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Impianto Geo+Tesi di lurea

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  • #91
    CITAZIONE (atomozero @ 20/6/2006, 14:15)
    cmq a grandi linee devi tenere conto di tutte le superfici interne o esterne che hanno una differenza di temperatura dai due lati

    Che hanno o che possono avere una diff. di temp? perchè tra due stanze adiacenti il circuito è lo stesso, ma tra un piano e l'altro può essere che il termostato venga impostato su due temp diverse...

    Per il file fai con comodo <img src=">

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    • #92
      cioè stanze come vano scale, garage, soffitte, o stanze che sono prive di riscaldamento

      nelle uni trovi anche le temperature da assegnare a questi locali, oppure trovi come calcolare la temperatura
      prevista in questi locali tenendo conto del calore che ricevono dalle stanze confinanti

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      • #93
        ok ho capito, grazie, l'unico dubbio che rimane è il vano scale essendo in comunione con il disimpegno o con il reparto notte che può essere senza porte il quale è riscaldato lo devo considerare come una stanza riscaldata o come un vano nn riscaldato?

        Grazie ciao

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        • #94
          dipende da molti fattori, quali altezza e unità confinanti

          guarda le Uni e trovi tutte le risposte <img src="> buona lettura!!!

          al max chiedi <img src=">

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          • #95
            ok grazie ciao. A presto.

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            • #96
              [QUOTE=atomozero,20/6/2006, 13:33]
              CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 20/6/2006, 11:54)
              Non voglio fare pubblicità e quindi non faccio nomi, ma sul mercato esiste tutto l'occorrente, compreso i fancoils canalizzati a parete.
              Per fare solo una stima dei costi, non molto precisa perchè sono solo un appassionato e non un progettista o installatore, se i sistemi a pavimento variano dai 100€ ai 170€ al metro quadro tutto compreso, il costo di un sistema idronico sarà poco più della metà a m2, ma con il vantaggio che scegli i pavimenti che vuoi e non ingombri gli spazi con deumidificatori, che non sono altro che un ciclo frigorifero con il condensatore e l'evaporatore accoppiati e posti, rispetto al flusso d'aria in entrata, prima il cond. e poi l'ev.
              un impianto a pavimento solo caldo a lavoro finito con caldaia e tutto il materiale necessario circa 70-75€ al mq
              lo stesso impianto ma con deumidificatori, gruppo frigo, centrallina arrivamo a circa 130€ al mq

              sono stime di parecchi lavori già conclusi e la media di varie ditte porta questi risultati

              Ciao A..0, ben tornato con le Tue risposte,
              100/170= 135, basta fare la media e si vede che siamo daccordo su questo punto!!!Quindi nienete di nuovo.
              CITAZIONE
              xkè con l'impianto a pavimento non puoi scegliere che pavimento fare?
              i deumidificatori sono ad incasso, a parete o a soffitto e occumano lo stesso spazio di quei ventil canalizzati tu che nominavi prima

              Ho letto che con il parquet ci sono problemi di trasferimento dell'energia termica ( il legno è un ottimo isolante), ma magari si sbagliavano. Comunque, chi tra noi due ha maggiore esperienza nel settore se i Tu e quindi mi fido di quello che mi dirai in proposito. Incassare una macchina, con i relativi lavori di muratura, che deumidifica solamente mi sembra un pò antieconomico.
              CITAZIONE
              tutti i deumidificatori anche quelli non adiabatici sono cosi, pure i famosi pinguino sono dei gruppi frigo portatili che tolgono l'umidità abassando la temperatura, un ventil convettore fa lo stessa cosa.

              No scusa fammi capire, ma veramente credi che si possa paragonare un normale v.convettore ad un deum.adiabatico? Domanda stupida!! <img src="> Sai perfettamente che solo i deum adi.ci ( ciclo frigo.ro con cond.re e eva.re accoppiati) alterano solo in minima parte la temperatura dell'aria trattata. I vetil cov.ri condensati ad acqua, ad esempio, restituiscono aria meno umida, ma ad una temperatura diversa ( più bassa in raffrescamento).
              Se i famosi pinguino a cui Ti riferisci sono condizionatori sono daccordo con Te, ma se sono deumidificatori portatili restituiscono aria alla temperatura d'ingresso +/-.
              CITAZIONE
              rimane il problema che un sistema "solo freddo" non da un benessere e quindi non c'è confort

              Non capisco l'affermazione, alquanto ermetica, che qui esponi. Nei sitemi radianti vengono utilizzati deum.ri adia.ci proprio per controllare l'umidità dell'ambiente senza compromettere, con inutili moti convettivi a temperature più basse, il confort così dispendiosamente raggiunto. <img src=">

              Un saluto a Tutti
              ISS

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              • #97
                I vetil cov.ri condensati ad acqua, ad esempio, restituiscono aria meno umida, ma ad una temperatura diversa ( più bassa in raffrescamento).

                In realtà i ventilconvettori deumidificano si ma nn in maniera controllata, invece con i deumidificatori adiabatici, hai un umidostato e riesci a tenere un UR del 50%, invece con i ventilconvettori più vuoi deumidificare più raffreddi e a volte hai freddo...
                Penso sia questo che intendeva atomo0.

