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Consulenza Geotermia a bassa entalpia

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  • Consulenza Geotermia a bassa entalpia

    Cari tutti avendo esperienza nel campo delle rinnovabili e dell'architettura bioecologica e in particolare fisisca della costruzione e geotermia voelntieri mi metto a disposizione per eventuali domande.

    Vi ringrazio e cordialmente saluto.

    Lgb

  • #2
    Nessun interessato? allora metto un pò di carne al fuoco..

    Il calore della terra:
    un'energia pulita e durevole per tutti

    Casa Maffini – Gaia SRL

    La geotermia di poca profondità e a bassa temperatura
    Una risorsa sotto i nostri piedi

    Ovunque, il sottosuolo riceve la corrente di calore terrestre che risale in superficie. A partire da 15 m sotto la superficie, la temperatura della roccia non dipende più né dalle stagioni né dal clima, ma solamente dalle condizioni geologiche e geotermiche. In Svizzera ed in Italia, da 15 a 300 m, la temperatura delle rocce e dell’acqua sotterranea passa da 10 a 20° C. Queste profondità poco elevate e queste basse temperature associate a differenti tecniche sviluppate in questi ultimi 25 anni, permettono lo sfruttamento termico del sottosuolo per il riscaldamento degli stabili in inverno e del raffreddamento in estate. La Svizzera ha acquisito una capacità notevole in questo campo e si piazza nel plotone di testa dei paesi che utilizzano la geotermia, e notoriamente per quanto riguarda la tecnologia delle sonde geotermiche verticali (SGV). Più di 100'000 pompe di calore elettriche di piccola taglia, in Svizzera, sono utilizzate per il riscaldamento di abitazioni famigliari e plurifamigliari.


    Schema d’istallazione impianto
    Geotermico con pompa di calore e
    bivalenza solare termica per la villa
    Maffini a Inverigo, Como









    Una pompa di calore (PAC) di 16 kW termici (B0/W35), accoppiata a 2 sonde geotermiche di 150 metri ognuna, riscalda una casa di abitazione di circa 410 m2 di superficie di riferimento energetico.
    Collettori solari termici (superficie di 12 m2), dimensionati per la produzione d’acqua calda sanitaria, possono essere sfruttati anche per il riscaldamento.



    Un impianto di riscaldamento tradizionale, radiatori, ventil-convettori, pavimento/pareti radianti (serpentine), è compatibile anche con una pompa di calore.
    Oltretutto, se la casa è ben isolata con almeno 12 cm d’isolamento a cappotto oppure con un laterizio isolante, si risparmia sulle spese di riscaldamento annuali e sull’investimento iniziale per l’impianto di riscaldamento!
    La pompa di calore, che sfrutti il calore dell’aria/dell’acqua o del terra (geotermia) permette di risparmiare puntualmente, ancora di più, come qui riportato:

    · Riscaldamento Geotermico rispetto al gas GPL -70%
    · Riscaldamento Geotermico rispetto al gasolio -70%
    · Riscaldamento Geotermico rispetto al gas metano -45%

    In sintesi una casa monofamiliare da 140 mq, costruita tradizionalmente, consuma:

    . Acqua calda sanitaria e riscaldamento con gasolio: 2100 euro circa
    . Acqua calda sanitaria e riscaldamento con GPL: 2100 euro
    . Acqua calda sanitaria e riscaldamento con gas metano: 1400 euro
    . Acqua calda sanitaria e riscaldamento con pompa di calore geotermica: 700 euro
    . Acqua calda sanitaria e riscaldamento con pompa di calore aria-acqua 900 euro





    Il funzionamento:




    La pompa di calore funziona similmente a qualunque frigorifero domestico.Esso sottrae calore alla terra per poi passarlo all'impianto di riscaldamento:in uno scambiatore di calore (detto evaporatore)il calore dell'ambiente esterno,a temperatura relativamente bassa,viene assorbito da un fluido frigorigeno liquido che,così facendo evapora. Un compressore provvede a comprimere questo vapore elevandone nel contempo la temperatura.In un secondo scambiatore (condensatore)il gas caldo cede il suo calore all'acqua del circuito di riscaldamento e ridiventa liquido. Una valvola d'espansione provvede infine ad abbassare la pressione e la temperatura del fluido frigorigeno,per cui il ciclo ricomincia.



    altro esempio:

    Analisi energetica e bio-climatica

    La struttura in oggetto ricoprirà funzioni di carattere sportivo e ludico-sociale.
    La permanenza, degli utilizzatori, all’interno della struttura necessita quindi un medio-alto livello di confort garantito.

    Per riuscire in questo intento abbiamo analizzato alcuni raffronti, energetici ed economici, che ci hanno permesso di capire quanto realmente è interessante investire in una struttura architettonica utilizzante un approccio bio-ecologico sostenibile rispetto ad uno convenzionale non rinnovabile.

    L’approccio bio-architettonico

    La presunta inesauribilità delle fonti energetiche e il basso costo del petrolio hanno favorito la costruzione di una tipologia di edifici il cui comfort climatico dipende in gran parte dagli impianti di climatizzazione. La climatizzazione degli edifici consuma oggi circa il 35% dell'energia per usi civili e circa l'86% di questa energia (primaria) proviene da fonti fossili e/o nucleari.
    In passato invece, quando l'energia non era così a buon mercato, in tutto il mondo gli edifici venivano costruiti in rapporto al clima e alle sue variazioni stagionali. sfruttando al massimo possibile l'energia solare per il riscaldamento in inverno e il vento per ottenere condizioni di frescura in estate. Questa energia non costava niente e non comportava inquinamenti.
    La riscoperta di questi pregi dell'edilizia tradizionale, quelli cioè di costruire in stretto rapporto al sole e alle condizioni climatiche locali, ampiamente ignorati dall'architettura del secolo XX, in quanto ritenuti superati dalla tecnologia moderna, ha portato allo sviluppo dell'architettura solare e dell'architettura bioclimatica.

    L'architettura solare e bioclimatica, prima di ricorrere a sistemi di alta tecnologia, cerca di sfruttare al massimo gli apporti energetici naturali in maniera passiva mediante semplici accorgimenti, come l'orientamento degli edifici verso il sole e la disposizione dei locali, tenendo conto della variazione stagionale della temperatura. Un edificio progettato e costruito secondo i criteri bioclimatici esige non solo meno energia, ma offre anche un comfort climatico più elevato del solito.
    Per poter progettare un edificio si devono quindi conoscere le condizioni climatiche del luogo, valutarle e stabilire l'importanza dei singoli fattori.
    In regioni con inverni freddi e lunghi, la maggior parte dell'energia serve per il riscaldamento e perciò l'edificio deve essere progettato come una "trappola di calore", per progettare questa trappola di calore e` necessario valutare esattamente le stratigrafie strutturali dell`edificio e i singoli elementi costruttivi che le compongono per arrivare a definire il coefficiente di trasmissione termica detto anche comunemente valore K o U.







