Impianto Geo+Tesi di lurea - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Impianto Geo+Tesi di lurea

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Buongiorno Atomozero,

    capisco cosa intendi la questione è che preferivo approfondire puntualmente.

    Comunque, per degli elementi costruttivi verticali, anche con il pacchetto da te descritto non si riesce a raggiungere 0.4 anche calcolando un lambda dell'isolante di 0.036 W/mK

    Coefficiente di conduttività termica U - calcolo
    No. Materiale parte larghezza larghezza Spessore Lambda Valore R Temp.
    in % legno isolazione in mm in W/(m K) in m2 K/W 20.00
    Trasmissione termica superficiale interna in mm in mm --- 7.7 0.130 18.30
    95 Intonaco interno 15 0.700 0.021 18.02
    79 Mattone silicocalcare bucato 250 0.800 0.313 13.92
    26 Polistirolo PS estruso 60 0.036 1.667 -7.94
    79 Mattone silicocalcare bucato 80 0.800 0.100 -9.25
    96 Intonaco esterno 15 0.870 0.017 -9.48
    Valore U 0.437 W/(m2 K)

    Tieni anche conto cho lo spessore del materiale dipende anche dal lambda dell'elemento scelto. Parlando dell'isolante poi io prediligo materiali a basso impatto ambientale come la fibra di cocco, quella di legno e di canapa e lino, la lana di pecora, il sughero, i fiocchi di cellulosa, etc. Ognuno di questi materiali isolanti viene utilizzato puntualmente in funzione del contesto.
    Reputo poco propositivo e per niente costruttivo cercare di risparmiare energia, isolando molto bene l'edificio, per evitare emissioni inquinanti per poi andare ad inquinare per produrre prodotti per l'edilizia che utilizzano derivati del petrolio...

    Questo è solo il mio punto di vista.

    Cordialmente.

    Lgb

    Per quanto riguarda i serramenti attualemnte la legge 10 Italiana richiede un Valore U totale di 1.8 W/mqK massimo mentre una buona via di mezzo, tra standard Nord-europei e del Sud, è sicuramente 1.6 W/mqK calcolando un vetro doppio con gas di riempimento Xenon, Argon o Krypton, spessori 4/12/4.

    Commenta


    • CITAZIONE (luca giordano @ 16/8/2006, 09:09)
      Comunque, per degli elementi costruttivi verticali, anche con il pacchetto da te descritto non si riesce a raggiungere 0.4 anche calcolando un lambda dell'isolante di 0.036 W/mK

      per le strutture verticali qui nel veneziano si usa del Polistirene esp. lastre da 30 kg/m³ con un lambda appunto da 0,036 W/mK (poi varia di poco da marca a marca) e si raggiunge una Trasmittanza termica totale pari a 0,3810 W/m²K
      CODICE
      Codice        Descrizione        s                C                a•1012        u•1012        R
                                        m        W/mK        W/m²K        kg/m³        kg/s•m•Pa        kg/s•m•Pa        m²K/W


                     Ambiente esterno                                                                
                     Resistenza superficiale esterna                                                        0,043
      INT09        Intonaco di cemento        0,0200        1,400        70,000        2000        5,00        12,00        0,014
      MUR11        Muratura in mattoni (esterno)        0,2500        0,470        1,880        1000        24,00        24,00        0,532
      ISO50        Polistirene esp. lastre        0,0600        0,036        0,600        30        3,20        3,20        1,667
      MUR03        Muratura in mattoni (interno)        0,0800        0,360        4,500        1000        24,00        24,00        0,222
      INT08        Intonaco calce e cemento        0,0200        0,900        45,000        1800        5,00        12,00        0,022
                     Resistenza superficiale interna                                                        0,123
                     Ambiente interno


      CODICE
      Totali struttura:
      Spessore totale        m :        0,430
      Resistenza termica totale        m²K/W :        2,623
      Trasmittanza termica totale        W/m²K :        0,3810
      Capacità termica areica        kJ/m²•K :        2,785
      Massa totale / superficiale / frontale         kg/m² :        408 / 332 / 116


      ok che poi varia leggermente da materiale a materiale però non mi sembra errato il mio calcolo.