                Per quanto riguarda il costo di incassare i deumid e fare tutto l'impianto di raffrescamento a pavimento penso risulti conveniente a chi come me fa una casa da zero, nn chi deve adattarli in una casa già esistente!

                Ciao ISS

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                • #98
                  [QUOTE=clash4,20/6/2006, 18:17]I vetil cov.ri condensati ad acqua, ad esempio, restituiscono aria meno umida, ma ad una temperatura diversa ( più bassa in raffrescamento).
                  CITAZIONE
                  In realtà i ventilconvettori deumidificano si ma nn in maniera controllata, invece con i deumidificatori adiabatici, hai un umidostato e riesci a tenere un UR del 50%, invece con i ventilconvettori più vuoi deumidificare più raffreddi e a volte hai freddo...
                  Penso sia questo che intendeva atomo0.

                  Ciao C..4,
                  concordo con quello che scrivi, ma è del tutto evidente che in sistemi a convezione forzata la deumidi.ne ha il solo scopo di bilanciare l'umidità relativa, fattore importante per il raggiungimento del confort, e non per evitare anche le formazioni di condensa come nei sistemi di cui trattiamo. Nei sitemi a CF gli umidostati hanno il compito, modificando la velocità dell'aria, di incrementare o ridurre la deumidificazione che avviene costantemente durante il raffrescamento.
                  CITAZIONE
                  Per quanto riguarda il costo di incassare i deumid e fare tutto l'impianto di raffrescamento a pavimento penso risulti conveniente a chi come me fa una casa da zero, nn chi deve adattarli in una casa già esistente!

                  Sono daccordo su questo , fermorestando che ritengo questi sitemi antieconomici per la loro poca flessibilità di gestione, eccezion fatta per le due situazioni descritte in precedenza.

                  Un saluto a Tutti
                  ISS

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                  • #99
                    Ho abbozzato un po’ di calcoli per usare la PDC, premetto che i valori sono ipotizzati ma concettualmente vorrei arrivare a capire la strada giusta.

                    con H2O di falda:
                    - fabbisogno dell’edificio di 10 kW
                    - COP 4, cioè per 1kWh d’energia elettrica consumata la PDC ne renderà 4kWh d’energia termica, di cui 1 fornito da corrente elettrica e gli altri 3 dall’H2O di falda.
                    - la potenza termica fornita dall’H2O la esprimo come: q = m * DT * cp [kW]
                    Dove: m = portata H2O [kg/s]; DT = differenza tra temp a cui prelevo l’acqua e temp al quale la rimetto in falda, ipotizziamo realmente 5°C; cp = calore specifico 4,187 [kW*s/kg*K] o [J/kg*K]
                    - se il mio fabbisogno è 10 e ¼ viene fornito elettricamente la potenza termica fornita è q=7,5 kW
                    - necessito quindi di m=7,5/(4,187*5)=0,36 [kg/s] ≈1300 [litri/ora]

                    Quetso valore se veritiero sarà per dimensionare la pompa ma è un valore di picco, calcolato per il fabbisogno max, una volta che la casa sarà portata in temperatura una centralina interrompe la pompa, quello che vorrei fare io se possibile è nn avere una pompa on/off con transitori energivori ma riuscire a modulare il pompaggio in base all’effettiva richiesta, la soluzione è l’inverter?
                    Inoltre se prevedo di produrre anche H2O sanitaria con la PDC come stimo il fabbisogno reale?

                    Con sonde geotermiche:
                    -in base alla conduttività termica del terreno (aumenta se si incroiciano falde durante le perforazioni) io so quanto il terreno è in grado di assorbire o cedere per ogni metro di profondità qualcuno ha una relazione che esprime l’energia scambiata con il terreno in funzione della profondità?
                    -Una volta noto questo io devo mettere tanti metri di sonda fino a bilanciare il mio fabbisogno, la scelta può essere di mettere più sonde in un unico foro, stando attenti a nn superare il numero di 4 perché nn comincino a scambiare tra loro e nn con il terreno.
                    - Anche qui come ci si regola con la produzione di H2O sanitaria e la modulazione della pompa di circolazione del fluido interno alle sonde?


                    :unsure:

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                    • CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 09:53)
                      - COP 4, cioè per 1kWh d’energia elettrica consumata la PDC ne renderà 4kWh d’energia termica, di cui 1 fornito da corrente elettrica e gli altri 3 dall’H2O di falda.

                      OK ma a che temperature in uscita hai questi cop?
                      temperature dal lato secondario, quello diciamo dell'impianto poi di riscaldamento

                      CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 09:53)
                      - necessito quindi di m=7,5/(4,187*5)=0,36 [kg/s] ≈1300 [litri/ora]

                      1290 per l'esattezza :P (7,5*860)/5

                      CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 09:53)
                      Inoltre se prevedo di produrre anche H2O sanitaria con la PDC come stimo il fabbisogno reale?

                      domanda di prima, quanto di rende la pdc a 50-60°C in uscita?? cop 2-2,5? vale la pena?