    Analisi energetica

    Analisi bio-architettonica
    Raffronto tra un approccio convenzionale ed uno sostenibile eco-biologicamente

    Per garantire uno standard di qualità ambientale, abbiamo pensato di utilizzare un approccio bio-architettonico utilizzante una costruzione leggera intelaiata in materiale ligneo.
    Infatti questa struttura soddisfa non solo lo standard energetico ma promette la sua realizzazione con materiali bio-ecologici. La struttura sarà riscaldata, come vedremo qui di seguito, con fonti energetiche rinnovabili; in particolare con pompa di calore geotermica abbinata ad un impianto di ventilazione controllata –con recupero di calore a flussi incrociati- che permette di diffondere il calore in tutto il volume, in modo convenzionale, e migliorare la qualità dell’aria negli ambienti.
    I locali, adibiti ad utilizzo residenziale/amministrativo,verranno riscaldati con un sistema radiante a parete; questo sistema garantirà un ottimo confort anche in fase estiva (raffrescamento).
    È previsto un raffrescamento che sarà prodotto dal sistema di riscaldamento proposto, essendo la pompa di calore un sistema reversibile.
    Abbinando la pompa di calore allo sfruttamento del terreno, sarà possibile, in parte, raffrescare senza grandi sprechi di energia elettrica.

    Le stratigrafie costruttive proposte permetteranno, abbinate al sistema di riscaldamento/raffrescamento proposto, di ridurre ulteriormente i costi annui di gestione energetica.
    Qui di seguito proporremo lo stesso calcolo energetico, prospettato per la costruzione convenzionale, utilizzando il valore U scelto in base al nostro progetto strutturale architettonico.

    La struttura alternativa, in legno e materiale isolante biologico (una relazione allegata redatta da altri colleghi evidenzierà gli aspetti bio-ecologici intrinsechi), ha un valore U di 0.7 W/m2 K.

    Quindi: Campo sportivo 1836 * 0.5 * (18° – (-3°)) = 19'278 Watt; 20 kWatt
    Edificio collegato 430 * 0.5 * (22° - (-3°)) = 5'375 Watt; 6 kWatt
    Totale fabbisogno riscaldamento edifici ca ca. 27 kWatt

    Per riscaldare i nostri ambienti, utilizzando un approccio costruttivo bio-ecologico, è necessaria una potenza termica molto inferiore, infatti basta poco più di 1/5 di quella utilizzata per riscaldare una costruzione-precaria- convenzionale.

    Conclusioni

    Ricapitolando possiamo notare come un sistema di riscaldamento alternativo, basato su fonti energetiche rinnovabili, possa garantire un impatto ambientale minimo e un risparmio energetico/economico notevole.
    L’investimento iniziale, a prima vista, potrebbe sembrare molto più impegnativo rispetto a quello di un sistema tradizionale, ma la garanzia di ammortizzare –detti maggiorcosti- in pochi anni è senz’altro rassicurante e propositivo.
    Per terminare, valutando la possibilità di utilizzare un approccio architettonico diverso –puntualmente uno di tipo bio-architettonico- possiamo notare come si abbasserebbe la potenza termica necessaria del volume in questione, circa 1/5 di quella per una struttura tradizionale, abbassando notevolmente i costi d’investimento per la produzione energetica (riscaldamento).

    Bilancio economico investimento/costi d’esercizio, fase invernale:

    Edificio con approccio architettonico bioedile

    · pompa di calore geotermia-acqua
    · caldaia a olio E.L.

    TIPOLOGIA DELL’EDIFICIO
    · potenza calorica necessaria Qth kW 27
    · fabbisogno di energia sotto forma di calore kWh/a 54'000.00
    (escluso la produzione di acqua calda)


    COSTI DELL’ENERGIA
    · Energia elettrica bassa tariffa al kWh 0.17
    alta tariffa al kWh 0.21
    TEMPI DI FUNZIONAMENTO
    · Pompa di calore h/anno 2’000
    · Funzionamento notte h/anno 600
    · Funzionamento giorno h/anno 1’400

    RENDIMENTI
    - Pompa di calore geotermia-acqua 3.8


    TABELLA RIASSUNTIVA DI CONFRONTO

    Preventivo di massima per il costo dell’impianto +/- 20% (prezzi in euro)

    Impianto di produzione con:
    COSTO IMPIANTO COSTO ESERCIZIO ANNUI

    1. POMPA DI CALORE 27 Kw 51’000.00 4’501.70 +

    2. POMPA DI CALORE 140 kW 63'300.00 14'589.80

    Varianti integrative

    A. IMP. SOLARE TERMICO 18 MQ 6’300.00 425.50 +
    Senza impianto solare termico, dovremmo aggiungere ulteriori 6 kW per il riscaldamento dell’acqua calda.

    B. IMP. SOLARE P.V. 6 Kwp 50 MQ 39’000.00 2’500.00 -

    L’impianto fotovoltaico è considerato un bene strumentale, per cui le aziende usufruiscono della detrazione del 37% del costo dell’impianto. In questo caso il tempo di ammortamento si riduce a 6,5 anni, con un guadagno a fine incentivo di circa 51.624,00 € / 20 anni = 2'500.00 euro l’anno circa.


    Totale costi di esercizio annuali con la variante 1+A+B: 4'501.70+425.50-2'500 = 2'427.20


    Spiegazione tecnica/economica Ultimo stadio
    L’edifico attivo, la casa che rende energia



    Per terminare l’analisi è importante eseguire un ultimo esercizio mentale; avendo preso atto che un sistema funzionante con pompa di calore utilizza una parte di energia elettrica per funzionare e per rendere del calore termico per riscaldamento e acqua calda, possiamo ora pensare di produrre questa energia elettrica, in modo sostenibile ed ecologico, con un impianto fotovoltaico.
    Di primo acchito l’investimento potrebbe sembrare eccessivo ma se prendiamo in considerazione che dal mese di ottobre sarà possibile usufruire di un nuovo programma di incentivazione indiretta chiamato “conto energia” la vertenza diventa molto interessante:



    COS’E’ E COME FUNZIONA

    Il Conto Energia è il nuovo sistema di incentivazione per gli impianti fotovoltaici, il quale prevede un contributo per ogni kWh prodotto dall’impianto, erogato con le seguenti modalità:
    Impianti da 1 kWp a 20 kWp: 0,445 €/kWh prodotto, per 20 anni + detrazione
    dell’energia autoconsumata dalla bolletta (il costo dell’energia per utenze domestiche è di circa 0,18 €/kWh).
    Impianti da 20 kWp a 50 kWp: 0,46 €/kWh prodotto, per 20 anni + detrazione
    dell’energia autoconsumata dalla bolletta (il costo dell’energia per utenze industriali è di
    circa 0,13 €/kWh )+ ricavo energia immessa in rete (0,08 – 0,095 €/kWh).
    Impianti oltre i 50 kWp: tariffa richiesta dal proprietario dell’impianto, con valore
    massimo di 0,49 €/kWh. È necessario presentare un fideiussione di 1.500 € per ogni kWp installato.

    CHI PUÒ ACCEDERE AL CONTRIBUTO

    Qualsiasi privato, ente pubblico, azienda o condominio, previa presentazione di un progetto, può accedere all’incentivo.
    I termini di presentazione delle domande sono il 31/3, 30/6, 30/9, 31/12 di ogni anno. Le tariffe indicate sono valide per progetti presentati entro il 31/12/2006; per quelli
    presentati in seguito ci sarà un decremento del 2% annuo. Le tariffe vengono aggiornate annualmente secondo gli indici ISTAT.

    CHE POTENZA DEVE AVERE IL MIO IMPIANTO

    Considerando che non tutta l’energia prodotta viene immessa in rete, ma viene in parte
    autoconsumata, la convenienza maggiore si ha quando la produzione dell’impianto fotovoltaico è minore o uguale al consumo medio annuo dell’utenza. Infatti i kWh prodotti in eccesso riceveranno solo il contributo in conto energia, non potendo essere detratti dalle bollette.