      CITAZIONE (luca giordano @ 16/8/2006, 09:09)
      Tieni anche conto cho lo spessore del materiale dipende anche dal lambda dell'elemento scelto. Parlando dell'isolante poi io prediligo materiali a basso impatto ambientale come la fibra di cocco, quella di legno e di canapa e lino, la lana di pecora, il sughero, i fiocchi di cellulosa, etc. Ognuno di questi materiali isolanti viene utilizzato puntualmente in funzione del contesto.
      Reputo poco propositivo e per niente costruttivo cercare di risparmiare energia, isolando molto bene l'edificio, per evitare emissioni inquinanti per poi andare ad inquinare per produrre prodotti per l'edilizia che utilizzano derivati del petrolio...

      Questo è solo il mio punto di vista.

      si, anche io preferisco materiali "naturali" però dobbiamo confrontarci anche con il problema economico.
      costano tantissimo e già faccio convincere gli impresari a cercare di fare edifici in classe A figuriamoci se gli dico di usare materiali ecosostenibili.

      per fortuna che esistono impresari sensibili, a Gazzera, nella periferia del comune di Venezia abbiamo progettato un complesso di 24 appartamenti in classe A con materiali con bassissimo impatto ambientale, in questo caso il costruttore a chiesto espressamente di utilizzare questo tipo di materiali sapendo anticipatamente l'onere aggiuntivo sul costo delle materie.

      Commenta


      • CITAZIONE (luca giordano @ 16/8/2006, 09:09)
        Per quanto riguarda i serramenti attualemnte la legge 10 Italiana richiede un Valore U totale di 1.8 W/mqK massimo mentre una buona via di mezzo, tra standard Nord-europei e del Sud, è sicuramente 1.6 W/mqK calcolando un vetro doppio con gas di riempimento Xenon, Argon o Krypton, spessori 4/12/4.

        mmm saprebbe dirmi esattamente dove c'è scritto?

        con il nuovo D.lgs 192/05 solo nel caso non si voglia calcolare il fabbisogno di energia primaria ci sono delle limitazioni sulle strutture opache e finestrate, altrimenti non c'è nessun limite alle dispersioni delle strutture (sempre rimanendo all'interno del valore limite del FEP).

        CODICE
        Zona   Climatica Dal 1 Gennaio 2006   Dal 1 Gennaio 2009
                             U (W/m2K)                           U (W/m2K)
          A                     5,5                                         5,0
          B                     4,0                                         3,6
          C                     3,3                                         3,0
          D                     3,1                                         2,8
          E                     2,8                                         2,5
          F                     2,4                                         2,2

        Tabella 5 Valore limite della trasmittanza termica U delle strutture trasparenti comprensive degli infissi

        Commenta


        • Buonasera,

          per quanto riguarda il tuo calcolo, diamoci del tu se sei d'accordo, mi sembra corretto a parte il lambda dei mattoni forati 0.47 W/mk mi sembra molto basso.

          Però è un dettaglio mi sembra che in linea di massima abbiamo la stessa visione d'insieme.

          Per quanto riguarda i serramenti quel dato che mi chiedo devo andare a cercarlo in quanto per l'italia è il mio collega che si occupa della legge 10 però a prescindere da questo un valore U (telaio+vetro) più lato di 1.8 W/mq mi sembra un non senso.

          Ribadisco, questa è il mio parere.

          A presto.

          Saluti.

          Lgb

          Commenta


          • CITAZIONE (luca giordano @ 16/8/2006, 19:21)
            Per quanto riguarda i serramenti quel dato che mi chiedo devo andare a cercarlo in quanto per l'italia è il mio collega che si occupa della legge 10 però a prescindere da questo un valore U (telaio+vetro) più lato di 1.8 W/mq mi sembra un non senso.

            se fosse per me renderei per legge vetri con questi valori! <img src=">

            il problema rimane sempre il lato economico......purtroppo....

            Commenta


            • Capisco ma non dobbiamo arrenderci, la deontologia professionale ci impone di lottare per quello che riteniano migliore poi chiaramente, a volte, dobbiamo accettrae dei compromessi..

              alla prossima.