                      CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 09:53)
                      -in base alla conduttività termica del terreno (aumenta se si incroiciano falde durante le perforazioni) io so quanto il terreno è in grado di assorbire o cedere per ogni metro di profondità qualcuno ha una relazione che esprime l’energia scambiata con il terreno in funzione della profondità?
                      -Una volta noto questo io devo mettere tanti metri di sonda fino a bilanciare il mio fabbisogno, la scelta può essere di mettere più sonde in un unico foro, stando attenti a nn superare il numero di 4 perché nn comincino a scambiare tra loro e nn con il terreno.

                      qui è un bel casino

                      esistono dei software per calcolare queste cose ma in linea di massima e MOLTO a grandi linee si dice che una sonda verticale disperda 30-40 Watt per metro

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                      • CITAZIONE (atomozero @ 22/6/2006, 14:10)
                        OK ma a che temperature in uscita hai questi cop?
                        temperature dal lato secondario, quello diciamo dell'impianto poi di riscaldamento

                        1290 per l'esattezza :P (7,5*860)/5

                        l'ho ipotizzato il cop, sto teorizzando... io prelevo acqua a 15 gradi e la restituisco a 10, questi 5 gradi li cedo all'acqua el secondario che nn so a che temp sia, quello che manca lo si da elettricamente, sbaglio? :unsure:

                        Per i 1300 ho messo il circa se guardi bene!!! <img src=">


                        Scusa COP=T2/(T2-T1)
                        forse sbaglio ma in inverno
                        T2=temp acqua mandata impianto
                        T1=temp acqua prelevata da falda

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                        • CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 14:21)
                          l'ho ipotizzato il cop, sto teorizzando... io prelevo acqua a 15 gradi e la restituisco a 10, questi 5 gradi li cedo all'acqua el secondario che nn so a che temp sia, quello che manca lo si da elettricamente, sbaglio? :unsure:

                          Scusa COP=T2/(T2-T1)
                          forse sbaglio ma in inverno
                          T2=temp acqua mandata impianto
                          T1=temp acqua prelevata da falda

                          l'aggiuntina termica regalata dal motore elettrico non si considera mai, il DT va bene ma devi informarti se c'è falda a sufficienza e devi leggerti i regolamenti dell'Arpav per il DT che reimmetti nella falda, cmq mi sembra che ci siamo con un DT5

                          a treviso l'acqua di falda è a 15*C?

                          per l'inverno si calcola l'EER che è lo stesso del COP ma si girano i valori

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                          • trascendiamo in questo momento i regolamenti, tanto tutto ciò mi serve per la tesi se la realizzo la PDC sicuramente la faccio geotermica nn ho problemi di filtrare l'acqua prelevata meno costi di pompaggio visto che sono in circuito chiuso e meno normative...

                            l'aggiuntina termica regalata dal motore elettrico non si considera mai

                            E' vero COP=20(15 dall'acquedotto+5 forniti da PDC)/(20-15)=4 spaccati

                            i 15°C sono stimati da me, ho misurato l'acqua di un pozzo che ho in giardino a 20 metri di profondità

                            per l'inverno si calcola l'EER che è lo stesso del COP ma si girano i valori
                            forse intendevi per l'estate nn inverno... però nn ottengo EER=4

                            EER=T1/(T2-T1)
                            T1=acqua ritorno impianto
                            T2=Temp acqua falda

                            Per la parte GEOTERMICA ho trovato questa frase in un sito di installatori:
                            Il trasporto conduttivo è governato dalla legge di Fourier, secondo cui il flusso è proporzionale al gradiente di temperatura.
                            Nel caso di trasporto di calore in un mezzo poroso saturo il flusso di energia è la somma dei flussi di calore attraverso la fase fluida e solida;
                            (è una banalità o racchiude la chiave di volta?)

                            Inoltre esistono libri o testi che parlano di sonde e riscaldamento di questo genere o ad acqua di falda?


                            PS: a prop sei riuscito a guardare il file?

                            Edited by clash4 - 22/6/2006, 15:00

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                            • CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 14:46)
                              trascendiamo in questo momento i regolamenti, tanto tutto ciò mi serve per la tesi se la realizzo la PDC sicuramente la faccio geotermica nn ho problemi di filtrare l'acqua prelevata meno costi di pompaggio visto che sono in circuito chiuso e meno normative...

                              non abbandonarla a priori, ti costerebbe di meno e avresti un rendimento maggiore

                              CITAZIONE (clash4 @ 22/6/2006, 14:46)
                              PS: a prop sei riuscito a guardare il file?

                              si, c'é una struttura che non mi piace ma il resto é ok

                              sul pavimento non fai un ghiaione? quella soletta e la barriera vapore mmm
                              devo controllare con il glaser, tu hai controllato?

                              Commenta


                              • No nn ho controllato, il costruttore mi ha detto i vari strati, io nn ho mai visto fare le fondamenta di una casa per me è la prima volta... Sto ghiaione cos'è? A me ha detto che mette il "magrone" cioè CLS a basso dosaggio. Come hai visto sul calcolo delle trasmittanze ho fatto il conto con e senza l'isolamento in polistirene per l'imp. pavimento, qual'è il metodo corretto? La prox sett sarò all'università x un esame così cercherò tutte le UNI che mi servono.

