
                          Io abito in zona E, abitazione da 160 mq e fabbisogno annuo totale di 12000 kWh per riscaldamento.
                          PDC da 8 kW, COP medio stagionale 3,5 , si trovano tutti i dati della passata stagione di riscaldamento nella discussione in firma.

                          @ganto:
                          Aumentando la potenza di una PDC e quindi sovradimensionandola si ha:
                          Si aumentano le spese di energia elettrica, i contratti trifase sono più cari e con potenza impegnata più alta si hanno più spese fisse.
                          La PDC lavora male, si spegne e si accende molto frequentemente inficiando i COP e diminuendone la vita utile.
                          Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                          Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                          http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                          • #14
                            E' vero Jek, ma occorre sempre realizzare un impianto che ti da il servizio che serve: mi spiego se le condizioni che posso affrontare sono Test=-5°C, con un assorbimento dall'impianto a pavimento di 12kW, devo prendere una pdc che mi eroga quella potenza in quelle condizioni. Questo ovviamente se installo la pdc come unica fonte di calore. Inoltre oggi ci sono molte macchine inverter che modulano almeno dal 50 al 100%, si può prevedere la presenza di un puffer da 200-300 litri, anzi sarebbe il caso di farlo, si può installare un bel boiler con pannelli solari termici a circuito chiuso, che aiuta sempre, ecc. Altro discorso se si fa un impianto misto, in cui quando fa più freddo (gennaio-febbraio) posso affidarmi ad una caldaia, magari a condensazione, mentre da ottobre a dicembre e marzo-aprile posso affidarmi ad una pdc più piccola, che sarebbe anche meglio dimensionata per il raffrescamento.
                            Per diego88, io vedo nella tua firma che hai un impianto fv robusto, quasi 20 kW, probabilmente fatto all'epoca del II o III conto energia, giusto? Visto che hai una casa ben coibentata e hai una discreta produzione fotovoltaica, potresti farti fare un bel progetto con pdc e riscaldamento a pavimento o in alternativa con fan-coil, anche se la prima opzione la preferirei per confort e rendimenti più elevati.
                            Se installi l'impianto a pavimento e gli fai fare anche il raffrescamento, ricordati di installare anche un sistema di deumidificazione in ogni piano. Un impianto solare termico è sempre bene farlo e visto che ci sei meglio uno a circolazione forzata, lo standard con boiler da 300 litri e due pannelli solari ad oggi è lo stato dell'arte. Per il boiler dell'acqua calda, ricordati di farti installare quello con serpentina inferiore maggiorata per allaccio a pompe di calore. Per ora mi sembra tutto. Ciao
                            Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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                            • #15
                              cambio sistema di riscaldamento

                              Salve a tutti sono nuovo e poco pratico di forum (chiedo scusa in anticipo per eventuali strafalcioni)
                              Abito in provincia di Vicenza (zona E) in una casa di 15 anni fa con coibentazione interna, riscaldo
                              190 mq attualmente ho una caldaia a metano alto rendimento non a condenzazione. Ho installato
                              un impianto fotovoltaico di 4,32 Kwp (2 conto energia) e in questi giorni sto installando un secondo
                              impianto di 4,9 Kwp (5 conto energia) allacciato ad un secondo contatore per pompa di calore.
                              La mia intenzione è di installare una pompa di calore per riscaldamento invernale, il raffrescamento
                              francamente non mi interessa più di tanto poiché al piano superiore (reparto notte) ho già tre split
                              aria/aria e il pianto inferiore d'estate è abbastanza fresco.I duppi che mi assillano in questo ultimo
                              periodo sono tantissimi a cominciare dall'opportunità dell'impiano fotovoltaico con il 5 C.E.
                              Mi sembra di aver capito che sarebbe opportuno manterere la caldaia a metano ad integrazione
                              anche se la mia idea era quella di eliminarla. Il mio consumo di metano è di circa 2500 mc annui.
                              Visto che sarei interessato al solo riscaldamento è consigliabile lo stesso una pdc a inverter
                              per il fatto di essere modulante?
                              Qualcuno sa darmi qualche consiglio in merito? Grazie a tutti.
                              Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