              Lgb

              Commenta


              • Ciao Andrea, anch'io sto ristrutturando una casa in provincia di Treviso seguendo la massima ambizione di ottenere una piena indipendenza energetica con un impianto fotovoltaico (FV) + pompa di calore (PDC).
                Hai pensato ad una soluzione del genere? Può significare non pagare più bollette per riscaldamento ed energia elettrica per qualche decina di anni almeno !
                Mi sono rivolto ad un termotecnico di fiducia (quasi impossibile trovarne !) e con un buon isolamento è sufficente una potenza termica di 10 kW (per circa 200 mq).
                Nel tuo caso hai idea della potenza termica richiesta?
                La casa non è collegata alla rete del gas, meglio così perchè non voglio usare combustibili fossili. Rimangono due scelte o biomassa o PDC.
                In condizioni ottimali una PDC ha un COP di 1:5 quindi ne basta una con una potenza di 2kW.
                Il problema è assicurare un buon scambio termico con il terreno, qui sorge il dubbio scambiatore verticale o orizzontale?
                Non considero nemmeno split o deumidificatori,: con un buon progetto non si ha bisogno di raffrescamento estivo (l'eventuale umidità con formazioni di muffe si può evitare con un sistema cmc=ircolazione meccanica controllata) poi gli split con scambio aria-aria funzionano in condizioni nettamente sfavorevoli, (hai presente il ciclo di Carnot?)
                Per quanto riguarda il solare termico non andrei oltre ad un impianto tradizionale per avere acqua calda da Aprile a Settembre. Un amico ha circa 40 mq di pannelli solari termici per avere un contributo sul sistema di riscaldamento a bassa temperatura. La sua esperienza è che il contributo è minimo mentre la quantità di acqua calda nei mesi caldi è decisamente in eccesso. Ne vale la pena?
                Una caldaia a biomassa ha il problema dell'alimentazione, devi assicurarti che ci sia un carico sufficente (legna, pellets,brichetti....) in modo continuo. Poi l'impianto con un termocamino che produce anche acqua calda è un pòcomplesso e questo significa sia più rischio di una non ottimale progettazione/installazione sia una maggior manutenzione o cose che possono non funzionare.
                Quali sono le tue conclusioni fin'ora?

                Commenta


                • Buongiorno,

                  mi permetto di evidenziare che con una pompa di calore geotermica il massimo coefficente di prestazione possibile è 3.8/4.0. Questo lo dico, da ingegenre impiantista e, in base ad una ricerca di laboratorio eseguita nell'arco di due anni su di un'impianto pilota.
                  www.sses.ch/ticino/

                  Per quanto riguarda lo scambio geotermico è meglio quello verticale per diverse ragioni che ora non approfondisco.

                  Per quanto riguarda la deumidificazione nn è necessario utilizzare degli split in quanto se ben progettato l'impianto geotermico può garantire con un geocooling e dei ventilconvettori una deumidificazione parziale solo ocn lo scambio del terreno!

                  La deumidificazione naturale parziale è possibile anche con un buon intonaco in terra cruda di almeno 2.5 cm, bio-architettura!

                  Per quanto riguarda il solare termico, se l'impianto è ben progettato, è possibile contribuire anche al riscaldamento - oltre che alla produzione di acqua calda - con un doppio accumulatore ed una regolazione con soli 6/10 mq.

                  Saluti.

                  Lgb

                  www.tecnoclima.ch

                  Commenta


                  • Concordo con quanto detto da Luca Giordano, il cop indicato da te è altino, un buon risultato lo puoi avere con la presenza di falde nel sottosuolo ma il dimensionamento è meglio sempre farlo conservativo.

                    Per quanto riguarda il fotovoltaico certo che ci ho pensato ma come ho detto il problema è l'investimento iniziale, comunque in un futuro magari anche con la nuova tecnologia del film sottile sarà più egevole.

                    Per quanto riguarda il solare termico io nn lo sottovaluterei con un accumulatore da 600 litri e 8m^2 di pannelli avrai acqua calda in eccesso per l'estate ma un buon contributo per l'inverno. Inoltre il termocamino realizza uno scambio fumi acqua, nn vedo grosse manutenzioni inoltre mi sembra ci siano modelli che funzionano sia a pellets che cippato con timer di accensione in modo che arrivi a casa e lo trovi acceso e ti danno un buon contributo se sommato al solare.

                    Per quanto riguarda il condizionamento estivo penso che bisogna stare attenti soprattutto all'umidità, come indicato da atomozero i deumidificatori adiabatici sono d'obbligo con impianto a pavimento.

                    dimenticavo, il tuo amico con 40 m^2 di pannelli ha un accumulatore troppo piccolo probabilmente oppure pannelli di vecchia tecnologia secondo me.

                    Commenta


                    • CITAZIONE (luca giordano @ 18/8/2006, 08:38)
                      La deumidificazione naturale parziale è possibile anche con un buon intonaco in terra cruda di almeno 2.5 cm, bio-architettura!

                      attenzione venezia- treviso non ha le umidità della svizzera..... stiamo attenti con questi materiali, purtroppo non fanno miracoli....