                                Per quanto riguarda il geotermico:
                                -Con acqua di falda si possono raggiungere COP maggiori è vero.
                                -Si devono però fare domande per il prelievo dell'acqua, ed inoltre l'acqua usata va rimessa in falda a quota diversa (doppia perforazione)
                                -In un futuro con la crisi d'acqua che c'è nn mi da molta sicurezza metti caso che la falda si prosciuga? Oppure vietano di usare i pozzi privati?
                                -Con il geotermico i costi di trivellazione sono gli stessi stesse profondità (100-150 metri) e sempre 2 trivellazioni.
                                -La PDC penso sia la stessa, anzi con acqua di falda bisogna prevedere un sistema di filtraggio per nn distruggere gli scambiatori di calore.

                                Forse si le sonde costano di più però danno amggiore garanzia, secondo il mio parere si intende, se avete idee diverse ditelo...

                                Ciao Andrea

                                Commenta


                                • CITAZIONE (clash4 @ 23/6/2006, 09:45)
                                  Forse si le sonde costano di più però danno amggiore garanzia, secondo il mio parere si intende, se avete idee diverse ditelo...

                                  Ciao Andrea

                                  Ciao,

                                  scusate se la domanda è una ripetizione, non so... ho dato un po' un'occhiata ma non ho trovato risposte certe tra i post...

                                  Ma le sonde per il geotermico verticale in profondità (no falda) di cosa sono fatte?
                                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

                                  Commenta


                                  • Da un sito di un produttore:

                                    Le sonde sono costituite da 4 tubi PEHD UNIDELTA PE100 aventi De 25 mm, lunghi 130 m.
                                    La testa è inglobata in un cilindro di CLS, pronta da calare insieme alla sonda con a capo un gancio per appendere un contrappeso al fine di agevolare l’infilaggio nel pozzo


                                    http://www.climaplast.it/impianto_riscalda...geotermici.html

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                                    • CITAZIONE
                                      Per quanto riguarda il geotermico:
                                      -Con acqua di falda si possono raggiungere COP maggiori è vero.
                                      -Si devono però fare domande per il prelievo dell'acqua, ed inoltre l'acqua usata va rimessa in falda a quota diversa (doppia perforazione)
                                      -In un futuro con la crisi d'acqua che c'è nn mi da molta sicurezza metti caso che la falda si prosciuga? Oppure vietano di usare i pozzi privati?
                                      -Con il geotermico i costi di trivellazione sono gli stessi stesse profondità (100-150 metri) e sempre 2 trivellazioni.
                                      -La PDC penso sia la stessa, anzi con acqua di falda bisogna prevedere un sistema di filtraggio per nn distruggere gli scambiatori di calore.

                                      Forse si le sonde costano di più però danno amggiore garanzia, secondo il mio parere si intende, se avete idee diverse ditelo...

                                      Ciao Andrea

                                      Ciao Andrea,
                                      più che un'idea diversa propongo una riflessione sulla sostituzione delle sonde geo.che delle pompe di calore che utilizzano questa tecnologia, ed è la seguente:
                                      se in inverno si utilizzasse, in luogo delle sonde suddette, il solare termico dimensionato a tale scopo, secondo Voi, il COP non sarebbe più elevato di quello assicurato dalle geot.che? A me risulta che la temperatura dell'acqua nei pannelli solari termici , soprattutto in quelli sottovuoto, supera i venticinque gradi anche d'invero, ben al di sopra dei dodici / quindici gradi del terreno a centocinquanta metri di profondità ( gradiente termico che tende ad abbassasrsi per effetto del funzionamento delle PDC).
                                      Al COP più elevato delle PDC bisogna aggiungere, naturalmente, che il sol.term. ci procura acqua calda d'estate!
                                      E se in questa stagione il pozzo freddo delle PDC così equipaggiate, che definirei PDC ELIOtermiche, venisse individuato, oltre che nella possibilità di prelevare acqua di falda, nella rete idrica? L'acqua del rubinetto, anche in estate, non supera i sedici / diciotto gradi ( la rete idrica viaggia ad una profondità da somigliare alle geo.che di superficie). L'acqua potabile, come quella evntualmente prelevata dalla falda, poterbbe essere dirottata, dopo l'utilizzo, verso accumuli, magari strutturati per accogliere anche acqua piovana, per un riutilizzo a più basse temperature o per altri usi: irrigazione, scarichi dei bagni etc. etc.etc.
                                      I consumi di liquido, in alcuni sistemi motocondensati ad acqua come quello brevettato da www.ferrigianluca.it, è stimato intorno ai 1/1,5 m3 ( 1,30€ circa) per 6 ore di funzionamento, il costo non è elevato, specie se si tiene conto dell'eventuale riutilizzo del prezioso liquido, ma soprattutto del livello al quale il COP delle PDC viene tenuto stimato intorno al 4/5.
                                      Un saluto <img src=">
                                      ISS

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                                      • QUOTE (IlSolitoSconosciuto @ 26/6/2006, 10:08)
                                        se in inverno si utilizzasse, in luogo delle sonde suddette, il solare termico dimensionato a tale scopo, secondo Voi, il COP non sarebbe più elevato di quello assicurato dalle geot.che?