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                              • #16
                                Ciao Ferrox, visto che stai installando un secondo impianto fv, credo tu sia orientato a mettere una pdc per riscaldamento. A questo punto, poichè non vale la pena alimentare i termosifoni con una pdc, ti consiglierei di rifare l'impianto di riscaldamento dentro casa. La cosa più semplice è mettere dei fan-coil, altrimenti, se vuoi anche ristrutturare casa, l'ideale sarebbe l'impianto a pavimento, col quale peraltro la tua nuova pdc avrebbe un COP migliore. Per l'acs ti consiglio comunque di installare un impianto solare termico a circolazione forzata con boiler da 300 litri e due pannelli sul tetto. Mi raccomando, il boiler deve avere la serpentina inferiore maggiorata specifica per allaccio alla pdc. Se poi metti un bel piano a induzione in cucina, addio al gas metano, ma occhio alle mazzate della moglie..... che devi cambiare le pentole :-)
                                Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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                                • #17
                                  Ciao Ganto, scusa mi sono spiegato male.
                                  Non sto ristrutturando la casa e ho già il riscaldamento radiante a pavimento volevo solo sostituire
                                  la caldaia a metano con una pompa di calore. Il mio dubbio principale era se prendere una pompa di calore
                                  dimensionata per essere autonoma quindi togliendo la caldaia oppure prendere una pdc più piccola ed
                                  integrarla con la caldaia. Poi gradirei anche un consiglio sul tipo di pdc (visto che non mi interessa il
                                  raffrescamento) cioè se prenderla inverter (modulante) oppure no. Per questioni di struttura della casa
                                  mi è molto difficile mettere il solare termico: non so dove far passare i tubi. Un installatore mi ha
                                  consigliato di farli passare per il camino-caldaia a me sembra una ca...ta e credo che sia vietato.
                                  A meno che non rinunci del tutto alla caldaia, in questo caso avrei il posto per far passare i tubi
                                  del solare termico attraverso il camino. Per il piano a induzione ci ho pensato anche perché il FV
                                  allacciato ai consumi domestici mi produce 1.800 Kwh in più che non utilizzo e che immetto in rete.
                                  spero di essermi spiegato meglio. Non ho capito la questione delle pentole. Ciao.
                                  Ultima modifica di Ferrox; 31-01-2013, 19:44.
                                  Abitazione prov. Vicenza (zona E), FV da 4,37 Kwp (2° C.E.) parzialmente integrato, FV DA 4,9 Kwp (5° C.E.) integrato innovativo, pdc acs Nuos 250.

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                                  • #18
                                    per ferrox..ciao..quanto alle pentole, Ganto ti ha menzionato il discorso, perchè per il piano ad induzione ci vogliono pentole con base in ferrite (per vedere se le pentole che già possiedi sono idonee, devi provare ad attaccarci sotto una calamita: se questa rimane attaccata, allora vanno bene, dovrebbe essere cosi); solitamente sotto alle pentole adatte per l'induzione c'è un simbolo particolare (una specie di filo attorcigliato con scritto induction: ecco il link:

                                    Risultato della ricerca immagini di Google per http://www.rotexitalia.com/immagini_ebay/diffusore1rot.JPG

                                    per ganto: ma tu consigli di installare cmq un solare termico, in una zona, come la mia, in provincia di Venezia?
                                    Con la bassissima insolazione e calore invernale, che convenienza avrei in termini di costi di installazione e benefici? In quanto tempo ammortizzerei la spesa aggiuntiva?
                                    Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                      se le condizioni che posso affrontare sono Test=-5°C, con un assorbimento dall'impianto a pavimento di 12kW, devo prendere una pdc che mi eroga quella potenza in quelle condizioni.
                                      Io ho un impianto a pavimento che a 45° eroga circa 100 W/mq, la superficie radiante è di circa 140 mq quindi l' impianto sviluppa una potenza totale di circa 14 kW.

                                      Secondo me è sbagliatissimo dimensionare la PDC sulla potenza erogata dalla superficie radiante.
                                      La mai abitazione ha una superficie riscaldata di 160mq e a -5° disperde circa 6 kW... ho una PDC che eroga 8 kW fino a -25° e l' anno scorso con la settimana di gran gelo, raggiunti i -12°C, non ho avuto nessun problema!

                                      Anni fa avevo predisposto l' installazione della PDC sovradimensionato la potenza erogata dall' impianto radiante per coprire il fabbisogno termico a temperatura di progetto con 35° di mandata, in modo da poter sfruttare al massimo le prestazioni di una futura PDC.
                                      Tanti mi hanno fatto il discorso che la mia abitazione non era adatta all' installazione, fabbisogno annuo di circa 12000 kWh per riscaldamento e che andava meglio un sistema bivalente.
                                      Dai dati inseriti, per mia soddisfazione, ho dimostrato il contrario.

