CITAZIONE
savinobasta continui a confondere le idee.
Già personalmente non trovo corretto il titolo della sezione GEOTERMIA.
Lo sfruttamento diretto del calore geotermico in Italia mi risulta lo facciano solo a Larderello (Arvin abiti in Maremma?).
In tutte le altre applicazioni si parla di un impianto costituito da sonde geotermiche e PDC.
Già personalmente non trovo corretto il titolo della sezione GEOTERMIA.
Lo sfruttamento diretto del calore geotermico in Italia mi risulta lo facciano solo a Larderello (Arvin abiti in Maremma?).
In tutte le altre applicazioni si parla di un impianto costituito da sonde geotermiche e PDC.
Con il termine "geotermia" ci si riferisce sia allo sfruttamento diretto del calore del sottosuolo che ad applicazioni che prevedono lo sfruttamento del terreno come serbatoio termico, per mezzo di pdc e sonde geotermiche.
Almeno questo è quanto mi risulta.
Che la cosa sia lessicalmente o semanticamente corretta, è un problema che ad oggi non mi ero mai posto.
CITAZIONE
Sono perfettamente d'accordo con te che la manutenzione delle sonde geotermiche è nulla, è sbagliato dire come tu hai affermato che l'impianto geotermico ha costi di manutenzione nulli.
Ed infatti tu stesso scrivi che"si rende necessaria la sostituzione della sola pdc e non dello scambiatore".
Ed infatti tu stesso scrivi che"si rende necessaria la sostituzione della sola pdc e non dello scambiatore".
Bene dai, almeno su qualcosa ci intendiamo. Visto che comunque se ne parla, per quanto riguarda i costi di manutenzione, a me risulta che siano nulli quelli ordinari, intendo dire che non bisogna prevedere la sostituzione periodica di questo o quel componente.
Diverso è il discorso per le manutenzioni straordinarie. Le pdc sono macchine, per cui puo' accadere che si rompa qualcosa, che quindi va sostituito.
Resta inteso che la pompa di calore ha una sua durata, e che quando diventa obsoleta e non più funzionante, va sostituita.
Vogliamo inserire anche questo fra i costi di manutenzione? Va bene....
CITAZIONE
Lo stesso errore lo fai a proposito di costi, quelli che tu hai indicato sono i soli costi della PDC, ma a questi DEVI aggiungere i costi delle sonde e della loro installazione e se trovi roccia sono dolori, se hai esperienza di installazioni lo sai bene.
Hai ragione, quando ho scritto i costi della pdc, intendevo il costo della pdc e non dell'impianto geoetrmico che per completarsi necessita della sonde.
Analogamente, per completarsi, un impianto che scambi con acqua di pozzo, necessita di un pozzo di emungimento e di un corpo recettore (secondo pozzo a perdere, canale, campo, etc.)
In questo caso, secondo la mia esperienza, non si può dire a priori se sia più conveniente l'una o l'altra soluzione, anche perchè la propensione verso una tipologia impiantisitca piuttosto che un'altra non può prescindere dalla valutazione della problematica autorizzativa.
Come parametro grossolano di riferimento io uso il seguente:
se la risorsa idrica è disponibile ed utilizzabile, la soluzione a circuito aperto conviene nel caso in cui bisogna garantire oltre i 60 KW e l'acqua non si trovi ad una profondità superiore ai 60 mt.
Su questo aspetto mi piacerebbe avere commenti dai colleghi
Installare sonde geotermiche in roccia, è auspicabile in quanto
CITAZIONE
Per un problema di inquinamento industriale nella mia zona le trivellazioni sono sospese, non posso dirti di più perchè sono CTU.
Se mi parli di CTU significa che c'è di mezzo l'AG... accipicchia. Se il magistrato ha bloccato uno o più cantieri, comprendo le tue riserve.
Pensavo che ci fosse stato un blocco delle attività di trivellazione e di installazione di sonde geotermiche da parte di Enti locali.
CITAZIONE
Cito un documento pdf scaricabile dal sito del costruttore, che ha tutto l'interesse ad estendere il campo di applicazione del proprio prodotto:
http://it.eight.vaillant.com/linebreak/mod...iGeotermici.pdf
c'è scritto espressamente
il limite economico di convenienza nell'utilizzo di una pompa di calore geotermica si colloca intorno a 50°C di temperatura di mandata in produzione di acqua calda sanitaria e a basse temperature (35-40°C) in mandata all'impianto di riscaldamento.
http://it.eight.vaillant.com/linebreak/mod...iGeotermici.pdf
c'è scritto espressamente
il limite economico di convenienza nell'utilizzo di una pompa di calore geotermica si colloca intorno a 50°C di temperatura di mandata in produzione di acqua calda sanitaria e a basse temperature (35-40°C) in mandata all'impianto di riscaldamento.
La Vaillant, casa costruttrice che stimo, che fa prodotti ottimi, all'interno della quale lavorano professionisti molto preparati, non è comunque l'unica casa produttice di pompe di calore.
****
Per Arvin
Le problematiche in merito al raffrescamento con impianti a pavimento, ti suggererirei di apporfondirle con il tuo termotecnico di fiducia.
Per quanto riguarda il "ciclo vapore" non ho le competenze per rispondere. Puo' esserti utile l'informazione che il fluido dalla sonda geotermica entra in pompa di calore ad una temperatura compresa fra i 5 e i 10 °C.
Saluti
Savino Basta
Commenta