                                        si come temperatura ci siamo ma non abbiamo una sufficiente portata d'acqua per lo scabio.

                                        si potrebbe avere ma la superficie da iraggiare sarebbe elevata.

                                        non ho idea di quanti mq possa venire fuori un capo di pannelli solari per questo scopo
                                        sarebbe interessante provare a fare un conto.

                                        io piuttosto il solare termico lo affiancherei alle pdc per l'acqua calda sanitaria
                                        li si che otteniamo ottimi risultati sian in estate che in inverno

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                                        • CITAZIONE (atomozero @ 26/6/2006, 14:08)
                                          CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 26/6/2006, 10:08)
                                          se in inverno si utilizzasse, in luogo delle sonde suddette, il solare termico dimensionato a tale scopo, secondo Voi, il COP non sarebbe più elevato di quello assicurato dalle geot.che?

                                          si come temperatura ci siamo ma non abbiamo una sufficiente portata d'acqua per lo scabio.
                                          si potrebbe avere ma la superficie da iraggiare sarebbe elevata.
                                          non ho idea di quanti mq possa venire fuori un capo di pannelli solari per questo scopo
                                          sarebbe interessante provare a fare un conto.

                                          Ciao A..0,
                                          allego alla presente la prima immagine che mi è capitata per le mani, partendo da questi sistemi, come base per valutare l'entità dell'accumulo e della superficie dei pannelli, non è difficile stabilire che non solo la portata d'acqua è sufficiente, ma che agendo sulla quantità accumulata della stessa e/o sulla superficie captante si possono ottenere risultati di gran lunga superiori alle geo.che. Dobbiamo ricordarci che il gradiente termico del sole, quando presente, non solo è superiore a quello del terreno, ma si ripristina continuamente.

                                          CITAZIONE
                                          io piuttosto il solare termico lo affiancherei alle pdc per l'acqua calda sanitaria
                                          li si che otteniamo ottimi risultati sian in estate che in inverno

                                          Sono perfettamente daccordo con Te su questo punto. <img src=">
                                          Un saluto aTutti
                                          ISS
                                          image

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                                          • CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 26/6/2006, 15:16)
                                            Ciao A..0,
                                            allego alla presente la prima immagine che mi è capitata per le mani, partendo da questi sistemi, come base per valutare l'entità dell'accumulo e della superficie dei pannelli, non è difficile stabilire che non solo la portata d'acqua è sufficiente, ma che agendo sulla quantità accumulata della stessa e/o sulla superficie captante si possono ottenere risultati di gran lunga superiori alle geo.che. Dobbiamo ricordarci che il gradiente termico del sole, quando presente, non solo è superiore a quello del terreno, ma si ripristina continuamente.

                                            ma dobbiamo anche ricordarci che noi abbiamo bisogno del sole quando lui non c'è o c'è ma con una potenza molto limitata

                                            1300 kcal/h GIORNALIERE in inverno mi aiutano poco anche con grandi accumuli. sempre se teniamo superfici di pannelli "umane"

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                                            • CITAZIONE
                                              ma dobbiamo anche ricordarci che noi abbiamo bisogno del sole quando lui non c'è o c'è ma con una potenza molto limitata

                                              Quando il sole d'inverno risplende garantisce una T dell'acqua di 25/40 gradi, a seconda del tipo di pannelli che captano i sui raggi.
                                              Il punto è proprio la capacità e la velocità di accumulo di questa energia, la prima la si modula intervenendo sui volumi dell'accumulo, l'altra sulla superficie dei collettori solari. In ogni caso la T massima dell'acqua accumulata è funzione diretta dell'irraggiamento solare ed in parte minima dalla T ambiente. Quindi l'accumulo e le superfici vanno dimensionati per immagazzinare energia il più possibile di giorno per poi riutilizzarla nelle altre ore , a tale scopo e se possibile, per inutilizzo degli spazi abitati, l'impianto di riscaldamento andrebbe tenuto spento.
                                              Riporto alcuni dati forniti da una importante casa costruttrice di pannelli solari:

                                              set confort plus

                                              accumulo 800 lt ,
                                              superficie collettori m2 15,
                                              fabbisogno energia riscaldamento soddisfatta 50%,
                                              acqua calda sanitaria 80%.

                                              Va considerato che il gradiente termico prodotto dai collettori e/o quello di un'altra fonte termica come gas, biomassa, telerisc.to ecc.., parti integranti del sistema che ne garantiscono l'efficacia, noi lo utilizziamo per elevare il COP delle PDC. Quindi è sufficiente, a tale scopo, anche una temperatura dell'accumulo pari a quella del terreno, sfruttata dalle Geo, di 12/15 gradi, ma in quantità sufficiente.