                                      @Diego88
                                      Con 20 kWp di FV non andrei sicuramente a montare un solare termico, sarebbe una spesa inutile, visto che comunque un impianto del genere può garantire energia sufficiente per coprire tranquillamente il fabbisogno.

                                      @Ferrox
                                      Hai un' abitazione importante e il fabbisogno termico è molto elevato. Dovresti scegliere PDC di grossa taglia, magari con una costosa fornitura trifase.
                                      Questa potrebbe essere una situazione adatta per un sistema bivalente, FV da 6 kWp in detrazione e SSP, PDC di piccola taglia, su unico contatore e caldaia a condensazione ad alta modulazione.

                                      Saluti
                                      Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                      Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                      http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                                      • #20
                                        Salve ragazzi, andiamo con ordine
                                        Per ferrox, le pompe di calore inverter possono fare anche solo il caldo. Il fatto che sono inverter vuol dire che modulano la potenza, la reversibilità fa si che possano invertire il ciclo e fare anche il fresco. Credo ci siano pdc che fanno solo il caldo, in sostanza sono macchine che non hanno una valvola a 4 vie nel circuito frigorigeno, valvola che consente di invertire il ciclo. Sinceramente non mi sono mai informato su queste macchine, perchè una volta che monti una pdc, la prendi reversibile, visto che la differenza di prezzo è modesta.
                                        Peccato che tu non possa far passare i tubi per un solare termico. Anche per diego88, io il solare termico lo consiglio sempre, perchè da aprile a ottobre ti permette di non accendere nulla per produrre l'acs che ti serve. Per diego, in prov. di Venezia d'inverno il tempo è inclemente, ma la bella stagione arriva anche da voi, giusto? è nella bella stagione che ti rifai. Ti garantisco che l'impianto dai miei a Roma d'inverno fa poco o niente, ma da aprile cambia musica. Certo con tutto il fv che hai forse puoi farne a meno. A questo punto non ti rimane altro da fare che farti una valutazione costi/benefici, in relazione al generatore di calore che hai, pdc o caldaia che sia, ed in considerazione della tua produzione fotovoltaica.
                                        Per Jekterm, una curiosità, il tuo impianto a pavimento eroga 100W/mq con T mandata a 45°C? non è un po alta come T mandata?
                                        Per il dimensionamento dell'impianto: io dimensionarei il generatore di calore in base all'impianto che deve sostenere, esempio l'impianto a pavimento assorbe 14kW, pdc da 14kW nominali, altrimenti non raggiungi i parametri di progetto dell'impianto di riscaldamento. Poi se ho una casa che disperde 6kW, sarà l'impianto ad autoregolarsi modulando.
                                        Per esempio, se con Tmandata=45°C l'impianto eroga 14 kW, potrei regolare Tmandata=35°C ed avere un assorbimento di 8-10kW, comunque un pochino superiore alle dispersioni di casa.
                                        Comunque ottimo risultato solo 6kW di dispersione con Testerna=-5°C. Complimenti
                                        Vado un po OT: le pentole per il piano ad induzione, croce e nessuna delizia di chi fa questa scelta, ma soprattutto la caffettiera, vera tragedia. Credo siano solo due marche a fare la caffettiera per l'induzione, ovviamente marche di alta gamma e molto costose, con risultati così così, della serie il caffè ciofeca è dietro l'angolo. Però questo è lo scotto per dire addio al gas
                                        Appartamento di 100 mq, pentasplit Diakin, Ariston Nuos Evo Split 100 litri, pannello solare a circolazione naturale sul tetto condominiale, piano a induzione e forno elettrico in cucina. Lavatrice a doppio attacco, lavastoviglie collegata all'acs. Multimetro digitale ABB trifase montato su impianto monofase con la prima linea dedicate alla pdc, la seconda alla cucina e la terza a prese e luci insieme. Gas? No grazie.

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                                        • #21
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                                          Per cui l'ideale che avrei pensato è: PDC aria-acqua (con possibile raffredamento estivo oppure raffredamento estivo a split che sfrutti comunque la PDC) + induzione...
                                          Tuttavia è interessante anche l'argomento relativo agli impianti ibridi, la cui lettura mi è stata consigliata dall'ing Travaglini..., i quali, anche grazie a centraline elettroniche (tipo quelle della Caleffi), riescono a decidere quale fonte di energia utilizzare in base a costi dell'energia, temperatura esterna, momento della giornata, potenza di eventuale FV e /o solare disponibile e altri parametri...il contro di ciò è che non si riesce ad essere completamente indipendenti dal gas...

