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Centrale geotermica particolare ipotesi schema

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  • Centrale geotermica particolare ipotesi schema

    Buongiorno e vi ringrazio anticipamente per tutte le precise e imparegiabili informazioni che si possono cogliere leggendo questo forum. Per prima cosa mi presento: sono juri un giovane ingegnere energetico che ha avuto la fortuna di svolgere la tesi con uno dei massimi esponenti italiani di geotermia e per cui è finito a lavorare in questo campo (l'avventura è cominicata a maggio). Ora dopo aver progettato con l'aiuto di un bravo idraulico le prime 3 centrali diciamo semplici mi trovo di fronte ad un caso più spinoso la situazione è questa: edificio nuovo, tubazioni già tutte predisposte centrale geotermica da 40 kW caldo e freddo per 8 alloggi con impianto radiante e acqua calda sanitaria, impianto solare termico che dovrebbe garantire il 100 % di fabbisogno annuo di ACS (dico dovrebbe in quanto è progettato da altri). ora passiamo alla cosa che mi fa andare in crisi: ogni alloggio per volere del progettista dovrà essere indipoendente ed avere un suo puffer per l'ACS e un suo serbatoio inerziale per l'impianto radiante. Ripeto le tubazioni sono già passate e io mi ritrovo a progettare la centrale termica ma voglio anceh capire come funzionerà tale impianto. il mio dubbio riguarda il collegamento tra la centrale termica e le varie sottostazioni e in particolare la gestione. Io ho ipotizzato uno schema base ma non sono del tutto convinto per cui chiedo vostri consigli/suggerimenti/rimproveri !!! Le notizie che vi ho dato spero siano sufficienti se non capite qualcosa chiedete. lo schema è in allegato ed è un'immagine perchè non sono riuscito ad allegare il pdf, spero si veda ...Grazie a chiunque mi voglia aiutare ... Un saluto Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Schema centrale.jpg 
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ID: 1982623

  • #2
    non ti sono di aiuto...ma ho una domanda..se soddisfa il 100% di ACS in inverno col solare (ma dove sta sto impianto, in Libia?) ..in estate come gestisce l'eccesso di energia disponibile?

    Comunque visto che c'è il solare centralizzato, non vedo altre alternative a fare come hai previsto..da chiedersi caso mai cosa serva un accumulo locale..forse per non avere un anello sempre caldo in ricircolo? ma fra costi e dispersioni..non saprei quale sia peggio.

    Pe ril riscaldamento..di nuovo..non capisco la funzione dell'accumulo locale.

    Al limite ci sarebbe da chiedersi se avesse senso ribaltare il concetto..cioè anello di fluido di sonda con pompa modulante in base a T ritorno..8 pdc acqua-acqua locali ad inverter dirette sul radiante e ACS in accumulo locale.
    No solare..che secondo me quando c'è una PDC è inutile..al suo posto il FV...che con una PDC è grasso che cola..
    I consumi globali sarebbero forse inferiori..secondo me senza tutti gli accumuli anche l'investimento sarebbe stato simile.
    Marco
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Ciao e grazie per la risposta.. Allora mi sono spiegato male: coloro che hanno predisposto questo impianto solare (altro che non è un tubo sotto una copertura fotovoltaica) dicono che possono soddisfare il consumo medio Annuo dell'impianto ( quindi secondo me vuol dire che in certi periodi non riuscirà a fare tutta l'ACS con il solare ed ecco che quindi parte la pompa di calore).. La situazione cosi come è gia stata predisposta per volere del progettista che ha voluto rendere in qualche modo autonome le singole utenze (cosa anche per me priva di senso)... Il fotovoltaico c'è già ed è disposto sul tetto come particolari moduli che hanno anche la funzione archittetonica e producono una quantità tale da soddisfare le esigenze di tutti gli alloggi e della pompa di calore...Grazie ancora per la preziosa risposta