                                              CITAZIONE
                                              1300 kcal/h GIORNALIERE in inverno mi aiutano poco anche con grandi accumuli. sempre se teniamo superfici di pannelli "umane"

                                              1300 kcal ora o giornaliere? <img src=">
                                              Solo 1.5 Kw/h/G di potenza si ottengono? Ma il solare termico non ha un'efficienza del 80% circa?
                                              Un saluto
                                              ISS
                                              Ps: la quantità di energia termica che si accumula in estate , con un impianto così dimensionato, risulterà sicuramente eccessiva, questo, tuttavia, da luogo alla possibilità di produrre EE utilizzando la stessa in sistemi dotati di motori Stirling come quello della Microgen.

                                              Edited by IlSolitoSconosciuto - 27/6/2006, 12:25

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                                              • CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 27/6/2006, 12:13)
                                                fabbisogno energia riscaldamento soddisfatta 50%,
                                                acqua calda sanitaria 80%.

                                                siii in sicilia <img src=">

                                                nel nord italia difficilmente riesci a soddisfare il 50% del riscaldamento

                                                se mi dici a marzo ok ma prima è impossibile

                                                CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 27/6/2006, 12:13)
                                                1300 kcal ora o giornaliere? <img src=">
                                                Solo 1.5 Kw/h/G di potenza si ottengono??

                                                giornaliere
                                                si purtroppo in inverno al nord italia il solare termico è appena sufficiente per l'idrosanitario

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                                                • CITAZIONE (atomozero @ 27/6/2006, 14:35)
                                                  CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 27/6/2006, 12:13)
                                                  fabbisogno energia riscaldamento soddisfatta 50%,
                                                  acqua calda sanitaria 80%.

                                                  siii in sicilia <img src=">

                                                  nel nord italia difficilmente riesci a soddisfare il 50% del riscaldamento

                                                  se mi dici a marzo ok ma prima è impossibile

                                                  CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 27/6/2006, 12:13)
                                                  1300 kcal ora o giornaliere? <img src=">
                                                  Solo 1.5 Kw/h/G di potenza si ottengono??

                                                  giornaliere
                                                  si purtroppo in inverno al nord italia il solare termico è appena sufficiente per l'idrosanitario

                                                  Ciao A..0,
                                                  per non dilungarmi troppo su questo argomento che ci porta fuori tema, consiglio di leggere la discussione " solare termico + riscaldamento" nella "sezione solare termico".
                                                  A quello che si legge, che condivido a grandi linee, vorrei aggiungere solo che l'interruzione del funzionamento dell'impianto, adottando sistemi diversi da quelli ad irraggiamento in strutture dove è possibile e che comunque utillizzano un elevato coefficiente di isolamento, favorisce l'accumulo di E.T., utilissima nelle ore di effettivo utilizzo degli ambienti e dell'ACS.
                                                  Saluti <img src=">

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                                                  • Mi sono assentato per 3 giorni ma con piacere vedo che la discussione va avanti.
                                                    Allora cominciamo con ISS: Anche io all'inizio avevo avuto la tua stessa idea cioè di usare un accumulo dal quale la PDC pescasse, il fatto è che deve essere molto capiente secondo le mie stime 800 litri erano pochi, e inoltre pannellare il tetto riusulta costosetto, poi c'è da dire che qui al nord est in inverno è dura e in estate con tutti i pannelli che ho dovrei far andare l'H2O calda per sfiatare l'eccesso. Produrre corrente sarebbe interessante si però ricordiamoci che è un abitazione privata e già costruirla da nuovo con un bel impiantino nn costa poco...
                                                    Per quanto riguarda l'estate la soluzione sarebbe usare l'H2O del pozzo se usassi quella dell'acquedotto sai che costi??? Il problema è che se guardi la portata necessaria di picco, (stimata nella pagina precedente) è altina e il pozzo che ho nn me la garantisce. A questo punto dopo avere fatto queste valutazioni mi sono detto se devo perforare lo faccio per mettere giù delle sonde...
                                                    L'idea cmq è buona inoltre se avessi molto spazio allora come dici tu potrei predisporre il recupero d'acqua piovana, ma l'accumulo va in una lavanderia di circa 10 m^2, insomma devo anche adattare le soluzioni allo spazio disponibile.
                                                    Ci sono pro e contro... Cmq lo schema che hai messo nn è molto diverso dal quello che ho postato io, solo che io ho intenzione in inverno di aiutarmi con un camino o stufa è da vedere il miglior rendimento.

                                                    Riassumo accumulo 600 litri
                                                    pannelli 8 m^2

                                                    Cmq per risparmiare energia e scosti di gestione i mezzi e la tecnologia ci sono, la PDC è una macchina stupenda, il problema è l'investimento iniziale, la mia idea è quella però di arredare la casa più avanti intano basta un letto e in compenso investo di più nell'impianto iniziale.
                                                    Progettando l'impianto come ho esposto io con la PDC il costo maggiore arriva dalla bolletta della luce poi, per quello in un futuro volevo installare il fotovoltaico per attenuare questo costo... questo però costa davvero troppo per ora.