                                          Idraulica_33_it.pdf

                                          Interessante è la lettura del numero 41 di questa rivista idraulica della caleffi (il 33 l'ho postato su):
                                          Caleffi - Rivista Idraulica -
                                          Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                                          • #22
                                            Io mi son fidato di Jekterm e ho montato una Zubadan. La miacasa ha un isolamento schifoso e abito a Vicenza in zona collinare fredda. La pompa non ha mai battuto ciglio, ho sempre avuto acqua calda e riscaldamento senza problemi. Calcola anche che scaldo con i fancoil quindi peggio del riscaldamento a pavimento. Un mio amico che invece ha un isolamento migliore del mio e un impianto a pavimento ha montato una rotex, e quando siamo andati a -7 io stavo bene e lo prendevo per il cu.. perche' la sua non scaldava.

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                              Vado un po OT: le pentole per il piano ad induzione, croce e nessuna delizia di chi fa questa scelta, ma soprattutto la caffettiera, vera tragedia. Credo siano solo due marche a fare la caffettiera per l'induzione, ovviamente marche di alta gamma e molto costose, con risultati così così, della serie il caffè ciofeca è dietro l'angolo. Però questo è lo scotto per dire addio al gas
                                              Scusa Ganto ma su questo dissento categoricamente, da ottobre ho finito le ristrutturazione della mia nuova e piccola casa optando per il no gas, bene non solo si puo' fare ma non ha costi superiori, anzi sotto certi aspetti inferiori.

                                              Le pentole non sono tutte compatibili, ma ormai sul nuovo è difficile trovarne di non compatibili che compatibili, almeno tra quelle mediamente decenti. Non funzionano quella in ceramica (quelle pure in ceramica), ma sinceramente ho avuto brutte esperienze con questi oggetti e le sconsiglio sia che si usa l'induzione che il tradizionale fuoco.

                                              Per la caffettiera io ne ho comprata una a meno di 20 euro della bialetti, ed il caffè è lo stesso rispetto a quello della precedente moka (sempre bialetti) ma non compatibile.

                                              Qualche problema si ha a recuperare caffettiere da 2 tazze (la mia è da 4) perchè vanno progettate con un fondo leggermente più largo per assicurare che tutti i piani ad induzione le "leggano".

                                              Dalla mia esperienza posso dire che non vi sono controindicazioni ad utilizzare l'induzione, solo vantaggi. Certo se la moglie ha 4000 euro di pentolame non compatibile potrebbe essere un problema, per il resto ....

                                              Per la cronaca utilizzo pentole di 20 anni fa della IMCO triplo fondo, perfettamente funzionanti e le bistecche sull'induzione son tutta altra cosa rispetto a quelle sul gas.

                                              Scusate l'OT

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                                              • #24
                                                Per bisowar..Puoi postare qualche dato in più sulla tua abitazione ed il tuo impianto? Tipo costi di progettazione e costruzione, sigla precisa della PDC, tipo di isolamento, raffrescamento estivo, consumi elettrici e rendimento medio, anno di installazione, ecc? sono molto interessato...
                                                Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da bisowar Visualizza il messaggio
                                                  La pompa non ha mai battuto ciglio, ho sempre avuto acqua calda e riscaldamento senza problemi....Un mio amico che invece ha un isolamento migliore del mio e un impianto a pavimento ha montato una rotex, e quando siamo andati a -7 io stavo bene e lo prendevo per il cu.. perche' la sua non scaldava.
                                                  Ciao,
                                                  poiche' io mi sto focalizzando in una scelta Rotex, riesci a fornire qualche dato in piu' per confronto ?
                                                  In particolare dati della PdC e fabbisogno riscaldamento di casa tua e del tuo amico.
                                                  Grazie,
                                                  Emiliano.

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Ganto Visualizza il messaggio
                                                    sarà l'impianto ad autoregolarsi modulando.
                                                    I terminali, come un pavimento radiante, sviluppano potenza e non la assorbono.
                                                    Se sovradimensioni la PDC tutto l' impianto modula si ma come?
                                                    Installi su ogni stanza un termostato ambiente?
                                                    Oppure fai fare alla PDC frequenti ON/OFF?
                                                    In ambedue i casi il rendimento scende.
                                                    La macchina va dimensionata per coprire il fabbisogno termico a t. di progetto in relazione alla temperatura di mandata dell' impianto di distribuzione.
                                                    Ho un' abitazione che ha un' esigenza a -5°C di 6 kW monto una macchina che sviluppi una potenza poco maggiore, per i terminali mi preoccupo solo che possano sviluppare la potenza alla temperatura di mandata di circa 35°.
                                                    Poi se sviluppano una potenza maggiore o inferiore regolo solo la curva climatica.

