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Pompe di calore: come tagliare la bolletta con la nuova tariffa elettrica D1

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  • Pompe di calore: come tagliare la bolletta con la nuova tariffa elettrica D1

    24 gennaio 2014
    Si tratta della tariffa D1, che verrà introdotta in via sperimentale, a partire dal 1° luglio 2014, e sarà usufruibile su base volontaria, da tutti i possessori di impianti di climatizzazione a pompa di calore, che abbiano in essere un contratto di fornitura elettrica sia nel libero mercato che di maggior tutela.


    Pompe di calore: la nuova tariffa D1 consentirà di risparmiare



    A decretarlo la Delibera AEEG 607/2013/R/eel del 19 dicembre 2013, che darà la possibilità ai clienti domestici che utilizzano la pompa di calore come unico impianto di riscaldamento didiminuire i costi in bolletta, essendo la tariffa D1 una tariffa lineare e costante a prescindere dai consumi e quindi svincolata dal sistema tariffario a fasce che prevede prezzi crescenti in base al volume dell’energia consumata.
    Un passo concreto verso una riforma del sistema tariffario che dica stop ad inefficienze e sussidi incrociati (deliberazione 204/2013).
    In altri termini la tariffa D1 rispecchierà i reali costi dei servizi di rete – trasporto, distribuzione e gestione del contatore – comportando un vantaggio economico agli utilizzatori domestici delle pompe di calore, elettrotecnologia che attualmente stenta ancora a diffondersi nonostante le sue enormi potenzialità in termini di efficienza energetica e di raggiungimento dei target europei previsti dalla Direttiva 2012/27/CE.
    Soddisfazione da parte di Co.Aer, l’associazione nazionale che sostiene i produttori di tali apparecchiature: “Fa piacere ricevere ogni tanto una buona notizia – ha dichiarato Alessandro Riello, Presidente di Co.Aer – Abbiamo appreso con soddisfazione che l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), recependo le nostre istanze, ha ritenuto necessario rimuovere quegli ostacoli derivanti dall’attuale sistema tariffario elettrico a scaglioni di consumo con prezzi crescenti, che rende elevati i costi variabili delle pompe di calore e impedisce la diffusione di questa elettrotecnologia energeticamente efficiente. Finalmente alla tecnologia delle pompe di calore viene riconosciuto il contributo essenziale che può dare allo sviluppo delle energie rinnovabili e al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica.”
    Tariffa D1: il risparmio in termini pratici

    Secondo gli ultimi dati forniti dall’AEEG, un cliente domestico tipo, con consumi annui di circa 2.700 kWh (tariffa D2* o D3**), paga oggi per i servizi di rete (trasporto, distribuzione e gestione del contatore) una quota pari a circa il 35% della propria bolletta, percentuale che può però arrivare fino al 48% in caso di consumi più elevati, come nel caso delle pompe di calore.
    Queste ultime infatti, malgrado il loro alto livello di efficienza energetica, portano a maggiori consumi e quindi ad un aumento della bolletta, contenibile per ora solo utilizzando un secondo contatore dedicato alle pompe di calore che opera sulla base della tariffa BTA***.
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    Dal prossimo luglio invece, grazie all’introduzione di questa nuova tariffa “cost-reflective” – non sussidiata e di tipo lineare (cioè indipendente dai consumi) – l’AEEG mira a rendere questa tecnologia ancor più competitiva anche sul fronte economico.
    *Tariffa D2: utente domestico tipo – 20 c€/kWh per consumi inferiori a 3.000 kWh annui. Per consumi ‘aggiuntivi’ (5-6.000 kWh annui) derivanti dall’impiego di pompe di calore il costo marginale è dell’ordine dei 38 c€/kWh.
    **Tariffa D3: applicata alle ‘seconde case’ e a consumi maggiori di 3.000 kWh annui.
    ***Tariffa BTA: tariffa non domestica dedicata esclusivamente alle pompe di calore – 28-32 c€/kWh per consumi di circa 3.000 kWh/anno (i consumi ‘base’ sottostanno alle tariffe D2 o D3).