    ESEMPI PRATICI
    IMPIANTO DA 2 KWP INSTALLATO DA UN PRIVATO A VARESE
    Costo dell’impianto: 14.300,00 € IVA inclusa
    Producibilità annua: 2.200 kWh
    Ricavo da Conto Energia: 2.200 kWh x 0,445 €/kWh = 979,00 €
    Risparmio sulla bolletta: 2.200 kWh x 0,18 €/kWh = 396,00 €
    Guadagno annuo: 1.375,00 €
    Tempo di ammortamento: 14.300,00 € : 1.375,00 € = 10,4 anni
    Guadagno netto a fine incentivo: (20 anni – 10,4 anni) x 1.375,00 € = 13.200,00 €
    Tasso di rendimento annuo: 9,6 %
    È inoltre possibile detrarre il 36% del costo dell’impianto dall’imponibile IRPEF, la tariffa viene però ridotta del 30%. La convenienza della detrazione è quindi da valutare caso per caso.





    IMPIANTO DA 6 KWP INSTALLATO DA UN COMUNE DI VARESE

    Costo dell’impianto: 39.000,00 € IVA inclusa (72 mq, superficie pannelli P.V.)
    Producibilità annua: circa 7.000 kWh
    Ricavo da Conto Energia: 7.000 kWh x 0,46 €/kWh = 3.220,00 €
    Risparmio sulla bolletta: 7.000 kWh x 0,13 €/kWh = 910,00 €
    Guadagno annuo: 4.130,00 €
    Tempo di ammortamento: 39.000,00 € : 4.130,00 € = 9.5 anni
    Guadagno netto a fine incentivo: (20 anni – 9.5 anni) x 4.130,00 € = 43.364,00 €
    Tasso di rendimento annuo: 10 %
    L’impianto fotovoltaico è considerato un bene strumentale, per cui le aziende usufruiscono della detrazione del 37% del costo dell’impianto. In questo caso il tempo di ammortamento si riduce a 6,5 anni, con un guadagno a fine incentivo di circa 51.624,00 €.

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    • #3
      Che dire se uno aveva qualche dubbio ora con la tua spiegazione si è approfondito l'argomento. Un dubbio che mi sorge nell'installazione della PDC è il contratto con l'ENEL, nn so li in svizzera come funzioni ma penso che qui se si esce dai 3,5kW canonici le tariffe varino abbastanza. Poi bisogna stare attenti a non trovarsi nella situazione che l'energia nn è sufficiente perchè si hanno un pò di elettrodomestici accesi più la PDC e salta la luce. Magari si possono richiedere 2 contatori separati.

      A prop. se nn c'è molto movimento nel forum è perchè in questo periodo molti sono in ferie, io parto tra qualche ora e me ne vado una sett in montagna saluti a presto.

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      • #4
        Capisco,

        allora ti rispondo al volo.

        IN Italia potete chiedere all'Enel un contratto per un contatore da 4.5 Kwatt 380V così facendo pagate si un fisso più alto ma pagate l'elettricità circa 4 centesimi di euro in meno al Kwatt.
        Calcolando circa 1800 ore lanno di utilizzo alla fine si risparmia.

        Buone ferie e a presto.

        Lgb

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        • #5
          Cari tutti,

          nel caso vi interessasse visitare un'impianto pilota geotermico/solare termico, quale vice presidente della Società Svizzera per l'energie solare Ticino www.sses.ch/ticino/, vi informo su tale possibilità.

          Tale impianto telecontrollato per due anni dal Laboratorio Energia Ecologia Economia della scuola Universitaria del Cantone Ticino evidenzia, garantisce e conferma il funzionamento e la resa di tale tecnologia.

          Nel caso vi interessasse posso organizzare un pomeriggio di porte aperte.

          L’analisi di un impianto di riscaldamento che sfrutta le energie geotermica e solare a Lugano – Loreto è stato portato a fine con una campagna di rilievi di 2 anni e completato da simulazioni termici dinamici dettagliati. Una sintesi del progetto e dei principali risultati è scaricabile dal sito www.sses.ch/ticino/.Una pompa di calore (PAC) di 14 kW termici (B0/W35), accoppiata a 3 sonde geotermiche di 80 metri ognuna, riscalda una casa di abitazione di circa 250 m2 di superficie di riferimento energetico. Collettori solari termici (superficie di 7.8 m2), dimensionati per la produzione d’acqua calda sanitaria, possono essere sfruttati anche per il riscaldamento. Durante il periodo estivo, l’energia termica non utilizzata dai collettori solari è iniettata nel terreno tramite le sonde geotermiche.

          Il successo dell’impianto dipende della qualità del materiale scelto, della competenza dei diversi corpi di mestiere coinvolti e della buona coordinazione tra di loro. Dopo 2 anni di rilievi, le prestazione termiche dell’impianto sono sempre molto buone e nessuna abbassamento di prestazione è stato rilevato. Un coefficiente di prestazione annuale (COPA) di 4.1 a 4.2 è stato misurato per la pompa di calore. Questo valore è elevato per il riscaldamento di una casa di cui la costruzione risale agli anni 80.

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          • #6
            Qui sotto potete vedere una centrale termica installata in un locale lavanderia di una unità abitativa monofamiliare.

            Supervisione della Società Svizzera per l’energia solare – Ticino

            Villa Tasso – Dino-Sonvico
            Isolamento termico secondo standard Minergie ma non certificata
            Impianto con pompa di calore geotermica e pavimento radiante
            Integrazione solare termica per riscaldamento e acqua calda sanitaria

            Installatore: Lepori e figli SA
            Progettista impianto: Studio d’ingegneria energetica e
            progettazione bio-architettonica Tecnoclima – Lugano
            www.tecnoclima.ch
            Progettista costruzione: arch.Marco Baranzini - Gr

            EDIFICIO CON ISOLAMENTO TERMICO
            PARETE PERIMETRALE DI 18 CM
            VALORI u FINESTRA 1.2 W/MQK

            FOTO IMPIANTO GEOTERMICO E SOLARE

            COMPOSTO DA POMPA DI CALORE SUOLO – ACQUA
            ACCUMULATORE CON DOPPIO SERBATOIO
            ACCUMULO INTERNO PER ACQUA CALDA SANITARIA
            ACCUMULO ESTERNO PER RISCALDAMENTO
            SCAMBIATORE INTERNO PER RECUPERO IMPIANTO SOLARE TERMICO

            IMPIANTO SOLARE TERMICO DA 12 MQ
            ESPOSIZIONE SUD / SUD.OVEST

            RISPARMI ENERGETICO RISPETTO AD IMPIANTO A GASOLIO 70%

            COSTO IN PIÙ RISPETTO A GASOLIO 19'000.00 frs.

            AMMORTAMENTO MAGGIORE COSTO 10 ANNI CIRCA


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            • #7
              Dovrei iniziare nel 2007 a costruire una casa unifamiliare.

              Ho deciso di attendere qualche mese, prima di avviare la realizzazione, per documentarmi con cura visto che gli studi tecnici della zona (ai quali dovrò affidare progettazione, conduz. lavori, ecc.) sono del tutto digiuni di questi argomenti.