                                                    Originariamente inviato da diego88
                                                    che non si riesce ad essere completamente indipendenti dal gas
                                                    Nel tuo caso, vista la potenza elettrica disponibile, il basso fabbisogno termico dell' abitazione e un impianto FV così generoso non mi farei tanti problemi!
                                                    Gli impianti bivalenti hanno senso solo in alcune situazioni, prima fra tutte un tecnico che non si fida delle capacità di una PDC...
                                                    Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                                    Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                                    http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                                                    • #27
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                                                      Porzione di bifamiliare, in classe energetica B, isolata con intercapedine di stiferite GT da 60mm su muri perimetrali e tetto. 120 mq, disposta su tre piani (di cui il superiore è un sottotetto), situata in provincia di Venezia in zona climatica E (Gradi-Giorno 2383 e temperatura minima d’inverno sui -7). Impianto FV da 19,32 kWp in regime di cessione parziale.

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                                                      • #28
                                                        Buongiorno a tutti.
                                                        É il mio primo messaggio sul forum. Vorrei complimentarmi prima di tutto con voi per la passione e competenza che esprimete e trasmettete anche a chi come me svolge tutto un altro lavoro (sono un medico, sebbene all'inizo dell'attività).
                                                        Vengo al dunque. Vi scrivo da Campobasso, zona climatica E (2346 gradi giorno). È in fase di costruzione la mia villetta monofamiliare. Siamo o in procinto di realizzare l'impianto termico. Vi fornisco alcuni dati e mi scuso sin d'ora magari per la non completezza:

                                                        Casa su 3 livelli:
                                                        - Piano Terra, parzialmente seminterrato costituito da garage + Studio medico, quest'ultimo di 60mq circa con ingresso indipendente
                                                        - Primo Piano, Zona giorno, circa 100mq
                                                        - Piano Secondo, Zona notte circa 80mq
                                                        - Totale superficie riscaldata circa 240-250 mq
                                                        Tranne una parte delle pareti del piano terra, quelle appunto controterra, la cui stratigrafia (est>int) è la seguente: terra, blocchi autoportanti in cls, barriera antiumidità, guaina bituminosa, cemento armato 30cm, eps 3cm, alveolater 10cm, intonaco in gesso e vermiculite il resto della casa è stata realizzata con:
                                                        - Pareti in EPS (24 cm) + betoncino 4 cm + alveolater 10cm + intonaco gesso e vermiculite. Trasmittanza U< 0,15W/m2k
                                                        - Tetto ventilato in EPS + legno tot. 16 cm
                                                        - Serramenti PVC triplo vetro U<=0,92
                                                        - Predisposizione VRC con recupero di calore
                                                        - Predisposto FV (buona esposizione a sud sul tetto senza ombreggiamento)
                                                        - Predisposto solare termico (corrugati elettrici e tubi in rame che dal locale tecnico in garage arrivano in giardino)
                                                        Un termotecnico ed un Ing. mi hanno calcolato, considerato la temperatura di progetto (-5 gr. C), un fabbisogno di circa 9500kw/h anno).

                                                        Veniamo all'impianto termico. Inizialmente era prevista, considerata la zona climatica e la differente spesa iniziale, una caldaia a condensazione. Nonostante la zona sia metanizzata mi hanno fatto un preventivo per l'allaccio del metano di circa 4000€ a cui avrei dovuto aggiungere minimo altri 3000€ per caldaia, canne fumarie varie, allestimento locale tecnico dovendo posizionare la caldaia in garage.
                                                        Considerata l'avversione al gas e già previsto un piano ad induzione, dopo calcoli basilari, ho optato per una pdc aria/acqua risparmiando non poco sulle spese iniziali. Frequentando il forum, inoltre, avendo predisposto per un camino in soggiorno ho acquistato un termocamino (clam energy 75 - potenza all'acqua 16kw)
                                                        anche considerando lo scarso aggravio di costi (camino tradizionale+rivestimento>termocamino+riv. in cartongesso).
                                                        È attualmente previsto:
                                                        - Riscaldamento a pavimento. Passo 10cm e passo 5 cm nei bagni (4 bagni in totale, aggiunti 2 scaldasalviette)
                                                        - Accumulo 500lt
                                                        - Pdc Mirai SMI 16kw
                                                        - Termocamino ad integrazione/sostituzione Pdc
                                                        Leggendo il forum e scontrandomi con le maestranze locali (tutt'altro che affidabili) avevo disposto di far lavorare la Pdc in diretta sul radiante utilizzando l'accumulo per l'ACS e supporto al radiante quando funziona il Tc. Inoltre considerando che la pdc proposta mi eroga 8kw A -7 gradi C, ossia il 50% della sua potenza a 7 gradi, avevo pensato di sostituirla con la nuova Mitzubishi Zubadan da 8 kw (
                                                        PUHZ-SHW80VHA), a cui associare un Sanicube o Hybridcube della Rotex sebbene mi abbiano proposto un modello di altra marca che magari vi comunico con un Post successivo. Nonostante credo non sia necessario vorrei comunque un impianto predisposto anche per il raffrescamento.

