Salve a tutti, sono nuovo del forum, ma vi leggo e vi seguo spesso e prendo occasione per farvi a tutti i complimenti!
Ho deciso anch' io di fare il grande salto alle energie rinnovabili installando una pdc aria/acqua per riscaldamento/raffredamento e acs, e seguendovi ho appreso qualcosa in merito ma ho ancora dei dubbi...
Spero intanto che questo post abbia utilità per altri (come me) e possa far confrontare i più esperti (come voi)
Dunque dovrei sostituire o integrare una caldaia nuova di cantiere (ariston) con una PDC aria acqua appunto. L' abitazione è una villetta a schiera angolare di 4 angolari, piano terra e seminterrato (molto semi, zona appena fuori Roma, climatica D gg 1561, esposizione 2 pareti scoperte sud/sud-ovest, la casa ha cappotto termico al piano terra, infissi doppi vetri legno/alluminio e tetto ventilato,almeno ho visto fessure e bocchette che me lo fanno pensare . La casa é classificata B per un capello!(55.916, limite B 55.935) vabbé...
A questo punto c'è il grande vantaggio di poter posizionare l' unità esterna pdc in un locale cantina che riceve aria stemperata dalla finestra di un bagno...i metri scaldabili sono 70-80, e avevo pensato a dei fancoil visto che i tubi sono da 16, ma non so se l' impianto è a collettore...
partirei prima da delle considerazioni associate a dei dubbi ...
- essendo un tipo di riscaldamento istantaneo, posso sottodimensionare la PDC a meno metri da scaldare in quanto se sto in salotto, non sto nelle camere e viceversa?? Cioè accendo ed è quasi subito scaldato l' ambiente dove mi trovo...o no?
- è meglio far lavorare da sola la pdc ho integrarla in serie ad una caldaia (visto che c'è), senza che perda di efficenza o si complichi il sistema? Meglio lavorino in serie o sistema tipo hybrid di rotex?
- quale può essere l' assorbimento elettrico di un pdc legata a fancoil? Leggevo di un utente di Ciampino che con radiante pavimento e temperatura di lavoro oltre 30 gradi stava sui 1-1,2 kWh, se lavora contemporaneamente per acs...almeno 2,5??
-prenderei una macchina inverter, rinuncerei ad un puffer per riscaldamento, è invece sempre necessario e consigliato accumulo se voglio integrare con altre fonti, vedi solare?
-per l' accumulo conviene un sistema passivo o a sistema pdc anch' esso, in modo che produca quando serve acs con meno consumi elettrici?? 0,5 kWh?
- differenze, vantaggi e svantaggi tra unità splittate, minichiller e compact all in One?
- infine per fancoil ho tubi di diametro 14 o 16...ma non so se è a collettore l' impianto, se lo fosse credo di poterci rientrare, o no?
Scusate la lungaggine delle questioni, ma spero sia utile ai più esperti per un confronto e ripasso, e per quelli meno a fugare i miei stessi dubbi,
Grazie, continuo a leggervi con moltissimo interesse, un saluto a todos
Ho deciso anch' io di fare il grande salto alle energie rinnovabili installando una pdc aria/acqua per riscaldamento/raffredamento e acs, e seguendovi ho appreso qualcosa in merito ma ho ancora dei dubbi...
Spero intanto che questo post abbia utilità per altri (come me) e possa far confrontare i più esperti (come voi)
Dunque dovrei sostituire o integrare una caldaia nuova di cantiere (ariston) con una PDC aria acqua appunto. L' abitazione è una villetta a schiera angolare di 4 angolari, piano terra e seminterrato (molto semi, zona appena fuori Roma, climatica D gg 1561, esposizione 2 pareti scoperte sud/sud-ovest, la casa ha cappotto termico al piano terra, infissi doppi vetri legno/alluminio e tetto ventilato,almeno ho visto fessure e bocchette che me lo fanno pensare . La casa é classificata B per un capello!(55.916, limite B 55.935) vabbé...
A questo punto c'è il grande vantaggio di poter posizionare l' unità esterna pdc in un locale cantina che riceve aria stemperata dalla finestra di un bagno...i metri scaldabili sono 70-80, e avevo pensato a dei fancoil visto che i tubi sono da 16, ma non so se l' impianto è a collettore...
partirei prima da delle considerazioni associate a dei dubbi ...
- essendo un tipo di riscaldamento istantaneo, posso sottodimensionare la PDC a meno metri da scaldare in quanto se sto in salotto, non sto nelle camere e viceversa?? Cioè accendo ed è quasi subito scaldato l' ambiente dove mi trovo...o no?
- è meglio far lavorare da sola la pdc ho integrarla in serie ad una caldaia (visto che c'è), senza che perda di efficenza o si complichi il sistema? Meglio lavorino in serie o sistema tipo hybrid di rotex?
- quale può essere l' assorbimento elettrico di un pdc legata a fancoil? Leggevo di un utente di Ciampino che con radiante pavimento e temperatura di lavoro oltre 30 gradi stava sui 1-1,2 kWh, se lavora contemporaneamente per acs...almeno 2,5??
-prenderei una macchina inverter, rinuncerei ad un puffer per riscaldamento, è invece sempre necessario e consigliato accumulo se voglio integrare con altre fonti, vedi solare?
-per l' accumulo conviene un sistema passivo o a sistema pdc anch' esso, in modo che produca quando serve acs con meno consumi elettrici?? 0,5 kWh?
- differenze, vantaggi e svantaggi tra unità splittate, minichiller e compact all in One?
- infine per fancoil ho tubi di diametro 14 o 16...ma non so se è a collettore l' impianto, se lo fosse credo di poterci rientrare, o no?
Scusate la lungaggine delle questioni, ma spero sia utile ai più esperti per un confronto e ripasso, e per quelli meno a fugare i miei stessi dubbi,
Grazie, continuo a leggervi con moltissimo interesse, un saluto a todos
Commenta