              Sono interessato alla soluzione mista PDC Geotermica + integr. solare termico (nelle mie ricerche avevo già trovato le foto e la descrizione della Villa Tasso – Dino-Sonvico) ma non mi sono chiari alcuni aspetti:

              1. avendo spazio molto spazio a disposizione (circa 1500 m2) conviene una sonda verticale oppure posso valutare anche la soluzione orizzontale?

              2. un impianto misto (geotermico + solare), come quello di Villa Tasso, potrebbe permettere anche il raffrescamento estivo?

              3. Sono indeciso sulla alternativa ventil-convettori e pannelli radianti a pavimento. I dubbi riguardano: rischi in caso di rottura, costi di impianto, rumore (ventil-convettori), temperatura di esercizio (i ventil-convettori possono funzionare con un impianto misto solare?)

              Grazie! <img src=">

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              • #8
                Egregio signore,

                orendo atto e rispondo preliminarmente:

                1. In svizzera abbiamo abbandonato già da tempo le sonde orizzontali per varie questioni tecniche e di gestione/utilizzo del terreno, la sonda verticale e senza ombra di dubbio la piè perfrmante.

                2. Il raffrescamento estivo è indipendente dall'integrazione solare, potremmo eventualmente approfondire

                3. Tenga conto che in Svizzera il 75% delle distribuzioni termiche viene eseguito con il pavimento radiante quindi è garantito e certificato. Per quanto riguarda i ventilconvettori sarebbero auspicabili in casi di richiesta, da parte del committente, di deumidificazione estiva non per forza obbligatoria. (anche questo punto va approfondito come anche temperature di esercizio e prezzo). La cosa fondamentale è curare la fisica della costruzione e la scelta dei materiali della sua unità abitativa.

                Visto che si è già imbattuta nella relazione di Sonvico, sarà entarta nel sito Acquaservice o geocalor di Como.
                Io collaboro con loro quale ingegnere consulente e segue la progettazione, direzione lavori sino alla messa in funzione.
                La mia prestazione è compresa nel prezzo forfait della società Acquaservice - Geocalor.La mi aprestazione include una consulenza sui materiali e la fisica della costruzione.

                Grazie mille a lei per l'interesse dimostrato.

                Cordialmente

                Lgb


                Commenta


                • #9
                  CITAZIONE (luca giordano @ 26/8/2006, 17:41)
                  ... La cosa fondamentale è curare la fisica della costruzione e la scelta dei materiali della sua unità abitativa.

                  ... La mia prestazione è compresa nel prezzo forfait della società Acquaservice - Geocalor.La mi aprestazione include una consulenza sui materiali e la fisica della costruzione.

                  Grazie mille a lei per l'interesse dimostrato.

                  Cordialmente

                  Lgb

                  Ottimo. Ci risentiremo sicuramente in futuro per la parte più specifica del progetto.

                  Mi pare di aver capito che è consigliabile scartare le ipotesi di una sonda orizzontale e dei ventil-convettori (meglio una soluzione "sicura e certificata" dei pannelli radianti). Se agli aspetti tecnici a favore dei pannelli radianti aggiungo anche la richiesta in tal senso da parte di mia moglie... non esistono alternative! <img src="> <img src="> <img src=">

                  Rimane aperta la possibilità di affiancare l'integrazione solare termica alla PdC Geotermica, ed è da valutare la necessità di un impianto di deumidificazione per evitare condense durante il raffrescamento estivo.

                  Stabiliti questi punti fermi, ho raggiunto il sito tecnoclima.ch ed ho letto lo studio economico sul confronto fra i sistemi di riscaldamento.

                  Attualmente pago l'energia elettrica (a partire dal 1/7/06) circa 0,23 euro/KWh il giorno e circa 0,20 la notte (comprendente iva, imposte erariali, Qt fisse ecc. tariffa enel duo e potenza impegnata di 4,5 KW). Il prezzo del metano in zona, preso dalle bollette di famiglia, è circa 0,70 euro m3 (tutto compreso IVA, accise, imposte erariali, imposte locali... :woot: ...ecc.).

                  Utilizzando questi parametri "locali" in alcuni studi svizzeri trovati in internet, risulta che la soluzione PDC geotermica potrebbe essere economicamente conveniente se paragonata ad un sistema di riscaldamento a metano tradizionale + raffrescamento estivo ad energia elettrica nell'ipotesi di ammortamentoi a 15 anni dei costi di impianto. (benefici ambientali esclusi)

                  Ma non sono riuscito a trovare informazioni sufficienti sulle GAHP (a parte quelli di "parte" pubblicati sul sito robur). Possono sostituire le PDC elettriche in un sistema con sonda geotermica, o meglio, esistono dei casi reali di utenti che hanno utilizzato GAHP abbinata ad una sonda geotermica? Hanno rendimenti simili? Sono convenienti dal punto di vista economico?

                  Grazie per l'ulteriore chiarimento.

                  <img src="> <img src="> <img src=">

                  Marco e Cristina

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                  • #10
                    Buongiorno Macri,

                    prendo atto e confermo che la variante sonde geotermiche verticali, per diverse questioni, è da preferire decisamente.

                    I venticonvettori non li ho però scartati a priori.
                    Secondo un mio approccio progettuale, esperimentato e garantito da una quindicina d'anni, i venticonvettori possono essere abbinati al pavimento radiante per la deumidificazione estiva, per la tua felicità e tranquillità familiare :P -ti capisco bene-.

                    Per una questione di comfort ambiantale, visto che il venticonvettore distribuisce l'energia negli ambienti per convezione, sarebbe auspicabile utilizzarli solo ed esclusivamente per la deumidificazione estiva e non anche per il riscaldamento.

                    Per quanto riguarda lo studio pubblicato sul sito Tecnoclima, tieni conto che lo stesso applica ancora, non ho ancora avuto il tempo di aggiornarlo image , i prezzi delle fonti fossili di alcuni anni fà ora la situazione è nettamente migliorata e a favore delle rinnovabili e della geotermia.

                    Tieni conto che un'impianto geotermico con raffrescamento freegeocooling , se la casa è ben isolata, è ammortizzabile in circa 6/8 anni se paragoniamo il prezzo dell'investimento per un'impianto a gas o nafta e di condizionamento.

                    Posso prepararti una relazione specifica per il tuo caso se lo reputerai opportuno.

                    Per quanto riguarda la tua richiesta in merito alle pompe di calore a gas benchè possano raggiungere buoni c.o.p. (coefficenti di prestazioni) simili a quelli di una pompa di calore a bassa entalpia; di principio sono contro in quanto sussite un conflitto di base.

                    Infatti uno degli aspetti interessanti dell'uso delle fonti energetiche alternative, come la pompa di calore, è quella che oltre a far risparmiare finanziariamente permette anche un basso impatto ambientale e nessuna immissione diretta di CO2, NOX e tante altre piccole particelle.. image image

                    Altri aspetti da me non toccati in modo esaustivo sono da approfondire previo un'analisi del contesto puntuale.

                    Grazie ancora a voi e cordiali e amichevoli saluti.

                    Lgb

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                    • #11
                      CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 00:18)
                      Ma non sono riuscito a trovare informazioni sufficienti sulle GAHP (a parte quelli di "parte" pubblicati sul sito robur). Possono sostituire le PDC elettriche in un sistema con sonda geotermica, o meglio, esistono dei casi reali di utenti che hanno utilizzato GAHP abbinata ad una sonda geotermica? Hanno rendimenti simili? Sono convenienti dal punto di vista economico?