                      CITAZIONE (clash4 @ 18/8/2006, 12:19)
                      dimenticavo, il tuo amico con 40 m^2 di pannelli ha un accumulatore troppo piccolo probabilmente oppure pannelli di vecchia tecnologia secondo me.

                      concordo pienamente, con 40mq hai sicuramente un apporto considerevole anche in inverno, ma bisogna vedere che è stato interfacciato all'impianto di riscaldamento.
                      ma in estate li copre? come risolve il problema del surriscaldamento? di solito si scarica in piscine o grandi accumuli d'acqua.

                      Commenta


                      • Caro atomozero,

                        io perlo del Ticino, microclima che raggiunge anche l'80% di umidità relativa.

                        MI permetto di evedenziare che la mia esperienza lavorativa non si ferma al Ticino ma si estende sino a Kuala lumpur....

                        In ogni caso ogno progetto dipende dal contesto puntuale: orientamento, architettura passiva dell'edificio, elementi costruttivi scelti, etc.

                        Una progettazione termoclimatica etica e deontologica deve teenr conto dell'impatto dell'energia elettrica consumata per dei deumidifcatori convenzionale supportati da compressore.

                        Per quanto riguarda la terra cruda, anche per questomateriale, se non si ha l'esperienza adatta, è un peccato escluderli a priori.

                        Io vedo per esempio, per i miei progetti, un'abbinamento delle tecniche di rafreddamento passivo: elementi costruttivi permeabili al vapore ad igroscopici, raffrscamento geotermico, architettura solare passiva e ventilazione naturale.

                        Per finire apprezzo sfatatre un mito esistente, anche in questa chat:

                        . non è necessario deumidificare se si raffresca con il pavimento radiante, è auspicabile però farlo!

                        Il raffrescamento radiante, se dimenisonato con una temperatura dimandata superiore ai 20°C e con una sonda di condensa a contatto permette di evitare la condensa del pavimento.
                        L'aspetto di comfort igrotermico è un'altra faccenda.

                        saluti.

                        Lgb

                        Commenta


                        • CITAZIONE (luca giordano @ 18/8/2006, 15:15)
                          io perlo del Ticino, microclima che raggiunge anche l'80% di umidità relativa.

                          .....

                          Una progettazione termoclimatica etica e deontologica deve teenr conto dell'impatto dell'energia elettrica consumata per dei deumidifcatori convenzionale supportati da compressore.

                          Per quanto riguarda la terra cruda, anche per questomateriale, se non si ha l'esperienza adatta, è un peccato escluderli a priori.

                          pur non avendo fatto (per ora) progetti nelle zone piu remote della terra, l'esperienza che ho accumulato in questi anni
                          posso dire che con i dati forniti dai produttori di questi intonaci o mattoni speciali (xkè c'è pure una corrente di pensiero che si riesce a regolare l'umidità interna tramite dei particolari mattoni pieni porizzati da installare a "faccia a vista") e un semplice diagramma psicometrico si può notare come l'azione di deumidificazione sia troppo esigua rispetto alla reale richiesta di deumidificazione per le potenze frigorifere in gioco.

                          Potrebbe essere che ora esistono materiali nuovi ma i dati che dispongo in questo momento mi fanno pensare che queste tipologie possono solo affiancare (con effetti molto esigui) l'azione di un deumidificatore.

                          l'idea di far andare l'impianto di raffrescamento con acqua di mandata ad una temperatura di circa 20°C mi fa un po sorridere, non voglio dubitare dell'esperienza di nessun professionista, ma almeno che non parliamo di case passive, l'energia in gioco con queste temperature è veramente limitata
                          e ok che si può studiare sistemi alternativi e biosostenibili ma in edifici come quello di clash4 e molti altri simili che arrivano ad una certificazione massima B l'energia che serve per il raffrescamento estivo è molto superiore a quella che fornirebbe un impianto radiante alimentanto a 20°C

                          Riassumendo, gli impianti radianti in raffrescamento possono essere alimentati con queste tre filosofie

                          07-12°C - Bassa Temp - basso rendimento energetico del gruppo frigo con potenza in esubero
                          12-16°C - Alta Temp - (o 17°C dipende dal GF) alto rendimento del gruppo frigo sia ad aria ma sopratutto ad acqua (geotermia o falda) in questo caso abbiamo circa una potenza frigorifera (in questo caso a pavimento) di circa 40Watt/mq ottimale per il 98% degli edifici di nuova costruzione (Classe B o A anche in C ma bisogna analizzare molto bene le rientrate estive)
                          16-21°C - Altissima Temp - In alcune zone d'italia non serve neanche usare il gruppo frigo ma il rendimento a mq precipita notevolmente.