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                                                    • Ciao C..4, ben tornato,
                                                      rispondo alla presente telegraficamente: <img src=">


                                                      1) il rapporto tra superficie riscaldata e superficie captante, nelle PDC GEO di superficie, va da 1 a 1 a 1,5 captante 1 riscaldata a seconda della conformazione del terreno, con i pannelli termici scendiamo sotto il 15 % della superficie riscaldata e senza smantellare appezzamenti di terreno. Questo vuol dire che per integrare con il solare termico il riscaldamento è necessario, per 100 m2 di abitazione, dai 100 ai 150 m2 di sonde geotermiche di superficie, in pannelli solari sarebbero meno di 15 m2, sicuramente molto più efficienti . A questo sistema andrebbe abbinato un accumulo di acqua interrato per il recupero delle precipitazioni piovose, nel Tuo caso anche dell'acqua di pozzo, queste potrebbero così essere impiegate come serbatoio di energia termica ( d'estate i pannelli riscaldano prima l'ACS e poi quella dell'accumulo), come fonte per l’irrigazione e per gli scarichi dei bagni, a Pantelleria ne è provvisto ogni dammuso, e non ditemi che in continente non abbiamo problemi di acqua!!

                                                      2) Le PDC motocondensate ad acqua abbisognano, per funzionare in raffrescamento, dai 2 ai 4 m3 di acqua per sei ore di funzionamento a seconda che si raffreschino, a spanne, 2 o 3 locali, in riscaldamento il circuito è chiuso e si utilizza l'energia termica immagazzinata per poi passare alla fonte di calore integrativa. I m3 considerati sono stati ricavati dalle dichiarazioni dei costruttori delle macchine che ho indicato in altre risposte.

                                                      3) Esistono sistemi geotermici che utilizzano il solare termico per creare il gradiente termico nel terreno: in estate attraverso la dispersione di quello estratto dagli ambienti raffrescati e quello prodotto in surplus dai collettori, in inverno, attraverso le sonde Geo., recuperano il calore immagazzinato nel terreno creando il gradiente per l’estate; in inverno oltre al gradiente presente nel terreno le PDC sfruttano anche quello prodotto, con più basse temperature, dai pannelli del solare termico.

                                                      A quello appena scritto vanno aggiunte le seguenti considerazioni:
                                                      le PDC permettono di conseguire economie di gestione, in quanto sistemi elettrici, attraverso la produzione di EE da FV e, soprattutto, per mezzo della possibilità di migliorare il coefficiente di performance (COP) attraverso la produzione di E Termica.
                                                      Considerando che il costo al m2 di un collettore termico è pari ad un terzo di quello del FV e che la resa del primo è superiore all’80% mentre quella del secondo si aggira intorno al 15% mi viene da chiedermi/Vi se quello descritto non è il sistema migliore per costi e benefici.
                                                      Mi spiego, se il costo delle macchine che utilizzano il ciclo frigorifero fosse più basso ( le PDC geo. hanno dei prezzi incomprensibili), se si adottasse il sistema di cui al punto 1e2, considerando anche che immagazzinarsi l’acqua per gli usi menzionati costituirebbe un aiuto concreto all’emergenza siccità,
                                                      avremmo realizzato il sistema che presenta il livello più alto di
                                                      CUC (coefficiente di utilizzazione di conbustibile) .
                                                      Ovviamente queste mie sono considerazioni di carattere generale, ma se dovessi costruirmi da zero una casa le prenderei seriamente in considerazione; se non ci muoviamo noi singoli per tamponare certi problemi…… :angry:

                                                      Un saluto a tutti
                                                      ISS



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                                                      • CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 8/7/2006, 12:10)
                                                        le PDC permettono di conseguire economie di gestione, in quanto sistemi elettrici, attraverso la produzione di EE da FV e, soprattutto, per mezzo della possibilità di migliorare il coefficiente di performance (COP) attraverso la produzione di E Termica.

                                                        se vogliamo puntare al consumo zero non possiamo dimenticare il FV, il Solare termico può aiutarmi ad aumentare il COP ma non è possibile fare miracoli.

                                                        io personalmente punterei per un solare termico per l'ACS e il FV per diminuire la spesa per l'EE della pompa di calore.

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                                                        • [QUOTE=atomozero,8/7/2006, 12:49]
                                                          CITAZIONE (IlSolitoSconosciuto @ 8/7/2006, 12:10)
                                                          le PDC permettono di conseguire economie di gestione, in quanto sistemi elettrici, attraverso la produzione di EE da FV e, soprattutto, per mezzo della possibilità di migliorare il coefficiente di performance (COP) attraverso la produzione di E Termica.

                                                          CITAZIONE
                                                          se vogliamo puntare al consumo zero non possiamo dimenticare il FV, il Solare termico può aiutarmi ad aumentare il COP ma non è possibile fare miracoli.

                                                          Per puntare al consumo zero, appunto, bisogna ridurre i consumi. Certamente non bisogna dimenticare il FV, ma sono i numeri a dimostrare la diversa efficienza tra i due sistemi:
                                                          1€ investito per un impianto di ST produce da 1 a 1,17 KW/A,
                                                          1€ ---------------------------di FV produce da 0,15 a 0,20 KW/A. -_-

                                                          CITAZIONE
                                                          io personalmente punterei per un solare termico per l'ACS e il FV per diminuire la spesa per l'EE della pompa di calore.