                      I generatori GAHP sono ottime macchine e sono molto interessanti per queste applicazioni sopratutto perchè permettono di fare sonde geotermiche molto piu corte (circa un 30-40%) rispetto ad una pdc elettrica.

                      dal punto di vista consumi in un'anno la spesa è pressochè uguale (metano/enel)

                      per quanto riguarda i rendimenti le macchine ad assorbimento hanno qualche punto in piu per quanto riguarda l'acqua calda sanitaria per il resto sono molto simili.

                      CITAZIONE (luca giordano @ 28/8/2006, 08:11)
                      I venticonvettori non li ho però scartati a priori.
                      Secondo un mio approccio progettuale, esperimentato e garantito da una quindicina d'anni, i venticonvettori possono essere abbinati al pavimento radiante per la deumidificazione estiva, per la tua felicità e tranquillità familiare :P -ti capisco bene-.

                      Per una questione di comfort ambiantale, visto che il venticonvettore distribuisce l'energia negli ambienti per convezione, sarebbe auspicabile utilizzarli solo ed esclusivamente per la deumidificazione estiva e non anche per il riscaldamento.

                      io sottolineo che i ventilconvettori non sono la soluzione per la deumidificazione estiva abbinati ad un raffrescamento radiante...

                      Commenta


                      • #12
                        CITAZIONE (atomozero @ 28/8/2006, 14:35)
                        I generatori GAHP sono ottime macchine e sono molto interessanti per queste applicazioni sopratutto perchè permettono di fare sonde geotermiche molto piu corte (circa un 30-40%) rispetto ad una pdc elettrica.

                        dal punto di vista consumi in un'anno la spesa è pressochè uguale (metano/enel)

                        per quanto riguarda i rendimenti le macchine ad assorbimento hanno qualche punto in piu per quanto riguarda l'acqua calda sanitaria per il resto sono molto simili.

                        ...

                        io sottolineo che i ventilconvettori non sono la soluzione per la deumidificazione estiva abbinati ad un raffrescamento radiante...

                        X Atomozero. Grazie per le informazioni e per il tuo contributo.

                        Con la premessa di costi di esercizio confrontabili fra metano ed energia elettrica, potrebbe aver ragione LGB: il risparmio sulla realizzazione delle sonde verticali distribuito su un adeguato periodo di tempo non giustifica l'immisione in atmosfera di CO2 ed NOx (sul particolato ho dubbi visto che parliamo di metano).

                        Inoltre l'energia elettrica necessaria per la PdC potrebbe essere prodotta ad emissione zero con Solare FV.

                        Per quanto riguarda i ventil convettori la tua osservazione mi hai fatto venire dei dubbi.

                        Dalla risposta di LGB avevo capito che proponesse due circuiti distinti: A - pannelli radianti e B - ventil convettori. In inverno si alimenta il circuito A (pannelli radianti) con acqua calda e si chiude il circuito B. In estate si inverte il ciclo della PdC si chide il circuito A e si alimenta con l'acqua fredda il circuito B (venti-convettori) che hanno meno problemi di condensa.

                        A parte lo spavento per il portafoglio :woot: , mi sembrava una "figata" dal punto di vista tecnico.

                        Ma era una mia interpretazione e forse... :blink: ... non ho capito una "beata fava" (sono ignorante in materia). Meglio chiedere.

                        Di nuovo grazie...

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                        • #13
                          CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 21:25)
                          Con la premessa di costi di esercizio confrontabili fra metano ed energia elettrica, potrebbe aver ragione LGB: il risparmio sulla realizzazione delle sonde verticali distribuito su un adeguato periodo di tempo non giustifica l'immisione in atmosfera di CO2 ed NOx (sul particolato ho dubbi visto che parliamo di metano).

                          Inoltre l'energia elettrica necessaria per la PdC potrebbe essere prodotta ad emissione zero con Solare FV.

                          Se usiamo FV abbiamo emissioni zero ma se usiamo energia elettrica non saprei quantificare la quantità di CO2 e NOx in italia dato che la maggior parte delle relazioni sono francesi o di paesi nord europei che usano in prevalenza centrali nucleari, a differenza dell'italia che la maggior parte dell'energia elettrica è prodotta bruciando carbone.

                          CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 21:25)
                          Per quanto riguarda i ventil convettori la tua osservazione mi hai fatto venire dei dubbi.

                          Dalla risposta di LGB avevo capito che proponesse due circuiti distinti: A - pannelli radianti e B - ventil convettori. In inverno si alimenta il circuito A (pannelli radianti) con acqua calda e si chiude il circuito B. In estate si inverte il ciclo della PdC si chide il circuito A e si alimenta con l'acqua fredda il circuito B (venti-convettori) che hanno meno problemi di condensa.

                          A parte lo spavento per il portafoglio :woot: , mi sembrava una "figata" dal punto di vista tecnico.

                          Se vuoi veramente risparmiare ed avere un'impianto radiante da usare per il raffrescamento

                          (sempre se non fai sistemi di ventilazioni particolari, magari seguendo i dettami della bioedilizia)

                          l'acqua ad alta temperatura 12-16°C alimenta sia l'impianto radiante (non importa che sia a pavimento a soffitto o a parete (cambiano solo le rese) l'effetto fisico è uguale) che un deumidificatore adiabatico per la gestione dell'umidità

                          si l'impianto costa, ne ho progettati parecchi ma il risultato è fantastico.
                          L'assenza totale di movimento d'aria e l'ottima gestione dell'umidità ti da una sensazione veramente piacevole ma sopratutto se lo confronti con un sistema tradizionale a split o a ventil a bassa temperatura nel giro di circa 3-4 anni hai il feedback completo dell'impianto.

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (luca giordano @ 28/8/2006, 08:11)
                            ...
                            I venticonvettori non li ho però scartati a priori.

                            ...

                            Tieni conto che un'impianto geotermico con raffrescamento freegeocooling , se la casa è ben isolata, è ammortizzabile in circa 6/8 anni se paragoniamo il prezzo dell'investimento per un'impianto a gas o nafta e di condizionamento.

                            ...

                            Altri aspetti da me non toccati in modo esaustivo sono da approfondire previo un'analisi del contesto puntuale.

                            Grazie ancora a voi e cordiali e amichevoli saluti.

                            Lgb

                            X LGB
                            Visto le diverse interpretazioni con Atomozero (vedi post precedente), mi puoi chiarire cosa intendevi dire con "I venticonvettori non li ho però scartati a priori"? <img src=">

                            Per quanto riguarda l'isolamento della casa non esistono dubbi: è la caratteristica fondamentale. So che dovrò far controllare (non lo farò direttamente perchè non è il mio mestiere) isolamento a cappotto, assenza di ponti termici, isolamento e ventilazione tetto, dispersioni di calore ("blower door test", o come diavolo si chiama la verifica delle tenute d'aria)

                            Grazie per i consigli e buona notte (o buon giorno ai lettori di domani mattina!)

                            <img src=">

                            Marco e Cristina

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                            • #15
                              CITAZIONE (atomozero @ 28/8/2006, 21:43)
                              Se vuoi veramente risparmiare ed avere un'impianto radiante da usare per il raffrescamento

                              (sempre se non fai sistemi di ventilazioni particolari, magari seguendo i dettami della bioedilizia)

                              l'acqua ad alta temperatura 12-16°C alimenta sia l'impianto radiante (non importa che sia a pavimento a soffitto o a parete (cambiano solo le rese) l'effetto fisico è uguale) che un deumidificatore adiabatico per la gestione dell'umidità

                              ...