                          CITAZIONE (luca giordano @ 18/8/2006, 15:15)
                          Per finire apprezzo sfatatre un mito esistente, anche in questa chat:

                          . non è necessario deumidificare se si raffresca con il pavimento radiante, è auspicabile però farlo!

                          il gruppo che sta seguendo la revisione dell'attuale norma Norma UNI EN 1264 riguardante il riscaldamento radiante, sta lavorando proprio al capitolo raffrescamento, e dalle prime voci di corridoio, la deumidificazione (secondo la normativa) andrà fatta tramite una deumidificazione adiabatica.
                          Poi tra le varie revisioni e la pubblicazione purtroppo c'è sempre la politica e purtroppo conoscendo le marche tedesche cercheranno di modificare la frase con "è veramente consigliato utilizzare.."

                          in questi anni sono stato chiamato parecchie volte come perito di parte per valutare impianti radianti che non funzionavano e la quasi totalità delle volte i problemi erano dovuti da tre fattori:

                          1:Assenza del deumidificatore (si creavano vere e proprie macchie d'acqua nel pavimento, sopratutto sotto i letti)
                          2:Errata posizione del deumidificatore (l'umidità è una pressione e ci sono delle precise regole da seguire)
                          3:Utilizzo di ventil convettori per la deumidificazione (la deumidificazione avveniva la la temperatura è impossibile da gestire e ne risultava l'assenza di confort termico)

                          poi ognuno è libero di fare come vuole <img src=">



                          CITAZIONE (luca giordano @ 18/8/2006, 15:15)
                          L'aspetto di comfort igrotermico è un'altra faccenda.

                          Luca permettimi di dire un'ultima cosa

                          il comfort igrotermico NON è un'altra faccenda. ma è quello che mi viene chiesto dal cliente....

                          Commenta


                          • Hei atomo mi spieghi la differenza tra edifici inclasse A, B, C? Da cosa capisci che il mio è in B? E' un bene o un male?

                            Commenta


                            • Caro Atomozero,

                              prendo atto delle tue considerazioni e visto che non ho interesse a farti cambiare idea e visto che purtoppo condivido solo in parte il tuo punto di vista non ci rimane che accettare, almeno per quanto mi riguarda, il punto di vista dell'altro.

                              Cordialmente.

                              Lgb

                              presidente dell'Associazione Svizzera di costruzione bioecologica Ticino www.baubio.ch

                              vicepresidente Società Svizzera per l'energia solare www.sses.ch

                              Membro ingegnere della Società svizzera di geotermia www.geothermal-energy.ch

                              membro progettista della Comunità Svizzera dell'energia solare www.swissolar.ch

                              Commenta


                              • CITAZIONE (luca giordano @ 21/8/2006, 08:49)
                                prendo atto delle tue considerazioni e visto che non ho interesse a farti cambiare idea e visto che purtoppo condivido solo in parte il tuo punto di vista non ci rimane che accettare, almeno per quanto mi riguarda, il punto di vista dell'altro.

                                ma il bello di queste chiaccherate è proprio quello che alla fine cmq la si pensi si deve restare buoni "amici" e magari andare a bere qualcosa assieme <img src=">

                                cmq attento con quel'intonaco! <img src=">

                                CITAZIONE (clash4 @ 20/8/2006, 21:50)
                                Hei atomo mi spieghi la differenza tra edifici inclasse A, B, C? Da cosa capisci che il mio è in B? E' un bene o un male?

                                la classe A è la migliore oltre ci sono solo le case passive

                                una classe B ora è un buon risultato

                                la classificazione può essere fatta in due modi:

                                Secondo la classificazione della provincia di Milano

                                www.provincia.milano.it/ambiente/energia/doc/24gen06_Procedura_Certificazione.pdf

                                o secondo la classificazione di bolzano

                                http://www.provincia.bz.it/agenzia-ambient...aus/index_i.htm

                                tra i due trovo più precisa la prima, purtroppo però la piu conosciuta è la seconda

                                per calcolare la classe energetica si fa (a grandi linee) un calcolo delle dispersioni dell'edificio e si vede quanta energia si consuma in un anno.

                                è quello che dovrebbe definire il decreto attuattivo mancante del d.lgs 192/05. infatti i due metoni sopra citati sono solo volontari e non obbligatori fuori dalle province citate.