    Ricordiamo tra l’altro che per coloro che decidessero di installare un impianto di climatizzazione con pompa di calore in sostituzione del loro vecchio impianto sarà possibile usufruire dell’Eco bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, confermato nella misura del 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2014 (Legge di Stabilità 2014 – Legge 27 dicembre 2013, n. 147).
    La detrazione sarà invece pari al 50% per le spese effettuate nel 2015. Dal 1° gennaio 2016 l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie.
    La nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate descrive nel dettaglio i vari tipi di intervento per i quali si può richiedere la detrazione (dall’Irpef e dall’Ires) e riassume gli adempimenti richiesti e le procedure da seguire per poterne usufruire.







  • #2
    In integrazione a quanto ha inserito Massimo, inserisco altri grafici che possono dare un' idea più precisa:

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Nome:   Grafico2.JPG 
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ID: 1942816
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Grafico1.JPG 
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ID: 1942817

    In seguito il documento, pubblicato dall' Autorità per l' energia, per consultazione che si chiude il 16 marzo 2014

    http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/14/052-14.pdf


    Una volta terminata dovrebbero definire le date utili per l' invio del modulo per la richiesta adesione alla sperimentazione tariffaria

    Saluti
    Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

    Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
    http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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    • #3
      Nel documento di consultazione parlano di pdc installate dal 2008 in poi, e chi l'ha installata prima non ha diritto ad accedere a tali tariffe?
      Inoltre sembrano voler accertare la presenza della sola PDC, tramite l'accesso alla detrazione de 65%. Di nuovo chi l'ha installata su una nuova abitazione e non l'ha detratta non può accedere?

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      • #4
        Almeno per la sperimentazione niente da fare per chi ha installato prima del 2008.Chi ha usufruito della detrazione 55% dopo tale annata, nessun problema. Su nuova installazione rileggo il tutto ma mi sa che in questo caso si possa fare. Ciao


        Confermo, se installato dopo 2008 ma senza detrazione si può comunque accedere alla sperimentazione ma serve un' asseverazione di tecnico abilitato o direttore lavori per attestare dati e prestazioni PDC.
        Ultima modifica di Jekterm; 26-03-2014, 21:57.
        Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

        Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
        http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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        • #5
          Originariamente inviato da Jekterm Visualizza il messaggio
          Almeno per la sperimentazione niente da fare per chi ha installato prima del 2008.Chi ha usufruito della detrazione 55% dopo tale annata, nessun problema. Su nuova installazione rileggo il tutto ma mi sa che in questo caso si possa fare. Ciao


          Confermo, se installato dopo 2008 ma senza detrazione si può comunque accedere alla sperimentazione ma serve un' asseverazione di tecnico abilitato o direttore lavori per attestare dati e prestazioni PDC.

          Grazie!
          Allora ieri ho verificato hanno messo in funzione la PDC a dicembre 2008, ed essendo la mia una nuova abitazione e non una ristrutturazione non ho avuto accesso ad alcuna detrazione, quindi farò un asseverazione, credo possa valere anche un APE probabilmente. A questo punto aspettiamo di vedere come poter fare richiesta di questa tariffa!!!

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          • #6
            Si continua a parlare di tariffa D1, possibile accedere dal 1°Luglio. Pompe di calore: tutte le criticita' della nuova tariffa elettrica D1 - GreenBiz.it
            Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

            Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
            http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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            • #7
              Ci sono novità, in pratica pdc come unico sistema di riscaldamento mi sembra fili tutto liscio, pdc con integrazione a biomassa serve un tecnico che dichiari ciò, pdc e caldaia a combustibili fossili solo per emergenza...
              La nuova tariffa sperimentale per le pdc | Templari
              Son contento personalmente perché sono state premiate le pompe di calore vere.
              Le caldaie camuffate come rinnovabili perché collegate ad un condizionatore 5 volte più piccolo della loro potenza, chiamate sistema ibrido sono state mazziate, non rientrano.
              Anche perché sinceramente non saprei nemmeno se questa tariffa sia conveniente per l'ibrido... ci vorrebbe una tariffa ibrida per accontentare la daikin e i caldaisti...

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