                              <img src="> Fino a 5 minuti fa non sapevo neppure che esistessero i "deumidificatori adiabatici" (non so neppure il principio di funzionamento)... ma approfondirò su qualche sito (farò lavorare un pochino i motori di ricerca <img src="> )

                              Per il momento ho solo scoperto che consumano molto meno di altri sistemi..

                              Però è meglio un sistema di ventilazione, deumidificazione e filtrazione centralizzato con recupero di calore, oppure delle unità separate nei vari ambienti (è la necessità di aprire le finestre per il ricambio d'aria con conseguenti dispersioni)?

                              Moltissime persone mi hanno vivamente sconsigliato gli impianti canalizzati perchè impossibili da pulire e possono contenere pericolosi focolai di batteri, muffe ecc.

                              Vero? :wacko:

                              Buona notte

                              Marcoi e Cristina

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                              • #16
                                CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 22:04)
                                <img src="> Fino a 5 minuti fa non sapevo neppure che esistessero i "deumidificatori adiabatici" (non so neppure il principio di funzionamento)... ma approfondirò su qualche sito (farò lavorare un pochino i motori di ricerca <img src="> )

                                Per il momento ho solo scoperto che consumano molto meno di altri sistemi..

                                sono delle macchine che prendono l'aria da trattare ad una temperatura x°C eliminano l'umidità in eccesso e tramite un post riscaldamento riemettono l'aria alla stessa temperatura x°C che l'avevano prelevata.

                                CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 22:04)
                                Però è meglio un sistema di ventilazione, deumidificazione e filtrazione centralizzato con recupero di calore, oppure delle unità separate nei vari ambienti (è la necessità di aprire le finestre per il ricambio d'aria con conseguenti dispersioni)?

                                quanti mq è l'abitazione da raffrescare? dipende molto dalla grandezza della casa e da quanto si vuole spendere...

                                cmq consiglio vivamente di aprire le finestre almeno una volta al giorno, magari durante le pulizie.
                                Si programma la centrallina che metta in stand-by l'impianto e dopo il tempo previsto riparta.

                                la normativa italiana fino a poco tempo fa per il calcolo delle dispersioni dava 0,5 ricambi/h per le stanze e 1 r/h per i bagni,
                                ora la normativa ha diminuito i valori con 0,25 e 0,50

                                cmq se il calcolo delle dispersioni viene fatto correttamente e l'impianto è dimensionato secondo le dispersioni non ci sono problemi
                                nel ricambiare l'aria, anzi!



                                CITAZIONE (macri @ 28/8/2006, 22:04)
                                Moltissime persone mi hanno vivamente sconsigliato gli impianti canalizzati perchè impossibili da pulire e possono contenere pericolosi focolai di batteri, muffe ecc.

                                non sono impossibili da pulire, è costoso farlo! è diverso :B):

                                un'impianto a canali in un'abitazione è possibile ma lo valuterei attentamente sopratutto se vogliamo cercare di risparmiare qualcosa.
                                sopratutto con una pdc non raggiungiamo le temperature necessarie per la gestione invernale il che porterebbe a dimensionare canali veramente grandi per eliminare il senso di disagio di aria "fredda" che ci investirebbe (anche se di poco).

                                sicuramente costerebbe meno che fare un impianto di raffrescamento radiante

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                                • #17
                                  Caro Macri,

                                  prendo atto di tutto e scusate se non ho risposto prima ma ero a Ivrea per un progetto di una farmaceutica.

                                  Per quanto riguard i ventivonevttori avevi capito benissimo, Estate, Pavimento radiante OFF, venticonvettori ON.
                                  È possibile anche che il pavimento radiante, in estate, sia anche inserito in abbinamento ai venticonvettori ma con una temperatura di mandata cje non permetta la condensa (sonda anticondensa).

                                  Le possibilità sono comunque diverse, se mi mandi la tua mail posso inoltrarti alcune analisi constestuali.

                                  Comunque sussistono anche altre possibilità come per esempio le pareti radianti immerse nella terra cruda, ottimo sistema rivenduta da Holzer di Silandro-Bolzano.
                                  Se vuoi a gennaio fai una scappata alla fiera Casaclima, io sarò li quale esperto di geotermia da Geocalor.

                                  Ora devo scapppare ad Arosio per un full-immersion sulla sostenibilità www.nibbio.org

                                  Grazie a voi e cordiali saluti.

                                  p.s. questa sera quando torno cerco di pubblicare qualche altra info sul forum.

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                                  • #18
                                    Buon giorno a tutti,

                                    Per Luca giordano: Sono contento che porti la sua professionalità su questo forum. Una sola cosa vorrei mettere in chiaro. Sul forum non è accettata aperta pubblicità ad una propria attività di tipo commerciale.
                                    Va benissimo se porta il suo aiuto e se, in un certo senso, porta anche acqua al suo mulino. Ma la pregherei di non esagerare in pubblicità.

                                    Se vuole per questa esiste una sezione apposita e assolutamente gratuita dove può esporre la propria attività senza alcuna paura di infrangere regole e buon senso.
                                    Questo il link: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?f=638136

                                    Questo vuol essere solo un avviso per poter continuare a navigare insieme nella massima chiarezza.

                                    Roy V.
                                    Essere realisti e fare l'impossibile

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                                    • #19
                                      Macri se vuoi farti un idea più chiara leggi il post che ho aperto IMPIANTO GEO + TESI DI LAUREA, ci sono anche spiegazioni tecniche a riguardo.

                                      Hei atomo volevo chiederti già che ci sono se la normativa prevede i limiti di dispersione per pareti verticali anche nei piani interrati. Mi spiego essendo interrato non verrà fatto con mattoni e isolante ma con una gettata di cemento armato, il che non garnatisce una U di 0,46

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                                      • #20
                                        CITAZIONE (clash4 @ 29/8/2006, 11:04)
                                        Hei atomo volevo chiederti già che ci sono se la normativa prevede i limiti di dispersione per pareti verticali anche nei piani interrati. Mi spiego essendo interrato non verrà fatto con mattoni e isolante ma con una gettata di cemento armato, il che non garnatisce una U di 0,46

                                        Se il FEP (Calcolo del Fabbisogno di Energia Primaria) risulta positivo, secondo l'ultima circolare rilasciata dal ministero non si è obbligati a raggiungere a U pari a 0,46 inoltre se è un restauro hai un'agevolazione sul Fep limite del 50% in più

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                                        • #21
                                          Buongiorno Roy V.,

                                          prendo atto e benchè accetti la sua considerazione gradisco evidenziare che promuovere le energie rinnovabili, etica progettuale e deontolgia professionale non può, amio avviso, essere visto come "un portar acqua al proprio mulino".

                                          Non per niente, inizialmente, io ho segnalato di essere membro/vice presidente e presidente di varie associazioni nel campo dell'energia e della costruzione bioecologica.

                                          Il mio obiettivo non è vendere impianti, infatti la mia ttività è di tipo progettuale come si può notare dalmio sito tecnoclima.ch.