                                Commenta


                                • Caro atomozero,

                                  prendo atto e condivido quando dici che alla fine bisogna sempre trovare una via d'incontro.

                                  Per quanto riguarda la terra cruda devo evidenziare che questo approccio architettonico, in abbinamento ad altre tecniche bioclimatiche, ho già potuto utilizzarlo in diverse occasioni con ottimi risultati e soddisfazione da parte dei clineti finali, non capisco bene il tuo scetticismo preconcettuale <_<

                                  Per quanto riguarda la certificazione casaclima tenete conto che non esiste solo la classe A ma anche la GOLD e la plus, ed ognuna di queste -compreso la classe B, necessitano una ventilazione automatica con recupero di calore a flussi incrociati.

                                  Cordialmente.

                                  Lgb

                                  Commenta


                                  • CITAZIONE (luca giordano @ 21/8/2006, 18:09)
                                    Per quanto riguarda la certificazione casaclima tenete conto che non esiste solo la classe A ma anche la GOLD e la plus, ed ognuna di queste -compreso la classe B, necessitano una ventilazione automatica con recupero di calore a flussi incrociati.

                                    ma non dipende alla quantità di volumi di ricambio in gioco?

                                    nella documentazione di casaclima non ho trovato nulla a riguardo, ma potrebbe essermi scappato.

                                    Commenta


                                    • La ventilazione automatica con recupero a flussi incrociati è necessaria, soprattutto in una costruzione convenzionale, quando l'involucro inizia a diventare molto isolato e quindi non sussiste più il necessario ricambio d'aria - in particolare dai serramenti - atto ad evitare muffe e condense.

                                      Un approccio di architettura bioecologica, con pareti che respirano, permette di evitare queste anomalie fisiche. Anche se tale approccio è valido solo per la certificazione casa clima che tiene conto dell'impatto ambientale dei materiali da costruzione "sindrome da edifico malsano", etc, ma questa è un'altra storia.

                                      Saluti.

                                      Lgb

                                      Commenta


                                      • CITAZIONE (luca giordano @ 22/8/2006, 08:44)
                                        La ventilazione automatica con recupero a flussi incrociati è necessaria, soprattutto in una costruzione convenzionale, quando l'involucro inizia a diventare molto isolato e quindi non sussiste più il necessario ricambio d'aria - in particolare dai serramenti - atto ad evitare muffe e condense.

                                        concordo che una buona ventilazione aiuta la vivibilità ma per il pericolo di muffe e condense deriva (nella maggior parte dei casi)
                                        dalla poca attenzione che si fa al diagramma di glaser nelle strutture edilizie.

                                        Con una semplice analisi e un'accurata scelta dei materiali si può eliminare radicalmente questo problema.

                                        Commenta


                                        • Caro atomozero,

                                          condivido ma la mia risposta era riferita alla certificazione Casa clima che, come altre, richiede esperessamente tale applicazione tecnologica; almeno per la classe B e A, etc.

                                          Lgb

                                          Commenta


                                          • si mi sono lasciato un po andare <img src="> sorry

                                            Commenta


                                            • Eccomi che torno con qualche valutazione della quale vorrei sapere il vostro parere:

                                              Fabbisogno stimato dell'abitazione: 20000 kWh
                                              Con una pompa di calore assorbiamo quindi circa 5000 kWhel (COP 4)

                                              Si divide il fabbisogno per il rendimento del sistema elettrico nazionale 0,36 e per quello di distribuzione del gas 0,95 e si ha:

                                              PDC: 20000/0,36 = 55555/COP =13888 kWh
                                              CALDAIA: 20000/0,95 = 21052 kWh

                                              Ora come posso confrontare direttamente il guadagno che da una PDC rispetto alla CALDAIA quando una utilizza Metano e l'altra energia elettrica?

                                              Basta moltiplicare i 5000 kWhel assorbiti per il costo al kW x la PDC? E per la caldaia come faccio a risalire ai m^3 annui?

                                              Se volessi fare il confronto con una caldaia a pellets come farei? ci sono dei fattori moltiplicativi in base al combustibile e al suo potere calorifico?


                                              Altra cosa facendo un impianto con sonda geotermica voi cosa utilizzereste per cucinare? fareste un contratto x il gas? (Vedi discussione http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3797620 )

                                              Commenta


                                              • Altra cosa: inizialmente avevo previsto l'impianto con un accumulo da 600 litri dove confluiva calore da pannelli solari, da caldaia o PDC e da caminetto, e l'acqua sanitaria veniva prodotta da una serpentina interna per scambio termico.