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      • #4
        Non so dove sia il luogo...ma un solare sotto il fa in inverno darà ben poco. ..si poteva usarlo al più per aumentare il CIP dela machina in inverno al posto delle sonde di giorno.Io parlavo di autonomia di produzione locale, in modo da avere in giro fluidi a BT .... Non di accumulo locale, abbastanza superfluo.Quindi anello a bT del secondario, magari con scambiatore su anello solare per incremento t invernale... E produzione in loco di riscaldamento e acs.... In estate in questo anello lo uso per portare in giro il solare, se basta bypasso le PDC e scaldo gli accumuli locali di acs...altrimenti la uso come secondario sulle varie PDC.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Si ho capito il tuo discorso... ineffetti era molto più sensato come sistema e si avevano disperisoni molto minori. tuttavia non credo sia possibile fare questo in quanto tutte le tubazioni sono già state fatte passare e quindi si è vincolati alla soluzione impiantistica che ho descritto. Stavo inoltre pensando se sulle 8 diramazioni che partono dal ramo principale per assicurare la giusta portata alle varie sottostazioni sarà sufficietne mettere degli autoflow oppure sarebbe meglio mettere valvole a 2 vie e autoflow con la valvola che consente il passaggio solo quando il volano termico di ogni alloggio scende sotto una determinata T ... Ora cerco di ragionarci ancora un po' e metto su un secondo schema più dettagliato almeno mi faccio capire...

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          • #6
            Schema aggiornato

            Ecco lo schema aggiornato in formato PDF sperando si veda.. Grazie a tutti coloro avranno voglia di aiutarmi e consigliarmi... Saluti
            File allegati

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            • #7
              gli accumuli a che T stanno secondo chi ha progettato il sistema? leggo T radiante 35-40 gradi..se l'accumulo locale sta a 40 gradi, quando il pavimento chiama è come se non ci fosse accumulo...quindi stara mettiamo a 45 in alto e stratifica? bene

              L'accumulo centrale deve rifornirlo...se deve avere una sua funzione occorre che ne rifornisca un certo numero senza dover dipendere dalla pdc altrimenti la sua funzione è inutile..giusto? .e allora stara a 50 gradi in alto e stratifica? bene..

              Per scaldare il pavimento fra 35 e 40 gradi la pdc deve spingersi a 50...e gia questo mi pare un capolavoro.

              Secondo..prova a calcolare le dispersioni dei 18 accumuli e delle tubature a 50 gradi...

              Sempre che in assemblea non si alzi il solito vecchietto che dice che nella camera a nord non ci sono 20 gradi alle 5 di mattina..e che lui chiama i vigili se non si alza la T di mandata in modo che lui non abbia freddo..e allora TUTTI gli accumuli locali e quello centrale e la PDC dovranno lavorare a 5 gradi piu alti perche il rompiballe tiene le finestre aperte a casa sua... o perche vuole ACS a 60 gradi perche ha comprato la lavastoviglie col carico diretto e la vuole usare a 60 gradi..

              Terzo..chi fa antilegionella agli accumuli locali?

              Ovviamente tu devi fare la centrale..falla come la vuole chi paga...ma il progetto mi pare davvero strano..oh, magari sono io che non lo capisco ed è un capolavoro..ma secondo me i consumi potevano essere certamente inferiori in altro modo..e sfruttando i tubi penso si possa ancora fare..basta usarli per far girare il fluido..eliminare accumuli riscaldamento..e rendere i condomini indipendenti nelle gestioni di riscaldamento, temperature, consumi...
              E poi..le pdc sono affidabili come le caldaie? e le caldaie comunque si rompono..se ne hai 8, 1 guasto=1 problema..altrimenti 1 gussto=8 problemi.
              Anzi..a coppie di 2 appartamenti potresti prevedere anche una serie di valvole per alimentare 2 appartamenti disgiuntamente da 2 pdc limitrofe...del tipo..si gusta e per 1 settimana chiedi al vicino di sopperire..soppravvivi e gli paghi il consumo..e lui sa che domani puo toccare a lui e lo fa volentieri..

              Il solare lo usi per integrare le sonde in inverno e in diretta sui boiler acs in estate bypassando le pdc.

              Poi come dicevo..si attacca il carro dove dice il padrone, ma in tal caso è inutile discutere lo schema generale, se l'impinato non può cambiare formato....ma una pulce nell'orecchio gliela metterei..sai mai che fra 2 anni ti dice "aveva ragione lei..."
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #8
                ciao Juri1987,
                in particolare dello schema non mi piace il fatto di utilizzare il solare solo per acs.
                A breve cerco di portare alla tua attenzione qualche idea per vedere se può funzionare. un saluto
                HONOS ALIT ARTES

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                • #9
                  Ciao e grazie per la tua risposta.. in effetti, se é questo che volevi dire, anche a me era venuta l'idea di accoppiare il solare al riscaldamento tramite una valvola a tre vie termostatica ma poi ho lasciato perdere.. aspetto tuoi consigli e ti ringrazio anticipatamente.. Grazie e ciao

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