                                          Se mi permetto di evidenziare dove posso essere raggiungibile è per dare la possbilità a chi non ha sufficente esperienza in materia di potersi ricredere sempre che non abbia preconcetti di forma.
                                          Reputo che la demagogia all'interno di un forum lasci il tempo che trovi inquanto ogni individuo può o non essere interessato a quanto dice l'altro.

                                          Personalmente continuerò a eseguire considerazioni secondo il mio approccio fino a quando la "democrazia" dell'amministratore della chat me lo permetterà, dopo di chè volentieri potrò anche uscire dalal emdesima se lo ritettrete oportuno in quanto non ho necessità di nessun tipo in questo contesto.

                                          Con questo termino la mia considerazione sperando di non aver ofefsso nessuno, ringrazio e cordialmente saluto.

                                          Lgb

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                                          • #22
                                            Buongiorno,
                                            Per L. Giordano Non era un attacco il mio. Solo una precisazione dovuta ad esperienze passate.
                                            Condivido quanto ha detto e le ripeto che non ci sono problemi nel suo modo di scrivere.
                                            Volevo solo prevenire eventuali sforacchiamenti delle regole.

                                            Cordialmente,
                                            Roy V.
                                            Essere realisti e fare l'impossibile

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                                            • #23
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                                              Clash4: leggerò sicuramente l'argomento suggerito, anche se richiederà del tempo.

                                              Atomozero: a leggere le tue risposte mi sento profondamente ignorante <img src="> Comunque intendo realizzare una casa piccola, dell'ordine di 250 m2 e non ho la minima idea se sia conveniente un sistema centralizzato (con recupero del calore disperso) o... il tradizionale sistemi dei nonni: apro le finestre.. <img src="> <img src="> <img src="> (al diavolo le dispersioni di calore!).

                                              LGB: Grazie per la disponibilità. Ho inviato il mio indirizzo eMail. Buon lavoro.

                                              Saluti e buona serata a tutti <img src=">

                                              Marco e Cristina

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                                              • #24
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                                                prendo atto delle vostre considerazioni e ringrazio Marco e Cristina informandoli che nel contempo gli ho inoltrato una relazione che potrebbe inetressargli e che riesco pubblicherò anche su questo post.

                                                Per quanto riguarda Roy V. prendo atto delle sue ulteriori considerazioni che condivido senza null'altro aggiungere.

                                                Buona giornata a tutti e cordiali saluti. image

                                                Lgb

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                                                • #25
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                                                  Introduzione

                                                  Svizzera energia e le pompe di calore


                                                  Nell’ambito del programma federale SvizzeraEnergia, le pompe di calore svolgono un ruolo molto importante.
                                                  SvizzeraEnergia mira infatti ad una riduzione delle emissioni di CO2, ottenibile attraverso una diminuzione del consumo di fonti fossili, ad un maggior uso di fonti rinnovabili e ad un uso razionale dell’energia, di qualsiasi tipo essa sia.

                                                  Negli ultimi anni, i committenti hanno dimostrato un crescente interesse verso tecniche energetiche efficienti, basate su fonti rinnovabili. La tendenza a costruire edifici con un basso consumo di energia per il riscaldamento, derivante da nuovi standard costruttivi (p.es. Minergie, Casa Clima, Passiv haus), da nuove normative legali (p.es. nuovo decreto cantonale sul tema dell’energia negli edifici, ufficiale dal 01 gennaio 2004, che obbliga l’utilizzo di almeno il 20% di energie rinnovabili o altrimenti l’abbassamento di un ulteriore 30% dei valori U richiesti) e dalla consapevolezza che oggi è possibile e auspicabile realizzare costruzioni energeticamente efficienti, aiuta a rendere le fonti rinnovabili sempre meno “alternative” e sempre più convenzionali.

                                                  È infatti interessante notare che i sistemi di riscaldamento (ma anche di produzione dell’acqua calda, di ventilazione, di raffreddamento, ecc.) basati sulle energie rinnovabili non rimangono più confinate in progetti pilota o riservati a investitori con un budget sopra la media e tanto meno a committenti con una sensibilità ambientale molto elevata.

                                                  Il successo delle pompe di calore a livello Svizzero* indica chiaramente che il mercato sta riconoscendo in pieno la validità di questa tecnica energetica. Tra l’altro, un numero sempre maggiore di committenti decide di fare capo alle pompe di calore anche in caso di risanamento di un impianto di riscaldamento di altro tipo. Questo deriva sicuramente dalle eccellenti caratteristiche dei nuovi modelli ma anche dalla presa di coscienza che con il risanamento energetico di un edificio si possono ottenere vantaggi molto maggiori rispetto alla semplice sostituzione della caldaia a olio o metano esistente.

                                                  L’ottimizzante combinazione delle pompe di calore con altre fonti rinnovabili, penso ad un impianto solare termico, costituisce senz’altro un punto a favore di detti sistemi.

                                                  Per il committente medio, l’opinione del progettista, rimane giustamente di grande importanza.

                                                  Non è quindi sufficiente disporre di prodotti di qualità e di condizioni quadro favorevoli.



                                                  Anche per le pompe di calore, il successo è infatti legato alla presenza di un numero sufficiente di ditte, intermediari, progettisti, installatori e geometri, architetti e ingegneri preparati, convinti e convincenti.

                                                  Lo sforzo di aggiornamento richiesto a queste figure professionali non è però unicamente una questione di marketing, infatti, è fondamentale l’esperienza esecutiva.

                                                  SvizzeraEnergia sostiene quindi in modo convinto corsi specialistici come questo odierno, indetto da INBAR-LECCO, che dimostra in modo concreto e con degli esempi che oggi le pompe di calore, in particolare quella che sfrutta il calore del suolo, meritano di essere riconosciute come una tecnica valida, affidabile, economicamente e per l’ambiente molto interessante.


                                                  * le pompe di calore (PAC) in Svizzera, nel 2001:
                                                  · 65'000 pompe di calore in funzione
                                                  · + 8'000 pompe di calore messe in funzione rispetto l’anno precedente
                                                  · + 410'000 m lineari di nuove sonde geotermiche
                                                  · Obiettivi SvizzeraEnergia per il 2010 : 120'000 pompe di calore installate



                                                  Bibliografia

                                                  . Centro di coordinamento del programma SvizzeraEnergia per la Svizzera di lingua Italiana
                                                  . www.svizzera-energia.ch
                                                  . www.fws.ch


                                                  1. Cos’e’, e come funziona un circuito denominato “pompa di calore”?
                                                  Basi teoriche divulgative


                                                  La pompa di calore sfrutta l’energia contenuta nell’aria, nell’acqua e nella terra – disponibili gratuitamente nell’ambiente- tramutandola in calore utile per il riscaldamento con ventilatori convettori, serpentine riscaldanti inserite nel betoncino, canalizzazioni o corpi riscaldanti.

                                                  Il vantaggio dell’impiego della pompa di calore sta nel fatto che tale sistema consente di fornire piu’ energia – sotto forma di calore, forma di energia poco pregiata – di quella elettrica necessaria al funzionamento (energia pregiata utilizzata per il funzionamento del compressore).




                                                  2. Come valutare la scelta della migliore fonte energetica da utilizzare?
                                                  Vantaggi e svantaggi di una pompa di calore


                                                  La coordinazione delle caratteristiche della pompa di calore con la disponibilità della fonte di calore esterna, costituisce il compito più importante della progettazione.

                                                  Infatti la temperatura e la quantità del medio energetico sono fondamentali per la possibilità di utilizzo del concetto e del relativo suo coefficiente di performance.