                                                          Io personalmente punterei per un FV raffreddato dal solare termico ( sistema ibrido ), ma i costi sono troppo elevati per sperare in un utilizzo diffuso di questa soluzione. <img src=">

                                                          Auguro a Tutti buone vacanze!!! :B):
                                                          ISS

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                                                          • Buongiorno a tutti,

                                                            da poco entrato a far parte della chat mi permetto di rispondere al gruppo dopo aver già risposto privatamente a clash4.

                                                            La geotermia a bassa entalpia, con pompa di calore, è un sistema oramai convenzionale basti pensare che da noi in Svizzera ne abiamo installate circa 30.000 unità.
                                                            Mentre le pompe di calore che sfruttano aria o acqua di falda sono circa 80.000.

                                                            La pompa di calore è un sistema con una durata di vita come quella di una caldaia ed è il sistema indipendente che attualmente inquina meno di tutti.
                                                            Se poi lo abbinate al solare termico potrete rifurre i vostri costi di gestine annuale ancora di più.
                                                            Un'analisi preliminare eseguita da uno specialista potrà sicuramente aiutarvi a capire qualè il migliore impianto per il vostro contesto specifico.

                                                            Installando un sistema fotovoltaico in conto energia potrette poi chiudere il cerchio, unpasso alla volta però...i soldi non crescono sulle piante!

                                                            Personalmente da ingegnere termoclimatico e specialista in bioarchitettura ho potuto eseguire una cinquantina di progetti esecutivi e circa una decina sono in atto in Italia del nord

                                                            Inizialmente, per ridurre l'investimento iniziale, è importante isolare bene la casa con almeno 12 cm d'isolazione per raggiungere un valore U medio della costruzione(ex valore K) di 0.4 W/mqK.

                                                            Facendo questo sforzo iniziale potrete ammortizzare il costo del vostro investimento in circa 8 anni.

                                                            Ricordo a chi non lo sa che con la geotermia è possibile anche raffrescare e/o deumidificare non approfondo inizialmente perchè è lunga da spiegare.

                                                            Sappiate che rispetto ad un sistema a nafta i risparmio annuale è circa del 60% lo stesso vale per il gpl, per il gas metano invece il risparmio è di circa il 45%.

                                                            Non abbiate paura della vita della sonda geotermica verticaleverticale, quella orizzontale in Svizzera l'abbiamo abbandonata da tempo (anche per questo non approfondisco ora), la stessa è costruita (almeno quelle che utilizziamo noi) in polietilene ad alta densità con una tenuta di 16 bar ed appunto ha un adurata di vita CERTIFICATA di circa 80/100 anni (prove di laboratorio in Svizzera ne abbiamo diverse funzionanti da più di 40 anni).

                                                            Le cose da dire sono molte e quindi per ora vi rimetto alcuni siti dove potrete informarvi in maniera inequivocabile:

                                                            www.tecnoclima.ch
                                                            www.geothermal-energy,ch
                                                            www.pac.ch
                                                            www.minergie.ch
                                                            www.sses.ch/ticino/ molto interessante
                                                            www.geocalor.it
                                                            www.acquaservice.it

                                                            Cari saluti e grazie per l'eventuale attenzione

                                                            Lgb

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                                                            • CITAZIONE (luca giordano @ 13/8/2006, 18:32)
                                                              Inizialmente, per ridurre l'investimento iniziale, è importante isolare bene la casa con almeno 12 cm d'isolazione per raggiungere un valore U medio della costruzione(ex valore K) di 0.4 W/mqK.

                                                              concordo con tutto il post tranne che in questo punto.

                                                              trovo molto errato dare uno spessore senza specificare materiali e tipo di isolamento.

                                                              per fare un U medio delle struttura vicino a 0,4 bisogna isolare le strutture sia verticali che orrizontali
                                                              e sopratutto bisogna stare attenti alla tipologia di vetrate che vengono usate.

                                                              per quanto riguarda i 12 cm penso intenda un cappotto esterno.

                                                              nel nord italia questo sistema è si diffuso ma non è l'unico.

                                                              per raggiungere quei valori (0,399W/m2K) bastano circa 6 cm di polistirene con una struttura a cassonetto (25+6+8) per una struttura verticale
                                                              invece per un pavimento dipende dalla composizione cmq la media è dai 3 ai 5 cmq

                                                              lei giustamente ha parlato di U medio e per calcolarlo dobbiamo tenere presente la tipologia delle finestre.
                                                              un vetro standard con U 2,7 sicuramente sballa la media con le strutture precendenti ma dobbiamo tenere conto anche del fattore economico.
                                                              Dalle simulazioni che abbiamo fatto già con strutture finestrate con U medio intorno a 2 c'è un'ottimo rapporto tra prezzo e ritorno economico.
                                                              sicuramente se il cliente ha la possibilità di installare vetri con un K ops scusate U (non ho mai capito xkè hanno cambiato lettera...) 1,5 le dispersioni dell'edificio iniziano veramente a ridursi notevolemte, sia in estate che in inverno.



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