                                                Ora mi è stata proposta una PDC dotata nn di un solo condensatore ma ben si di un desurriscaldatore e di un condensatore, in questo modo produco acqua a bassa temperatura per l'impianto a pavimento, e acqua a temperatura più alta (sanitaria) che finisce in un accumulo più piccolo 300 litri, dove confluisce anche il calore dei pannelli solari, anche qui l'acqua sanitaria viene prodotta con serpentina interna da 60 litri.
                                                In questo modo ho lo svantaggio che il fabbisogno per il riscaldamento è coperto solo da PDC e nn da caminetto e solare termico, però ho il vantaggio che in estate l'acqua calda prodotta dalla PDC mi va a scaldare l'acqua sanitaria assieme ai pannelli solari. Inoltre ho valutato che la spesa per installare un caminetto termico nn vale il calore che mi produce nell'accumulo, quindi installerò un semplice camino o stufa a pellets che scalderà il soggiorno per irraggiamento oltre all'impianto a pavimento si intende.

                                                Cosa ne pensate? Io credo che con un buon grado di coibentazione e grazie alla PDC avrò un sensibile calo di spesa rispetto alla caldaia.
                                                Per quanto riguarda la parte estiva ho optato nn per scambiatori adiabatici come inizialmente espresso ma su fan-coil in questo modo dimensiono l'impianto a pavimento per la sola parte invernale con minore spesa, e parte del calore viene trattato anche dai ventilconvettori nn solo dall'impianto a pavimento, i quali mi deumidificano anche. Il vantaggio oltre al minor costo in quanto il passo di posa rimane più largo è che ho un più rapido raffrescamento partendo da impianto spento in quanto i fan coil fanno convezione e nn irraggiamento. Questo per tornare al discorso di questo post su quale sistema era meglio... in questo modo si sfruttano i vantaggi di entrambi, almeno nel periodo estivo.

                                                Commenta


                                                • Saluti,

                                                  scusate ma ho veramente poco tempo.

                                                  Per quanto riguarda il raffronto economico tra vari sistemi di riscalamento vi rimando, se volete e vi interessa un mio esempio, al sito tecnoclima.ch in basso a destra trovate un paragrafo studi economici provate ad analizzare.

                                                  Per quanto riguarda la questione accumulo, personalmente per casi residenziali, preferisco utilizzare la tecnologia tank in tank ed utilizzare il calore del solare ed eventuale scambiatore camino sia per il riscaldamento che per l'acqua calda sanitaria.

                                                  Per quanto riguarda l'approccio estivo condivido pienamente.

                                                  Cordialmente.

                                                  Lgb

                                                  Commenta


                                                  • Altra cosa, rileggendo tutto il post ho visto che Atomo0 sconsigliava i ventilconvettori per la deumidificazione, servirebbe un approfondimento in questo senso. Altra cosa in che modo si realizza la ventilazione a flussi incrociati? A me converrebbe farla?

                                                    Commenta


                                                    • Scusate ma devo chiedere un'altra cosa, nel caso voglia mettere due scalda salviette uno x bagno dove li collego? E' giusto che prendano l'acqua dall'accumulo da 300 litri in quanto quello a temp più alta? Forse a causa di ciò mi conviene farlo da 400 o 500 e mettere qualche pannello solare in più.

                                                      Commenta


                                                      • CITAZIONE (clash4 @ 23/9/2006, 11:40)
                                                        Altra cosa: inizialmente avevo previsto l'impianto con un accumulo da 600 litri dove confluiva calore da pannelli solari, da caldaia o PDC e da caminetto, e l'acqua sanitaria veniva prodotta da una serpentina interna per scambio termico.

                                                        Ora mi è stata proposta una PDC dotata nn di un solo condensatore ma ben si di un desurriscaldatore e di un condensatore, in questo modo produco acqua a bassa temperatura per l'impianto a pavimento, e acqua a temperatura più alta (sanitaria) che finisce in un accumulo più piccolo 300 litri, dove confluisce anche il calore dei pannelli solari, anche qui l'acqua sanitaria viene prodotta con serpentina interna da 60 litri.
                                                        In questo modo ho lo svantaggio che il fabbisogno per il riscaldamento è coperto solo da PDC e nn da caminetto e solare termico, però ho il vantaggio che in estate l'acqua calda prodotta dalla PDC mi va a scaldare l'acqua sanitaria assieme ai pannelli solari. Inoltre ho valutato che la spesa per installare un caminetto termico nn vale il calore che mi produce nell'accumulo, quindi installerò un semplice camino o stufa a pellets che scalderà il soggiorno per irraggiamento oltre all'impianto a pavimento si intende.