                                                  Una fonte di calore dimensionata in modo errato ha effetti catastrofici sulla sicurezza di funzionamento, sul rendimento e sul bilancio termico-energetico.

                                                  La figura 1c mostra andamenti tipici della temperatura di fonti di calore usuali per questo concetto termico:

                                                  Non riesco a farla apparire! scusate

                                                  Le caratteristiche fisiche dei vettori, descritti nella fig. 1 c, evidenziano quali fonti sono meglio indicate.
                                                  Il recupero energetico migliore, nell’ambito delle pompa di calore, e’ quello estratto da fonti di calore liquide o dal suolo.





                                                  Vantaggi generali della pompa di calore

                                                  . Il vantaggio piu’ evidente e’ che si tratta di un sistema efficiente, infatti e’ possibile ricavare almeno (dati medi) 3.8 kWatt di energia sotto forma di calore, da 1 kWatt di energia elettrica pregiata.

                                                  . Quanto appena detto ha dirette ripercussioni anche sull’ammortamento del costo d’installazione e sulla bolletta del consumatore.

                                                  . Questo concetto, è reversibile o freecooling, può quindi essere applicato per oggetti dove si richiede un impianto di climatizzazione – in alternativa ai sistemi convenzionali caldaia + refrigeratore -.(alternativamente)
                                                  L’applicazione della pompa di calore alla climatizzazione e’, nella maggior parte dei casi, quella piu’ conveniente; in quanto comporta un minor tempo di ammortamento del costo dell’impianto.

                                                  . Tale sistema consente anche una facile e vantaggiosa integrazione con altre fonti rinnovabili, garantendo un futuro all’atmosfera.

                                                  Svantaggi generali della pompa di calore

                                                  . Lo svantaggio principale e piu’ evidente - nel Ticino e’ prevalentemente questo che ha fermato l’espansione del concetto - dipende dalla scelta.
                                                  (Un’ analisi completa delle potenzialita’ applicative, eseguita da un progettista con esperienza in collaborazione con il progettista generale (voi), dovrebbe bastare ad evitare scelte poco efficienti).

                                                  . Ad esempio, se come sorgente viene usata l’aria esterna, vanno esclusi i luoghi dove la temperatura minima esterna scende, per molte ore consecutive, al di sotto di –4°C.

                                                  . Ad esempio, se come sorgente viene usata la terra(sonda geotermica), vanno auspicabilmente esclusi sottosuoli che cedono meno di 15/25 W/m.

                                                  . Ad esempio, se come sorgente viene usata dell’acqua freatica , e’ necessario effettuare un’ analisi chimica che garantisca la non aggressivita’ della stessa.
                                                  Valori limite:
                                                  . valore pH (CO2 libero) minimo 7
                                                  . tenore di ossido di ferro massimo 0.15 mg/l
                                                  . tenore di manganese massimo 0.1 mg/l
                                                  Per questa caso è necessario anche tenere in considerazione l’investimento per la pompa sommersa e il relativo impianto, l’alto costo di energia elettrica annuale per il suo funzionamento e la relativa autorizzazione per la cessione dell’acqua ceduta dopo lo scambio termico.



                                                  3. Esempio concreto 1 recupero a Biumo - Varese

                                                  Impianto per ristrutturazione palazzo a 3 piani ad uso abitativo in PPP

                                                  3.1

                                                  Edificio rurale del 1700

                                                  Bilancio energetico prima del risanamento 250 kWatth/mq annuo
                                                  Bilancio energetico dopo il risanamento 70 kWatth/mq annuo

                                                  Superficie netta riscaldata 390 mq
                                                  Volume lordo riscaldato 1230 mc
                                                  Unità abitative 7 appartamenti in PPP

                                                  Tipologia impianto termoclimatico
                                                  Pompa di calore geotermica 16 kWatt
                                                  Freegeocooling tramite sonde geotermiche 12 kWatt
                                                  Collettori solari termici piani 12 mq

                                                  Distribuzione termica

                                                  Locali abitati pareti radianti a secco (argilla)

                                                  Bagni pavimenti radianti+termoarredi

                                                  Trivellazioni geotermiche 450 metri

                                                  Costo impianto totale compreso trivellazione e distribuzione
                                                  termica e posa impianto completo 237 euro/mq lordo

                                                  Volevo inserire lo schema dell'impianto ma non ci riesco...

                                                  image

                                                  <embed src="http://img178.imageshack.us/slideshow/smilplayer.swf" width="320" height="240" name="smilplayer" id="smilplayer" bgcolor="FFFFFF" menu="false" type="application/x-shockwave-flash" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer" flashvars="id=img178/2108/11569238901rp.smil"/>


                                                  http://img178.imageshack.us/slideshow/play...69238901rp.smil

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                                                  • #26
                                                    crea un pdf dell'immagine oppure se me la invii via mail la metto nel mio hosting

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                                                    • #27
                                                      Non mi permette di allegarlo come pdf.. :angry:

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                                                      • #28
                                                        inviami il file a bernardi.andrea (at) gmail.com che lo uppo nel mio hosting web
                                                        cosi puoi lincare il file senza problemi di banda o spazio

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                                                        • #29
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                                                          Cari tutti avendo esperienza nel campo delle rinnovabili e dell'architettura bioecologica e in particolare fisisca della costruzione e geotermia voelntieri mi metto a disposizione per eventuali domande.

                                                          Vi ringrazio e cordialmente saluto.

                                                          Lgb

                                                          <img src=">
                                                          Ogni tanto vedo in giro per Milano delle apparecchiature che fanno dei fori nel terreno.

                                                          Sono apparecchiature utilizzate per consolidare il terreno nelle zone ove e' previsto il passaggio della metropolitana.

                                                          Indipendentemente dall'utilizzo attuale ritenevo che si potessero utilizzare con buoni risultati nel campo delle pompe di calore.

                                                          In un foro di 5/6 cm profondo una ventina di metri si potrebbero inserire queste tubazioni: la mandata scoperta ed il ritorno opportunamente isolato (potrebbe anche essere un tubo unico con all'interno il tubo di ritorno con una testa che permette il passaggio dal tubo esterno all'interno ed ogni tanto il giunto realizzato per tenere separati i fluidi.

                                                          Io non sono un tecnico (sono un pensionato con un po' di voglia di fare qualcosa di ecologicamente significativo) e mi sono limitato ad osservare che per utilizzare questa tecnica in una citta' lo spazio andrebbe utilizzato in verticale e non in orizzontale, una serie di fori con queste caratteristiche si potrebbero agevolmente fare in quasi tutte le cantine con una spesa "forse" non eccessiva (l'apparecchiatura utilizzata per la metropolitana e' rapida ma ingombrante ed adatta per zone esterne dove esistono giardinetti, ma questi fori vengono fatti anche con strumenti piu' semplici, i pozzi artesiani esistono),


                                                          IL PROBLEMA E' NELLA FRASE "TUBAZIONI ORIZZONTALI VANNO INTERRATE AD UNA PROFONDITA' DI 1,5 MT".

                                                          Devono essere necessariamente orizzontali?

                                                          Per ogni metro cubo da gestire (caldo/freddo) quanti metri lineari di tubazione sono necessari?

                                                          Per fare un foro profondo nel terreno quali autorizzazioni sono necessarie?

                                                          Molte grazie <img src=">

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                                                          • #30
                                                            grazie mille...xD

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