                                                        Scusandomi per il post prolisso, ma essendo per questi argomenti figlio del forum, vorrei sapere che ne pensate.

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
                                                          la pdc proposta mi eroga 8kw A -7 gradi C, ossia il 50% della sua potenza a 7 gradi
                                                          Centro!

                                                          Non ho capito bene, vuoi far lavorare direttamente la PDC sul radiante in BT solo con la regolazione climatica?
                                                          Se si ottimo.

                                                          Vuoi integrare con il termocaminetto ACS e in qualche modo il radiante?
                                                          Attenzione che la soluzione è molto difficile da applicare!!!

                                                          Con PDC molto meglio Hybridcube, il Sanicube non è adeguato.
                                                          Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

                                                          Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
                                                          http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da giakorl Visualizza il messaggio
                                                            Buongiorno a tutti.
                                                            É il mio primo messaggio sul forum. Vorrei complimentarmi prima di tutto con voi per la passione e competenza che esprimete e trasmettete anche a chi come me svolge tutto un altro lavoro (sono un medico, sebbene all'inizo dell'attività).
                                                            Vengo al dunque. Vi scrivo da Campobasso, zona climatica E (2346 gradi giorno). È in fase di costruzione la mia villetta monofamiliare. Siamo o in procinto di realizzare l'impianto termico. Vi fornisco alcuni dati e mi scuso sin d'ora magari per la non completezza:
                                                            Allora benvenuto con una piccola ammonizione, copia incollare la stessa discussione in piu' tread non è una buona cosa

                                                            Ti rispondo qui visto è sembra piu' appropriato ed oltretutto puoi contare anche della partecipazione di jek sicuramente piu' esperto di me.

                                                            Fai attenzione che integrare TC e PDC non è proprio una cosa semplice, almeno da profano questo credo di aver capito. In questo mondo tutto si puo' fare ma fai molta attenzione.

                                                            C'e' qualcosa che non mi e' chiara, la tua abitazione necessita di 9500 Kwh / anno ... ovvero 39,5 Kwh mq - anno. Sembrerebbe altro per l'isolamento che hai, ma forse ho interpretato male i dati.

                                                            Per il No GAS ottima scelta ... sopratutto visto i costi di allaccio avendo adottato simile accorgimento voglio metterti in guardia, gli impianti vanno progettati bene tenendo in mente che non avrai quella fonte di energia o diventa un dramma gestire il tutto.

                                                            Se posso permettermi un consiglio, valuta attentamente l'utilizzo di un sistema di automazione, specie nel tuo caso con grosse metrature ed impianti complessi. Predisporre il tutto (non realizzarlo attenzione) in fase di ristrutturazione/realizzazione è roba di poco conto, farlo dopo è un casino.

                                                            Detto questo, andiamo ad tuoi quesiti, la scelta della PDC specie in presenza di FV e riscaldamento a pavimento mi sembra ottima un po' meno l'integrazione con il TC. Potrebbe essere un ottimo spunto di discussione sul forum per capire come ottimizzare e sfruttare al meglio i due impianti.

                                                            Per cio' che riguarda il raffrescamento, sarei per sconsigliarti l'utilizzo del radiante per questo. I pregi del radiante in riscaldamento diventan difetti in raffrescamento. Un impianto combinato aria/acqua - aria/aria che utilizza la stessa pdc sicuramente ti garantisce maggior confort e flessibilità a scapito di un maggior costo.

                                                            Valuta i singoli elementi ma ricorda che alla fine l'edificio deve essere un insieme, efficiente e semplice da gestire e tutto deve essere reso armonioso e funzionale.

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