                                                        Cosa ne pensate? Io credo che con un buon grado di coibentazione e grazie alla PDC avrò un sensibile calo di spesa rispetto alla caldaia.
                                                        Per quanto riguarda la parte estiva ho optato nn per scambiatori adiabatici come inizialmente espresso ma su fan-coil in questo modo dimensiono l'impianto a pavimento per la sola parte invernale con minore spesa, e parte del calore viene trattato anche dai ventilconvettori nn solo dall'impianto a pavimento, i quali mi deumidificano anche. Il vantaggio oltre al minor costo in quanto il passo di posa rimane più largo è che ho un più rapido raffrescamento partendo da impianto spento in quanto i fan coil fanno convezione e nn irraggiamento. Questo per tornare al discorso di questo post su quale sistema era meglio... in questo modo si sfruttano i vantaggi di entrambi, almeno nel periodo estivo.

                                                        Ciao C..4, un saluto a tutti!!

                                                        Ma quanto Ti costa al m2 un sistema misto come quello che ci descrivi?
                                                        Se può tornarti utile un mio parere già, peraltro, espresso in questa discussione, la scelta dell'impianto ideale, fatta in funzione del tipo di struttura che lo ospiterà, deve basarsi, tra l'altro, sul livello massimo ottenibile di efficienza ( economicità di gestione) e di efficacia ( confort igrotermico). Pagine addietro ho espresso i miei dubbi circa l'efficienza degli impianti radianti, fatte salve alcune circostanze che presentano esigenze particolari. In presenza di una struttura ben coibentata ( tendenzialmente effetto termos) l'importanza del sistema di climatizzazione, ai fini dell'efficienza, si riduce drasticamente, ma rimane molto elevato per quanto concerne il conseguimento del confort igrotermico.
                                                        A tale proposito rimango dell'idea che una buona convezione forzata e controllata ( controllo sull'umidità dell'aria e abbattimanto delle turbolenze) sia da preferirsi non solo per assicurarsi il confort migliore, ma soprattutto per conseguire quelle economie di gestione che solo la flessibilità di funzionamento di questi sistemi può garantire.

                                                        Un saluto a Voi Tutti!!
                                                        ISS <img src=">

                                                        Commenta


                                                        • Lo so che tu prediligi il sistema a convezione, ma il mio sarà un impianto radiante con PDC.
                                                          X il costo è minore perchè un fancoil mi costa meno di un deumidificatore adiabatico, per il resto nn cambia nulla.

                                                          Commenta


                                                          • CITAZIONE (clash4 @ 29/9/2006, 17:21)
                                                            Lo so che tu prediligi il sistema a convezione, ma il mio sarà un impianto radiante con PDC.
                                                            X il costo è minore perchè un fancoil mi costa meno di un deumidificatore adiabatico, per il resto nn cambia nulla.

                                                            Mi pare che l'educazione non alloggi più in questa discussione, mi sembrava di averti salutato c..4. Comunque si scriveva tanto per analizzare a fondo la questione e ti chiedevo solo cosa ti costava al m2, ma contento tu. Ne riparleremo, se ne avrai voglia, quando saranno trascorsi un paio di anni di utilizzo! Per il momento ti lascio alle tue certezze.

                                                            bye <img src=">

                                                            Commenta


                                                            • Da quanto ho letto negli ultimi messaggi sei intenzionato a installare due boiler ti hanno proposto la soluzione di inserire il boiler dell'acqua calda dentro al boiler del riscaldamento così i pannelli solari li faresti entrare nella parte bassa del boiler del riscaldamento e quando funzionano sia per il riscaldamento sia per il sanitario. La pompa di calore che mi hai fatto notare è molto interessante ha un ottimo rendimento, mi sono interessato molto agli impianti geotermici e ne sono andati a vedere due in funzione uno con sonde orizzontali e uno con donde verticali. Alcuni consiglio le orizzontali ma tue non hai spazio e devi fare quelle verticali, l'unico problema è che ci vuole l'autorizzazione del Genio civile. Io Ho trovato molto interessante anche la pompa ad assosrbimento della ditta Robur www.rubur.it sfruttono l'aria e funziona a gas.
                                                              Adesso mi leggo meglio tutto.

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X